Tema 9: Fanno il loro dovere solo per distinguersi e soddisfare i propri interessi e le proprie ambizioni; non considerano mai gli interessi della casa di Dio e addirittura li vendono in cambio della gloria personale (Parte prima) Sezione uno

Supplemento: Che cos’è la verità?

Oggi continueremo a condividere sui contenuti della volta scorsa. Qual è l’argomento su cui abbiamo condiviso l’ultima volta? (“Dormire sulla sterpaglia e leccare la bile” non è la verità.) Eravate dunque convinti che fosse la verità? Le persone pensavano inconsciamente che fosse la verità o, per lo meno, che fosse un detto alquanto positivo, ispiratore e potenzialmente in grado di esortare le persone a essere proattive e a guardare oltre. Guardandolo da questo livello di significato, le persone pensavano che il detto fosse piuttosto vicino alla verità e alle cose positive. Pertanto, molte di loro credevano inconsciamente che il detto “Dormire sulla sterpaglia e leccare la bile” fosse un’espressione alquanto positiva o, per lo meno, che avesse connotazioni positive piuttosto che negative e che avesse un ruolo nell’assistere le persone nella vita e nel comportamento. Tuttavia, dopo aver condiviso in merito, abbiamo visto che non è niente di tutto questo e che presenta dei gravi problemi. Avete cercato altre espressioni simili o correlate a questa, o che hanno un ruolo simile, e che le persone inconsciamente ritengono alquanto positive o valide, e le avete analizzate? (No.) DiteMi, l’espressione “Trarre molte conclusioni da un unico esempio” è appropriata in questo caso? (Sì.) Andrebbe detto che questa espressione ha applicazioni concrete quando si tratta di ricercare e di praticare la verità. L’ultima volta abbiamo condiviso su “Dormire sulla sterpaglia e leccare la bile”. Quali altre espressioni di questo tipo esistono? Quali altre espressioni hanno più o meno lo stesso significato o possono svolgere lo stesso ruolo? Non c’è nulla di male se analizzate espressioni come “Dormire sulla sterpaglia e leccare la bile” secondo il Mio modo, condividendo tra di voi e ottenendo delle nuove interpretazioni. Quando sarete in grado di capire a fondo la loro fallacia, scarterete tali espressioni e poi prenderete la strada della pratica della verità e del perseguimento della verità completamente sulla base delle parole di Dio.

Continuiamo con l’argomento su cui abbiamo condiviso le due volte precedenti. Di che argomento si trattava? (Che cos’è la verità.) Esatto, che cos’è la verità. Dunque, che cos’è esattamente la verità? (La verità è per l’uomo il criterio per comportarsi, agire e adorare Dio.) A quanto pare avete memorizzato questa frase in termini di teoria e di definizione. Quindi, dopo le nostre due precedenti condivisioni, c’è ora qualche differenza nella definizione, nella conoscenza e nella comprensione della verità nel profondo del vostro cuore, rispetto a prima? (Sì, c’è.) Qual è esattamente questa differenza? Sebbene a breve termine potreste non avere la conoscenza dell’esperienza reale, avete almeno una qualche conoscenza percettiva. ParlateMene in base alla vostra esperienza, conoscenza e comprensione. (Prima sapevo di dover praticare in base alla verità contenuta nelle parole di Dio ogni volta che mi capitava qualcosa, ma non riuscivo mai a mettere questo in pratica. Ecco, di solito ho la tendenza a rivelare irruenza e, sebbene sappia dalle parole di Dio che è sbagliato rivelare irruenza e conosca i requisiti posti da Dio alle persone, lo faccio comunque, e non sono mai riuscito a trovare la causa ultima. Solo dopo aver ascoltato la condivisione di Dio l’ultima volta ho capito che, spesso, le persone rivelano corruzione perché sono controllate da pensieri satanici, e che io rivelo irruenza perché dentro di me c’è la logica satanica secondo cui “non attaccherò se non sarò attaccato; ma, se mi attaccheranno, di certo risponderò”. Penso che questo detto sia giusto e che io agisca in questo modo come mezzo di autodifesa. Influenzato da questo pensiero e da questo punto di vista satanici, sono incapace di praticare la verità. Ma in effetti, anche se queste cose sataniche sembrano esteriormente giuste, in realtà i significati che trasmettono sono contrari a ciò che richiedono le parole di Dio, e sono sbagliati. Solo le parole di Dio sono la verità e solo agire in base alle parole di Dio è completamente corretto.) Molto bene. Qualcuno può aggiungere qualcosa? (Io vorrei aggiungere qualcosa. Prima anche io sapevo di dover ricercare e praticare la verità ogni volta che mi capita qualcosa, ma ero ancora un po’ confuso su come praticare. Dopo aver ascoltato la condivisione di Dio, sento che la verità è molto realistica e si riferisce a ogni aspetto della vita. Prendiamo alcuni degli esempi citati da Dio. Anche i cinesi imparano a bere il caffè dopo essere arrivati nei Paesi occidentali. Non si tratta di un problema di comportamento, ma di un problema di pensieri e di opinioni delle persone, e questo riguarda la verità. Inoltre, seguendo l’analisi fatta da Dio di alcuni detti e modi di dire comuni che le persone ritengono giusti, sono arrivato a pensare che dovrei riflettere sui miei comportamenti e sulle mie pratiche che sembrano corretti, sulle intenzioni, sui pensieri e sulle opinioni che stanno dietro a questi comportamenti e su ciò che esattamente sto vivendo affidandomi a queste cose. Ora ho una percezione più specifica riguardo a come ricercare e praticare la verità ogni volta che mi capita qualcosa, non è più una cosa così astratta.) A quanto pare, grazie a queste due condivisioni, la maggior parte delle persone ha acquisito una comprensione di base di che cos’è la verità e di alcuni argomenti che si riferiscono alla verità e, dal profondo del cuore, ha già iniziato a riflettere sul fatto che la propria condotta e le proprie azioni abbiano o meno a che fare con la verità, nonché su quali esattamente delle cose a cui aderiscono e che ascoltano nella loro fede in Dio siano la verità e quali no, e sul fatto che le cose che ritengono giuste sono effettivamente la verità o meno, e su quale relazione tali cose abbiano con la verità. Dopo aver riflettuto, le persone possono determinare cos’è esattamente la verità e quali cose precisamente sono la verità e quali no. Dopo aver ascoltato sermoni per così tanti anni ed essersi nutrita delle parole di Dio per così tanti anni, la maggior parte delle persone ha acquisito alcune cose e riesce a vedere chiaramente un fatto: le parole di Dio sono in effetti la verità, i Suoi requisiti sono la verità e tutto ciò che viene da Lui è la verità. Coloro che credono veramente in Dio hanno già riconosciuto e accettato questo fatto dal cuore, ma nella vita reale possono spesso dire inconsciamente cose che non hanno nulla a che fare con la verità o che vanno contro di essa. Alcuni considerano persino le cose che le persone ritengono giuste e buone come verità e, in particolare, non hanno acquisito discernimento delle speciose fallacie e parole diaboliche che provengono da Satana, che non solo hanno accettato da tempo nel loro cuore, ma che addirittura trattano come cose positive. Per esempio, molte filosofie sataniche come “Occhio per occhio, dente per dente”, “Ecco un assaggio della tua stessa medicina”, “Chi è ragionevole sa proteggere sé stesso, e cerca solo di evitare di commettere errori”, “Non attaccherò se non sarò attaccato,” e così via, sono considerate dalle persone come verità e come motti di vita, e le persone si sentono persino particolarmente soddisfatte di sé stesse per il fatto di sostenere queste filosofie sataniche, e solo dopo aver letto le parole di Dio si rendono conto che queste cose provenienti da Satana non sono in realtà la verità, bensì eresie e fallacie speciose che fuorviano le persone. Da dove provengono queste cose? Alcune dall’istruzione scolastica e dai libri di testo, altre dall’educazione familiare e altre ancora dal condizionamento sociale. In breve, provengono tutte dalla cultura tradizionale e hanno origine dall’istruzione impartita da Satana. Queste cose hanno qualcosa a che fare con la verità? Assolutamente nulla. Ma le persone non sanno discernere queste cose per quello che sono e continuano a considerarle come verità. Il problema è diventato troppo grave? Quali sono le conseguenze del considerare come verità queste cose provenienti da Satana? Le persone possono forse liberarsi della loro indole corrotta aderendo a queste cose? Possono riuscire a vivere un’umanità normale aderendo a esse? Possono vivere in base alla coscienza e alla ragione aderendo a esse? Possono raggiungere gli standard della coscienza e della ragione aderendo a esse? Possono ottenere l’approvazione di Dio aderendo a esse? Non possono fare nulla di tutto ciò. Poiché non possono fare nulla di tutto ciò, queste cose a cui aderiscono sono la verità? Esse possono forse essere fungere da vita per una persona? Quali sono le conseguenze del fatto che le persone considerino come verità queste cose negative, come per esempio quelle che ritengono filosofie giuste e buone per i rapporti mondani, strategie e leggi di sopravvivenza e persino la cultura tradizionale, e vi aderiscano? L’umanità aderisce a queste cose da migliaia di anni. Sono cambiate in qualche modo? La situazione attuale dell’umanità è cambiata in qualche modo? La razza umana corrotta non sta forse diventando sempre più malvagia e opponendo sempre più resistenza a Dio? Dio esprime molte verità ogni volta che compie la Sua opera e le persone possono vedere che queste verità hanno autorità e potere, quindi come mai gli esseri umani sono ancora capaci di negare Dio e di opporGlisi? Perché non sono ancora capaci di accettare Dio e di sottometterGlisi? Questo basta a dimostrare che l’umanità è stata corrotta troppo profondamente da Satana, che l’umanità corrotta è piena di indole satanica, prova avversione e odio per la verità e non la accetta affatto. La radice di questo problema è che gli esseri umani hanno accettato troppe filosofie sataniche e troppa conoscenza satanica. Nel profondo del loro cuore, le persone sono imbevute di ogni sorta di opinioni e pensieri satanici, e così hanno sviluppato un’indole di avversione e di odio nei confronti della verità. In molti credenti in Dio possiamo constatare che, pur riconoscendo che le parole di Dio hanno autorità e potere, essi non accettano la verità. In altre parole, quando le persone si nutrono delle parole di Dio, sebbene ammettano verbalmente che “le parole di Dio sono la verità, non c’è nulla al di sopra della verità, la verità è nei nostri cuori e perseguiamo la verità come scopo della nostra esistenza”, nella vita reale vivono ancora secondo i noti detti satanici e le filosofie sataniche, trascurano le parole di Dio e la verità, e aderiscono come se fossero la verità a cose come la conoscenza teologica umana e la dottrina spirituale e le mettono in pratica. È questo lo stato reale della maggior parte dei credenti in Dio? (Sì.) Se continuate ad aderire in tal modo a queste cose profondamente radicate provenienti dalla cultura tradizionale satanica e non le analizzate e non le capite sulla base delle parole di Dio, e se non riuscite a discernerle alla radice, a comprenderle a fondo o ad abbandonarle, quale sarà il risultato? C’è un solo risultato certo: le persone credono in Dio per molti anni eppure non sanno cosa sia la verità né quale strada percorrere, e alla fine tutte loro parlano di una serie di dottrine spirituali e teorie teologiche, e tutto ciò che dicono suona bene ed è interamente dottrina in linea con la verità. Ma in realtà queste persone sono gli archetipi dei farisei ipocriti in termini di ciò che praticano e vivono. Quali sono le conseguenze di ciò? Senza dubbio, sono condannate e maledette da Dio. Coloro che credono in Dio ma non accettano la verità sono farisei e non potranno mai ottenere l’approvazione di Dio.

Per esempio, per quanto riguarda l’educazione dei figli, alcuni padri vedono che i loro figli sono disobbedienti e non si occupano dei doveri che spettano loro, e dicono: “Gli antichi avevano ragione quando dicevano: ‘Per un padre, nutrire senza insegnare è una mancanza’”. Questi padri non trattano la questione in base alle parole di Dio. Hanno nei loro cuori solo le parole delle persone, anziché quelle di Dio. Possiedono quindi la verità realtà? No. Anche se credono in Dio e comprendono alcune verità, e dovrebbero sapere che devono usare la verità per educare i loro figli al fine di adempiere alle loro responsabilità genitoriali, non praticano in questo modo. Quando vedono i loro figli imboccare la strada sbagliata, sospirano e dicono: “Per un padre, nutrire senza insegnare è una mancanza”. Che tipo di espressione è questa? Di chi è questo noto detto? (È un noto detto di Satana.) Dio ha mai pronunciato questa espressione? (No.) Quindi da dove viene questa espressione? (Da Satana.) Viene da Satana, da questo mondo. Le persone “perseguono” così tanto la verità, “amano” così tanto la verità ed “esaltano” così tanto la verità: allora perché pronunciano espressioni sataniche come questa quando capitano loro tali questioni? La ritengono addirittura una cosa giusta e dignitosa da dire. Dicono: “Guardate quanta riverenza e stima ho per la verità e per Dio. Mi viene naturale dire: ‘Per un padre, nutrire senza insegnare è una mancanza’; che grande verità è questa! Potrei pronunciare questa espressione se non credessi in Dio?” Non la stanno forse spacciando per verità? (Sì.) Dunque questa espressione è la verità? (No.) Che tipo di espressione è “Per un padre, nutrire senza insegnare è una mancanza”? In che senso è sbagliata? Questa espressione significa che, se i figli sono disobbedienti o immaturi, la responsabilità è del padre, il che equivale a dire che i genitori non li hanno educati bene. Ma è davvero così? (No.) Alcuni genitori si comportano in modo appropriato, eppure i loro figli sono dei teppisti e le loro figlie delle prostitute. L’uomo che svolge il ruolo di padre si arrabbia e dice: “Per un padre, nutrire senza insegnare è una mancanza. Li ho viziati!” È una cosa giusta da dire o no? (No, è sbagliata.) In che senso è sbagliata? Se riesci a capire cosa c’è di sbagliato in questa espressione, è la prova che capisci la verità e che comprendi cosa c’è di sbagliato nel problema che si nasconde in questa espressione. Se non capisci la verità in merito, allora non sei in grado di spiegare la questione chiaramente. Ora che avete ascoltato la spiegazione e la definizione della verità, potreste sentire e dire che: “Questa espressione è sbagliata, è un’espressione mondana. Noi credenti in Dio non diciamo cose del genere”. Hai cambiato semplicemente il modo in cui parli della questione. Non significa che tu comprenda la verità; di fatto, non sai cosa ci sia di sbagliato nell’espressione “Per un padre, nutrire senza insegnare è una mancanza”. Di fronte a questioni come questa, cosa dovresti dire di coerente con la verità? Come dovresti agire in base alle verità principi? Parliamo innanzitutto di come comprendere e spiegare correttamente tali questioni. Che cosa dice Dio a questo proposito? Le parole di Dio hanno qualcosa di specifico da dire su tali questioni? Dio ha espresso così tante verità, tutte affinché le persone le accettino e ne facciano la loro vita. Quindi, quando si educano i figli, non si dovrebbero usare le parole di Dio per insegnare loro? Le parole di Dio sono rivolte a tutta l’umanità. Che siate adulti o bambini, uomini o donne, anziani o giovani, tutti dovreste accettare le parole di Dio. Solo le parole di Dio sono la verità e possono diventare la vita delle persone. Solo le parole di Dio possono condurre le persone sul giusto cammino di vita. Coloro che credono in Dio dovrebbero essere in grado di comprendere a fondo questo argomento. Come spiegate l’espressione “Per un padre, nutrire senza insegnare è una mancanza”? (Il cammino che una persona intraprende è determinato dalla sua natura essenza. Inoltre, le punizioni che subirà o le benedizioni che riceverà in questa vita sono collegate alla sua vita precedente. Pertanto, l’affermazione “Se i figli non seguono la retta via, è perché i loro genitori non li hanno educati bene” non regge allo scrutinio e nega completamente il fatto che Dio detiene la sovranità sul destino dell’umanità.) Secondo quanto dici, il fatto che i figli non seguano la retta via ha qualcosa a che fare con la sovranità di Dio? Dio permette alle persone di fare le proprie scelte e di scegliere di seguire la retta via. Tuttavia, gli individui hanno una natura satanica, e fanno tutti le loro scelte, e tutti scelgono il cammino che preferiscono e non sono disposti a sottomettersi alla sovranità di Dio. Se ciò che dici è in linea con la verità, allora dovresti spiegarlo chiaramente in modo che le persone possano convincersene.

Ora condivideremo sull’espressione “Per un padre, nutrire senza insegnare è una mancanza”. La prima cosa da chiarire è che è sbagliato dire: “Se i figli non seguono la retta via dipende dai genitori”. Di chiunque si tratti, se è un determinato tipo di persona, percorrerà un determinato cammino. Non è forse certo? (Sì.) Il cammino che un individuo intraprende determina ciò che egli è. Il cammino che egli intraprende e il tipo di persona che diventa dipendono da lui. Sono cose predestinate, innate, e hanno a che fare con la natura della persona. A cosa serve quindi l’educazione dei genitori? Può forse governare la natura di una persona? (No.) L’educazione dei genitori non può governare la natura umana e non può risolvere il problema del cammino che una persona intraprende. Qual è l’unica educazione che i genitori possono fornire? Alcuni semplici comportamenti nella vita quotidiana dei figli, alcuni pensieri e regole di comportamento piuttosto superficiali: queste sono cose che hanno qualcosa a che fare con i genitori. Prima che i figli raggiungano l’età adulta, i genitori dovrebbero adempiere alla propria responsabilità, che è quella di educare i figli a seguire la retta via, a studiare duramente e a impegnarsi per essere in grado di elevarsi al di sopra degli altri una volta cresciuti, senza compiere cattive azioni né diventare cattive persone. I genitori dovrebbero inoltre regolare il comportamento dei figli, insegnare loro a essere educati e a salutare gli anziani ogni volta che li incontrano, e insegnare loro altre cose relative al comportamento: questa è la responsabilità che i genitori dovrebbero assolvere. Prendersi cura della vita dei figli ed educarli con alcune regole fondamentali di comportamento: ecco cosa l’influenza dei genitori coinvolge. Per quanto riguarda la personalità del figlio, non è qualcosa che i genitori possono insegnare. Alcuni genitori sono lenti e fanno tutto con calma, mentre i loro figli hanno scarsa pazienza e non riescono a stare fermi neanche per poco. A 14 o 15 anni si emancipano per guadagnarsi da vivere, decidono tutto da soli, non hanno bisogno dei genitori e sono molto indipendenti. Questo viene insegnato loro dai genitori? No. Pertanto, la personalità, l’indole e persino l’essenza di un individuo, così come il cammino che sceglierà in futuro, non hanno assolutamente nulla a che fare con i suoi genitori. Alcuni confutano questa affermazione dicendo: “Come può non avere assolutamente nulla a che fare con loro? Alcune persone provengono da una famiglia di studiosi o da una famiglia di esperti da generazioni in un particolare mestiere. Per esempio, una generazione studia pittura, anche la generazione successiva studia pittura e così la seguente. Questo conferma la correttezza dell’espressione ‘Per un padre, nutrire senza insegnare è una mancanza’”. È giusto o sbagliato dire questo? (È sbagliato.) È sbagliato e inaccurato usare questo esempio per illustrare il problema, perché si tratta di due cose diverse. L’influenza di una famiglia con generazioni di esperti si estende solo a un aspetto della competenza, e può darsi che per via di questo ambiente familiare tutti apprendano la stessa cosa. In superficie è il figlio a scegliere anche lui la stessa cosa, ma alla radice è Dio a prestabilirlo. In che modo la persona si è reincarnata in quella famiglia? Non è forse anche questo qualcosa su cui è Dio a detenere la sovranità? I genitori sono responsabili solo di crescere i figli fino all’età adulta. I figli sono influenzati dai genitori unicamente per quanto riguarda il comportamento esteriore e le abitudini di vita. Ma una volta cresciuti, gli obiettivi che perseguono nella vita e il loro destino di vita non hanno nulla a che fare con i loro genitori. Alcuni genitori sono dei semplici contadini che vivono la vita secondo il loro rango, mentre i loro figli riescono a diventare funzionari e a fare grandi cose. Ci sono poi coppie genitoriali costituite da un avvocato e da un medico, entrambi molto bravi, eppure i figli sono dei buoni a nulla che non riescono a trovare lavoro in nessun posto. È forse questo che i genitori hanno insegnato loro a essere? Se il padre è un avvocato, è forse verosimile che lesini nell’educare e influenzare i suoi figli? Assolutamente no. Nessun padre dice: “Sono stato così benestante nella mia vita, spero che i miei figli non lo saranno quanto me in futuro, sarebbe troppo faticoso. È sufficiente che in futuro facciano i mandriani”. Sicuramente deve educare i suoi figli affinché imparino da lui e siano come lui in futuro. Cosa succederà ai figli dopo che egli avrà finito di educarli? I figli diventeranno ciò che devono diventare, avranno il destino che devono avere, e questo nessuno può cambiarlo. Quale fatto percepite qui? Il cammino di un figlio non ha assolutamente nulla a che fare con i suoi genitori. Alcuni genitori credono in Dio ed educano i figli a fare lo stesso ma, qualunque cosa dicano loro, i figli non hanno fede, e i genitori non possono farci nulla. Alcuni genitori non credono in Dio, mentre i loro figli sì. Quando i figli iniziano a credere in Dio, allora Lo seguono, si spendono per Lui, sono in grado di accettare la verità e ottengono l’approvazione di Dio, e il loro destino cambia di conseguenza. Questo è forse il risultato dell’educazione dei genitori? Niente affatto: ha a che fare con la predestinazione e la selezione operate da Dio. C’è un problema nell’espressione “Per un padre, nutrire senza insegnare è una mancanza”. Sebbene i genitori abbiano la responsabilità di educare i propri figli, il destino di un figlio non è determinato dai genitori, ma dalla sua natura. L’educazione può forse risolvere il problema della natura di un figlio? Non può assolutamente risolverlo. Il cammino che una persona intraprende nella vita non è determinato dai suoi genitori, bensì prestabilito da Dio. Si dice: “Il fato dell’uomo è determinato dal Cielo”, e questo detto è condensato dall’esperienza umana. Prima che un individuo raggiunga l’età adulta, non puoi dire quale strada intraprenderà. Una volta diventato adulto, quando avrà dei pensieri e saprà riflettere sui problemi, sceglierà cosa fare là fuori nella comunità più ampia. Alcuni dicono di voler diventare alti funzionari, altri di voler diventare avvocati, altri ancora di voler diventare scrittori. Ognuno ha le proprie scelte e le proprie idee. Nessuno dice: “Aspetterò che i miei genitori mi istruiscano. Diventerò qualsiasi cosa i miei genitori mi istruiscano a diventare”. Nessuno è così sciocco. Una volta che le persone raggiungono l’età adulta, le loro idee cominciano a smuoversi e maturano gradualmente, e così il cammino e gli obiettivi che hanno davanti si fanno sempre più chiari. A quel punto, a poco a poco, diventa evidente e manifesto il tipo di persona che sono e il gruppo di cui fanno parte. Da quel momento in poi, la personalità di ogni individuo si definisce gradualmente con chiarezza, così come la sua indole, nonché il cammino che sta perseguendo, la sua direzione di vita e il gruppo a cui appartiene. Su cosa si basa tutto questo? In ultima analisi, è ciò che Dio ha prestabilito: non ha nulla a che vedere con i genitori di una persona. Lo vedete chiaramente ora? Ebbene, quali cose hanno a che fare con i genitori? L’aspetto, l’altezza, i geni e alcune malattie familiari hanno in minima parte a che fare con i genitori. Perché dico in minima parte? Perché non è così nel 100% dei casi. In alcune famiglie, ogni generazione è affetta da una malattia, ma poi un figlio nasce senza. Com’è possibile? Alcuni dicono: “È perché quel figlio ha una bella personalità”. Questa è l’opinione della gente, ma da dove ha origine la questione? (Dalla predeterminazione di Dio.) È proprio così. Quindi, l’espressione “Per un padre, nutrire senza insegnare è una mancanza” è giusta o sbagliata? (È sbagliata.) Ora questo vi è chiaro, no? Se non sapete come discernerlo, saranno problemi. Senza la verità, non potete vedere chiaramente nessuna questione.

Nella vita di tutti i giorni, ognuno ha nella mente un certo numero di queste opinioni speciose provenienti da Satana. Rimangono depositate e immagazzinate interiormente e si rivelano ogni volta che accade qualcosa. Alcuni dicono: “Un brav’uomo non si mette contro le donne. Guardate come sono nobile io. Sono uno virile e che si comporta da uomo, mentre tu sei una mammoletta, quindi non mi metterò contro di te”. Come trattano questa espressione? (Come la verità.) La trattano come la verità e come un principio per praticare la verità. Ci sono anche persone che vedono qualcuno dai lineamenti molto belli e dalle apparenze di gentiluomo onesto, che però è subdolo e si camuffa sempre, e che è particolarmente propenso all’inganno e subdolo nell’interagire con gli altri, e molte persone non riescono a capirlo, quindi dicono: “Credo in Dio solo per comportarmi come una persona retta e di buon cuore ed essere amichevole con gli altri, anziché ostile. È come il detto ‘Meglio essere un vero cattivo che un falso gentiluomo’. Anche alcune parole di Dio hanno questo significato”. Che cosa pensate di ciò che dicono queste persone? “Meglio essere un vero cattivo che un falso gentiluomo”. Vedi, non appena alle persone succede qualcosa, tutti questi detti comuni, proverbi e modi di dire che si portano dentro escono fuori e si riversano tutti insieme, e non c’è una sola parola di verità. Alla fine, costoro dicono addirittura: “Lode a Dio per avermi illuminato”. Il detto “Meglio essere un vero cattivo che un falso gentiluomo” è giusto o sbagliato? (È sbagliato.) Sapete tutti che è sbagliato, ma cosa c’è di sbagliato in esso? I falsi gentiluomini hanno di sbagliato il fatto che sono falsi. Nessuno vuole essere un falso gentiluomo, gli individui vogliono essere dei veri cattivi. Cosa c’è nei veri cattivi che la gente approva? È proprio perché sono autentici che ottengono l’approvazione di tutti, anche se sono cattivi. Quindi, voi cosa vorreste essere, dei veri cattivi o dei falsi gentiluomini? (Nessuno dei due.) Perché non essere questi due tipi di persone? (Nessuno dei due è in linea con la verità, le parole di Dio non dicono nulla di questo.) Potete trovare una base pertinente per dichiarare che Dio non ha detto agli individui di essere falsi gentiluomini né veri cattivi? (Dio vuole che le persone siano oneste.) Dio vuole che le persone siano oneste. Qual è allora la differenza tra le persone oneste e i veri cattivi? La parola “cattivi” non denota bontà, ma essi sono piuttosto autentici. Perché i veri cattivi non sono brave persone? Sapete spiegarlo chiaramente? Su cosa si basa la dichiarazione che né i veri cattivi né i falsi gentiluomini sono brave persone? Cosa sono i cattivi? Quale parola viene solitamente associata a chi è cattivo? (Spregevole.) Esatto. Come viene descritto e definito il termine “spregevole” nelle parole di Dio? Nelle parole di Dio, “spregevole” viene definito come una parola buona o una parola cattiva? (Una parola cattiva.) Una parola cattiva, che è condannata da Dio. Coloro che hanno una condotta spregevole e opinioni spregevoli sono dei cattivi. In quale altro modo si definiscono l’indole e l’essenza di un cattivo? Egoistiche, non è così? (Sì.) Questo tipo di individuo è egoista e spregevole. Anche se ciò che rivela è autentico ed è il suo vero temperamento, costui è comunque davvero un cattivo. Un falso gentiluomo è malvagio e propenso all’inganno, si camuffa sempre e dà agli altri una falsa impressione, mostrando loro il suo lato luminoso, splendente e amichevole. Tiene nascosti la sua vera indole, le sue opinioni e i suoi punti di vista in modo che nessuno possa vederli né comprenderli. Che indole hanno tali individui? (Propensa all’inganno e malvagia.) Sono semplicemente persone malvagie. Quindi, né i gentiluomini né i cattivi sono brave persone. Uno è cattivo dentro e l’altro è cattivo esteriormente. Hanno in realtà la stessa indole: entrambi i tipi sono estremamente malvagi, egoisti e propensi all’inganno. Questi due tipi di individui estremamente malvagi e propensi all’inganno cercano di essere persone oneste? (No.) Ecco perché, indipendentemente da quale di questi due tipi di persone tu diventi, non sei la persona brava o onesta che Dio richiede. Sei una persona che Dio detesta e non la persona che Egli ti richiede di essere. Allora diteMi, l’espressione “Meglio essere un vero cattivo che un falso gentiluomo” è la verità? (No.) Guardandola da questo punto di vista, questa espressione non è la verità. Molti, allo scopo di attaccare e condannare i falsi gentiluomini così da potersi spacciare per brave persone, dicono “Meglio essere un vero cattivo che un falso gentiluomo”, come se la “cattiveria” di questi cattivi li rendesse particolarmente giusti e autentici, come una qualche forza di giustizia. Come puoi tu, in quanto cattivo, dichiararti giusto? Sei tu che meriti di essere condannato.

Nella mente di ognuno di noi ci sono svariate espressioni e cose di questo genere, e quindi molte persone hanno questo tipo di opinione. Che si tratti di cultura tradizionale, di proverbi popolari, di motti di famiglia, di regole familiari o del sistema giuridico di un Paese, le persone usano spesso questi elementi che circolano da molto tempo e ampiamente nella società, e che da molto tempo sono proclamati e promossi come cose positive nella società e tra gli uomini, per educare generazione dopo generazione. Alcune espressioni sono considerate nel profondo del cuore delle persone come principi di pratica e come principi dell’esistenza umana. Altre sono espressioni che convogliano un punto di vista con cui le persone sono solo d’accordo ma che non vogliono necessariamente attuare. Che tu voglia attuare o meno queste espressioni, nel profondo del tuo cuore, in realtà le assumi come principi di pratica per il tuo comportamento. In breve, queste cose sono per le persone un grande ostacolo alla fede in Dio e al perseguimento della verità. Fanno solo del male, invece di arrecare loro beneficio. Per esempio, un argomento di cui parlano spesso gli individui moderni è: “La vita è preziosa, l’amore ancor di più. In nome della libertà, tuttavia, rinuncerei a entrambi”. Questa espressione è un noto detto sostenuto e venerato in Oriente e in Occidente da coloro che hanno ideali elevati e che perseguono la libertà e vogliono liberarsi del sistema feudale tradizionale. Qual è il focus del perseguimento delle persone, qui? È la vita? O magari l’amore? (No, è la libertà.) Esatto, è la libertà. Quindi questa espressione è la verità? Il significato di questa espressione è che per perseguire la libertà si può gettare via la vita e si può rinunciare anche all’amore, in altre parole si può anche abbandonare la persona che si ama per correre verso questa meravigliosa libertà. Che aspetto ha questa libertà per le persone del mondo? Come spiegare questa cosa che considerano libertà? Rompere con la tradizione è una sorta di libertà, rompere con le vecchie usanze è una sorta di libertà, e anche rompere con la monarchia feudale è una sorta di libertà. Cos’altro? (Non essere controllati da un regime politico.) Un altro è non essere controllati dal potere o dalla politica. Quello che costoro perseguono è questo tipo di libertà. Dunque la libertà di cui parlano è una vera libertà? (No.) Ha una qualche somiglianza con la libertà di cui parlano coloro che credono in Dio? (No.) Alcuni credenti in Dio potrebbero anche avere questo punto di vista nel cuore: “Credere in Dio è meraviglioso, ti libera e ti affranca. Non devi seguire nessuna usanza o formalità tradizionale, non devi preoccuparti di organizzare matrimoni e funerali né di parteciparvi, abbandoni tutte le cose mondane. Sei davvero così libero!” È così? (No.) Quindi che cos’è esattamente la libertà? Voi siete liberi ora? (Un po’.) Dunque, come avete ottenuto questo poco di libertà? Che cosa significa questa libertà? (Comprendere la verità e superare l’influenza oscura di Satana.) Dopo aver superato l’influenza oscura di Satana, avvertite un po’ di affrancamento e un certo grado di libertà. Tuttavia, se Io non ne facessi un’analisi, pensereste di essere veramente liberi, mentre in realtà non lo siete. La vera libertà non è il tipo di libertà e di affrancamento del corpo, in termini spaziali e materiali, che la gente pensa che sia. Piuttosto, una volta compresa la verità, gli individui avranno opinioni corrette su vari eventi, persone e cose e sul mondo, e sapranno perseguire obiettivi e una direzione di vita corretti; inoltre, quando le persone non sono soggette alle costrizioni dell’influenza di Satana e a idee e opinioni sataniche, il loro cuore viene affrancato: questa è vera libertà.

C’è un giovane, un non credente, che pensa di amare la libertà, il volare dappertutto come un uccello e il vivere una vita senza limitazioni, per cui disprezza quelle regole e quei detti spregevoli della sua famiglia. Spesso dice ai suoi amici: “Anche se sono nato in una famiglia estremamente tradizionale e molto numerosa, con un sacco di regole e tradizioni, e che ancora oggi ha un santuario per gli antenati con tavolette commemorative disposte al suo interno per ogni generazione successiva, io ho rotto con queste tradizioni e non sono influenzato da queste regole e convenzioni familiari e da queste usanze comuni. Non vedete che sono una persona molto poco tradizionale?” I suoi amici dicono: “Abbiamo notato che sei molto poco tradizionale”. Come l’hanno notato? Ha un piercing sulla lingua, un anello al naso, quattro o cinque piercing a entrambe le orecchie, uno all’ombelico, e il tatuaggio di un serpente sul braccio. I cinesi considerano i serpenti infausti, ma lui ha insistito per farsene tatuare uno sul corpo e la gente ha paura quando lo vede. È una cosa non tradizionale, non è vero? (Sì.) È molto poco tradizionale, e per di più costui parla con l’aria di una persona all’avanguardia. Tutti quelli che lo vedono dicono: “Quel tipo è fantastico! È un uomo non tradizionale, veramente non tradizionale!” Costui ritiene di non potersi limitare a esprimere il suo essere non tradizionale in questi modi, e di doverlo invece rendere un po’ più tangibile e far sì che le persone siano maggiormente in grado di notare i segni di quanto non è tradizionale. Vede che gli altri hanno in genere fidanzate cinesi dalla pelle gialla e si procura deliberatamente una fidanzata straniera e bianca, in modo che tutti si convincano ulteriormente che lui sia davvero poco tradizionale. In seguito, imita la sua ragazza in ogni situazione, facendo tutto ciò che lei gli dice, in qualunque modo gli chieda di farlo. Quando arriva il giorno del suo compleanno, la sua ragazza gli compra un regalo misterioso confezionato in una grande scatola e lui inizia deliziato a scartare il pacco. Dopo aver tolto tutti gli strati dell’involucro, vede all’interno un cappello verde. Tutti i cinesi conoscono l’allusione ai “cappelli verdi”, non è vero? È certamente una cosa molto tradizionale. Appena lo vede, costui si arrabbia e dice: “Che razza di regalo è questo? Per chi lo hai comprato?” La sua ragazza pensava di farlo felice: come mai è così arrabbiato? Lei non sa dire perché e non riesce a capirlo, così dice: “Questo cappello verde non è stato facile da trovare. Ti garantisco che ti starà bene”. Lui risponde: “Sai cosa rappresenta questo cappello?” La ragazza risponde: “Non è solo un cappello? I cappelli verdi sono semplicemente belli”. E insiste per farglielo indossare. Lui non lo indosserà per nessuna ragione. Gli occidentali conoscono l’allusione ai “cappelli verdi”? (No.) Quindi non si dovrebbe spiegare chiaramente e mettere a nudo la questione? Nessuno di voi sa rispondere: perché non osate spiegarlo chiaramente? Non si tratta di chissà che grande questione, no? Siete proprio come quel tale: sventolate la bandiera del non essere tradizionali, dell’abbandonare la tradizione e di liberarvi delle nozioni della cultura tradizionale satanica per perseguire la verità e la libertà, eppure siete profondamente vincolati da questo cappello verde. La fidanzata di quel giovane gli chiede di indossarlo, ma lui non vuole farlo per nessuna ragione, e alla fine dice: “Tu insisti per farmelo indossare. Se lo faccio, dovrò subire l’umiliazione da parte degli altri!” Questo è il nocciolo della questione ed è qui che risiede il problema: questa è la tradizione. Questa tradizione non riguarda il colore di una cosa o che tipo di oggetto sia, ma piuttosto il simbolo e l’opinione che questa cosa evoca nelle persone. Cosa simboleggia esattamente questo oggetto, il cappello verde? Cosa rappresenta? Le persone etichettano i cappelli di questo colore come cattivi, quindi rifiutano i cappelli di questo colore. Perché lo fanno? Perché non possono accettare una cosa del genere? La ragione è che hanno in sé una sorta di pensiero tradizionale. Questo pensiero tradizionale in sé non è la verità; è come una cosa materiale, ma questa società e questa razza di persone lo hanno impercettibilmente trasformato in qualcosa di negativo. Per esempio, trasformano il bianco in un simbolo di santità, il nero in uno di oscurità e malvagità e il rosso in uno di festa, sangue e passione. In passato, i cinesi indossavano abiti rossi quando si sposavano, ritenendola una cosa festosa. Quando gli occidentali si sposano, indossano abiti bianchi, belli e puliti, simbolo di santità. L’interpretazione del matrimonio nelle due culture è diversa. In una è rappresentato dal rosso e nell’altra dal bianco. Entrambi i colori rappresentano un atteggiamento di benedizione nei confronti del matrimonio. I vari gruppi etnici e le varie razze usano le stesse cose per scopi diversi, ed è così che nascono i loro contesti culturali. Dopo la nascita di questi contesti culturali, si generano di pari passo le tradizioni culturali. In questo modo, società e razze diverse sviluppano usanze diverse, che influenzano i membri delle rispettive razze. Così, i cinesi sono influenzati dall’allusione ai cappelli verdi. Che tipo di risultato si ottiene quando questo viene inculcato in loro? Gli uomini non possono indossare cappelli verdi, e non li portano nemmeno le donne. Vedi qualche donna indossarli? In realtà, questa tradizione culturale è rivolta solo agli uomini, il che significa che se gli uomini indossano cappelli verdi è un cattivo segno, ma questo non riguarda le donne. Tuttavia, una volta che ha origine una certa tradizione culturale, in qualunque contesto essa emerga, genera una sorta di discriminazione verso un determinato oggetto da parte di ogni persona di una determinata razza. In seguito a tale discriminazione, senza che le persone se ne accorgano, l’oggetto si trasforma da cosa del tutto innocente e materiale a cosa negativa. In realtà è innocente e non ha alcun attributo né positivo né negativo. Si tratta solo di un oggetto materiale, di un colore e di un oggetto con una forma. Tuttavia, dopo essere stato interpretato e influenzato dalla cultura tradizionale in questo modo, cosa diventa il risultato finale? (Negativo.) Diventa negativo. Dopo che è diventato negativo, le persone non riescono a trattare né a usare questa cosa in modo appropriato. Pensateci: il mercato cinese offre cappelli di vari colori, come il rosso, il rosa, il giallo e così via, ma non cappelli verdi. Le persone sono limitate e influenzate da questo pensiero tradizionale. Questo è l’effetto che una particolare questione della cultura tradizionale ha sulle persone.

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