L’importanza del perseguimento della verità e la strada per perseguirla (Parte 2)

Per conoscere se stessi, occorre conoscere le proprie espressioni di corruzione, la propria indole corrotta, la propria debolezza vitale e la propria natura essenza. Bisogna anche conoscere, fino all’ultimo dettaglio, quelle cose che vengono rivelate nella vita quotidiana – le tue motivazioni, i tuoi punti di vista e il tuo atteggiamento verso ogni singola cosa –, a casa o fuori, quando partecipi alle riunioni e quando mangi e bevi delle parole di Dio, o in ogni singola questione che ti trovi a fronteggiare. È attraverso questi aspetti che si deve arrivare a conoscersi. Naturalmente, per conoscersi più a fondo occorre integrare le parole di Dio; solo conoscendo se stessi sulla base delle Sue parole si possono ottenere risultati. Quando accettate il giudizio delle parole di Dio, non abbiate paura della sofferenza o del dolore e, ancor più, non abbiate paura che le parole di Dio trafiggano i vostri cuori e mettano a nudo i vostri stati spregevoli. È davvero un bene subire queste cose. Se credete in Dio, dovreste leggere di più le parole di Dio che giudicano e castigano le persone, specialmente quelle che rivelano l’essenza della corruzione dell’umanità. Dovreste confrontarle di più con il vostro stato pratico e dovreste associarle di più a voi stessi e meno agli altri. I tipi di stati che Dio rivela esistono in ogni persona e tutti possono essere riscontrati in voi. Se non ci credi, prova a sperimentarlo. Più sperimenterai, più conoscerai te stesso e più sentirai che le parole di Dio sono estremamente accurate. Dopo aver letto le parole di Dio, alcuni sono incapaci di associarle a sé stessi; pensano che alcune parti di tali parole non li riguardino e si riferiscano invece ad altre persone. Per esempio, quando Dio mette a nudo delle persone indicandole come megere e prostitute, alcune sorelle ritengono che, essendo state infallibilmente fedeli al marito, queste parole non possano riferirsi a loro; altre sorelle ritengono che, non essendo sposate e non avendo mai avuto rapporti sessuali, queste parole non possano riguardare nemmeno loro. Alcuni fratelli ritengono che siano rivolte soltanto alle donne e non abbiano nulla a che vedere con loro; altri ritengono che le parole di rivelazione di Dio siano troppo dure, non conformi alla realtà, e dunque le rifiutano. Alcuni perfino affermano che in certi casi le parole di Dio sono inesatte. È forse questo l’atteggiamento giusto da assumere nei confronti delle parole di Dio? È ovviamente sbagliato. Tutte le persone vedono se stesse in base ai loro comportamenti esteriori. Non sono capaci di riflettere su se stesse e di conoscere la loro essenza corrotta attraverso le parole di Dio. Qui, “megere” e “prostitute” si riferiscono all’essenza della corruzione, della sporcizia e della promiscuità dell’umanità. Uomini o donne, sposati o non sposati, tutti possiedono i pensieri corrotti della promiscuità: allora come può non riguardarti? Le parole di Dio mettono a nudo l’indole corrotta delle persone; maschi o femmine, il livello di corruzione è uguale. Non è forse un dato di fatto? Bisogna comprendere innanzitutto che tutto ciò che Dio dice è la verità e in linea con i fatti, e che, a prescindere da quanto siano severe le parole con cui Egli giudica e smaschera le persone, o da quanto siano dolci le Sue parole di comunione sulla verità o di esortazione, o dal fatto che le Sue parole siano di giudizio o di benedizione, che siano condanne o maledizioni, che facciano sentire amareggiati o che invece siano gradevoli, le persone devono accettarle tutte. Tale è l’atteggiamento che le persone dovrebbero avere verso le parole di Dio. Che tipo di atteggiamento è? È un atteggiamento devoto, pio, di pazienza, oppure è un atteggiamento di accettazione della sofferenza? Siete piuttosto confusi. Vi dico che non è nessuno di questi. Nella loro fede, le persone devono sostenere fermamente che le parole di Dio sono la verità. Poiché sono davvero la verità, le persone dovrebbero accettarle razionalmente. A prescindere se siano in grado o meno di riconoscerlo o di ammetterlo, il loro primo atteggiamento verso le parole di Dio dovrebbe essere di assoluta accettazione. Se la parola di Dio non smaschera te, chi smaschera allora? E, se non è allo scopo di smascherarti, perché ti viene chiesto di accettarla? Non è forse una contraddizione? Dio parla a tutta l’umanità, ogni frase pronunciata da Dio mette a nudo l’umanità corrotta, nessuno escluso, e naturalmente sei incluso anche tu. Nessuna riga dei discorsi di Dio riguarda le apparenze esteriori, o uno stato specifico, né tantomeno una regola esterna o una semplice forma di comportamento nelle persone. Non è così. Se credi che ogni riga pronunciata da Dio riveli solamente un semplice tipo di comportamento umano o un’apparenza esteriore, non hai alcuna comprensione spirituale e non capisci cosa sia la verità. Le parole di Dio sono la verità. Le persone riescono a percepire la profondità delle parole di Do. Quanto sono profonde? Ogni singola parola di Dio smaschera l’indole corrotta delle persone e le cose sostanziali e profondamente radicate nelle loro vite. Sono cose essenziali, non apparenze esteriori, e in particolare non sono comportamenti esterni. Se si guardano gli esseri umani dalle loro apparenze esteriori, tutti potrebbero sembrare delle brave persone. Ma allora perché Dio dice che alcuni sono spiriti malvagi o impuri? Tale questione non è visibile ai tuoi occhi. Quindi, non si devono trattare le parole di Dio alla luce di nozioni o fantasie umane, né alla luce delle dicerie degli uomini, né certamente alla luce delle dichiarazioni del partito che detiene il potere. Soltanto le parole di Dio sono la verità; le parole dell’uomo sono tutte falsità. Dopo una tale condivisione, avete notato un cambiamento del vostro atteggiamento nei confronti delle parole di Dio? Grande o piccolo che sia stato tale cambiamento, la prossima volta che leggerete le parole di Dio che giudicano e smascherano le persone, perlomeno non dovreste cercare di argomentare con Dio. Dovreste smettere di lamentarvi di Dio dicendo: “Le parole di rivelazione e di giudizio di Dio sono davvero dure; non leggerò questa pagina. La salterò. Cerco piuttosto qualcosa da leggere riguardo a benedizioni e promesse, per trovare un po’ di conforto”. Non dovreste più leggere la parola di Dio scegliendo e selezionando secondo le vostre inclinazioni. Dovete accettare la verità, il giudizio e il castigo delle parole di Dio; solo in questo modo la vostra indole corrotta potrà essere purificata e solo allora potrete ottenere la salvezza.

Ora sapete che tutte le parole di Dio sono verità e siete disposti a perseguirla, eppure avete ancora preferenze e scelte personali nel trattare le parole di Dio e continuerete ad agire secondo la vostra volontà. Siete davvero solerti a leggere le parole di promessa e benedizione di Dio, e ricorderete soprattutto quelle di promessa. Leggendo parole del genere vi sentirete confortati, oppure nutrirete un filo di speranza e scoprirete di possedere ancora la forza e la motivazione per credere in Dio. Tuttavia, non siete disposti a leggere le parole di Dio che giudicano e smascherano gli uomini, perché se si leggono sempre parole che smascherano, giudicano e castigano le persone, si finisce per sentirsi angosciati e la forza di credere in Dio scomparirà, perciò come si farebbe ad andare avanti? Al giorno d’oggi, la maggior parte delle persone non sa comprendere le parole di Dio che rivelano i misteri. Le reputano troppo profonde e sentono che le parole di benedizione sono fuori dalla loro portata. Quando leggono le parole di Dio che mettono a nudo l’indole corrotta dell’uomo, riescono a capirne una parte e, pur riuscendo ad associarle a sé stesse e ad ammettere nel proprio cuore che esse sono la verità, sono comunque restie nell’accettarle. Ecco quanto sono problematiche le persone! Sanno che la parola di Dio è la verità, ma non sono ancora disposte ad accettarla; desiderano ricevere benedizioni, eppure non riescono ancora a ottenerle. Qual è, dunque, il modo adeguato di nutrirsi della parola di Dio? Innanzitutto, occorrerebbe leggere di più le parole di Dio che rivelano i misteri. Leggendole, si percepisce che Dio è elevato ed è nel terzo cielo, e che si dovrebbe avere un cuore che Lo teme. Poi bisogna pregare dicendo: “Oh, Dio, sei così grande! Sei supremo! Sei sovrano di ogni cosa e puoi determinare il mio destino; io sono disposto a sottomettermi a tutto quello che Tu hai predisposto che accada intorno a me”. Pregando in questo modo, le persone avranno un certo timore di Dio. Esse sono disposte a credere nel Dio elevato, perciò prima di nutrirsi della Sua parola, il primo passo è assicurarsi che Egli parli agli uomini dal cielo, così le persone saranno disposte a leggere la parola di Dio e saranno meno inclini a nutrire nozioni. Il secondo passo è trovare alcune parole di promessa e benedizione da parte di Dio allo scopo di nutrirsene. Davanti alle parole di Dio che benedicono l’uomo, le persone si entusiasmano così tanto da mettersi a piangere e dire: “Oh, Dio, sei così amorevole! Sei davvero degno della nostra adorazione! Siamo pronti ad accettare le benedizioni che hai in serbo per noi e ancora di più le promesse che ci hai fatto. È solo che al momento la nostra statura è scarsa e non siamo ancora cresciuti, dunque siamo privi delle qualifiche necessarie a ricevere le Tue promesse e le Tue benedizioni e Ti imploriamo di provvedere di più a noi!” Com’è bello leggere le parole di benedizione di Dio! Poi ci pensano su e dicono: “Che genere di benedizioni ci sono, dunque? Dio ha detto che, quando sarà il momento, non si abbatterà alcuna calamità sull’uomo e questi sarà liberato dal fastidio di consumare tre pasti al giorno e di doversi lavare e pulire: Dio ha pronunciato promesse come queste”. Più si legge, più ci si entusiasma. Ma per quanto tu possa entusiasmarti, non dimenticare di perseguire la verità. Il terzo passo è leggere le parole di Dio che smascherano l’indole e l’essenza corrotte dell’umanità. In merito a questo, non è necessario nutrirsene molto tutte le volte; basta assimilare uno o due elementi per volta. Dopo esserti nutrito, comincia con l’accantonare ciò che non capisci, ciò che non può essere associato a te, e poi medita con attenzione su quello che può associarsi a te, così a poco a poco arriverai a conoscere il tuo stato. Quando avrai davvero identificato la tua indole corrotta, e avrai compreso un numero di verità sempre maggiore, sarai inconsciamente in grado di penetrare la tua natura essenza. Pensate che sia un bene? (Sì.) È come quando si somministra una medicina a un bambino: per convincerlo gli si dà prima qualcosa di dolce e poi un po’ di medicina non appena si distrae; se la trova amara, allora gli si danno altre due caramelle e a quel punto prenderà la medicina. Una volta che il bambino cresce, però, non è più necessario: beve la medicina da solo, ben consapevole di quanto sia amara. È una questione di statura. Se non hai statura e ti viene chiesto di trovare nella parola di Dio quei passi che mettono a nudo la natura corrotta dell’uomo e di individuare le verità correlate e confrontarti con esse; e se sei costretto a nutrirti di queste parole tutto il giorno, alla lunga ti stancherai, perché la tua esperienza non è alla loro altezza e non si estende fino a quel punto. Pertanto, bisogna aggiungere in mezzo qualcosa di simile a uno strato di zucchero, e coloro che hanno scarsa statura dovrebbero nutrirsi delle parole di Dio in questo modo. Se sei spesso debole e passivo e non hai vera fede né speranza, dovresti affrettarti a nutrirti di alcune parole di promessa e benedizione di Dio, e trovarne altre di cui nutrirti in merito a Dio che rivela i misteri. Se senti che la tua forza aumenta e il tuo rapporto con Dio si fa più intimo, allora dovresti battere il ferro finché è caldo e trovare parole per nutrirti in merito al castigo e al giudizio, e in tal modo questo nutrimento avrà più facilmente effetto e non ritarderai la tua crescita di vita. Quando ti nutri delle parole di Dio e hai scarsa statura, devi sapere come adattarti: devi nutrirti in modo da avere uno stato d’animo buono e crescere rapidamente; devi nutrirti di ciò che è alla tua portata e tralasciare ciò che non lo è; devi sforzarti di mettere in pratica e sperimentare quello che hai capito nutrendoti. Fin tanto che saprai come mettere in pratica e come sperimentare le parole di Dio e le verità che comprendi, sarai in grado di intraprendere la strada giusta per credere in Dio.

Ricordo che qualcuno una volta ha detto una cosa come questa: c’era un uomo che metteva grande impegno nell’analizzare il momento in cui Dio avrebbe lasciato la terra. Questo grande impegno non consisteva nel pensarci giorno e notte, ma era piuttosto un motivo di preoccupazione che lo affliggeva da quando aveva cominciato a credere in Dio. Per trovare una risposta accurata, l’uomo ha raccolto tutte le parole sulla partenza di Dio, per esempio quando Egli avrebbe lasciato la terra, quali segni ci sarebbero stati e in che modo avrebbero reagito le persone nella chiesa. Poi ha riflettuto su di esse con grande energia, esaminandole in maniera esaustiva e confrontandole tra loro, una per una e da cima a fondo, come se consultasse una Bibbia di riferimento. Non è stato forse un grande impegno, il suo? Quanta “cura” ha avuto quest’uomo per Dio, e quanto “amore”! La partenza di Dio dalla terra è un evento molto rilevante nella Sua opera e, quando l’uomo l’ha scoperta, l’ha considerata la cosa più importante: più del perseguire la verità per ottenere la salvezza, più del ricercare qualsiasi elemento di verità nelle parole di Dio. Così ha messo insieme tutte quelle parole e ha trovato infine la “risposta”. Lasciando stare l’accuratezza dei risultati della sua ricerca, cosa ne pensate delle opinioni di questo genere di persone in merito al perseguimento della fede in Dio e al modo di perseguirla? L’impegno che quell’uomo ha profuso era necessario? No, era inutile impegnarsi così tanto! Che cosa c’entri tu con la partenza di Dio dalla terra? Dio non ti ha informato della Sua venuta, quindi non ti farà sapere quando Se ne andrà. Ci sono molte cose che Egli non fa sapere agli uomini, e qual è la ragione? La ragione è che non c’è bisogno che gli uomini le sappiano e, se anche le sapessero, non sarebbe un bene per loro e non influirebbe affatto sulle loro destinazioni future, perciò non occorre che le persone sappiano queste cose. Ora che Dio Si è fatto carne, conosce tutti i misteri, tutti gli aspetti della verità e tutte le cose, e può farle sapere agli uomini, ma ci sono alcune cose che non hanno bisogno di sapere e non occorre informarli al riguardo. Ha forse qualche attinenza con l’uomo il momento in cui Dio lascia la terra o quello in cui conclude la Sua opera? Assolutamente no, potrebbe dire qualcuno. Altri dicono: “Come mai non ha importanza? Cosa farò se per me è troppo tardi per perseguire la verità? Devo capire quanto tempo resta del giorno di Dio e devo essere certo di quel giorno prima di perseguire la verità”. Non è sciocca una persona del genere? È qualcuno che persegue la verità? Nient’affatto! Se una persona persegue davvero la verità, non si curerà di queste cose, né vorrà preoccuparsene; penserà che preoccuparsi di queste cose non serva a perseguire la verità e non abbia alcuna rilevanza, quindi non è disposta a dedicare pensieri e impegno a questi argomenti noiosi. Alcune persone hanno la preoccupazione costante di quando arriverà il giorno di Dio, ma questa non è forse una pianificazione personale? La tua perenne preoccupazione su quando arriverà il giorno di Dio dimostra forse che Lo ami? Può provare che sei una persona che fa la volontà di Dio? Che rende testimonianza a Dio? Che ha contribuito alla diffusione del Vangelo del Regno di Dio? Come ti stai preparando alle buone azioni? Quanta verità hai compreso? A quali verità realtà hai avuto accesso? Queste sono le cose di cui dovresti preoccuparti maggiormente. Sei sempre in cerca di notizie su Dio, vuoi sempre sapere qualche pettegolezzo, comprendere un pezzetto di mistero. Ma il tuo è solo un cuore curioso, non uno che persegue la verità o che ha riguardo verso Dio, né tantomeno un cuore che Lo teme. La tua ricerca della comprensione dei misteri non ha minimamente a che fare con il perseguimento della verità. Come dovrebbero essere trattate queste persone? Con rispetto? Ammirazione? Invidia? Le aiuteresti a cercare tali misteri? No, senza dubbio le disprezzeresti, dicendo: “Non siamo ancora bravi nel perseguire la verità, nel conoscere noi stessi e nel conoscere Dio, non abbiamo ancora acquisito nulla, e ci sono verità di ogni aspetto che attendono d’essere ricercate, comprese e messe in pratica, quindi non occorre che ci impegniamo a studiare tali misteri”. Infatti, fintanto che avrai Dio nel tuo cuore e desidererai perseguire la verità, quando arriverà il giorno, Dio non ti lascerà nell’ignoranza; non ti abbandonerà. Ecco la fede e la comprensione che devi avere. Se le avrai, non farai nulla di sciocco. Se Dio avesse intenzione di dirtelo, non lo direbbe direttamente? Sarebbe necessario tergiversare o nascondere le parole nelle parole? Sarebbe necessario essere reticente? Nient’affatto. Ciò che Dio intende far sapere alle persone è la verità; tutto ciò che la Sua opera, le Sue parole e la Sua volontà esprimono è la verità, ed Egli non la nasconderà affatto. Pertanto, non hai alcun bisogno di interrogarti riguardo a ciò che Dio non vuole far sapere alle persone, né di rimuginarci su, perché l’impegno che vi profonderai sarà vano e non avrà assolutamente alcun valore, anzi Dio lo detesterà. Perché? Prima di tutto, devi capire che Dio ha espresso molte verità, e le verità vengono espresse in tutti gli ambiti. Se non ricerchi la verità per risolvere i tuoi problemi reali quando ti accade qualcosa, non sei una persona che ama la verità, ma piuttosto una persona troppo curiosa, a cui piace essere pignola, una che tratta le parole di Dio senza il dovuto rispetto e sempre in modo superficiale. Non hai posto per Dio nel tuo cuore. Tutto quello che hai dentro sono solo cose che Dio non vuole che tu sappia, per esempio com’è la Sua dimora – il terzo cielo – e dove si trova realmente, come sarà il Regno futuro, e quando l’incarnazione di Dio lascerà la terra. Ecco perché dico che Dio ti detesta. C’è qualche motivo per cui lo fa? (Sì.) Supponiamo che tuo figlio non abbia studiato sodo tutto il giorno e non abbia svolto i compiti che avrebbe dovuto fare, passando invece il tempo a rimuginare su domande del tipo: “Come si sono conosciuti mio padre e mia madre? Come mi hanno generato? Gli sono piaciuto quando sono nato? Come se la passerà la mia famiglia in futuro? Riusciremo a fare soldi?” Ti piacerebbe un figlio che si sofferma sempre su queste domande? Lo detesteresti se facesse così? Che cosa vorresti che facesse invece? Che imparasse a leggere e a scrivere bene, e studiasse sodo. Questa è la tua intenzione per i tuoi figli, perciò qual è l’intenzione di Dio per l’uomo? Come potrebbe Dio non preferire ancora di più che l’uomo segua la retta via e svolga un lavoro adeguato? A Lui non piace che le persone Lo analizzino, né che stiano sempre a osservare in segreto ogni Sua parola e azione, e nemmeno che Gli dedichino tempo e sforzi inutili. Sono molti quelli che analizzano di continuo quando arriverà il giorno di Dio. Non stanno forse dubitando di Lui e opponendosi a Lui in cuor loro? Che problema ha l’uomo se non fa tesoro delle tante verità che Dio esprime e non le persegue? Una persona devota ricerca la verità e sente il cuore di Dio in ogni cosa e, dopo aver letto le Sue parole, può esser certa che sono la verità, che andrebbero praticate e che vi si dovrebbe obbedire. Solo chi non crede che la parola di Dio sia la verità analizzerà Dio. A costoro non importa nulla delle proprie responsabilità e dei propri doveri; non vi prestano alcuna attenzione e non compiono nessuno sforzo né pagano alcun prezzo per essi. Sono invece sempre preoccupati per cose come il momento in cui Dio lascerà la terra, in cui farà precipitare il disastro, quanto tempo passerà ancora fino al giorno di Dio, e strane domande come: “Incontreremo ancora Dio, dopo che avrà lasciato la terra? L’opera di Dio sarà così, dopo che avrà lasciato la terra? Quando Dio avrà lasciato la terra, per quanto tempo rimarrà nel terzo cielo? E tornerà? Ci saranno angeli nella futura Età del Regno? Gli angeli interagiscono con le persone?” Dio detesta chi analizza costantemente questo genere di argomenti. Su cosa dovrebbe concentrarsi, allora, l’uomo? Su come conoscere il Dio incarnato, come conoscere l’opera di Dio e come recepire ogni parola che Egli ha pronunciato: queste sono le responsabilità dell’uomo, le prime cose che dovrebbe sforzarsi di comprendere e a cui dovrebbe tentare di avere accesso. Se non cerchi di comprendere queste verità e di avervi accesso, allora la tua fede in Dio non ha senso: è uno slogan vuoto, privo di un vero contenuto. Se stai sempre a riflettere di nascosto su cose che riguardano i misteri e il momento in cui Dio lascerà la terra, o se parlate sempre tra di voi su dove è nata la carne di Dio, in che tipo di famiglia Egli è nato, qual è il Suo contesto familiare, che tipo di vita conduce, quanti anni ha, che genere di istruzione ha ricevuto, se ha mai creduto in Dio, se ha mai letto la Bibbia, e per quanto tempo ha creduto in Gesù, e così via; se analizzate continuamente queste cose, allora state giudicando Dio e bestemmiando la Sua carne! Dio vuole che tu conosca la Sua indole e la Sua essenza, affinché tu possa comprendere il Suo cuore, essere in grado di obbedirGli e di praticare la verità per soddisfarLo; Dio non permette che tu Lo analizzi e Ne discuti alle Sue spalle. Di conseguenza, poiché abbiamo accettato l’incarnazione di Dio e questa fase della Sua opera, e abbiamo accettato Cristo come nostra vita e nostro Dio, dovremmo avere un cuore che teme Dio e trattare con devozione l’avere e l’essere di Dio e la carne in cui Egli Si è incarnato: ecco il senno e l’umanità che dovremmo avere. Se al momento senti di non avere alcuna conoscenza di Dio, allora non parlarne. Piuttosto parla del conoscere te stesso, di come perseguire la verità e svolgere bene i tuoi doveri, e munisciti di tali aspetti della verità. Un giorno, quando sentirai di avere un po’ di reale conoscenza di Dio, potrai partecipare alla condivisione. Ma non tentare di parlare di cose che riguardano la carne incarnata di Dio o qualche mistero ignoto, perché potresti facilmente offendere la Sua indole, essere condannato da Lui e diventare un bestemmiatore, e allora lo Spirito Santo ti abbandonerà. È una questione che devi comprendere chiaramente. È possibile sostituire il perseguimento della verità con la costante analisi di Dio e l’indagare sui pettegolezzi? Tutto questo può consentirti di conoscere Dio? Se non riesci a capire con chiarezza queste cose, non sei forse un ignorante e un grande sciocco?

Le persone devono capire esattamente cos’è il perseguimento della verità. Perché Dio esprime così tante verità per salvare gli uomini? Perché richiede che essi comprendano così tante verità? Se qualcuno non le comprende, può correggere la propria indole corrotta? È possibile conoscere Dio senza comprendere queste verità? Se una persona non conosce Dio, può raggiungere l’obbedienza a Lui? Può adorarLo? Queste verità sono tutte correlate. Come si può ottenere la salvezza senza comprendere tali verità? È facile comprenderle? È possibile ottenere la comprensione della verità senza sperimentare il giudizio e il castigo? È possibile conoscere sé stessi senza sperimentare potature? Si può avere un pentimento sincero senza conoscere sé stessi? Si può ottenere la salvezza senza un vero pentimento? Tutte queste verità dovrebbero essere comprese da coloro che credono in Dio, ed è necessario capirle per ottenere la salvezza. Se la tua fede in Dio è sempre stata confusa e non stai perseguendo la verità, allora avrai perso il significato della fede in Dio.

Autunno, 2007

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