Tema 7: Sono malvagi, insidiosi e propensi all’inganno (Parte terza) Sezione quattro
Come si manifestano le parti malvagie dei farisei? Per prima cosa, iniziamo la discussione dal modo in cui i farisei trattavano Dio incarnato, e allora forse capirete un po’ di più. A proposito di Dio incarnato, dobbiamo prima parlare del tipo di famiglia e di contesto in cui Egli nacque duemila anni fa. Anzitutto, il Signore Gesù non nacque affatto in una famiglia agiata; il Suo lignaggio non era così illustre. Giuseppe, il Suo padre adottivo, faceva il falegname, e Maria, Sua madre, era una comune credente. L’identità e lo status sociale dei Suoi genitori rappresentano il contesto familiare in cui nacque il Signore Gesù, ed è chiaro che nacque in una famiglia comune. Che cosa significa “comune”? Si riferisce alle masse ordinarie, alla famiglia media del gradino più basso della società, che non c’entra nulla con le famiglie nobili, che non è minimamente legata a un prestigio illustre e sicuramente non è aristocratica. Essendo Egli nato in una famiglia ordinaria, con genitori ordinari, privi di qualsiasi status sociale illustre o di un ambiente familiare insigne, è chiaro che il contesto e la famiglia di nascita del Signore Gesù erano quanto di più ordinario potesse esistere. La Bibbia riferisce forse che il Signore Gesù ricevette un’istruzione speciale? Studiò forse in seminario? Ebbe come insegnante un sommo sacerdote? Lesse molti libri come Paolo? Aveva contatti o rapporti stretti con l’élite sociale o con i sommi sacerdoti del giudaismo? No. Se si considera lo status sociale della Sua famiglia di nascita, è chiaro che il Signore Gesù non poteva entrare in contatto con le alte sfere degli scribi e dei farisei ebrei; doveva limitarSi sostanzialmente a vivere tra gli ebrei ordinari. Di tanto in tanto andava alla sinagoga, e gli individui che incontrava erano tutti persone comuni. Che cosa dimostra questo? Mentre il Signore Gesù cresceva, prima che intraprendesse formalmente la Sua opera, il contesto in cui veniva allevato rimase invariato. Dopo che ebbe compiuto dodici anni, la Sua famiglia non cominciò a prosperare ed Egli non diventò ricco, né tantomeno ebbe la possibilità di interagire con persone appartenenti alle classi elevate delle cerchie sociali o religiose, e neppure l’opportunità di ricevere un’istruzione superiore durante la Sua educazione. Quale messaggio trasmette questo alle generazioni successive? Questo individuo ordinario e normale, che era Dio incarnato, non ebbe né l’opportunità né le condizioni per ricevere un’istruzione superiore. Era uguale alle persone ordinarie, viveva in un ambiente sociale comune, in una famiglia ordinaria, e non aveva nulla di speciale. Proprio per questo, dopo aver sentito parlare dei Suoi sermoni e delle Sue azioni, quegli scribi e farisei osarono prendere posizione e giudicarLo, bestemmiarLo e condannarLo apertamente. Su cosa si basava la loro condanna? Senza dubbio sulle leggi e sulle regole dell’Antico Testamento. Anzitutto, il Signore Gesù aveva guidato i Suoi discepoli a non osservare il sabato; in quel giorno operava ugualmente. Inoltre non osservava le leggi e le regole e non andava al tempio, e quando incontrava dei peccatori alcuni Gli chiedevano come comportarsi con loro, ma Egli non li trattava secondo la legge, mostrando invece misericordia. Nessuno di questi aspetti delle Sue azioni era conforme alle nozioni religiose dei farisei. Poiché questi ultimi non amavano la verità e dunque odiavano il Signore Gesù, ricorsero al pretesto della Sua violazione della legge per condannarLo ferocemente e stabilirono che doveva essere messo a morte. Se il Signore Gesù fosse nato in una famiglia importante e illustre, se fosse stato molto istruito e avesse avuto rapporti confidenziali con questi scribi e farisei, allora le cose all’epoca non sarebbero andate per Lui come andarono in seguito; sarebbero potute cambiare. Fu proprio a causa della Sua ordinarietà, della Sua normalità e del Suo contesto di nascita che fu condannato dai farisei. Su cosa si basarono questi ultimi per condannarLo? Sulle regole e sulle leggi a cui si aggrappavano, che credevano non sarebbero mai cambiate per tutta l’eternità. I farisei consideravano le teorie teologiche che afferravano alla stregua di un sapere e di uno strumento con cui valutare e condannare le persone, usandole anche contro il Signore Gesù. È così che Egli fu condannato. Il modo in cui valutavano o trattavano una persona non dipendeva mai dalla sua essenza, né dal fatto che ciò che essa predicava fosse la verità, né tantomeno dalla fonte delle parole che pronunciava; il modo in cui i farisei valutavano o condannavano qualcuno dipendeva solo dalle regole, dalle parole e dalla dottrina che essi afferravano nell’Antico Testamento della Bibbia. Pur sapendo, in cuor loro, che ciò che il Signore Gesù diceva e faceva non era un peccato né una violazione della legge, Lo condannarono ugualmente, perché le verità che esprimeva e i segni e i prodigi che compiva spingevano molti a seguirLo e a lodarLo. I farisei erano sempre più pieni di odio nei Suoi confronti e volevano addirittura eliminarLo. Non riconoscevano che il Signore Gesù era il Messia che doveva venire, né che le Sue parole avevano la verità, né tantomeno che la Sua opera aderiva alla verità. Giudicarono che il Signore Gesù pronunciava parole presuntuose e scacciava i demoni tramite Belzebù, il principe dei demoni. Il fatto che riuscissero ad attribuirGli questi peccati dimostra quanto odio nutrissero nei Suoi confronti. Pertanto si adoperavano ferventemente per negare che il Signore Gesù era mandato da Dio e che era il Figlio di Dio e il Messia. Ciò che intendevano era: “Dio farebbe le cose in questo modo? Se dio si fosse fatto carne, sarebbe nato in una famiglia di eccezionale prestigio. E dovrebbe accettare gli insegnamenti degli scribi e dei farisei. Dovrebbe studiare sistematicamente le Scritture, avere una conoscenza del sapere delle Scritture e munirsi di tutto il sapere contenuto nelle Scritture prima di poter portare il nome di ‘dio incarnato’”. Ma il Signore Gesù non era dotato di questo sapere, così Lo condannarono dicendo: “Primo, non hai le qualifiche necessarie, perciò non puoi essere dio; secondo, senza questo sapere delle Scritture non puoi compiere l’opera di dio, né tantomeno puoi essere lui; terzo, non devi operare fuori dal tempio; ora non operi nel tempio, ma sei sempre tra i peccatori, dunque l’opera che compi va oltre la portata delle Scritture, il che rende ancora più impossibile che tu sia dio”. Da dove veniva la base della loro condanna? Dalle Scritture, dalla mente dell’uomo e dall’istruzione teologica che avevano ricevuto. Poiché i farisei erano pieni di nozioni, fantasie e sapere, credevano che quest’ultimo fosse giusto, che fosse la verità, che fosse una base valida e che Dio non avrebbe mai potuto contravvenire a queste cose. Ricercavano forse la verità? No. Che cosa ricercavano? Un dio soprannaturale che apparisse sotto forma di corpo spirituale. Pertanto determinarono i parametri dell’opera di Dio, la negarono e giudicarono se Dio avesse ragione o torto in base alle nozioni, alle fantasie e al sapere dell’uomo. E quale fu il risultato finale di tutto questo? Non solo condannarono l’opera di Dio, ma inchiodarono anche Dio incarnato alla croce. È stata questa la conseguenza dell’uso delle loro nozioni, fantasie e conoscenze per valutare Dio, ed è questo ciò che era malvagio in loro.
A giudicare dalla considerazione che i farisei avevano della conoscenza e dell’erudizione, dove risiede la loro malvagità? In che modo si manifesta? Come possiamo noi scavare e analizzare la natura malvagia di queste persone? La riverenza dei farisei nei confronti della conoscenza e dell’erudizione è nota, e non serve entrare nel dettaglio. Dunque cos’è esattamente la natura malvagia rivelata qui? Come possiamo noi analizzare e capire a fondo la natura malvagia di queste persone? Qualcuno parli. (Utilizzano la conoscenza teorica per opporsi all’essenza di Dio; questa è una delle loro manifestazioni di malvagità.) L’opposizione è un’azione, dunque perché si opponevano? L’opposizione ha in sé una certa indole maligna, ma non avete ancora accennato alla malvagità. Perché si opponevano? Era una questione di apprezzamento o meno nei Suoi confronti? Essi non apprezzavano quel tipo di Dio, perché credevano questo: “Dio dovrebbe essere in cielo, e più precisamente nel terzo cielo, ammirato da tutti, irraggiungibile dagli uomini, da loro imperscrutabile, colui che dovrebbe essere ammirato da tutta l’umanità, da tutti gli esseri creati e persino da tutte le cose viventi nell’universo: questo è dio! Ora dio è venuto, ma tu sei nato nella casa di un falegname, i tuoi genitori sono soltanto gente ordinaria e addirittura sei nato in una stalla. Il contesto della tua nascita non è semplicemente ordinario, è un gradino al di sotto di ciò che è ordinario e comune: come possono accettarlo gli uomini? Se dio venisse davvero, non potrebbe venire così!” Non è questo il modo in cui le persone delimitano Dio? Tutti delimitano Dio in questa maniera. In verità, nel loro profondo, sentivano anche vagamente che il Signore Gesù non era una persona ordinaria, che ciò che il Signore Gesù diceva era giusto e che i diversi peccati di cui gli uomini lo accusavano in realtà non corrispondevano ai fatti. Il Signore Gesù poteva guarire i malati e scacciare i demoni, ed essi non erano in grado di trovare alcuna mancanza né di appigliarsi ad alcunché nelle parole e nei sermoni che Egli predicava e pronunciava, ma non riuscivano comunque ad accettarlo, e nei loro cuori il dubbio rimaneva: “Dio è veramente così? Dio è grande in cielo, dunque se si fa carne e scende in terra, dovrebbe essere ancora più grande, ammirato da tutta l’umanità, passando per famiglie nobili, parlando con eloquenza, senza mai rivelare la benché minima pecca o debolezza umana. Inoltre, dovrebbe innanzitutto usare la sua conoscenza, la sua erudizione e le sue capacità per assoggettare il clero nel tempio. Dovrebbe prima conquistare queste persone; questa sarebbe l’intenzione di dio”. Riguardo a ciò che il Signore Gesù ha compiuto, essi non ci hanno creduto né hanno voluto accettare o ammettere tale fatto. Il non volerlo ammettere non è un grosso problema, ma nel loro intimo, possedevano qualcosa di ancora più letale; se una persona così era dio, allora tutti gli appartenenti al clero potevano essere dio, tutti loro sembravano dio più di Dio Stesso, e tutti erano più qualificati a essere cristo di quanto non lo fosse il Signore Gesù. Questo non è forse problematico? (Sì.) Mentre condannavano il Signore Gesù, essi si opponevano anche a ogni aspetto del contesto correlato alla carne che Dio aveva scelto questa volta per la Sua incarnazione e lo disdegnavano. Non abbiamo ancora parlato di dove risiede la malvagità dei farisei: continuiamo la nostra condivisione.
Dio Si fa carne come una persona ordinaria, il che significa che Egli Si umilia da un’immagine, un’identità e una posizione elevate sopra ogni cosa per diventare una persona del tutto ordinaria. Quando diviene una persona ordinaria, Dio non sceglie di nascere in una famiglia distinta e benestante; il contesto della Sua nascita è molto comune, finanche dimesso. Se guardiamo a tale questione dalla prospettiva di una persona ordinaria, qualcuno che abbia coscienza, razionalità e umanità, tutto ciò che fa Dio è degno della venerazione e dell’amore degli uomini. Come dovrebbero trattare tutto questo gli uomini? (Con venerazione.) Una persona ordinaria e normale che segue Dio dovrebbe elogiare la Sua adorabilità, perché Egli Si umilia da una posizione elevata a persona straordinariamente ordinaria: l’umiltà e il nascondimento di Dio sono troppo adorabili! È qualcosa che né una persona corrotta né i diavoli e Satana sono in grado di raggiungere. È una cosa positiva o negativa? (Una cosa positiva.) Che cosa illustrano di preciso questa cosa positiva, questo fenomeno e questo fatto? L’umiltà e il nascondimento di Dio, la Sua adorabilità e la Sua amabilità. Un altro dato di fatto è che Dio ama gli uomini; l’amore di Dio è genuino, non è falso. L’amore di Dio non sono parole vuote, non è uno slogan, né un’illusione, bensì è reale e fattuale. Dio Stesso Si fa carne e sopporta i fraintendimenti dell’umanità nonché il ridicolo, le calunnie e la blasfemia dell’umanità stessa. Egli Si umilia e diventa una persona ordinaria, di aspetto non elevato, senza talenti speciali e certamente senza una conoscenza o un’istruzione approfondita. A quale scopo fa questo? È per avvicinarSi agli uomini che Lui ha scelto e che intende salvare tramite questa identità e questo aspetto umano che saranno loro più facilmente accessibili. Tutto ciò che Dio compie non rappresenta forse il prezzo che Lui ha pagato? (Sì.) Chi altri può farlo? Nessuno. Per esempio, una donna che tiene particolarmente alla bellezza mette sempre il trucco e non esce mai senza. Se le chiedessi di uscire con il volto acqua e sapone o di apparire sul palco senza trucco, riuscirebbe a farlo? No, non riuscirebbe. Non ha subito alcuna umiliazione neppure in questo caso; il solo fatto di uscire senza trucco è per lei impossibile, non riesce a rinunciare neanche a quel poco di vanità, a quel poco di profitto della carne. E allora Dio? Quando Dio Si umilia per nascere negli strati più bassi della società come persona del tutto ordinaria, a che cosa rinuncia? Rinuncia alla Sua dignità. Perché Dio è in grado di rinunciare alla Sua dignità? (Per amare e salvare le persone.) Per amare gli uomini e per salvarli, il che rivela l’indole di Dio. In che modo dunque ciò comporta la perdita di dignità? Come bisognerebbe considerare questo? Qualcuno dice: “Quale dignità perde Dio? Non continui ad avere la stessa identità di Dio anche dopo esserTi fatto carne? Non continui ad avere persone che Ti seguono e che ascoltano i Tuoi sermoni? Non continui a compiere l’opera stessa di Dio? Quale dignità perdi?” Questa “perdita di dignità” comprende diversi aspetti. Da una parte, Dio è motivato a fare tutto questo per il bene delle persone, ma esse sono in grado di comprenderlo? Neanche coloro che Lo seguono riescono a comprendere questo. Che cosa è contenuto in tale mancanza di comprensione? Vi sono fraintendimenti, interpretazioni errate e strani sguardi o sguardi di disprezzo da parte di certe persone. Dio è nel regno spirituale, nel mezzo di tutte le cose e l’umanità intera giace sotto i Suoi piedi, ma adesso che Si è fatto carne, ciò equivale a vivere nello stesso ambiente degli uomini, alla pari con loro. Egli deve affrontare lo scherno, le calunnie, l’incomprensione e il sarcasmo da parte degli uomini, così come le loro nozioni, la loro ostilità e il loro giudizio: questo è ciò che Dio deve affrontare. Mentre affronta queste cose, voi pensate che abbia un minimo di dignità? Secondo la Sua identità, Dio non dovrebbe patire tutto ciò, gli uomini non dovrebbero trattarLo in questo modo ed Egli non dovrebbe sopportare queste cose; Dio non dovrebbe sopportarle, ma, quando Si fa carne, deve accettarle, deve sopportare tutto questo e nulla viene risparmiato. L’umanità corrotta può dire molte cose gradevoli a Dio in cielo, ma non ha alcun riguardo verso Dio incarnato, pensando: “Dio si fa carne? Sei così ordinario e normale, senza nulla di eccezionale; non sembra che tu possa farmi nulla!” Gli uomini corrotti osano dire qualsiasi cosa! Quando si tratta del loro profitto o della loro reputazione, osano pronunciare qualsiasi giudizio o qualsiasi condanna. Pertanto, quando Dio Si fa carne, anche se ha questa posizione e gode di questa identità quando interagisce con gli uomini e vive insieme all’umanità corrotta, al contempo deve in realtà sopportare ogni tipo di umiliazione causata dalla Sua identità. Egli perde tutta la Sua dignità: questa è la prima cosa che Dio deve sopportare, affrontando tutta la confusione, l’incomprensione, il dubbio, il testare, la ribellione, il giudizio, la duplicità ecc. che l’umanità corrotta mette in atto nei Suoi confronti. Deve sopportare tutto questo, ovvero la perdita della Sua dignità. Cos’altro? Essenzialmente non c’è differenza tra l’incarnazione e lo Spirito: è giusto? (Sì.) Essenzialmente non esiste differenza, ma c’è un aspetto: la carne non può mai sostituire lo Spirito. In altre parole, la carne è limitata nelle Sue molte funzioni. Per esempio, lo Spirito può viaggiare nello spazio, non subisce l’influenza del tempo, del clima o dei vari ambienti ed è onnipresente, mentre la carne è soggetta a queste limitazioni. Quale perdita è stata inflitta alla dignità di Dio? Qual è la difficoltà in questo? Dio Stesso ha questa abilità ma, essendo limitato dalla carne, durante il periodo della Sua opera, deve attenersi all’opera della carne in modo coscienzioso, silenzioso e ubbidiente finché la Sua opera non sarà completata. Durante il periodo in cui Dio opera nella carne, ciò che gli uomini sono in grado di vedere di Dio e ciò che sono in grado di comprendere di Lui nelle loro nozioni è questa carne che i loro occhi riescono a vedere. Quindi, nelle loro fantasie e nozioni, non sono forse soggette a certe limitazioni la grandezza di Dio, la Sua onnipotenza, la Sua saggezza e perfino la Sua autorità? (Sì.) In larga misura, tali cose sono soggette a certe limitazioni. Da cosa sono causate tali limitazioni? (Dall’essere incarnato.) Sono causate dal fatto che Egli è incarnato. Si può dire che essere incarnato causa a Dio Stesso un tipo di problema. Certamente la parola “problema” è piuttosto imprecisa da usare qui, ma è appropriato dirlo in questo modo: si può dire solo così. Questo problema ha un certo impatto sulla comprensione che gli uomini hanno di Dio e sulla reale associazione e interazione degli uomini con Dio al fine di amarLo e sottomettersi a Lui? (Sì.) Ha un certo effetto. Purché una persona abbia visto la carne di Dio, purché abbia avuto interazioni con la carne di Dio, purché abbia sentito parlare la carne di Dio, è possibile che nella sua vita, l’immagine di Dio, la Sua saggezza, la Sua essenza e la Sua indole rimangano per sempre in ciò che tale persona riconosce, vede e comprende in tale carne. Ciò è ingiusto nei confronti di Dio. Non è forse così? (Sì.) È ingiusto nei confronti di Dio. Allora perché Dio lo fa comunque? Perché solo attraverso Dio che Si fa carne si possono ottenere i risultati migliori di purificazione e salvezza degli uomini a opera di Dio: Egli sceglie questa via. Dio Si fa carne e vive faccia a faccia in mezzo agli uomini, consentendo loro di ascoltare le Sue parole, vedere ogni Suo movimento e la Sua indole, vedere perfino la Sua personalità, e le Sue gioie e i Suoi dolori. Anche se questa indole e queste gioie e questi dolori possono originare nozioni quando gli uomini ne sono testimoni, influenzando la comprensione che essi hanno dell’essenza di Dio, e limitando la loro comprensione, Dio preferisce essere frainteso dagli uomini e scegliere comunque questo metodo per ottenere i risultati migliori per la salvezza dell’umanità. Pertanto, dal punto di vista della comprensione che gli uomini hanno del volto originale di Dio, e della Sua vera identità, della Sua vera posizione e della Sua vera essenza, Egli ha sacrificato la Propria dignità. Non si potrebbe dire questo? Questo da tale punto di vista. Rifletteteci attentamente: nei vari aspetti di ciò che Dio ha pagato e compiuto, secondo la comprensione degli uomini, esiste qualcosa di equivalente a quelle teorie e agli slogan dei farisei e degli anticristi? No. Per esempio, quando i farisei dicevano: “Dio è onorevole”, come interpretavano questa onorabilità? In che modo dovrebbe l’onorabilità di Dio realizzarsi ai loro occhi? È solo perché Egli è elevato. “Dio è onorevole, dio è così onorevole” non è una dottrina? (Sì.) Dove pensano che risieda l’onorabilità di Dio? Risiede nel fatto che, se Dio facesse la Sua venuta nel mondo, ricoprirebbe una posizione di rilievo, avrebbe una conoscenza e un talento eccellenti, abilità straordinarie, un’ottima eloquenza e un aspetto di prim’ordine e classe. Cos’è quell’onorabilità in cui essi credevano? È ciò che la gente riesce a vedere. Questo genere di onorabilità non è qualcosa che fa Satana? (Sì.) Dio non agisce in questo modo! Guarda il tipo di persone che Dio ha selezionato per questo Suo popolo eletto e guarda il tipo di persone che sono le élite di spicco del mondo di Satana. Contrapponendole in questo modo, saprai quale tipo di persone viene salvato da Dio e quale non può essere salvato. Chi è particolarmente arrogante, presuntuoso, dotato e talentuoso ha meno probabilità di accettare la verità. Ha un linguaggio ricco di conoscenza, estremamente eloquente e così si fa adorare e ammirare dalla gente, ma la debolezza vitale di queste persone è che non accettano la verità, provano avversione per essa e la odiano; questo le porta a intraprendere la via della distruzione. E di nuovo, nessuno del popolo eletto di Dio ha doni o talenti speciali, però queste persone sono in grado di accettare la verità, sottomettersi a Dio, rinunciare a fama, guadagno e prestigio per seguirLo, e sono disposte a svolgere il proprio dovere. È questo il tipo di persone che vengono salvate da Dio. Chi adorano i non credenti? Adorano tutti intellettuali di alto rango e persone provenienti da famiglie distinte. A proposito di doni, talenti particolari e prestigio familiare, noi non abbiamo niente di tutto ciò: siamo uguali. Voi che cosa ne pensate? Dio non fa quelle cose: è così semplice? Perché Dio non ha predisposto le cose in questa maniera? L’intenzione di Dio risiede in questo. È troppo semplice per Dio decidere in quale famiglia nasce una persona e quali conoscenze può acquisire. Dio può agire in questo modo? (Sì.) Effettivamente può! Allora perché non ha fatto sì che nascessimo in famiglie benestanti e distinte? Questa è l’adorabilità di Dio, questa è la rivelazione della Sua essenza e solo chi comprende la verità può capire tale questione fino in fondo. Dopo che Dio Si fa carne, a prescindere dalla profondità delle nozioni degli uomini, dalla grandezza delle difficoltà che Dio incontra nella Sua opera e degli ostacoli che Egli affronta, dalla misura del ridicolo e delle calunnie che riceve, e al di là della misura in cui la Sua dignità va persa dopo che Egli Si fa carne in questo modo, a Lui importa? A Lui non importa. Dunque, a Lui che cosa importa? Se voi riuscite a comprendere questo punto, allora saprete davvero che Dio è adorabile. Che cosa importa a Dio? Qual è l’intenzione scrupolosa di Dio nel pagare questo prezzo e compiere uno sforzo così grande? Per che cosa lo ha fatto esattamente? (Per questo gruppo scelto da Dio perché fosse in grado di comprenderLo meglio, avesse un contatto migliore con Dio attraverso il Suo farSi carne e avesse un’autentica comprensione di Dio.) Avere comprensione di Dio: quindi è ancora molto vantaggioso per Lui? Dio ha pagato così tanto per questo solo e unico obiettivo? Sì o no? Dio ha operato in maniera così scrupolosa per seimila anni solo affinché l’umanità Lo comprendesse? DiteMi, dopo che Dio ha creato gli uomini, dopo che l’umanità ha preso le distanze da Lui e ha seguito Satana, e ogni essere umano ha cominciato a trascorrere le proprie vite come un demone vivente, chi è il più felice? (Satana.) Chi è la vittima? (Gli uomini.) Chi è dunque il più triste? (Dio.) Siete voi i più tristi? (No.) In realtà nessuno può capire queste cose fino in fondo. Nessuno sa queste cose da sé: le persone accettano di diventare qualsiasi cosa vivano. Quando chiedi loro di praticare la verità, non pensano che ciò possa servire a qualcosa. Continuano a vivere secondo le proprie nozioni e fantasie, e si sono sempre ribellate a Dio. Il più triste e affranto in realtà è Dio. Dio ha creato l’umanità; pensate che a Dio importi dello stato immediato dell’esistenza umana o se la vita che conducono le persone sia buona o meno? (Gli importa.) Dio è il più preoccupato e forse le persone coinvolte non lo percepiscono, e di fatto non lo comprendono neppure. A questo mondo, gli uomini erano così cento anni fa e sono così ancora oggi, moltiplicandosi e vivendo in questo modo generazione dopo generazione, alcuni benestanti, altri poveri: la vita è piena di alti e bassi. Generazione dopo generazione essi appaiono, indossano vestiti diversi, mangiano lo stesso cibo, ma la struttura e i sistemi sociali cambiano a poco a poco; le persone arrivano inconsapevolmente al presente: sono consapevoli? Non sono consapevoli. Dunque chi è il più consapevole? (Dio.) Dio è Colui al quale questo importa più di tutti. Una delle cose che Dio non dimentica è il modo in cui vivono le persone da Lui create, è lo stato attuale della vita degli uomini, se vivono bene, che cosa mangiano e che cosa indossano, come sarà il loro futuro e che cosa pensano tutti i giorni nei loro cuori. Se ogni giorno le persone non pensano ad altro che al male, a come cambiare e andare contro le leggi della natura, a come combattere contro il Cielo, a come seguire le tendenze malvagie del mondo, Dio vede tutto ciò e Se ne compiace? (No.) Dunque, Dio non Se ne compiace e la cosa finisce lì? Non deve forse fare qualcosa? (Sì, certo.) Deve trovare un modo per far vivere bene queste persone, far loro comprendere i principi di comportamento, consentire loro di saper adorare Dio, sottomettersi a tutte le leggi della natura, all’orchestrazione e alle disposizioni da parte di Dio, così che gli uomini possano vivere con sembianza umana e Dio sia sollevato. Anche se Dio le lascia, queste persone possono comunque vivere in un simile ambiente in modo normale, senza patire le sofferenze da parte di Satana: questa è l’intenzione di Dio. Nel vedere che gli uomini sanno sottomettersi a Dio e vivono una sembianza umana, Satana è del tutto svergognato e fallisce, dopodiché abbandona completamente queste persone e mai più presta loro attenzione. Dunque, a chi è interessato Satana? Gli importa soltanto chi crede in Dio ma non persegue la verità, chi non legge le parole di Dio e non Lo prega, chi svolge il proprio dovere con indecisione e chi è sempre alla ricerca di qualcuno con cui sposarsi e crearsi una famiglia e una carriera. Vuole sedurre queste persone, fuorviarle portandole a prendere le distanze da Dio, a non svolgere il proprio dovere, e a tradire Dio fino a farsi eliminare da Lui: allora è davvero felice. Più non persegui la verità, più lui sarà felice, più perseguirai fama, guadagno e prestigio, più superficialmente svolgerai il tuo dovere, più lui sarà felice. Se prendi le distanze da Dio e Lo tradisci, lui sarà ancora più felice: non è questa la mentalità di Satana? Non è così la mentalità degli anticristi? Gli appartenenti al genere di Satana hanno tutti questa mentalità. Vogliono sedurre chiunque ai loro occhi non crede seriamente in Dio, chiunque presti attenzione ad acquisire conoscenza e persegua fama, guadagno e prestigio, e chiunque non svolga il proprio dovere in modo diligente. Quando incontrano persone come queste, condividono con loro un linguaggio comune, hanno molto da raccontarsi quando sono insieme e aprono le loro menti liberamente parlano con franchezza, senza scrupoli. Come Si sente Dio quando vede che queste persone non perseguono la verità? Prova ansia! Dunque, qual è la causa di tutto il prezzo che ha pagato Dio? La causa consiste nella Sua sollecitudine, nella Sua premura e nella Sua apprensione nei confronti dell’umanità. Dio porta nel Suo cuore sollecitudine, premura e apprensione per le persone, poiché possiede questo atteggiamento verso di esse, la Sua opera viene quindi prodotta passo dopo passo. Non importa se agli occhi dell’umanità Dio è umile e nascosto, se ama davvero le persone, se è fedele o grande, Egli crede che tutti questi costi valgano la pena e possano essere ricompensati. Che cosa significa ricompensa? Significa che le cose per cui Egli prova apprensione nel Suo cuore non succederanno più e che le persone per cui Si preoccupa nel Suo cuore possono vivere secondo le Sue intenzioni, nel modo e nella direzione che Lui ha insegnato e in cui le ha guidate, e queste persone non saranno più corrotte da Satana; non vivranno più nella sofferenza, le apprensioni di Dio scompariranno, e Dio sarà sollevato. Dunque, riguardo a tutto ciò che Dio ha compiuto, al di là di quale sia la Sua motivazione principale, al di là di quanto grande o piccolo sia il Suo piano, non sono queste tutte cose positive? (Sì.) Sono tutte cose positive. A prescindere dal fatto che il modo in cui opera Dio sia poco visibile agli uomini, che valga o meno la pena di essere menzionato; a prescindere da come le persone si esprimano sul modo in cui Dio opera per giudicare e salvare l’umanità, se si giudica in base a tutte le cose che Egli ha compiuto e a tutto il prezzo che può pagare, Dio non è forse degno di lode? (Sì.) Dunque, Dio è grande o piccolo? (È grande.) Così grande! Nessuno fra gli uomini è in grado di pagare un tale prezzo. Alcuni affermano che “l’amore materno è l’amore più grande di tutta l’umanità”. L’amore materno è davvero così grande? In generale, quando i figli cominciano a vivere da soli, le madri non si preoccupano per loro, a patto che sappiano cavarsela. In realtà, non possono preoccuparsene neanche volendo. Dunque in che modo Dio tratta questa umanità? Per quante migliaia di anni ha sopportato? Dio ha sopportato per seimila anni e non Si è arreso nemmeno adesso. Solo per quel poco di apprensione e preoccupazione, Dio ha pagato un prezzo così grande. Come appare quel prezzo enorme agli occhi dei farisei e di quegli anticristi? Viene condannato da loro, giudicato da loro, anche bestemmiato da loro. Da questo punto di vista, quegli anticristi non hanno forse una natura malvagia? (Sì.) Dio ha fatto cose così lodevoli e l’essenza di Dio nonché ciò che Lui ha ed è sono così degni della lode degli uomini. Non solo essi non Lo lodano, ma usano anche varie scuse e teorie per condannarLo e giudicarLo, e inoltre si rifiutano di riconoscere che Lui è Cristo. Non sono forse odiose queste persone? (Sì.) Non sono forse malvagie? A giudicare dal loro comportamento malvagio, non adorano la conoscenza e l’erudizione? Non adorano il potere e il prestigio? (Sì.) Più positive sono le cose, più degni sono la lode, il ricordo e la disseminazione dell’umanità, più saranno condannati dagli anticristi. Questa è una rivelazione della natura malvagia degli anticristi. Va detto che il grado di malvagità degli anticristi va oltre quello della maggior parte delle persone che possiedono un’indole corrotta.
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