Tema 9: Fanno il loro dovere solo per distinguersi e soddisfare i propri interessi e le proprie ambizioni; non considerano mai gli interessi della casa di Dio e addirittura li vendono in cambio della gloria personale (Parte settima) Sezione tre

Uno degli intenti e degli atteggiamenti principali degli anticristi nei confronti del loro dovere è usarlo come un’opportunità per condurre una transazione con Dio e guadagnare i benefici che desiderano. Credono inoltre: “Quando le persone abbandonano le loro famiglie e rinunciano alle loro prospettive mondane per fare il loro dovere nella casa di dio, va da sé che dovrebbero guadagnare qualcosa, ricevere qualcosa in cambio, questo è semplicemente giusto e ragionevole. Se si fa il proprio dovere e non si ottiene nulla, anche se si ricevono delle verità, non ne vale la pena. Nemmeno il cambiamento d’indole è un vantaggio così tangibile: anche se si è ricevuta la salvezza, nessuno sarà in grado di vederlo!” Questi miscredenti chiudono gli occhi di fronte a qualsiasi richiesta Dio ponga all’umanità. Non la riconoscono e non ci credono, adottano un atteggiamento di negazione. A giudicare dagli atteggiamenti e dalle intenzioni con cui gli anticristi trattano il loro dovere, è chiaro che non sono persone che perseguono la verità e che sono invece miscredenti e opportunisti; appartengono a Satana. Avete mai sentito dire che Satana è capace di assolvere lealmente un dovere? (No.) Se Satana è capace di assolvere il suo “dovere” davanti a Dio, allora questo dovere deve essere messo tra virgolette, perché Satana lo sta facendo passivamente e per costrizione; Satana è manovrato da Dio e Dio lo sta sfruttando. Pertanto, a causa della loro essenza da anticristo e poiché non amano la verità, gli anticristi provano avversione per la verità; ancor più, a causa della loro natura malvagia, non sono in grado di svolgere i loro doveri di esseri creati incondizionatamente o senza compenso, né di perseguire la verità o di acquisirla mentre assolvono i loro doveri, o di svolgerli in base alle richieste delle parole di Dio. Per via di questa loro natura, dell’atteggiamento con cui trattano i loro doveri e delle loro varie manifestazioni nell’assolvimento dei loro doveri, gli anticristi trattano i loro doveri con negligenza. Nell’assolverli, sono capaci di compiere il male e di interpretare un ruolo di intralcio e disturbo del lavoro della casa di Dio in qualsiasi momento e in qualsiasi circostanza. Qual è la loro manifestazione principale e preminente nell’assolvimento dei loro doveri? È l’agire ostinatamente e arbitrariamente, l’agire di testa loro e il fare le cose senza consultare gli altri. Fanno a modo loro, senza considerare le conseguenze. Considerano solo come andare avanti e come poter controllare più persone attraverso l’assolvimento dei loro doveri. Vogliono solo dimostrare a Dio di aver patito delle avversità e di aver pagato un prezzo nell’assolvere i loro doveri, di avere un capitale e di avere il diritto di chiedere a Dio ricompense e una corona, in modo da realizzare le loro ambizioni e i loro desideri e raggiungere il loro obiettivo di ricevere benedizioni.

Nell’assolvimento dei loro doveri, gli anticristi calcolano costantemente le loro prospettive e il loro destino: da quanti anni svolgono i loro doveri, quante avversità hanno sopportato, a quanto hanno rinunciato per Dio, quale prezzo hanno pagato, quanta energia hanno investito, quanti anni della loro giovinezza hanno ceduto, se hanno o meno raggiunto il diritto di ricevere ricompense e una corona, se hanno accumulato abbastanza capitale in questi pochi anni di assolvimento dei doveri, se sono persone favorite agli occhi di Dio e al Suo cospetto, se agli occhi di Dio sono persone che possono ricevere ricompense e una corona. Nell’assolvimento dei loro doveri, essi soppesano, calcolano e pianificano costantemente in questo modo, osservando allo stesso tempo sia le parole e le espressioni degli altri, sia le valutazioni e le affermazioni che i fratelli e le sorelle fanno su di loro. Naturalmente, la cosa che li preoccupa di più è che il Supremo sappia che esistono e che stanno svolgendo i loro doveri. Sono ancora più preoccupati di come il Supremo li vede, parla di loro e li valuta, del fatto che il Supremo comprenda o meno le loro “buone intenzioni” nel patire avversità e nel pagare un prezzo, del fatto che il Supremo conosca chiaramente le sofferenze e le tribolazioni che hanno sopportato negli anni in cui hanno seguito Dio, di come il Dio in cielo giudichi tutto ciò che fanno. Mentre si danno da fare nei doveri che hanno, con la mente sono costantemente impegnati a calcolare, cercano di acquisire informazioni da più fonti e valutano se possono evitare i disastri, ottenere l’approvazione di Dio e ricevere quella corona e quelle benedizioni sconosciute. Queste sono le cose che spesso calcolano nel profondo del loro cuore, le cose più importanti e fondamentali che calcolano ogni momento di ogni giorno. Ma non provano mai a riflettere, a chiedersi se siano persone che praticano la verità oppure no, quanto ne capiscano della verità, quanta della verità che capiscono sappiano effettivamente praticare, se la loro indole abbia subito un reale cambiamento, se vi sia un minimo di sincerità, o una qualche adulterazione, transazione o richiesta contenuta nelle cose che fanno per Dio, quanta corruzione abbiano rivelato nell’assolvimento dei loro doveri, se ogni dovere e compito che svolgono quotidianamente sia fatto in base alle verità principi, se l’assolvimento dei loro doveri sia all’altezza degli standard e soddisfi le intenzioni di Dio. Non riflettono mai su queste cose, né cercano di ponderarle. Calcolano solo se possono guadagnare benedizioni in futuro e qual è la loro destinazione. Calcolano solo i propri interessi, i propri guadagni e le proprie perdite, ma non investono mai energie o sforzi nella verità, nel cambiamento d’indole o in un modo per soddisfare le intenzioni di Dio. Gli anticristi non praticano mai la riflessione, la conoscenza o l’analisi della propria indole corrotta o dei cammini sbagliati che hanno intrapreso; non considerano mai come cambiare la propria prospettiva errata. Non odieranno mai il fatto di aver violato la verità e di aver compiuto molte azioni malvagie in opposizione a Dio, non odieranno mai sé stessi perché vivono secondo la loro indole corrotta e non proveranno mai rimorso per i cammini sbagliati che hanno intrapreso, o per le azioni con cui hanno causato intralcio e disturbo. Nell’assolvimento del proprio dovere, oltre a nascondere a tutti i costi le proprie carenze, debolezze, negatività, passività e indole corrotta, fanno di tutto per mettersi in mostra, così da poter andare avanti; pensano a ogni modo possibile per mostrare i propri talenti, doni e capacità a Dio e al Suo popolo eletto. Usano questo per consolarsi e per convincersi di avere il capitale e la sicurezza di ottenere una corona e delle ricompense, di non dover percorrere il cammino del perseguimento della verità. Pertanto, la ragione degli anticristi è malsana. Comunque si condivida sulla verità e per quanto lo si faccia in modo chiaro, essi non comprendono comunque le intenzioni di Dio, né a cosa serva credere in Dio e quale sia il cammino corretto che le persone dovrebbero intraprendere. A causa della loro indole malvagia, della loro natura malvagia e della loro natura essenza, nel profondo, tali individui non riescono a distinguere qual è la verità e quali cose sono positive, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Si aggrappano fermamente alle proprie ambizioni e ai propri desideri, considerandoli la verità, gli unici obiettivi di vita e l’impresa più giusta. Non conoscono la verità per la quale, se un individuo non cambia d’indole, allora sarà per sempre un nemico di Dio; non sanno che le benedizioni che Dio dona a una persona e il modo in cui la tratta non si basano sulla levatura, sui doni, sui talenti o sul capitale della persona, ma su quanta verità pratica e quanta verità guadagna, sul fatto che sia o meno una persona che teme Dio e fugge il male. Queste sono verità che gli anticristi non capiranno mai. Gli anticristi non se ne renderanno mai conto, ed è in questo che sono più sciocchi. Dall’inizio alla fine, qual è l’atteggiamento degli anticristi nei confronti del loro dovere? Credono che fare il proprio dovere sia una transazione, che chi si spende di più nel proprio dovere, dà il maggior contributo alla casa di Dio e tiene duro più anni nella casa di Dio avrà maggiori possibilità di essere benedetto e di ottenere una corona alla fine. Questa è la logica degli anticristi. È una logica corretta? (No.) È facile rovesciare questo tipo di prospettiva? Non è facile rovesciarla. Questo dipende dalla natura essenza degli anticristi. Nel loro cuore provano avversione per la verità, non ricercano affatto la verità e stanno intraprendendo il cammino sbagliato, quindi la loro prospettiva di condurre transazioni con Dio non è facile da rovesciare. In definitiva, gli anticristi non credono che Dio sia la verità, sono dei miscredenti, sono qui per speculare e per guadagnare benedizioni. Per i miscredenti, credere in Dio è di per sé insostenibile, è una cosa assurda; essi vogliono condurre una transazione con Dio e guadagnare benedizioni patendo la sofferenza e pagando il prezzo per Dio: questa è una cosa ancora più assurda.

Gli anticristi credono in Dio solo per guadagnare benedizioni e una corona. Non hanno intrapreso questo cammino perché qualcuno li ha costretti, né tanto meno perché le parole di Dio li hanno in qualche modo sviati. Dio ha fatto delle promesse agli esseri umani, ma allo stesso tempo ha anche donato loro una gran quantità di verità e ha posto loro molte richieste, cosa che le persone normali dovrebbero essere in grado di vedere. Cosa pensano le persone dotate della ragione della normale umanità? “Non è facile guadagnare queste benedizioni, quindi devo agire secondo le richieste di Dio e percorrere il cammino corretto; non devo percorrere il cammino di Paolo. Se le persone percorrono il cammino di Paolo, allora sono completamente spacciate. Solo quando le persone credono, accettano e si sottomettono alle parole di Dio, allora avranno a che fare con tutte le promesse, le benedizioni, le prospettive e il destino di cui Dio ha parlato. Se non credono, non accettano e non si sottomettono a queste parole di Dio, non avranno minimamente a che fare con tutte le promesse e le benedizioni di cui Dio ha parlato”. Le persone in possesso della ragione dell’umanità normale penseranno in questo modo. Ma perché gli anticristi non la pensano così? Gli anticristi sono dei satana, dei diavoli, e non possiedono la ragione dell’umanità normale; questo è il primo motivo. In secondo luogo, gli anticristi provano avversione per la verità, non credono ad alcuna parola pronunciata dalla bocca di Dio e provano avversione per le cose positive. Una persona che non riconosce la verità e prova avversione per le cose positive può forse praticare in base alla verità e alle cose positive? (No.) È come far mangiare a un lupo l’erba come fa una pecora: fondamentalmente non può farlo. Quando non c’è carne e sta per morire di fame, magari lo si potrà costringere a mangiare un po’ d’erba, ma quando c’è della carne da mangiare la sua prima scelta è certamente quella di mangiare carne; questo è determinato dalla natura del lupo. Gli anticristi hanno tale natura. I loro interessi possono spingerli a manifestare alcuni buoni comportamenti, a pagare un certo prezzo e a mostrare alcune buone manifestazioni, ma non possono mai rinunciare al perseguimento e al desiderio di questi vantaggi. Per esempio, nell’assolvimento del loro dovere perseguono gli interessi personali e pensano a come trasformare il loro dovere in un capitale per guadagnarsi delle benedizioni. Quando questa speranza si infrange e questa linea di difesa crolla, sono capaci di abbandonare il loro dovere in qualsiasi momento e in qualsiasi circostanza. Quando arriverà quel momento e tu dirai loro quanto è bello e perfettamente naturale e giustificato fare il proprio dovere, ascolteranno ancora? (No.) Quando decidono di abbandonare e di andarsene, le persone tentano di convincerli: “Dovresti rimanere. Fare il proprio dovere è così bello e tornare nel mondo è così difficile. Non guadagnerai nulla, verrai maltrattato e sarai esausto, non acquisirai la verità e non avrai alcuna possibilità di essere salvato”. Le persone potranno anche pensare che sia giusto dare loro dei consigli, essi però non solo non resteranno, ma piangeranno anche per l’imbarazzo. Perché piangono? (Sentono di aver subito un torto.) È vero. E di che torto si tratta? (Sentono di aver subito un torto perché pensano di aver sopportato molte sofferenze e di aver pagato un prezzo elevato senza aver ottenuto ciò che volevano.) Pensano di non aver guadagnato nulla e sono pieni di lamentele. Dio compie un’opera così grande, eppure ciò non li ha mai commossi, né hanno mai versato una lacrima per questo, ma quando gli altri tentano di persuaderli, loro si mettono a piangere. Se sentivano di aver subito un torto, perché non lo hanno detto? Dirlo chiaramente non avrebbe sistemato le cose? Perché piangono? Perché non parlare chiaramente e basta? Il motivo è che i loro pensieri sono così indicibili che persino loro si vergognano di parlarne. All’inizio hanno fatto un giuramento a Dio che ha scosso il cielo e la terra, e ora? “Mi pento di quello che ho fatto; come ho potuto essere così sciocco? Se avessi saputo che si sarebbe arrivati a questo, non avrei agito come ho fatto in passato! Allora non capivo nulla. Dicevano che credere in dio è positivo, così l’ho fatto. Ho persino abbandonato la mia famiglia e il mio lavoro per fare il mio dovere nella casa di dio. Ho sofferto molto, sono stato perseguitato e arrestato, ma in questi anni non ho guadagnato nulla svolgendo il mio dovere”. Sentono di aver subito un torto, sono addolorati e rimpiangono tutto ciò che hanno fatto. Pensano che non ne sia valsa la pena, pensano di essere stati ingannati e raggirati. Cosa direste che andrebbe fatto con simili individui? (Andrebbero subito mandati via.) Tentereste ancora di persuaderli? (No.) Se continuerete a tentare di persuaderli, si rotoleranno per terra facendo una scenata. Non dovete assolutamente tentare di persuadere le persone di questo genere.

La casa di Dio è la buona terra di Canaan. È una porzione di terra pura. Le persone vengono nella casa di Dio e ricevono il giudizio e la potatura delle parole che provengono da Dio; ricevono da Lui provvista, assistenza, guida e benedizioni. Dio opera e pasce personalmente, e anche se le persone devono pagare un minimo di prezzo e sopportare qualche sofferenza, ne vale la pena. Tutto ciò che le persone fanno per liberarsi da questo mondo malvagio, per cambiare la loro indole e per essere salvate è meritevole. Per gli anticristi invece, se non si tratta di guadagnare benedizioni o ricompense, se la corona e le ricompense non esistono, allora fare tutte queste cose non è meritevole: sono tutte azioni sciocche e manifestazioni di un raggiro subito. Per quanto grande sia la loro determinazione o per quanto nobile sia il voto che hanno fatto in passato, può essere tutto cancellato come nulla fosse e non se ne può tenere conto. Se nell’assolvimento del loro dovere soffrono e pagano un prezzo in questo modo e alla fine non guadagnano nulla, starebbero meglio fuggendo da questo “luogo travagliato” il prima possibile. Gli anticristi considerano il fatto di spendersi per Dio, di patire avversità e di pagare un prezzo nell’assolvimento del loro dovere come cose che non possono evitare di fare, come merce di scambio per ottenere un capitale da scambiare con una corona e delle ricompense. Questo punto di partenza è di per sé sbagliato, quindi qual è il risultato finale? In alcune persone, l’assolvimento del dovere si va smorzando: non sono in grado di offrire manodopera fino alla fine. Allo stesso tempo, a causa della loro natura essenza, tali individui violano costantemente le verità principi nell’assolvimento del loro dovere, agendo in modo sconsiderato e arbitrario e facendo solo cose che creano intralcio e disturbo. Allora, in che cosa si trasformano i doveri che svolgono? Agli occhi di Dio, non sono azioni buone, ma malvagie, e per di più in gran quantità. Questi risultati hanno una causa di fondo. Può una persona che semplicemente non crede nella verità o nelle parole di Dio agire secondo le Sue parole? Certamente no. Non farà che trovare ogni occasione per mettersi in mostra, prendere il potere, controllare gli altri, il comportamento e i pensieri degli altri, controllare persino tutto ciò che riguarda le persone, per i propri scopi. Per questo motivo, alcune di queste persone che compiono molte azioni malvagie vengono espulse, mentre altre, relativamente infide e brave a camuffarsi, rimangono comunque nella casa di Dio. Perché si dice che rimangono nella casa di Dio? Costoro non hanno compiuto un male palese e alcuni di loro sanno persino qual è il loro posto e sono ben educati e obbedienti, fanno tutto ciò che viene chiesto loro; tuttavia, per quanto riguarda la loro essenza, non riescono ad adempiere i loro doveri e obblighi al meglio delle loro capacità. Non si spendono per Dio, invece se la cavano alla bell’e meglio e perdono tempo, credendo che, se resisteranno fino alla fine, vinceranno e guadagneranno qualcosa. Che tipo di individui sono costoro? Sono opportunisti, individui che fondamentalmente non perseguono la verità. Alcuni hanno compiuto del male nella casa di Dio, ma in base ai decreti amministrativi della casa di Dio non hanno raggiunto un livello tale da essere allontanati o espulsi, così continuano a fare il loro dovere. In realtà, nel profondo, sanno che, se la casa di Dio non li ha allontanati né espulsi, non è perché non sia ben informata sul loro conto o non conosca il loro vero stato di cose, ma per vari altri motivi. Anche alcuni di costoro che non sono stati espulsi sono anticristi. Perché dico questo? Perché queste persone ora non hanno alcuna possibilità, eppure, in base alla loro natura essenza, una volta che acquisiscono prestigio e detengono il potere, compiranno immediatamente molto male. Inoltre, anche se non sono state allontanate dalla casa di Dio, nell’assolvimento dei loro doveri di solito i contro superano i pro. Fanno spesso delle cose cattive, cose che danneggiano gli interessi della casa di Dio. Pur sapendolo, non provano mai rimorso, non pensano mai di aver sbagliato, né pensano mai che non avrebbero dovuto agire così. Non hanno rimpianti; anzi, che tipo di stato sorge nei loro cuori? “Fintanto che la casa di Dio non mi espellerà, mi limiterò a trascinare la mia permanenza qui e a cavarmela alla bell’e meglio finché avrò tempo. Non perseguirò la verità e, se mi chiederanno di fare qualcosa, farò quello che posso. Se sarò felice, farò un po’ di più, in caso contrario farò un po’ di meno. Devo inoltre tenerli a freno e diffondere un po’ di negatività e di nozioni, diffondere parole di critica. Quando arriverà il momento, anche se mi allontaneranno, mi espelleranno e non guadagnerò alcuna benedizione, userò alcune persone come capro espiatorio e ne trascinerò altre giù con me”. Non sono forse individui malevoli? Essi osservano quali persone non hanno discernimento, quali sono spesso deboli e negative, quali hanno una cattiva umanità, quali sono promiscue, quali appaiono simili ai non credenti; poi le adescano e diffondono negatività su di loro dietro le quinte. Conoscono la natura di tali azioni? La conoscono fin troppo bene. Allora perché sono comunque capaci di comportarsi così? (La loro natura non può essere cambiata.) Il fatto che la loro natura non possa cambiare è qualcosa che appare in superficie, ma in realtà cos’è che pensano? (Vogliono che siano entrambe le parti a perderci, e far perire gli altri insieme a loro, al fine di vendicarsi di Dio.) Hanno questa mente maligna. Sanno di avere i giorni contati e che prima o poi dovranno essere allontanati. Sanno quello che hanno fatto e ne conoscono la natura, eppure non solo non invertono la rotta, non si pentono e non rinunciano al male che compiono, ma anzi raddoppiano la dose e adescano altre persone malevole a compiere il male insieme a loro. Diffondono persino negatività e disseminano nozioni, inducendo altre persone ad abbandonare i loro doveri e danneggiando gli interessi della casa di Dio. Questo racchiude in sé un po’ della natura della vendetta; ciò che essi dicono facendo ciò è: “Non posso continuare a credere, prima o poi sarò allontanato dalla casa di dio, quindi non vi darò vita facile e nemmeno lascerò che la casa di dio abbia vita facile!” Prima che la casa di Dio abbia preso una decisione su di loro, colpiscono in anticipo. Queste non sono forse azioni da persone malevole? Essi credono: “Non ho speranza di guadagnare benedizioni. Non c’è bisogno che mi diciate cosa ho fatto in passato: capisco tutto chiaramente. Non c’è bisogno che mi espelliate; me ne andrò da me”. Credono persino che fare questo denoti consapevolezza di sé e ragionevolezza, che sia una mossa saggia. Dicono: “Se non mi permetterai di guadagnare benedizioni e non otterrò nulla, non solo non mi pentirò, ma ti tirerò indietro, diffonderò negatività nonché nozioni e fallacie alle tue spalle. Se io non potrò guadagnare benedizioni, allora non pensare che potranno gli altri!” Simili individui non sono forse maligni? Alcuni anticristi diffondono anche parole di questo genere: “Le persone come noi sono oggetto di sfruttamento nella casa di dio; siamo tutti troppo sciocchi!” Vedono che non possono guadagnare benedizioni, quindi si concentrano in modo specifico sulla diffusione di queste cose alle persone negative, confuse e prive di discernimento. Ciò non racchiude forse la natura del disturbo? Una volta che credono di non poter rimanere saldi nella casa di Dio, che non saranno benedetti e che prima o poi verranno allontanati, il cammino che scelgono non è quello di rinunciare al male che compiono, di confessarsi e pentirsi davanti a Dio, di fare il loro dovere con sincerità e di rimediare ai loro errori passati. Al contrario, doppiamente diffondono negatività nella casa di Dio, disturbano gli altri nell’assolvimento dei loro doveri, danneggiano e disturbano il lavoro della casa di Dio, tentano di indurre altre persone a compiere il male come loro, a diventare negative, a ritirarsi e ad abbandonare l’assolvimento dei loro doveri, raggiungendo così il loro obiettivo di vendetta. Non è forse questo che fanno le persone malevole? Costoro hanno ancora Dio nel cuore? (No.) Hanno nel cuore un vago Dio in cielo e considerano un essere umano il Dio che può essere visto dalle persone sulla terra e che opera tra le persone. Ci sono anche alcuni che fanno il contrario. Nel loro cuore hanno sempre creduto in un Dio vago, ma alla fine si sottomettono alle persone che idolatrano come dei, quindi si sottomettono a loro in tutto ciò che fanno. Cosa significa credere in Dio come se fosse un essere umano? Quando costoro credono in un Dio vago, credono che questo Dio vago che non possono vedere sia in grado di elargire loro benedizioni e abbia capacità sufficienti per portarli nell’età successiva e donare loro ricompense e una corona. Prima ancora di rendersene conto, iniziano a dubitare del Dio concreto che è in terra. Comunque Lo guardino, non sembra Dio, quindi hanno difficoltà a credere in Lui. Nel loro cuore credono che solo il Dio in cielo sia il vero Dio e, poiché il Dio concreto che possono vedere è troppo insignificante, troppo normale e troppo concreto, ai loro occhi non ha le caratteristiche necessarie per poter credere in Lui; considerano questo Dio come un essere umano. Quando considerano Dio come un essere umano, emergono le loro difficoltà: “A parte donare alle persone la verità e fare loro qualche promessa, cos’altro è capace di fare questa persona? Indipendentemente da come lo guardo, non assomiglia a dio e non può portare alle persone alcun vantaggio o beneficio. È solo un essere umano; cosa può fare costui? Se le persone credono in dio, hanno ancora un po’ di speranza, un po’ di sostegno spirituale. Se invece credono in un essere umano, quali vantaggi e benefici può dar loro costui? Le speranze e il sostegno delle persone possono forse realizzarsi in lui? Non si risolveranno in nulla? Se è un essere umano, allora non c’è bisogno di avere paura di lui. Dirò quello che dovrei dire e farò quello che dovrei fare davanti ai suoi occhi”. Questo è il modo in cui le persone malevole trattano Dio. Quando non Lo hanno visto, immaginano che Dio sia così elevato, così sacro, così inoffendibile, ma quando vedono Dio in terra le loro fantasie e le loro nozioni diventano insostenibili. Cosa fanno quando accade questo? Trattano Dio come un essere umano. Allora scompare quel minimo di rispetto per Dio che ancora avevano nel cuore, per non parlare della paura o del timore nei Suoi confronti. Senza queste cose, le persone malevole diventano più audaci e le linee di difesa e la diffidenza nei loro cuori svaniscono; a quel punto oseranno fare qualsiasi cosa. Anche se costoro crederanno fino alla fine, saranno comunque persone che si oppongono a Dio.

Per gli anticristi è facile credere nel Dio in cielo, mentre credere nel Dio in terra è davvero difficile per loro. Paolo è stato un esempio vivente di ciò. Qual è stato il risultato finale della sua fede in Cristo? In che cosa si è trasformato l’obiettivo che ha perseguito nella sua fede in Cristo? Egli voleva diventare Cristo e sostituirsi a Lui. Rinnegava il Dio in terra e voleva ottenere una corona e le benedizioni da Dio in cielo. Questi anticristi sono esattamente come Paolo. Considerano il Dio in terra come un essere umano e considerano il vago Dio in cielo che non può essere visto come il Dio più grande nei loro cuori, che può essere ingannato, manipolato a piacimento, interpretato come vogliono ed essere reso oggetto di nozioni e opposizione quando pare a loro. Questa è la differenza tra come i miscredenti e gli anticristi trattano il Dio in cielo e come trattano il Dio in terra. Proprio perché trattano il Dio in terra con un simile atteggiamento, essi producono manifestazioni diverse nel trattamento dei loro doveri. Queste manifestazioni includono il fatto di essere sempre meno interessati e disposti a svolgere i loro doveri quando vedono il Dio in terra. Ciò fa perdere loro interesse nel credere in Dio, fa produrre delle manifestazioni e dei pensieri negativi. Pertanto, alla fine, tutti gli anticristi sono incapaci di rimanere saldi; anche se la chiesa non li allontana, se ne andranno di propria iniziativa. Conoscete esempi di questo tipo? (Sì, io ho incontrato un anticristo in passato. Era particolarmente arbitrario. Non perseguiva né praticava la verità, e faceva il suo dovere in modo superficiale e incosciente. Inoltre, non si impegnava nello studio della sua professione, era particolarmente pigro e si dava delle arie. Ogni giorno si preoccupava solo del cibo e dei vestiti e si dedicava alla fornicazione. Quando è stato espulso, non ha mostrato la minima intenzione di pentirsi, anzi lo ha ritenuto una sorta di sollievo.) Persone come queste non fanno tesoro dell’opportunità di assolvere un dovere, tanto meno rispettano il proprio dovere o vi attribuiscono un valore; sono superficiali e sprecano il loro tempo. Qualcuno ha condiviso con quell’individuo che non è questo il modo di svolgere un dovere? (Sì. Anch’io ho condiviso con lui, ma non mi ascoltava, il suo atteggiamento era alquanto superficiale.) Qualcun altro faccia degli esempi. (C’era un regista che faceva sempre il suo dovere in modo superficiale; molto del materiale che girava era inadeguato; provocava anche intralci e disturbi. Dopo essere stato spostato nel Gruppo B, ha smesso di svolgere il suo dovere. Investiva tutto il tempo nell’andare al lavoro e nel guadagnare soldi, frequentava i non credenti; alla fine è stato allontanato. In realtà, anche se la chiesa non l’avesse allontanato, se ne sarebbe andato di sua iniziativa. Non perseguiva la verità e alla fine non è stato in grado di rimanere saldo.) Tutti questi anticristi hanno la stessa indole essenza: provano avversione per la verità e per le cose positive, amano l’ingiustizia e hanno ambizioni e desideri estremamente forti. Trattano il loro dovere come un gioco e in modo superficiale; il loro stile di comportamento è particolarmente inappropriato e privo di freni. La loro natura è malvagia e maligna. Vengono nella casa di Dio e assolvono un dovere solo per guadagnare benedizioni e, se non fosse per questo, non crederebbero in Dio! Fondamentalmente non c’è alcuna differenza tra costoro e i non credenti, sono dei veri e propri miscredenti e non credenti; è questa la loro essenza. Se non permetti loro di essere come i non credenti e fai loro svolgere il loro dovere insieme a dei credenti in Dio, troveranno questa vita molto dolorosa e ogni giorno sembrerà loro una tortura. Non trovano interessante svolgere il loro dovere con i fratelli e le sorelle nella casa di Dio in modo composto, mantenendo il posto che si addice loro, e ritengono che questa vita non sia così libera e priva di vincoli come lo è frequentando i non credenti nel mondo; trovano che quello sia il modo interessante di vivere. Pertanto, vengono nella casa di Dio e svolgono il loro dovere per pura necessità, spinti dall’intenzione di guadagnare benedizioni e per soddisfare le loro ambizioni e i loro desideri personali. A giudicare dalla loro natura essenza, fondamentalmente non amano la verità né le cose positive, e tanto meno credono nelle cose che Dio può realizzare. Sono dei veri e propri miscredenti e dei totali opportunisti. Non sono venuti per assolvere i loro doveri, ma per compiere il male, causare disturbi e condurre transazioni. Quindi, a giudicare dalla somma di queste manifestazioni degli anticristi, quando costoro sono nella casa di Dio sono utili o dannosi per il suo lavoro? (Dannosi.) Hai mai visto una persona con un’essenza da anticristo che possedesse in qualche modo doni e capacità e che sapesse stare al posto che le spettava, svolgendo il suo dovere nella casa di Dio senza causare problemi o intralci? Supponiamo che tu dica a un anticristo: “Per una persona come te, che in passato ha compiuto del male, non è sicuro che ci sia un qualche tipo di prospettiva o di destino in futuro. Dato che in qualche modo possiedi dei doni, lavora sodo per prestare servizio nella casa di Dio!” Egli sarà disposto a prestare servizio senza considerare se sarà benedetto o se subirà disgrazie? Assolutamente no. Le persone che possono raggiungere questo sono quelle in possesso di un’umanità relativamente buona, ma gli anticristi possiedono tale umanità? (No.) Hanno un’indole maligna. Pensano: “Se non mi concedi dei vantaggi, delle promesse o degli impegni, allora come posso lavorare duramente per te? Non pensarci nemmeno, non esiste!” Si tratta di un’indole maligna. Questa è la manifestazione totale di come gli anticristi trattano il loro dovere, Dio e le richieste di Dio. Pensate che ci siano anticristi che dicono: “Dio mi ha sollevato e mi ha fatto questo dono, quindi mi offrirò a Lui”? (No.) Cosa diranno? “Vuoi sfruttarmi? Tu favorisci i miei doni e i miei talenti e basta. Se vuoi approfittarti di me, allora devi accordarmi dei vantaggi. Se vuoi sfruttarmi, non accadrà mai!” Non credono che Dio li stia sollevando, né credono che questa sia un’opportunità data loro da Dio e di cui dovrebbero fare tesoro; credono che li si stia sfruttando. Questo è ciò che credono gli anticristi. Alcuni magari sono temporaneamente ignoranti, causano intralci e disturbi e fanno delle cose cattive, ma poi vengono isolati affinché riflettano su sé stessi. Coloro che perseguono la verità riflettono per un po’ e dicono: “Devo confessarmi e pentirmi davanti a Dio, non posso più comportarmi così in futuro. Devo imparare a sottomettermi, a collaborare con gli altri, a ricercare la verità e ad agire in base alla parola di Dio, non devo più compiere il male”. In seguito la chiesa assegna loro dei doveri ed essi ringraziano Dio con fiumi di lacrime, apprezzando dal profondo del cuore questa possibilità che Dio ha dato loro. Si sentono onorati di avere l’opportunità di fare di nuovo il loro dovere. Sentono di doverne fare tesoro e di non lasciarsela sfuggire di nuovo, assolvono il loro dovere meglio di prima. Hanno una certa conoscenza di sé stessi e hanno subito dei cambiamenti. Magari sono ancora capaci di comportarsi da ignoranti, di diventare negativi e deboli, a volte di abbandonare il loro lavoro, ma a giudicare dalla loro mentalità e dal loro atteggiamento, in generale sono già cambiati. Odiano le loro azioni passate e hanno una certa conoscenza di questa questione. Sono in grado di accettare la verità e sono in qualche modo sottomessi. Cosa più importante, quando la casa di Dio permette loro di tornare e fare il loro dovere, non rifiutano, non accampano scuse, non oppongono resistenza e non dicono cose spiacevoli. Al contrario, si sentono onorati, percepiscono che Dio non li ha abbandonati e pensano che, dal momento che hanno ancora la possibilità di svolgere il loro dovere nella casa di Dio, dovrebbero farne tesoro. Il loro atteggiamento ha già subito un grande cambiamento. Queste persone sono quelle che possono essere salvate.

Qual è la differenza tra gli anticristi e le persone che possono essere salvate? Quando gli anticristi assolvono il loro dovere, vogliono avere l’ultima parola, si sforzano di ottenere potere e vantaggi e fanno tutto quello che vogliono. Se non guadagnano potere o vantaggi, non vogliono assolvere il loro dovere. Dopo aver intralciato e disturbato il lavoro della chiesa ed essere stati destituiti, isolati o allontanati dalla casa di Dio, sono in grado di pentirsi veramente? Cosa dicono? “Volete che mi penta così da potermi sfruttare? Mi tirate dentro quando sono utile e mi cacciate via quando non avete bisogno di me”. Che logica distorta è questa? Cosa significa cacciare via? Se non avessero compiuto il male, la casa di Dio li avrebbe gestiti? La casa di Dio li avrebbe forse trattati arbitrariamente, se avessero compiuto il loro dovere in base ai principi? Costoro hanno arrecato perdite al lavoro della chiesa perché hanno causato intralci e disturbi e hanno compiuto il male. La casa di Dio li ha gestiti e loro non solo rifiutano di accettarlo o di riflettere su sé stessi e tentare di conoscersi, ma sono anche pieni di risentimento. Sentono di aver perso popolarità e potere, lo percepiscono come una prepotenza e un maltrattamento. Quando viene data loro la possibilità di fare di nuovo il loro dovere, non solo non sono grati nel loro cuore e non fanno tesoro di questa opportunità, ma addirittura muovono un’accusa falsa, dicendo che la casa di Dio li sta sfruttando. Non accettano da Dio l’atteggiamento con cui la casa di Dio li ha trattati. Credono invece che siano stati gli altri a far loro una prepotenza, a cacciarli via e a maltrattarli. Hanno il cuore pieno di lamentele e non vogliono assolvere di nuovo il loro dovere. La loro giustificazione per non volerlo assolvere di nuovo è che non vogliono essere sfruttati; credono che tutti quelli che fanno il loro dovere siano sfruttati dalla casa di Dio. Questo è così insensato e fallace! C’è anche una sola parola di ciò che corrisponda alla verità, all’umanità o alla razionalità? (No.) Quindi, gli anticristi non accettano la verità, hanno il cuore pieno di irruenza, di malignità, di lamentele, di transazioni e, ancor di più, pieno di desideri personali. Queste cose riempiono il loro cuore. Non riescono ad accettare da Dio di essere trattati dalla casa di Dio in alcun modo né in alcun ambiente che Dio orchestra per loro. Sanno solo affrontare queste cose con irruenza, prendendo occhio per occhio e dente per dente. Si approcciano a tutto questo usando i metodi e la logica di Satana. Quindi, alla fine, comunque non acquisiscono la verità e possono solo essere eliminati. Persone diverse hanno reazioni diverse, quando vengono destituite o riassegnate a doveri differenti, o anche quando vengono isolate o allontanate. Coloro che amano realmente la verità aborriscono le proprie azioni. Gli anticristi, che non amano la verità, nel loro cuore non solo non accettano queste cose da Dio, ma sono anche pieni di odio. Quali sono le conseguenze di ciò? In loro nascono lamentele, denigrazioni, giudizi e condanne. Arrivano a rifiutare e a bestemmiare Dio. Questa è l’origine del loro esito: è stabilito dalla loro natura essenza. Gli anticristi sono incapaci di comprendere la verità, di accettare le cose da Dio e di sottomettersi a tutto ciò che Dio ha disposto, quindi il loro esito è deciso. In questa vita vengono allontanati dalla casa di Dio; non c’è bisogno di menzionare cosa accadrà loro nel mondo a venire. Riuscite a capire a fondo queste questioni? Se identificate persone simili intorno a voi, sapete valutarle sul metro di queste Mie parole? Quali sono le manifestazioni più preminenti degli anticristi? Non credere alla verità, non accettare la verità, non sottomettersi alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio, non essere in grado di accettare nulla da Dio e non ammettere i propri errori né pentirsi, indipendentemente dai misfatti che compiono. Questo determina che costoro appartengono a Satana e che sono bersaglio di distruzione.

Tutti voi dovreste valutare voi stessi sul metro delle varie rivelazioni, manifestazioni e pratiche degli anticristi che ho esposto; nell’assolvimento dei vostri doveri, mostrerete senza dubbio alcune di queste manifestazioni, rivelazioni e pratiche, ma in che cosa siete diversi dagli anticristi? Sapete accettare da Dio le cose che vi accadono? (Sì.) Essere in grado di accettare da Dio ciò che vi accade: questa è la cosa più rara. Siete in grado di invertire rotta se intraprendete il cammino sbagliato, se fate qualcosa di sbagliato, se fate cose da ignoranti o se commettete trasgressioni? Siete capaci di pentirvi? (Sì.) Essere in grado di pentirsi e invertire rotta è la cosa più preziosa e rara. Ma è proprio di questo che gli anticristi sono sprovvisti. Solo le persone che saranno salvate da Dio hanno questo. Quali sono le cose più importanti da possedere? La prima è credere che Dio è la verità; questo è assolutamente fondamentale. Ne siete capaci? (Sì.) Gli anticristi non possiedono questa cosa del tutto fondamentale. La seconda è accettare che la parola di Dio è la verità; anche questo può essere considerato del tutto fondamentale. Terza cosa: sottomettersi alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio. Questo è assolutamente irraggiungibile per gli anticristi, ma è qui che comincia a diventare difficile per voi. La quarta è accettare tutto da Dio senza discutere, giustificarsi, accampare ragioni o lamentarsi. Questo è assolutamente impossibile per gli anticristi. La quinta è pentirsi dopo essersi ribellati o aver commesso delle trasgressioni. Questo sarà difficile da realizzare per voi. Avviene quando, dopo aver commesso delle trasgressioni, le persone acquisiscono gradualmente una certa conoscenza della propria indole corrotta attraverso un periodo di riflessione e di ricerca, di tristezza, di negatività e di debolezza. Naturalmente, questo richiede tempo. Potrebbe trattarsi di uno o due anni, oppure di un periodo più lungo. Ci si può veramente pentire solo dopo aver compreso appieno la propria indole corrotta e aver ceduto di cuore. Anche se non è facile, in definitiva si possono vedere manifestazioni di pentimento in coloro che perseguono la verità, in coloro che possono ottenere la salvezza di Dio. Gli anticristi invece non ne possiedono. Pensateci, quale anticristo non rivanga gli ultimi tre o cinque anni, o anche dieci o venti, dopo aver fatto qualcosa di male? A prescindere da quanto tempo sia passato, quando lo incontri di nuovo, tutto ciò di cui parla sono ancora quelle sue argomentazioni. Continua a non riconoscere e a non accettare le azioni malvagie che ha compiuto e non mostra nemmeno un minimo di rimorso. Questa è la differenza tra gli anticristi e le comuni persone corrotte. Perché gli anticristi non mostrano rimorso? Qual è la causa principale? Essi non credono che Dio sia la verità, cosa che li rende incapaci di accettare la verità. Questo è senza speranza ed è determinato dall’essenza degli anticristi. Quando Mi sentite analizzare le varie manifestazioni degli anticristi, voi pensate: “Sono spacciato. Anch’io ho un’indole da anticristo: non sono forse anch’io un anticristo?” Questa non è una mancanza di discernimento? È vero che hai un’indole da anticristo, ma ciò che ti differenzia dagli anticristi è che tu possiedi ancora delle cose positive. Sei in grado di accettare la verità, di confessarti, di pentirti e di cambiare; queste cose positive possono permetterti di liberarti dell’indole da anticristo, di purificare la tua indole corrotta e di raggiungere la salvezza. Questo non significa forse che hai speranza? C’è ancora speranza per te!

Per tutti voi è molto difficile scrivere articoli di testimonianza esperienziale e non riuscite a produrli. Alcuni scrivono un solo articolo di testimonianza dopo molti anni di esperienza. Altri ne scrivono solamente uno dopo aver creduto per dieci o vent’anni, e riassumono tutta insieme la quintessenza delle esperienze di questi anni. Altri ancora credono in Dio da trent’anni e non hanno ancora una vera conoscenza esperienziale. La linea di fondo è che non capiscono la verità. Allora, cosa dovrei fare di fronte a questa situazione attuale della vostra mancata comprensione della verità? Devo comunicare di più con voi, con pazienza e scrupolosità, parlando e chiacchierando di più, e voi dovete avere un po’ di pazienza e ascoltare di più le Mie condivisioni. Ascoltate con attenzione, acquisite discernimento e sforzatevi di comprendere l’essenza di ogni aspetto della verità. Come ho appena detto, se comprenderai quali sono le manifestazioni di coloro che possiedono un’indole da anticristo, quali sono le manifestazioni di coloro che hanno un’essenza da anticristo e qual è la differenza tra le due, allora avrai un cammino da percorrere e, allo stesso tempo, avrai anche discernimento. Sarai in grado di discernere la tua indole corrotta e la tua essenza da anticristo. Se incontrerete un anticristo, sarete in grado di discernerlo ed esporlo prontamente, di arrestare e limitare tempestivamente le sue azioni e pratiche sconsiderate e arbitrarie, di evitare o ridurre le perdite arrecate al lavoro della chiesa dalle sue azioni malvagie. Altrimenti, se avete una scarsa abilità di comprensione e siete privi di discernimento, o se non siete meticolosi quando si tratta della verità, e vi limitate sempre a capire le dottrine e non sapete capire a fondo l’essenza di una persona, questo vi porterà non solo a non essere in grado di discernere gli anticristi intorno a voi, ma anche a seguirli come se fossero dei bravi leader. Riflettete e considerate con attenzione: le cose che fanno gli anticristi arrecano alla casa di Dio più vantaggio o più danno? Dopo un’attenta considerazione potete vedere che, sebbene gli anticristi sembrino compiere alcune buone azioni mentre lavorano nella casa di Dio, in realtà fanno più male che bene. Le perdite superano i guadagni. Di fatto, le loro buone azioni portano pericoli nascosti ancora più grandi, causando al lavoro della chiesa più danni che benefici. Il ruolo di queste persone nella casa di Dio è quello di lacchè di Satana.

25 aprile 2020

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