Tema 15: Non credono nell’esistenza di Dio e negano l’essenza di Cristo (Parte seconda) Sezione uno
Oggi continueremo a condividere sul quindicesimo punto delle diverse manifestazioni degli anticristi: Non credono nell’esistenza di Dio e negano l’essenza di Cristo. Durante la nostra ultima condivisione abbiamo diviso questo argomento in due parti. La prima parte riguarda le diverse manifestazioni della miscredenza degli anticristi nell’esistenza di Dio, che abbiamo ulteriormente suddiviso in due punti: primo, gli anticristi che negano l’identità e l’essenza di Dio; secondo, gli anticristi che negano la sovranità di Dio su tutte le cose. L’ultima volta abbiamo condiviso principalmente sul modo in cui gli anticristi non riconoscano l’essenza di Dio o la Sua indole e non riconoscono che tutto ciò che Dio fa è la verità e rappresenta la Sua identità, e sul modo in cui gli anticristi di certo non accettino il significato e la verità dietro tutto ciò che fa Dio. Gli anticristi adorano Satana, lo considerano come Dio e usano tutte le sue affermazioni e punti di vista come base e standard con cui misurano l’identità di Dio, la Sua essenza e tutto ciò che Egli fa. Così, nei loro cuori, esaltano e adorano ripetutamente ciò che fa Satana, celebrano e lodano le sue azioni e si servono di lui per prendere il posto dell’identità e dell’essenza di Dio. Peggio ancora, basandosi sul loro riconoscimento di tutto ciò che fa Satana, in ogni occasione mettono in discussione e formano nozioni e giudizi sulle parole e sull’opera di Dio, e alla fine Ne condannano le parole e l’opera. Perciò, nel processo di seguire Dio, gli anticristi non accettano le Sue parole come loro vita, loro verità, o loro direzione e obiettivo di vita. Al contrario, in ogni occasione si oppongono a Dio e Ne misurano l’identità e l’essenza con cose come le loro nozioni e fantasie, la logica e i pensieri di Satana e con la sua indole e i suoi metodi. Nel processo di seguire Dio, dubitano e sospettano di Dio e Lo osservano di continuo, Lo giudicano, Lo disprezzano, Lo condannano e Lo negano costantemente nei loro cuori. Tutte queste cose che fanno gli anticristi e le loro diverse manifestazioni dimostrano in effetti che non sono seguaci di Dio, veri credenti, o amanti della verità e delle cose positive, e che invece sono nemici della verità e di Dio. Quando queste persone vengono alla casa di Dio, alla chiesa, non sono qui per ricevere la salvezza di Dio o per venire davanti a Lui e accettare le Sue parole come vita. E dunque, cosa stanno a fare qui? Quando queste persone vengono alla casa di Dio, stanno cercando prima di tutto di soddisfare almeno la loro curiosità; in secondo luogo, desiderano seguire questa tendenza; e in terzo luogo, vogliono benedizioni. Queste sono le loro intenzioni e i loro obiettivi, e nient’altro. A giudicare in base alla natura essenza degli anticristi, essi non hanno mai l’intenzione di accettare le parole di Dio come loro vita, non intendono mai prendere le Sue parole come principi di pratica o come direzione e obiettivo della loro vita né cambiare o abbandonare mai le proprie opinioni, o trasformare o abbandonare le proprie nozioni e venire davanti a Dio per pentirsi completamente, e prostrarsi davanti a Lui e accettarLo come loro Salvatore. Non hanno queste intenzioni. Si limitano a continuare a vantarsi davanti a Dio di quanto sono grandi, capaci, potenti, dotati e talentuosi, di come possono diventare un pilastro e una spina dorsale della casa di Dio e così via, con lo scopo di raggiungere il loro obiettivo di essere altamente considerati nella casa di Dio, riconosciuti da Dio e promossi nella Sua casa, al fine di soddisfare le loro ambizioni e i loro desideri. Non solo, ma vogliono anche soddisfare la loro ambizione, desiderio e piano di “ricevere il centuplo in questa vita e la vita eterna nel mondo a venire”. Hanno mai abbandonato queste ambizioni, desideri e piani? Sono in grado di comprendere, abbandonare e risolvere da un punto di vista soggettivo questi problemi? Non pianificano mai di farlo. A prescindere da ciò che dicono o smascherano le parole di Dio, anche se possono collegare le Sue parole a sé stessi, anche se sanno che i loro piani, pensieri e intenti sono opposti alle parole di Dio e non sono in accordo con esse, che vanno contro le verità principi e sono manifestazioni dell’indole degli anticristi, continuano a mantenersi saldi nei loro punti di vista, ambizioni e desideri e non hanno alcun piano per cambiare sé stessi, rovesciare i loro punti di vista, abbandonare ambizioni e desideri e venire davanti a Dio per accettare il Suo smascheramento, il Suo giudizio, il Suo castigo e la Sua potatura. Queste persone non sono solo intransigenti nei loro cuori, ma anche arroganti e presuntuose; sono arroganti al punto di essere completamente irragionevoli. Allo stesso tempo provano profonda avversione e odiano nel profondo dei loro cuori ogni parola pronunciata da Dio; odiano lo smascheramento da parte di Dio della natura essenza dell’umanità corrotta e il Suo smascheramento dei vari tipi di indole corrotta. Odiano Dio e la verità senza una buona ragione, e odiano addirittura coloro che perseguono la verità e che sono amati da Dio. Questo dimostra pienamente che l’indole degli anticristi è veramente malvagia. Anche il loro odio, l’ostilità, l’opposizione, il giudizio e la negazione gratuiti nei confronti di Dio e della verità ci mostrano che gli anticristi hanno davvero un’indole maligna.
I diversi tipi di indole degli anticristi sono esempi per eccellenza di quelli dell’umanità corrotta, e la gravità dei diversi tipi di indole degli anticristi supera quella di qualsiasi comune individuo corrotto. Non importa con quanta profondità o concretezza Dio smascheri l’indole corrotta dell’umanità, gli anticristi lo negano e lo rifiutano, non accettandolo come verità o come opera di Dio. Si limitano a riconoscere e a credere che essere sufficientemente malevoli, spietati, malvagi, cattivi e maligni alla fine sia l’unico modo per rimanere saldi, per distinguersi e mantenersi in piedi fino alla fine in questa società e in mezzo alle tendenze malvagie. Questa è la logica degli anticristi. Perciò gli anticristi nutrono ostilità e odio verso l’essenza giusta e santa di Dio, verso la Sua fedeltà e onnipotenza e verso altre cose positive come queste. A prescindere da quanto testimonino le persone sull’identità di Dio, l’essenza e tutta la Sua opera, e da quanto lo facciano in modo concreto e genuino, gli anticristi non lo accettano, non riconoscono che si tratta dell’opera di Dio, che in essa c’è da ricercare la verità o che è il miglior materiale educativo e la migliore testimonianza per la conoscenza di Dio da parte dell’umanità. Al contrario, costoro si prostrano in ammirazione di fronte a qualsiasi piccolezza fatta, consciamente o inconsciamente, da Satana. Quando si tratta delle cose che fa Satana, gli anticristi le accettano, ci credono, le adorano e le seguono in modo uniforme, a prescindere dal fatto che siano considerate nobili o infime tra gli uomini. Tuttavia c’è una cosa che turba gli anticristi: Buddha ha detto che può far trascendere le persone nella Terra Pura, e gli anticristi pensano: “Questa Terra Pura sembra essere inferiore al Regno dei Cieli e al paradiso di cui parla dio, non è proprio ideale. Sebbene Satana sia potente e possa portare infiniti vantaggi alle persone e soddisfare tutte le loro ambizioni e desideri, una cosa che non è in suo potere è fare una promessa all’uomo, consentendo alle persone di entrare nel Regno dei Cieli e ottenere la vita eterna. Satana non osa fare una simile dichiarazione né può metterla in atto”. Gli anticristi, nel profondo dei loro cuori, sentono che questo è impensabile e, allo stesso tempo, che è la cosa più spiacevole. E così, mentre seguono Dio con riluttanza, continuano a tramare sul modo per ottenere maggiori benedizioni e su chi possa soddisfare i loro desideri e le loro ambizioni. Fanno calcoli su calcoli e alla fine non hanno altra scelta se non di accettare il compromesso di rimanere nella casa di Dio. In base a queste manifestazioni degli anticristi, qual è il loro atteggiamento e punto di vista nei confronti di Dio? Hanno un briciolo di autentica credenza? Hanno una vera fede in Dio? Riconoscono anche solo leggermente le azioni di Dio? Sono capaci di dire “Amen” dal profondo dei loro cuori al fatto che le parole di Dio sono la verità, la vita e la via? Dio ha compiuto un’opera così grande tra gli uomini: possono gli anticristi lodare la grande potenza e l’indole giusta di Dio dal profondo dei loro cuori? (No.) È proprio perché gli anticristi negano l’identità, l’essenza e tutta la Sua opera che esaltano e testimoniano costantemente sé stessi durante il processo di seguirLo, e cercano di conquistare il favore e i cuori delle persone e addirittura di controllarne e ingabbiarne i cuori, e competono con Dio per i Suoi prescelti. Tutte queste manifestazioni dimostrano che gli anticristi non riconoscono mai l’identità e l’essenza di Dio, né ammettono che l’umanità e tutte le cose sono sotto la sovranità del Creatore. Questo è ciò che abbiamo analizzato la volta scorsa riguardo a punti di vista, manifestazioni e rivelazioni degli anticristi relativamente all’esistenza di Dio. Dal momento che gli anticristi hanno questi punti di vista e manifestazioni per quanto concerne l’esistenza di Dio, qual è il loro atteggiamento nei confronti di Cristo, carne incarnata di Dio? Possono veramente credere, riconoscere, seguire e sottomettersi a Lui? (No.) Gli anticristi, a giudicare da come trattano l’esistenza di Dio, nutrono questo tipo di atteggiamento verso il Suo Spirito, quindi è inutile dire che il loro atteggiamento verso la Sua carne incarnata deve essere ancora più detestabile di quello verso il Suo Spirito, con manifestazioni più spiccate e rigide.
II. Gli anticristi negano l’essenza di Cristo
Oggi condivideremo sul modo in cui gli anticristi trattano Cristo, carne incarnata di Dio, basandosi sulla loro miscredenza nell’esistenza di Dio. È un fatto ampiamente riconosciuto che gli anticristi non credono nell’esistenza di Dio. Dopo tutta questa condivisione, questo smascheramento e quest’analisi, avete acquisito una certa comprensione concreta dell’indole e delle manifestazioni degli anticristi? A prescindere dal fatto che accettino l’opera compiuta da Dio incarnato o che Dio Si sia fatto carne, in realtà negano l’esistenza di Dio. Quindi, che genere di persone sono esattamente? Per esprimerci con precisione sono dei miscredenti opportunisti, sono farisei. Alcuni di essi appaiono chiaramente malevoli, mentre altri hanno un aspetto umile, con un comportamento raffinato, dignitoso e nobile: questi sono i farisei standard. Quando si tratta di questi due tipi di persone, quelli che sembrano malevoli e quelli che sembrano pii e non malevoli, possiamo dire che sono miscredenti, se fondamentalmente non credono nell’esistenza di Dio? (Sì.) Oggi stiamo condividendo su quali punti di vista e atteggiamenti hanno i miscredenti nei confronti di Cristo, quali manifestazioni mostrano nei confronti dei vari aspetti di Cristo e come possiamo capire l’essenza degli anticristi attraverso queste manifestazioni.
A. Come gli anticristi trattano l’origine di Cristo
Riguardo a Cristo, che è una persona comune con un’identità speciale, quali sono le cose che di solito interessano di più alle persone? Prima di tutto non interessa forse a molti la Sua origine? È un punto focale dell’attenzione delle persone. Quindi condividiamo per prima cosa sul modo in cui gli anticristi trattano l’origine di Cristo. Prima di condividere su questo, parliamo di come Dio ha pianificato i diversi aspetti dell’origine della Sua carne, quando Si è incarnato. Come è ben noto, durante l’Età della Grazia, Cristo fu concepito dallo Spirito Santo e nacque da una vergine. Nacque in una famiglia estremamente ordinaria e normale, che in termini odierni si chiamerebbe una famiglia di comuni cittadini. Non nacque in una grande famiglia ricca, ufficiale o illustre; nacque addirittura in una stalla, il che era davvero impensabile e al di là dell’immaginazione di chiunque. Considerando ogni aspetto dell’origine della prima carne incarnata di Dio, la famiglia in cui Si è fatto carne era molto ordinaria. Anche Maria, Sua madre, era ordinaria, non una persona eccezionale, e non possedeva certo poteri speciali o talenti straordinari e unici. Tuttavia, vale la pena notare che non era una miscredente o una non credente, ma una seguace di Dio. Questo è molto importante. Giuseppe, il marito di Maria, era un falegname, un tipo di artigiano, e aveva un reddito medio, ma non era ricco e non aveva molti soldi d’avanzo. Tuttavia, era ben lontano dall’essere povero e poteva venire incontro a tutti i bisogni primari della sua famiglia. Il Signore Gesù è nato in questo tipo di famiglia; se si giudica in base agli odierni criteri di reddito e condizioni di vita, la Sua famiglia potrebbe a malapena essere considerata di classe media. Una famiglia del genere sarebbe considerata nobile o umile tra la gente? (Umile.) Quindi la famiglia in cui nacque il Signore Gesù era ben lontana dall’essere famosa, ricca o illustre, e ancor più da ciò che oggi si considera di alto livello. Quando i figli di famiglie ricche o prestigiose escono, la gente di solito fa cerchio e si accalca intorno a loro, ma la famiglia del Signore Gesù era l’opposto. Egli nacque in una famiglia senza condizioni di vita lussuose o di notevole prestigio. Era una famiglia molto ordinaria che passava inosservata e ignorata dalla gente, senza che nessuno ne cantasse le lodi o le si accalcasse intorno. In un contesto e un ambiente sociale di questo genere a quel tempo Cristo era forse nella posizione di ricevere un’istruzione superiore o di essere influenzato e contagiato dai vari stili di vita, pensieri, punti di vista e via dicendo dell’alta società? Chiaramente, non lo era. Ricevette un’educazione comune, lesse le Scritture in casa, ascoltò storie dai Suoi genitori e frequentò le funzioni religiose con loro. Sotto tutti gli aspetti, l’origine del Signore Gesù e il contesto in cui crebbe non erano prestigiosi o nobili come la gente potrebbe immaginare. L’ambiente in cui crebbe era uguale a quello di una persona comune. La Sua vita quotidiana era semplice e ordinaria, le Sue condizioni di vita erano simili a quelle di una persona media, non erano niente di particolare, e non aveva le condizioni di vita speciali e superiori dei ceti elevati della società. Questo era il contesto in cui nacque la prima carne incarnata di Dio e l’ambiente in cui crebbe.
Sebbene il genere del Dio incarnato questa volta sia del tutto diverso dal precedente, il Suo contesto familiare è ordinario in modo analogo e senza prestigio importante. Alcuni chiedono: “Quanto ordinario?” Nell’epoca attuale ordinario significa un ambiente di vita comune. Cristo era nato in una famiglia di lavoratori, cioè una famiglia che dipende dal salario per il sostentamento, che può provvedere alle proprie necessità basilari, ma non è facoltosa come i ricchi. Cristo è entrato in contatto con gente comune ed è stato a contatto con le loro vite; ha vissuto in questo tipo di ambiente, senza nulla di speciale. In generale i figli di famiglie di lavoratori sono nella posizione di apprendere abilità artistiche? Hanno l’opportunità di essere a contatto con diversi punti di vista prevalenti nell’alta società? (No.) Non solo non sono nella posizione di apprendere varie abilità, ma ancor meno hanno l’opportunità d’interagire con persone, eventi e cose dell’alta società. Da questa prospettiva, la famiglia in cui questa volta è nato il Dio incarnato è molto ordinaria. I Suoi genitori sono persone che trascorrono le giornate in modo rispettabile, il cui sostentamento dipende dal loro lavoro e occupazioni e che hanno condizioni di vita medie. Condizioni come queste sono le più comuni nella società moderna. Dalla prospettiva dei non credenti non c’erano condizioni superiori all’ambiente di nascita di Cristo, e nulla nel Suo contesto familiare o nella Sua qualità di vita era degno di vanto. Alcune celebrità sono nate in famiglie di accademici; i loro antenati erano tutti educatori e intellettuali di livello elevato. Sono cresciute in questo ambiente, accompagnate dallo stile e dai modi di una famiglia di accademici. Dio ha forse scelto un contesto familiare simile per la Sua carne incarnata? No. Anche questa volta il Dio incarnato non ha un contesto familiare illustre e uno status sociale di rilievo, e ancor meno ha avuto un ambiente di vita superiore: la Sua è una famiglia del tutto ordinaria. Non trattiamo ancora del motivo per cui Dio incarnato ha scelto una famiglia, un ambiente di vita e un contesto del genere in cui crescere; per ora non parleremo del significato di questo. DiteMi, per caso qualcuno si preoccupa se Cristo ha frequentato l’università? Vi dirò la verità: ho lasciato la scuola prima di sostenere l’esame di ammissione all’università e sono andato via di casa a 17 anni. Quindi, ho frequentato l’università? (No.) Questa per voi è una cattiva o una buona notizia? (Penso che saperlo non faccia alcuna differenza, è irrilevante per seguire Dio.) Questa è la prospettiva giusta. Non ne ho mai fatto menzione prima, non perché volessi nasconderlo o coprirlo, ma perché non è necessario dirlo, in quanto queste cose sono del tutto irrilevanti per conoscere e seguire Dio. Sebbene il contesto della nascita di Dio incarnato, il Suo ambiente familiare e l’ambiente in cui è cresciuto non abbiano il minimo impatto sulla conoscenza di Dio o di Dio incarnato e non siano veramente correlati a queste cose, perché qui sto affrontando questi temi? Questo tocca uno dei punti di vista degli anticristi relativamente a Cristo che stiamo analizzando oggi. Dio non ha scelto un prestigio illustre, un’identità nobile o un contesto familiare e sociale distinto per la Sua carne incarnata, e tanto meno ha scelto un ambiente superiore, spensierato, facoltoso e lussuoso in cui farla crescere. Dio non ha nemmeno scelto un contesto familiare in cui potesse ricevere un’istruzione superiore o essere a contatto con l’alta società. Considerando questi aspetti della scelta fatta da Dio quando Si è incarnato, potrebbero forse influenzare l’opera che Cristo è venuto a compiere? (No.) Guardando al processo, alla natura e ai risultati della Sua opera successiva, questi aspetti non influenzano in alcun modo piano, fasi o risultati dell’opera di Dio, anzi al contrario, c’è un certo vantaggio in questi aspetti della Sua scelta, cioè il fatto che abbia scelto di nascere in un simile ambiente è più vantaggioso per la salvezza del popolo eletto di Dio, dato che il 99% di loro proviene da contesti simili. Questo è un aspetto del significato dell’origine di Dio incarnato che le persone dovrebbero comprendere.
Poco fa ho parlato in termini semplici e ampi del contesto e dell’ambiente della nascita di Cristo per fornirvene una comprensione generale. Passiamo ora ad analizzare il modo in cui gli anticristi trattano l’origine di Dio incarnato. Prima di tutto, gli anticristi disprezzano segretamente l’ambiente e il contesto della nascita di Cristo e hanno un atteggiamento di sfida nei loro confronti. Perché li disprezzano e hanno un atteggiamento di sfida nei loro confronti? Perché covano dentro di sé pensieri e nozioni. Qual è la loro prospettiva al riguardo? “Dio è il creatore, è supremo su tutto, è al di sopra dei cieli, dell’umanità e di tutti gli altri esseri creati. Se è dio, allora dovrebbe sollevarsi al posto più alto tra gli uomini”. Cosa intendono con “sollevarsi al posto più alto”? Vogliono dire che dovrebbe stare al di sopra di tutti, che dovrebbe essere nato in una grande famiglia nobile e distinta e che non dovrebbe mancargli nulla; che sarebbe dovuto nascere con la camicia, possedere un potere assoluto nonché autorità e influenza, ed essere particolarmente ricco e miliardario. Allo stesso tempo dovrebbe essere altamente istruito, imparando tutto ciò che gli esseri umani dovrebbero sapere in questo mondo. Per esempio, come un principe ereditario, dovrebbe ricevere lezioni individuali, frequentare scuole d’élite e godere di una vita di classe superiore. Non dovrebbe essere figlio di una famiglia comune. Dal momento che cristo è la carne incarnata, la sua istruzione dovrebbe superare quella di tutti gli altri e il suo materiale di studio dovrebbe essere diverso da quello della gente comune. Pensano che, dato che cristo viene per regnare come re, dovrebbe imparare l’arte del governo e come reggere e controllare l’umanità, studiare I Trentasei Stratagemmi, imparare varie lingue e alcune abilità artistiche, in modo che questo possa essere messo a frutto nella sua opera successiva ed egli possa così governare su ogni genere di persone in futuro. Per loro, solo un cristo come questo sarebbe nobile, grande e capace di salvare le persone, perché avrebbe conoscenze e talenti sufficienti, nonché sufficiente capacità per leggere la loro mente in modo da poterle controllare. Gli anticristi nutrono tali nozioni sull’origine della carne incarnata di Dio e si attaccano a esse pur accettando Dio incarnato. In primo luogo, non mettono da parte le loro nozioni e non arrivano a capire o comprendere da zero nel profondo dei loro cuori le cose che Dio fa. Non rinnegano le proprie nozioni e i propri punti di vista, non arrivano a comprendere le fallacie che nutrono, né a conoscere Cristo e la carne incarnata di Dio e ad accettare tutto ciò che Cristo dice e fa con un atteggiamento e un principio di sottomissione alla verità. Invece, misurano tutto ciò che Cristo dice con le proprie nozioni e i propri punti di vista. “Questa affermazione di cristo è illogica; quella è mal formulata; qui c’è un errore grammaticale; è chiaro che cristo non è molto istruito. Non sta forse parlando come una persona comune? Come può cristo parlare così? Non è colpa sua. Anche lui, infatti, vuole distinguersi, essere stimato dagli altri, ma questo non è proprio possibile: non proviene da una buona famiglia. I suoi genitori erano solo persone comuni e il loro modo di essere lo ha influenzato a diventare lo stesso genere di persona. Come può dio fare questo? Perché le parole e i modi di cristo non appaiono molto eleganti e nobili? Perché non ha i discorsi e i modi degli studiosi e degli intellettuali raffinati della società, delle principesse e dei principi delle classi sociali più elevate? Perché le parole e le azioni di cristo sembrano così in contrasto con la sua identità?” Gli anticristi nutrono questo tipo di prospettiva e di atteggiamento di osservazione nel modo in cui vedono Cristo e tutte le Sue parole e opere, la maniera in cui tratta le persone e i Suoi discorsi e i Suoi modi, e inevitabilmente nascono delle nozioni nei loro cuori. Non solo non si sottomettono a Cristo, ma neppure riescono a trattare correttamente le Sue parole. Dicono: “Può una persona così ordinaria, un individuo così comune, essere il mio salvatore? Può benedirmi? Posso ottenere qualche beneficio da lui? I miei desideri e le mie aspirazioni possono essere adempiuti? Questa persona è troppo ordinaria, al punto da essere guardata dall’alto in basso”. Quanto più gli anticristi percepiscono Cristo come ordinario e mediocre e pensano che sia molto normale, tanto più si sentono elevati e nobili. Allo stesso tempo, alcuni anticristi fanno addirittura dei paragoni: “Tu sei giovane e non sai come vestirti o parlare alle persone. Non sai come farti dire le cose dalla gente. Perché sei così diretto? In che modo ciò che dici assomiglia a dio? In che modo rappresenta che tu sei dio? In che modo le tue azioni, discorsi, comportamento, modi di fare e di vestire assomigliano a dio? Non credo che tu assomigli a dio in nessuno di questi aspetti. Cristo dovrebbe avere un’istruzione superiore, conoscere la Bibbia da cima a fondo e parlare con eloquenza, ma tu ti ripeti sempre e a volte usi parole inadeguate”. Dopo aver seguito Cristo per molti anni, gli anticristi non solo non hanno accettato le parole di Dio e la verità nei loro cuori, ma non hanno nemmeno accettato il fatto che Cristo è la carne incarnata di Dio. Ciò equivale a non accettare Cristo come loro Salvatore. Al contrario, disprezzano ancora di più nei loro cuori la carne incarnata di Dio, questa persona comune. Poiché non vedono nulla di speciale in Cristo, dal momento che la Sua origine è stata molto comune e ordinaria, e sembra che Egli non sia in grado di portare loro alcun beneficio nella società o tra gli uomini, o di permettere loro di godere di qualche vantaggio, cominciano a giudicarLo apertamente e senza scrupoli: “Non sei forse solo un figlio della famiglia tal dei tali? Allora che c’è di male se ti giudico? Cosa puoi farmi? Se tu avessi una famiglia illustre o dei genitori funzionari, potrei avere paura di te. Perché dovrei avere paura di te così come sei? Quindi, anche se tu sei cristo, la carne incarnata testimoniata da dio, non ho paura di te! Continuerò a giudicarti alle tue spalle e a fare liberamente commenti su di te. Ogni volta che ne avrò l’occasione, studierò la tua famiglia e il tuo luogo di nascita”. Queste sono le cose preferite dagli anticristi sulle quali fare tante storie. Non cercano mai la verità, e tutto ciò che non corrisponde alle loro nozioni e fantasie viene ripetutamente giudicato e vi oppongono resistenza. Queste persone sanno benissimo che ciò che Cristo esprime è la verità, e allora perché non la perseguono? Sono davvero irragionevoli!
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