Tema 14: Trattano la casa di Dio come un loro dominio personale (Sezione uno)
Nell’ultima riunione abbiamo condiviso sul fatto che, oltre a controllare il cuore degli altri, gli anticristi controllano anche le finanze della chiesa. Quali sono stati i punti principali su cui abbiamo condiviso? (Abbiamo condiviso su due punti principali: il primo era che gli anticristi danno priorità al loro possesso e uso dei beni della chiesa, mentre il secondo erano lo sperpero, l’appropriazione, il prestito, l’uso fraudolento e il furto di offerte.) Questi sono i due punti principali su cui abbiamo condiviso. Oggi condivideremo sul quattordicesimo tema delle varie manifestazioni degli anticristi, ossia che trattano la casa di Dio come un loro dominio personale. Vediamo all’interno di questo tema quali loro manifestazioni dimostrano che gli anticristi possiedono l’essenza di un anticristo. Trattano la casa di Dio come un loro dominio personale: in superficie queste due espressioni, “casa di Dio” e “dominio personale”, non danno alcuna indicazione di ciò che gli anticristi possono fare di malvagio. Dire “gli anticristi trattano la casa di Dio come casa propria” non dà alcuna indicazione esteriore di ciò a cui il termine “casa” si riferisce, del fatto che sia qualcosa di positivo oppure di negativo, che venga usato come un apprezzamento o in senso dispregiativo. Ma il fatto di sostituire “casa” con “dominio personale” suggerisce che ci sono determinati problemi? Innanzitutto, cosa ci dice l’espressione “dominio personale”? (Gli anticristi vogliono avere l’ultima parola.) Altro? (Essi trattano la casa di Dio come la propria sfera d’influenza, coltivando sodali e persone della propria famiglia, per poi ottenere il controllo della chiesa.) Anche questa è una manifestazione degli anticristi. Altro ancora? Il significato superficiale di questa frase indica forse che si tratta della sfera d’influenza degli anticristi, che questo è il luogo in cui gli anticristi esercitano il potere e hanno il controllo, il luogo in cui tutto è controllato, monopolizzato e dominato da loro, il luogo in cui gli anticristi comandano? (Sì.) Possiamo leggere questo significato in questa frase perché, quando in precedenza abbiamo discusso le varie manifestazioni degli anticristi, abbiamo condiviso a lungo sull’analisi e sullo smascheramento dell’essenza degli anticristi. La principale di queste manifestazioni sono i tentativi degli anticristi di controllare le persone e di esercitare il potere, anche se naturalmente ce ne sono anche diverse altre.
Ora che abbiamo condiviso in merito al significato generale del fatto che gli anticristi detengono un “dominio personale”, condividiamo su cosa si intende esattamente per “casa di Dio”. Avete un’idea di cosa sia la casa di Dio? Sapete darne una definizione accurata? Un gruppo di fratelli e sorelle riuniti insieme: la casa di Dio è questo? Un’aggregazione o un’assemblea di persone che seguono Cristo e Dio può considerarsi come casa di Dio? Un’aggregazione che include anche leader della chiesa, diaconi e vari capigruppo può considerarsi come casa di Dio? (No.) Che cos’è allora la casa di Dio? (Solo la chiesa in cui governa Cristo è la casa di Dio.) (Solo un’aggregazione di persone che assumono le parole di Dio come principi di pratica può essere considerata la casa di Dio.) Queste due definizioni sono precise? Non sapete darne una spiegazione. Neanche dopo tutti i sermoni che avete ascoltato siete capaci di fornire una definizione così semplice. È evidente che non avete l’abitudine di prendere sul serio questi termini e vocaboli spirituali e di tenerli in debita considerazione. Quanto siete incuranti! Allora, rifletteteci su: cos’è esattamente la casa di Dio? Se la si definisce in termini teorici, la casa di Dio è un luogo in cui regna la verità, un’assemblea di persone i cui principi di pratica sono le parole di Dio. In questo caso, è un problema che gli anticristi considerino la casa di Dio un loro dominio personale; essi trattano l’aggregazione di fratelli e sorelle che seguono Dio come la propria sfera d’influenza personale, come il luogo in cui esercitano il potere e come l’oggetto su cui lo esercitano. Questo è il significato letterale che si può discernere dal fatto che gli anticristi considerano la casa di Dio un loro dominio personale. Da qualsiasi angolazione lo si spieghi o lo si guardi, il fatto che gli anticristi considerino la casa di Dio un loro dominio personale dimostra la loro natura essenza di cercare di ingannare e controllare le persone e di detenere il potere assoluto. La casa di Dio è il luogo in cui Dio opera e parla, in cui Egli salva le persone, in cui i Suoi prescelti sperimentano la Sua opera, vengono purificati e raggiungono la salvezza, in cui la volontà e le intenzioni di Dio possono essere compiute senza ostacoli e in cui il piano di gestione di Dio può essere implementato e realizzato. In sintesi, la casa di Dio è il luogo in cui Dio detiene il potere, in cui a regnare sono le Sue parole e la verità; non è il luogo in cui un qualsiasi individuo esercita il potere, conduce le proprie operazioni personali o realizza i propri desideri o progetti grandiosi. Ciò che gli anticristi fanno, invece, è l’esatto contrario di quel che vuole Dio: essi non prestano attenzione a ciò che Dio intende fare e non ne tengono conto, non si curano del fatto che le Sue parole vengano messe a frutto tra le persone oppure no, né che le Sue parole e le verità principi possano essere comprese, praticate e sperimentate tra le persone; essi si preoccupano solo di possedere prestigio e potere e di avere l’ultima parola, e del fatto che i loro intenti, idee e desideri possano o meno realizzarsi tra le persone. Vale a dire, all’interno della loro sfera d’influenza, quante persone ascoltano le loro parole e obbediscono loro, e che tipo di immagine, di reputazione e di autorità essi possiedono: sono proprio questi gli aspetti chiave che gli anticristi cercano di gestire, e sono queste le cose a cui tengono di più nel loro cuore. Dio parla e opera in mezzo agli uomini, salva le persone, le guida e provvede a loro, le conduce a presentarsi davanti a Dio, a comprendere le Sue intenzioni, a entrare passo dopo passo nella verità realtà e a raggiungere gradualmente la sottomissione a Dio. Tutto ciò che fanno gli anticristi è l’esatto contrario. Dio guida le persone a presentarsi davanti a Dio, mentre gli anticristi contendono a Dio queste persone e cercano di portarle davanti a sé. Dio guida le persone a entrare nella verità realtà, a comprendere le intenzioni di Dio e a sottomettersi al Suo dominio passo dopo passo; gli anticristi cercano di controllare le persone passo dopo passo, di dominare i loro movimenti e di portarle saldamente sotto il proprio potere. In sintesi, tutto ciò che gli anticristi fanno ha lo scopo di trasformare i seguaci di Dio in loro seguaci; dopo aver conquistato e condotto in loro potere quelle persone confuse che non perseguono la verità, fanno un ulteriore passo avanti e cercano in tutti i modi di conquistare e condurre in loro potere coloro che sono in grado di seguire Dio e di svolgere lealmente il loro dovere, facendo sì che tutti nella chiesa ascoltino ciò che dicono loro e che vivano, agiscano, si comportino e facciano tutto secondo i loro desideri, in modo che finiscano tutti per obbedire a ogni cosa che gli anticristi dicono, ai loro desideri e alle loro richieste. In altre parole, qualsiasi cosa Dio desideri fare, qualsiasi effetto Egli voglia raggiungere, lo stesso vogliono raggiungere gli anticristi. Il risultato che desiderano raggiungere non è portare le persone a presentarsi davanti a Dio e ad adorarLo, ma a presentarsi davanti a loro e ad adorare loro. Nel complesso, una volta che gli anticristi hanno il potere, cercano di controllare ogni persona e ogni cosa all’interno della loro sfera di influenza, cercano di controllare ogni sfera che possono, cercano di fare della chiesa, della casa di Dio e di coloro che seguono Dio la sfera in cui esercitano il loro potere e in cui possono regnare. In altre parole, Dio conduce le persone davanti a Sé, mentre gli anticristi le ingannano e vogliono condurle davanti a sé stessi. Lo scopo degli anticristi in tutto questo è fare dei seguaci di Dio i propri seguaci, di trasformare la casa di Dio e la chiesa nella propria casa. Poiché gli anticristi possiedono queste motivazioni e questa essenza, quali loro manifestazioni e comportamenti specifici indicano che essi sono anticristi, che sono i nemici di Dio, che sono dei demoni e dei satana ostili a Dio e alla verità? Ora passeremo ad analizzare in concreto quali tipi di manifestazioni e approcci specifici degli anticristi dimostrano che essi trattano la casa di Dio come un loro dominio personale.
I. Gli anticristi monopolizzano il potere
La prima manifestazione di come gli anticristi trattano la casa di Dio come un loro dominio personale è una su cui abbiamo condiviso spesso, nonché una manifestazione di un’essenza peculiare degli anticristi: gli anticristi amano il prestigio più di ogni altra cosa. Perché amano il prestigio più di ogni altra cosa? Cosa rappresenta il prestigio? (Potere.) Esatto, questa è la chiave. Solo con il prestigio possono avere potere, e solo con il potere possono fare facilmente le cose; solo con il potere possono sperare di realizzare e concretizzare i loro vari desideri, ambizioni e obiettivi. Quindi, gli anticristi sono molto astuti, sono molto lucidi in queste cose; se vogliono fare della casa di Dio il loro dominio personale, devono per prima cosa monopolizzare il potere. Questa è una manifestazione prevalente. Tra gli anticristi che avete incontrato, di cui avete sentito parlare o di cui siete stati testimoni con i vostri occhi, chi non ha cercato di monopolizzare il potere? Indipendentemente dai mezzi che impiegano, che siano evasivi e astuti, o che lo facciano mostrandosi esteriormente composti e cordiali, oppure che ricorrano a metodi più maligni e particolarmente ignobili, o ancora attraverso la violenza, gli anticristi hanno un solo scopo: possedere prestigio e poi esercitare il potere. Pertanto, ciò su cui voglio innanzitutto condividere è che prima di ogni altra cosa gli anticristi cercano di monopolizzare il potere. Il loro desiderio di potere va oltre quello delle persone normali; supera quello delle comuni persone in possesso di un’indole corrotta. Le comuni persone in possesso di un’indole corrotta vogliono solo che gli altri abbiano stima di loro, che abbiano una buona opinione di loro; amano avere la meglio quando parlano, ma non si preoccupano più di tanto se non hanno potere e l’adorazione da parte degli altri; stanno bene sia che ce l’abbiano sia che non ce l’abbiano; hanno una certa passione e brama per il potere, ma non al livello degli anticristi. E qual è questo livello? Senza potere, gli anticristi sono in un costante stato di ansia, non riescono a trovare pace, soffrono perché mangiano e dormono male, ogni giorno sembra portare loro solo noia e inquietudine, e nei loro cuori sentono come se ci fosse qualcosa che non riescono a raggiungere e qualcosa che si sono persi. I comuni esseri umani corrotti sono felici di detenere il potere, ma non sono eccessivamente turbati dall’esserne sprovvisti; possono magari sentirsi un po’ delusi, ma a loro basta anche essere persone comuni. Se gli anticristi si ritrovano a essere delle persone comuni, non riescono a sopravvivere, ad andare avanti, è come se avessero perso la loro direzione e il loro scopo di vita, non sanno come proseguire il cammino, come continuare a vivere. Hanno l’impressione che solo se possiedono prestigio la loro vita sia piena di luce, che solo se possiedono prestigio e potere vivano allora nella gloria, nella pace e nella felicità. Ciò non è forse diverso dalle persone normali? Una volta ottenuto il prestigio, gli anticristi sviluppano un insolito entusiasmo. Di fronte a questo fenomeno, gli altri pensano: “Perché sono diversi da prima? Perché sono così radiosi e raggianti? Perché sono così felici?” Se lo si chiede loro, si scopre che è perché possiedono prestigio, detengono potere, hanno l’ultima parola, possono comandare le persone, possono esercitare il potere, hanno fama e anche dei sostenitori. Quando gli anticristi possiedono prestigio e potere, qualcosa nel loro assetto mentale cambia.
Il loro desiderio di potere indica che gli anticristi non possiedono un’essenza comune, che la loro non è una comune indole corrotta. Perciò, con chiunque si trovino, essi cercano un modo per distinguersi, per mettersi in mostra, per promuovere sé stessi, per far sì che tutti vedano i loro meriti e le loro virtù e prestino loro attenzione, e per garantirsi una qualche posizione nella chiesa. Quando si tengono le elezioni della chiesa, gli anticristi sentono che è arrivata la loro occasione: hanno l’opportunità di promuovere sé stessi, di realizzare i propri desideri, di soddisfare i propri intenti. Fanno di tutto per essere eletti leader, per acquisire il potere, credendo che questo renderà loro più facile portare a termine le cose. Perché glielo renderà più facile? Quando gli anticristi non hanno potere, è possibile che dal loro aspetto esteriore tu non riesca a identificare le loro ambizioni, i loro desideri e la loro essenza, perché li nascondono e fingono, così che tu non sia in grado di capirli a fondo. Invece qual è la prima cosa che fanno una volta ottenuto il prestigio e il potere? Cercano di rafforzare il loro prestigio, di espandere e consolidare il potere che detengono. E quali metodi utilizzano per consolidare il loro potere e rafforzare il loro prestigio? Gli anticristi hanno molti mezzi; non perderebbero un’occasione del genere, non resterebbero senza fare nulla una volta acquisito il potere. Per loro, il presentarsi di una tale opportunità è un momento di enorme felicità, nonché uno in cui mettono in atto la loro astuzia e impiegano appieno le loro capacità. Dopo essere stato eletto, un anticristo innanzitutto passa al setaccio i suoi familiari e parenti diretti, vagliando chi è strettamente imparentato con lui, chi gli è intimo, chi gli è vicino, e chi va d’accordo con lui e parla la sua stessa lingua. Vaglia inoltre chi è retto, chi non si schiererebbe dalla sua parte, chi lo denuncerebbe se facesse qualcosa contro le regole e i principi della casa di Dio: queste sono le persone di cui si libererà. Dopo aver passato tutti al setaccio, pensa: “Sono in buoni rapporti con la maggior parte dei miei parenti, andiamo d’accordo, parliamo la stessa lingua; se diventano miei subordinati e posso usarli, questo non aumenterà la mia influenza? E non stabilizzerà il mio prestigio all’interno della chiesa? Come dice il proverbio: ‘Promuovi chi è capace, senza evitare i parenti’. Tutti i funzionari non credenti devono fare affidamento sull’aiuto dei loro amici e collaboratori più stretti: ora che sono un funzionario devo fare lo stesso, è una buona idea. Devo promuovere prima i miei parenti. Quanto a mia moglie e ai miei figli, non c’è neanche bisogno di dirlo: la prima cosa che farò sarà assegnare delle posizioni a loro. Cosa posso far fare a mia moglie? Occuparsi delle offerte della chiesa è un ruolo vitale e importante: il potere economico deve essere nelle nostre mani, solo così potrò spendere i soldi liberamente e facilmente. Quel denaro non può essere messo nelle mani di un estraneo; se così fosse, alla fine sarebbe suo, e le spese verrebbero monitorate e controllate, cosa per nulla conveniente. L’attuale addetto alla gestione dei conti è dalla mia parte? Esteriormente sembra a posto, ma chissà cosa pensa dentro di sé. No, devo trovare un modo per destituirlo e far gestire i conti a mia moglie”. L’anticristo ne parla con sua moglie, che gli dice: “È fantastico! Ora che sei un leader della chiesa hai l’ultima parola sulle offerte della chiesa, vero? Sei tu a decidere chi se ne occupa”. L’anticristo risponde: “Al momento però non c’è un modo valido per sbarazzarsi dell’attuale addetto alla gestione dei conti”. Sua moglie ci pensa un po’ su e dice: “Non è facile? Supponiamo che stia facendo quel lavoro da troppo tempo. Non è una buona cosa; potrebbero esserci crediti inesigibili, conti in disordine o episodi di corruzione. È facile che si verifichino errori quando qualcuno ricopre a lungo lo stesso incarico; con il passare del tempo, costui sente di avere un capitale e smette di ascoltare gli altri. Inoltre, l’addetto alla gestione dei conti è piuttosto anziano, si confonde facilmente e spesso dimentica le cose. Un’eventuale svista causerà delle perdite. Va sostituito: è un ruolo troppo importante”. E a chi spetta dire che costui va sostituito? Qualsiasi discorso sulla sostituzione di questa persona non può venire dalla bocca dell’anticristo in quanto leader della chiesa; i fratelli e le sorelle devono essere lasciati liberi di proporre autonomamente sua moglie per l’incarico. Una volta che la moglie ha avanzato la sua proposta, le offerte della chiesa vengono affidate a lei. Ma il principio della chiesa prevede che non possa essere una sola persona a custodire le offerte, e che siano almeno due o tre insieme, per evitare che un solo individuo approfitti di una scappatoia e si appropri dei fondi della casa di Dio. Così l’anticristo raccomanda sua cugina come seconda addetta alla mansione, sostenendo che crede in Dio da molto tempo, che ha fatto molte offerte, che gode di una buona reputazione e che di lei ci si può fidare. Tutti dicono: “Sono entrambe tue parenti. Bisogna coinvolgere anche qualcuno al di fuori della tua famiglia”. Così l’anticristo raccomanda una sorella anziana e confusa come aiuto nella gestione e nel controllo dei fondi. Per prima cosa, egli porta le finanze sotto il controllo della propria famiglia; al che, la sua famiglia gestisce in dettaglio il modo in cui questo denaro viene speso e le specifiche entrate e uscite: il controllo di tutto questo è nelle mani dell’anticristo.
Dopo aver monopolizzato il potere economico e assunto il controllo delle proprietà, l’anticristo ha raggiunto il suo obiettivo? Non ancora. Ciò che conta di più per lui è assumere il controllo dei supervisori dei vari lavori della chiesa, portarli dalla propria parte e prendere lui le decisioni. Questo, ai suoi occhi, è ciò che conta di più; è inerente al fatto che i membri di ogni gruppo sottoposto facciano quel che dice lui e che il suo potere penetri fino ai livelli più bassi. In che modo lo fa? Introducendo riforme drastiche. In primo luogo, tiene condivisione e dice che il lavoro di ogni gruppo originario presentava questo o quell’altro problema. Alcune questioni riguardano per esempio il gruppo addetto al montaggio video, e l’anticristo dice: “Questi problemi sono stati causati dal supervisore. Queste enormi sviste nel suo lavoro e gli enormi problemi che ha causato sono la prova che il supervisore non è all’altezza del lavoro e andrebbe sostituito; se non lo si fa, questo lavoro non può essere svolto correttamente. Quindi, chi lo rimpiazzerà? Avete in mente qualcuno, ci sono candidati? Chi è il migliore del gruppo nel suo lavoro?” Tutti ci pensano su e qualcuno dice: “C’è un fratello che è molto bravo, ma non so se è adatto”. L’anticristo risponde: “Se non lo sai, non può essere scelto lui. Ho io qualcuno da raccomandarvi: mio figlio, di 25 anni, che è laureato in informatica e specializzato in effetti speciali e produzione video. Crede da poco in dio e non persegue molto la verità, ma possiede capacità professionali migliori delle vostre. Qualcuno di voi è forse un professionista?” E tutti rispondono: “Non possiamo definirci professionisti, ma svolgiamo questo dovere da molto tempo e comprendiamo i principi di questo lavoro della casa di Dio. Tuo figlio, invece?” “Non importa se non comprende; può imparare”. Tutti trovano la sua risposta ragionevole e assecondano le sue parole, unanimemente d’accordo nel promuovere chiunque l’anticristo voglia, e così un altro ruolo importante finisce sotto il suo controllo. Poi l’anticristo si rende conto che il lavoro del Vangelo è importante per la casa di Dio e che il suo supervisore non è qualcuno che sta dalla sua parte. Bisogna sostituirlo. Come farlo? Allo stesso modo: trovare in lui dei difetti. L’anticristo dice: “Come è andata a finire con quel potenziale destinatario del Vangelo della volta scorsa?” Qualcuno risponde: “Dopo un mese di fede, ha sentito un po’ di propaganda negativa e ci ha creduto, così ha smesso di avere fede”. L’anticristo chiede: “Come è possibile che abbia smesso di avere fede in questo modo? Il motivo è forse che non avete condiviso chiaramente la verità delle visioni? O forse che siete stati pigri, oppure che avete avuto paura dell’ambiente avverso e temuto di mettervi in pericolo, e quindi non avete condiviso le cose con chiarezza? O forse non vi siete presi cura di lui tempestivamente? O magari non avete saputo aiutarlo a risolvere le sue difficoltà?” Pone una sfilza di domande, una dopo l’altra. E qualsiasi cosa gli altri rispondano, qualunque spiegazione forniscano, non fa alcuna differenza: l’anticristo insiste sul fatto che il supervisore del gruppo del Vangelo manifesta troppi problemi, che i suoi difetti sono troppo gravi, che è irresponsabile e che non è qualificato per il lavoro, quindi lo destituisce di forza e, dopo averlo fatto, dice: “C’è la tale sorella che ha già predicato il Vangelo in passato e possiede esperienza: penso che andrebbe bene”. A queste sue parole, i fratelli e le sorelle esprimono la loro disapprovazione dicendo: “È la tua sorella maggiore! Potrà anche saper parlare bene, ma la sua umanità non è buona. Ha una pessima reputazione, non può essere usata”. L’anticristo risponde: “Se non siete d’accordo, il gruppo del Vangelo verrà sciolto. Non predicherete più il Vangelo: non siete in grado di svolgere questo dovere in modo adeguato. O questo, o scegliete un capogruppo adatto, e mia sorella gli farà da vice!” I fratelli e le sorelle scelgono qualcuno e l’anticristo accetta con riluttanza, a condizione che sua sorella maggiore sia ammessa come vice-capogruppo. Con il consenso così raggiunto, il gruppo del Vangelo può rimanere in funzione.
In qualsiasi posto e qualunque sia il lavoro da svolgere, gli anticristi devono coinvolgere i loro sodali, le persone che sono dalla loro parte. Una volta che gli anticristi diventano leader e acquisiscono prestigio, il primo punto all’ordine del giorno non è ispezionare come va l’ingresso nella vita dei membri di ogni gruppo, o appurare come procede il loro lavoro, o come possono essere risolte le varie difficoltà che hanno incontrato nel loro lavoro, e se ci sono o meno questioni o problematiche in sospeso; essi guardano invece la situazione del personale, e chi è il capo di ogni gruppo, quali membri di ogni gruppo sono contro di loro e chi costituirà in futuro una minaccia al loro prestigio. Sono molto ben informati su queste questioni, mentre non chiedono mai della situazione del lavoro della chiesa. Non si informano mai sullo stato dei fratelli e delle sorelle, sul loro ingresso nella vita o su come procede la vita della chiesa, e tanto meno vogliono interessarsene. Però sanno tutto dei responsabili di ogni gruppo: se sono loro sodali, se vanno d’accordo con loro e se rappresentano una minaccia al loro potere o al loro prestigio. Conoscono tutti questi dettagli e li hanno decifrati molto chiaramente. Per quanto riguarda quei membri dei gruppi che sono relativamente retti e parlano in modo sincero, gli anticristi ritengono che verso le persone di questo genere si debba stare allerta e che non si debba concedere loro alcun prestigio; favoriscono invece coloro che sono abili nell’adulazione, che sanno leccare i piedi, che pronunciano parole piacevoli con cui compiacciono gli altri e che sanno seguire le indicazioni quando fanno le cose. L’anticristo si sente ben disposto nei loro confronti e progetta di promuoverli e di assegnarli a posizioni importanti. Pensa persino di portarli con sé ovunque vada, assicurandosi che ascoltino più sermoni e coltivandoli fino a renderli suoi sodali. Quanto ai membri della chiesa che perseguono la verità, che possiedono senso di giustizia e che hanno il coraggio di parlare con sincerità, che esaltano e testimoniano Dio costantemente, e che non si piegano alle forze malvagie, al prestigio o all’autorità, l’anticristo ne diffida, li odia, li discrimina e in cuor suo li esclude. Considera invece come la sua gente e la sua famiglia coloro che lo adulano, specialmente i suoi familiari, i suoi parenti lontani, coloro che sono capaci di orbitargli intorno. Tutti coloro che sono sotto il potere dell’anticristo e che sono in grado di orbitargli intorno, di seguire le sue indicazioni e le sue direttive quando fanno le cose, e di agire come egli desidera, sono persone prive di coscienza, di ragione e di umanità e non possiedono minimamente un cuore che teme Dio. Sono un branco di miscredenti. Qualsiasi cattiva azione compiano, l’anticristo li coltiva, li protegge e li considera come la propria famiglia, portandoli sotto il proprio potere: è in questo modo che si viene a formare il dominio dell’anticristo.
E chi costituisce il dominio personale dell’anticristo? Innanzitutto, l’anticristo è il capo, il leader, il re in possesso di autorità assoluta e la cui parola all’interno di questo dominio non può essere messa in discussione. Le persone legate a lui da vincoli di sangue, i suoi parenti stretti, i suoi sodali, gli amici, i sostenitori irriducibili, e poi altri che di buon grado lo seguono e prendono ordini da lui, altri ancora che si associano volentieri a lui e si uniscono alle sue malefatte, e coloro che, a prescindere da come le disposizioni e i decreti amministrativi della casa di Dio vengono regolati, a prescindere da ciò che dicono le parole di Dio e le verità principi, si danno all’anticristo con tutti sé stessi, si assumono per lui dei rischi e si adoperano per lui, tutti questi individui sono i membri del dominio dell’anticristo. Nel loro insieme, sono gli irriducibili seguaci dell’anticristo. E cosa fanno tutti questi membri del dominio dell’anticristo? Svolgono forse il loro dovere e ogni lavoro secondo le regole e i principi della casa di Dio? Fanno ciò che Dio richiede e trattano le Sue parole e la verità come i più elevati di tutti i principi? (No.) Quando nella chiesa ci sono persone di questo tipo, la verità e le parole di Dio possono forse procedere senza ostacoli? Non solo non possono, ma a causa del disturbo, del fuorviamento e del sabotaggio a opera della cosca dell’anticristo, le parole di Dio, la verità che Egli esprime e i requisiti che Egli pone agli uomini non possono essere attuati all’interno della chiesa; non possono essere implementati. Quando vige il dominio di un anticristo, i prescelti di Dio non possono avere una normale vita della chiesa, né possono svolgere il loro dovere normalmente, e tanto meno agire in base alle verità principi; ogni lavoro della chiesa è sotto il controllo dell’anticristo. Nei casi meno gravi, il disturbo creato dall’anticristo genera caos, le persone sono in uno stato di ansia, il lavoro non progredisce e nessuno sa come svolgere bene il proprio lavoro o assolvere il proprio dovere adeguatamente; si finisce nel caos generale. Nei casi più gravi, tutto il lavoro si blocca e nessuno mostra alcuna preoccupazione o cura. Anche se alcuni si accorgono che c’è un problema, non riescono a discernere che è causato dall’anticristo; anche loro sono disturbati e disorientati da lui, e non sanno chi ha ragione e chi ha torto; qualcuno riesce a individuare certi problemi e vuole farli notare o prendere in mano il lavoro, ma non è in grado di assumerselo. L’anticristo reprime tutti coloro che cercano di smascherarlo o che possiedono senso di giustizia e cercano di assumersi il lavoro. E fino a che punto si spinge nel reprimerli? Se non osi fiatare, se implori pietà, se non osi redigere un rapporto su di lui, segnalarlo ai livelli superiori, o far notare i problemi manifestati nel suo lavoro, o condividere la verità, o pronunciare la parola “Dio”, allora l’anticristo ti risparmia. Se invece sostieni i principi e lo smascheri, farà tutto il possibile per punirti, ricorrerà a ogni mezzo per condannarti e reprimerti, e istigherà addirittura i membri del suo dominio, insieme a coloro che non prendono posizioni e a quelli privi di spina dorsale, codardi e timorosi delle forze dell’anticristo, a respingerti e reprimerti. Alla fine, alcuni di fede e di statura scarse vengono messi in ginocchio dall’anticristo, cosa che lo rende felice: ha raggiunto il suo scopo. Una volta ottenuto il potere, al fine di monopolizzarlo e garantirsi il proprio prestigio, l’anticristo non solo assegna tutti gli incarichi importanti della chiesa ai propri familiari e a quelli con cui è in buoni rapporti, ma al contempo recluta altre persone che non hanno con lui alcuna relazione perché prestino servizio e diano tutte sé stesse per lui, con l’obiettivo di mantenere il proprio prestigio in futuro, di avere sempre il potere nelle proprie mani. Ai suoi occhi, più persone rientrano nel suo dominio, maggiori sono le sue forze e di conseguenza più grande è il suo potere. E quanto più grande è il suo potere, tanto più egli è temuto da coloro che potrebbero opporglisi, o dirgli di no, e che oserebbero smascherarlo. Anche queste persone diventano sempre più scarse. Quanto più gli altri lo temono, tanto più capitale l’anticristo possiede per competere con la casa di Dio e con Dio; smette di temere Dio e non ha paura di essere trattato dalla Sua casa. A giudicare dal suo desiderio di potere, da ciò che ne fa e dai suoi vari comportamenti, in essenza l’anticristo è un nemico di Dio; è un satana e un diavolo.
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