Tema 9: Fanno il loro dovere solo per distinguersi e soddisfare i propri interessi e le proprie ambizioni; non considerano mai gli interessi della casa di Dio e addirittura li vendono in cambio della gloria personale (Parte terza) Sezione quattro
2. Come gli anticristi trattano chi è più forte di loro
Quando si tratta del loro desiderio di proteggere la propria reputazione e il proprio prestigio, gli anticristi non solo mostrano e rivelano la loro natura essenza quando vengono potati, ma affrontano anche molti altri tipi di situazioni e questioni. Pertanto, il secondo argomento su cui condivideremo è come gli anticristi mantengono il loro prestigio e la loro reputazione all’interno dei gruppi di persone. Quando si trovano in un gruppo di persone, quali sono i comportamenti che gli anticristi manifestano da cui si evince che in tutto ciò che fanno tentano di proteggere la propria reputazione e il proprio prestigio? Questo argomento è chiaro o no? La sua portata è vasta o ridotta? È rappresentativo o no? (È rappresentativo.) Questo argomento è direttamente correlato alla natura essenza degli anticristi. Quali manifestazioni esternano quando vivono in un gruppo di persone? Che tipo di atteggiamento e quali azioni usano per proteggere la propria reputazione e il proprio prestigio? Innanzitutto, se un anticristo non gode di prestigio, è comunque un anticristo? (Sì.) Dovete avere una chiara comprensione di questo concetto. Non pensiate che solo coloro che godono di prestigio possano avere un’essenza da anticristo ed essere anticristi, o che le persone comuni e prive di prestigio non siano anticristi. Il range di applicazione è in realtà piuttosto ampio. Chiunque possieda un’essenza da anticristo è comunque un anticristo, a prescindere dal fatto che goda o meno di prestigio, che sia un leader o un comune credente; dipende dalla sua essenza. Perciò, quali manifestazioni esternano coloro che hanno un’essenza da anticristo quando sono dei comuni seguaci? Quali rivelazioni della loro natura essenza sono una prova sufficiente che si tratta di anticristi? In primo luogo, osserviamo come vivono all’interno dei gruppi di persone, come trattano gli altri e l’atteggiamento che hanno nei confronti della verità. Ciò su cui dovremmo condividere maggiormente non è cosa mangiano gli anticristi, cosa indossano, dove risiedono o come si spostano, ma come proteggono la loro reputazione e il loro prestigio all’interno di un gruppo. Anche se sono dei credenti comuni, non fanno che tentare di proteggere la loro reputazione e il loro prestigio, rivelando costantemente questo tipo di indole e di essenza e facendo questo genere di cose. Pertanto, questo ci permette di fare un passo avanti nella comprensione dell’indole e dell’essenza degli anticristi. Che gli anticristi possiedano o meno prestigio, in ogni momento e a prescindere da dove si trovino, manifestano e rivelano sempre la loro indole e la loro essenza. Non lo fanno limitatamente a determinati spazi, luoghi, o persone, eventi e cose.
Quando gli anticristi svolgono un dovere, a prescindere da quale esso sia e dal gruppo in cui si trovano, manifestano una palese forma di condotta; vale a dire che, in ogni cosa, vogliono sempre distinguersi e mettersi in mostra, tendono sempre a limitare le persone e a controllarle, vogliono sempre dirigere gli altri e prendere le decisioni, sempre venire alla ribalta, attirare sempre gli sguardi e l’attenzione altrui e ottenere l’ammirazione di tutti. Ogni volta che gli anticristi si uniscono a un gruppo, a prescindere da quanti o da chi siano i membri o da quale sia la loro professione o identità, gli anticristi fanno subito una sorta di inventario per vedere chi è straordinario ed eccezionale, chi è eloquente, chi si distingue, chi è qualificato o gode di fama. Calcolano chi sono in grado di battere e chi no, così come chi è superiore a loro e chi inferiore. Queste sono le prime cose a cui guardano. Dopo aver valutato rapidamente la situazione, si mettono in azione, escludendo e ignorando per il momento quelli che sono al di sotto di loro. Si rivolgono prima a chi ritengono superiore, a chi ha reputazione e prestigio o doni e talenti. Queste sono le prime persone con cui si misurano. Se qualcuna di tali persone è stimata dai fratelli e dalle sorelle, oppure crede in Dio da molto tempo e gode di una buona reputazione, allora diventa oggetto dell’invidia dell’anticristo e naturalmente viene vista come un rivale. Poi gli anticristi si paragonano segretamente a queste persone che godono di fama, che hanno prestigio e che suscitano l’ammirazione di fratelli e sorelle. Iniziano a soppesarle, esaminando cosa sono in grado di fare e cosa padroneggiano, e perché certe persone le stimano. Guardando e osservando, gli anticristi si rendono conto che queste persone sono esperte in una certa professione, così come del fatto che tutti le tengono in grande considerazione perché credono in Dio da più tempo e sanno condividere delle testimonianze esperienziali. Gli anticristi considerano tali persone “prede” e le riconoscono come avversari, dopo di che formulano un piano d’azione. Quale? Osservano gli aspetti in cui non sono alla stessa altezza dei loro avversari e cominciano a lavorarci su. Per esempio, se non sono capaci quanto loro in una data professione, la studiano leggendo un maggior numero di libri, cercando di più ogni tipo di informazioni e chiedendo umilmente più istruzioni ad altri. Prendono parte a ogni sorta di lavoro attinente a quella professione, accumulando gradualmente esperienza e coltivando il proprio potere. Poi, quando credono di possedere il capitale per competere con i loro avversari, si fanno spesso avanti per esprimere le proprie “opinioni brillanti”, e di frequente confutano e sminuiscono deliberatamente i loro avversari, per metterli in imbarazzo e infangarne il nome, evidenziando così quanto loro siano invece intelligenti e straordinari e surclassando l’avversario. Chi ha una visione lucida è in grado di rendersi conto di tutte queste cose; solo coloro che sono sciocchi, ignoranti e privi di discernimento non ne sono capaci. La maggior parte delle persone vede solo l’entusiasmo degli anticristi, il loro perseguimento, la loro sofferenza, il prezzo che pagano e i loro buoni comportamenti esteriori, ma la situazione reale è nascosta nel profondo del loro cuore. Qual è il loro obiettivo principale? È quello di guadagnare prestigio. L’obiettivo su cui si concentrano tutto il loro lavoro, tutta la loro fatica e tutti i prezzi che pagano è costituito da ciò che più adorano nel loro cuore: il prestigio e il potere.
Per ottenere potere e prestigio, la prima cosa che gli anticristi fanno nella chiesa è tentare di conquistarsi la fiducia e la stima degli altri, in modo da convincere e indurre più persone a stimarli e adorarli, raggiungendo così il loro obiettivo di avere l’ultima parola nella chiesa e di detenere il potere. Quando si tratta di ottenere il potere, sono abilissimi nel competere e lottare con gli altri. I loro principali rivali sono coloro che perseguono la verità, che godono di fama nella chiesa e che sono amati dai fratelli e dalle sorelle. Chiunque rappresenti una minaccia per il loro prestigio è un loro rivale. Competono risolutamente con chi è più forte di loro; e competono con chi è più debole di loro senza provare alcuna pietà. Hanno il cuore colmo di filosofie di lotta. Credono che senza competizione e senza lotta non si riesca a ottenere alcun vantaggio, e che solo competendo e lottando si possa ottenere ciò che si vuole. Per ottenere prestigio e assumere una posizione preminente all’interno di un gruppo di persone, gli anticristi fanno di tutto per competere con gli altri e non risparmiano nemmeno un singolo individuo che rappresenti una minaccia per il loro prestigio. Con chiunque interagiscano, sono estremamente desiderosi di competere e continuano a lottare anche con l’avanzare dell’età. Spesso dicono: “Potrei battere quella persona se gareggiassi contro di lei?” Chiunque sia eloquente e sappia parlare in modo logico, strutturato e metodico diventa oggetto di invidia ed emulazione da parte loro. Ancora di più, diventa un loro rivale. Chiunque persegua la verità e possieda la fede, chiunque sia in grado di aiutare e sostenere spesso i fratelli e le sorelle e li metta in condizione di venire fuori dalla negatività e dalla debolezza, diventa anch’egli un loro rivale, così come lo diventa chiunque sia esperto in una determinata professione e goda di una certa stima da parte dei fratelli e delle sorelle. Chiunque ottenga dei risultati nel proprio lavoro e si procuri dei riconoscimenti da parte del Supremo diventa naturalmente per loro una fonte di competizione ancora maggiore. Quali sono i motti degli anticristi, indipendentemente dal gruppo in cui si trovano? Condividete i vostri pensieri. (Lottare con gli altri e con il Cielo è una fonte di godimento senza fine.) Non è una follia? È una follia. Ce ne sono altri? (Dio, ciò che pensano non è forse: “Nell’intero universo, solo io regno sovrano”? Ossia, vogliono essere i più prominenti e desiderano sempre superare qualsiasi persona con cui si trovino a contatto.) Questa è una delle loro idee. Qualche altro? (Dio, ho pensato a cinque parole: “Il vincitore è il re”. Penso che vogliano sempre essere superiori agli altri e distinguersi, dovunque si trovino, e che si impegnino a essere i più prominenti.) Le cose che avete detto sono per lo più dei tipi di idee; provate a usare un genere di comportamento per descriverli. Gli anticristi non vogliono necessariamente occupare la posizione più elevata in qualsiasi luogo si trovino. Ogni volta che si recano in un luogo, hanno un’indole e una mentalità che li costringe ad agire. Qual è questa mentalità? È “Devo competere! Competere! Competere!” Perché tre “competere”, perché non uno solo? (La competizione è diventata la loro vita, è ciò di cui vivono.) Questa è la loro indole. Sono nati non solo in possesso di un’indole oltremodo arrogante e difficile da contenere, che consiste nel considerarsi secondi a nessuno, ma anche estremamente egocentrici. Nessuno sa porre freno a questa loro indole incredibilmente arrogante; essi stessi non sanno controllarla. Dunque la loro vita è tutto un lottare e competere. Per cosa lottano e competono? Naturalmente, competono per la fama, il guadagno, il prestigio, l’immagine e l’interesse personale. Non importa quali metodi debbano usare; purché ognuno si sottometta a loro, ed essi ottengano benefici e prestigio per sé stessi, hanno raggiunto il loro obiettivo. La loro voglia di competere non è uno svago passeggero; è un tipo di indole che deriva da una natura satanica. È come l’indole del gran dragone rosso che combatte con il Cielo, combatte con la terra e combatte con la gente. Ora, quando combattono e competono con gli altri all’interno della chiesa, cosa vogliono gli anticristi? Senza ombra di dubbio, competono per la reputazione e il prestigio. Ma se acquisiscono prestigio, cosa se ne fanno? Che vantaggio ne traggono se gli altri li ascoltano, ammirano e adorano? Neanche gli stessi anticristi sanno spiegarlo. In realtà, a loro piace godersi la reputazione e il prestigio, suscitare sorrisi in tutti ed essere salutati con lusinghe e ossequi. Così, ogni volta che si trovano in una chiesa, fanno una cosa sola: combattere e competere con gli altri. Non si fermano nemmeno quando acquisiscono potere e prestigio. Per proteggere il loro prestigio e garantirsi il loro potere, continuano a combattere e competere con gli altri. Lo faranno fino alla morte. Dunque, la filosofia degli anticristi è “Finché sei vivo, non smettere di combattere”. Se all’interno di una chiesa vi è una persona malevola di questo genere, non disturberà i fratelli e le sorelle? Per esempio, supponiamo che ciascuno si nutra delle parole di Dio e condivida sulla verità tranquillamente, e che l’atmosfera sia pacifica e lo stato d’animo piacevole. In queste circostanze, un anticristo ribollirà di insoddisfazione. Svilupperà invidia nei confronti di coloro che condividono sulla verità e li odierà. Inizierà ad attaccarli e a formulare giudizi su di loro. Questo non turberà l’atmosfera pacifica? Costui è una persona malevola venuta per disturbare e disgustare gli altri. Così sono gli anticristi. A volte non cercano di distruggere o sconfiggere le persone con le quali competono e che opprimono; purché acquisiscano reputazione, prestigio, orgoglio e immagine e inducano gli altri ad ammirarli, hanno raggiunto il loro obiettivo. Nel competere, rivelano una sorta di chiara indole satanica. Di quale indole si tratta? Indipendentemente dalla chiesa in cui si trovano, vogliono sempre competere e lottare con gli altri, desiderano costantemente competere per la fama, il guadagno e il prestigio, e sentono di aver raggiunto il loro obiettivo solo quando la chiesa viene gettata nel disordine e nello scompiglio, quando si sono guadagnati il prestigio e tutti si arrendono a loro. È questa la natura degli anticristi, ossia usare la competizione e la lotta per raggiungere i loro obiettivi.
Qual è il motto degli anticristi, a prescindere dal gruppo a cui appartengono? “Devo competere! Competere! Competere! Devo competere per essere il più prominente e il più grande!” È questa l’indole degli anticristi; ovunque vadano, competono e cercano di raggiungere i loro scopi. Sono i lacchè di Satana e disturbano il lavoro della chiesa. L’indole degli anticristi è fatta così: cominciano col guardarsi intorno nella chiesa per capire chi crede in Dio da molti anni e possiede un capitale, possiede qualche dono o qualche talento, è stato utile ai fratelli e alle sorelle per l’ingresso nella vita, gode di più fama, ha anzianità di servizio, gode della buona opinione dei fratelli e delle sorelle o possiede più cose positive. Tali persone rappresenteranno per loro la concorrenza. Insomma, questo è ciò che fanno sempre gli anticristi, ogni volta che sono in un gruppo di persone: competono per il prestigio, per una buona reputazione, per avere l’ultima parola sulle questioni e il diritto di prendere decisioni nel gruppo, e raggiungere questi obiettivi li rende felici. Sono in grado di svolgere un lavoro reale dopo aver ottenuto queste cose? Assolutamente no, non competono né lottano per svolgere un lavoro reale; il loro obiettivo è quello di sopraffare tutti gli altri. “Non mi interessa se sei disposto ad arrenderti a me oppure no; in termini di capitale sono io a primeggiare, in termini di capacità oratorie sono io il migliore, e in termini di doni e talenti sono io il più dotato”. In qualunque ambito, vogliono sempre competere per il primo posto. Se i fratelli e le sorelle li scelgono come supervisori, loro competono con i collaboratori per avere l’ultima parola e il diritto di prendere decisioni. Se la chiesa li incarica di un certo lavoro, insisteranno per avere l’ultima parola sul modo in cui viene svolto. Vorranno impegnarsi affinché tutto ciò che dicono e tutto ciò che decidono abbia successo e diventi realtà. Se i fratelli e le sorelle adottano l’idea di qualcun altro, lo accetteranno? (No.) Ne scaturiranno dei problemi. Se non presti loro ascolto, ti daranno una lezione, ti convinceranno che non puoi fare a meno di loro e ti mostreranno quali conseguenze ci saranno se non obbedisci. Ecco quant’è presuntuosa, odiosa e irragionevole l’indole degli anticristi. Non possiedono coscienza né ragione, nemmeno un briciolo di verità. Dalle loro azioni e da come si comportano, si può evincere che non hanno nulla della ragione di una persona normale, e sebbene si possa condividere con un anticristo riguardo alla verità, lui non l’accetterà. Per quanto giusto sia ciò che dici, con lui non funzionerà. Le uniche cose che gli piace perseguire sono la reputazione e il prestigio, per i quali nutre un gran rispetto. Fintanto che può godere dei benefici del prestigio, si sente appagato. Questo è, così crede, il valore della sua esistenza. A prescindere dal gruppo di persone in cui si trovano, gli anticristi devono mostrare agli altri la “luce” e il “calore” che emanano, i loro talenti, la loro unicità. Ed è perché ritengono di essere speciali che pensano naturalmente di dover essere trattati meglio delle persone comuni, di dover ricevere il sostegno e l’ammirazione degli altri, nonché la loro stima e la loro adorazione. Pensano che tutto questo spetti loro di diritto. Simili individui non sono forse sfacciati e spudorati? Non è un guaio avere individui del genere nella chiesa? Quando accade qualcosa, è buon senso che le persone prestino ascolto a chiunque dica cose corrette, che si sottomettano a chiunque dia suggerimenti utili per il lavoro della casa di Dio e che, chiunque li dia, adottino quei suggerimenti che si conformano alle verità principi. Se gli anticristi dicono qualcosa che non è in linea con i principi, tutti gli altri potrebbero magari non prestare loro ascolto o non adottare i loro suggerimenti. In questo caso, cosa faranno gli anticristi? Continueranno a tentare di discolparsi e giustificarsi, penseranno a come convincere gli altri e indurranno i fratelli e le sorelle ad ascoltarli e a adottare i loro suggerimenti. Non considereranno l’effetto che accettare i loro suggerimenti potrebbe produrre sul lavoro della chiesa. Questo non rientra nell’ambito della loro considerazione. Qual è l’unica cosa che prenderanno in considerazione? “Se il mio suggerimento non viene adottato, potrò ancora mostrare la mia faccia in giro? Quindi devo competere e impegnarmi affinché venga adottato”. Ogni volta che succede qualcosa, è così che pensano e agiscono. Non riflettono mai sul fatto che ciò sia o meno conforme ai principi e non accettano mai la verità. Questa è l’indole degli anticristi.
Qual è la manifestazione principale della totale mancanza di ragione degli anticristi? Essi credono di avere dei doni, delle abilità, di possedere una buona levatura e di dover essere adorati e sostenuti dagli altri e assegnati a una posizione di rilievo da parte della casa di Dio. Inoltre, credono che la casa di Dio debba adottare e promuovere tutti i suggerimenti e le idee da loro proposti, e se non lo fa si arrabbiano molto, si mettono contro di essa e instaurano un proprio regno indipendente. Questa rivelazione dell’indole e dell’essenza degli anticristi non causa forse intralci e disturbi all’interno della chiesa? Si può dire che tutte le azioni degli anticristi arrecano intralci e disturbi enormi al lavoro della chiesa e all’ingresso nella vita del popolo eletto di Dio. Quando gli anticristi competono per le posizioni di leadership della chiesa e per la fama tra i prescelti di Dio, ricorrono a ogni mezzo possibile per attaccare gli altri ed elevare sé stessi. Non considerano quanto gravemente possano danneggiare il lavoro della casa di Dio e l’ingresso nella vita dei prescelti di Dio. Considerano solo se i loro desideri e le loro ambizioni possono venire soddisfatti e se il loro prestigio e la loro reputazione possano essere garantiti. Il loro ruolo nelle chiese e tra i prescelti di Dio è quello di demoni, di malevoli, di lacchè di Satana. Non sono affatto persone che credono sinceramente in Dio, né Suoi seguaci, e tanto meno sono persone che amano e accettano la verità. Quando non hanno ancora raggiunto i loro intenti e i loro obiettivi, non riflettono mai su sé stessi né arrivano a conoscersi, non riflettono mai sul fatto che i loro intenti e i loro obiettivi siano in linea con la verità, non cercano mai il modo per percorrere il cammino del perseguimento della verità al fine di ottenere la salvezza. Non è con uno stato mentale di sottomissione che credono in Dio e che scelgono il cammino che dovrebbero intraprendere. Invece si lambiccano il cervello, pensando: “Come posso ottenere un ruolo da leader o da lavoratore? Come posso competere con i leader e i lavoratori della chiesa? Come posso fuorviare e controllare i prescelti di dio e trasformare cristo in un mero prestanome? Come posso garantirmi un posto all’interno della chiesa? Come posso assicurarmi di avere una posizione solida nella chiesa e procurarmi prestigio, garantirmi di avere successo e di non fallire, e infine raggiungere il mio obiettivo di controllare il popolo eletto di dio e instaurare il mio regno personale?” Queste sono le cose a cui pensano gli anticristi giorno e notte. Di che indole e di che natura si tratta? Per esempio, nello scrivere articoli di testimonianza, i fratelli e le sorelle comuni pensano a come esprimere fedelmente per iscritto le loro esperienze e la loro comprensione. Quindi pregano davanti a Dio nella speranza che Egli conceda loro una maggiore illuminazione riguardo alla verità e li metta in condizione di acquisirne una comprensione maggiore e più approfondita. Invece, quando gli anticristi scrivono un articolo, si lambiccano il cervello su come farlo in modo che più persone li capiscano, arrivino a conoscerli e li ammirino, così da guadagnarsi prestigio nella mente di più persone. Desiderano sfruttare questa cosa meno rilevante, del tutto ordinaria, per accrescere la propria fama. Non possono lasciarsi sfuggire un’opportunità del genere. Che razza di persone sono? Alcuni anticristi, vedendo che gli altri sono capaci di scrivere articoli di testimonianza esperienziale, desiderano scrivere qualcosa che sia ancor più meraviglioso delle testimonianze esperienziali di tutti gli altri, nel tentativo di competere con loro per il prestigio e la fama. E così inventano e plagiano storie. Osano persino fare cose come rendere una falsa testimonianza. Per farsi un nome, per portare più persone a conoscerli e per diffondere il proprio nome, gli anticristi non esitano a compiere ogni genere di azioni vergognose. Non si lasciano sfuggire nemmeno la più piccola occasione per acquisire notorietà, per procurarsi prestigio e per essere stimati all’interno di un gruppo di persone ed essere guardati con particolare rispetto. Qual è lo scopo di essere guardati con particolare rispetto? Quali conseguenze e quali obiettivi desiderano raggiungere? Gli anticristi vogliono che gli altri li considerino delle persone straordinarie, più nobili di chiunque altro, individui che eccellono in determinati ambiti; vogliono lasciare una buona impressione nella mente altrui, un’impressione profonda, nonché portare gradualmente gli altri a invidiarli, ammirarli e stimarli. Mentre si impegnano con tutte le loro forze a raggiungere questo obiettivo, continuano a percorrere lo stesso cammino di sempre.
In qualsiasi gruppo di persone si trovino, indipendentemente dal fatto che stiano fingendo o lavorando duramente, nel profondo del loro cuore gli anticristi non nascondono altro che un desiderio di prestigio. Non rivelano e non manifestano altro che un’essenza di lotta e competizione. Qualunque cosa facciano, gli anticristi competono con gli altri per il prestigio, l’immagine e l’interesse personale. La manifestazione più comune di ciò è competere per ottenere buon nome, opinioni positive e prestigio nella mente degli altri, in modo che le persone li stimino e li adorino e che ruotino e orbitino attorno a loro. Questo è il cammino che percorrono gli anticristi; questo è ciò per cui competono. Indipendentemente da quanto le parole di Dio condannino e analizzino queste cose, gli anticristi non accettano la verità, né il giudizio e il castigo delle parole di Dio, e nemmeno rinunciano a queste cose che Egli giudica e condanna. Al contrario, più Dio espone queste cose, più gli anticristi diventano astuti. Adottano mezzi più occulti e subdoli per perseguire queste cose, in modo che gli altri non riescano a rendersi conto di ciò che essi stanno facendo e credano erroneamente che essi abbiano rinunciato a queste cose. Più Dio espone queste cose, più gli anticristi trovano il modo di adottare metodi maggiormente subdoli e astuti per perseguirle e ottenerle. Inoltre, usano parole gradevoli per nascondere i loro secondi fini. In sintesi, gli anticristi non accettano assolutamente la verità, non riflettono sul loro comportamento e non si presentano davanti a Dio per pregare e ricercare la verità. Al contrario, sono ancora più insoddisfatti nel loro cuore per lo smascheramento e il giudizio operati da Dio, al punto da assumere un atteggiamento ostile verso queste cose. Non solo non rinunciano al perseguimento della reputazione e del prestigio, ma li apprezzano ancora di più e pensano a come nascondere e dissimulare questo perseguimento, impedendo alle persone di capirlo a fondo e individuarlo. Indipendentemente dalla situazione, gli anticristi non solo non praticano la verità, ma quando si rivelano per ciò che sono veramente, ossia quando accidentalmente rivelano queste loro ambizioni e questi loro desideri, cercano di nasconderli e fanno del loro meglio per difendersi, perché aumenta la loro preoccupazione che gli altri capiscano a fondo la loro essenza e il loro vero volto sulla base delle parole di Dio e della verità. Qual è lo scopo di questa dissimulazione? È quello di proteggere il loro prestigio e la loro reputazione dal subire perdite e di conservare le forze per la prossima battaglia. Questa è l’essenza degli anticristi. In qualsiasi momento e in qualunque situazione, gli obiettivi e la direzione del loro comportamento non cambiano, così come non cambiano i loro obiettivi di vita, i principi che stanno dietro alle loro azioni, né il desiderio, l’ambizione e lo scopo di perseguire il prestigio che nutrono nel profondo del cuore. Non solo fanno di tutto per conseguire il prestigio, ma intensificano i loro sforzi per ottenerlo. Quanto più la casa di Dio condivide sulla verità, tanto più essi evitano astutamente di ricorrere a certi comportamenti e manifestazioni evidenti che gli altri possano capire a fondo e discernere. Passano a un altro tipo di metodo e piangono amaramente ammettendo i loro errori e condannando sé stessi, conquistandosi la solidarietà degli altri, facendo loro credere erroneamente di essersi pentiti e di essere cambiati e rendendo loro più difficile discernerli. Com’è l’essenza degli anticristi? Non è un po’ subdola? (Sì.) Quando le persone sono così subdole, sono dei diavoli. I diavoli possono veramente pentirsi? Sono davvero capaci di mettere da parte la loro ambizione e il loro desiderio di perseguire il prestigio? I diavoli preferirebbero morire piuttosto che mettere da parte questa ambizione. Per quanto tu condivida sulla verità con loro, è inutile: non mettono da parte questa ambizione. Se in tali circostanze perdono la battaglia e vengono smascherati dai fratelli e dalle sorelle, continuano comunque a lottare e a competere per avere prestigio, immagine, per avere l’ultima parola e il diritto di prendere decisioni quando passeranno al gruppo successivo. Competono per queste cose. Indipendentemente dalla situazione o dal gruppo di persone in cui si trovano, il principio che osservano sempre è quello della competizione: “Solo io posso fare da guida, nessun altro può!” Non sono assolutamente disposti a essere dei semplici seguaci, né ad accettare la guida o l’aiuto di altre persone. Questa è l’essenza degli anticristi.
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