Tema 9: Fanno il loro dovere solo per distinguersi e soddisfare i propri interessi e le proprie ambizioni; non considerano mai gli interessi della casa di Dio e addirittura li vendono in cambio della gloria personale (Parte sesta) Sezione uno

II. Gli interessi degli anticristi

L’ultima volta abbiamo condiviso sul Tema Nove delle varie manifestazioni degli anticristi: fanno il loro dovere solo per distinguersi e soddisfare i propri interessi e le proprie ambizioni; non considerano mai gli interessi della casa di Dio e addirittura li vendono in cambio della gloria personale. Abbiamo poi suddiviso gli interessi degli anticristi in diversi punti. Il primo è costituito dalla propria incolumità, il secondo dalla propria reputazione e dal proprio prestigio e il terzo dai benefici. Quali sono questi benefici? (Il primo è l’appropriazione di beni della casa di Dio, il secondo è usare i fratelli e le sorelle affinché rendano loro servizio e lavorino per loro, e il terzo è l’uso della propria posizione per acquisire fraudolentemente cibi, bevande e altri benefici, con il pretesto di credere in Dio.) “Altri benefici” include trattamenti speciali, la gestione dei propri affari personali e così via, giusto? (Sì.) Questo modo di condividere, suddividendo gli argomenti principali in sottoargomenti e i sottoargomenti in vari punti su cui condividere, vi fa sentire confusi? (No.) In realtà, più si condivide in questo modo, più le cose dovrebbero apparire chiare. Abbiamo condiviso riguardo a tre punti degli interessi degli anticristi, ma ce n’è un altro, il più importante: il quarto tra gli interessi degli anticristi è quello delle loro prospettive e del loro destino. Le prospettive e il destino rappresentano probabilmente l’obiettivo principale che gli anticristi perseguono nella loro fede in Dio. Sono anche i sogni più grandi che custodiscono nel cuore, e le cose più elevate che perseguono nel profondo. Molto probabilmente il tema delle prospettive e del destino vi è familiare. Riguarda il luogo in cui le persone finiranno, dove andranno, o dove sono dirette nel futuro o nella prossima epoca; in breve, la loro destinazione futura. Non è forse questa la cosa più grande e più importante che ogni singolo credente in Dio ha nel cuore? (Sì.) Le prospettive e il destino sono estremamente importanti per tutti coloro che credono in Dio. Perciò, va da sé che la parte cruciale degli interessi degli anticristi sarà costituita dalle loro prospettive e dal loro destino, cioè dalla loro destinazione.

D. Le loro prospettive e il loro destino

Condividiamo ora anche sulle prospettive e sul destino come parte degli interessi degli anticristi da vari punti di vista e aspetti, in modo che le cose siano relativamente chiare. I vari interessi degli anticristi su cui abbiamo condiviso in precedenza comprendono sia interessi materiali che immateriali. Per esempio, la propria sicurezza, la propria reputazione e il proprio prestigio sono tutti interessi immateriali; sono semplicemente elementi intangibili all’interno dei loro mondi spirituali. Gli interessi materiali, invece, comprendono beni, cibi e bevande, oltre a trattamenti speciali, piaceri materiali e così via. In cosa consistono, quindi, le prospettive e il destino di cui tratta la condivisione di oggi? Se li osserviamo dal punto di vista delle nozioni umane, sono cose tangibili o intangibili? (Intangibili.) Perciò, devono essere cose che esistono nei mondi spirituali delle persone, nelle loro nozioni e fantasie, nelle loro menti. Per le persone, queste cose rappresentano una sorta di speranza e di sostentamento e sono ciò che esse perseguono per tutta la vita. Anche se per loro sono invisibili e intangibili, occupano una posizione dominante nei loro cuori, dominano l’intera vita degli individui e ne controllano i pensieri e le azioni, le intenzioni e la direzione dei perseguimenti. Quindi, le prospettive e il destino sono estremamente importanti per tutti! Sebbene siano importanti, gli anticristi li perseguono in un modo completamente diverso dalle persone normali, dalla gente comune. Qual è, esattamente, la differenza? Quali aspetti dimostrano ciò e permettono alle persone di vedere e discernere chiaramente che questi sono il metodo di perseguimento e la caratteristica di un anticristo? Non è forse questo un valido argomento di discussione e di condivisione? Certo, le manifestazioni di molte persone assomigliano in svariati modi a quelle dei veri anticristi e di coloro che possiedono l’essenza degli anticristi. Ma anche se le loro manifestazioni e la loro indole sono le stesse, le loro essenze sono differenti. Condividiamo ora sul quarto degli interessi degli anticristi – le loro prospettive e il loro destino – sotto diversi aspetti.

Come possiamo analizzare le prospettive e il destino? Che tipo di metodo e quali esempi possiamo usare per analizzare che le prospettive e il destino negli interessi degli anticristi non sono in linea con la verità e sono rivelazioni dell’essenza degli anticristi? Sotto quali aspetti possiamo analizzare la questione? Ciò richiede un’indagine accurata. Suddividiamo la questione in diverse ampie categorie, in modo che le persone possano comprendere l’essenza degli anticristi in modo più chiaro e preciso. La prima riguarda come gli anticristi trattano le parole di Dio, la seconda come gli anticristi trattano il loro dovere, la terza come si comportano gli anticristi quando vengono potati, la quarta come gli anticristi considerano il titolo di “servitore”, e la quinta come gli anticristi trattano il loro prestigio nella chiesa. Perché queste cinque categorie? Cercate di capirlo. Riuscite a comprendere almeno in parte ognuna di esse? Riuscite a trovare qualche manifestazione o indole corrispondenti che sono proprie degli anticristi? Che cosa si dovrebbe analizzare, esattamente, basandosi su queste cinque categorie? In relazione a esse, quali sono le caratteristiche principali degli anticristi e l’indole primaria che essi dimostrano, e quali sono le manifestazioni delle normali persone che perseguono la verità e delle comuni persone corrotte? Quali sono le differenze tra gli anticristi e le comuni persone corrotte? Dove risiedono queste differenze? Qual è la differenza tra i cammini che hanno scelto? Qual è la differenza tra le loro manifestazioni? Avete una qualche comprensione di queste categorie? (In queste cinque categorie, gli anticristi principalmente non vedono le cose in base alla verità contenuta nelle parole di Dio. Utilizzano sempre l’aspetto superficiale di alcune cose o la propria situazione personale per indovinare le intenzioni di Dio, basandosi sulle proprie nozioni e fantasie, per capire se hanno delle prospettive e un destino. Per esempio, quando si tratta del loro dovere, se riescono a salire alla ribalta e a soddisfare i loro desideri, la loro vanità e il loro orgoglio, sentono di essere persone utili nella casa di Dio e di avere delle prospettive e un destino. Non appena vengono potati, hanno la sensazione che Dio sia scontento e insoddisfatto di loro, si sentono scoraggiati e delusi dalla fede in Lui, e nascono in loro negatività e opposizione.) Questa sintesi getta un po’ di luce e accenna un po’ alla verità in tale questione. A giudicare dal significato generale di ciò che avete detto, probabilmente avete una conoscenza essenziale di queste cinque categorie. Ora condivideremo su di esse affrontandole una per una.

1. Come gli anticristi trattano le parole di Dio

La prima categoria riguarda come gli anticristi trattano le parole di Dio. Anche gli anticristi sono persone che credono in Dio e Lo seguono; anche loro hanno le parole di Dio tra le mani, ascoltano i sermoni, partecipano agli incontri e hanno una normale vita spirituale. Anche per gli anticristi leggere le parole di Dio fa parte della vita, e lo fanno spesso. Sebbene leggano anche loro le parole di Dio, gli anticristi sono diversi da quelli che perseguono la verità: hanno un atteggiamento del tutto differente nei confronti delle parole di Dio. Quindi, come trattano gli anticristi le parole di Dio? Innanzitutto, le esaminano e le analizzano, studiandole da una prospettiva e da un punto di vista bizzarri. Perché dico che le “studiano”? In base alla situazione oggettiva, gli anticristi devono ammettere che quelle sono le parole di Dio; inoltre, sentono nel loro cuore che le parole di Dio sono così elevate che le persone comuni non potrebbero pronunciarle, e che quelle parole non si potrebbero trovare da nessun’altra parte. Su queste basi, non possono far altro che ammettere che quelle sono parole di Dio, ma le accettano come verità? No. Allora perché continuano a leggerle? Perché nelle parole di Dio ci sono cose di cui hanno bisogno, cose che vogliono sapere e che li sostengono nel loro mondo spirituale. Quali sono queste cose? Sono, ovviamente, strettamente legate alle prospettive e al destino degli anticristi. Quando gli anticristi studiano le parole di Dio, sono costantemente alla ricerca di termini che si riferiscano alle destinazioni, agli esiti, ai luoghi in cui le persone finiranno in futuro e così via. Pertanto, la lettura delle parole di Dio da parte degli anticristi si chiama “studio”: essi esaminano, analizzano ed esprimono giudizi sulle parole di Dio mentre le leggono. Durante la lettura esaminano le Sue parole: “Dal tono che dio usa, sembra che non apprezzi le persone di questo tipo. Perché mi sento come se fossi una di loro? Dovrei scoprire quale destinazione dio offre a queste persone”. Quando vedono che Dio parla di gettare tali persone nel pozzo dell’abisso, pensano: “Questa non è una bella cosa. Essere gettati nel pozzo dell’abisso significa essere spacciati, non è vero? Le persone di questo tipo non hanno prospettive e non hanno una buona destinazione, quindi cosa dovrei fare?” Provano un dolore sordo, un’inquietudine e un disagio nel cuore. “È davvero così che dio tratta le persone come queste? No, non posso arrendermi”. Per questo motivo, continuano a esaminare le parole di Dio. Quando vedono parole di Dio che dicono: “Figli Miei, farò questo e quest’altro per voi, vi accadrà questo e quest’altro”, non si sentono più male. “Le parole di dio mi scaldano il cuore, sono meravigliose. Io sono uno dei ‘figli’ di cui dio parla”. Poi vedono che nelle parole di Dio si parla di “primogeniti” e di “regnare come re”, e pensano: “Fantastico! Credere in dio porta dei vantaggi e un futuro promettente. Ho scelto il cammino giusto. Ho fatto la scommessa giusta. Devo essere diligente nella mia fede e aggrapparmi alla veste di dio. Non devo arrendermi mai, fino alla fine!” Continuando a leggere, vedono che le parole di Dio dicono che “coloro che seguono fino alla fine saranno sicuramente salvati”. Per gli anticristi, leggere ciò è come aggrapparsi a un’ancora di salvezza. “Praticherò secondo queste parole. Non importa quando e dove, e non importa cosa succederà: anche quando gli oceani si prosciugheranno e le rocce si ridurranno in polvere, anche se i mari blu si trasformeranno in campi verdi, queste parole non cambieranno. Anche se i cieli e la terra passeranno, queste parole resteranno. Fintanto che mi atterrò a esse, non avrò forse un buon esito, una buona destinazione? Le mie prospettive e il mio destino non saranno forse stabiliti? Ottimo! Devo essere uno di coloro che seguono fino alla fine!” Cercando più e più volte, esaminando a destra e analizzando a sinistra, alla fine trovano un’ancora di salvezza nelle parole di Dio e scoprono il “segreto” più grande. Sono pieni di gioia: “Finalmente non devo preoccuparmi di essere eliminato, non devo preoccuparmi di finire nello stagno di fuoco e di zolfo, non devo preoccuparmi di andare all’inferno. Ho finalmente trovato la mia destinazione e un passaggio per il paradiso, la splendida destinazione dell’umanità: che meraviglia!” Ma ciò non dura a lungo e, quando leggono il capitolo delle parole di Dio intitolato “Della destinazione”, pensano: “Cosa dicono queste parole riguardo alle destinazioni? Non sembra che dio parli in modo molto specifico delle destinazioni dei vari tipi di persone. Che cosa intende dio esattamente? Che cosa dovrei fare io? Non dovrei preoccuparmi, devo continuare a leggere”. Poi, quando vedono che Dio dice “prepara sufficienti buone azioni per la tua destinazione”, ci pensano ancora un po’ su. “Se voglio avere una buona destinazione, devo preparare sufficienti buone azioni. Ora che dio ha posto le condizioni, ciò rende le cose più facili. Non devo continuare a impegnarmi in sforzi inutili e a faticare invano: ora so dove indirizzare i miei sforzi”. Attraverso la condivisione, gli anticristi apprendono quali sono le buone azioni, trovano una “via” e hanno una soluzione. “Alla fine era così semplice. Fare offerte ed elemosine è una buona azione. Predicare il Vangelo e guadagnare più persone sono buone azioni. Sostenere i fratelli e le sorelle è una buona azione. Donare le cose a cui si tiene è una buona azione. Per la mia destinazione, metterò tutto in gioco; donerò tutte queste cose!” Ma poi pensano: “No. Se dono tutti i miei soldi e i miei beni materiali, come farò a vivere in futuro? Dovrei leggere le parole di dio per sapere innanzitutto quando la sua opera finirà e quando le persone non avranno più bisogno di queste cose nella loro vita sulla terra. Non dovrei avere fretta. Ma se non offro queste cose, come posso preparare le buone azioni? Dare ospitalità ad alcuni fratelli e sorelle e predicare il Vangelo per guadagnare persone sono cose facili da fare. Posso realizzarle”. Mentre preparano le buone azioni, dentro di loro contano continuamente quante ne hanno preparate e quante probabilità hanno di ottenere una buona destinazione. “Ho preparato tante buone azioni, perché dio non mi dà una dichiarazione di risoluzione? L’opera di dio non è ancora terminata, quindi cosa dovrei fare? No, devo vedere cos’altro dicono le parole di dio sulle prospettive e sul destino e quali altre spiegazioni specifiche contengono”. Continuano a esaminare le parole di Dio più e più volte. Se trovano qualcosa che va a vantaggio delle loro prospettive e del loro destino, si sentono felici; se trovano qualcosa che è in conflitto con le loro prospettive e il loro destino, si sentono afflitti. In questo modo, durante gli anni in cui leggono le parole di Dio, si sentono ripetutamente negativi e deboli a causa delle parole di Dio, e si sentono ripetutamente positivi, felici e gioiosi a causa delle Sue parole. Tuttavia, indipendentemente dagli stati o dalle emozioni che esse producono, gli anticristi non riescono a sfuggire all’ossessione per la propria destinazione, per le proprie prospettive e per il proprio destino e continuano a esaminare le parole di Dio alla ricerca di determinazioni e dichiarazioni riguardo agli esiti dei vari tipi di persone. In breve, dedicano tutti gli sforzi possibili alle parole di Dio. Non importa come le leggono, essi semplicemente non sanno che nelle parole di Dio ci sono la verità, la via e la vita. Sanno solo che nelle parole di Dio possono trovare la loro destinazione, la destinazione dell’umanità e un modo per evitare di andare all’inferno e perdere la loro destinazione. Quindi, dopo aver letto le parole di Dio in questo modo per molti anni, cosa hanno ottenuto? Possono parlare di numerose dottrine e teorie spirituali corrette, ma non riescono assolutamente a collegare le parole di Dio alla loro essenza di opposizione e ribellione a Dio, di non pratica della verità e di totale mancanza di amore per la verità.

Gli anticristi spesso esaminano e setacciano le parole di Dio in cerca delle Sue rivelazioni riguardo ai misteri. Nelle Sue parole cercano inoltre nuovi termini, nuovi elementi e nuove dichiarazioni, spingendosi persino a ricercare misteri che sono sconosciuti a qualunque persona, spirituale o meno, come per esempio che cos’è l’albero di fico, qual è il significato dei 144.000 figli maschi e che cos’è un vincitore, nonché alcune dichiarazioni e termini del libro dell’Apocalisse che le persone hanno esaminato per molti anni senza capirli. Lavorano con particolare impegno su questi elementi ed esaminano e setacciano costantemente queste parole alla ricerca di dichiarazioni e di spiegazioni chiare sulla destinazione delle persone. Ma per quanto si impegnino, i loro sforzi sono sempre vani. Pertanto, mentre gli anticristi leggono le parole di Dio, seguono Dio e si lasciano trasportare dalla corrente all’interno della chiesa, sentono sempre un disagio nel profondo del cuore. Spesso si chiedono: “Posso ottenere delle benedizioni? Quali sono le mie prospettive e il mio destino? Ci sarà un posto per me nel regno di dio? Quando la mia destinazione arriverà, contemplerò il cielo azzurro o mi troverò in un mondo così oscuro da non riuscire a vedere nemmeno la mia mano? Qual è la mia destinazione?” Continuando a interrogarsi così in cuor loro, stanno anche tacitamente interrogando Dio nel profondo del loro cuore: “Ho i requisiti per entrare nel regno dei cieli? Posso evitare di andare all’inferno? Posso entrare nel regno dei cieli perseguendo in questo modo? Posso ottenere benedizioni future? Entrerò nel mondo a venire? Qual è l’atteggiamento di dio? Perché dio non mi fornisce una dichiarazione accurata e specifica su questo argomento, in modo che io possa sentirmi tranquillo? Qual è dunque il mio esito?” Non è forse questo che gli anticristi pensano nel profondo del loro cuore mentre studiano le parole di Dio e mentre seguono la corrente e non hanno altra scelta che andare avanti? Questo è l’atteggiamento che in fondo al cuore nutrono verso le loro prospettive e il loro destino: le loro menti sono costantemente preoccupate da queste cose, vi si aggrappano disperatamente e si rifiutano di lasciarle andare.

Quando gli anticristi studiano la parola di Dio, c’è qualcosa che li interessa di più che cercare di trovare le loro destinazioni e di esaminare i misteri, ovvero quando Dio incarnato lascerà la terra, quando terminerà il Suo ministero, quando la Sua grande impresa sarà completata, quando la Sua opera finirà, quando coloro che Lo seguono godranno di grandi benedizioni e vedranno la Sua vera persona. La loro più grande preoccupazione è anche se saranno in grado di vedere Dio che lascia la terra. Non solo si preoccupano riguardo al giorno in cui il piano di gestione di Dio sarà completato con successo, ma sono ancor più preoccupati riguardo a quando Cristo lascerà la terra, a come sarà quando Cristo la lascerà, a quanti anni hanno adesso e se saranno ancora vivi per vedere Cristo lasciare la terra tra 10 o 20 anni, a cosa succederà se Lo vedranno e a cosa succederà se non Lo vedranno; questi sono i calcoli che fanno nella loro mente. Alcuni riflettono: “Ho già 60 anni. Se sarò ancora vivo tra 10 anni, dovrei essere in grado di vedere cristo che lascia la terra, ma se sarò già morto tra 10 anni, quando l’opera di dio finirà, che senso ha la mia fede in dio? Sebbene dio abbia decretato che io nascessi in quest’epoca, se io, un seguace di dio, perdo l’occasione di essere testimone di un evento così grande e portentoso, allora non posso essere considerato una persona benedetta, e non avrò ricevuto alcuna grande benedizione!” Questi pensieri generano in loro infelicità e insoddisfazione. Fino a che punto sono insoddisfatti? “Sono già molto vecchio; perché dio non ha ancora lasciato la terra? Perché l’opera di dio non è ancora finita? Quando termineremo di diffondere il Vangelo? Che l’opera di dio finisca rapidamente, che dio completi rapidamente la sua grande impresa, che i disastri si abbattano velocemente, che dio si affretti a distruggere Satana e a punire le persone malevole!” Cosa stanno facendo? Non stanno forse avanzando richieste a Dio secondo la loro volontà personale, sperando di farLo agire secondo la loro volontà? In questa loro volontà non sono forse contenuti i loro interessi personali? Per i loro interessi, sperano ardentemente che Dio porti a termine la Sua grande impresa, che i disastri si abbattano velocemente, che Dio si affretti a punire il male e a ricompensare il bene, e che Dio riceva la Sua gloria. Quali motivi nutrono nel loro cuore? Stanno considerando le intenzioni di Dio? (No.) Cosa stanno facendo? (Sperano di ottenere benedizioni.) Vogliono che l’opera del piano di gestione di Dio ruoti intorno alle loro destinazioni, a vantaggio dei loro interessi e delle loro destinazioni. Ciò non è forse spregevole e senza vergogna? In tutti i casi, qual è l’essenza mostrata dagli anticristi? Porre i propri interessi al di sopra di tutto, e lasciare che tali interessi regnino supremi. In altre parole, essi non permettono che qualcosa entri in conflitto con i loro interessi, nemmeno il piano di gestione di Dio. Quando la Sua opera finirà, quando la Sua grande impresa sarà completata, quando Egli riceverà la gloria e distruggerà la razza umana: tutto ciò deve ruotare intorno ai loro interessi e alle loro destinazioni, tutto ciò deve essere collegato alle loro destinazioni. Altrimenti, essi negheranno Dio, smetteranno di credere in Lui e arriveranno persino a imprecare contro di Lui.

Una delle principali manifestazioni del modo in cui gli anticristi trattano la parola di Dio è lo studio. Questo è l’atteggiamento con cui i veri miscredenti trattano la parola di Dio. Che cos’è che studiano? Non studiano la verità, né ciò che Dio richiede all’umanità, né le Sue parole che smascherano l’umanità, né le Sue parole che giudicano l’umanità, e certamente non studiano le Sue intenzioni: studiano invece le loro prospettive e il loro destino personali. Non importa quali passaggi della parola di Dio leggano: se contengono parole riguardanti le loro prospettive e il loro destino, che è ciò che più li preoccupa, li studieranno con attenzione e li contrassegneranno come importanti. Per esempio, quando leggono parole di Dio che smascherano e analizzano le persone come loro, oppure descrizioni o dichiarazioni riguardo a persone come loro, studieranno minuziosamente tali parole e le rileggeranno più e più volte. Cosa cercano? Cercano forse di capire come possono comprendere le intenzioni di Dio e trovare i principi di pratica? Cercano forse di capire come possono conoscere loro stessi attraverso la parola di Dio? No. Quello che cercano di fare è leggere tra le righe per capire con chiarezza dietro queste parole quale atteggiamento ha Dio nei confronti delle persone come loro, se Egli le odia e le detesta o se le salverà. Scrutano non solo il contenuto delle parole di Dio, ma anche il loro tono e atteggiamento, e i pensieri che si celano dietro di esse. Una volta che hanno radunato tutti i passaggi della parola di Dio riguardanti le destinazioni di persone come loro e che hanno scoperto che il Suo atteggiamento verso di loro è di sdegno e non di salvezza, il loro atteggiamento nei confronti della fede in Lui si raffredderà immediatamente dell’80-90%. IL rifiuto a credere in Dio si farà subito strada nei loro cuori e il loro atteggiamento subirà un cambiamento radicale. Qual è la portata di questo cambiamento? Essi non vorranno più svolgere i doveri che avevano pianificato, né rinunciare a ciò che avevano programmato. Sebbene all’inizio volessero predicare il Vangelo alle loro famiglie, non lo faranno più, perché non credono più, e non c’è alcuna possibilità che i loro familiari crederanno a loro volta. In sintesi, distruggeranno e abbandoneranno tutti i loro progetti originari. Non è forse questo un atteggiamento fondamentale degli anticristi nei confronti della parola di Dio? Il loro scopo, nello studiare la parola di Dio, non è perseguire la verità e trovare i principi per metterla in pratica, in modo da poter comprendere le Sue intenzioni ed esserGli leali; il loro scopo è trovare una dichiarazione precisa di come Dio determina gli esiti e le destinazioni per le persone come loro. Quando trovano un barlume di speranza, vi si aggrappano con tutte le forze; per questo barlume di speranza, sono capaci di rinunciare a tutto, e il loro atteggiamento cambia drasticamente. Ma quando perdono ogni speranza di poter ricevere benedizioni, il loro atteggiamento muta di nuovo in maniera drastica, fino al punto in cui perdono la fede e ricorrono al tradimento, arrivando persino a imprecare contro Dio nel loro cuore. Queste sono le manifestazioni degli anticristi.

Naturalmente, gli anticristi useranno le parole di Dio anche per ottenere un beneficio personale mentre le studiano. Che tipo di beneficio? Mentre studiano le parole di Dio, riassumono quali sono le regole del discorso di Dio, qual è il Suo tono quando pota le persone, qual è il Suo modo di parlare quando smaschera l’umanità, come conforta ed esorta la gente, quali metodi usa e quale saggezza possiede. Gli anticristi sono specializzati nell’imparare e nell’imitare il modo in cui Dio parla e opera; allo stesso tempo, utilizzano anche parole comunemente pronunciate da Dio per parlare agli altri e per condividere con essi. Mentre studiano le parole di Dio, si dotano costantemente delle parole relative alle varie verità in esse contenute, le trasformano in cose proprie, usano queste parole di Dio per svolgere lavoro e accumulare capitale. In cosa consiste questo capitale? Per esempio, essi credono che[a] chi, durante una riunione, è maggiormente capace di pronunciare le parole e le dottrine giuste, chi memorizza, cita e spiega più parole di Dio possa essere il tipo di persona, nella chiesa, maggiormente in grado di ottenere la salvezza. Qualunque cosa gli anticristi facciano è collegata alle loro prospettive e al loro destino. Non metteranno mai semplicemente in pratica le parole di Dio come verità, né soffriranno o pagheranno un prezzo per aver messo in pratica le Sue parole. Le useranno invece per fuorviare le persone, per accrescere la propria reputazione e per preparare le condizioni sufficienti per la propria salvezza. Pertanto, l’essenza di come gli anticristi trattano la parola di Dio è che mai e poi mai guardano a essa come alla verità o come a una via che le persone dovrebbero seguire. Sebbene gli anticristi abbiano tra le mani le parole di Dio e le leggano ogni giorno, e sebbene ascoltino le letture delle Sue parole, una cosa è certa: non mettono in pratica le parole di Dio. Quando arriva il momento di metterle in pratica, la loro sincerità scompare: essi tramano solo a favore delle loro prospettive e del loro destino. All’esterno, mostrano una facciata di amore e di anelito per le parole di Dio. Ma in realtà, nel leggere e nell’accumulare le parole di Dio ogni giorno, il loro obiettivo è realizzare le condizioni per la loro salvezza; agiscono così nella speranza di fare una buona impressione su Dio. Non credono che Dio sottoponga a scrutinio il cuore delle persone, sanno soltanto che esse guardano soltanto alle apparenze, perciò suppongono che anche Dio guardi solo alle apparenze, e quindi in tali questioni ricorrono alla dissimulazione, all’inganno e all’imbroglio. Pensano: “Devo fare così solo all’esterno. Non importa quello che penso dentro di me: la gente non può vederlo, e nemmeno dio. Di fatto, indipendentemente da come leggo le parole di dio, non lo sto facendo per diventare una qualche sorta di vero essere creato. Se le mie prospettive e il mio destino non fossero coinvolti, non sopporterei queste avversità, né tollererei queste afflizioni!” Nella loro testa, per quanto le parole di Dio suonino bene, non possono davvero divenire realtà, e le persone non possono viverle davvero. Anche se una manciata di persone riesce a vivere un poco le parole di Dio, fa anche questo per i propri scopi. Come dicono i non credenti, “nessuno fa niente per niente”. Pensano: “Sopportiamo tante avversità per la nostra fede in dio, leggiamo e ascoltiamo le sue parole ogni giorno, viviamo secondo le sue parole: a che serve tutto ciò? Non ha forse un unico scopo? Ognuno sa bene, in cuor suo, che tutto è nell’interesse delle proprie prospettive e del proprio destino; altrimenti, perché rinunceremmo al piacere di perseguire il mondo e staremmo qui a soffrire?” In questo caso, quale fatto hanno negato? La parola di Dio è verità, e la verità può salvare le persone, cambiarle e aiutarle a liberarsi dalla loro indole corrotta. Non è forse questo il risultato che la parola di Dio può produrre? (Sì.) Gli anticristi ammettono questo fatto? Lo negano, dicendo: “Tutti affermano che la parola di dio può salvare le persone, ma chi ha salvato? Chi l’ha visto accadere? Perché io non ci credo?” Perché si dice che la parola di Dio può salvare le persone, cambiarle e aiutarle a liberarsi dall’indole corrotta di Satana? Perché la parola di Dio è la verità, e può essere la vita delle persone. Quando gli individui assumono la parola di Dio come loro vita, possono essere salvati; diventano coloro che sono stati salvati. Questo fatto non viene riconosciuto dagli anticristi. Essi sono convinti che le persone siano arrivate al punto in cui sono ora solo per ottenere benedizioni e una buona destinazione, e che questo sia l’unico motivo per cui compiono il loro dovere nella casa di Dio. Essi negano i frutti della parola di Dio, negano i risultati che la verità produce nelle persone e negano che la verità possa conquistare le persone, cambiarle e salvarle. Credono che gli individui seguano Dio solo perché spinti dalla preoccupazione e dal desiderio di perseguire le proprie prospettive e il proprio destino. Non credono che la parola di Dio possa cambiare le persone, renderle leali a Lui, farle sottomettere a Lui incondizionatamente o far sì che svolgano i loro doveri di esseri creati nella casa di Dio: non credono a nulla di tutto ciò. Pertanto, gli anticristi, che mettono al primo posto i loro interessi, non perseguono la verità in prima persona; considerando le parole di Dio come una sorta di retorica, di dichiarazione, non credono che le parole di Dio possano salvare le persone. Credono che tutti coloro che sono sinceri e leali verso di Lui siano falsi e agiscano per i loro interessi. Per quante parole di Dio, per quanti Suoi sermoni essi ascoltino, ciò che rimane nel loro cuore, alla fine, sono solo queste due parole: prospettive e destino. Ovvero, che le parole di Dio, la Sua opera e il Suo piano di gestione possono creare buone prospettive e un buon destino per le persone e portare loro una buona destinazione. Per gli anticristi, ciò è quanto ci sia di più autentico, è la verità suprema. Se non fosse per questo, in primo luogo essi non crederebbero in Dio. In secondo luogo, non sopporterebbero tante afflizioni per rimanere nella Sua casa. In terzo luogo, non svolgerebbero alcun dovere nella Sua casa. In quarto luogo, non sopporterebbero alcuna avversità nella Sua casa. E in quinto luogo, sarebbero tornati da tempo alla vita mondana per indulgere nella ricchezza e nella gloria, perseguire il mondo, la fama, il guadagno, il denaro e le tendenze malvagie. Abitano temporaneamente la casa di Dio solo perché sono coinvolti le loro prospettive e il loro destino. Il loro atteggiamento è determinato ad assicurarsi buone prospettive e un buon destino, e allo stesso tempo sono nella disposizione mentale di tentare la sorte, sperando che quando l’opera di Dio finirà, saranno tra coloro che entreranno nel Regno dei Cieli e riceveranno grandi benedizioni. Che tipo di mentalità è questa? Vogliono trarre profitti da Dio per raggiungere i loro obiettivi, ma non vogliono sottomettersi a Lui; inoltre, non credono nemmeno a tutte le parole che Dio ha detto, né credono che Egli regni sovrano su tutte le cose. Ciò non rivela una dose di malvagità? Il loro atteggiamento di studio verso la parola di Dio fa di loro dei miscredenti. Che gli anticristi possano adottare un tale atteggiamento nell’esaminare, leggere e trattare le parole di Dio dimostra che sono dei miscredenti da manuale, dei veri e propri miscredenti in tutto e per tutto. Allora perché possono ancora svolgere qualche lavoro superficiale nella casa di Dio e continuare a seguire senza allontanarsi? Perché possono rimanere e persino partecipare alla vita della chiesa, e continuare ad ascoltare e leggere le parole di Dio, a prescindere da quanto siano stati potati? Come mai? (Vogliono ricevere benedizioni.) Perché vogliono ricevere benedizioni. Come dicono i non credenti: “Chiunque mi dia da mangiare è mia madre, chiunque mi dia soldi è mio padre”. Che tipo di ragionamento è questo? Non è forse impregnato della filosofia di Satana per le relazioni mondane? È sotto il dominio di questa filosofia satanica che gli anticristi credono in Dio: “Non mi importa quale genere di opera straordinaria tu abbia compiuto: qualunque sia la tua indole o la tua essenza, fintanto che mi garantirai benedizioni, una buona destinazione e un buon futuro, e mi farai ottenere grandi benedizioni, io ti seguirò e ti considererò come dio, per ora”. C’è qui una qualche componente di fede autentica? (No.) Pertanto, se consideriamo il modo in cui trattano le parole di Dio, descrivere queste persone come anticristi e miscredenti è fin troppo accurato!

Note a piè di pagina:

a. Il testo originale non contiene la frase “credono che”.

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