La Parola quotidiana di Dio: L'indole di Dio e ciò che Egli ha ed è | Estratto 238

L’opera che ho progettato continua incessantemente, senza un attimo di tregua. Essendo entrati nell’Età del Regno, e avendovi condotti nel Mio Regno come Mio popolo, avrò altre richieste da sottoporvi; ovvero, inizierò a promulgare davanti a voi la costituzione con cui governerò quest’epoca:

Poiché ti ho chiamato il Mio popolo, devi poter glorificare il Mio nome, ossia rimanere saldo nella tua testimonianza nel cuore della prova. Se qualcuno tenta di ingannarMi e nasconderMi la verità o di impegnarsi in attività disdicevoli a Mia insaputa, costui sarà buttato fuori, senza alcuna eccezione, cacciato dalla Mia casa, in attesa di un’azione sommaria. Coloro i quali Mi sono stati infedeli e hanno disubbidito in passato, e che oggi insorgono di nuovo per giudicarMi apertamente, saranno cacciati anch’essi dalla Mia casa. Coloro i quali sono il Mio popolo devono sempre prendersi cura dei Miei fardelli e cercare di conoscere le Mie parole. Solo persone come queste saranno da Me illuminate, ed esse certamente vivranno sotto la Mia guida e nella Mia luce, senza mai incorrere in alcun castigo. Coloro che, omettendo di curarsi dei Miei fardelli, si concentrano sulla pianificazione del loro futuro, ovvero coloro che non ambiscono con le loro azioni ad accontentare il Mio cuore, ma a elemosinare, queste creature, simili a mendicanti, Mi rifiuto assolutamente di usarle, poiché fin dalla loro nascita nulla sanno di cosa significhi curarsi dei Miei oneri. Costoro hanno senno anormale, soffrono di “malnutrizione” del cervello e devono tornare a casa per “nutrirsi”. Non so che farMene di persone simili. Nel Mio popolo, tutti dovranno considerare la conoscenza di Me come un dovere imprescindibile da soddisfare fino alla fine (come mangiare, vestirsi e dormire), qualcosa di cui non ci si dimentica mai, nemmeno per un attimo, affinché essa divenga infine una consuetudine come sostentarsi, un’azione che compi senza sforzo, da esperto. Riguardo alle Mie parole, ciascuna deve essere intesa con la massima certezza e pienamente assimilata; non vi possono essere mezze misure superficiali. Chiunque non presti ascolto alle Mie parole sarà considerato Mio diretto antagonista; chiunque non si nutra delle Mie parole, o non cerchi di conoscerle, non consente di presumere che Mi presti ascolto e verrà subito cacciato dalla Mia casa. Poiché, come ho detto in passato, ciò che desidero non sono moltissimi individui, ma pochi eletti. Di un centinaio di persone, se una sola fosse in grado di conoscerMi attraverso le Mie parole, butterei via tutte le altre per concentrare la Mia attenzione sulla rivelazione e sull’illuminazione di quel singolo individuo. Da ciò puoi capire che non è necessariamente vero che solo i numeri più grandi possono manifestarMi, realizzarMi. Quello che desidero è il grano (anche se i chicchi potrebbero essere acerbi) e non la zizzania (anche quando i chicchi sono abbastanza maturi da suscitare ammirazione). Per quanto riguarda coloro che non si curano della ricerca ma invece si comportano in maniera indolente, essi dovrebbero andarsene di propria volontà; non desidero più vederli, per evitare che continuino a portare disgrazia al Mio nome.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Parole di Dio all’intero universo, Cap. 5”

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