La pratica fondamentale per essere una persona onesta (Parte 2)
Il fatto che Dio chieda alle persone di essere oneste dimostra che detesta e disprezza davvero chi è propenso all’inganno. Il disprezzo di Dio verso le persone propense all’inganno significa che Egli non ama il loro modo di fare le cose, la loro indole, i loro intenti e i loro metodi ingannevoli; a Dio non piace nessuna di queste cose. Se le persone propense all’inganno sono in grado di accettare la verità, ammettono la loro indole propensa all’inganno e sono disposte ad accogliere la salvezza di Dio, allora anche loro hanno una speranza di essere salvate, poiché Dio tratta tutti equamente, e lo stesso fa la verità. E quindi, se vogliamo diventare persone che sono gradite a Dio, la prima cosa che dobbiamo fare è cambiare i nostri principi di comportamento. Non possiamo più vivere secondo filosofie sataniche, non possiamo più cavarcela con la menzogna e l’inganno. Dobbiamo liberarci di tutte le bugie e diventare persone oneste. E allora la prospettiva che Dio ha di noi cambierà. In passato, le persone facevano sempre affidamento sulle menzogne, sulla finzione e sull’inganno nel vivere tra gli altri, e usavano le filosofie sataniche come base della loro esistenza, come loro vita e come fondamento per il loro comportamento. Tutto ciò era detestato da Dio. Tra i non credenti, se parli francamente, dici la verità e sei una persona onesta, sarai calunniato, giudicato e rifiutato. Per questo segui le tendenze mondane e vivi secondo filosofie sataniche; diventi sempre più abile a mentire e sempre più propenso all’inganno. Impari anche a servirti di mezzi subdoli per raggiungere i tuoi obiettivi e proteggere te stesso. Hai un successo sempre maggiore nel mondo di Satana, con il risultato di precipitare sempre più a fondo nel peccato, fino al punto di non riuscire più a liberarti. Funziona esattamente all’opposto nella casa di Dio. Più menti e ricorri a inganni, più il popolo eletto di Dio sarà disgustato da te e ti abbandonerà. Se rifiuti di pentirti e continui ad aggrapparti a filosofie e logiche sataniche, e ti servi di tranelli e trame elaborate per simulare e camuffarti, allora con tutta probabilità verrai rivelato ed eliminato. Questo perché Dio aborrisce le persone propense all’inganno. Solo le persone oneste possono prosperare nella casa di Dio, e quelle propense all’inganno saranno alla fine abbandonate ed eliminate. Tutto questo è prestabilito da Dio. Solo le persone oneste possono avere un posto nel Regno dei Cieli. Se non cerchi di essere una persona onesta, se non fai esperienza e non pratichi verso il perseguimento della verità, se non esponi le tue abiezioni e se non ti metti a nudo, allora non sarai mai in grado di ricevere l’opera dello Spirito Santo e di ottenere l’approvazione di Dio. Qualunque cosa tu faccia o qualunque dovere tu svolga, devi avere un atteggiamento onesto. Senza di esso, non puoi adempiere bene il tuo dovere. Se lo svolgi costantemente in modo superficiale e non riesci a fare bene qualcosa, dovresti riflettere su te stesso, conoscere te stesso e aprirti per analizzarti. Poi dovresti ricercare le verità principi e sforzarti di fare meglio la volta successiva, invece di essere superficiale. Se non cerchi di soddisfare Dio con un cuore onesto e pensi sempre a soddisfare la carne o il tuo orgoglio, sarai forse in grado di svolgere un buon lavoro? Potrai adempiere bene al tuo dovere? Certamente no. Coloro che sono propensi all’inganno sono sempre superficiali nello svolgere il loro dovere; di qualunque dovere si tratti, non lo svolgono bene, per simili persone è difficile ottenere la salvezza. DiteMi: quando le persone propense all’inganno mettono in pratica la verità, adottano l’inganno? Mettere in pratica la verità richiede di pagare un prezzo, di rinunciare ai propri interessi, di aprirsi e di mettersi a nudo davanti agli altri. Queste persone, invece, nascondono qualcosa; quando parlano, raccontano solo metà delle cose e tengono per sé il resto. Gli altri devono sempre intuire che cosa intendano e tracciare i collegamenti per capire il significato. Costoro si lasciano sempre uno spazio di manovra, una via d’uscita. Quando gli altri si accorgono che sono propensi all’inganno, non vogliono avere nulla a che fare con loro e stanno in guardia contro di loro in qualsiasi cosa facciano. Queste persone mentono e imbrogliano, e gli altri non possono fidarsi di loro, non sapendo cosa sia vero e cosa falso o quanto ci sia di alterato nelle cose che dicono. Spesso costoro si rimangiano la parola data agli altri e la gente non attribuisce loro alcun valore nel proprio cuore. Quanto invece al cuore di Dio? Che opinione ha Dio di loro? Dio li detesta ancora di più, poiché Egli sottopone a scrutinio il profondo del cuore delle persone. Gli uomini riescono a vedere solo ciò che è in superficie, mentre Dio vede in modo più accurato, penetrante e realistico.
Non importa da quanto tempo sei un credente, qual è il tuo dovere o quale lavoro svolgi, né se possiedi una levatura elevata o scarsa oppure un carattere buono o cattivo: fintanto che sai accettare la verità e cerchi di diventare una persona onesta, ne raccoglierai certamente i frutti. Alcuni che non cercano di diventare onesti pensano che compiere bene il proprio dovere sia sufficiente. A loro dico: “Non riuscirai mai a compiere bene il tuo dovere”. Altri pensano che essere una persona onesta non sia tanto importante, che cercare di servire in accordo con le intenzioni di Dio sia il compito più grande e l’unico modo per soddisfare Dio. Allora prova a vedere se riesci a servire in accordo con le intenzioni di Dio senza diventare una persona onesta. Alcuni non cercano di diventare persone oneste; si accontentano invece di pregare ogni giorno, di andare puntuali alle riunioni, di nutrirsi delle parole di Dio e semplicemente di non vivere alla maniera dei non credenti. Ritengono sufficiente non infrangere la legge e non fare alcunché di malvagio. Ma Dio può essere soddisfatto in questo modo? Come puoi soddisfare Dio se non sei onesto? Se non sei una persona onesta, non sei il tipo giusto di persona. Se non sei onesto, allora sei disonesto e propenso all’inganno. Fai le cose in modo superficiale, riveli ogni sorta di corruzione e non sei in grado di mettere in pratica la verità nemmeno quando lo vuoi. Qualsiasi cosa al di fuori dell’essere una persona onesta significa che nulla è fatto bene; non avrai modo di raggiungere la sottomissione a Dio né di soddisfarLo. Senza un atteggiamento di onestà, come puoi soddisfare Dio in qualsiasi cosa tu faccia? Come puoi soddisfare Dio se svolgi il tuo dovere senza un atteggiamento onesto? Potresti mai svolgerlo in modo adeguato? Pensi costantemente alla tua carne e alle tue prospettive, vuoi sempre alleviare la tua sofferenza fisica, spenderti e sacrificarti di meno, pagare un prezzo minore. Trattieni sempre qualcosa. Questo è un atteggiamento propenso all’inganno. Alcuni sono calcolatori persino quando si tratta di spendersi per Dio. Dicono: “Devo vivere comodamente in futuro. E se l’opera di Dio non finisse mai? Non posso offrirGli il cento per cento di me stesso; non so nemmeno quando verrà il giorno di Dio. Devo fare i miei calcoli, predisporre la mia vita familiare e il mio futuro prima di spendermi per Dio”. Ci sono molte persone che la pensano così? Fare calcoli e organizzare piani di emergenza che indole denota? Costoro sono forse persone leali verso Dio? Sono persone oneste? Essere calcolatori e organizzare piani di emergenza significa non essere di un solo cuore con Dio. Si tratta di un’indole propensa all’inganno, e le persone che si comportano così agiscono con l’inganno. L’atteggiamento con cui trattano Dio non è sicuramente onesto. Alcune persone temono che, nell’interagire con loro o nel frequentarle, i loro fratelli e sorelle capiscano a fondo i loro problemi e le definiscano di scarsa statura o le guardino dall’alto in basso. Così, quando parlano, cercano sempre di dare l’impressione di essere molto zelanti, di anelare a Dio e di essere desiderose di praticare la verità. Ma dentro di sé sono terribilmente deboli e negative. Si fingono forti in modo che nessuno possa vederle per ciò che sono veramente. Anche questo è inganno. In breve, in qualsiasi cosa tu faccia, che sia nella tua vita o nello svolgimento di un dovere, se fai ricorso alla falsità e alla finzione, o usi false apparenze per fuorviare o ingannare gli altri e far sì che ti stimino e ti adorino o che non ti guardino dall’alto in basso, tutto ciò è inganno. Alcune donne adorano i loro mariti, quando in realtà essi sono dei demoni e dei miscredenti. Temendo che i fratelli e le sorelle ritengano il suo affetto esagerato, una donna del genere è la prima a dichiarare: “Mio marito è un demone”. Tuttavia, in cuor suo dice: “Mio marito è un brav’uomo”. La prima delle due affermazioni è ciò che dice a parole, ma solo per farlo sentire agli altri e convincerli che possiede discernimento nei confronti del marito. Ciò che intende veramente è: “Non portate alla luce questo problema. Esprimerò io per prima questa opinione, così non ci sarà bisogno che la menzioniate voi. Ho già smascherato mio marito in quanto demone, quindi significa che ho abbandonato i miei legami affettivi e voi non avrete nulla da dire al riguardo”. Questa non è forse propensione all’inganno? Non è una facciata? Se agisci così, stai ingannando le persone e fuorviandole con una maschera. Stai ricorrendo a dei tranelli, giocando continuamente d’astuzia, in modo che ciò che gli altri vedono sia la falsa immagine che dai di te, non il tuo vero volto. Questo è sinistro; è la propensione umana all’inganno. Dal momento che hai riconosciuto che tuo marito è un demone, perché non divorzi? Perché non respingi quel demone, quel Satana? Affermi che tuo marito è un demone, eppure continui a passare la tua vita con lui: questo dimostra che ti piacciono i demoni. A parole dici che è un demone, ma in cuor tuo non lo ammetti. Ciò significa che inganni e raggiri gli altri, e dimostra anche che sei in combutta con i demoni, che li stai proteggendo. Se tu fossi una persona capace di praticare la verità, avresti divorziato da tuo marito non appena avessi riconosciuto che era un demone. In questo modo avresti potuto testimoniare e dimostrare che stavi tracciando una chiara linea di demarcazione tra te e il diavolo. Purtroppo, invece, non solo non hai saputo tracciare quella linea, ma stai anche vivendo i tuoi giorni con un demone e ingannando i tuoi fratelli e sorelle con menzogne e imbrogli. Questo dimostra che appartieni alla stessa razza del diavolo, che sei anche tu un demone bugiardo. Si dice che una donna segua l’uomo che sposa, che sia un gallo o un cane. Poiché tu hai sposato un demone e non gli hai mai voltato le spalle, questo dimostra che anche tu sei un demone. Appartieni al diavolo, ma dici che tuo marito è un demone per dimostrare che invece appartieni a Dio: questa non è forse una tattica di menzogna e inganno? Sei ben consapevole della verità, ma ricorri comunque a questi mezzi per gettare fumo negli occhi agli altri. Questo è subdolo e propenso all’inganno. Tutti coloro che sono subdoli e propensi all’inganno sono demoni fino al midollo.
Tutti hanno un’indole corrotta. Se riflettete su voi stessi, noterete chiaramente alcuni stati o pratiche in cui date agli altri una falsa impressione o agite in modo ingannevole; tutti voi in determinati momenti fingete o vi comportate da ipocriti. Alcuni dicono: “Allora perché non me ne sono accorto? Sono una persona priva di malizia. In questo mondo sono stato vittima di prepotenze e raggiri a non finire, e non sono mai stato propenso all’inganno. Dico semplicemente quello che ho nel cuore”. Questo non prova comunque che tu sia una persona onesta. È possibile che tu sia solo poco intelligente, o poco istruito, o qualcuno che in un gruppo viene facilmente messo in mezzo, o magari un codardo inetto e privo di saggezza nel suo agire, dotato di scarse capacità e posto su un gradino più basso della società: questo non significa comunque che tu sia una persona onesta. Una persona onesta è una persona in grado di accettare la verità, non un miserabile sciagurato, un buono a nulla, un idiota o un ingenuo. Dovreste essere in grado di discernere queste cose, giusto? Spesso sento alcuni dichiarare: “Io non dico mai bugie, sono sempre gli altri a dirle a me. Vengo costantemente maltrattato dalle persone. Dio ha detto che tira fuori i bisognosi dal letamaio, e io sono uno di loro. Questa è la grazia di Dio. Dio ha pietà di persone come noi, persone prive di malizia che non sono ben accette nella società. Questa è davvero la misericordia di Dio!” Il fatto che Dio dica che tira fuori i bisognosi dal letamaio ha un risvolto concreto. Anche se sei capace di riconoscerlo, questo non dimostra che sei una persona onesta. In effetti, alcuni sono semplicemente degli imbecilli, degli idioti, degli sciocchi assolutamente privi di capacità, dotati di scarsa levatura e senza alcuna comprensione della verità. Questo tipo di individuo non ha assolutamente nulla a che fare con le persone oneste di cui parla Dio. È vero che Dio tira fuori i bisognosi dal letamaio, ma gli idioti e gli sciocchi non rientrano in questa categoria. Hai una levatura intrinsecamente molto scarsa, sei un idiota, un buono a nulla, e anche se sei nato in una famiglia povera e sei un membro della classe inferiore della società, non sei comunque oggetto della salvezza di Dio. Solo perché hai sofferto molto e hai subito discriminazioni nella società, solo perché sei stato maltrattato e imbrogliato da tutti, non pensare che questo ti renda una persona onesta. Se lo credi, ti sbagli di grosso. Continuate ad aggrapparvi a qualche malinteso o comprensione distorta in merito a cosa sia una persona onesta? Avete acquisito un po’ di chiarezza attraverso questa condivisione? L’onestà non è ciò che la gente pensa che sia; non vuol dire essere una persona che parla chiaro e che si astiene da ambiguità. Una persona può anche essere per natura molto schietta, ma ciò non significa che non adotti tranelli o inganni. Tutti gli esseri umani corrotti hanno un’indole corrotta, propensa all’imbroglio e all’inganno. Quando le persone vivono in questo mondo, sotto l’influenza di Satana, dominate e controllate dalla sua forza, è impossibile per loro essere oneste. Possono solo diventare sempre più propense all’inganno. Vivendo in mezzo a un’umanità corrotta, essere una persona onesta comporta certamente molte difficoltà. Verremo verosimilmente derisi, denigrati, giudicati, persino emarginati e respinti dai non credenti, dai re diavoli e dai demoni viventi. È quindi possibile sopravvivere da persone oneste in questo mondo? Ci è concesso di sopravvivere in questo mondo? Sì. Ci è sicuramente concesso. Dio ci ha predestinati e scelti, e ci apre di certo una via d’uscita. Crediamo in Dio e Lo seguiamo interamente sotto la Sua guida, e viviamo interamente del respiro e della vita che ci dona. Dal momento che abbiamo accettato la verità delle Sue parole, abbiamo nuove regole di vita e nuovi obiettivi per la nostra esistenza. Il fondamento della nostra vita è stato cambiato. Abbiamo adottato un nuovo modo di vivere, un nuovo modo di comportarci, tutto al fine di acquisire la verità ed essere salvati. Abbiamo adottato un nuovo stile di vita: viviamo per compiere bene i nostri doveri e soddisfare Dio. Questo non ha assolutamente nulla a che fare con ciò di cui ci nutriamo fisicamente, con ciò che indossiamo o con il luogo in cui viviamo; è una nostra esigenza spirituale. Molti ritengono che essere una persona onesta sia troppo difficile. Ciò è in parte dovuto al fatto che liberarsi di un’indole corrotta è davvero arduo. Inoltre, se si vive tra i non credenti, e soprattutto se si lavora con loro, essere una persona onesta e dire la verità può portare a essere derisi, calunniati, giudicati, e persino ostracizzati o respinti. Questo rappresenta una sfida per la nostra sopravvivenza. Molti dicono: “Essere una persona onesta non è fattibile. Se parlo con franchezza sarò svantaggiato, e non concluderò mai nulla senza dire bugie”. Che tipo di prospettiva è questa? Si tratta della prospettiva e del ragionamento di una persona propensa all’inganno. Costoro dicono cose false e ingannevoli solo per proteggere il proprio prestigio e i propri interessi. Per paura di perdere queste cose, non sono disposti a essere onesti e a dire la verità. Tutti gli esseri umani corrotti sono fatti così. Non importa quanto siano istruiti, se godano di elevato o scarso prestigio, se siano funzionari o comuni cittadini, celebrità o persone ordinarie: tutti mentono e imbrogliano costantemente, e nessuno è degno di fiducia. Se questa loro indole corrotta non viene eliminata, continueranno a mentire e a imbrogliare in continuazione e saranno colmi di un’indole propensa all’inganno. Possono forse raggiungere un’autentica sottomissione a Dio in questo modo? Possono ottenere la Sua approvazione? Assolutamente no.
Ritenete che l’onestà sia qualcosa di arduo? Avete mai provato a metterla in pratica? In quali aspetti avete praticato e sperimentato l’onestà? Su quali principi avete basato le vostre pratiche? Che livello di esperienza ne avete al momento? Avete raggiunto il punto in cui siete fondamentalmente delle persone oneste? Se lo avete raggiunto, è meraviglioso! Dalle Sue parole dovremmo riuscire a capire che, per salvarci e trasformarci, Dio non Si limita a compiere una qualche opera per dare un assaggio di ciò che sarà, né opera per mostrare ciò che può riservare il futuro, per poi fermarSi lì; e neppure modifica il comportamento esteriore delle persone. Egli vuole invece cambiare ogni singola persona, a cominciare dall’intimo del suo cuore, dalla sua indole e dalla sua stessa essenza, trasformandola alla fonte. Dato che questo è il modo in cui Dio opera, come dobbiamo comportarci nei confronti di noi stessi? Dobbiamo assumerci la responsabilità di ciò che perseguiamo, del nostro cambiamento d’indole e dei doveri che dovremmo svolgere. Dobbiamo essere seri in tutto ciò che facciamo, senza lasciar correre alcunché, ed essere in grado di sottoporre tutto ad analisi. Ogni volta che finisci di svolgere un compito, anche se ritieni che sia stato fatto correttamente, non è detto che sia in linea con la verità. Va comunque analizzato, e si deve valutarlo, verificarlo e acquisire discernimento al riguardo in base alle parole di Dio. In questo modo, diventerà chiaro se fosse corretto o sbagliato. Inoltre, devi analizzare anche le cose che invece pensi di aver fatto male. Questo richiede che i fratelli e le sorelle passino più tempo insieme tenendo condivisioni, ricercando e aiutandosi a vicenda. Più condividete, più il vostro cuore sarà luminoso e comprenderete le verità principi. Questa è una benedizione di Dio. Se nessuno di voi apre il proprio cuore, e vi coprite tutti a vicenda, sperando che gli altri abbiano di voi una buona impressione e desiderando che pensino bene di voi e non vi deridano, allora non sperimenterete una vera crescita. Se non fai che camuffarti e non ti apri mai in condivisione, non riceverai l’illuminazione dello Spirito Santo e non sarai in grado di comprendere la verità. Quale sarà allora il risultato? Vivrai per sempre nelle tenebre e non sarai salvato. Se vuoi ottenere la verità e trasformare la tua indole, devi pagare un prezzo per acquisire la verità e metterla in pratica, e devi aprire il tuo cuore e tenere condivisioni con gli altri. Questo giova sia al tuo ingresso nella vita che al cambiamento della tua indole. Discutere nelle riunioni delle tue esperienze e della tua comprensione giova a te e agli altri. Cosa accadrà se nessuno di voi parla della propria conoscenza di sé, delle proprie esperienze e della propria comprensione, se nessuno di voi si analizza né si apre, se siete tutti bravissimi a pronunciare parole e dottrine ma nessuno di voi condivide la propria comprensione di sé o ha il coraggio di portare alla luce quel poco di conoscenza di sé che possiede? Vi riunirete tutti insieme e vi scambierete parole gentili e convenevoli, vi adulerete a vicenda, farete sfoggio di voi stessi con gli altri e direte cose false. “Oh, sei stato piuttosto bravo ultimamente. Hai fatto dei cambiamenti!” “Hai mostrato una fede così grande di recente!” “Quanto fervore dimostri!” “Ti sei speso molto più di me”. “Il tuo contributo è maggiore del mio!” Questo è il tipo di situazione che si crea. Tutti si adulano a vicenda e fanno sfoggio di sé con gli altri, ma nessuno è disposto a far emergere il suo vero io per sottoporlo ad analisi, affinché tutti possano acquisire discernimento e comprensione. Può esistere un’autentica vita di chiesa in questo tipo di ambiente? No. Alcuni dicono: “Ho vissuto la vita della chiesa per parecchi anni. Ne ho sempre tratto soddisfazione e godimento. Nelle riunioni, tutti i fratelli e le sorelle amano pregare e cantare inni in lode a Dio. Tutti si commuovono fino alle lacrime per le preghiere e gli inni. A volte il carico emotivo si fa intenso e ci ritroviamo tutti accaldati e sudati. I fratelli e le sorelle cantano e ballano; è una vita della chiesa così ricca, vivace e piacevole. Incarna davvero l’opera dello Spirito Santo! Dopodiché, ci nutriamo delle parole di Dio e sentiamo che parlano direttamente al nostro cuore. Tutti sono davvero entusiasti ogni volta che condividiamo”. Qualche anno di questo tipo di vita di chiesa è davvero piacevole per tutti, ma quali risultati produce? Quasi nessuno entra nella verità realtà o sa descrivere le proprie esperienze per rendere testimonianza a Dio. Tutti hanno molta energia per leggere le parole di Dio, cantare e ballare, ma al momento di condividere sulla verità alcuni perdono interesse. Nessuno parla della propria esperienza nel diventare una persona onesta; nessuno analizza sé stesso né mette a nudo la propria indole corrotta affinché gli altri ne acquisiscano conoscenza e discernimento a loro vantaggio ed edificazione. Nessuno condivide sulla propria esperienza e testimonianza esperienziale per glorificare Dio. Numerosi anni di vita della chiesa vengono sprecati così, tra canti e balli, felici e pieni di gioia. DiteMi: da dove provengono felicità e gioia? Direi che non è questo che Dio vuole vedere o che Lo soddisfa, poiché ciò che Egli vuole vedere sono delle persone la cui indole di vita è cambiata e che vivono la verità realtà. Dio vuole vedere questa realtà. Non vuole che tu stringa in mano i tuoi innari e canti e balli in Sua lode quando partecipi a una riunione o sei pervaso dal fervore: non è questo che vuole vedere. Al contrario, Dio è triste, addolorato e preoccupato quando vede questo, poiché ha pronunciato migliaia e migliaia di parole ma non c’è una sola persona che le abbia veramente attuate e vissute. È proprio questo che preoccupa Dio. Spesso vi sentite compiaciuti e soddisfatti per un minimo di pace e gioia derivato dalla vostra vita di chiesa. Lodate Dio e ottenete un po’ di gioia, un briciolo di conforto o un qualche appagamento spirituale, e allora credete di aver praticato bene la vostra fede. Vi aggrappate a queste illusioni, considerandole come un capitale, come il più grande frutto ottenuto dalla vostra fede in Dio, e le accettate in rimpiazzo di un cambiamento della vostra indole di vita e di un ingresso nel cammino della salvezza. In questo modo, pensate di non aver bisogno di perseguire la verità né di diventare delle persone oneste; di non aver bisogno di riflettere su voi stessi o di analizzare i vostri problemi, né di praticare e sperimentare le parole di Dio. Ora si sta entrando in un territorio pericoloso. Se le persone continuano in questo modo, se quando l’opera di Dio volge al termine non sono ancora diventate oneste o non sono riuscite a svolgere abbastanza bene il loro dovere, se non hanno raggiunto un’autentica sottomissione a Dio e possono ancora essere fuorviate e dominate dagli anticristi, se non sono sfuggite all’influenza di Satana, se non hanno soddisfatto questi requisiti forniti loro da Dio, allora non sono persone che Dio salverà. Ecco perché Dio è preoccupato.
Le persone sono sempre molto entusiaste quando sono nuove alla fede. Soprattutto quando sentono Dio condividere sulla verità, pensano: “Ora comprendo la verità. Ho trovato la vera via. Sono davvero felice!” Ogni giorno provano la stessa gioia di quando festeggiano il nuovo anno o un matrimonio; ogni giorno non vedono l’ora che qualcuno tenga una riunione o una condivisione. Tuttavia, dopo qualche anno, alcuni perdono il loro fervore per la vita della chiesa e anche per la fede in Dio. Perché? Perché hanno solo una comprensione superficiale e teorica delle parole di Dio e della verità. Non sono entrati veramente nelle parole di Dio, né hanno sperimentato personalmente la loro realtà. Proprio come dice Dio, molti guardano le portate sontuose del banchetto, ma la maggior parte di loro viene solo per dare un’occhiata. Non prendono il cibo delizioso fornito da Dio e non lo mangiano, non lo assaporano e non lo usano per nutrire il proprio corpo. Questo è ciò che desta il disprezzo e la preoccupazione di Dio. Non è forse questo lo stato in cui vi trovate attualmente? (Sì.) Condivido di frequente con tutti voi per aiutarvi. Ciò che più Mi preoccupa è che, dopo aver ascoltato questi sermoni e aver soddisfatto i vostri bisogni spirituali, non facciate nulla per metterli in pratica e non ci pensiate più. In tal caso, tutto ciò che ho detto sarebbe stato vano. A prescindere dalla levatura che possiede, dopo due o tre anni di fede si può capire se una persona ama la verità o meno. Se è una persona che ama la verità, allora prima o poi la perseguirà; se non è una persona che ama la verità, non reggerà a lungo e verrà rivelata ed eliminata. Voi amate davvero la verità? Siete intenzionati a diventare persone oneste? Sarete in grado di cambiare in futuro? Quanto di tutto ciò metterete personalmente in atto dopo questa condivisione? Quanto di tutto ciò produrrà davvero dei risultati in voi? Non è dato saperlo; sarà rivelato alla fine. Ciò non ha nulla a che vedere con quanto fervore una persona possiede o con quanta sofferenza è capace di sopportare quando è nuova alla fede. La chiave è se ama o meno la verità e se è in grado o meno di accettarla. Solo chi ama la verità, dopo aver ascoltato un sermone, ci rifletterà su. Solo chi ama la verità pondera come mettere in pratica le parole di Dio, come farne esperienza, come applicarle nella vita quotidiana e come vivere la verità realtà contenuta nelle parole di Dio per diventare qualcuno che si sottomette veramente a Lui. Ecco perché chi ama la verità alla fine la acquisirà. Coloro che non amano la verità possono anche accettare la vera via, partecipare alle riunioni e ascoltare sermoni ogni giorno e imparare qualche dottrina ma, nel momento in cui affrontano avversità o prove, diventano negativi e deboli, e possono persino rinunciare alla loro fede. Come credente, la possibilità di entrare o meno nella verità realtà dipende dal tuo atteggiamento verso la verità e dal fatto che l’obiettivo del tuo perseguimento sia davvero quello di acquisire la verità come vita. Alcune persone si muniscono della verità al fine di aiutare gli altri, servire Dio o guidare bene la chiesa. Questo non è un male e significa che si assumono un certo fardello. Ma se non si concentrano sul loro personale accesso alla vita o sulla pratica della verità, e se non ricercano la verità per risolvere i problemi, allora possono forse entrare nella verità realtà? Sarebbe impossibile. Come possono aiutare gli altri se non possiedono la verità realtà? Come possono servire Dio? Possono svolgere bene il lavoro della chiesa? Anche questo sarebbe impossibile. Non importa quanti sermoni hai ascoltato o quale cammino hai scelto. Condividerò con voi la prospettiva corretta: indipendentemente dal dovere che svolgi, dal fatto che tu sia un leader o un seguace ordinario, devi innanzitutto dedicarti con impegno alle parole di Dio. Devi leggerle e rifletterci su seriamente. Devi per prima cosa comprendere tutte le verità che ti occorre conoscere e praticare; valuta te stesso in base al loro metro e mettile in pratica personalmente. Non hai acquisito una verità se prima non l’hai compresa e non sei entrato nella realtà. Se non fai che spiegare agli altri la dottrina che comprendi ma non sai metterla in pratica né sperimentarla, allora questo è un errore: si tratta di stoltezza e ignoranza. Dovresti praticare e sperimentare le parole di Dio come verità, arrivando gradualmente a comprendere molte verità. Allora inizierai a ottenere risultati sempre migliori nel tuo dovere e avrai molte testimonianze esperienziali da condividere. In questo modo, le parole di Dio diventeranno la tua vita. Sicuramente compirai bene il tuo dovere e riuscirai anche a portare a termine l’incarico che Dio ti ha affidato. Se desideri sempre valutare gli altri con il metro di queste parole, le applichi a loro o le usi come capitale nel tuo lavoro, sarai nei guai. Così facendo, stai percorrendo esattamente lo stesso cammino di Paolo, per filo e per segno. Poiché questa è la tua prospettiva, stai sicuramente trattando queste parole come dottrina, come una teoria, e intendi utilizzare queste teorie per tenere discorsi e completare il lavoro. Questo è molto pericoloso: è ciò che fanno i falsi leader e gli anticristi. Se valuti il tuo stato sul metro delle parole di Dio, prima riflettendo su te stesso e comprendendoti e poi mettendo in pratica la verità, ne raccoglierai i frutti ed entrerai nella verità realtà. Solo allora possiederai i requisiti e la statura per compiere bene il tuo dovere. Se non hai esperienza pratica dell’opera di Dio e delle Sue parole, se non hai alcun accesso alla vita e sai solo recitare parole e dottrine, allora, anche se esegui il lavoro, lo farai alla cieca, senza ottenere nulla di concreto. In definitiva, diventerai un falso leader e un anticristo, e verrai eliminato. Se capisci un aspetto della verità, dovresti prima valutare te stesso in base al suo metro e attuarlo nella tua vita, così che diventi la tua realtà. In questo modo sicuramente guadagnerai qualcosa e verrai trasformato. Se percepisci che le parole di Dio sono valide, che sono la verità e che possiedono realtà, ma non rifletti sulla verità e non cerchi di comprenderla nel tuo cuore, non la metti in pratica e non la sperimenti nella tua vita concreta, limitandoti ad annotarla in un quaderno e nient’altro, allora non riuscirai mai a capire o ad acquisire la verità. Quando leggi le parole di Dio o ascolti i sermoni e le condivisioni, devi riflettere e valutare te stesso in base al loro metro, correlandoli ai tuoi stati e usandoli per risolvere i tuoi problemi. Solo attuando le parole in questo modo puoi veramente guadagnare qualcosa da esse. È questo che praticate dopo aver ascoltato un sermone? Se non è così, allora Dio non è nella vostra vita, né lo sono le Sue parole, e non possedete alcuna realtà nella vostra fede in Lui. Vivete al di fuori delle parole di Dio, come i non credenti. Chi ha fede in Dio, ma è incapace di applicare le Sue parole nella vita reale al fine di praticarle e sperimentarle, non crede veramente in Dio: è un miscredente. Chi non sa mettere in pratica la verità non è qualcuno che si sottomette a Dio, ma una persona che Gli si ribella e Gli si oppone. Senza portare le parole di Dio nella propria vita reale, non si ha modo di fare esperienza dell’opera di Dio. E se nella vita reale non si sperimentano né l’opera di Dio né il giudizio e il castigo delle Sue parole, non si ha modo di acquisire la verità. Lo capite? Se tu riuscissi a comprendere queste parole sarebbe la cosa migliore; tuttavia, a prescindere da come e da quanto tu le comprenda, la cosa più importante è che dovresti portare nella tua vita reale e mettere in pratica le parole di Dio e le verità di cui hai comprensione. Questo è l’unico modo in cui puoi crescere in statura e cambiare la tua indole.
Quando Dio esprime verità o pone i Suoi requisiti alle persone, indica sempre dei principi e dei percorsi di pratica. Prendiamo per esempio l’onestà, di cui abbiamo appena parlato: Dio ha fornito alle persone un percorso, dicendo loro in che modo essere oneste e come mettere in pratica i principi inerenti all’onestà, affinché intraprendano la giusta strada. Dio dice: “Se non sei affatto disposto a svelare i tuoi segreti – vale a dire le tue difficoltà – davanti agli altri per ricercare la via della luce, allora dico che sei uno che non otterrà facilmente la salvezza e che non emergerà facilmente dalle tenebre”. Queste parole implicano che Egli ci chiede di prendere ciò che pensiamo sia segreto o privato e di metterlo a nudo, di sottoporlo ad analisi. Questo è ciò a cui non pensavate: non capivate né sapevate che Dio ha parlato così per portarvi a praticare in questo modo. A volte agisci con l’intento di ingannare e imbrogliare, e quindi dovresti cambiare le tue azioni e i tuoi intenti. Magari nessuno percepisce la natura propensa all’inganno e all’imbroglio delle tue parole, ma non andarne fiero. Dovresti presentarti davanti a Dio ed esaminare te stesso: puoi prenderti gioco delle persone, ma non puoi prenderti gioco di Dio. Devi pregare, mettere a nudo e analizzare i tuoi intenti e i tuoi metodi, riflettere sul fatto che questi tuoi intenti siano graditi a Dio oppure che li detesti, che tu sia in grado di portarli alla luce oppure no, che sia o meno difficile parlarne e che siano in linea con la verità. Con questo tipo di esame e di analisi appurerai che, di fatto, tale questione non è in linea con la verità; un simile comportamento è difficile da portare alla luce e Dio lo detesta. E a quel punto lo cambi. Come vi fa sentire questa Mia condivisione? Alcuni di voi probabilmente sono preoccupati. Pensate: “Credere in Dio è davvero complicato. È stato già abbastanza difficile arrivare fin qui: ora devo ricominciare tutto da capo?” La realtà è che ora Dio è venuto e ha iniziato a guidare l’umanità ad accedere alla verità realtà. Questo è il punto di partenza come credente e come persona. Se vuoi iniziare bene, devi costruire una solida base nella tua fede, imparando prima le verità delle visioni e il significato del seguire Dio, e poi concentrandoti sulla pratica della verità e svolgendo bene il tuo dovere. In questo modo, potrai entrare nella verità realtà. Se ti concentri solamente sul pronunciare parole e dottrine e poggi le tue fondamenta su queste cose, diventa un problema. È come porre le fondamenta di una casa sulla sabbia: per quanto alta tu la costruisca, rischierà sempre di crollare e non durerà. Tuttavia, c’è una cosa lodevole in tutti voi, a questo punto: siete in grado di capire ciò su cui condivido con voi e siete disposti ad ascoltarMi. Questo è un bene. Perseguire la verità ed entrare nella realtà è ciò che conta di più, il resto è secondario. Purché tu sappia questo, non ti sarà difficile intraprendere la strada giusta nella tua fede. Per percorrere il cammino del perseguimento della verità, devi innanzitutto conoscere te stesso: devi avere ben chiaro qual è la tua indole corrotta e quali sono le tue manchevolezze. Allora capirai quanto è importante munirti della verità e sarai in grado di ricercare rapidamente la verità per risolvere i problemi. Il tempo vola e non aspetta nessuno! Quando avrai affrontato i problemi che hai nell’accesso alla vita e possiederai la verità realtà, proverai un maggiore senso di pace interiore. Per quanto grandi saranno le catastrofi, non avrai paura. Se sprecassi questi ultimi anni senza perseguire la verità, e quando accadesse qualcosa tendessi ancora ad andare in confusione e restassi in uno stato di attesa passiva, non sapessi neanche usare la verità per risolvere i tuoi problemi, e continuassi invece a vivere secondo filosofie per i rapporti mondani e un’indole corrotta, allora sarebbe davvero miserevole! Se, quando arriverà il giorno in cui le catastrofi saranno grandi, non possiederai nemmeno un briciolo della verità realtà, rimpiangerai di non aver perseguito la verità o di non aver svolto bene il tuo dovere, di non aver acquisito alcuna verità. Vivrai in un costante stato di agitazione. In questo momento, l’opera dello Spirito Santo non aspetta nessuno. Nei primi anni di fede di una persona, Egli le dona un po’ di grazia, un po’ di misericordia; le fornisce aiuto e nutrimento. Se le persone non cambiano mai e non entrano mai nella realtà, accontentandosi invece delle parole e dottrine che conoscono, allora sono in pericolo. Hanno ormai perso l’opera dello Spirito Santo, così come l’ultima possibilità di salvezza e di perfezionamento dell’umanità da parte di Dio. Non possono che precipitare nelle catastrofi, tra pianto e stridore di denti.
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