Come perseguire la verità (4) Parte 2

Perseguire la verità è molto importante, ma questo non significa che se le persone non lo fanno allora non possono arrivare alla fine del cammino; questa non è una certezza. Tutti gli individui sono esseri creati e, fintanto che non sono dei diavoli o dei satana, non attaccheranno attivamente Dio, né Lo attaccheranno e bestemmieranno attivamente in piena consapevolezza. Pertanto, Dio è giusto e ragionevole nei confronti dell’umanità ordinaria e corrotta e dà a tutti la possibilità di ottenere la salvezza. Mentre gli uomini sperimentano il raggiungimento della salvezza, Egli dona loro grazia, li protegge e Si prende cura di loro. Qual è dunque l’atteggiamento di Dio nei confronti di coloro che sono dei diavoli e dei satana? Costoro vedono Dio come un nemico e non fanno che giudicarLo, attaccarLo e bestemmiarLo e distruggere la Sua opera, incapaci di pentirsi. Quando interagiscono con gli altri, con alcuni vanno d’accordo, ma solo quando si trovano davanti a Dio non vanno affatto d’accordo con Lui, né per un minuto né per un secondo; non riescono a lavorare al fianco di Dio, né a coesistere con Lui, né a raggiungere un consenso con Lui su nulla, e questo dimostra che sono dei diavoli e dei satana tipici. Dio non tollera assolutamente questi individui e la Sua casa non li tiene nella maniera più assoluta. Quando uno di loro viene identificato, viene allontanato; quando ne vengono identificati due, ne vengono allontanati due; qualsiasi numero di loro venga rivelato, quello è il numero che ne viene scacciato; il giorno in cui vengono rivelati coincide con la loro fine. Vedi, quando le brave persone vengono promosse e assegnate a qualche incarico importante, allora vengono perfezionate, benedette e raccolgono i frutti più grandi; quando invece a essere promossi e impiegati sono i malevoli e i diavoli, costoro vengono naturalmente rivelati ed eliminati, e quello è il loro ultimo giorno. Pensate a coloro che avete intorno a voi e che sono stati rivelati, eliminati o allontanati di recente o in precedenza, e a coloro il cui nome è stato alla fine cancellato dalla chiesa. È stato quando hanno raggiunto l’apice della loro “carriera” nella casa di Dio che sono stati eliminati, che è giunto il loro ultimo giorno e che la loro vita di fede in Dio si è conclusa con un gigantesco punto di fine frase. I miscredenti vanno e vengono dalla chiesa e non riescono a trovare un posto adatto a loro, né a svolgere alcun dovere. Nel momento in cui commettono qualche atto malvagio, vengono rivelati, e quello è il loro ultimo giorno. Ai diavoli piace compiere grandi imprese e farsi un nome, e il giorno in cui gongolano di più nella gloria è il loro ultimo giorno. Perché dico questo? Lo sapete? È così che stanno le cose. È proprio quando gioiscono di più della gloria che sono più compiaciuti di sé stessi, e non è forse quello il momento in cui è più probabile che dimentichino sé stessi? (Sì.) Quando non hanno né successo né gloria, questi diavoli tengono la testa bassa. Tuttavia, il fatto che Io dica che tengono la testa bassa non significa che siano in grado di praticare la verità, ma solo che fanno le cose con molta attenzione e cautela, sempre con un cuore di diffidenza e non di timore nei confronti di Dio. Nel momento in cui vedono un’opportunità, in cui si ritrovano in possesso di un certo potere e prestigio, in cui possono dare ordini anche al vento e alla pioggia, allora si compiacciono di sé e dimenticano sé stessi, pensando: “È giunta la mia occasione. È arrivato il momento di mostrare le mie capacità e i miei punti di forza e di mettere in gioco le mie capacità!” E si lanciano nell’azione. Quali sono le intenzioni e la fonte del loro agire? Da dove derivano? Derivano dai diavoli, da Satana, e dalle ambizioni e dai desideri sfrenati che costoro nutrono. In tali circostanze, possono mai agire in conformità alle verità principi? Possono avere un cuore timorato di Dio mentre fanno le cose? Possono gestire le cose in conformità a quanto richiesto dalla casa di Dio? La risposta a tutte queste domande è no, non possono. E quali sono le conseguenze? (Causano intralci e disturbi.) Esatto, le conseguenze sono che causano gravi intralci e disturbi, e persino gravi disturbi e perdite alla casa di Dio e al lavoro della chiesa. Quindi, in linea con i principi secondo cui gestire le persone nella casa di Dio, in che modo ci si dovrebbe occupare di coloro che provocano tali conseguenze al lavoro della chiesa? Se si tratta di una questione di poco conto, andrebbero sostituiti, mentre se la questione è grave si dovrebbe allontanarli. Quando una persona viene promossa e assegnata a un incarico importante, oppure le viene assegnato un qualche lavoro, la casa di Dio condivide sempre chiaramente con lei sui principi del lavoro. Le vengono spiegati molti principi e dettagli e, solo quando ha capito e compreso e ha scritto tutto, l’incarico si considera pienamente affidato. Costoro invece, quando dovrebbero svolgere il loro lavoro e il loro dovere, si mettono all’opera sfoderando gli artigli diabolici e cominciano a rivelarsi per i diavoli che sono veramente. Non agiscono affatto in linea con i principi richiesti dalla casa di Dio; fanno invece le cose completamente a modo loro, come vogliono e come desiderano. Nessuno può controllarli e non ascoltano nessuno, pensando: “La casa di dio, dio e la verità possono anche essere messi da parte! Qui sono io a decidere!” È così che agiscono i diavoli, ed è questo l’atteggiamento che hanno verso il dovere e verso la verità. Se il tuo atteggiamento nei confronti della verità è questo, verrai rivelato. Se consideri il lavoro della casa di Dio e il tuo dovere come cose di poco conto e non agisci secondo i principi che la casa di Dio ti ha imposto di seguire, allora non sarai trattato con cortesia. La casa di Dio ha dei principi secondo cui gestisce le persone; chi va destituito dal suo incarico viene destituito e chi va allontanato viene allontanato, e non c’è altro da dire al riguardo. Non è forse così? Non è in questo modo che si comporta la casa di Dio? E non è forse così che questi diavoli vengono smascherati? Non sono questi la motivazione che li spinge a fare le cose, la fonte delle loro azioni e il modo in cui agiscono? (Sì.) Comportandosi in questa maniera nei loro confronti, la casa di Dio li sta forse trattando ingiustamente? (No.) È un modo appropriato di trattarli? (Sì.) È davvero molto appropriato! Una persona normale accetta il proprio dovere, riceve una promozione e viene assegnata a un incarico importante. Svolge il proprio lavoro in base alle proprie capacità e alla propria levatura e, in misura maggiore o minore, in base ai principi lavorativi che comprende o che la casa di Dio le ha imposto di seguire. Anche se rivela spesso un’indole corrotta, ciò non influisce sul normale svolgimento del suo dovere. Indipendentemente dalle difficoltà che incontra, dallo stato errato in cui si trova o dagli intralci che subisce, alla fine otterrà dei risultati positivi nello svolgimento del suo dovere, e questi risultati sono accettabili per tutti. I miscredenti, invece, indipendentemente da quanto tempo stiano assolvendo il loro dovere, non ottengono mai alcun risultato positivo. Compiono sempre cattive azioni e tentano di rovinare le cose, e questo non solo influisce sul lavoro della chiesa, ma ne danneggia anche gli interessi, creando un’atmosfera sgradevole intorno al loro lavoro e gettandolo nel caos. Se un diavolo disturba e rovina un certo lavoro, dietro le quinte ci dovranno essere molti altri che lo rifaranno da capo, e questo costituirà uno spreco delle risorse umane e finanziarie della casa di Dio e farà infuriare molti tra i Suoi prescelti. Una volta rimosso questo diavolo, il lavoro della chiesa assume immediatamente un aspetto tutto nuovo e brillante e i risultati cambiano. Il diavolo che causava intralci e disturbi viene bandito, la mente delle persone è libera e priva di vincoli, l’efficienza del lavoro aumenta e tutti svolgono i loro doveri normalmente. Pertanto, questi individui che sono dei diavoli e dei satana appaiono dall’esterno come degli esseri umani e, a prescindere dall’età e dall’istruzione, se sono individui malevoli possono compiere atti malvagi, e svolgono il ruolo di diavoli e di Satana che corrompono e disturbano le persone. Per esempio, stai preparando una pentola di zuppa di pollo che tutti non vedono l’ora di mangiare, quando all’improvviso una mosca ci cade dentro. DimMi, quella zuppa di pollo può ancora essere mangiata? Non c’è niente da fare, non ti resta che buttarla, sprecando due o tre ore di lavoro. Poi devi lavare la pentola più volte, e neanche dopo che lo hai fatto ti sembra pulita, e ti resta una traccia di disgusto. Cosa ti ha disturbato? (La mosca.) Anche se una mosca è molto piccola, la sua essenza spregevole è davvero disgustosa. Queste persone che sono diavoli sono come le mosche. Si fanno strada nella chiesa, causano gravi intralci al regolare svolgimento della sua vita e disturbano il normale andamento del lavoro. Quindi, avete ora una chiara comprensione di questi individui che sono dei diavoli? Cercare di convincerli a prestare un qualche servizio e a svolgere bene i loro doveri è più difficile che convincere una mucca a salire su un albero; è come cercare di convincere un’anatra a sedersi su un trespolo. La cosa più difficile è tentare di convincere i diavoli e i satana a praticare la verità, proprio come è estenuante cercare di convincere i miscredenti a svolgere lealmente il loro dovere. Ecco come stanno le cose. Se ti imbatti in miscredenti e in persone che appartengono a Satana e devi chiedere loro un aiuto momentaneo, allora va bene. Se invece assegni loro un dovere o un lavoro, allora sei cieco e ti fai prendere per i fondelli. Soprattutto se chiedi loro di svolgere un lavoro importante, allora sei ancora più sciocco. Se proprio non riesci a trovare nessuno adatto ad aiutarti in qualcosa e quindi chiedi aiuto a costoro, allora va bene, ma devi sorvegliarli e non perderli d’occhio. Simili individui sono totalmente inaffidabili; questo perché non sono esseri umani, bensì diavoli, sono del tutto inaffidabili. Quindi, ora da’ un’occhiata ai responsabili dei gruppi o ai capigruppo, e a coloro che svolgono doveri chiave e lavori importanti, e verifica se si tratta di diavoli. Se puoi sostituirli, fallo al più presto; se non puoi sostituirli perché non c’è nessuno adatto a prendere il loro posto, tienili d’occhio, sorvegliali e seguili da vicino. Non devi dare a dei diavoli e a dei satana la possibilità di provocare disturbi. Un diavolo sarà sempre un diavolo; essi sono privi di umanità, di coscienza e di ragione, non devi mai dimenticarlo! I miscredenti sono tutti dei diavoli e dei satana, e non devi credere loro! Concludiamo qui la condivisione su questo argomento.

Quando in precedenza abbiamo condiviso su come perseguire la verità, abbiamo parlato di due cose. Qual era la prima? (Abbandonare.) Una di queste era abbandonare. E l’altra? (Dedicarsi.) Dedicarsi. Abbiamo parlato della prima, “abbandonare”, tre volte. Su che cosa abbiamo condiviso l’ultima volta? (L’ultima volta Dio ha analizzato le ragioni per cui le emozioni negative dell’angoscia, dell’ansia e della preoccupazione emergono negli individui dal punto di vista delle difficoltà che essi devono affrontare e del loro atteggiamento nei confronti dell’opera di Dio e della verità.) Ci sono molte ragioni per cui le emozioni negative dell’angoscia, dell’ansia e della preoccupazione possono emergere, ma in generale sono causate dalla ragione oggettiva che le persone non comprendono la verità. Questo è un motivo. Ce n’è poi un altro, ed è fondamentale, ossia che le persone non perseguono la verità. Quando non comprendono e non perseguono la verità, e non hanno autentica fede in Dio, allora non si sottomettono davvero, ed è per questo che sorgono naturalmente in loro emozioni negative di ogni sorta. Nella quotidianità, a causa delle difficoltà concrete che incontrano nella vita e di tutti i diversi problemi che emergono nei loro pensieri, gli individui finiscono per provare ogni sorta di emozioni negative nei loro ambienti oggettivi. In particolare, le emozioni negative dell’angoscia, dell’ansia e della preoccupazione, di cui abbiamo parlato la volta scorsa, sorgono tutte perché essi affrontano difficoltà e problemi di ogni tipo legati alla loro vita carnale. Poiché quando affrontano questi problemi non ricercano la verità e non credono a ciò che Dio dice, e ancor meno ricercano nelle parole di Dio la verità che dovrebbero comprendere e praticare, il che consentirebbe loro di abbandonare i punti di vista errati, le opinioni e i pensieri sbagliati su questi argomenti, nonché di abbandonare i modi erronei di gestire e affrontare queste cose, allora i giorni trascorrono, il tempo passa e le varie difficoltà che affrontano nella vita quotidiana generano in loro pensieri di ogni sorta che li disturbano e li vincolano nel profondo del cuore. A loro insaputa, questi pensieri generano sentimenti di angoscia, ansia e preoccupazione per la loro vita carnale e per tutti i problemi che devono affrontare. Infatti, quando le persone non si sono ancora presentate davanti a Dio o non hanno alcuna comprensione della verità, questi problemi causano in misura variabile sentimenti di angoscia, ansia e preoccupazione in ogni singolo individuo: è inevitabile. Qualsiasi cosa accada a coloro che vivono nella carne causerà un certo disturbo e impatto sulla loro vita e sui loro pensieri. Quando il disturbo e l’impatto oltrepassano quel che essi possono sopportare e tollerare, o quando i loro istinti, le loro capacità e il loro prestigio sociale non sono sufficienti a sostenerli oppure a risolvere o eliminare queste difficoltà, allora l’angoscia, l’ansia e la preoccupazione emergeranno naturalmente nel profondo del loro cuore e si accumuleranno lì; questi sentimenti diventeranno il loro stato normale. L’inquietudine per varie cose, come le prospettive future, procurarsi da mangiare e da bere, il matrimonio, la sopravvivenza o la salute, la vecchiaia, il prestigio e la reputazione nella società, è una condizione comune a tutta l’umanità, dovuta al fatto che l’uomo non comprende la verità e non crede in Dio. Quando invece le persone acquisiscono fede in Lui, quando comprendono un po’ di verità, la loro determinazione a perseguirla si rafforzerà sempre più. In questo modo, le difficoltà e i problemi concreti che affronteranno diminuiranno gradualmente e le emozioni negative dell’angoscia, dell’ansia e della preoccupazione si affievoliranno e si ridurranno: è un processo alquanto naturale. Questo perché, dopo aver letto molte parole di Dio e aver compreso una parte della verità nella loro fede in Dio, le persone soppeseranno e affronteranno sempre l’essenza, l’origine e la fonte dei problemi che affronteranno nel corso della loro vita in conformità alle parole di Dio. In ultima analisi, arriveranno in definitiva a capire che il loro destino e tutte le cose che sperimentano nella vita sono nelle mani di Dio, e quindi comprenderanno da una prospettiva generale che tutto ciò ricade sotto la sovranità di Dio e nulla dipende da loro. Pertanto, la cosa più semplice da fare per loro è sottomettersi, sottomettersi alle disposizioni e alla sovranità del Cielo. Non dovrebbero lottare contro il loro destino, bensì, di fronte a una qualsiasi situazione, dovrebbero sempre ricercare in maniera positiva e attiva le intenzioni di Dio e da lì trovare il modo più appropriato per risolvere la questione: ecco una cosa fondamentale che le persone dovrebbero capire. In altre parole, dopo che acquisiscono fede in Dio, grazie alle verità che comprendono e poiché si sottomettono fondamentalmente a Dio, la loro angoscia, la loro ansia e la loro preoccupazione diminuiscono a poco a poco. Ciò significa che queste emozioni non saranno più in grado di tormentarle così tanto, né di farle sentire confuse o disorientate, o di far percepire loro di avere un futuro cupo e incerto, di conseguenza scatenando spesso in loro angoscia, ansia e preoccupazione per queste cose. Al contrario, poiché hanno acquisito fede in Dio e hanno compreso alcune verità, possiedono un certo discernimento e una certa comprensione di ogni genere di cose della vita o un modo più appropriato di gestirle, allora le loro emozioni negative di angoscia, ansia e preoccupazione si riducono gradualmente. Nel tuo caso invece, sebbene tu creda in Dio da molti anni e abbia ascoltato numerosi sermoni, le tue emozioni negative di angoscia, ansia e preoccupazione non sono ancora state eliminate o alleviate; in altre parole, non sono cambiati il tuo atteggiamento riguardo al modo in cui valutavi le persone e le cose, ti comportavi e agivi, né i tuoi pensieri e le tue opinioni, né la maniera in cui gestivi le cose prima di iniziare a credere in Dio, il che significa che dopo che hai iniziato a credere in Lui non hai accettato né acquisito la verità, e neanche l’hai utilizzata per risolvere questi problemi dopo aver letto le parole di Dio e ascoltato i sermoni, eliminando così queste emozioni negative di angoscia, ansia e preoccupazione. Se non ricerchi mai la verità per eliminare queste emozioni negative, ciò non dimostra forse che hai un problema? (Sì.) Quale problema dimostra? Credi in Dio da molti anni e il tuo futuro ti sembra ancora totalmente cupo e tetro. Spesso nel tuo cuore ti senti ancora vuoto e impotente, ancora perso, e non hai una strada da percorrere. Non sai dove sia diretta la tua vita e ti sembra ancora di brancolare nel buio, senza un percorso, senza una direzione verso cui proseguire. Che cosa significa questo? Come minimo significa che non hai acquisito la verità, non è così? E se non l’hai acquisita, che cosa hai fatto in tutti questi anni? Hai perseguito la verità? (No.) Se, mentre facevi rinunce e ti spendevi e svolgevi i tuoi doveri non hai perseguito la verità e non l’hai utilizzata per risolvere i problemi concreti, allora che cosa hai fatto in tutto questo tempo? (Ho battuto la fiacca e me la sono cavata alla bell’e meglio.) Ci sono molti che svolgono il loro dovere in modo approssimativo; costoro stanno di fatto offrendo manodopera. Gli operai si accontentano di saper assolvere il proprio dovere, pagano un certo prezzo e soffrono un po’, ma non perseguono la verità. Ecco perché, dopo aver creduto in Dio per molti anni, non sono cambiati affatto. Questi individui sono di fatto degli operai e, se adottiamo l’espressione che si usava una volta, possiamo dire che svolgono attività religiose. Guardate le attività religiose all’interno del mondo religioso: la domenica le persone vanno a messa e si riuniscono, e regolarmente pregano al mattino, recitano orazioni, ringraziano per tutto, benedicono gli altri con le loro preghiere e, quando incontrano qualcuno, dicono: “Dio ti benedice, Dio ti protegge”. Quando vedono un potenziale neofita, gli predicano il Vangelo e gli leggono un passo della Bibbia. I più bravi vanno a pulire la chiesa e, quando viene un predicatore, lo ospitano con entusiasmo in casa loro; se incontrano persone anziane in difficoltà nella vita, le aiutano e provano piacere nel farlo. Queste non sono tutte attività religiose? Mangiare le uova pasquali a Pasqua, festeggiare il Natale e cantare gli inni natalizi: queste sono le attività che svolgono. Le vostre attività ora sono in certa misura più frequenti di quelle svolte dai membri del mondo religioso. Molti di voi escono di casa e svolgono i loro doveri a tempo pieno. Eseguite le vostre devozioni spirituali al mattino, poi un po’ di lavoro in chiesa durante il giorno, partecipate alle riunioni regolari e leggete le parole di Dio, e la sera, prima di andare a letto, pregate Dio e Gli chiedete di proteggervi, di concedervi un sonno tranquillo e di tenere lontani i brutti sogni, e poi ripetete tutto di nuovo il giorno dopo. La vostra vita quotidiana è straordinariamente regolare, ma anche estremamente insipida e spenta. Non acquisite nulla e non capite nulla per molto tempo, non riflettete mai su queste emozioni negative più basilari e non le riconoscete, né le avete mai portate alla luce o eliminate. Nel tempo libero, o quando nel vostro dovere vi capita qualcosa che non vi piace, o quando ricevete un messaggio in cui vi si avverte che i vostri genitori non stanno bene, o quando accade qualcosa di spiacevole a casa, non avete più voglia di svolgere il vostro dovere e diventate deboli per diversi giorni. Mentre siete in preda a questa debolezza, le emozioni negative che avete accumulato dentro di voi per molto tempo esplodono di nuovo. Ci pensate giorno e notte e vi seguono come ombre. C’è persino chi, nei momenti di debolezza e di negatività, vede riaffiorare all’improvviso i pensieri e le opinioni che aveva prima di credere in Dio e pensa: “Forse sarebbe stato meglio se fossi andato all’università, avessi seguito dei corsi e avessi trovato un buon lavoro: a quest’ora avrei anche potuto essere sposato. Il mio compagno di classe Tal dei Tali non sembrava niente di speciale quando eravamo a scuola insieme, ma poi è andato all’università. Dopo aver trovato lavoro è stato promosso e ora ha una vita familiare perfetta e felice. Possiede una macchina e una casa, e vive una vita meravigliosa”. Quando pensano queste cose e scivolano in questi stati negativi, esplodono in loro tutte in una volta emozioni negative di ogni sorta. Pensano alla famiglia, alla madre, si struggono per come erano le cose un tempo, e le cose belle, quelle brutte, quelle dolorose, quelle felici e quelle indimenticabili si affollano nella loro mente, e mentre pensano a tutto ciò si addolorano e iniziano a piangere. Cosa dimostra tutto questo? Che il modo in cui vivevi e conducevi la tua esistenza in passato può emergere di tanto in tanto e disturbare la tua esistenza presente e il tuo attuale stato di vita. Queste cose possono persino dominare il modo in cui conduci la tua esistenza odierna e il tuo atteggiamento di vita, così come il tuo punto di vista sulle cose. Disturbano e dominano la tua vita costantemente. Non lo fai in maniera intenzionale; è piuttosto che sei rimasto naturalmente impantanato in queste emozioni negative. Ora potresti pensare di non nutrire tali emozioni, ma solo perché non si sono presentati il momento e l’ambiente giusti. Non appena ciò accadrà, potrai scivolare proprio in queste emozioni, sempre e ovunque. Ora, quando scivoli in queste emozioni sei in pericolo, rischi di ricadere nel tuo modo di vivere originario in qualsiasi momento e luogo e di ritrovarti di nuovo dominato dai tuoi pensieri e punti di vista di allora: ciò è molto pericoloso. Questo rischio può privarti in qualsiasi momento e luogo della possibilità e della speranza di ottenere la salvezza, e può allontanarti sempre e ovunque dal cammino della fede in Dio. Pertanto, a prescindere da quanto siano forti la tua determinazione e il tuo desiderio di svolgere il tuo dovere, o da quanto profonde ed elevate siano le verità che comprendi, o da quanto eccellente sia la tua statura, finché non cambieranno i tuoi pensieri, la tua visione della vita, il tuo modo di vivere e ciò che desideri nella vita, tutte cose guidate da queste emozioni, allora sarai in pericolo sempre e ovunque; se rischi di essere divorato, sopraffatto e trasportato da questi pensieri e punti di vista in qualsiasi momento e luogo, allora sei in pericolo. Pertanto, non prendere alla leggera queste emozioni negative. In qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, possono privarti della possibilità di ottenere la salvezza e distruggere la tua possibilità di essere salvato, e questa non è una cosa da poco.

Tutte le emozioni negative dell’uomo sono causate dai suoi pensieri sbagliati, dalle sue opinioni sbagliate, dai suoi modi di vivere sbagliati e dalle sue filosofie di vita sataniche sbagliate. Ci sono anche alcune cose che accadono nella tua vita reale; in particolare, quando non sei in grado di comprendere con chiarezza l’essenza di queste cose, puoi molto facilmente spaventarti e rimanere bloccato per come esse si manifestano, e puoi molto facilmente scivolare nella confusione, ricadendo così nei vecchi modi di vivere; senza rendertene conto ti proteggerai, abbandonerai Dio e la verità, e userai i tuoi metodi e i modi che ritieni più tradizionali e affidabili per cercare una via d’uscita, per ricercare come vivere e per trovare la speranza di sopravvivere. Anche se in superficie queste emozioni negative si presentano come semplici emozioni e, se le descriviamo a parole, sembrano menzionate con leggerezza se prese alla lettera e non sono poi così gravi, alcuni si aggrappano strettamente a queste emozioni negative e non le abbandonano, come se si aggrappassero a una pagliuzza per avere salva la vita, e ne sono strettamente vincolati e imbrigliati. In realtà, il fatto di essere vincolati da queste emozioni negative dipende dai vari metodi a cui l’uomo si affida per la propria sopravvivenza, nonché dai vari pensieri e punti di vista che lo dominano e dai suoi vari atteggiamenti nei confronti della vita e della sopravvivenza. Pertanto, anche se i sentimenti di depressione, angoscia, ansia, preoccupazione, inferiorità, odio, rabbia, e altri ancora, sono tutti negativi, le persone continuano a pensare che si possa fare affidamento su di essi e solo quando scivolano in queste emozioni si sentono sicure, e sentono di aver trovato sé stesse e di esistere. In realtà, impantanarsi in queste emozioni porta nella direzione opposta alla verità e allontana da essa, così come dai corretti modi di pensare, dai corretti pensieri e punti di vista e dai corretti atteggiamenti e punti di vista sulle cose che Dio dice alle persone di possedere. Qualunque sia l’emozione negativa che stai provando, quanto più sprofondi in essa, tanto più ne sarai vincolato; quanto più ne sarai vincolato, tanto più sentirai il bisogno di proteggerti; quanto più sentirai il bisogno di proteggerti, tanto più spererai di essere più forte, capace e competente per conquistare delle opportunità di vivere e trovare vari modi di sopravvivere al fine di superare il mondo, rivendicare la vittoria su tutte le difficoltà che affronti in esso e sconfiggere tutte le difficoltà e le avversità della vita. Più scivoli in queste emozioni, più vuoi controllare o eliminare tutte le difficoltà che incontri nella vita. Non è così? (Sì.) Allora, come nascono questi pensieri nell’uomo? Prendiamo per esempio il matrimonio. Provi angoscia, ansia e preoccupazione per il matrimonio, ma qual è esattamente il problema che sta dietro a tutto questo? Cos’è che ti preoccupa? Da dove viene la tua preoccupazione? Deriva dal fatto che non sai che questo matrimonio è disposto e governato dal destino e che è disposto e governato dal Cielo. Non sapendo questo, vuoi sempre decidere da te, pianificare, proporre e tramare, pensando ripetutamente a cose come: “Che tipo di partner dovrei cercare? Di che altezza? Che aspetto dovrebbe avere? Che tipo di personalità? Quale livello di istruzione? Da che tipo di famiglia dovrebbe provenire?” Quanto più approfonditi sono i tuoi progetti, tanto più ti agiti, non è vero? Più i tuoi requisiti sono elevati e numerosi, più ti agiti, non è così? E più diventa difficile trovare un partner, giusto? (Sì.) Quando non sai se qualcuno è adatto a te oppure no, le tue difficoltà diventano più grandi, e più diventano grandi le tue difficoltà, più peggiorano i tuoi sentimenti di angoscia e ansia, giusto? Più i tuoi sentimenti di angoscia e ansia peggiorano, più queste emozioni ti mettono alle strette. Allora, come puoi risolvere questo problema? Ammettiamo che tu abbia capito l’essenza del matrimonio, il modo corretto di procedere e la direzione da seguire: qual è allora l’approccio corretto al matrimonio? Tu rispondi: “Il matrimonio è un grande evento della vita, e non importa cosa scelgano le persone: tutto è stato predestinato molto tempo fa. Dio ha stabilito e predisposto da tempo chi si avrà per partner e come sarà fatto. Le persone non devono essere troppo precipitose né affidarsi alla loro immaginazione, né tanto meno alle loro preferenze. Affidarsi alla propria immaginazione e alle proprie preferenze e avere troppa fretta sono tutte manifestazioni di ignoranza e sono in contrasto con la realtà. Non bisogna lasciar correre la propria immaginazione, e ogni fantasia contrasta con la realtà. La cosa più concreta da fare è lasciare che le cose seguano il loro corso naturale e aspettare la persona che Dio ha predisposto per ciascuno”. Quindi, con questa teoria e questa comprensione concreta come base, in che modo dovresti praticare al riguardo? Dovresti avere fede, aspettare i tempi di Dio e attendere le Sue disposizioni. Se un partner adatto a te in questa vita è stato predisposto da Dio, allora apparirà al momento giusto, nel posto giusto e nell’ambiente giusto. Accadrà quando le condizioni saranno mature, e tutto ciò che devi fare è collaborare in quel momento, in quel luogo e in quell’ambiente. L’unica cosa che puoi fare è aspettare: aspettare quel momento, quel luogo, quell’ambiente, attendere che questa persona si manifesti e che tutto questo avvenga, senza comportamenti attivi né passivi, ma aspettare che tutte queste cose accadano e arrivino. Cosa intendo per “aspettare”? Intendo avere un atteggiamento di sottomissione, né attivo né passivo; si tratta di un atteggiamento di ricerca e di sottomissione, senza insistenza. Una volta che hai adottato questo tipo di atteggiamento, provi ancora angoscia, ansia e preoccupazione per il matrimonio? (No.) I tuoi piani personali, le tue fantasie, i tuoi desideri, le tue preferenze e tutti i tuoi pensieri ignoranti in contrasto con i fatti scompaiono. Il tuo cuore si calma e non provi più emozioni negative riguardo al matrimonio. Ti senti rilassato, libero e privo di vincoli riguardo a tale questione e lasci che le cose seguano il loro corso naturale. Una volta che acquisisci l’atteggiamento corretto, tutto ciò che fai e che esprimi diventa ragionevole e appropriato. Naturalmente le emozioni che si manifestano dall’interno della tua normale umanità non possono essere di angoscia, ansia e preoccupazione; saranno invece di serenità e stabilità. Non saranno deprimenti né estreme: devi solo aspettare. L’unico tuo modo di praticare e l’unico tuo atteggiamento riguardo a tale questione in cuor tuo sono aspettare e sottometterti: “Desidero sottomettermi a tutto ciò che Dio dispone per me. Non ho esigenze né progetti personali”. A quel punto non avrai forse abbandonato queste emozioni negative? E non è forse così che eviterai che emergano? Anche se le provassi, non le abbandoneresti gradualmente? Dunque, che tipo di processo è quello di abbandonare queste emozioni negative? Non è una manifestazione di perseguimento della verità? Dimostra che stai perseguendo e praticando la verità. Il risultato finale ottenuto attraverso il perseguimento della verità è quello della pratica della verità: si attua tramite la pratica della verità. Quando raggiungerai il livello in cui praticherai la verità, accadrà che l’angoscia, l’ansia e la preoccupazione non ti seguiranno più come ombre; saranno state completamente rimosse dal profondo del tuo cuore. Il processo di rimozione di queste emozioni coincide con il processo di abbandono? (Sì.) Praticare la verità è così semplice. Non è facile? Praticare la verità è una trasformazione dei propri pensieri e punti di vista e, ancor più, una trasformazione del proprio atteggiamento verso le cose. Per abbandonare una semplice emozione negativa, bisogna praticare e realizzare questi processi. Prima di tutto trasformare i propri pensieri e punti di vista, poi trasformare il proprio atteggiamento verso la pratica e infine trasformare il modo in cui si pratica, i propri principi di pratica e il proprio percorso di pratica. Non avrai allora abbandonato quell’emozione negativa? È così semplice. Il risultato finale che ottieni con l’“abbandonare” è che non sei più disturbato, disorientato e controllato da quell’emozione negativa e, allo stesso tempo, non sei più perseguitato da pensieri e punti di vista negativi di ogni sorta da essa causati. In questo modo, vivrai sereno, libero e privo di vincoli. Naturalmente, sentirsi sereni, liberi e privi di vincoli è solo una sensazione umana; il vero beneficio che si ottiene è quello di comprendere la verità. La base dell’esistenza dell’uomo sono la verità e le parole di Dio. Se le persone si affidano alla loro immaginazione per vivere all’interno di varie emozioni negative al fine di proteggersi, se fanno affidamento su sé stesse e sulle proprie capacità, sui propri mezzi e sui propri metodi per tutelarsi, e se vanno per la loro strada, allora si allontanano dalla verità e da Dio e naturalmente si ritrovano a vivere sotto il potere di Satana. Pertanto, quando ti trovi ad affrontare queste stesse difficoltà e situazioni, dovresti avere comprensione nel tuo cuore e pensare naturalmente: “Non ho bisogno di preoccuparmi di queste cose. Non ha senso preoccuparsi. Le persone intelligenti e sagge si affidano a Dio e mettono tutte queste cose nelle Sue mani, si sottomettono alla Sua sovranità, aspettano tutto ciò che Egli dispone e attendono il momento, il luogo, la persona o la cosa che Egli dispone. Ciò che l’uomo deve e può fare è solo collaborare e sottomettersi: questa è la scelta più saggia”. Naturalmente, anche se non fai così e non pratichi in questo modo, alla fine tutto ciò che Dio dispone accadrà comunque: non vi sono persone, eventi o situazioni che possano essere cambiati dalla volontà dell’uomo. L’angoscia, l’ansia e la preoccupazione dell’uomo sono solo un sacrificio senza senso, solamente pensieri sciocchi e manifestazioni di ignoranza da parte dell’uomo. Per quanto profondi o gravi siano i tuoi sentimenti di angoscia, ansia e preoccupazione, o per quanto meticolosamente tu rifletta su una questione, alla fine è tutto inutile e va scartato. I fatti e i risultati finali non possono essere cambiati dalla volontà umana. Alla fine, l’uomo deve vivere sotto la sovranità e le disposizioni di Dio; nessuno può cambiare tutte queste cose e nessuno può eluderle. Non è così? (Sì.)

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