Tema 9: Fanno il loro dovere solo per distinguersi e soddisfare i propri interessi e le proprie ambizioni; non considerano mai gli interessi della casa di Dio e addirittura li vendono in cambio della gloria personale (Parte seconda) Sezione due
Gli anticristi credono in Dio per ottenere benedizioni. Non si preoccupano mai di nulla che riguardi la casa o gli interessi di Dio. Qualsiasi cosa facciano deve ruotare intorno ai loro interessi personali. Se il lavoro della casa di Dio non coinvolge i loro interessi personali, semplicemente non se ne preoccupano e non se ne informano. Quanto devono essere egoisti! Quando certi anticristi erano leader, il gran dragone rosso ha saccheggiato grandi quantità di offerte che si trovavano sotto la loro supervisione, di cui una quantità incredibile è andata perduta. Ma questi anticristi non hanno mostrato il minimo senso di colpa. Anzi, in seguito hanno dichiarato: “Non è solo una mia responsabilità: come può essere tutta mia la colpa? Tra l’altro, questo tipo di situazione è inevitabile”. Non hanno mostrato il minimo rimorso; hanno scaricato la responsabilità su altri e, pieni di scuse, hanno cercato di discolparsi. Che razza di esseri sono? Persone come queste non andrebbero espulse? Non dovrebbero essere maledette e punite? (Sì.) Dopo aver commesso un errore così grave, questi anticristi non provavano assolutamente alcun rimorso! Quali manifestazioni esternerebbe una persona normale, dotata di umanità, leale a Dio o che abbia un cuore che teme Dio, se la sua negligenza portasse i beni della casa di Dio a finire nelle mani del gran dragone rosso? (Proverebbe rimorso e senso di colpa e in cuor suo sentirebbe di non aver svolto correttamente il proprio dovere.) Cosa farebbe poi? Penserebbe a un modo per fare ammenda. Nel profondo del cuore, proverebbe un senso di debito e di rimorso; indipendentemente da ciò che dicessero gli altri, non pronuncerebbe una sola parola di lamentela, non si discolperebbe. Riconoscerebbe che si è trattato di una sua negligenza, di una sua trasgressione. Accetterebbe qualsiasi cosa Dio le dicesse e qualsiasi modo in cui la Sua casa decidesse di occuparsi di lei. Perché allora gli anticristi non lo accettano? Perché sono pieni di rimostranze dopo essere stati espulsi? Questo rivela la loro natura. Quegli anticristi hanno causato perdite molto ingenti al lavoro della casa di Dio, numerosi sforzi compiuti dagli altri sono andati sprecati a causa della loro negligenza e il gran dragone rosso si è appropriato di tante offerte, eppure non hanno provato alcun senso di colpa, non si sono sentiti in debito e si sono persino discolpati. Quando la casa di Dio si è occupata di loro, si sono rifiutati di sottomettersi e hanno diffuso la loro ribellione ovunque. Che razza di esseri sono? Questo non è forse corteggiare la morte? (Sì.) Questo è corteggiare la morte. Osservando la sostanza degli anticristi, la loro natura essenza è di ostilità verso la verità e verso Dio. Sono privi di umanità; sono dei demoni viventi, dei satana, delle bestie in abiti umani. Quando le persone dotate di umanità commettono un piccolo errore o dicono qualcosa di sbagliato, provano senso di colpa. Invece i demoni viventi, gli anticristi, no. Neanche dopo aver commesso un errore così grave quegli anticristi hanno provato alcun senso di colpa, e hanno persino tentato di discolparsi. Allora, che cos’è la verità per loro? Riconoscono la verità nel loro cuore? Le parole di Dio sono la verità e Dio è la verità: loro riconoscono questo fatto? (No.) È chiaro che non lo riconoscono. Nel loro cuore, considerano sé stessi come la verità, come Dio; pensano che, a parte loro, non esista altro Dio. Non sono forse dei diavoli? (Sì.) Sono dei diavoli, dei tipici diavoli. Gli anticristi non si informano affatto sulle risorse della chiesa, né danno disposizioni specifiche in merito. Se invece loro possiedono qualcosa di prezioso, puoi star certo che se ne prenderanno cura in modo impeccabile. Non riveleranno alcunché al riguardo nemmeno parlando nel sonno, e non riusciresti a farglielo dire neppure sotto tortura. Lo custodiscono in maniera eccezionale. Quando invece si tratta delle risorse della casa di Dio, il loro atteggiamento è completamente diverso. Di fatto, hanno questo tipo di atteggiamento: “Che cosa ha a che fare con me? Non posso godere di quella risorsa, non appartiene a me. Anche se me ne prendo cura come si deve, potrebbe comunque finire a qualcun altro! A che serve custodirla così bene?” Non considerano la cosa un loro dovere. Questa non è forse mancanza di umanità? (Sì.) È una manifestazione di mancanza di umanità. Come si definisce ciò? Si definisce inaffidabilità. Dio ha affidato questo lavoro a te e ti ha dato dei doveri che dovresti svolgere: rientra nel tuo lavoro. Dovresti occuparti di queste cose in modo corretto, svolgendole una per una, seguendo i principi richiesti da Dio e le disposizioni lavorative della casa di Dio, e organizzandole in maniera adeguata, allora avrai assolto alla tua responsabilità. Ma gli anticristi hanno questa mentalità o quest’idea? (No, non ce l’hanno.) Assolutamente no. La loro è una totale mancanza di umanità. Qual è la manifestazione specifica della mancanza di umanità? È il non preoccuparsi di avere coscienza o ragione, l’essere egoisti e spregevoli, indegni di fiducia, inaffidabili e non meritevoli di vedersi affidato alcunché.
Quando si tratta di questioni relative al personale all’interno della chiesa, come per esempio chi sta svolgendo quale lavoro, dove, se lo sta eseguendo adeguatamente, se svolge il suo dovere in modo efficace, se si sono verificati casi di intralci o disturbi o qual è il feedback dei fratelli e delle sorelle, gli anticristi non si informano mai nel dettaglio né danno disposizioni in merito a queste cose. Per esempio, quando la casa di Dio chiede loro di fornire vari tipi di persone di talento, gli anticristi si limitano a dare un’occhiata alle presentazioni scritte di queste persone, senza approfondire né informarsi in modo specifico sulla loro situazione, come per esempio se queste persone hanno un fondamento nella fede, che tipo di umanità possiedono, se sono in grado di accettare la verità, se i loro particolari talenti e le loro abilità tecniche sono in linea con gli standard richiesti dalla casa di Dio, e se sono adatte a essere coltivate e ad assumersi doveri importanti. Riguardo a queste cose, gli anticristi si limitano a sbrigarsela, a fingere, a esaminare brevemente le presentazioni scritte, e nient’altro. Non interagiscono mai con le persone proposte, né cercano di comprenderle in modo dettagliato o approfondito. Di conseguenza, la maggior parte delle persone selezionate finisce per essere eliminata perché non ha saputo svolgere i propri doveri o non si è dedicata al proprio lavoro. Come vedono gli anticristi questa situazione? “Non è che vengo promosso per svolgere questi doveri; non vi sono coinvolto. Che differenza fa chi viene selezionato? Fintanto che approvo le persone proposte e le fornisco, allora ho assolto il mio compito. Inoltre, le persone promosse mi devono un favore. Se sono adatte o meno a essere coltivate non è affar mio”. Se gli anticristi forniscono persone non adatte, causando ostacoli al lavoro della casa di Dio, hanno qualche responsabilità? (Sì.) Hanno molte responsabilità, ma questi esseri diabolici non effettuano alcun controllo. Alcuni dicono: “In certi luoghi in cui l’ambiente è difficile, non possiamo interagire con le persone faccia a faccia. Come possiamo effettuare controlli su di loro?” Per quanto difficile sia l’ambiente, ci sono comunque metodi e approcci per gestire queste faccende. Dipende dal fatto che tu abbia responsabilità e autentica dedizione oppure no. Non è così? (Sì.) Se offri la tua lealtà e la tua responsabilità, allora, anche se l’esito non è dei migliori, Dio lo sottopone a scrutinio e lo sa, e la responsabilità non ricadrà su di te. Se invece non offri la tua lealtà e la tua responsabilità, allora, anche se nulla andrà storto e alla fine non vi sarà alcuna conseguenza, Dio lo sottoporrà a scrutinio. Questi due approcci sono di diversa natura e Dio li tratterà in modo differente. Gli anticristi tramano anche quando si tratta di fornire personale, anche in quel caso hanno motivazioni egoistiche e spregevoli e sono privi di lealtà. In qualunque loro azione, fanno i loro calcoli e non si attengono ai principi. Inoltre, affinché il lavoro concreto sia svolto bene, devono farsi vedere in giro, viaggiare e incontrare più persone, sopportare delle avversità e correre dei rischi. Non appena qualcosa coinvolge la questione della loro incolumità, gli anticristi ricominciano a fare calcoli e la loro natura viene rivelata. Cosa viene rivelato? Essi credono che interagire con troppe persone sia un rischio per la loro incolumità e che non possano entrare in contatto con gli altri in modo arbitrario. Gli anticristi non interagiscono con chi dovrebbero e non incontrano nessuno, trovandosi invece un rifugio sicuro in cui restare, nascondendosi e svolgendo soltanto i compiti semplici. In merito a quanto bene vengano svolti gli altri aspetti del lavoro, gli anticristi non danno mai disposizioni specifiche né si informano in merito al fatto che vi siano o meno persone che causano disturbi o che venga fatta la distribuzione delle disposizioni lavorative, dei vari libri delle parole di Dio o dei sermoni registrati. Non stiamo dicendo che, per essere considerati leali, debbano assumersi dei rischi, farsi vedere in giro e affrontare problemi. Qual è il punto qui? Chi sa spiegarlo? (Quando hanno iniziato a svolgere questo lavoro, non hanno mai pensato a come svolgerlo bene o se il personale proposto fosse adatto, e non hanno mai agito con tutto il cuore o adempiuto alle loro responsabilità. Non hanno mai pensato a queste cose.) Semplicemente non manifestano lealtà. C’è una differenza tra la natura del modo di lavorare di chi è leale a Dio e quella di chi non lo è. Quando si imbatte in situazioni che comportano un rischio, chi è leale è in grado di affrontare il pericolo e di svolgere il proprio lavoro, applicando la saggezza e i metodi per attuare le disposizioni lavorative. Gli anticristi, invece, non svolgono un lavoro concreto, indipendentemente dal fatto che vi sia o meno un pericolo, e non attuano mai le disposizioni lavorative. Questa è la differenza. Gli anticristi potrebbero magari informarsi a parole sulla situazione della chiesa, sui vari compiti e così via, ma anche le loro domande sono semplici formalità; essi si limitano a un impegno superficiale e non sono affatto meticolosi. Dall’esterno potrebbe sembrare che stiano svolgendo un lavoro concreto, ma in realtà non comprendono il lavoro, non annotano nulla, non ci riflettono su, non pregano e non ricercano. Non si dedicano a considerare come stanno procedendo le diverse fasi del lavoro, o chi è responsabile degli ambiti in cui le cose non sono fatte bene, o quali leader della chiesa potrebbero essere inadatti al ruolo, o dove il lavoro non è stato implementato. Non tengono conto di questi aspetti; l’unica cosa che fanno è sbrigarsela e, quando individuano dei problemi, non li risolvono. Alcuni cosiddetti leader si limitano a riunire le persone, a informarsi sulla situazione e ad analizzare il lavoro e studiare in merito. Non appena si tratta di un qualche lavoro concreto, che richiede di soffrire e di pagare un prezzo, che comporta la messa a rischio della loro incolumità personale e un certo livello di difficoltà, non lo svolgono. A quel punto smettono di lavorare, dando priorità alla tutela di sé stessi. Non danno disposizioni specifiche nemmeno quando rilevano dei problemi. Se sono noti per essere persone di fede e rischiano di essere arrestati, delegano questi compiti ad altri? No, non lo fanno. Non incaricano qualcun altro di svolgere tali compiti, è questo il problema. Quindi, quale essenza rivelano gli individui di tal genere? Sono privi di lealtà, egoisti e spregevoli e pensano alla propria incolumità in ogni circostanza. Non si informano mai sul fatto che le disposizioni lavorative della casa di Dio vengano attuate o meno, né sul progresso del lavoro della casa di Dio, e non si preoccupano di queste cose. Non hanno offerto la loro lealtà, né la dimostrano. Per loro, riguardo a queste faccende, è sufficiente sbrigarsela; secondo loro, in questo modo stanno lavorando. Se il rischio è minimo, potrebbero magari svolgere il lavoro controvoglia. Se invece il pericolo è grande e rischiano di essere arrestati, non lo fanno, a prescindere da quanto cruciale sia il compito. Questa è l’essenza degli anticristi. Nel profondo del loro cuore, a patto che i loro interessi personali restino tutelati, sarebbero capaci di vendere chiunque. Realizzano i loro interessi a spese di quelli della casa di Dio; per loro, nulla è al di sopra degli interessi personali. Gli anticristi possono mai essere leali una volta assunto un dovere? (No.) La lealtà è impossibile per loro. Possono forse pensare alla vita e all’incolumità dei loro fratelli e sorelle? (No.) Quando si tratta della propria incolumità, gli anticristi tutelano solo sé stessi, spingendo i loro fratelli e sorelle nella fossa infuocata e usandoli come pedine sacrificali. Questa è la natura essenza degli anticristi.
Oltre a considerare la propria incolumità, a cosa pensano certi anticristi? Dicono: “In questo momento l’ambiente è sfavorevole, quindi facciamoci vedere meno in giro e predicano meno il Vangelo. In questo modo avremo minori probabilità di essere arrestati e il lavoro della chiesa non verrà distrutto. Se evitiamo la cattura, non diventeremo dei giuda e in futuro potremo rimanere, giusto?” Non è vero che ci sono degli anticristi che si servono di simili pretesti per fuorviare i loro fratelli e sorelle? Alcuni anticristi hanno molta paura della morte e si trascinano in esistenze ignobili; amano inoltre la reputazione e il prestigio e sono intenzionati ad assumere ruoli di leadership. Sanno che “il lavoro di un leader non è facile da assumere: se il gran dragone rosso scopre che sono stato eletto leader, diventerò persona nota, potrei finire in una lista di ricercati e, non appena verrò arrestato, la mia vita sarà in pericolo”, ma per poter godere dei vantaggi del prestigio acquisito non tengono conto di questi pericoli. Quando prestano servizio come leader, si preoccupano solo del godimento della carne e non svolgono un lavoro reale. A parte un minimo di corrispondenza con le varie chiese, non si dedicano a nient’altro. Si nascondono in qualche luogo e non incontrano nessuno, tenendosi bene al riparo, e i fratelli e le sorelle non sanno chi sia il proprio leader; ecco quanto sono spaventati costoro. Quindi, non è corretto dire che sono dei leader solo a parole? (Sì.) Non svolgono alcun lavoro reale in quanto tali; si preoccupano solo di nascondersi. Quando gli altri chiedono loro: “Com’è essere un leader?”, essi rispondono: “Sono incredibilmente occupato e, per la mia incolumità, devo trasferirmi continuamente. Questo ambiente è così disagevole che non riesco a concentrarmi sul mio lavoro”. Hanno sempre la sensazione che molti occhi li stiano osservando e non sanno dove sia sicuro nascondersi. Oltre a indossare travestimenti, a nascondersi in luoghi diversi e a non rimanere nello stesso posto, ogni giorno non svolgono alcun lavoro reale. Esistono leader di questo tipo? (Sì.) Quali principi seguono? Dicono: “Un coniglio astuto ha tre tane. Per difendersi dall’attacco di un predatore, un coniglio deve preparare tre tane in cui nascondersi. È accettabile che una persona affronti un pericolo e debba scappare ma non abbia un posto dove nascondersi? Dobbiamo imparare dai conigli! Gli animali creati da dio hanno questa capacità di sopravvivenza e le persone dovrebbero imparare da loro”. Da quando hanno assunto un ruolo di leadership, si sono resi conto di questa dottrina e credono addirittura di aver compreso la verità. In realtà, sono terribilmente spaventati. Non appena sentono parlare di un leader che è stato denunciato alla polizia perché il luogo in cui viveva non era sicuro, o di uno che è stato preso di mira dalle spie del gran dragone rosso perché usciva troppo spesso per svolgere il proprio dovere e interagiva con troppe persone, e poi di come queste persone sono finite arrestate e messe in carcere, cadono immediatamente in preda al terrore. Pensano: “Oh no, sarò io il prossimo a essere arrestato? Devo imparare da questo. Non dovrei darmi troppo da fare. Se posso evitare di svolgere parte del lavoro della chiesa, lo eviterò. Se posso evitare di farmi vedere in giro, non mi farò vedere. Ridurrò al minimo il mio lavoro, eviterò di uscire e di interagire con chiunque e farò in modo che nessuno sappia che sono un leader. Di questi tempi, chi può permettersi di preoccuparsi degli altri? Il solo fatto di rimanere in vita è già una sfida!” Da quando hanno assunto il ruolo di leader, a parte portare una borsa e nascondersi, non svolgono alcun lavoro. Vivono in preda alla tensione, nel costante timore di essere arrestati e messi in prigione. Supponiamo che sentano qualcuno dire: “Se ti prendono, ti uccideranno! Se tu non fossi un leader, se fossi solo un comune credente, magari potresti essere rilasciato dopo aver pagato una piccola ammenda, ma dal momento che sei un leader è difficile dirlo. È troppo pericoloso! Alcuni leader o lavoratori che sono stati arrestati si sono rifiutati di fornire informazioni e sono stati picchiati a morte dalla polizia”. Quando sentono che qualcuno è stato picchiato a morte, la loro paura si intensifica e diventano ancora più timorosi di lavorare. Ogni giorno pensano solo a come evitare di essere presi, di farsi vedere in giro, di essere controllati e di entrare in contatto con i loro fratelli e sorelle. Si arrovellano il cervello nel pensare a queste cose e si dimenticano completamente dei loro doveri. Costoro sono persone leali? Persone come queste sono in grado di gestire un qualsiasi lavoro? (No.) Gli individui di questo genere sono semplicemente dei pavidi e non possiamo etichettarli come anticristi solo in base a questa manifestazione, ma qual è la natura di questa manifestazione? L’essenza di questa manifestazione è che sono dei miscredenti. Non credono che Dio possa proteggere l’incolumità delle persone e certamente non credono che dedicarsi a spendersi per Dio significhi dedicarsi alla verità e che sia qualcosa che Dio approva. Nel loro cuore non temono Dio, hanno paura solo di Satana e dei partiti politici malvagi. Non credono nell’esistenza di Dio, non credono che tutto sia nelle Sue mani e certamente non credono che Egli approvi che una persona sacrifichi tutto per Lui, per seguire la Sua strada e per portare a termine l’incarico da Lui ricevuto. Non riescono a vedere nulla di tutto questo. In che cosa credono? Credono che se cadranno nelle mani del gran dragone rosso faranno una brutta fine, che potrebbero andare in prigione o addirittura rischiare di perdere la vita. Nel proprio cuore pensano solo alla propria incolumità, e non al lavoro della chiesa. Non sono forse dei miscredenti? (Sì.) Cosa dice la Bibbia? “Chi avrà perduto la sua vita per causa Mia, la troverà” (Matteo 10:39). Costoro credono a queste parole? (No.) Se viene chiesto loro di correre un rischio mentre svolgono il loro dovere, desidereranno nascondersi e non farsi vedere da nessuno, vorranno essere invisibili. Ecco fino a che punto hanno paura. Non credono che Dio è il sostegno dell’uomo, che tutto è nelle Sue mani, che, se qualcosa va davvero storto o vengono realmente arrestati, ciò avviene con il permesso di Dio, e che le persone devono avere un cuore di sottomissione. Costoro non possiedono un cuore di questo tipo, una tale comprensione o una tale preparazione. Credono veramente in Dio? (No.) L’essenza di questa manifestazione non è forse quella di un miscredente? (Sì.) Ecco come stanno le cose. Le persone di questo tipo sono estremamente pavide, terribilmente timorose, e hanno paura della sofferenza fisica e che accada loro qualcosa di brutto. Si spaventano come uccelli impazziti e non riescono più a svolgere il loro lavoro. Il tipo di individuo di cui abbiamo parlato prima semplicemente non svolge alcun lavoro, anche se è in grado di farlo. Anche se sa che c’è un problema, non se ne occupa. Si limita a proteggere sé stesso ed è particolarmente egoista e spregevole. Questi due tipi di individui sono entrambi dei miscredenti. Il primo tipo è viscido e infido, teme le avversità e la fatica, si preoccupa della propria carne e non svolge alcun lavoro reale. Il secondo tipo è pavido e timoroso, ha paura di svolgere un lavoro reale e teme di essere arrestato e perseguitato dal gran dragone rosso. Non c’è una differenza tra questi due tipi di persone? (Sì.)
Ci sono esempi che conoscete di come gli anticristi proteggono la propria incolumità? (Dio, conosco un caso. Una chiesa è stata arrestata dal gran dragone rosso perché era controllata da un anticristo che stava scatenandosi compiendo cattive azioni e i leader, i diaconi e alcuni fratelli e sorelle sono stati arrestati. Allora l’anticristo aveva paura di essere preso. Senza dare disposizioni per il lavoro successivo agli arresti, si è nascosto in un luogo remoto. Si è persino rifiutato di alloggiare presso una famiglia ospitante e ha invece insistito per affittare un posto usando i soldi delle offerte. Poiché non ha dato le adeguate disposizioni per il lavoro successivo e non ha eliminato tempestivamente i pericoli nascosti, diversi fratelli e sorelle sono stati arrestati e il lavoro della chiesa si è dovuto fermare. È chiaro che gli anticristi sono estremamente egoisti e spregevoli. Nei momenti critici, proteggono solo i propri interessi e non proteggono affatto quelli della casa di Dio.) Gli anticristi sono estremamente egoisti e spregevoli. Non hanno vera fede in Dio, né tanto meno Gli sono leali; di fronte a un problema, proteggono e tutelano solo sé stessi. Per loro nulla è più importante della propria incolumità. Fintanto che possono vivere e non essere arrestati, non si preoccupano di quanto danno venga arrecato al lavoro della chiesa. Sono estremamente egoisti, non pensano affatto ai fratelli e alle sorelle, né al lavoro della chiesa, ma solo alla propria incolumità. Sono degli anticristi. Dunque, quando cose di questo tipo accadono a coloro che sono leali a Dio e che hanno vera fede in Lui, essi come si comportano? In che modo ciò che fanno è diverso da ciò che fanno gli anticristi? (Quando cose di questo tipo accadono a coloro che sono leali a Dio, essi penseranno a ogni modo per salvaguardare gli interessi della casa di Dio, per evitare perdite alle Sue offerte, e daranno le disposizioni necessarie a leader e lavoratori e ai fratelli e alle sorelle per ridurre le perdite al minimo. Gli anticristi, invece, si assicurano prima di tutto di proteggere sé stessi. Non si preoccupano del lavoro della chiesa o dell’incolumità del popolo eletto di Dio, e quando la chiesa si trova ad affrontare degli arresti ne conseguono perdite per il lavoro della chiesa.) Gli anticristi abbandonano il lavoro della chiesa e le offerte di Dio, e non danno disposizioni a nessuno di occuparsi del periodo che segue. È come se permettessero al gran dragone rosso di impadronirsi delle offerte di Dio e del Suo popolo eletto. Questo non è forse un camuffato tradimento nei confronti delle offerte di Dio e del Suo popolo eletto? Quando coloro che sono leali verso Dio sanno chiaramente che un ambiente è pericoloso, prima di ritirarsi corrono comunque il rischio di svolgere il lavoro di gestione del periodo successivo e riducono al minimo le perdite per la casa di Dio. Non mettono al primo posto la propria incolumità. DiteMi: in questo malvagio Paese del gran dragone rosso, chi potrebbe garantire che non si corra nessun pericolo nel credere in Dio e nello svolgere un dovere? Qualunque dovere una persona si assuma comporta qualche rischio; tuttavia, lo svolgimento del dovere è un incarico da parte di Dio e, nel seguire Dio, bisogna assumersi il rischio di svolgere il proprio dovere. Bisognerebbe esercitare la saggezza ed è necessario prendere delle misure per garantirsi l’incolumità, ma non si dovrebbe mettere l’incolumità personale al primo posto. Si dovrebbe tener conto delle intenzioni di Dio, anteponendo a ogni altra cosa il lavoro della Sua casa e la diffusione del Vangelo. Portare a termine l’incarico ricevuto da Dio è la cosa che conta di più e viene prima di tutto il resto. Gli anticristi attribuiscono la massima priorità alla propria incolumità personale; ritengono che tutto il resto non li riguardi. Quando succede qualcosa a qualcun altro, di chiunque si tratti, non se ne curano. Se non succede nulla a loro personalmente, si sentono tranquilli. Sono totalmente privi di lealtà, cosa che è determinata dalla loro natura essenza di anticristi. Nell’ambiente della Cina continentale, è possibile evitare di correre rischi e avere la garanzia che non accadrà nulla di male mentre si svolge il proprio dovere? Neanche la persona più prudente può garantirlo. Ma la prudenza è necessaria. Essere ben preparati in anticipo migliora un po’ le cose e può aiutare a minimizzare le perdite quando qualcosa di fatto va storto. Se non c’è alcuna preparazione, le perdite saranno notevoli. Riuscite a capire chiaramente la differenza tra queste due situazioni? Pertanto, che si tratti di riunioni o dell’assolvimento di un dovere di qualsiasi tipo, è meglio essere cauti, ed è necessario adottare alcune misure preventive. Quando un individuo leale svolge il proprio dovere, è capace di pensare in maniera più meticolosa e a trecentosessanta gradi. Vuole organizzare le cose nel modo migliore possibile, così che, se qualcosa andasse storto, le perdite sarebbero ridotte al minimo. Egli sente di dover raggiungere questo risultato. Chi è privo di lealtà non tiene conto di queste cose. Non le reputa importanti e non le considera una responsabilità né un dovere. Quando qualcosa va storto, non prova alcun senso di colpa. Questa è una manifestazione di mancanza di lealtà. Gli anticristi non mostrano alcuna lealtà verso Dio. Quando viene assegnato loro un lavoro, lo accettano di buon grado e fanno delle belle dichiarazioni, ma poi di fronte al pericolo scappano più veloce che possono; sono i primi a correre via e a fuggire. Questo dimostra che il loro egoismo e la loro spregevolezza sono particolarmente gravi. Non hanno alcun senso di responsabilità o di lealtà. Di fronte a un problema, sanno solo fuggire e nascondersi e pensano solo a proteggere sé stessi, senza mai considerare le loro responsabilità o i loro doveri. In difesa della loro incolumità personale, gli anticristi manifestano costantemente la loro natura egoista e spregevole. Non mettono al primo posto il lavoro della casa di Dio né i propri doveri, e ancor meno gli interessi della casa di Dio. Mettono invece al primo posto la propria incolumità.
La sottosezione su cui abbiamo appena condiviso non è forse inerente al tema nove delle varie manifestazioni degli anticristi: non considerano mai gli interessi della casa di Dio e addirittura li vendono in cambio della gloria personale? (Sì.) Per proteggere sé stessi, per evitare pericoli e sofferenze fisiche, gli anticristi adottano un atteggiamento superficiale nei confronti del lavoro della casa di Dio e dei propri doveri. Rivestono posizioni senza svolgere alcun lavoro reale. Questo non equivale forse a vendere gli interessi della casa di Dio? Non equivale a trascurare gli interessi della casa di Dio, l’opera di Dio e le proprie responsabilità in cambio dell’incolumità personale? (Sì.) Le manifestazioni che abbiamo analizzato in questa sottosezione mostrano pienamente l’essenza egoista e spregevole degli anticristi. Su cosa abbiamo condiviso principalmente qui? Gli anticristi, per paura di finire nei guai e al fine di tutelare sé stessi, non svolgono i loro doveri e non mostrano alcuna lealtà verso Dio. Vi è traccia di verità realtà in questa manifestazione? Non si tratta forse di una perdita di coscienza e di ragione? Si tratta di una totale mancanza di umanità!
Le citazioni bibliche sono tratte da
La Sacra Bibbia – Nuova Riveduta 2006 – versione standard
Copyright © 2008 Società Biblica di Ginevra.
Testo usato con permesso. Tutti i diritti riservati.
Sei fortunatoad accederea questo sito Web,avrai l’opportunitàdi accogliere il Signoree trovare la viaper sbarazzarti della sofferenza. Vuoi guadagnare questa benedizione di Dio?