Come perseguire la verità (10) Parte 3
Abbiamo appena condiviso su due criteri per giudicare se qualcuno è in grado di adempiere alle proprie responsabilità all’interno del matrimonio. Riuscite a ricordare quali sono? (Sì.) Questi due criteri riguardano la qualità dell’umanità delle persone. Uno di essi consiste nel valutare se le persone svolgono il loro dovere in modo coscienzioso e responsabile, e se sono in grado di salvaguardare il lavoro della chiesa e gli interessi della casa di Dio. Potresti non saper giudicare chiaramente alcune persone solo guardandole; magari sono in capaci di svolgere il loro dovere e di salvaguardare il lavoro della chiesa per perseguire il prestigio o se già ne godono, ma non hai ancora visto chiaramente come saranno quando rimarranno sprovviste di questo prestigio. Al momento non hai modo di formulare un giudizio accurato su di loro. Tuttavia, quando le vedrai fare una scenata, e maledire e bestemmiare Dio allorché perderanno il loro prestigio, dicendo che Dio è ingiusto, allora acquisirai discernimento su di loro e penserai: “Quest’individuo non ha affatto un cuore che teme Dio. Per fortuna col passare del tempo ha rivelato la sua vera natura. Se non l’avesse fatto, l’avrei scelto come marito”. Vedi, è fondamentale anche l’altro criterio di scelta del partner, ossia il fatto che abbia un cuore che teme Dio. Giudicare e valutare le persone in base a questo criterio ti salverà da un matrimonio da incubo. Questi due criteri per la scelta del partner sono importanti? (Sì.) Li hai compresi? (Sì.) Vedi, alcune donne sono molto innamorate del denaro. Quando iniziano a frequentare un uomo, si presentano come alquanto gentili e ragionevoli, e l’uomo pensa: “Questa donna è adorabile! È come un uccellino che si accoccola addosso a me tutto il tempo e mi resta attaccata come fossimo incollati. È esattamente il tipo di donna che un uomo sogna e persegue. Un uomo ha bisogno di una donna così, che parli con dolcezza, che si affidi al suo uomo e che lo faccia sentire desiderato. Con una donna del genere attaccata a me e al mio fianco, avrò una vita davvero felice”. Così i due si sposano, ma poi lui si rende conto che lei crede in Dio però non si impegna nel perseguire la verità. Ogni volta che lui le parla di svolgere il dovere che le spetta, lei dichiara di non avere tempo, accampa continuamente scuse e dice che è stanca, e non è disposta a soffrire. A casa non cucina né pulisce, e invece guarda di continuo la televisione; quando vede che qualcuno ha comprato una borsa firmata, o che una famiglia vive in una villa lussuosa e ha acquistato un’auto costosa, sottolinea quanto debba essere abile l’uomo di quella famiglia; di solito fa spese eccessive e, ogni volta che va in un’oreficeria, in una gioielleria o in un negozio di articoli di lusso, vuole sempre spendere soldi e comprare cose belle. Tu non capisci e pensi: “Una volta era così adorabile. Come può essere diventata una donna di questo tipo?” Vedi? È cambiata, non è così? Nei primi tempi in cui vi frequentavate era in grado di svolgere il suo dovere e di soffrire un po’, ma era tutta una facciata. Ora che siete sposati è diversa. Vede che tu non sei in grado di soddisfare le sue esigenze materiali e inizia a biasimarti, dicendo: “Perché non sei fuori a guadagnare soldi? A che serve credere in Dio e svolgere il tuo dovere? Credere in Dio può mettere il cibo in tavola? Credere in Dio può forse renderti ricco?” Dice persino cose che direbbe un non credente: questa donna crede veramente in Dio? (No.) Non vuole mai svolgere il suo dovere, non attribuisce alcuna importanza alla fede in Dio, al perseguimento della verità o alla ricerca dell’ottenimento della salvezza, sino a che alla fine dice anche cose estremamente ribelli e in cuor suo non ha alcun timore di Dio. Allora a cosa pensa tutto il tempo? (Al cibo, ai vestiti e allo svago.) Tutto ciò a cui pensa sono i soldi e i piaceri fisici, nient’altro. È un membro del mondo che ama il denaro. Se la sposi e lei ostacola la tua fede in Dio, e ti spinge ad abbandonare il tuo dovere e a perseguire le cose del mondo, cosa farai? Tu vuoi comunque perseguire la verità e raggiungere la salvezza, ma se segui questa donna non potrai essere salvato. Se non la segui, lei ti porterà alla lite e ti chiederà di divorziare. E dopo il divorzio vivrai da solo senza una compagna: sarai in grado di superarlo? Se non avessi mai avuto una compagna, allora andrebbe bene, ma ormai sei stato insieme a lei molti anni e sei abituato a vivere con lei. Ti ritrovi di colpo divorziato, senza più nessuna compagna: sei capace di superarlo? Non è facile, vero? Che si tratti delle tue esigenze di vita, dei tuoi bisogni emotivi o del tuo mondo spirituale interiore, non riesci a superarlo. Il modo in cui vivi la tua vita è cambiato rispetto a prima, e il modello, il ritmo e lo stile di vita che avevi un tempo sono stati completamente gettati nel caos. Che tipo di matrimonio hai avuto? Cosa ti ha portato questo matrimonio? Felicità o disastro? (Disastro.) Ti ha arrecato un disastro. Perciò, se non sai come giudicare le persone e le valuti senza basarti sui principi corretti e sulle parole di Dio, allora devi fare del tuo meglio per evitare di fare incontri occasionali, di prendere in considerazione idee o progettare di uscire, e di sposarti o unirti in matrimonio con qualcuno. Questo perché, al giorno d’oggi, l’allettamento che le tendenze malvagie di questo mondo esercitano sugli individui è troppo grande, e ciascuno affronta numerose tentazioni di ogni genere nella vita; nessuno è in grado di superarle e, se anche persegui la verità, ti risulterà comunque difficile farcela. Se persegui, comprendi e guadagni la verità, allora sarai capace di superarle. Tuttavia, prima che tu comprenda e acquisisca la verità, la tentazione sarà sempre allettante e costituirà per te un pericolo costante. Inoltre, c’è un problema critico per voi, ossia che non sapete come giudicare le persone e non siete in grado di discernere chiaramente la loro essenza: questo è il più critico dei problemi. Qual è l’unica cosa che siete capaci di giudicare? Gli uomini sanno solo giudicare se una donna è bella, se ha frequentato l’università, se viene da una famiglia ricca, se sa vestirsi bene, se sa essere romantica e affettuosa. Più in dettaglio, gli uomini possono capire se sarà una buona moglie e una brava madre, se saprà istruire bene i loro figli in futuro e gestire la casa. Queste sono le cose che gli uomini sanno giudicare meglio. E cosa sanno giudicare le donne di un uomo? Sanno giudicare se lui sa essere romantico, se ha delle capacità, se porterà i soldi a casa, se è destinato a essere ricco o povero, e se conosce degli espedienti per farsi strada nel mondo. A un livello più alto, sanno giudicare se l’uomo è in grado di soffrire, se sa gestire bene la famiglia, se sposandolo potranno mangiare e vestirsi bene, da che tipo di famiglia proviene, se i suoi familiari sono benestanti e possiedono una casa, un’auto e un’attività, se conducono affari o fanno gli agricoltori o gli operai, quali sono le attuali condizioni economiche della sua famiglia e se i suoi genitori hanno messo da parte dei soldi per il suo matrimonio. Sono al massimo queste le cose che le donne riescono ad appurare. Ma siete in grado di capire a fondo l’umanità essenza del vostro potenziale pretendente o la scelta che egli compirà riguardo al cammino della fede in Dio? (No.) Per essere più precisi, egli sarebbe capace di seguire il cammino di un anticristo? È malevolo? A giudicare dal complesso delle manifestazioni e delle espressioni della qualità della sua umanità, è una persona che persegue la verità o prova per essa avversione? È capace di seguire il cammino del perseguimento della verità? È in grado di ottenere la salvezza? E se lo sposi, potrete entrare entrambi nel Regno come marito e moglie? Non sai discernere queste cose con chiarezza, non è così? Alcuni dicono: “Che bisogno abbiamo di capire a fondo queste cose? Ci sono così tante persone sposate nel mondo. Neanche loro riescono a capirle a fondo, eppure vanno avanti con le loro vite, o no?” Molti non hanno chiarezza in merito al matrimonio. Se incontri una brava persona che vive decorosamente e con la quale puoi trascorrere la vita senza sconvolgimenti o alti e bassi eccessivi, e con la quale non dovrai soffrire troppo, allora si può parlare di una bella vita e di un buon matrimonio. Tuttavia, alcuni non discernono gli altri con chiarezza e si concentrano solo sul loro aspetto esteriore e sul loro prestigio. Si fanno abbindolare dalle loro parole dolci e solo dopo il matrimonio scoprono che il coniuge è un individuo malevolo, un diavolo, e che ogni giorno trascorso con una persona del genere sembra un anno. Le donne spesso piangono, ma anche gli uomini vengono pesantemente ingannati e maltrattati, e di conseguenza in pochi anni si arriva al divorzio. Alcune coppie sposate divorziano quando i figli hanno tre o quattro anni o sono adolescenti, e alcuni sono addirittura già nonni quando capiscono di non poter più vivere insieme, e quindi divorziano. Che cosa dicono queste persone alla fine? “Il matrimonio è una tomba” e “Il matrimonio è un inferno”. Quindi, è stato un errore delle donne o degli uomini a portare a questo risultato? Entrambi hanno sbagliato e nessuno dei due si è comportato bene. Non sanno quale sia la natura del matrimonio né quella della vita coniugale. La natura del matrimonio è quella di assumersi ognuno le proprie responsabilità verso l’altro, di entrare nella vita reale e di sostenersi a vicenda. Questo dipende dalla normale[a] umanità di entrambi i coniugi, che così possono arrivare alla vecchiaia nella felicità e nella stabilità e rimanere insieme fino alla fine. E qual è la natura della vita coniugale? Anch’essa dipende dalla normale[b] umanità di entrambi i coniugi, che solo così possono vivere in modo pacifico, stabile e felice. Ambedue devono assumersi le proprie responsabilità nei confronti dell’altro, e solo allora potranno finalmente vivere l’uno accanto all’altra in vecchiaia e fino alla fine. Ma questo non è entrare nel Regno; non è facile per due persone sposate entrare nel Regno insieme. Anche se non possono entrare nel Regno, per vivere finalmente l’uno accanto all’altra sino alla vecchiaia, due coniugi devono quanto meno possedere coscienza e ragione e un’umanità degna di questo nome. Non è forse così? (Sì.) Questa condivisione fa diminuire la vostra fiducia nel matrimonio, o magari la accresce, oppure vi porta ad avere un atteggiamento e una visione corretti? (Ci porta ad avere un atteggiamento e una visione corretti.) Tale condivisione non ha nulla a che vedere con una maggiore o minore fiducia, giusto? Io sto parlando dell’abbandonare varie fantasie riguardanti il matrimonio non per portarti a rinunciare al matrimonio o a rifiutarlo, ma piuttosto per farti assumere un approccio corretto e ragionevole nei suoi confronti. Più precisamente, lo faccio perché tu possa considerare, approcciare e risolvere la questione sulla base delle parole di Dio, non perché tu smetta del tutto di pensare al matrimonio: non pensarci non equivale ad abbandonarlo. Il vero abbandono consiste nell’avere pensieri e punti di vista corretti e accurati. Ora, attraverso questa condivisione, non avete già abbandonato alcune delle vostre varie fantasie riguardanti il matrimonio? (Sì.) Ora temete di più il matrimonio oppure lo desiderate maggiormente? Nessuna delle due cose, in realtà. Non c’è bisogno di temerlo né di desiderarlo così tanto. Se ora sei single e dici: “Voglio perseguire la verità e spendermi per Dio. Al momento non sto pensando al matrimonio e non ho intenzione di sposarmi, quindi lascerò che il matrimonio sia uno spazio vuoto nel mio cuore, una pagina bianca”, questa visione è corretta? (No, Dio sta condividendo questa verità perché abbiamo bisogno di munircene, di comprenderla e di metterla in pratica. Dovremmo inoltre basare le nostre azioni su ciò che dice Dio, valutare le persone e le cose, comportarci e agire interamente in base alle parole di Dio, utilizzando la verità come criterio. Che stiamo valutando di sposarci oppure no, dobbiamo comunque comprendere questa verità; solo così eviteremo di commettere errori.) Questa comprensione è corretta? (Sì.)
C’è ora qualcuno che dice: “Siamo single e per il mondo dei non credenti è nobile esserlo, quindi non possiamo dire che nella casa di Dio i single sono santi e gli sposati sono impuri?” C’è qualcuno che dice cose del genere? Alcune persone sposate hanno sempre una comprensione sbagliata del matrimonio. Credono che i loro pensieri dopo il matrimonio non siano più puri, semplici o puliti come prima, che una volta che si sposano i loro pensieri si complichino, e in particolare che le persone sposate abbiano rapporti con l’altro sesso e non siano più sante. Così, dopo aver accettato l’opera di Dio, dicono con decisione al loro partner: “Ho accettato l’opera di Dio e da oggi in poi devo perseguire la santità. Non posso più dormire con te. Tu devi dormire per conto tuo e io in un’altra stanza”. Da quel momento in poi i due dormono separati, il coniuge dorme da solo, ma vivono ancora insieme. Cosa perseguono persone come queste? Una sorta di santità della carne. Non si tratta forse di un fraintendimento del matrimonio? (Sì.) È facile risolvere questo fraintendimento? Alcune persone sposate credono di non essere più sante dopo aver avuto rapporti con l’altro sesso. Il significato di fondo è che, se non hanno rapporti con l’altro sesso, se pongono fine al loro matrimonio e divorziano, allora diventano sante. Se è così che si diventa santi, non significa allora che coloro che non sono sposati sono ancora più santi? Con tale comprensione distorta, le scelte o le azioni che le persone compiono suscitano nei loro coniugi sconcerto e rabbia. Alcuni mariti o mogli non credenti fraintendono e sviluppano un’avversione per la fede, e alcuni parlano addirittura in modo blasfemo di Dio. DiteMi, è giusto quello che fanno queste persone perseguendo la “santità”? (No.) Perché no? Prima di tutto, c’è un problema nel loro modo di pensare. Quale problema? (Fraintendono le parole di Dio.) In primo luogo, i loro punti di vista sul matrimonio sono distorti; in secondo luogo, sono distorte le loro definizioni e la loro comprensione della santità e dell’impurità. Credono che non avere rapporti con l’altro sesso renda santi, e allora cos’è l’impurità? Che cos’è la santità? La santità significa non avere alcuna indole corrotta? Quando qualcuno acquisisce la verità e trasforma la sua indole, allora non ha più alcuna indole corrotta. Forse che un individuo che non ha avuto rapporti con l’altro sesso è privo di indole corrotta? Una persona sviluppa un’indole corrotta solamente quando ha rapporti con l’altro sesso? (No.) Questa comprensione è chiaramente sbagliata. Una volta che ti sei sposato e hai rapporti con l’altro sesso, la tua indole corrotta non peggiora affatto, rimane invece immutata. Se non sei sposato e non hai avuto rapporti con l’altro sesso, possiedi una qualche indole corrotta? Ne hai molte. Quindi, che si tratti di un uomo o di una donna, il fatto che l’individuo in questione abbia un’indole corrotta non si valuta in base al suo stato coniugale, all’essersi sposato o all’aver avuto rapporti con l’altro sesso oppure no. Perché le persone che pensano e agiscono in questo modo hanno questa comprensione sbagliata del matrimonio? Perché si comportano così? Non è forse un problema che andrebbe risolto? (Sì.) Sapete risolverlo? Basta che qualcuno entri in contatto e abbia rapporti con l’altro sesso per diventare impuro e completamente corrotto: è così che stanno le cose? (No.) Se così fosse, allora il decreto da parte di Dio dell’unione tra uomo e donna sarebbe un errore. Quindi, come possiamo risolvere questo problema? Qual è la sua origine? Questo problema può essere risolto analizzandone e comprendendone l’origine. Non nutrite anche voi questo punto di vista? Non hanno tutti, sposati o non, questa visione del matrimonio? (Sì.) So che non siete in grado di sfuggire a questo problema. Allora, qual è l’origine di tale punto di vista? (Alle persone non è chiaro cosa siano la santità e l’impurità.) E qual è l’origine del fatto che le persone non sanno cosa sia la santità e l’impurità? (Le persone non sono capaci di comprendere le parole di Dio con purezza né di capire la verità.) Quale aspetto delle parole di Dio non sono in grado di comprendere puramente? (Il matrimonio è qualcosa che gli individui dovrebbero sperimentare normalmente nella loro vita ed è inoltre decretato da Dio, eppure loro correlano il matrimonio e i rapporti con l’altro sesso con l’essere santi o meno, quando in realtà essere santi significa non avere alcuna indole corrotta e non ha nulla a che vedere con l’essere sposati. Prendiamo come esempio le suore all’interno della Chiesa cattolica. Se non accettano l’opera di Dio degli ultimi giorni e non comprendono la verità, allora, anche se passano tutta la vita senza mai sposarsi, non si possono comunque definire sante, perché la loro indole corrotta non è stata eliminata.) Questo non spiega chiaramente la questione? La differenza tra santità e impurità risiede forse nel fatto che una persona sia sposata o meno? (No.) No, non è così, e vi sono prove sostanziali a sostegno. Per esempio, i disabili mentali, i cretini, i malati di mente, le suore cattoliche, le monache e i monaci buddisti, nessuno di loro è sposato, ma sono forse santi? (No.) I disabili mentali, i cretini e i malati di mente non possiedono una ragione normale; non possono sposarsi, nessuno tra loro trova una moglie o un marito, e non sono santi. Le suore cattoliche e le monache e i monaci buddisti, insieme ad altri gruppi speciali, non si sposano, ma nemmeno loro sono santi. Cosa significa “non sono santi”? Con questo intendo dire che sono impuri. Cosa significa “impuri”? (Che possiedono un’indole corrotta.) Esatto, significa che possiedono un’indole corrotta. Tutti questi individui non sposati possiedono un’indole corrotta e nessuno di loro è santo. E quanto alle persone sposate? C’è una qualche differenza tra l’essenza di chi è sposato e quella di queste persone non sposate? (No.) In termini di essenza, non c’è alcuna differenza tra loro. Cosa intendo quando dico che non c’è differenza tra loro? (Che sono stati tutti corrotti da Satana e possiedono tutti un’indole corrotta.) Esatto, sono stati tutti corrotti da Satana e possiedono tutti un’indole corrotta. Non sono in grado di sottomettersi a Dio né alla verità, né di seguire la via del temere Dio ed evitare il male. Dio non li loda, non vengono salvati e sono tutti impuri. Quindi, la santità o l’impurità di qualcuno non può essere valutata in base al fatto che sia sposato o meno. Perché allora le persone nutrono tale comprensione errata del matrimonio, credendo che coloro che si sposano non siano santi, che siano impuri? Qual è il fulcro di questa comprensione errata? (I loro punti di vista sul matrimonio sono distorti.) Il fulcro è che sono distorti i loro punti di vista sul matrimonio e sulla vita coniugale, oppure i loro punti di vista su qualcos’altro? Qualcuno sa spiegarlo chiaramente? Come abbiamo detto in precedenza, ogni matrimonio alla fine torna a fare i conti con la vita reale. Quindi è questa vita coniugale l’origine di ciò che la gente ritiene impuro? (No.) Non lo è. L’origine di ciò che le persone nei loro pensieri ritengono impuro è in realtà cosa nota nella loro mente e nell’intimo del loro cuore: si tratta del loro desiderio sessuale, è qui che risiede la concezione errata. Definire e categorizzare un individuo come santo o come impuro in base al fatto che sia sposato o meno è una comprensione e un’idea sbagliata, e deriva dalla comprensione fallace e sbagliata che le persone hanno del loro desiderio sessuale carnale. Perché definisco questa comprensione come fallace? Le persone credono che, una volta che provano desiderio sessuale e si sposano, poi hanno rapporti con l’altro sesso e, una volta che ciò avviene, iniziano a vivere la cosiddetta vita del desiderio sessuale carnale e sono quindi impure. Non è forse questo che credono? (Sì.)
Discutiamo dunque di che cosa sia esattamente il desiderio sessuale. Se lo capirai correttamente e ne avrai una comprensione e un intendimento accurati, corretti e obiettivi, allora risolverai questo problema e questa comprensione sbagliata dell’impurità e della santità. Non è così? Una volta sposati, gli individui soddisfano il loro desiderio sessuale e danno espressione ai loro desideri sessuali e fisici, e quindi pensano: “Noi che siamo sposati non siamo santi, siamo impuri. I giovani e le giovani single, invece, sono santi”. Si tratta chiaramente di una comprensione distorta, derivante dal non sapere con esattezza cosa sia il desiderio sessuale. Prendiamo ora in considerazione il primo essere umano: Adamo provava desideri sessuali? L’umanità che Dio ha creato è dotata di pensiero, linguaggio, percezione dei sensi, nonché di libero arbitrio e bisogni emotivi. Che cosa significa “bisogni emotivi”? Significa che gli esseri umani hanno bisogno di un partner che faccia loro compagnia e li sostenga, di qualcuno con cui parlare, che si prenda cura di loro, che li accudisca e che tenga a loro: questi sono bisogni emotivi. Un altro aspetto è che le persone provano anche desiderio sessuale. Su cosa si basa questa affermazione? Sul fatto che, dopo aver creato Adamo, Dio ha detto che aveva bisogno di una compagna, una compagna solo per le sue esigenze di vita e per i suoi bisogni emotivi. Ma c’è anche un altro bisogno di cui Dio ha parlato. Che cosa ha detto Dio? Genesi, capitolo 2, versetto 24: “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne”. Il significato di queste parole è molto chiaro, non abbiamo bisogno di essere troppo espliciti in merito. Capite queste parole, vero? Ovviamente, quando Dio ha creato Adamo, il progenitore dell’umanità, Adamo aveva questo bisogno. Naturalmente, questa è un’interpretazione oggettiva. Ma, cosa ancor più importante, quando Dio lo ha creato, Adamo aveva questi organi sensoriali e queste condizioni e caratteristiche fisiologiche: questa era la situazione reale di Adamo, il primo progenitore dell’umanità creata da Dio, il primo essere umano fatto di carne. Adamo possedeva il dono della parola, l’udito, la vista, il gusto, aveva organi sensoriali, bisogni emotivi, desideri sessuali, esigenze fisiologiche e, naturalmente, il libero arbitrio, come abbiamo appena detto. L’insieme di queste cose costituisce un essere umano creato da Dio. Non è forse questa la situazione reale? (Sì.) Questa è la struttura fisiologica dell’uomo. Quanto alle donne? Dio ha creato le donne con una struttura fisiologica diversa da quella degli uomini, e naturalmente le ha create con il medesimo desiderio sessuale degli uomini. Su cosa si basa questa affermazione? In Genesi, capitolo 3, versetto 16, Dio dice: “Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli”. Da dove vengono i figli a cui si riferisce questo “partorirai figli”? Supponiamo che una donna non abbia questo tipo di bisogno fisiologico o che, più precisamente, non possieda le esigenze del desiderio sessuale femminile: costei sarebbe in grado di concepire figli? No, e questo è piuttosto chiaro. Quindi, sulla base di queste due frasi pronunciate da Dio, l’uomo e la donna da Lui creati hanno strutture fisiologiche diverse ma entrambi condividono la caratteristica fisiologica comune del desiderio sessuale. Ciò è confermato da queste azioni compiute da Dio e dal messaggio tra le righe delle istruzioni date agli esseri umani. Gli esseri umani creati da Dio possiedono delle strutture fisiologiche e anche i relativi bisogni. Quindi, in che modo dovremmo considerare la questione ora? Questa cosa chiamata desiderio sessuale è una parte della carne, come un organo umano. Per esempio, se fai colazione alle sei del mattino, a mezzogiorno hai digerito più o meno tutto il cibo e hai lo stomaco vuoto. Lo stomaco trasmette questa informazione al cervello, il quale ti dice: “Il tuo stomaco è vuoto, è ora di mangiare”. Che cos’è questa sensazione che provi allo stomaco? È un leggero senso di vuoto e di disagio e hai voglia di mangiare qualcosa. E come sorge questa sensazione di voler mangiare qualcosa? È semplicemente il risultato del funzionamento e del metabolismo del tuo intero sistema nervoso e dei tuoi organi. Il desiderio sessuale ha la stessa natura di qualsiasi altro organo corporeo; il sistema nervoso è collegato a tutti gli organi e invia loro dei comandi. Per esempio, il tuo naso sente gli odori e, quando ne sente uno sgradevole, questo odore entra nel tuo sistema nervoso, il quale dice al tuo cervello: “Questo odore è sgradevole, non è un odore piacevole”. Il sistema nervoso trasmette questa informazione a te, e allora tu ti copri immediatamente il naso o ci agiti la mano davanti: si origina questa serie di movimenti. Vedi, questa serie di movimenti e azioni e questo tipo di sensazione e consapevolezza sono tutti comandati da determinati organi e dal sistema nervoso del tuo corpo. Per esempio, senti un suono incredibilmente forte e penetrante e, dopo che le tue orecchie hanno ricevuto l’informazione, avverti fastidio o disturbo e ti copri le orecchie. In realtà, tutto ciò che hanno ricevuto le tue orecchie è un suono, un frammento di informazione, ma il cervello distingue se questo suono ti è di beneficio o meno. Se non ha un effetto rilevante su di te, semplicemente lo senti e lo percepisci, e poi passa senza che tu vi presti troppa attenzione; se invece ha un effetto negativo sul tuo cuore o sul tuo corpo, il cervello lo distinguerà e ti dirà di coprirti le orecchie oppure di spalancare la bocca: si originerà una serie di azioni e pensieri di questo genere. Il desiderio sessuale umano funziona allo stesso modo, con organi corrispondenti che sviluppano giudizi e interpretazioni diversi sotto il controllo dei rispettivi nervi. Ecco quanto è semplice il desiderio sessuale umano. È allo stesso livello e alla pari di qualsiasi altro organo del corpo umano, ma ha una sua particolarità, ed è per questo che le persone nutriranno sempre vari punti di vista, idee o pensieri al riguardo. Perciò adesso, dopo questa condivisione, non dovreste avere una comprensione corretta? (Sì.) Il desiderio sessuale umano non è nulla di misterioso; è stato creato da Dio ed esiste fin da quando è nato l’uomo. Poiché è stato decretato e creato da Dio, non può diventare una cosa negativa o impura solo perché le persone nutrono al riguardo fraintendimenti e nozioni di ogni sorta. È proprio come qualsiasi altro organo sensoriale umano; fa parte del corpo umano e, se ha luogo all’interno di un matrimonio appropriato, stabilito e decretato da Dio, allora è una cosa ragionevole. Se invece le persone indulgono in questo desiderio o ne fanno un uso improprio, allora diventa una cosa negativa. Naturalmente il desiderio sessuale in sé non è negativo, ma lo sono le persone che lo usano o i loro pensieri al riguardo. Per esempio, i triangoli amorosi, la promiscuità, l’incesto, così come lo stupro, la violenza sessuale e così via: queste cose correlate al desiderio sessuale diventano negative e non hanno nulla a che vedere con il desiderio sessuale originario della carne umana. Il desiderio sessuale carnale è identico a un organo fisico: è stato creato da Dio. Tuttavia, a causa della malvagità e della corruzione dell’umanità, hanno luogo malvagità di ogni sorta collegate al desiderio sessuale, e questo non ha nulla a che fare con il desiderio sessuale appropriato e normale: si tratta di questioni di natura diversa. Non è così? (Sì.) Triangoli amorosi, relazioni extraconiugali, incesti e violenze sessuali: queste sono tutte cose malvagie correlate al desiderio sessuale che si verificano tra gli esseri umani corrotti. Esse non hanno nulla a che vedere con il desiderio sessuale e il matrimonio; sono impure, inappropriate e negative. Ora lo capite chiaramente? (Sì.)
Grazie a questa condivisione, riesci adesso a comprendere con chiarezza le interpretazioni e le azioni distorte di coloro che sono sposati e a discernere in cosa essi sono nel giusto e in cosa sbagliano? (Sì.) Quando qualcuno che ha appena acquisito la fede ti chiederà: “Io e il mio coniuge abbiamo accettato l’opera di Dio, quindi come coppia sposata dobbiamo vivere separati?”, cosa risponderai? (Di no.) Potresti chiedere loro: “Perché dovete vivere separatamente? Avete litigato? Uno di voi russa così forte che l’altro non riesce a dormire? Se è così, allora è un problema vostro e potete vivere separati. Se invece è per qualche altro motivo, allora no, non ce n’è bisogno”. Qualcun altro dice: “Oh, viviamo insieme come coppia sposata da quasi quarant’anni. Siamo invecchiati, i nostri figli sono cresciuti, e ora dovremmo dormire in letti separati? Non dovremmo più dormire insieme, i nostri figli rideranno di noi. Dovremmo mantenere la nostra integrità in vecchiaia”. Questo è sostenibile? (No.) No, non lo è. Vogliono mantenere la loro integrità in vecchiaia; che cos’è questa integrità? Cosa facevano da giovani? Non stanno forse fingendo? Individui di questo tipo non sono forse disgustosi? (Sì.) Quando incontri persone simili, di’ loro: “Non diciamo queste cose nella nostra fede in Dio, né la casa di Dio pone tali requisiti o regole. Col tempo lo imparerai. Puoi vivere come vuoi, è affar tuo e non ha nulla a che fare con la fede in Dio o con il perseguimento della verità, e nemmeno con il raggiungimento della salvezza. Non serve che tu ponga domande su queste cose, né che sacrifichi alcunché per esse”. La faccenda non è quindi risolta? (Sì.) La questione del desiderio sessuale umano all’interno del matrimonio è risolta, la difficoltà più grande è superata. Vi è chiaro tutto ciò, grazie a questa condivisione? Ritenete ancora che il desiderio sessuale sia misterioso? (No.) Pensate ancora che sia impuro o sporco? (No.) Il desiderio sessuale non è impuro né sporco; è qualcosa di appropriato. Tuttavia, se si gioca con esso, allora non è più appropriato e diventa una cosa completamente diversa. In ogni caso, dopo questa condivisione, le varie fantasie realistiche e irrealistiche che le persone nutrono in merito al matrimonio non sono forse state eliminate? (Sì.) Dopo aver condiviso sulle definizioni e sui concetti di matrimonio, nella tua mente hai sostanzialmente abbandonato i tuoi perseguimenti, i tuoi ideali e i tuoi desideri erronei e distorti su di esso. Quanto a quelli rimasti, dovrai gradualmente identificarli in te stesso e sperimentarli e apprenderli nella vita reale attraverso la tua pratica personale. Naturalmente, la cosa più importante è che le persone dovrebbero avere una comprensione e una prospettiva corrette del matrimonio in sé: questo è fondamentale. Che tu abbia o meno intenzione di sposarti in futuro, il tuo atteggiamento e la tua prospettiva nei confronti del matrimonio ti influenzeranno nel perseguimento della verità, ed è per questo che devi leggere in modo dettagliato le parole di Dio sull’argomento e infine acquisire la prospettiva e la comprensione corrette del matrimonio, che come minimo dovrebbero essere conformi alla verità. Una volta terminata la nostra condivisione su questo argomento, la tua conoscenza non sarà forse aumentata? (Sì.) Non sarai più così infantile e di mentalità ristretta, giusto? Quando in futuro parlerai di questo argomento con gli altri, vedranno che, nonostante la giovane età che dimostri, ne possiedi comprensione, e ti chiederanno: “Da quanto tempo sei sposato?” Tu risponderai: “Non sono ancora sposato”. E loro diranno: “Allora come mai hai una comprensione così adulta del matrimonio, come fosse più matura persino di quella degli adulti stessi?” Al che, tu risponderai: “Io comprendo la verità, e vi è una base a sostengo di queste verità che io comprendo. Se non mi credi, prendo la Bibbia e ti illustro la situazione in cui Dio ha creato Adamo, e constaterai tu se ciò che dico è accurato o meno”. Alla fine, li convinci nel cuore, e questo perché tutto ciò che dici deriva dal fatto che hai capito e compreso con purezza, senza alcuna adulterazione da parte di fantasie o nozioni umane o di opinioni umane distorte; tutto ciò che dici è conforme alla verità e alle parole di Dio.
Note a piè di pagina:
a. Il testo originale non contiene la parola “normale”.
b. Il testo originale non contiene la parola “normale”.
Le citazioni bibliche sono tratte da
La Sacra Bibbia – Nuova Riveduta 2006 – versione standard
Copyright © 2008 Società Biblica di Ginevra.
Testo usato con permesso. Tutti i diritti riservati.
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