Tema 9: Fanno il loro dovere solo per distinguersi e soddisfare i propri interessi e le proprie ambizioni; non considerano mai gli interessi della casa di Dio e addirittura li vendono in cambio della gloria personale (Parte quinta) Sezione uno

II. Gli interessi degli anticristi

C. Macchinazioni a proprio beneficio

Oggi continueremo la nostra condivisione sul tema nove delle varie manifestazioni degli anticristi e sulla parte di questo tema che riguarda gli interessi degli anticristi. L’ultima volta ho condiviso sul terzo punto degli interessi degli anticristi: i benefici. All’interno di quel tema, ho elencato le manifestazioni specifiche di diversi aspetti e ho affrontato principalmente il comportamento degli anticristi, i loro pensieri e le loro opinioni, le varie cose che fanno sotto il controllo di questi pensieri e opinioni. L’ultima volta ho condiviso su due aspetti: il primo era l’appropriazione di beni della casa di Dio e il secondo era usare i fratelli e le sorelle affinché li servissero e lavorassero per loro. Si tratta di due manifestazioni specifiche degli anticristi quando macchinano a proprio beneficio. Ora che ho condiviso su questi aspetti, avete una comprensione della natura essenza degli anticristi? In realtà non c’è una grande differenza rispetto agli esseri umani corrotti, in termini delle varie manifestazioni degli anticristi, sia per quanto riguarda la loro indole che la loro natura essenza. Ci sono più somiglianze che differenze; si differenziano solo per il fatto di avere un’umanità buona o cattiva; c’è una differenza marcata solo quando si tratta del loro atteggiamento nei confronti della verità. Sebbene le forme di indole corrotta delle persone siano tutte uguali, gli anticristi sono capaci di odiare la verità, di opporsi a Dio, di giudicarLo e di bestemmiarLo; sono anche capaci di compiere il male e di disturbare il lavoro della chiesa. Questi sono gli ambiti in cui gli anticristi e i comuni esseri umani corrotti sono nettamente diversi. Ogni individuo ha l’indole di un anticristo, ma se non ha fatto del male, non ha disturbato il lavoro della chiesa e non ha cercato il confronto direttamente con Dio, allora non può essere definito un anticristo. Sebbene gli esseri umani corrotti abbiano pensieri, opinioni e forme di indole corrotta uguali o simili, se l’umanità essenza di qualcuno non è quella di una persona malevola, allora questa è una marcata differenza tra costui e gli anticristi. La maggior parte delle persone non riesce a vedere questa differenza e raggruppa insieme le persone che hanno l’indole di un anticristo e le persone che percorrono il cammino di un anticristo e che li definisce in quanto anticristi; così facendo, è facile danneggiare le brave persone! Se non capite chiaramente l’essenza degli anticristi, questo è un enorme ostacolo anche alla comprensione di voi stessi. Se vedi che la tua indole corrotta è uguale a quella di un anticristo, allora penserai di essere un anticristo; se vedi che il cammino che stai percorrendo è uguale a quello di un anticristo, anche in quel caso penserai di essere un anticristo. E ti definirai comunque un anticristo se vedrai che il tuo modo di agire, i tuoi pensieri e le tue opinioni sono uguali a quelli di un anticristo. Se vedi te stesso come un anticristo in questi tre modi, allora ti definirai come un anticristo. Quali conseguenze ne deriveranno? Certamente diventerai in certa misura negativo e rinuncerai a te stesso. Comprendere te stesso in questo modo è in qualche maniera distorto. Allora è inutile comprendere la tua indole da anticristo? No, naturalmente è necessario. Lo scopo di condividere sull’indole degli anticristi e di analizzarla è rendervi capaci di fare paragoni con voi stessi e di arrivare al punto di comprendere veramente voi stessi. Se ti limiti a capire di avere un’indole corrotta nella media, ma non riconosci di avere l’indole di un anticristo, allora la tua comprensione di te stesso è molto superficiale e unilaterale; non è come dovrebbe essere. Magari adesso non siete ancora consapevoli di questo. La maggior parte delle persone pensa: “Non sto percorrendo il cammino di un anticristo, né sono un anticristo, neppure ho l’essenza di un anticristo, quindi non c’è bisogno che io arrivi al punto di capire che ho l’indole di un anticristo, che sono capace di percorrere il cammino di un anticristo e che potrei diventare un anticristo. Se fosse questa la mia comprensione di me stesso, non mi starei sminuendo?” Quindi, voi non siete molto interessati a questi argomenti riguardanti lo smascheramento degli anticristi. Indipendentemente dal fatto che tu sia interessato o meno, se sei una persona che persegue la verità, alla fine arriverà un giorno in cui comprenderai gradualmente questi aspetti della verità e questi detti. Ho ascoltato alcune persone condividere sulla conoscenza esperienziale, ma non dire assolutamente nulla sul fatto che hanno l’indole di un anticristo o che percorrono il cammino di un anticristo. È ovvio che i loro pensieri, le loro opinioni e la loro indole sono esattamente gli stessi di un anticristo, sono identici, ma loro non lo capiscono. Questa è una prova sufficiente del fatto che il grado di comprensione che molte persone hanno di sé stesse è alquanto superficiale, in quanto sono in grado di capire solo che hanno un’indole corrotta, che si oppongono e si ribellano a Dio, che la loro umanità non è molto buona e che non amano molto la verità. Di fatto, ciò che manifestano e rivelano è l’indole di un anticristo, il cammino che percorrono è quello di un anticristo, ma loro non lo capiscono. Perché non lo capiscono? Il motivo è che non comprendono le varie manifestazioni correlate all’indole di un anticristo; ci sono persino molte persone che hanno paura di dire che possiedono l’indole di un anticristo o che stanno percorrendo il cammino di un anticristo. Anche se lo capiscono, non osano dirlo; se lo dicono ad alta voce, è come se fossero maledette o condannate. In realtà, la tua situazione non è forse la stessa, che tu lo dica o no? Questo può forse cambiare il fatto che hai l’indole di un anticristo? No, non può. Il fatto che tu non lo capisca dimostra che la tua comprensione della verità è troppo superficiale e che non hai una vera comprensione di te stesso.

3. Uso della propria posizione per acquisire fraudolentemente cibi, bevande e altri benefici

Ora condivideremo sulla terza manifestazione degli anticristi che macchinano a proprio beneficio: l’uso della propria posizione per acquisire fraudolentemente cibi, bevande e altri benefici. Naturalmente, un “uso della propria posizione” può anche essere definito come acquisire fraudolentemente cibi, bevande e altri benefici fregiandosi di credere in Dio. Avete mai provato a riflettere su questo tema prima d’ora? Ci avete pensato? (No.) Avete mai visto questo tipo di persona? Avete qualche opinione su questo tipo di persona? Provate sentimenti di disgusto o repulsione? Provate disprezzo per questo tipo di persona? (Sì.) Che tipo di persone sono costoro? Com’è la loro umanità? Perché fanno queste cose? Qual è il loro punto di vista nella fede in Dio? Sono il tipo di persona che Dio salva? Qual è, in ultima analisi, lo scopo della loro fede in Dio? Hanno rinunciato alla famiglia e alla carriera, hanno manifestato espressioni di sofferenza per le avversità e per il prezzo pagato, ma qual è, in ultima analisi, il loro scopo nell’uso della propria posizione per acquisire fraudolentemente cibi e bevande? Sanno forse che Dio detesta queste azioni e ne è contrariato? Avete mai pensato a queste domande in passato? A dire il vero, la maggior parte di voi non lo ha fatto. E perché non lo avete fatto? Alcuni dicono: “Ci sono troppe persone di questo genere nella società, quindi non è un grande problema averne qualcuna nella casa di Dio. Inoltre, noi stessi non siamo necessariamente così puri”. Ti consideri una persona che persegue la verità, eppure non consideri mai le tue azioni, i tuoi pensieri e le tue idee, così come le azioni e i comportamenti degli altri, per fare un collegamento con la verità, usando la prospettiva della verità per considerarli e definirli. Allora, sei comunque qualcuno che persegue la verità? Le verità che hai compreso nella tua fede in Dio hanno ancora valore e significato per te? No. Tutti coloro che, pur non avendo alcuna comprensione spirituale, fingono di essere spirituali hanno una falsa spiritualità e non si preoccupano di nulla se non di passare tutto il tempo ad attenersi rigidamente alle regole o a pronunciare parole e dottrine, cosa analoga a ciò che facevano gli antichi studiosi, che “si dedicavano interamente allo studio dei libri dei saggi e non prestavano attenzione alle questioni esteriori”. Coloro che si fingono spirituali pensano che qualsiasi cosa facciano gli altri non abbia alcuna rilevanza per loro, che qualsiasi cosa pensino gli altri sia affare degli altri, si rifiutano di imparare a discernere le persone, a capire a fondo le cose e a comprendere le intenzioni di Dio sulla base delle parole di Dio. La maggior parte delle persone è così; quando hanno finito di ascoltare un sermone o di leggere le parole di Dio, li annotano su carta, li conservano nel loro cuore e li trattano come dottrine o regole alle quali prestano un’osservanza simbolica, nient’altro. Per quanto riguarda il modo in cui le cose che accadono intorno a loro o i vari comportamenti e manifestazioni che vedono nelle persone intorno a loro sono correlati a quelle verità, non ci pensano mai, né cercano di rifletterci nel loro cuore, neppure pregano o ricercano. La vita spirituale della maggior parte delle persone si trova in uno stato di questo tipo. Pertanto, molte persone sono lente e superficiali nell’entrare nella verità; la loro vita spirituale è estremamente monotona, si limitano a seguire le regole e non hanno principi nel loro modo di agire. Si può dire che la vita spirituale di molte persone sia scollegata dalla vita reale e vuota; quindi, anche quando si tratta di comportamenti e manifestazioni palesi di persone malevole e di anticristi, costoro non hanno assolutamente alcun concetto, tanto meno alcuna definizione, neppure hanno alcuna idea o mostrano alcun discernimento. Per quanto riguarda i comportamenti, le manifestazioni e i detti degli anticristi che macchinano a proprio beneficio individuale, voi ne avete visti un bel po’, ma in cuor vostro non avete mai tentato di riflettere su che tipo di persone costoro siano esattamente, se nella loro fede in Dio possano acquisire la verità, se siano persone che perseguono la verità, o altre domande del genere. Al contrario, state con le mani in mano tutto il giorno, sbrigandovela in tutto ciò che fate, non cercate di riuscire ad acquisire la verità, né di capire la verità realtà ed entrarvi. Gli anticristi sfruttano la loro posizione per macchinare a proprio beneficio e usano la fede in Dio come pretesto per ottenere in modo fraudolento ogni sorta di cose appetibili nella casa di Dio. Queste cose appetibili includono naturalmente cibi e bevande, nonché alcuni piaceri materiali e simili. L’essenza di tali individui è uguale all’essenza materialistica degli anticristi di cui abbiamo parlato in precedenza: si tratta del carattere dello stesso genere di persone. Costoro cercano solo di godere di ogni tipo di trattamento materiale; non perseguono la verità e ancor meno preparano buone azioni. Si limitano a fingere di perseguire la verità e in apparenza sembrano farlo. Ciò che perseguono nell’intimo del loro cuore è fondamentalmente il piacere della carne: mangiare, bere ed essere trattati bene, che è costantemente nella loro mente. Vi sono molte persone di questo genere; è verosimile che in ogni chiesa ce ne siano una o due, e forse anche di più. Oggi non parlerò delle manifestazioni, del comportamento e dell’essenza di queste persone a livello teorico. Parlerò prima di alcuni specifici casi rappresentativi e lascerò che tutti voi ascoltiate, ne acquisiate conoscenza e vediate come le persone di questo tipo siano correlate al tema della nostra condivisione e se usino o meno la loro posizione e si fregino di credere in Dio per acquisire in modo fraudolento cibi, bevande, denaro e cose materiali. Cercate di discernere questo tipo di persona e poi pensate se coloro con cui venite in contatto hanno queste manifestazioni di cui stiamo parlando. Se vi viene in mente qualcuno, potete anche fare qualche esempio. DiteMi, è meglio fare degli esempi o semplicemente condividere in generale in questo modo? (È meglio fare degli esempi.) Qual è il vantaggio di fare esempi? Innanzitutto, la maggior parte delle persone è disposta ad ascoltare queste storie e questi casi di vita reale, che contengono personaggi e una trama, trovandoli interessanti. È come se tu parlassi di una tua esperienza personale: se scrivi un articolo al riguardo, di solito le persone lo leggono una o due volte e poi basta; se invece ne trai un film o una rappresentazione teatrale, più persone assisteranno anche più di una volta sola. In questo modo guarderanno questo aspetto della verità, o le persone, gli eventi e le cose rilevanti, in modo più approfondito e chiaro, l’impressione che resterà loro sarà più profonda. Inoltre, fornire alcuni esempi specifici aiuta le persone a fare paragoni e collegamenti più accurati tra ogni aspetto della verità e sé stesse.

Primo caso: fingere di lavorare al fine di scroccare cibo e bevande

Innanzitutto, facciamo alcuni esempi comuni per il popolo eletto di Dio. Alcuni leader e lavoratori arrivano in un nuovo posto di lavoro, dove incontrano diversi fratelli e sorelle e scoprono alcune belle cose, e pensano: “Queste cose sono belle. Perché io non le ho?” Non hanno forse in mente dei pensieri inappropriati? La loro avidità ha iniziato a emergere. Non appena l’avidità inizia a emergere, questi meschini e spudorati farabutti si piantano dove sono e trovano ogni scusa per lavorare in quel posto e non andarsene. Qual è il motivo per cui non se ne vanno? (Così un giorno potranno approfittarne.) Esatto, vogliono approfittarne. Se non riescono ad approfittarne, non dormono bene la notte. Temono che, se andranno da un’altra parte, qualcun altro otterrà questo vantaggio e loro non ne avranno più la possibilità, quindi trovano una scusa per predicare e lavorare in quel posto. In realtà, i loro cuori pensano sempre a queste cose appetibili e i loro occhi sono sempre puntati su di esse. Alla fine si stabiliscono in quel luogo e la maggior parte dei fratelli e delle sorelle si affeziona a loro, sa che sono predicatori e li adora e li ammira. Quello è il momento in cui questi leader e lavoratori dicono che c’è qualcosa che vogliono, quindi pensano a tutti i diversi modi per affrontare l’argomento, ma più ne parlano, più diventano ansiosi. Riflettono tra sé e sé: “Come dovrei chiedere questa cosa? Non posso permettere che i fratelli e le sorelle sappiano che mi piace e che la voglio. Devo fare in modo che me la diano di loro spontanea volontà; non devo far pensare loro che la stia chiedendo, bensì che sia qualcosa che mi stanno dando volentieri e che ovviamente merito di avere”. Poi chiedono ai fratelli e alle sorelle: “Com’è stato il tuo ingresso nella vita ultimamente?” I fratelli e le sorelle rispondono: “Da quando sei arrivato tu, la nostra vita della chiesa è migliorata e siamo tutti rinvigoriti”. “Il fatto che siate rinvigoriti significa che la condizione del vostro spirito è migliore. Anche i vostri affari stanno andando bene. Se dio vuole, in futuro andranno ancora meglio”. Mentre i leader e i lavoratori parlano, pilotano la conversazione verso la cosa che vogliono. Quando i fratelli e le sorelle si rendono conto che i leader e i lavoratori vogliono quella cosa, dicono che i leader e i lavoratori dovrebbero portarne un po’ con loro quando se ne vanno. I leader e i lavoratori dicono: “No, non posso prenderne neanche un po’. Questo non è in linea con i principi. Dio non ne sarebbe contento”. “Non è un problema. Meriti di averne un po’”. “Anche se lo merito, non posso”. Dopo aver detto questo, si preoccupano che davvero i fratelli e le sorelle non diano loro quella cosa, quindi dicono alcune cose in modo indiretto, per far sì che i fratelli e le sorelle li ringrazino per la loro bontà; allo stesso tempo menzionano in modo proattivo la cosa che vogliono, in modo che i fratelli e le sorelle si ricordino di dargliene un po’. In seguito, i fratelli e le sorelle capiscono cosa intendono i leader e i lavoratori e dicono: “Non parliamo di questo argomento ora. Possiamo parlarne quando te ne andrai”. Quando i leader e i lavoratori sentono i fratelli e le sorelle dire questo, in cuor loro sono felicissimi e pensano: “Eccellente. Finalmente otterrò quello che voglio!” E poi pensano: “Se me ne andassi subito, domani, sarebbe troppo evidente per gli altri che voglio quella cosa. Partirò invece tra due o tre giorni”. Quando finalmente arriva il terzo giorno, alla loro partenza, i fratelli e le sorelle danno loro un pacco molto pesante. I leader e i lavoratori vedono che il pacco è la cosa che volevano, ma fanno finta di non averlo notato e lo accettano. Prendono semplicemente il pacco senza dire una parola. Che tipo di persone sono queste? Sono persone che usano il loro lavoro come una strada e la loro manodopera come una moneta con cui macchinare per ottenere cose appetibili, persone che estorcono cose a fratelli e sorelle. Questa non è forse una forma di frode? Qual è lo scopo del loro lavoro? Ottenere cose appetibili truffando gli altri. Non appena scoprono un luogo con qualcosa di appetibile, un luogo in cui si trova qualcosa che vogliono, si piantano lì e non vogliono andarsene. Si portano a casa ogni cosa buona. Dopo essere stati leader o lavoratori per diversi anni, molte delle cose che hanno in casa sono state sottratte a fratelli e sorelle. Alcuni di loro hanno sottratto a fratelli e sorelle ricette segrete di famiglia o cimeli ereditati, altri hanno sottratto prodotti speciali locali. Per queste persone, all’apparenza la fede in Dio consiste nello spostarsi da un posto all’altro e lavorare senza chiedere nulla in cambio, ma in realtà hanno sottratto fin troppe cose appetibili a fratelli e sorelle.

Quando un leader arriva in una certa chiesa e vede che le giuggiole di quella zona sono rinomate in tutto il Paese, pensa: “Mi piace mangiare le giuggiole. Se fossi nato qui potrei mangiare giuggiole ogni giorno, ma purtroppo non posso fermarmi molti giorni e le giuggiole non sono ancora mature. Quando potrò mangiarle? Lo so io: posso trovare un motivo per restare finché le giuggiole non saranno mature, allora potrò mangiarle, no?” Poi accampa una scusa, dicendo che la maggior parte dei fratelli e delle sorelle di quella chiesa sono in cattivo stato e nel loro lavoro non stanno ottenendo risultati, e che quindi lui deve trattenersi a lungo e sforzarsi di mettere in moto ogni aspetto del lavoro prima di andarsene. Ma è questo ciò che realmente pensa nel suo cuore? (No.) Nel suo cuore sta calcolando: “Quando le giuggiole saranno mature e potrò portarne un po’ con me, allora partirò”. Il suo cuore è pieno di questo pensiero, che lo porta a fermarsi e a piantarsi lì. Durante il tempo trascorso lì, costui predica alcune parole e dottrine, fa alcune cose a livello superficiale, ma non realizza molto in termini di lavoro. Alla fine le giuggiole maturano e il suo cuore trabocca di felicità: “Finalmente posso mangiare le giuggiole. Il giorno che ho sognato è infine arrivato!” Non appena le giuggiole sono mature, inizia a mangiarle, ma allo stesso tempo si chiede in cuor suo: “Non va bene che mi limiti a mangiare le giuggiole qui ogni giorno. Non posso restare qui solo per mangiare le giuggiole. E se i fratelli e le sorelle se ne accorgessero? Devo pensare a un modo per farmi dare delle giuggiole da portare con me. Se non me ne danno, devo impegnarmi a fondo e dire qualcosa di più per smuovere la situazione”. Non appena i fratelli e le sorelle che vivono lì vedono che a costui piacciono le giuggiole, dicono che gliene daranno un po’ da portare con sé quando partirà. Quando sente questo, costui è felice, ma la sua bocca dice: “Non potrei. Non è in linea con i principi. I credenti non possono desiderare queste cose. Non mi starei approfittando di voi? Non posso prenderle senza pagarvi. Quando me ne andrò, ve le pagherò”. Queste che pronuncia sono solo parole. Quando ha mangiato a sazietà ed è ora che se ne vada, nel suo cuore continua sempre a pensare: “Non me ne daranno affatto, o me ne daranno solo alcune cattive? Voglio mangiarne di grandi, di buone”. Due giorni prima di partire, ripete di continuo: “Tutte le giuggiole sono state raccolte, vero? In che periodo saranno mature l’anno prossimo?” Con ciò intende richiamare i fratelli e le sorelle a non dimenticare di dargliene qualcuna da portare con sé. Appena lo sentono, tutti i fratelli e le sorelle capiscono: “A quanto pare dobbiamo assolutamente dargliene un po’ da portare con sé, prima che parta; dobbiamo sceglierne di buone, altrimenti potrebbe renderci le cose difficili”. Quando finalmente arriva il momento che parta, i fratelli e le sorelle gli danno tre grandi scatole da portare con sé. Non riesce a portarle da solo e si fa aiutare da alcuni dei suoi sottoposti. Appena prima di partire, ne mangia il più possibile: anche se lo faranno stare male, sente comunque che ne vale la pena. Ha paura di non poterne più mangiare dopo la partenza. Quando parte, lo fa lo stesso a malincuore e pensa: “Per questa volta ne ho mangiate a sufficienza. Tornerò l’anno prossimo in questo periodo. Non devo venire troppo presto, ma neanche posso venire troppo tardi. Dovrei venire proprio quando le giuggiole sono mature. Così potrò mangiarne di fresche e quando si seccheranno potrò mangiarne di secche. Potrò anche portarne altre con me quando partirò”. Non lo calcola forse in modo molto dettagliato? Il suo cuore non pensa ad altro che a queste cose. Costui pensa sempre ad approfittare e a escogitare macchinazioni per ottenere cose appetibili, nonché a farsi dare con l’inganno cose dai fratelli e dalle sorelle nel proprio interesse. Non passa sotto silenzio nessuna cosa appetibile che vede. Anche se si tratta di qualcosa non di spicco, fintanto che cattura il suo sguardo e si fissa nella sua mente, è garantito che alla fine sarà nelle sue mani. Questo non è forse il comportamento di un anticristo? L’umanità e l’integrità delle persone di questo tipo non sono forse particolarmente meschine? Per quanto bene costoro sappiano patire le avversità e pagare un prezzo a livello superficiale, per quanto bene riescano a rinunciare alla famiglia e alla carriera, si può forse dire che siano persone che perseguono la verità? Assolutamente no. Queste persone sono quelle che acquisiscono in modo fraudolento cibi e bevande fregiandosi di credere in Dio.

Alcuni si recano in ogni tipo di posto per diffondere il Vangelo e lavorare; quando tornano a casa riportano da ciascun luogo diverse specialità locali, o addirittura cose che hanno estorto a fratelli e sorelle. Che si tratti di abiti firmati o di prodotti elettronici, se l’oggetto attira la loro attenzione, non se lo lasciano sfuggire e chiedono di averlo. Se tu non glielo dai, escogiteranno ogni sorta di pretesto per potarti, ti faranno capire perché ti stanno potando e non cederanno finché non glielo darai. Costoro si procurano con l’inganno ogni sorta di cose appetibili fregiandosi di assolvere il proprio dovere, sono implacabili quando tentano di acquisire queste cose appetibili. A volte i fratelli e le sorelle danno loro una piccola cosa, ma costoro pensano che non valga molto denaro e dicono: “No, grazie. Dio mi ha benedetto abbondantemente. Non voglio nulla”. Usano questo tipo di parole per rifiutare, ingannano i fratelli e le sorelle facendoli affezionare a loro e inducendoli a stimarli. Se invece ciò che i fratelli e le sorelle donano loro è qualcosa che costoro sognavano, di cui hanno bisogno e a cui pensano costantemente, quando vedono queste cose vogliono appropriarsene e non si trattengono assolutamente. Alcune donne si appropriano di cosmetici, bei vestiti e belle scarpe dalle mani di fratelli e sorelle, mentre alcuni uomini si appropriano di elettrodomestici, motociclette o apparecchi elettronici, sottraendoli dalle mani di fratelli e sorelle. Si mettono in azione per accaparrarsi ogni cosa appetibile. Qualsiasi cosa bella i fratelli e le sorelle possiedano, se l’attenzione di costoro ne viene catturata, essi penseranno a tutti i modi per ottenerla in modo fraudolento. Inoltre, costoro escogitano ogni sorta di pretesto e accampano ogni sorta di scusa per riunirsi a cena e ingozzarsi di cibo e bevande. Fino a che punto? Ovunque vadano, cercano di capire quali famiglie abbiano i soldi e quali mangino bene, per poi restare da loro e non andarsene. Allora trovano ogni sorta di pretesto per tenere riunioni per i collaboratori e organizzare cene. E quali sono le parole di apertura di ogni cena? “Il nostro incontro di oggi è un incontro del Regno. Questa tavola imbandita di cibo ci dà un assaggio anticipatorio del banchetto del Regno”. Coloro che leccano loro i piedi si affrettano a dire: “Amen. Lode a dio!” Ci sono alcuni cosiddetti leader e lavoratori che si rimpinzano di cibo e bevande ovunque vadano. Ogni pasto deve avere ingredienti nutrienti, ci devono essere pesce e carne, e addirittura i piatti devono cambiare ogni settimana, non possono ripetersi. Dopo cena, costoro devono bere un buon tè e accampano scuse dicendo: “Non posso stare senza tè. Ho un carico di lavoro pesante ogni giorno e la sera devo fare le ore piccole. Se non bevo un po’ di tè per tenermi sveglio, non riesco a lavorare di notte”. Questo è ciò che dice la loro bocca, ma cosa pensano nel loro cuore? “Non è stato facile conquistarmi la posizione che ho oggi. Non dovrei farla un po’ da padrone? Inoltre, sognavo di godere di alcune delle cose migliori della vita, quindi non dovrei pensare a tutti i modi possibili per godere di queste cose ora? Se non uso il mio potere ora che ce l’ho, non avrò più l’opportunità di farlo quando non l’avrò più. Dovrei mangiare e bere il più possibile. Chissà se arriverà un giorno in cui non avrò più questa posizione e non potrò più godere di queste cose. Non avrò più questa opportunità. Allora tutta la mia vita non sarà stata sprecata?” Le persone di questo tipo acquisiscono in modo fraudolento cibi e bevande fregiandosi di svolgere del lavoro. Fanno un po’ di lavoro e predicano qualche parola e dottrina, poi vogliono accaparrarsi cose appetibili e mangiare buon cibo.

C’era un tale che lavorava in un certo posto; i fratelli e le sorelle che vivevano in quel luogo dovevano macellare ogni giorno un pollo per lui. Costui aveva sviluppato l’abitudine di mangiare un pollo al giorno, tutti i giorni. Cosa provate nel sentirlo raccontare? (Disgusto.) I fratelli e le sorelle allevavano galline per le uova e macellavano un pollo per mangiarlo solo quando era vecchio. Da quando era arrivato costui, dovevano essere macellate persino le galline ovaiole, di conseguenza c’erano sempre meno galline e i fratelli e le sorelle erano arrivati allo stremo. In seguito, costui è stato destituito ed è tornato a casa, ma non è comunque riuscito a cambiare questo suo difetto problematico. Costringeva ogni giorno la moglie a macellare un pollo per mangiarselo, altrimenti litigava con lei. Che genere di individuo è questo? Mangiare pollo era diventato parte della sua persona. Lo mangiava ogni giorno, a ogni pasto. Doveva continuare a mangiarlo anche dopo essere stato destituito: ne era diventato dipendente. Costui non ha forse un problema? Che ne dite, gli individui di questo tipo sono brave persone? (No.) In breve, chiunque si fregi di avere fede in Dio e sfrutti le opportunità che si presentano mentre assolve i propri doveri per estorcere ai fratelli e alle sorelle i loro beni a ogni occasione e per acquisire in modo fraudolento cibi e bevande a ogni occasione non è una brava persona. Ha l’essenza di un anticristo. Dovunque costui vada a lavorare o qualsiasi tipo di lavoro svolga, sceglie prima di tutto di farsi ospitare da famiglie che siano relativamente benestanti e che vivano in modo relativamente confortevole. Qual è il suo scopo nel cercare questi posti? Mangiare bene e stare in una bella casa, soddisfare la carne. Ci sono alcuni luoghi in cui non può stare a causa dell’ambiente avverso, ma costui abbandonerà forse la sua avidità e questi suoi pensieri? No. Cercherà altri luoghi simili in cui farsi ospitare. Di conseguenza, dopo aver lavorato per diversi anni in luoghi stranieri, tali individui avranno un aspetto completamente diverso e, quando torneranno a casa, i fratelli e le sorelle del luogo non li riconosceranno: avranno il viso più pieno, l’addome più rotondo, saranno vestiti meglio, saranno più esigenti e si daranno delle arie. Come starà procedendo la crescita della loro vita? La loro vita non sarà cresciuta affatto; si limiteranno a mangiare e a vestirsi bene, saranno ingrassati e avranno mangiato tanto da avere la pancia e il doppio mento. In un ambiente terribile come quello della Cina continentale, qualunque dovere una persona svolga è una faccenda stressante. Anche se a volte magari si mangia bene e si viene ospitati da famiglie benestanti, non si riesce ad aumentare di peso. Quindi, che tipo di individui sono coloro che riescono a mangiare tanto da avere la pancia e il doppio mento? (Persone che bramano i vantaggi del prestigio.) Sono coloro che pensano sempre a cosa mangiare e bere, a cosa gustare nei tre pasti giornalieri. Se costoro non fanno un buon pasto, non sono dell’umore di lavorare o di svolgere i loro doveri. Se il loro stomaco non è contento, la loro mente non è equilibrata: “Oggi ho mangiato malissimo. Non c’era carne e dopo il pasto non mi avete offerto il tè. Quindi vi ignorerò. Quando condividerete sul lavoro della chiesa, non parlerò. Mi vendicherò di voi. Chi ha detto che vada bene che non mi offriate dei buoni pasti? Devo mangiare un cibo del genere, ma volete lo stesso che io condivida con voi. Impossibile!” Questo è ciò che pensano dentro di sé, ma non possono dirlo ad alta voce. Si limitano a dire: “Ieri sera sono rimasto sveglio fino a tardi a lavorare, quindi oggi pomeriggio devo fare un pisolino”. Non sono forse dei grandi imbroglioni? Dormono fino alle quattro o alle cinque del pomeriggio e ci sono molte persone che li aspettano, eppure non vogliono alzarsi. All’improvviso, sentono l’odore delle mele e saltano giù dal letto, temendo di non riuscire a mangiarne neanche uno spicchio. È così che lavorano, è così che svolgono i loro doveri. Ovunque costoro vadano e a prescindere da come si nutrano delle parole di Dio o ascoltino i sermoni, non cambieranno i loro intenti e obiettivi, né abbandoneranno le loro ambizioni e i loro desideri. Tutte le cose materiali sono l’obiettivo del loro perseguimento in questa vita; mangiare bene, vestire bene e godere di un buon trattamento sono gli obiettivi della loro fede in Dio in questa vita. Essi pensano che, se credendo in Dio in questa vita saranno in grado di mangiare continuamente cose buone, di indossare bei vestiti, di vivere in belle case e di avere anche il sostegno da parte di fratelli e sorelle, se saranno in grado di acquisire in modo fraudolento queste cose, allora in questa vita saranno soddisfatti. In questo mondo, sgobbare in un lavoro regolare non fa guadagnare molto denaro e non è facile fare soldi con un’attività: non si potrà godere di cose del genere. Quindi, dopo averci riflettuto su, costoro pensano che la cosa migliore resti comunque credere in Dio, perché non hanno bisogno di impegnarsi troppo. Basta che dicano qualche parola, che si diano un po’ da fare e che si assumano un minimo rischio, poi potranno avere buon cibo e bei vestiti, persino indurre molte persone ad accudirli e godere di un trattamento da VIP. Pensano che vivere così sia meraviglioso e che siano stati abbondantemente benedetti per la loro fede in Dio. Perciò, spesso davanti ai fratelli e alle sorelle dicono cose false, del tipo: “Dio ci ha donato troppo, con troppa abbondanza, più di quanto l’uomo abbia mai chiesto o desiderato”. Queste parole sono corrette, ma sono completamente incongruenti con i loro perseguimenti personali e con la loro integrità, nonché con i loro pensieri, intenti e obiettivi. Tutto ciò che costoro dicono inganna le persone. Anche la loro apparenza esteriore di spendersi e spostarsi per lavorare per Dio è volta solamente a ingannare gli altri. Solo i calcoli, gli intenti e l’avidità che hanno nel cuore sono veri. Tale è l’integrità di queste persone. Qualsiasi cosa essi facciano, dovunque vadano, questi piaceri materiali occupano il primo posto nel loro cuore e loro non li abbandoneranno né dimenticheranno mai. Comunque tu condivida sulla verità e comunque tu condivida sulle intenzioni di Dio, costoro svolgeranno i loro doveri rimanendo ostinatamente aggrappati a questa avidità e a questi desideri, covando questi intenti e obiettivi; che possiedano prestigio oppure no, i loro intenti non cambieranno comunque.

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