Pane quantidiano 23
Se nel corso della Sua prima venuta Dio non avesse posseduto la normale umanità prima del ventinovesimo anno d'età, se al momento della nascita Egli avesse potuto operare miracoli, se non appena avesse imparato a parlare fosse stato in grado di esprimerSi con la lingua del cielo, se nell'istante in cui avesse messo piede sulla terra Egli avesse potuto comprendere tutte le questioni terrene, discernere i pensieri e gli intenti di ogni persona, allora non Si sarebbe potuto chiamare un uomo normale e la Sua carne non si sarebbe potuta definire carne umana. Se ciò fosse accaduto per Cristo, allora il significato e l'essenza dell'incarnazione di Dio sarebbero stati persi. Il fatto che possedesse una normale umanità dimostra che Egli era Dio incarnato nella carne; il fatto che sperimentò un normale processo di crescita umana dimostra ulteriormente che era una carne normale; e inoltre, la Sua opera è una prova sufficiente che Egli era la Parola di Dio, lo Spirito di Dio, che Si era fatto carne. Dio diventa carne a motivo delle esigenze dell'opera; in altri termini, questa fase dell'opera doveva essere compiuta nella carne, nella normale umanità. Questo è il presupposto per "la Parola è stata fatta carne", per "la Parola è apparsa nella carne" ed è la vera storia delle due incarnazioni di Dio.