Come perseguire la verità (7) Parte 1
In questa stagione, il tema principale della nostra condivisione è stato “Come perseguire la verità”. In precedenza, abbiamo ricapitolato due principi di pratica per perseguire la verità. Qual è il primo? (Il primo principio è abbandonare e il secondo è dedicarsi.) Il primo principio è abbandonare e il secondo è dedicarsi. Non abbiamo ancora finito di condividere sul tema dell’“abbandonare”. Qual è il primo aspetto di questo principio? (Abbandonare le varie emozioni negative.) Su cosa abbiamo condiviso principalmente per quanto riguarda abbandonare le varie emozioni negative? Abbiamo condiviso e rivelato principalmente le emozioni negative che le persone provano, ossia quali tipi di emozioni negative le accompagnano spesso nella loro vita quotidiana e nel loro percorso di vita, e come abbandonarle. Queste emozioni negative si manifestano nelle persone come una sorta di emozione, ma in realtà sono innescate da vari pensieri e punti di vista fallaci che gli uomini hanno. Le varie emozioni negative sono innescate da diversi pensieri e punti di vista delle persone e si rivelano e si manifestano in loro. In base agli aspetti delle emozioni negative su cui abbiamo condiviso in precedenza, ai vari comportamenti delle persone e ai loro vari pensieri e punti di vista, quali problemi vedete? In altre parole, analizzando le manifestazioni esteriori delle varie emozioni negative, è possibile percepire l’essenza sottostante ai pensieri degli individui? Quando in qualcuno si manifestano delle emozioni negative, se andiamo in profondità e le analizziamo con attenzione, possiamo osservare i vari punti di vista, le prospettive e gli atteggiamenti errati verso le persone, gli eventi e le cose che si nascondono all’interno di queste emozioni negative, e persino vedere gli approcci con cui un individuo gestisce e dirime le varie persone, questioni e cose secondo tali emozioni negative, giusto? (Giusto.) Quindi, in base alle varie volte che abbiamo condiviso sull’analisi di queste emozioni negative, possiamo dire che i vari pensieri e punti di vista errati, fallaci, prevenuti, negativi e avversi delle persone sono nascosti nelle loro emozioni negative? Possiamo dirlo? (Sì.) Cosa ho appena detto? (Dio ha appena detto che i vari pensieri e punti di vista errati, fallaci, prevenuti, negativi e avversi delle persone sono nascosti nelle loro emozioni negative.) Mi hai capito chiaramente? (Sì.) Se non condividiamo su queste emozioni negative, le persone potrebbero non prestare molta attenzione alle emozioni negative temporanee o a lungo termine che vengono alla superficie. Invece, dopo aver analizzato i vari pensieri e punti di vista nascosti nelle emozioni negative, riconoscono questo fatto? Vari pensieri e punti di vista negativi si nascondono all’interno delle diverse emozioni negative delle persone. In altre parole, quando un individuo prova emozioni negative, in superficie queste possono apparire come determinati sentimenti. Egli potrebbe sfogare le proprie emozioni, dire cose deprimenti, diffondere una mancanza di vita e provocare certi effetti negativi, o compiere azioni relativamente estreme. Questo è ciò che si manifesta all’esterno. Tuttavia, dietro queste manifestazioni di emozioni negative e comportamenti estremi, in realtà si celano nelle persone diversi pensieri e punti di vista negativi. Pertanto, anche se in questo periodo abbiamo parlato di emozioni negative, in realtà stiamo analizzando i vari pensieri e punti di vista negativi delle persone esponendo e analizzando le loro diverse emozioni negative. Perché esponiamo questi pensieri e punti di vista? Questi pensieri e punti di vista negativi influenzano solo le emozioni delle persone? Il discorso è solamente che suscitano emozioni negative nelle persone? No. Questi pensieri e punti di vista errati non influenzano solo le loro emozioni e il loro perseguimento, anche se le loro emozioni e i loro comportamenti esteriori sono ciò che gli altri possono vedere e percepire. Pertanto, utilizziamo il metodo semplice e conveniente dell’analisi delle emozioni negative per esporre i vari pensieri e punti di vista negativi, avversi e inappropriati delle persone. Esponiamo questi pensieri e punti di vista e queste emozioni negative perché tali pensieri e punti di vista sono correlati alla prospettiva e alla posizione che gli individui assumono nel valutare le persone e le cose, nel comportarsi e nell’agire nella vita reale. Hanno a che fare anche con gli obiettivi e gli orientamenti di sopravvivenza delle persone e, naturalmente, anche con la loro visione della vita. È per questo motivo che ci siamo dedicati a esporre determinate emozioni negative. A ogni modo, lo scopo principale di condividere sulle varie emozioni negative è quello di esporre, analizzare ed eliminare i diversi pensieri e punti di vista fallaci, negativi e avversi delle persone. Grazie alla nostra esposizione di questi pensieri e punti di vista negativi, gli individui riusciranno a riconoscere chiaramente i punti di vista, le prospettive e gli atteggiamenti errati che esistono nei loro pensieri nei confronti di vari eventi, persone e cose. Questo li aiuta a eliminare le varie emozioni negative causate da questi pensieri e punti di vista negativi e quindi permette loro di riconoscere e capire fino in fondo questi pensieri e punti di vista fallaci; dopo di che, possono ricercare il giusto percorso, abbandonarli e liberarsene completamente. L’obiettivo finale è quello di sviluppare la capacità di affrontare, approcciare, gestire e risolvere con pensieri e punti di vista corretti i vari eventi, persone e cose che si incontrano nella quotidianità o nel corso della propria vita. In sintesi, qual è l’esito sperato? È quello di mettere le persone in condizione di riconoscere e capire fino in fondo i vari pensieri negativi presenti in loro e, dopo averli identificati, di cambiare e correggere continuamente questi pensieri e punti di vista errati nella loro esistenza e nei loro percorsi di vita, di ricercare, accettare o sottomettersi ai pensieri e ai punti di vista corretti e conformi alla verità e, infine, di vivere e comportarsi secondo i pensieri e i punti di vista giusti. Questo è lo scopo. Siete d’accordo? (Sì.) In apparenza esponiamo le emozioni negative degli individui, ma in realtà esponiamo i loro pensieri e punti di vista fallaci nei confronti dei vari eventi, persone e cose. L’obiettivo è quello di metterli in condizione di affrontare e gestire con pensieri e punti di vista corretti i diversi eventi, persone e cose che incontrano e, infine, agire secondo le verità principi nel valutare le persone e le cose, nel comportarsi e nell’agire. Questo non si ricollega forse al tema “Come perseguire la verità”? (Sì.)
In definitiva, le condivisioni sull’abbandonare le varie emozioni negative si ricollegano comunque all’argomento più ampio di “Come perseguire la verità”, senza deviare dal tema principale, vero? (Sì.) All’inizio, qualcuno potrebbe pensare: “Abbandonare le varie emozioni negative non sembra avere molto a che fare con il perseguimento della verità. Le emozioni negative sono solo stati d’animo temporanei o idee e pensieri momentanei”. Se si tratta di un pensiero o di uno stato d’animo temporaneo, non rientra nell’ambito delle emozioni negative su cui stiamo condividendo. Queste emozioni negative riguardano questioni di principio e di sostanza relative al modo in cui qualcuno valuta persone e cose, in cui si comporta e in cui agisce. Riguardano i punti di vista, le posizioni e i principi corretti a cui le persone dovrebbero attenersi nella vita, nonché le loro opinioni sulla vita e i loro modi di vivere. Lo scopo ultimo della condivisione su questi temi è quello di mettere le persone in condizione di non gestire più le varie questioni che affrontano nella vita secondo il loro istinto o la loro irruenza, e di non affrontarle in base alla loro indole corrotta. Ciò significa anche che, naturalmente, non affronteranno questi problemi basandosi sulle varie filosofie sataniche inculcate in loro dalla società. Invece li affronteranno nel modo giusto, con la coscienza e la ragione di base che una persona dovrebbe possedere quando affronta i problemi che incontra nella vita. Inoltre, nelle condizioni basilari della normale coscienza e della normale ragione umana, tratteranno i vari eventi, persone e cose che affronteranno e incontreranno nella loro vita e nella loro esistenza in base alle parole di Dio, alla verità e ai vari principi insegnati da Dio. La condivisione e l’analisi delle varie emozioni negative sono finalizzate al raggiungimento di questo obiettivo. Hai capito? (Sì, ho capito.) DiteMi. (L’obiettivo di Dio nel condividere su queste emozioni negative e nell’analizzarle è quello di mettere gli individui in condizione di discernere e rettificare i pensieri e i punti di vista errati presenti all’interno delle loro emozioni negative, in modo che possano abbandonare queste emozioni negative e affidarsi alla coscienza e alla ragione per gestire e affrontare correttamente i vari eventi, le persone e le cose che incontrano nella vita sulla base delle parole di Dio e delle verità principi. Questo permette loro di cambiare gradualmente la loro visione della vita, di valutare le persone e le cose in base alla verità, di comportarsi e agire in conformità con la verità e di vivere la loro normale umanità.) Se non condividessi su queste emozioni negative e non le analizzassi, e se non condividessi neppure sui vari pensieri e punti di vista negativi delle persone né li esponessi, qualora si trovassero di fronte a dei problemi nella loro vita quotidiana, assumerebbero spesso una posizione e una prospettiva sbagliate, affrontando, gestendo e risolvendo le questioni con pensieri e punti di vista fallaci. In questo modo, in larga misura, sarebbero spesso limitate, vincolate e controllate da questi pensieri negativi, incapaci di gestire i vari problemi della vita in linea con i requisiti di Dio o con i principi e i metodi rivelati nelle Sue parole. Naturalmente, se qualcuno ha pensieri e punti di vista corretti nei confronti dei vari eventi, persone e cose, nonché la giusta prospettiva e posizione, ciò gli sarà di grande aiuto, quando incontrerà questi eventi, persone e cose, nel gestirli dalla corretta prospettiva o quanto meno nell’ambito della normale coscienza e della normale ragione umane, e nell’evitare di gestire le varie questioni con irruenza o secondo la propria indole corrotta, cosa che può portare a problemi inutili e a conseguenze indesiderate. Per esempio, il modo in cui un individuo affronta il futuro, la malattia, la famiglia, il matrimonio, gli affetti, il denaro, i rapporti con gli altri, i propri talenti, il proprio status sociale, il proprio valore e altre questioni simili, si basa su ciò che ha sentito dire, che ha imparato o da cui è stato influenzato e condizionato nella propria famiglia o nella società prima di giungere alla comprensione della verità, nonché su alcune esperienze o alcuni metodi suoi personali. Ognuno ha il suo modo peculiare di affrontare le cose, e ognuno mette in evidenza un certo atteggiamento quando affronta le questioni. Naturalmente, i diversi modi che hanno le persone di affrontare le cose hanno un fattore comune: sono tutti dominati e governati da pensieri e punti di vista negativi, avversi, fallaci o prevenuti. Lo scopo ultimo degli individui è quello di conseguire fama e fortuna e soddisfare il proprio interesse personale. Per essere più specifici, questi pensieri e punti di vista provengono dall’indottrinamento e dagli insegnamenti di Satana. Si può anche dire che provengono dai vari pensieri e punti di vista fallaci che Satana diffonde, promuove e alimenta in tutta l’umanità. Le persone sono guidate da questi pensieri e punti di vista fallaci e li usano inconsapevolmente per proteggersi e garantire che i propri interessi vengano soddisfatti quanto più possibile. Fanno del loro meglio per utilizzare questi vari pensieri e punti di vista derivati dalla società e dal mondo per salvaguardare sé stesse e cercano di massimizzare i propri vantaggi al fine di soddisfare i propri interessi personali. Naturalmente, questa ricerca di traguardi ricorre a qualsiasi mezzo e si spinge oltre i confini morali, la coscienza e la ragione. Pertanto, sotto la guida di queste emozioni negative e di questi pensieri e punti di vista negativi, il risultato finale del modo in cui qualcuno valuta le persone e le cose e del modo in cui si comporta e agisce può solo portare allo sfruttamento reciproco, all’inganno, al danno e ai conflitti tra gli individui. Alla fine, sotto la guida, la schiavitù o l’allettamento di vari pensieri e punti di vista negativi, le persone si allontaneranno sempre di più dai requisiti di Dio o persino dai principi di comportamento e di azione da Lui insegnati. Si può anche dire che sotto la guida e l’allettamento dei vari pensieri negativi, le persone non acquisiranno mai realmente la verità, né entreranno nella realtà di praticare la verità come richiesto da Dio. Diventa inoltre difficile per loro attenersi al principio di valutare le persone e le cose, comportarsi e agire in base alle parole di Dio, utilizzando la verità come criterio. Pertanto, mentre eliminano le loro emozioni negative, in realtà le persone devono anche abbandonare i vari pensieri e punti di vista negativi che nutrono. Solo quando riconoscono i vari pensieri e punti di vista errati che hanno dentro di sé, possono abbandonare ogni tipo di emozione negativa. Naturalmente, quando abbandonano i vari pensieri e punti di vista negativi, anche le loro emozioni negative vengono in gran parte eliminate. Per esempio, consideriamo le emozioni di depressione su cui abbiamo condiviso in precedenza. In parole povere, se una persona sviluppa queste emozioni negative perché ha la costante percezione di avere un destino avverso, allora, quando si aggrappa ai pensieri e ai punti di vista che conseguono da questa percezione, sprofonda nell’emozione della depressione senza rendersene conto. Inoltre, la sua coscienza soggettiva rafforza sempre più la convinzione che il suo destino sia avverso. Ogni volta che le capita qualcosa di leggermente difficile o impegnativo, pensa: “Oh, ho un destino avverso”. Dà la colpa al suo destino avverso. Di conseguenza, vive in preda alle emozioni negative della disperazione, del lasciarsi andare e della depressione. Se le persone sono in grado di affrontare correttamente le varie difficoltà che incontrano nella vita o di ricercare la verità quando emergono in loro pensieri e punti di vista negativi, affidandosi alle parole di Dio per affrontarli, riconoscendo in cosa consiste il destino umano e avendo fede nel fatto che è nelle mani di Dio e che è Lui ad averne il controllo, riescono ad affrontare correttamente questi ostacoli, avversità, sfide e difficoltà della vita o a comprenderli correttamente. In questo modo, cambia qualcosa nel loro pensiero e nel loro punto di vista sull’idea di avere un destino avverso? Allo stesso tempo, non assumono forse una posizione corretta nell’affrontare questi problemi? (Sì.) Quando gli individui assumono la giusta posizione nell’affrontare questi problemi, i loro sentimenti di depressione migliorano gradualmente, passando da gravi a moderati, da moderati a lievi, fino a quando da uno stato lieve si dissipano completamente e si dissolvono. Di conseguenza, tali sentimenti di depressione cessano di esistere. Qual è la ragione? È che il pensiero e il punto di vista che avevano in precedenza, “Ho un destino avverso”, subisce una trasformazione. Avvenuto tale cambiamento, le persone non vedono più il loro destino con un senso di depressione, bensì affrontano i problemi con un atteggiamento propositivo e ottimistico, con i metodi insegnati da Dio e dalla prospettiva dell’essenza del destino che Egli ha rivelato all’umanità. Pertanto, quando si trovano di fronte allo stesso problema che hanno incontrato in precedenza, non valutano più il loro destino alla luce del pensiero e del punto di vista secondo cui esso è avverso, e smettono di opporsi e di ribellarsi a questi problemi con sentimenti di depressione. Sebbene all’inizio possano ignorarli o trattarli con indifferenza, col tempo, approfondendo il loro perseguimento della verità e crescendo in statura, quando la loro prospettiva e il loro atteggiamento nei confronti delle persone e delle cose diventano sempre più corretti, non solo gli individui dissipano i loro sentimenti di depressione, ma diventano anche più propositivi e ottimisti. Alla fine, acquisiscono una comprensione completa e una visione chiara della natura del destino umano. Sono capaci di gestire e di affrontare queste questioni in modo corretto, con un atteggiamento o una realtà di sottomissione alle orchestrazioni di Dio. A quel punto, hanno abbandonato completamente i loro sentimenti di depressione. L’abbandono delle emozioni negative è un tale processo, un tema importantissimo nella vita. In sintesi, quando un’emozione negativa mette radici profonde nel cuore di qualcuno o influenza il modo in cui egli valuta le persone e le cose, in cui si comporta e in cui agisce, è senza dubbio qualcosa di più di una semplice emozione negativa. Dietro di essa si nascondono un pensiero o un punto di vista errati su questo, quello o quell’altro argomento. In questi casi, ciò che devi fare non è solamente analizzare l’origine delle tue emozioni negative ma, cosa ancora più importante, identificare il veleno che si cela in esse. Questo elemento nascosto è un pensiero o un punto di vista negativo che ha messo profonde radici nel tuo cuore per un lungo periodo, un pensiero o un punto di vista sbagliato o fallace nell’affrontare le cose. In termini di aspetti fallaci e negativi, questo pensiero o punto di vista è sicuramente in contrasto o in opposizione con la verità. A questo punto, il tuo compito non è semplicemente quello di rifletterci su, di analizzarlo e di acquisirne conoscenza, quanto piuttosto quello di comprendere a fondo il danno che ti arreca, il controllo e la schiavitù che esercita su di te e l’impatto negativo che ha sul tuo perseguimento della verità. Pertanto, ciò che devi fare è esporre, analizzare e riconoscere i vari pensieri e punti di vista negativi che nutri; allo stesso tempo, devi ricercare nelle parole di Dio al fine di vederli per ciò che sono e discernerli in base alle verità principi su cui ha condiviso Dio, sostituire i tuoi pensieri e punti di vista errati o negativi con la verità ed estirpare completamente le emozioni negative che ti hanno legato fino a oggi. Questo è il percorso per eliminare le emozioni negative.
Alcuni dicono: “Finora non ho notato alcuna emozione negativa in me”. Non preoccuparti: prima o poi, al momento giusto, nell’ambiente appropriato, o quando raggiungerai l’età adeguata o un particolare momento significativo della tua vita, queste emozioni negative emergeranno in modo naturale. Non devi ricercarle o portarle alla luce consapevolmente; a qualche livello, in qualche misura, esistono nel cuore di tutti. Questo perché le persone vivono nel mondo umano, nessuno approccia alcuna cosa come farebbe un computer, senza prendere in considerazione i propri pensieri e punti di vista, e le persone pensano attivamente, sono come contenitori in grado di ricevere cose positive e negative. Purtroppo, molto prima di iniziare ad accogliere pensieri e punti di vista positivi, hanno già accettato vari pensieri e punti di vista errati e inappropriati da parte di Satana, della società e dell’umanità corrotta. Questi pensieri e punti di vista errati hanno riempito le profondità dell’anima delle persone, influenzando e interferendo pesantemente con la loro vita quotidiana e con i loro percorsi di vita. Pertanto, insieme a vari pensieri e punti di vista negativi, anche varie emozioni negative accompagnano le loro vite e il corso delle loro esistenze. Quindi, chiunque tu sia, un giorno scoprirai che non nutri soltanto qualche emozione negativa temporanea, ma che ne hai molte. Non possiedi un singolo pensiero o punto di vista negativo, ma ne nutri molti allo stesso tempo. Anche se non sono ancora stati rivelati, è solo perché non vi è un ambiente adatto, un momento appropriato o un fattore scatenante che possa indurti a esporre i tuoi pensieri e i tuoi punti di vista errati o a sfogare e rivelare le tue emozioni negative, oppure quell’ambiente o quel momento non si sono ancora presentati. Se uno di questi fattori entra in gioco, agirà come una miccia, innescando le tue emozioni negative e i tuoi pensieri e punti di vista negativi così da farli esplodere. Ne sarai influenzato, controllato e vincolato inconsapevolmente. Potrebbero persino diventare per te un ostacolo e influire sulle tue scelte. È solo questione di tempo. Questo perché le varie emozioni negative su cui abbiamo condiviso sono problemi che si possono incontrare nella vita o nel cammino dell’esistenza, e sono problemi realistici che ognuno deve affrontare nella sua vita o nella sua esistenza. Non sono vuote, bensì concrete. Poiché queste emozioni negative coinvolgono direttamente i principi a cui un individuo dovrebbe attenersi e la visione di sopravvivenza che dovrebbe assumere, è necessario che analizziamo e svisceriamo queste questioni con attenzione.
In precedenza, abbiamo condiviso sull’emozione negativa dell’“oppressione”. Quante volte abbiamo condiviso su questo tema? (Due.) Su cosa abbiamo condiviso la prima volta? (La prima volta abbiamo condiviso sul fatto che spesso le persone non possono fare ciò che vorrebbero, cosa che dà origine a emozioni negative di oppressione. La seconda volta abbiamo condiviso su come le persone non possono mettere a frutto le loro competenze e vivono frequentemente in uno stato di emozioni negative di oppressione.) Abbiamo condiviso su questi due aspetti. Possiamo dire che dietro questi due tipi di oppressione si celano analogamente pensieri e punti di vista inerenti al modo in cui le persone approcciano la vita? Il primo tipo, che deriva dall’impossibilità di fare ciò che si vuole, rappresenta quale sorta di pensiero o punto di vista? È la mentalità del voler essere sempre ostinati e irresponsabili, di fare le cose in base all’impulso, all’umore, al sentimento e all’interesse, senza capire la necessità di assumersi delle responsabilità. Questo non è forse un certo tipo di atteggiamento che le persone adottano nei confronti della vita? (Sì.) Ed è anche un metodo di sopravvivenza. È un atteggiamento e un metodo di sopravvivenza positivo? (No.) Non è positivo. Le persone vogliono sempre vivere a proprio piacimento, comportandosi ostinatamente in base all’umore, agli interessi e agli hobby. Questo non è il modo corretto di vivere, è negativo e va eliminato. Naturalmente, ancor più vanno eliminate le emozioni negative che derivano da questo atteggiamento e da questo metodo di sopravvivenza negativo. L’altro tipo è costituito dalle emozioni negative di oppressione che derivano dall’impossibilità di mettere a frutto le proprie competenze. Quando gli individui non riescono a dimostrare la propria competenza, a mettersi in mostra, a riflettere il proprio valore individuale, a ricevere l’approvazione degli altri o a soddisfare le proprie preferenze, si sentono infelici, malinconici e oppressi. Si tratta di un metodo e di una prospettiva di esistenza corretti? (No.) Le cose erronee andrebbero cambiate e si dovrebbe ricercare la verità per eliminarle e sostituirle con il modo giusto e conforme alla verità e alla normale umanità. Abbiamo condiviso in precedenza su queste due ragioni che stanno alla base dell’emergere di emozioni di oppressione, come l’impossibilità di fare ciò che si vuole e l’impossibilità di mettere a frutto le proprie competenze. C’è un’altra ragione per l’emergere di emozioni di oppressione: vi viene in mente? Quali altre cose correlate al punto di vista che gli individui hanno sull’esistenza possono farli sentire oppressi? Non ne siete sicuri? Un’altra ragione per cui ci si sente oppressi e si sviluppano emozioni negative di oppressione è l’impossibilità di realizzare i propri ideali e desideri. Rifletteteci un attimo: questo problema dell’oppressione esiste? È un problema reale per gli esseri umani? (Sì.) Le persone di cui abbiamo parlato prima, che desiderano fare a modo loro, tendono a essere più egocentriche e ostinate. Il loro atteggiamento nei confronti della vita è caratterizzato dall’agire secondo i loro impulsi personali e dal fare tutto ciò che vogliono. Preferiscono imporsi sugli altri e non sono adatte a vivere in una comunità. Il loro metodo di sopravvivenza consiste nel far ruotare tutti gli altri intorno a loro, sono egoiste e incapaci di vivere in armonia o di collaborare armoniosamente con gli altri. Il secondo tipo di individuo che sviluppa oppressione è quello che vuole sempre mettersi in mostra, far sfoggio di sé, che si ritiene indispensabile e che non lascia mai agli altri sufficiente spazio vitale. Se solo possiede un minimo di competenza o di talento, vorrà esibirlo indipendentemente dal fatto che l’ambiente sia adatto o che la sua competenza abbia valore o possa essere messa a frutto nella casa di Dio. Questo tipo di persona tende anche a enfatizzare l’individualismo, giusto? Questi non rientrano forse tra i metodi di sopravvivenza delle persone? (Sì.) Entrambi questi metodi di vita e di sopravvivenza sono sbagliati. Torniamo ora alle emozioni negative di oppressione di cui abbiamo parlato in precedenza che derivano dal non poter realizzare i propri ideali e desideri. Indipendentemente dall’occasione, dall’ambiente o dal periodo, e a prescindere dal tipo di lavoro che svolgono, costoro si concentrano sempre sull’obiettivo di realizzare i propri ideali e desideri, facendone il loro criterio. Se non riescono a realizzare o a portare a termine questo scopo, si sentono oppressi e tristi. Non è anche questo un metodo di sopravvivenza di un certo tipo di persone? (Sì.) Anche questo è un metodo di sopravvivenza di certe persone. Allora, qual è il pensiero o il punto di vista principale di coloro che vivono adottando questo metodo di sopravvivenza? È che, se hanno ideali e desideri, indipendentemente dal luogo in cui si trovano o da ciò che fanno, il loro scopo è realizzarli. Questo è il loro metodo di sopravvivenza e il loro obiettivo. Indipendentemente dal prezzo che gli altri devono pagare o dai sacrifici che devono compiere, indipendentemente da quante persone debbano sopportare un fardello o sacrificare i propri interessi personali per i loro ideali e desideri, costoro perseguiranno senza arrendersi l’obiettivo di realizzare gli ideali e i desideri che nutrono. Sono persino disposti a sfruttare gli altri o a sacrificare gli interessi altrui senza esitazione. Se non riescono a raggiungere questo obiettivo, si sentono oppressi. Questo tipo di pensiero o punto di vista è corretto? (No.) In cosa è sbagliato? (È troppo egoistico!) Il termine “egoistico” è positivo o negativo? (È negativo.) È una cosa negativa e avversa, quindi deve essere eliminata in base alla verità.
Come andrebbero eliminate queste emozioni di oppressione derivate dall’impossibilità di realizzare i propri ideali e desideri? Esaminiamo innanzitutto i vari ideali e desideri che le persone hanno. Che ne dite di iniziare la nostra condivisione da questo? (D’accordo.) Se partiamo dagli ideali e dai desideri che le persone nutrono, sarà più facile per loro capire e seguire una linea di pensiero chiara. Quindi, diamo prima un’occhiata ai loro ideali e desideri. Alcuni di questi sono realistici, mentre altri no. Certe persone hanno ideali da idealisti, mentre altre ne hanno di realistici. Dovremmo condividere prima sugli ideali degli idealisti o su quelli dei realisti? (Su quelli dei realisti.) Su quelli dei realisti. E quanto agli ideali irrealizzabili? Dovremmo condividere su questo oppure no? Se non lo facciamo, le persone ne acquisiranno consapevolezza? (No.) Se senza la nostra condivisione non ne acquisiranno consapevolezza, allora dobbiamo davvero farlo. Spesso, anche senza condivisioni le persone riescono a percepire gli ideali dei realisti. Sono cose che esistono nei pensieri e nella coscienza di tutti. Alcuni ideali e desideri rimangono invariati dall’infanzia fino all’età adulta, indipendentemente dal fatto che si realizzino o meno, mentre altri cambiano con l’età. Con l’avanzare dell’età e con l’ampliamento delle conoscenze, degli orizzonti e delle esperienze, gli ideali e i desideri cambiano costantemente. Diventano più realistici, più vicini alla vita reale e più specifici. Per esempio, alcuni da giovani volevano diventare dei cantanti, ma crescendo si sono resi conto che non erano intonati, quindi il loro sogno non era realistico. Allora hanno pensato di diventare attori. Alcuni anni dopo, guardandosi allo specchio, si sono resi conto di non essere molto attraenti. Sebbene fossero leggermente più alti, non erano bravi a recitare e le loro espressioni non risultavano molto naturali. Anche l’idea di diventare attori non era realistica. Così hanno pensato di diventare registi, in modo da poter dirigere altri attori nei film. Quando hanno superato i vent’anni e hanno dovuto scegliere una specializzazione all’università, il loro ideale si è trasformato in quello di diventare registi. Dopo la laurea, quando hanno ricevuto il loro diploma di regia e sono entrati nel mondo reale, si sono resi conto che fare i registi richiedeva fama e prestigio, requisiti indispensabili e risorse finanziarie che a loro mancavano sotto ogni aspetto. Nessuno li avrebbe assunti come registi. Pertanto, hanno dovuto accontentarsi di meno e trovare la loro strada nell’industria cinematografica, magari come supervisori alla sceneggiatura o coordinatori di produzione. Con il tempo hanno pensato: “Il mestiere di produttore potrebbe fare al caso mio. Mi piace darmi da fare e cercare fondi, so parlare bene e sono discretamente attraente. Le persone non mi trovano irritante e riesco a comunicare bene con gli altri e a conquistarmi il loro favore. Il lavoro di produttore potrebbe essere una buona soluzione per me”. Vedi, il loro ideale è gradualmente cambiato. Perché? All’inizio è cambiato perché i loro pensieri sono gradualmente maturati, la loro percezione delle cose si è fatta più accurata, obiettiva e concreta. Poi, vivendo nel mondo reale, in base all’ambiente di vita reale, alle esigenze pratiche e alle pressioni della vita, tale ambiente ha gradualmente modificato i loro ideali precedenti. Ritrovatisi in un vicolo cieco e impossibilitati a fare i registi, hanno scelto di diventare produttori. Ma questo realizzava davvero i loro ideali oppure no? Non riuscivano a capirlo nemmeno loro. In ogni caso, una volta iniziato, hanno svolto quel lavoro per circa dieci anni, o addirittura fino alla pensione. Questa è una panoramica generale degli ideali dei realisti.
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