Solo una persona sincera può vivere una vera sembianza umana (Parte 3)
Per credere in Dio e percorrere la retta via nella vita, devi quanto meno vivere con dignità e sembianza umana, devi essere degno della fiducia altrui ed essere considerato prezioso, le persone devono percepire che hai un carattere e un’integrità solidi, che porti a termine tutto ciò che dici e che mantieni la parola data. Le persone devono valutarti in questo modo: sostenere che sicuramente terrai fede alle tue parole, che farai di certo ciò che prometti, eseguirai ciò che ti viene affidato con coscienza e con tutto il tuo cuore, e con piena soddisfazione della persona che ti ha dato quel compito. Questa non è forse una persona di parola? Siffatte persone non vivono forse con dignità? (Sì.) Ce ne sono altre a cui nessuno osa mai affidare nulla. Anche quando lo fa, è perché non riesce a trovare nessuno di più adatto e non ha altra scelta, e deve comunque trovare qualcuno che le sorvegli. Che razza di persona è questa? È forse una persona dotata di dignità? (No.) Devi analizzare ed esaminare tutto ciò che dice, devi prevedere le sue intenzioni, devi prestare attenzione al suo tono di voce e chiedere conferme e verifiche alle persone che ti circondano. Quando affermano o discutono di qualcosa, il loro livello di affidabilità è prossimo allo zero. La questione di cui parlano potrà anche esistere, ma o la esagerano o la minimizzano, o è possibile che non esista affatto e che se la stiano inventando. E perché si inventano le cose? Perché vogliono ingannare le persone, così da essere considerati brillanti e capaci; questo è il loro obiettivo. Agli altri piacciono individui del genere? (No.) Quanto li detestano? La gente li aborrisce e li guarda dall’alto in basso, e forse pensa addirittura che sarebbe stato meglio non averli mai incontrati. Quando ci si trova con queste persone, non ci si fida di ciò che dicono o non lo si prende sul serio; ci si limita a fare due chiacchiere e a sbrigarsela parlando distrattamente di questioni esterne. Anche quando costoro dicono la verità, gli altri non si fidano. Una persona di questo genere è totalmente inutile e meschina; nessuno le attribuisce alcun valore. Quando il suo comportamento è arrivato a questo punto, una persona ha forse dignità? (No.) Nessuno le affida nulla, nessuno si fida di lei, nessuno mette a nudo il proprio cuore in sua presenza, nessuno crede a ciò che dice; gli altri si limitano semplicemente ad ascoltare. Quando tali individui affermano: “Questa volta sto dicendo la verità”, nessuno ci crede o presta loro alcuna attenzione, anche se ciò che dicono corrisponde a verità. Quando affermano: “Non tutto ciò che dico è falso, giusto?”, la gente risponde: “Non mi interessa analizzare se ciò che hai detto è vero o falso. Stare a sentirti è così estenuante; devo analizzare ed esaminare le tue motivazioni e le tue intenzioni, ed è veramente un gran fastidio. Il tempo che ho passato a farlo poteva essere utilizzato per riflettere su un brano delle parole di Dio o per imparare a cantare un inno, e di fatto ne avrei tratto qualche beneficio. Non riesco a ricavare alcun beneficio dal parlare con te. Non una sola parola di ciò che dici è veritiera e non voglio avere nulla a che fare con te”. Così la gente abbandona queste persone. Al giorno d’oggi si sente spesso dire dai non credenti: “Vuoi sentire la verità o preferisci sentire una bugia?” Nessuno vuole udire delle menzogne. Perciò, coloro che mentono e tergiversano sempre sono le persone più meschine, non valgono nulla. Nessuno vuole prestare loro attenzione, nessuno vuole frequentarle, tanto meno aprire loro il proprio cuore o esserne amico. Costoro hanno forse integrità o dignità? (No.) Chiunque incontri siffatte persone le aborrirà; sono totalmente inaffidabili nel modo in cui parlano e agiscono, nel loro carattere e nella loro integrità: questi individui non hanno alcuna sostanza. Sarebbero forse apprezzati e rispettati se fossero dotati e talentuosi? (No.) E allora, di cosa hanno bisogno le persone per andare d’accordo tra loro? Hanno bisogno di carattere, integrità, dignità, e di essere individui ai quali gli altri possano aprire il proprio cuore. Tutte le persone dotate di dignità hanno un po’ di personalità, a volte non vanno d’accordo con gli altri, ma sono oneste e non vi è in loro alcuna falsità o inganno. Alla fine, gli altri hanno una grande stima di loro, perché sono in grado di praticare la verità, sono sincere hanno dignità, integrità e carattere, non approfittano mai di nessuno, aiutano chi è in difficoltà, trattano le persone con coscienza e ragionevolezza e non le giudicano mai in modo affrettato. Quando valutano le persone o ne discutono, ogni loro considerazione è accurata, dicono ciò che sanno e non straparlano di ciò che non sanno, non ci ricamano sopra e le loro parole possono essere utilizzate come prove o punti di riferimento. Quando parlano e agiscono, le persone dotate di integrità sono relativamente concrete e affidabili. Nessuno considera preziose le persone che ne sono prive, nessuno presta attenzione a ciò che dicono e fanno, né attribuisce importanza alle loro parole e azioni, e nessuno si fida di loro. Questo perché tali individui dicono troppe bugie e pronunciano poche parole sincere, perché mancano di franchezza quando interagiscono con gli altri o si adoperano per loro, perché cercano di imbrogliare e ingannare tutti, e non piacciono a nessuno. Avete trovato qualcuno che, ai vostri occhi, sia affidabile? Ritenete voi stessi degni della fiducia altrui? Ci si può fidare di voi? Se qualcuno ti chiede della situazione di un’altra persona, non devi valutarla e giudicarla secondo la tua volontà: le tue parole devono essere obiettive, accurate e in linea con i fatti. Dovresti parlare di ciò che capisci davvero e non di cose che non comprendi. Devi essere giusto ed equo nei confronti di quella persona. Questo è il modo responsabile di agire. Se ti sei limitato a osservare un evento a livello superficiale e ciò che vuoi dire è solo il tuo personale giudizio su quella persona, non devi pronunciare un verdetto alla cieca, e certamente non devi giudicarla. Bisogna che tu introduca ogni tua affermazione con: “Questo è solo il mio parere” o “Questo è semplicemente ciò che provo”. In questo modo, le tue parole saranno relativamente obiettive e, dopo averle ascoltate, il tuo interlocutore sarà in grado di coglierne l’onestà, oltre al tuo atteggiamento corretto, e potrà fidarsi di te. Siete sicuri di riuscirci? (No.) Questo dimostra che non siete abbastanza sinceri nei confronti degli altri e che mancate di franchezza e di un atteggiamento onesto nel modo in cui vi comportate e gestite le cose. Poniamo che qualcuno vi chieda: “Mi fido di te: cosa pensi di quella persona?” E tu rispondi: “È a posto”. Poi insiste: “Puoi fornire ulteriori dettagli?” E tu rispondi: “È una persona educata, è disposta a pagare un prezzo quando svolge il suo dovere e va d’accordo con gli altri”. Vi sono prove tangibili a sostegno di queste tre affermazioni? Sono forse sufficienti a comprovare il carattere di quella persona? No. Sei affidabile? (No.) Nessuna di quelle tre affermazioni contiene alcun dettaglio, si tratta solo di parole generiche, vuote e superficiali. Se tu avessi appena conosciuto quella persona e dicessi che è a posto basandoti sulle apparenze, questo sarebbe normale. Ma sei in contatto con lei da diverso tempo e avresti dovuto essere in grado di scoprirne alcuni difetti sostanziali. La gente vuole sentire quale valutazione e opinione esprimi su quella persona dal profondo del cuore, ma tu non dici nulla di veritiero, o di critico, o di essenziale, quindi nessuno si fiderà di te e vorrà più interagire con te.
Quando interagisci con i fratelli e le sorelle, devi mettere a nudo il tuo cuore e confidarti con loro affinché tu possa trarne beneficio. Quando svolgi il tuo dovere, mettere a nudo il tuo cuore e confidarti con le persone è ancora più importante; solo così lavorerete bene insieme. Ma se qualcuno non ti apre il suo cuore, se è una persona che non accetta la verità ed è invece molto ingannevole, allora sarebbe sciocco da parte tua mettere a nudo il tuo cuore, e farlo potrebbe facilmente creare dei problemi. Dovrebbero esistere dei principi su come si interagisce con i fratelli e le sorelle; bisognerebbe mettere a nudo il proprio cuore e aprirsi solamente alle persone che credono davvero in Dio e sono in grado di accettare la verità. Se metti a nudo il tuo cuore a persone malevole e ai miscredenti, allora sei sciocco e ignorante, e manchi di saggezza. Devi aprire il tuo cuore soltanto ai fratelli e alle sorelle che credono davvero in Dio e che sono in grado di accettare la verità. Gli individui ingannevoli, quelli confusi, i malevoli e i miscredenti, che sono privi di qualsiasi accettazione della verità, non sono fratelli e sorelle; qualunque cosa tu faccia, non aprire loro il tuo cuore, perché ciò equivarrebbe a farlo per i diavoli e, alla fine, cadresti probabilmente preda delle loro trame e delle loro trappole. Tra i leader e i lavoratori vi sono falsi leader e falsi lavoratori, così come tra i credenti vi sono falsi credenti e miscredenti. Nessuno di loro è un fratello o una sorella, quindi, qualunque cosa tu faccia, non trattarli come se lo fossero. Soltanto coloro che hanno un cuore buono e amano la verità, sanno accettarla e metterla in pratica, sono fratelli e sorelle, e quando interagisci con questi veri fratelli e sorelle, devi mettere a nudo il tuo cuore, devi semplicemente aprirti a loro, e solo a quel punto vi sarà possibile amarvi l’un l’altro e cooperare armoniosamente nello svolgere bene i vostri doveri. A volte, quando due persone interagiscono, le loro personalità cozzano, oppure il loro contesto familiare, le loro esperienze pregresse o le loro condizioni economiche sono incompatibili. Eppure, se queste due persone riescono a mettere a nudo il proprio cuore l’una all’altra, a essere completamente aperte riguardo ai propri problemi e a comunicare senza menzogne o inganno, e sono in grado di mostrare il proprio cuore all’altra, allora, in questo modo, potranno stringere una vera amicizia, il che significa diventare intimi amici. Forse, quando l’altra persona si troverà di fronte a una difficoltà, cercherà te e nessun altro, e riterrà che solo tu sei in grado di aiutarla. Anche se la rimproveri, non ribatterà, poiché sa che sei una persona onesta con un cuore sincero. Si fida di te, perciò qualunque cosa tu dica o comunque la tratti, saprà capire. Riuscite a essere persone così? Siete persone così? In caso contrario, non siete persone oneste. Quando interagisci con gli altri, devi prima di tutto far loro percepire il tuo cuore onesto e la tua sincerità. Se nel parlare, nel lavorare insieme e nell’entrare in contatto con gli altri, le parole di qualcuno sono superficiali e magniloquenti, o consistono in convenevoli, lusinghe, parole irresponsabili e illusorie, o se quel qualcuno parla semplicemente per ricercare il favore altrui, allora le sue parole mancano di ogni credibilità e non sono minimamente sincere. È questo il modo in cui interagisce con gli altri, indipendentemente da chi siano i suoi interlocutori. Una persona simile non ha un cuore onesto. Questa non è una persona onesta. Poniamo che qualcuno si trovi in uno stato negativo e ti dica con tutta sincerità: “Dimmi perché, di preciso, sono così negativo. Non riesco proprio a capirlo!” E supponiamo che tu, in effetti, capisca il problema di questa persona nel tuo cuore, ma che tu non glielo dica, rispondendo invece: “Non è niente. Non sei negativo; anche io mi sento così”. Queste parole sono una grande consolazione per quella persona, ma il tuo atteggiamento non è sincero. Ti stai comportando in modo superficiale con lei; al fine di metterla più a suo agio e rincuorarla, hai evitato di parlarle con onestà. Non la stai aiutando sul serio, esponendo chiaramente il suo problema in modo che possa lasciarsi alle spalle la propria negatività. Non hai fatto ciò che una persona onesta dovrebbe fare. Solamente per cercare di consolarla e assicurarti di non creare distanze o conflitti tra di voi, sei stato superficiale con lei, e questo non è essere una persona onesta. Quindi, per essere una persona onesta, cosa dovresti dunque fare quando ti trovi di fronte a questo tipo di situazione? Devi dirle quello che hai visto e appurato: “Ti riferirò ciò che ho visto e ciò che ho sperimentato. Sta a te decidere se quello che dico è giusto o sbagliato. Se è sbagliato, non sei tenuto ad accettarlo. Se è giusto, spero che tu possa accettarlo. Se dico qualcosa che per te è difficile da ascoltare e che ti ferisce, spero che tu possa accettarlo da parte di Dio. La mia intenzione e il mio scopo sono di aiutarti. Vedo chiaramente il problema: poiché ti senti umiliato e nessuno alimenta il tuo ego, e pensi che tutti gli altri ti guardino dall’alto in basso, che tu sia oggetto di attacchi e che nessuno ti abbia mai trattato più ingiustamente di così, non riesci ad accettarlo e diventi negativo. Che cosa ne pensi: è questo ciò che sta realmente accadendo?” Nell’udire ciò, l’altra persona sente che corrisponde effettivamente alla realtà delle cose. Questo è ciò che hai davvero nel cuore, ma se non sei una persona onesta, non lo dirai. Dirai “Capita spesso anche a me di avere un atteggiamento negativo”, e quando l’altra persona si sentirà dire che capita a tutti di avere atteggiamenti negativi penserà che sia normale per lei essere negativa e, alla fine, non si lascerà la negatività alle spalle. Se sei una persona onesta e aiuti gli altri con un atteggiamento onesto e un cuore onesto, puoi aiutarli a comprendere la verità e a lasciarsi alle spalle la loro negatività.
Praticare l’onestà copre molti aspetti. In altre parole, lo standard per essere onesti non si raggiunge attraverso un unico aspetto; devi essere all’altezza sotto molti punti di vista prima di poter essere onesto. Alcune persone pensano sempre che basti riuscire a non mentire per essere oneste. È una visione corretta? Essere onesti implica semplicemente non mentire? No, concerne diversi altri aspetti. Prima di tutto, qualunque cosa tu debba affrontare, che si tratti di una faccenda che hai visto con i tuoi occhi o che ti è stata riferita da altri, che si tratti di interagire con le persone o risolvere un problema, che sia il dovere che dovresti assolvere o qualcosa che Dio ti ha affidato, devi sempre affrontarla con cuore sincero. Come si dovrebbe mettere in pratica il modo di affrontare le cose con cuore sincero? Dì ciò che pensi e parla sinceramente; non usare parole vuote, ampollose o che suonino gradevoli, non dire cose false adulatorie o ipocrite, ma pronuncia le parole che hai nel cuore. Questo è essere una persona onesta. Esprimi i pensieri e le opinioni reali che hai nel cuore: questo è ciò che dovrebbero fare le persone oneste. Se non dici mai ciò che pensi e le parole marciscono nel tuo cuore, e ciò che dici è sempre in disaccordo con ciò che pensi, questo non è il comportamento di una persona onesta. Per esempio, supponiamo che tu non svolga bene il tuo dovere, e quando le persone ti chiedono cosa stia succedendo, tu rispondi: “Io voglio svolgere bene il mio dovere ma, per varie ragioni, non l’ho fatto”. In realtà, in cuor tuo sai bene di non essere stato scrupoloso, ma non dici la verità. Trovi invece ogni sorta di ragione, giustificazione e scusa per coprire i fatti ed evitare la responsabilità. È così che si comporta una persona onesta? (No.) Inganni le persone e ti barcameni in qualche modo dicendo queste cose. Ma l’essenza di ciò che è dentro di te, delle tue intenzioni, è un’indole corrotta. Se non riesci a portare le cose e le intenzioni che hai dentro di te allo scoperto per analizzarle, non possono essere purificate, e questa non è una cosa da poco! Devi dire sinceramente, “Ho rimandato un po’ nel fare il mio dovere. Sono stato superficiale. Quando sono di buon umore, riesco a fare un piccolo sforzo. Quando sono di cattivo umore, lavoro di malavoglia, non voglio impegnarmi e anelo alle comodità della carne. Così, i tentativi di svolgere il mio dovere sono vani. La situazione è cambiata in questi ultimi giorni: sto cercando di dare il massimo, di migliorare la mia efficienza e svolgere bene il mio dovere”. Questo è parlare con il cuore. L’altro modo di parlare non viene dal cuore. Per il timore di essere potato, o che le persone scoprissero i tuoi problemi e ti ritenessero responsabile, hai trovato ogni sorta di ragioni, giustificazioni e scuse per coprire i fatti, prima portando le persone a smettere di parlare della situazione, poi facendo a scaricabarile per evitare di essere potato. Questa è la fonte delle tue menzogne. Per quanto i bugiardi parlino, parte di quel che dicono sarà sicuramente vero e basato sui fatti. Ma alcune cose fondamentali che dicono conterranno un po’ di falsità e un po’ dei loro motivi personali. Perciò è molto importante discernere e distinguere ciò che è vero e ciò che è falso. E comunque non è semplice da farsi. Un po’ di quel che dicono sarà contaminato e abbellito, un po’ concorderà con i fatti e un po’ li contraddirà; con realtà e finzione confuse in questo modo, è arduo distinguere il vero dal falso. Questo è il tipo di persona più ingannevole, e il più difficile da identificare. Se costoro non sanno accettare la verità né praticare l’onestà, saranno certamente eliminati. Allora qual è il cammino che le persone dovrebbero scegliere? Qual è la via per praticare l’onestà? Dovreste imparare a dire la verità ed essere in grado di condividere apertamente sui vostri stati reali e i vostri problemi. È così che praticano le persone oneste, e una tale pratica è corretta. Le persone che possiedono coscienza e ragionevolezza sono tutte disposte a sforzarsi di essere sincere. Soltanto le persone sincere si sentono davvero gioiose e a proprio agio, e solo praticando la verità per raggiungere la sottomissione a Dio si può godere di una felicità autentica.
Mentre le persone sperimentano l’essere oneste, sorgono molti problemi pratici. A volte parlano senza pensare, commettono un errore momentaneo e mentono perché sono influenzate da un motivo o un fine sbagliato, o per vanità e orgoglio, e di conseguenza devono mentire sempre di più per coprire la cosa. Alla fine, non si sentono a loro agio nel cuore, ma non possono rimangiarsi quelle bugie, non hanno il coraggio di correggere i loro errori, di ammettere di aver mentito, e in questo modo gli errori continuano a ripetersi. Dopodiché, è come se avessero sempre un macigno sul cuore; sono alla ricerca costante di un’occasione per confessare, ammettere il loro errore e pentirsi, ma non lo mettono mai in pratica. Alla fine ci pensano su e si dicono: “Rimedierò quando svolgerò il mio dovere in futuro”. Affermano sempre che rimedieranno, ma non lo fanno mai. Non è così semplice come chiedere scusa dopo aver detto una bugia: puoi rimediare al danno e alle conseguenze dell’aver mentito e ingannato? Se, in preda all’odio che provi per te stesso, sei in grado di praticare il pentimento e di non ripetere mai più una cosa del genere, allora potresti ricevere la tolleranza e la misericordia di Dio. Se invece usi parole sdolcinate e dici che rimedierai alle tue bugie in futuro, ma non ti penti veramente e in seguito continui a mentire e a ingannare, allora sei estremamente testardo nel tuo rifiuto di pentirti e sarai sicuramente eliminato. Le persone dotate di coscienza e ragionevolezza dovrebbero rendersene conto. Dopo aver mentito e ingannato, non è sufficiente pensare solo di fare ammenda; ciò che conta di più è che ci si penta veramente. Se desideri essere onesto, devi risolvere il problema della menzogna e dell’inganno. Devi dire la verità e compiere gesti concreti. A volte essere sincero ti porterà a perdere la faccia e a essere potato, ma avrai praticato la verità, sarà valsa la pena esserti sottomesso a Dio e averLo soddisfatto in quell’occasione e ciò ti sarà motivo di conforto. In ogni caso, sarai stato finalmente in grado di praticare l’onestà, di dire ciò che hai nel cuore, senza cercare di difenderti o di giustificarti: questa è vera crescita. Indipendentemente dal fatto che tu sia potato o sostituito, ti sentirai saldo nel cuore perché non hai mentito; sentirai che, non avendo svolto correttamente il tuo dovere, era giusto che fossi potato e che te ne assumessi la responsabilità. Questo è uno stato mentale positivo. E tuttavia, quali saranno le conseguenze se commetti degli inganni? Dopo aver ingannato, cosa proverai nel cuore? Disagio: sentirai sempre di avere un senso di colpa e corruzione nel cuore, ti sentirai sempre sotto accusa: “Come ho potuto mentire? Come ho potuto ingannare di nuovo? Perché sono fatto così?” Ti sembrerà di non poter tenere la testa alta, di provare troppa vergogna per affrontare Dio. In particolare, quando si viene benedetti da Dio, quando si ricevono la Sua grazia, la Sua misericordia e la Sua tolleranza, si percepisce ancora di più che ingannarLo è una cosa vergognosa, e si ha il cuore pervaso da un maggior senso di rimprovero e da un minor senso di pace e gioia. Quale problema evidenzia tutto questo? Che ingannare le persone è la rivelazione di un’indole corrotta, è ribellione e resistenza a Dio, e perciò ti arrecherà dolore. Quando menti e inganni, ti potrà sembrare di aver parlato con grande intelligenza e tatto e di non aver fatto trapelare il minimo indizio del tuo inganno, ma in seguito proverai un senso di rimprovero e di accusa che potrà seguirti per tutta la vita. Se menti e inganni volutamente e di proposito, e arriva un giorno in cui ti rendi conto della gravità del tuo comportamento, ciò ti trafiggerà il cuore come una lama di coltello e sarai alla ricerca costante di un’occasione per fare ammenda. E questo è ciò che dovresti fare, a meno che tu sia privo di coscienza, che non abbia mai vissuto secondo coscienza e che non possieda umanità, né integrità, né dignità. Se hai un po’ di integrità e di dignità, e un po’ di consapevolezza della coscienza, quando ti renderai conto che stai mentendo e ingannando, percepirai questo comportamento come una vergogna, un’ignominia e una bassezza; disprezzerai e detesterai te stesso e abbandonerai la strada della menzogna e dell’inganno. La razza di Satana manca della coscienza e della ragionevolezza di umanità normale; rimane inconsapevole di tutte le menzogne che proferisce e non se ne preoccupa; ha persino una base teorica per le proprie menzogne, ovvero che non si possono compiere grandi imprese senza mentire, e per questo rifiuta ostinatamente di pentirsi. Le persone dotate di coscienza e ragionevolezza sono diverse. Costoro hanno solamente subito la corruzione di Satana e, sebbene manifestino un’indole corrotta, non sono persone malvagie, hanno la consapevolezza della coscienza, possiedono le necessità dell’umanità normale e gli istinti e i bisogni di un amore per le cose buone, giuste e positive. Pertanto, quando si sentono accusati dalla loro coscienza, sono in grado di riflettere su sé stesse e di pentirsi veramente. Satana è qualcosa di estremamente malvagio. Non ama ciò che vi è di positivo, né ciò che vi è di buono, e nella sua natura vi sono solo cose oscure e malvagie, non vi è altro se non cose corrotte e maligne; non ha umanità, non possiede i bisogni dell’umanità normale e non ha consapevolezza della coscienza. Ma le persone sono diverse. Esse sono state create da Dio, hanno coscienza e ragionevolezza; le persone dotate di coscienza hanno consapevolezza nel loro cuore, riescono a percepire l’accusa e il rimprovero della loro coscienza quando cercano di ingannare Dio o gli altri, e questo rimprovero e questa accusa le addolorano. Quando un individuo prova questo dolore, questa accusa e questo rimprovero, la sua coscienza comincia ad acquisire consapevolezza: egli si rende conto che è necessario essere onesti e percorrere la strada del perseguimento della verità. Quando avverte questo bisogno, è una cosa buona. In questo momento, provate un senso di rimprovero quando mentite e ingannate? (Sì.) Il fatto che percepiate il rimprovero dimostra che avete un po’ di consapevolezza della coscienza e che c’è ancora qualche speranza per voi; questi sono il livello minimo di consapevolezza e il tipo di comportamento che bisogna possedere per ottenere la salvezza. Se la vostra coscienza non prova alcun senso di rimprovero, questo è problematico e significa che non avete umanità. Ora, sapete di dovervi pentire dopo aver mentito e ingannato gli altri? Se rifiutate ostinatamente di pentirvi, quale sarà la conseguenza? Sarete irrecuperabili. Ora siete tutti in grado di vedere che Dio salverà coloro che possiedono coscienza, ragionevolezza, i bisogni di un’umanità normale, la capacità di discernere il bene dal male, l’amore per le cose positive e buone, l’odio per il male e la capacità di accettare la verità. Queste persone potranno essere salvate.
30 novembre 2017
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