Solo una persona sincera può vivere una vera sembianza umana (Parte 1)
Il fatto che Dio esiga sincerità dalle persone è la cosa più significativa. Purtroppo, molte non lo capiscono e ignorano la questione di essere sincere. Se esse comprendessero davvero l’opera di Dio, saprebbero che dopo il completamento della Sua opera di giudizio degli ultimi giorni, solo le persone sincere che sono state purificate dalla loro indole corrotta e che si sono liberate dell’inganno e della menzogna, otterranno la Sua salvezza e saranno qualificate per entrare nel Suo Regno. Se, dopo aver creduto in Dio per molti anni, le persone sono ancora piene di menzogne e di inganni; se non sanno spendersi sinceramente per Dio e svolgono sempre i loro doveri in modo superficiale, sicuramente Egli le sdegnerà. Quale sarà il loro esito? Saranno di certo allontanate dalla chiesa ed eliminate. Oggi, vedendo l’opera di Dio raggiungere questa fase, ci viene ricordato come Egli abbia costantemente esortato l’uomo a essere sincero. Questo ha un grande significato. Non si tratta solo di un’affermazione casuale e basta: è direttamente correlata alla possibilità o meno di ottenere la salvezza e di sopravvivere, nonché all’esito e alla destinazione di ogni persona. Pertanto, si può dire con certezza che solo liberandosi della propria indole ingannevole e diventando una persona sincera è possibile vivere un’umanità normale e ottenere la salvezza. Coloro che credono in Dio da molti anni, ma sono ancora ingannevoli, sono destinati a essere eliminati.
Tutti i prescelti di Dio stanno ora praticando lo svolgimento dei propri doveri, e Dio Si serve dello svolgimento dei doveri da parte delle persone per perfezionare un gruppo ed eliminarne un altro. Quindi è lo svolgimento del dovere che rivela ogni tipo di persona, e ogni tipo di persona ingannevole, miscredente e malvagio viene rivelato ed eliminato nello svolgimento del proprio dovere. Coloro che svolgono i loro doveri con lealtà sono persone sincere; coloro che sono costantemente superficiali sono persone ingannevoli e scaltre, e sono dei miscredenti; e coloro che causano intralcio e disturbo nello svolgimento dei loro doveri sono persone malvagie e anticristi. Proprio adesso, esiste ancora una vasta gamma di problemi in molti di coloro che svolgono i doveri. Alcuni sono sempre molto passivi nei loro doveri e stanno sempre seduti e aspettano, facendo affidamento sugli altri. Che atteggiamento è questo? È irresponsabilità. La casa di Dio ha disposto che tu svolga un dovere, eppure passi i giorni a pensarci senza portare a termine nessun lavoro concreto. Non ti si vede da nessuna parte sul posto di lavoro e le persone non riescono a trovarti quando hanno dei problemi da risolvere. Non porti un fardello per questo lavoro. Se un leader vorrà informarsi sul lavoro, cosa gli dirai? Al momento non stai facendo nessun tipo di lavoro. Sei perfettamente consapevole che questo lavoro è una tua responsabilità, ma non lo svolgi. A che diamine stai pensando? Non esegui nessun lavoro perché non ne sei capace? O brami solo le comodità? Che atteggiamento hai verso il tuo dovere? Tu esprimi solo parole e dottrine, e dici soltanto cose gradevoli, ma non svolgi un lavoro concreto. Se non vuoi svolgere il tuo dovere, dovresti dimetterti. Non devi mantenere il tuo incarico senza fare nulla. Agire in tal modo non significa forse arrecare un danno agli eletti di Dio e compromettere il lavoro della chiesa? Da come parli, sembri capire dottrine di ogni genere ma, se ti si chiede di svolgere un dovere, fai le cose con superficialità, e non sei minimamente coscienzioso. Questo è spenderti sinceramente per Dio? Non sei sincero quando si tratta di Dio, eppure fingi di esserlo. Sei forse in grado di ingannarLo? Da come parli di solito, sembri avere molta fede; vorresti essere la colonna della chiesa, la sua roccia. Ma, quando svolgi un dovere, sei meno utile di un fiammifero. Questo non è ingannare Dio con la piena consapevolezza di farlo? Sai cosa risulterà dal tuo cercare di ingannare Dio? Egli ti sdegnerà e ti eliminerà! Tutti vengono smascherati nello svolgimento del loro dovere: se si assegna un dovere a una persona, presto si scoprirà se questa sia sincera o ingannatrice e se ami o no la verità. Chi ama la verità sa svolgere con sincerità il proprio dovere e difendere il lavoro della casa di Dio; chi non ama la verità non difende minimamente il lavoro della casa di Dio ed è irresponsabile nello svolgimento del proprio dovere. Questo è evidente fin da subito a chi è perspicace. Chiunque svolga male il proprio dovere non ama la verità né è una persona sincera: simili individui saranno tutti rivelati ed eliminati. Per svolgere bene il proprio dovere, è necessario avere un senso di responsabilità e un senso del fardello. In tal modo, il lavoro sarà senz’altro svolto correttamente. È preoccupante solo quando una persona non ha un senso del fardello o di responsabilità, quando deve essere sollecitata a fare tutto, quando è sempre superficiale e cerca di scaricare sugli altri la responsabilità di eventuali problemi, ritardandone così la risoluzione. È ancora possibile fare un buon lavoro, in quel caso? Lo svolgimento del suo dovere può forse dare dei risultati? Non vuole svolgere nessuno dei compiti che le vengono assegnati e, quando vede che altri hanno bisogno di aiuto nel loro lavoro, li ignora. Si limitano a fare un po’ di lavoro solo se le viene imposto, solo quando la situazione si fa critica e non ha altra scelta. Questo non è svolgere un dovere: è lavoro occasionale! I lavoratori occasionali sono ingaggiati da un datore di lavoro e vengono pagati a giornata o a ore a seconda di quanto tempo hanno lavorato: si aspettano di essere pagati. Hanno paura di svolgere qualsiasi lavoro che il loro capo non veda, temono di non essere ricompensati per quello che fanno, lavorano sempre e solo per salvare l’apparenza, e questo significa che non hanno alcuna lealtà. Il più delle volte, non siete capaci di rispondere in merito a questioni di lavoro. Alcuni di voi sono coinvolti nel lavoro, ma non avete mai chiesto come stia procedendo, né lo avete mai considerato con attenzione. Data la vostra levatura e conoscenza, dovreste almeno sapere qualcosa, perché tutti voi avete partecipato a questo lavoro. Allora perché la maggior parte di voi non dice niente? È possibile che davvero non sappiate cosa dire, che non sappiate se le cose vadano bene o meno. Possono esserci due ragioni per questo: una è che siete totalmente indifferenti, non vi siete mai preoccupati di certe cose, e le avete sempre trattate solamente come un compito da portare a termine; l’altra è che siete irresponsabili e non disposti a preoccuparvi di tali questioni. Se davvero ti importassero e tu fossi veramente dedito, avresti un’opinione e un’idea in merito a ogni cosa. Non avere opinioni né idee spesso deriva dall’essere indifferenti e apatici, e dal non assumersi alcuna responsabilità. Non sei sollecito nei confronti del dovere che assolvi, non ti assumi alcuna responsabilità, non sei disposto a pagare alcun prezzo o a lasciarti coinvolgere. Non ti applichi affatto, né sei disposto a investire maggiore energia; ti accontenti di essere un subalterno, il che non è diverso da come un non credente lavora per il proprio capo. Questo tipo di svolgimento di un dovere non è gradito a Dio e non Lo soddisfa. Non ottiene la Sua approvazione.
Il Signore Gesù una volta disse: “Perché a chiunque ha, sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chiunque non ha, sarà tolto anche quello che ha” (Matteo 13:12). Qual è il significato di queste parole? Significano che, se nemmeno svolgi il tuo dovere o il tuo lavoro oppure non ti ci dedichi anima e corpo, Dio ti toglierà ciò che un tempo ti apparteneva. Cosa significa “togliere”? Come fa sentire le persone? Può darsi che tu non riesca a ottenere quello che la tua levatura e i tuoi talenti avrebbero potuto permetterti, non provi nulla al riguardo, e sei proprio come un non credente. Ecco cosa significa che Dio ti toglie ogni cosa. Se nel tuo dovere sei negligente, non paghi un prezzo e non sei sincero, Dio ti toglierà ciò che una volta ti apparteneva, Si riprenderà il tuo diritto di svolgere il tuo dovere e non te lo concederà. Poiché Dio ti ha conferito talenti e levatura, ma tu non hai svolto adeguatamente il tuo dovere, non ti sei speso per Dio né hai pagato un prezzo, e non ci hai messo il cuore, Dio non solo non ti benedirà, ma ti toglierà anche quello che possedevi una volta. Dio conferisce doni alle persone, assegnando loro capacità particolari, nonché intelligenza e saggezza. Come vanno sfruttati questi doni? Devi dedicare al tuo dovere le tue capacità particolari, i tuoi doni, la tua intelligenza e saggezza. Devi usare il cuore e applicare al tuo dovere tutto ciò che sai, tutto ciò che capisci e tutto ciò che sai realizzare. In tal modo, sarai benedetto. Cosa significa essere benedetti da Dio? Cosa provano le persone al riguardo? Che sono state illuminate e guidate da Dio, e che hanno un percorso nello svolgimento del loro dovere. Ad altre persone potrà sembrare che la tua levatura e le cose che hai imparato non ti consentano di portare a termine le cose; però, se Dio opera e ti illumina, non solo sarai in grado di capire e di fare tali cose, ma anche di farle bene. Alla fine, arriverai persino a stupirti di te stesso: “Non ero così abile, ma ora ci sono molte più cose dentro di me, e tutte positive. Non ho mai studiato quelle cose, ma ora, di colpo, le capisco tutte. Come ho fatto a diventare all’improvviso così intelligente? Come mai ora ci sono tante cose che so fare?” Non riuscirai a spiegartelo. Questa è l’illuminazione e la benedizione di Dio, il modo in cui Dio benedice le persone. Se non è questo ciò che provi quando svolgi il tuo dovere o il tuo lavoro, allora non sei stato benedetto da Dio. Se svolgere il tuo dovere ti sembra sempre una cosa priva di senso, se hai la sensazione che non ci sia niente da fare e che tu non riesca a dare il tuo contributo, se non ricevi mai illuminazione e senti di non avere alcuna intelligenza o saggezza da usare, allora sono guai. Ciò dimostra che non hai la motivazione giusta o non sei sul percorso giusto per svolgere il tuo dovere, che Dio non approva e che il tuo stato non è normale. Devi esaminare te stesso: “Perché non ho un percorso nel mio dovere? Ho studiato questo campo e rientra nel mio ambito di specializzazione; anzi, sono anche bravo a farlo. Perché quando cerco di applicare la mia conoscenza non ci riesco? Perché non riesco a utilizzarla? Che cosa sta succedendo?” È solo un caso? Qui c’è un problema. Quando Dio benedice una persona, questa diventa intelligente e saggia, perspicace in tutte le situazioni, nonché acuta, attenta e particolarmente abile; avrà il talento e sarà ispirata in tutto ciò che fa, e penserà che tutto ciò che fa è facilissimo e che nessuna difficoltà la può ostacolare: è benedetta da Dio. Se qualcuno trova tutto molto difficile e si comporta in maniera goffa e inetta ed è incline ad agire in modo distorto in qualsiasi cosa faccia, se non capisce nulla di ciò che gli viene detto, allora cosa significa? Significa che non è guidato da Dio e che non è benedetto da Dio. Alcuni dicono: “Mi sono impegnato, allora perché non vedo la benedizione di Dio?” Se ti limiti ad applicarti e ad adoperarti, ma non cerchi di agire secondo le verità principi, allora stai svolgendo il tuo dovere solo in modo superficiale. Come potresti vedere le benedizioni di Dio? Se sei sempre negligente nello svolgere il tuo dovere e non sei mai coscienzioso, non sarai illuminato dallo Spirito Santo, non avrai la guida di Dio o la Sua opera, e le tue azioni non porteranno alcun frutto. È molto difficile svolgere bene un dovere o gestire bene una questione affidandosi alla forza e al sapere umano. Tutti pensano di intendersene, di avere una certa conoscenza, ma fanno le cose male e le cose vanno sempre storte, suscitando commenti e risate. Questo è un problema. Può capitare che qualcuno chiaramente non sia un granché eppure si ritenga competente e non la dia vinta a nessuno. Ciò ha a che fare con un problema della natura umana. Coloro che non conoscono se stessi sono tutti così. Le persone di questo genere sono forse in grado di svolgere bene i loro doveri? Non solo non ne sono in grado, ma rischiano di fallire miseramente. C’è chi non riesce a svolgere bene alcun dovere, eppure cerca sempre di assumere dei ruoli più elevati e di comandare gli altri a bacchetta. Le persone di questo tipo non concludono nulla: non sono nemmeno capaci di diffondere il Vangelo o di testimoniare agli altri né hanno una sola parola di comunione da condividere sulla verità. Sono individui completamente nudi, miseri e patetici! Tutte le persone che non perseguono la verità svolgono il proprio dovere con un atteggiamento di scarsa responsabilità. “Se qualcuno conduce, io seguo; ovunque conduca, io vado. Farò qualunque cosa mi faccia fare. Quanto al farmi carico di responsabilità e preoccupazioni, all’impiegare più sforzo nel fare qualcosa, o al fare qualcosa con tutto il mio cuore e la mia forza, non ne ho intenzione”. Queste persone non vogliono pagare il prezzo. Vogliono solo compiere uno sforzo, senza assumersi delle responsabilità. Non è questo l’atteggiamento con cui si svolge davvero un dovere. Bisogna imparare a mettere il cuore nello svolgimento del proprio dovere, e chi ha una coscienza è in grado di riuscirci. Non mettere mai il cuore nello svolgimento del proprio dovere significa non avere una coscienza, e le persone senza coscienza non possono acquisire la verità. Perché dico che non possono acquisire la verità? Non sanno come pregare Dio e cercare l’illuminazione dello Spirito Santo, come mostrare considerazione per la volontà di Dio, come mettere il cuore nel riflettere sulle parole di Dio, né sanno come cercare la verità, come cercare di capire le richieste di Dio e la Sua volontà. Ciò significa non saper cercare la verità. Vi capita di sperimentare stati in cui, qualunque cosa accada o qualunque tipo di dovere svolgiate, siete capaci di acquietarvi spesso davanti a Dio e di mettere il cuore nel riflettere sulle Sue parole, nel cercare la verità e nel pensare a come dovete svolgere quel dovere in accordo con la volontà di Dio e a quali verità dovreste possedere per svolgere quel dovere in modo soddisfacente? Vi capita molte volte di cercare la verità in questo modo? (No.) Mettere il cuore nel proprio dovere ed essere in grado di assumersi delle responsabilità vi richiede sofferenze e il pagamento di un prezzo; non basta semplicemente parlare di queste cose. Se non si mette il cuore nel proprio dovere, volendo invece sempre lavorare, allora il proprio dovere non sarà certamente ben eseguito. Si agirà semplicemente in maniera meccanica e sbrigativa e nulla più, e non si avrà modo di sapere se il proprio dovere sia stato svolto bene o no. Se ci metti il cuore, giungerai gradualmente alla comprensione della verità; se non lo fai, allora ciò non accadrà. Quando metti il cuore nello svolgimento del tuo dovere e nel perseguimento della verità, arriverai gradualmente a comprendere la volontà di Dio, a scoprire la tua corruzione e le tue mancanze, e a padroneggiare tutti i tuoi vari stati. Quando il tuo unico obiettivo è compiere uno sforzo e non metti il cuore nel riflettere su te stesso, sarai incapace di scoprire i veri stati nel tuo cuore e le innumerevoli reazioni e le rivelazioni di corruzione che manifesti in ambienti diversi. Se non sai quali saranno le conseguenze quando i problemi rimangono irrisolti, allora sei in un grosso guaio. Ecco perché non è un bene credere in Dio in maniera confusa. Devi vivere davanti a Dio in ogni momento, in ogni luogo; qualunque cosa ti accada, devi sempre cercare la verità, e mentre lo fai devi anche riflettere su te stesso e conoscere i problemi legati al tuo stato, cercando immediatamente la verità per risolverli. Soltanto così puoi svolgere bene il tuo dovere ed evitare di ritardare il lavoro. Non solo sarai in grado di svolgere bene il tuo dovere ma, cosa più importante, avrai anche accesso alla vita e saprai eliminare la tua indole corrotta. Soltanto così puoi accedere alla verità realtà. Se ciò su cui spesso rifletti nel tuo cuore non è una questione correlata al tuo dovere o una questione che ha a che fare con la verità, ma piuttosto sei invischiato in cose esteriori, con il pensiero concentrato sugli affari della carne, sarai in grado di comprendere la verità? Sarai in grado di svolgere bene il tuo dovere e di vivere davanti a Dio? Certamente no. Una persona così non può essere salvata.
Credere in Dio significa percorrere la retta via nella vita, e bisogna perseguire la verità. È una questione di spirito e di vita, ed è una cosa diversa dalla ricerca di ricchezza, gloria e celebrità duratura che attuano i non credenti. Si tratta di percorsi separati. Nel loro lavoro, i non credenti pensano a come faticare di meno e fare più soldi, ai loschi tranelli che potrebbero mettere in atto per guadagnare di più. Pensano tutto il giorno a come arricchire sé stessi e aumentare il patrimonio della famiglia, arrivando a escogitare mezzi spregiudicati per raggiungere i loro obiettivi. Questa è la via del male, la via di Satana, ed è la via che percorrono i non credenti. La via percorsa dai credenti in Dio è quella di perseguire la verità e di acquisire la vita; è la via del seguire Dio e di acquisire la verità. Come dovresti praticare per acquisire la verità? Devi leggere, praticare e sperimentare diligentemente le parole di Dio: solo quando avrai fatto questo comprenderai la verità. E quando avrai compreso la verità, dovrai valutare come svolgere bene il tuo dovere in modo da agire secondo i principi, e come puoi arrivare a sottometterti a Dio. Questo richiede la pratica della verità. Praticare la verità non è facile: non solo devi cercarla, ma devi anche riflettere e riconoscere se hai idee e nozioni errate e, in caso esistano dei problemi, devi condividere sulla verità per risolverli. Quando si comprendono i principi della pratica della verità, è possibile praticarla. E solo praticandola si può entrare nella verità realtà e diventare una persona che si sottomette a Dio. Praticando e sperimentando in questo modo, modificherai la tua indole e raggiungerai la verità senza neppure rendertene conto. I non credenti si battono sempre per la fama, il guadagno e il prestigio. Di conseguenza, percorrono la via del male, diventando sempre più depravati, scaltri, ingannevoli, calcolatori e cospiratori; i loro cuori si fanno sempre più malvagi ed essi diventano sempre più insondabili ed enigmatici: questo è il cammino dei non credenti. Il percorso di coloro che credono in Dio è l’esatto contrario. I credenti in Dio vogliono separarsi da questo mondo e da questa umanità malvagi; vogliono perseguire la verità e purificare la loro corruzione. I loro cuori sono saldi e sereni solo quando vivono una sembianza umana; desiderano conoscere Dio, temerLo, evitare il male e ottenere la Sua approvazione e la Sua benedizione. Questo è ciò che cerca chi crede in Dio. Se credi in Dio da molti anni, comprendi veramente la verità e sei cambiato, più gli altri interagiscono con te, più percepiranno che sei una persona sincera, sincera nel tuo modo di esprimerti e nello svolgimento dei tuoi doveri, una persona completamente aperta, che non ha nulla da nascondere e che parla e agisce in modo trasparente. Attraverso le cose che dici, le opinioni che manifesti, le azioni che compi, i doveri che svolgi e il tuo atteggiamento sincero quando conversi con gli altri, la gente è in grado di scorgere le profondità del tuo cuore e di capire come ti comporti, quali sono le tue preferenze e quali sono gli obiettivi che persegui. Riesce a vedere chiaramente che sei una persona buona e sincera e che stai percorrendo il giusto cammino. Ciò dimostra che sei cambiato. Se credi in Dio e svolgi un dovere da molto tempo, ma le persone con cui interagisci hanno sempre la sensazione che non vi sia trasparenza in ciò che dici, che i tuoi punti di vista non siano chiari, né riescono a vedere con chiarezza il tuo cuore nelle tue azioni, se sentono di continuo che nascondi dei segreti nel profondo del cuore, questo dimostra che sei una persona reticente che sa come nascondersi, camuffarsi e infiocchettarsi. Se, anche dopo aver interagito con te per molti anni, gli altri non sono in grado di comprendere appieno il tuo cuore e non vedono altro che il tuo temperamento e il tuo carattere invece della tua indole o della tua essenza, ciò dimostra che stai ancora vivendo secondo la tua indole satanica. Più sei scaltro, più questa è la dimostrazione che non sei una brava persona, che manchi di umanità e che appartieni ai diavoli e a Satana. Se non acquisisci alcuna verità e la tua indole corrotta non viene purificata, non importa da quanti anni credi in Dio, allora sarà molto difficile per una persona come te raggiungere la salvezza. E se, nonostante la tua abilità nel tergiversare, la tua parlantina, la tua intelligenza e prontezza di riflessi e la tua abilità nel gestire le cose, coloro che interagiscono con te si sentono sempre a disagio e avvertono che sei inaffidabile, inattendibile e insondabile, allora sei nei guai. Questo indica che, pur credendo in Dio, non sei affatto cambiato e che non credi veramente in Lui. Avete sperimentato un vero cambiamento nella vostra fede in Dio fino ad ora? Ti rapporti con gli altri con un atteggiamento di sincerità? Gli altri sentono che sei sincero? (Quando le circostanze possono arrecarmi un beneficio immediato, sono capace di mentire e ingannare; ma quando questo non è il caso, so dire la verità e aprire un po’ il mio cuore.) (Sono selettivo in quello che dico: esprimo alcune cose apertamente, ma tengo nascoste quelle celate nel profondo del cuore. Nelle mie interazioni con gli altri, tendo comunque a infiocchettarmi e a camuffarmi.) Questo è un esempio di come vivere secondo la propria indole corrotta. Se non si persegue la verità e non si elimina tale indole, come è possibile cambiare? Voi siete tutte persone che svolgono dei doveri. Come minimo, devi avere un cuore sincero e permettere che Dio scorga la tua sincerità: solo allora potrai ottenere la Sua rivelazione, illuminazione e guida. La cosa fondamentale è accettare il Suo esame. Non importa quali barriere esistano tra te e le altre persone, quanto tu tenga alla tua vanità e alla tua reputazione e quali siano le intenzioni che nutri e di cui non riesci a parlare con semplicità: tutto questo deve gradualmente cambiare. Passo dopo passo, ciascun individuo deve liberarsi da questa indole corrotta e da queste difficoltà, superando gli ostacoli generati da tale indole. Prima di affrontare tali ostacoli, il tuo cuore è veramente sincero con Dio? Gli tieni nascoste delle cose, oppure assumi una falsa apparenza e Lo inganni? Questo dovrebbe essere chiaro nel tuo cuore. Se esso alberga queste cose, dovresti accettare l’esame di Dio. Non lasciare niente al caso, dicendo: “Non voglio spendere tutta la mia vita per Dio. Voglio crearmi una famiglia e vivere la mia vita. Spero che Dio non mi esamini e non mi condanni”. Se nascondi a Dio tutti questi aspetti, ovvero le intenzioni, gli scopi, i progetti e gli obiettivi di vita che conservi nel profondo del cuore, e se occulti le tue opinioni su molti aspetti e credenze circa la fede in Dio, allora ti troverai nei guai. Se occulti queste cose prive di valore e non cerchi la verità per risolverle, ciò significa che non ami la verità e che ti è difficile accettarla e acquisirla. Puoi nascondere tali questioni alle altre persone, ma non a Dio. Se non ti fidi di Dio, allora perché credi in Lui? Se hai dei segreti e temi che la gente ti disprezzi se li riveli, né hai il coraggio di parlarne con franchezza, allora puoi semplicemente confidarti con Dio. Dovresti pregarLo, confessando le vili intenzioni che nutri nella tua fede in Lui, ciò che hai fatto in nome del tuo futuro e del tuo destino e come ti sei battuto per ottenere fama e guadagno. Poni tutte queste cose davanti a Dio e rivelaGliele; non nasconderGliele. Non importa a quante persone tu abbia chiuso il tuo cuore, non chiuderlo a Dio: devi aprirGlielo. Questo è il livello minimo di sincerità che deve possedere chi crede in Lui. Se il tuo cuore è aperto invece che chiuso a Dio e sei in grado di accettare il Suo scrutinio, come ti considererà? Se anche non ti apri agli altri, ma riesci ad aprirti a Dio, Egli ti vedrà come una persona sincera dotata di un cuore sincero. Se il tuo cuore sincero sa accettare il Suo esame, allora diventerà prezioso ai Suoi occhi ed Egli avrà sicuramente un’opera da compiere in te. Per esempio, se hai commesso un’azione ingannevole nei confronti di Dio, Egli ti disciplinerà. Allora dovrai accettare la Sua disciplina, pentirti rapidamente, confessarti davanti a Lui e riconoscere i tuoi errori; dovrai riconoscere la tua ribellione e corruzione, accettare il Suo castigo e giudizio, conoscere la tua indole corrotta, praticare secondo le Sue parole e pentirti sinceramente. Questa è la prova della tua sincera fede in Dio e della tua autentica fede in Lui.
Le citazioni bibliche sono tratte da
La Sacra Bibbia – Nuova Riveduta 2006 – versione standard
Copyright © 2008 Società Biblica di Ginevra.
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