Quinto excursus: Riepilogo sul carattere degli anticristi e sulla loro indole essenza (Parte seconda) Sezione due

III. L’indole essenza degli anticristi

L’enfasi della condivisione di oggi è ancora principalmente sul riassumere ciò che è con esattezza l’indole essenza degli anticristi. Fra i sei tipi di indole corrotta dell’umanità di cui abbiamo appena parlato, quali sono le tre che in maniera più accurata vengono usate per classificare gli individui che hanno l’indole essenza degli anticristi? (Malvagità, malignità e provare avversione per la verità.) Avendo noi ridotto il campo a queste tre, le prime tre non rientreranno nell’ambito di questa condivisione. Dunque chi possiede l’indole essenza degli anticristi è privo dell’indole corrotta dell’intransigenza, dell’arroganza e della propensione all’inganno? (No.) Allora perché non usare le prime tre per classificare l’indole essenza degli anticristi? (Perché anche i comuni esseri umani corrotti possiedono le prime tre, ed esse non rappresentano l’essenza di una persona.) Questo è un riassunto molto accurato. Per quanto riguarda l’argomento dell’indole essenza, i primi tre tipi di indole corrotta sono di grado relativamente minore, mentre quelli che realmente possono sintetizzare l’indole essenza degli anticristi sono gli ultimi tre: malvagità, malignità e provare avversione per la verità. Questi tre tipi di indole corrotta possono classificare in maniera più accurata l’indole essenza degli anticristi. Anche se i primi tre non sono usati per classificare l’essenza degli anticristi, ciascuno di quei tre tipi di indole corrotta è presente in un anticristo, in forma più grave che nella gente comune. Malvagità, malignità e provare avversione per la verità sono espressioni che possono essere usate per riassumere e caratterizzare la loro intransigenza e descriverne il grado. Gli ultimi tre tipi di indole possono altresì essere usati per riassumere e caratterizzare la loro arroganza e la loro propensione all’inganno. È evidente che le caratteristiche salienti dell’indole essenza degli anticristi sono la malvagità, la malignità e il provare avversione per la verità.

A. Malvagità

Fra questi tre tipi di indole corrotta – malvagità, malignità e provare avversione per la verità – la malvagità è il riassunto più completo di un’indole nell’indole essenza di un anticristo ed è la più comune nell’indole essenza di un anticristo. Perché si usa la malvagità per descrivere l’indole essenza di un anticristo? Se si dice che gli anticristi sono molto malvagi, allora, a giudicare dai loro pensieri, ciò che pensano e che dicono e fanno ogni giorno dimostra che sono persone con un’essenza malvagia? Non è questo una questione che merita riflessione? (Sì.) Dunque dovremmo cominciare la nostra analisi e la nostra osservazione da ciò che loro pensano, dai loro discorsi e dalle loro maniere, e da come si comportano e si rapportano al mondo, per giudicare se in queste persone esista realmente un’essenza malvagia. Guardiamo innanzitutto che cosa pensano gli anticristi tutti i giorni. Alcuni pensano nei loro cuori: “In questo gruppo di persone non sono considerato il più capace né sono dotato dei doni più elevati, quindi come posso ottenere più popolarità, guadagnare la stima di tutti, dare gloria ai miei antenati e avere un’aureola in testa? Come posso persuadere gli altri e fare in modo che mi ascoltino e mi ammirino? A quanto pare avere prestigio è una buona cosa. Alcuni quando parlano godono davvero di fama e, se gli altri hanno un problema, si rivolgono a loro: perché nessuno viene da me? Perché nessuno mi nota? Io ho un cervello, delle idee, un approccio metodico alle mie azioni e sono in grado di usare giudizio nelle cose: perché nessuno mi presta attenzione o ha un’alta opinione di me? Quando mi distinguerò dagli altri? Quand’è che tutti verranno da me a chiedermi aiuto e a sostenermi?” A che cosa pensano queste persone? A cose positive o negative? (A cose negative.) Quando qualcuno vede che gli altri hanno un buon rapporto fra loro, pensa: “Come fanno ad avere un così buon rapporto? Devo trovare un modo per seminare zizzania e rovinarlo; così non sarò isolato e avrò una persona al mio fianco”. Che cosa fanno queste persone? A prescindere dal metodo al quale ricorrono, alla fine si riduce tutto al seminare zizzania. Quando vedono una persona svolgere il proprio dovere con entusiasmo e zelo, e ottenere luce a prescindere da ciò che fa mentre svolge il proprio dovere, diventano gelose e pensano a come possono indebolirla, a gettarle acqua fredda addosso e farla sentire negativa. Questi pensieri, al di là del fatto che vengano o meno concretizzati, sono pensieri negativi. C’è anche chi pensa: “Come mi vede il leader neoeletto? Devo avvicinarmi a lui. Non abbiamo un rapporto ottimale e non siamo abbastanza vicini, dunque come faccio a entrare nelle sue grazie? Ho dei soldi a disposizione, dunque scoprirò ciò di cui ha bisogno e glielo comprerò. Ma se gli serve un computer, non sborserò una cifra del genere; se in futuro non fosse più leader, quei soldi non saranno stati sprecati? Se ha bisogno di qualcosa come un paio di guanti o dei vestiti, posso permettermelo, e la spesa varrà la pena. I soldi devono essere spesi per le cose giuste, non vanno sprecati. Devo adulare e compiacere il leader non soltanto con parole vuote ma anche con azioni reali: devo appurare ciò che gli piace. Inoltre, aiuterò tutti i giorni a impiattare le sue pietanze quando è ora di mangiare e laverò i piatti quando finisce. Se il leader critica qualcuno, gli farò seguito ed eco; se il leader apprezza qualcuno, non esiterò a raccomandare quella persona e ne elogerò le virtù”. A che cosa pensano queste persone? (A compiacere il leader e adularlo.) Poi ci sono quelli che, mentre lavorano nella casa di Dio, pensano: “Altri lavorano sodo e in modo serio; io devo essere intelligente, non posso essere stupido e non posso lavorare troppo duramente. Se la casa di dio non ha bisogno di me in futuro, questo sforzo non sarà stato invano? Non avrò lavorato duramente per nulla? Ma, se non lavoro del tutto, sarò mandato via dalla casa di dio. Che cosa dovrei fare? Quando il leader è presente, lavorerò più duramente che posso, suderò e gli farò vedere; quando non c’è, andrò in bagno, berrò acqua, uscirò per una passeggiata o troverò un angolo per rilassarmi. Se gli altri danno tre colpi di badile, io ne darò mezzo; se gli altri trasportano cose avanti e indietro per tre o cinque volte, io lo farò una volta soltanto. Riposerò e me la prenderò comoda ogni volta che posso. Non dovrei essere tanto serio; se mi ammalo o mi esaurisco per il lavoro troppo duro, chi si dispiacerà per me? Chi mi assisterà durante la mia malattia? Se ne prenderà cura il leader? dio? Sarà responsabile dio di queste cose? Dunque, mentre lavoro, devo capire dove ho la possibilità di farlo più visibilmente. Quando voglio battere la fiacca, devo capire qual è il posto in cui è meno probabile che mi scoprano, dove è meno probabile attirare l’attenzione”. A che cosa pensano queste persone? (A battere la fiacca e a fare i furbi.)

1. Che cosa fanno gli anticristi nei confronti degli esseri umani

Che carattere hanno le persone che nutrono pensieri malvagi tutto il giorno? Un carattere di scarsa integrità e di insidiosità. A giudicare dalla loro indole, di che cosa si tratta? (Di malvagità.) C’è qualcosa di retto nella natura delle cose che pensano? C’è qualcosa che suoni nobile, aperto e alla luce del sole? C’è qualcosa di buono? (No, nulla.) Dunque, in sintesi, la prima cosa che si manifesta nell’indole malvagia di chi possiede l’essenza di un anticristo è che tutto ciò cui pensa per tutto il giorno è malvagio. Che si tratti di una questione importante o meno, i suoi pensieri sono colmi di malvagità. Nello specifico, queste persone compiono certe azioni nei confronti degli altri e hanno anche manifestazioni e pratiche diverse verso Dio. Dunque, che cosa fanno nei confronti degli altri? Quali tipi di pratiche sviluppano nei loro pensieri? Nei diversi esempi appena citati, riuscite a capire quanto questo genere di individuo trami costantemente contro gli altri? Sta sempre a tramare e chiunque abbia a che fare o entri in contatto con lui diventa oggetto dei suoi piani. In secondo luogo, anche se a volte questi individui non parlano mentre agiscono, i modi, i metodi e le fonti delle loro azioni non sono genuini e loro non mettono in pratica la verità: è solo un’illusoria apparenza. Qual è la natura di ciò? E che pratica è questa? È raggiro e finzione, e in più questi individui tentano gli altri. Siccome sanno fingere e imbrogliare, sanno anche adescare e fuorviare gli altri? (Sì.) Per giunta, questo genere di persone è sempre in lotta con gli altri per il prestigio, la reputazione, la faccia e i loro stessi interessi. Lottano per la fama, per chi ha l’ultima parola, per chi ha più idee, per chi ha le opinioni più sagge e ragionevoli, per chi riceve più sostegno da tutti e per chi trae più vantaggi: questo è ciò per cui competono. Anche senza prestigio, tramano comunque contro gli altri in questo modo, dunque che cosa farebbero se godessero di prestigio? Inoltre, le persone sotto il loro dominio sono in costante tormento; loro adescano e conquistano chi non ama la verità e attaccano ed escludono chi è in grado di accettare la verità, con l’obiettivo di farsi ascoltare e obbedire da tutti; non fanno che formare cricche e seminare zizzania nei gruppi, e alla fine fanno sì che tutti appartengano a loro. Tutto ciò rientra nell’ambito del tormento. Gli anticristi pensano al male tutto il giorno e qualsiasi indole rivelino è malvagia. Dunque è esatto asserire che l’indole di queste persone è malvagia? (Sì.) In un gruppo in cui tutti sanno qual è il proprio posto, svolgono il proprio lavoro e fanno quel che devono, non appena appare un anticristo, questi semina zizzania all’interno del gruppo, parlando male della persona A davanti alla persona B e viceversa, mettendo l’una contro l’altra. Non è questo il risultato del seminare zizzania? Dunque in che modo si manifesta il tramare di un anticristo? Per esempio, quando c’è un’elezione nella chiesa, una persona ordinaria senza ambizione potrebbe pensare: “Chiunque sia eletto, io mi ci sottometterò; sosterrò chiunque Dio permetta che diventi leader e non darò alcun fastidio né causerò problemi”. Ma chi ha cattive intenzioni non la pensa così. Se capisce di non avere speranza di vincere alle elezioni, nel suo cuore comincia a calcolare: “Devo comprare qualcosa di buono per tutti. Che cosa manca alla chiesa in questo periodo? Acquisterò un purificatore d’aria e lo posizionerò nello spazio delle riunioni, così che, quando tutti respireranno aria fresca, penseranno a me. In questo modo, quando sarà il momento delle elezioni, non sarò io il primo candidato al quale penseranno? Dunque non agirò né spenderò soldi invano”. Pensando a ciò, queste persone comprano subito il purificatore d’aria più economico ed esteticamente più accattivante. Inoltre, pensano: “In questo periodo devo stare attento. Non devo dire le cose sbagliate e non devo dire cose negative e poco edificanti; devo esprimermi con parole lusinghiere ogni volta che incontro qualcuno ed elogiarlo dicendo: ‘Hai un ottimo aspetto! Stai davvero perseguendo la verità! Persegui la verità più di me. Anche se non credi in Dio da quanto ci credo io, la tua umanità è buona e le persone con una buona umanità come te possono essere salvate, al contrario di me’. Devo apparire umile ed elogiare gli altri dicendo che sono migliori di me sotto tutti gli aspetti, facendoli sentire come se avessero ricevuto sufficiente rispetto”. Questo non significa tramare? Gli anticristi fanno cose del genere senza sforzarsi; la gente comune non riesce a tramare meglio di queste persone. Qual è il detto fra i non credenti? (Quella persona ti ha venduto e tu la aiuti ancora a contare i soldi.) Gli anticristi perpetrano cose del genere e la maggior parte della gente è oggetto del loro tradimento e del loro tramare.

Ditemi, gli anticristi accettano di essere potati? Ammettono di avere un’indole corrotta? (No, non lo ammettono.) Non ammettono di avere un’indole corrotta, ma, dopo essere stati potati, fingono ancora di conoscere sé stessi. Sostengono di essere un diavolo e un satana, privi di umanità e di scarsa levatura, incapaci di considerare le cose nel loro insieme, non idonei ai doveri disposti dalla chiesa e non hanno assolto ai propri doveri in maniera adeguata. Poi, di fronte alla maggioranza delle persone, ammettono la propria indole corrotta, ammettono di essere un diavolo e infine affermano inoltre che è Dio che li sta raffinando e salvando, mostrando agli uomini quanto siano capaci di accettare la potatura e quanto siano sottomessi alla verità. Non spiegano perché vengono potati né menzionano il male e le perdite che le loro azioni hanno inflitto al lavoro della chiesa. Evitano tali questioni e pronunciano parole vuote, dottrine, sofismi e note esplicative per far sì che la gente interpreti erroneamente la potatura che ricevono dalla casa di Dio come immeritata e ingiusta, come se avessero sofferto una grande ingiustizia. Dopo essere stati potati, rimangono inflessibili nei loro cuori, senza riconoscere minimamente alcuna delle loro svariate azioni malvagie. Dunque, quali sono tutte queste parole sulle quali hanno condiviso ammettendo di avere un’indole corrotta, di essere disposti ad accettare la verità e di essere capaci di sottomettersi alla potatura? Sono questi i loro veri sentimenti? Assolutamente no. Sono tutte menzogne, finzioni e parole diaboliche destinate a fuorviare le persone e adescarle. Qual è lo scopo di fuorviare le persone? (Far sì che li adorino e li seguano.) Esattamente, è fuorviare e adescare le persone per essere seguiti e ascoltati, facendo pensare a tutti di essere giusti e buoni. In questo modo nessuno li capisce fino in fondo o si oppone a loro. Al contrario, la gente crede che siano persone che accettano la verità, che accettano la potatura e che siano pentiti. Dunque perché non ammettono le loro azioni malvagie o riconoscono le perdite che hanno inflitto alla casa di Dio? Perché non portano queste cose alla luce del sole per condividere su di esse? (Se esprimessero queste cose, la gente li discernerebbe.) Se la gente li discernesse, li capisse fino in fondo e comprendesse la loro umanità e la loro indole essenza, li abbandonerebbe. Cadrebbe ancora nelle loro trappole e si farebbe ancora fuorviare? Avrebbe ancora così tanta stima di loro? Li celebrerebbe? Li adorerebbe ancora? No, non farebbe nulla di tutto ciò. Gli anticristi fingono di conoscere sé stessi ma in realtà sono tutti sofismi e autospiegazioni, il tutto per fuorviare gli altri e assicurarsi il loro sostegno, e questa è una loro ulteriore motivazione. Non affrontano le questioni importanti e parlano con leggerezza della conoscenza di sé e dell’accettazione della potatura, così da fuorviare e adescare le persone, far sì che abbiano stima di loro e li adorino. Questo metodo non è assai malvagio? Alcune persone davvero ci cascano e, dopo essere state fuorviate dagli anticristi, affermano: “Quella persona parla così bene, ero molto stimolato. Ho pianto più di una volta!” Al momento queste persone li adorano e stimano molto, ma alla fine costoro si rivelano anticristi; questa è la conseguenza dell’azione perpetrata dagli anticristi di fuorviare gli altri e adescarli. Gli anticristi sanno fuorviare la gente in questo modo e di sicuro non manca chi ci casca e viene raggirato. Chi riesce a riconoscere gli anticristi sotto questo aspetto, capisce la verità e ha discernimento.

Gli anticristi spesso tormentano le persone. Un loro celebre detto recita: “Caro mio, se non cedi a me, ti farò mettere con mani e ginocchia a terra e farò in modo che mi adorerai in sole due mosse; se non cedi, ti metterò nel braccio della morte!” Che cosa vogliono fare gli anticristi? Vogliono tormentare le persone. Che tipo di persona vogliono tormentare? Se sei obbediente, se li aduli e li adori, ti tormenteranno? Se sei docile e obbediente non ti considerano una minaccia, ma solo una persona debole o uno schiavo, e non si preoccuperanno di tormentarti. Se fanno qualcosa di male o commettono azioni malvagie, se trovano qualcuno che li discerne, che li espone e li svela, che li fa scendere dal piedistallo, che rovina loro la reputazione e mina le loro azioni, penseranno a come tormentarlo. Gli anticristi non tormentano le persone per capriccio, anzi le osservano e le testano continuamente, cercando di capire chi parla male di loro alle loro spalle, chi non cede a loro, chi discerne le loro azioni, chi non presta loro attenzione e chi si rifiuta di diventare intimo con loro. Dopo avere osservato per qualche tempo e individuato due o tre persone di questo tipo, cominciano a condividere sui loro problemi durante gli incontri. Anche se ciò che dicono sembra corretto in superficie, in realtà è mirato, ha un motivo e uno scopo. Qual è il motivo? Loro hanno già indagato a fondo; queste persone non cedono agli anticristi e li discernono, cercando sempre di esporli e svelarli, per far sì che perdano la loro posizione. Esprimono questi pensieri per dare un avvertimento a queste persone, per metterle in guardia. Se queste persone fanno un passo indietro e non osano continuare, e tutto procede secondo i desideri degli anticristi, gli anticristi le ignoreranno. Ma se queste persone insistono nel comportarsi come prima, rifiutandosi di diventare intimi con loro senza rinunciare all’intenzione di svelarli, segnalandoli al Supremo, e far sì che perdano la loro posizione, diventano i successivi bersagli dell’opera di tormento degli anticristi. A quel punto gli anticristi pensano ad altri approcci e adottano metodi più decisi e severi, cercando di individuare modi utili per fare leva su di loro e trovare occasioni per tormentarli, e non si fermano finché queste persone non vengono espulse dalla chiesa. Gli anticristi trattano i dissidenti con questo tipo di tormento e non si fermano finché non raggiungono il loro obiettivo. I metodi che gli anticristi utilizzano per tormentare le persone sono spietati. Cominciano trovando un pretesto ed etichettando le persone per poi cominciare a tormentarle, senza fermarsi finché queste non obbediscono e cedono completamente a loro. In caso contrario, non è finita. Nella chiesa gli anticristi seminano sempre zizzania e formano cricche, mirando a creare una fazione e ad acquisire il controllo sulla chiesa. Non succede comunemente? Gli anticristi formano cricche, seminano zizzania, attirano forze, cospirano con coloro dai quali traggono profitto, che possono sostenerli, coprire le loro azioni malvagie e difenderli nei momenti più importanti. Portano queste persone a compiere azioni per loro, anche a riferire cose su altre persone e ad agire come loro messaggeri. Se questi individui hanno prestigio, il gruppo diventa il loro regno indipendente. Se non hanno prestigio, loro e il gruppo formano una forza all’interno della chiesa, disturbando e interferendo con il normale ordine della chiesa e disturbando la vita e il lavoro ordinari della chiesa.

La manifestazione più comune dell’essenza malvagia degli anticristi è la loro particolare abilità nel mantenere un comportamento finto e ipocrita. Malgrado l’indole segnatamente maligna, insidiosa, spietata e arrogante, si presentano all’apparenza come individui particolarmente umili e benigni. Questa non è finzione? Queste persone si guardano tutti i giorni nei cuori, pensando: “Come mi dovrei vestire per sembrare più cristiano, più dignitoso, più spirituale, più carico di un fardello e più leader? Come dovrei mangiare per fare in modo che la gente pensi che io sia raffinato, aggraziato, dignitoso e abbastanza nobile? Che postura dovrei assumere quando cammino per dare un’aria di leadership e carisma, per sembrare una persona straordinaria e non ordinaria? Nelle mie conversazioni con gli altri, quale tono, vocabolario, sguardi ed espressioni facciali possono dare l’impressione che io sia di alta classe, che appartenga a un ceto sociale elitario o sia un intellettuale di alto rango? In che modo il mio abbigliamento, stile, modo di parlare e comportamento possono indurre la gente ad avere grande stima di me, lasciare un’impressione indelebile e fare in modo che io rimanga per sempre nei loro cuori? Cosa dovrei dire per conquistare e riscaldare il cuore delle persone e fare un’impressione che duri nel tempo? Devo fare di più per aiutare gli altri e parlare bene di loro, parlare spesso delle parole di dio e usare qualche termine spirituale di fronte alle persone, leggere di più le parole di dio agli altri, pregare di più per loro, parlare a bassa voce per fare in modo che la gente aguzzi l’udito e mi ascolti, e per dare loro l’impressione che io sia gentile, premuroso, amorevole, magnanimo e indulgente”. Non è finzione questa? Questi sono pensieri che occupano i cuori degli anticristi. Ciò che riempie i loro pensieri altro non sono che le tendenze dei non credenti, il che dimostra che i loro pensieri e i loro punti di vista appartengono al mondo e a Satana. Alcune persone possono vestirsi come prostitute o anche donne lascive in segreto; il loro abbigliamento va incontro specificamente a tendenze malvagie ed è di gran moda. Tuttavia, quando vengono in chiesa, in mezzo ai fratelli e alle sorelle, indossano un abito e tengono un comportamento totalmente diversi. Non sono estremamente abili a fingere? (Sì.) Ciò che contemplano gli anticristi nel proprio cuore, ciò che fanno, le loro varie manifestazioni e gli aspetti dell’indole che rivelano, tutto questo dimostra che la loro indole essenza è malvagia. Gli anticristi non contemplano la verità, cose positive, la retta via o i requisiti di Dio. I loro pensieri e gli approcci, i metodi e gli obiettivi che scelgono sono tutti malvagi: tutti deviano dalla retta via e sono incompatibili con la verità. Addirittura vanno contro la verità e in generale possono essere riassunti con il concetto di male: è solo che la natura di questo male è malvagia, quindi collettivamente prende il nome di malvagità. Non contemplano l’essere onesti, puri e aperti oppure sinceri e leali; anzi, pensano a metodi malvagi. Prendiamo come esempio una persona che riesce ad aprirsi in maniera pura, il che è una cosa positiva, e che pratica la verità. Gli anticristi lo fanno? (No.) Che cosa fanno? Fingono costantemente e, quando fanno qualcosa di male e cominciano a tradirsi, lo nascondono furiosamente, si giustificano e si difendono, e mascherano i fatti, per poi, alla fine, addurre le loro motivazioni. Fra queste pratiche ne esiste una all’altezza della pratica della verità? (No.) Ne esiste una in linea con i principi della verità? Tanto meno.

Abbiamo appena condiviso sul primo aspetto dell’indole essenza degli anticristi, la malvagità, e l’abbiamo analizzato. Abbiamo cominciato con un’analisi di ciò su cui riflettono gli anticristi tutto il giorno, usando i loro pensieri, i loro punti di vista e i modi e i metodi con cui rispondono a varie questioni, per analizzare la loro indole malvagia. Abbiamo anche analizzato la natura delle varie azioni che compiono in base a ciò che esiste nei loro pensieri. Abbiamo inoltre fornito qualche esempio per analizzare la loro indole essenza rivelata attraverso questi esempi. A proposito di questi esempi, a voi è capitato di vedere una persona con un’umanità relativamente buona fra coloro che mostrano questi comportamenti e rivelano questi aspetti della loro indole? Una persona che ha tali rivelazioni e manifestazioni ha forse un carattere onesto, gentile, semplice, sincero, retto eccetera? (No.) Chiaramente manca di queste qualità. Anzi, ha un carattere insidioso, spietato, tendente a mentire abitualmente, egoista, vile e privo di senso dell’onore. Queste caratteristiche del suo carattere sono molto evidenti. Si può benissimo affermare che chi ha pensieri malvagi tutto il giorno e chi è in grado di perpetrare più azioni malvagie ha un carattere che si distingue per un’estrema pochezza. Pochezza fino a quale livello? Manca cioè di coscienza, di integrità e specialmente della normale razionalità. Le persone prive di queste qualità possono essere considerate umani? Si può in via definitiva affermare che chi non possiede queste cose non è umano; indossa semplicemente un guscio da essere umano. Qualcuno potrà chiedere: “Non è come il lupo travestito da pecora?” Questa è solo una metafora. Che cosa sono i lupi travestiti da pecora? Sono essenzialmente lupi. Esiste una distinzione essenziale fra lupi e diavoli o anticristi? I lupi cacciano e mangiano il bestiame e le pecore, non per avidità ma per la natura che Dio ha ordinato per loro. Tuttavia, c’è una cosa che i lupi possiedono che gli anticristi non hanno. Se qualcuno adotta e alleva un lupo o gli salva la vita, il lupo non farà mai del male a quella persona e le mostrerà sempre gratitudine. Al contrario, gli anticristi godono della grazia e della leadership di Dio e della provvidenza delle Sue parole, ma tramano contro Dio in tutto, sempre in opposizione e in inimicizia con Lui. Non sanno sottomettersi ad alcuna delle opere di Dio; non sanno dire “amen” di fronte alle Sue azioni, vogliono opporsi. È giusto dire che gli anticristi sono lupi travestiti da pecora? La metafora è accurata? (No.) In passato, nella religione, chiunque fosse etichettato come anticristo o persona malevola era considerato un lupo travestito da pecora. Questa era la metafora usata dalle persone quando non capivano la verità e l’umanità essenza e l’indole di vari individui. Tuttavia, quando la verità viene condivisa a questo livello, l’uso di questa metafora diventa meno opportuno. I diavoli sono i diavoli e gli anticristi sono equivalenti ai diavoli, e non sono degni di essere paragonati a tutte le cose viventi che Dio ha creato. Delle creature di Dio, come i lupi o altri carnivori, ne esiste una che abbia mai resistito o si sia mai ribellata a Dio? Reclamerebbe contro Dio o si opporrebbe a Lui? Passerebbe giudizio o condannerebbe o attaccherebbe una qualunque delle parole pronunciate da Dio? Non fanno queste cose; vivono solo in linea con gli istinti e con l’ambiente di vita che Dio ha assegnato loro. Qualunque cosa Dio li abbia creati per essere, questo è ciò che sono, senza alcuna finzione. Ma gli anticristi sono diversi: hanno la natura di Satana e sono specializzati nell’agire contro le cose positive e la verità. Sono proprio come il grande dragone rosso: sono specializzati nel commettere atti di opposizione a Dio.

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