Solo praticando la verità e sottomettendosi a Dio si può conseguire un cambiamento nell’indole (Parte 2)

Ora continuerò a parlare della terza categoria di persone: i miscredenti. I miscredenti sono sempre scettici su Dio. Questo genere di persona, dopo aver ascoltato le parole di Dio, riconosce dentro di sé: “Questo sermone è giusto, queste sono le parole pronunciate dal Dio incarnato. Questa chiesa è prevalentemente piena di persone buone. È un bel posto, dove non si viene né perseguitati né maltrattati, dove non si versano lacrime e non si prova dolore; è un vero e proprio nido confortevole, un rifugio. Qui le persone vengono da tutto il mondo, da diversi paesi e luoghi, sono gentili e premurose, in grado di aprire il loro cuore durante la condivisione, e di andare d’accordo l’una con l’altra in grande armonia: sono tutte brave persone. I sermoni donati dal Supremo sono giusti e pieni di energia positiva, e le parole di Dio sono tutte verità e cose positive. Ascoltare questi sermoni giova allo spirito e lo nutre. Le persone vivono al cospetto di Dio, sperimentando conforto, gioia e felicità; provano la sensazione di vivere in un paradiso terrestre. Sarebbe ancora meglio se qualcuna potesse diventare una persona di talento e dare i suoi contributi nella casa di Dio”. Queste persone interpretano le parole di Dio e il contenuto dei sermoni come le teorie positive, gli insegnamenti e le buone dottrine di personaggi illustri e di grandi personalità, ma le mettono in pratica? (No.) Perché non lo fanno? Perché praticare queste verità comporta un certo livello di difficoltà; dovrebbero patire delle sofferenze e pagare un prezzo! Pensano che basti semplicemente sapere come pronunciare queste parole, e che non ci sia bisogno di metterle in pratica, che non si debba prendere la fede in Dio così seriamente, allo stesso modo in cui pensano che, nella religione, la fede in Dio sia semplicemente un hobby, e che vada bene fare soltanto piccoli sforzi e partecipare alle riunioni. Non riescono ad accettare appieno e con sincerità le parole di Dio, e nutrono perfino nozioni su di esse. Per esempio, quando Dio dice che essere una persona onesta significa chiamare le cose con il loro nome senza mai mentire, esse semplicemente non capiscono e pensano: “Non siamo un po’ tutti bugiardi? Essere aperti con tutti, abbassare le difese, sottomettersi totalmente a Dio, non è da stupidi?” Pensano che agire in questo modo sia da stupidi, che non ci si possa comportare così. Riconoscono che la parola di Dio è la verità, ma chiedere loro di praticare secondo le parole di Dio è inutile. Così, esse trattano la parola di Dio con un atteggiamento poco convinto, semplicemente riconoscendo che tutte le parole di Dio sono giuste e sono la verità, ma rifiutandosi di accettarle e di metterle in pratica. Quando la casa di Dio ha bisogno che le persone facciano qualche sforzo, queste sono disposte a farlo, ma per quale scopo? Lo fanno nell’interesse di ottenere benedizioni e godere maggiormente della grazia di Dio; e se avessero la possibilità di entrare nel Regno dei Cieli, sarebbe un colpo di fortuna ancora più grande. Queste sono le loro aspettative; tale è la loro convinzione. Ma che dire del loro atteggiamento verso la verità e la parola di Dio? Per loro, la parola di Dio e la verità sono facoltative e superflue, qualcosa da scrutinare nel loro tempo libero e un modo per divertirsi e trascorrere le ore di svago; semplicemente non considerano la parola di Dio come la verità o la vita. Che razza di persona è questa? È un miscredente. I miscredenti si rifiutano di riconoscere che la verità può purificare e salvare le persone, e non capiscono cosa siano la verità e la vita. Per quanto riguarda le questioni del credere in Dio e del ricevere la salvezza, nonché il modo per eliminare la natura peccaminosa delle persone, hanno solo una vaga comprensione e non sono interessati. Essi dicono: “Le persone non vivono nel vuoto; finché siamo vivi dobbiamo mangiare; non siamo molto diversi dagli animali, in realtà. Noi umani siamo semplicemente animali superiori, ed esistiamo solo per il bene della nostra sopravvivenza”. Per quanto riguarda la verità, sono disinteressati e quindi, indipendentemente da quanti anni credano in Dio o da quanti sermoni abbiano ascoltato, non riescono ancora ad affermare chiaramente se la parola di Dio sia la verità, se credere in Dio possa garantire la salvezza, o quali saranno l’esito e la destinazione futuri dell’umanità. Se non hanno ancora ben capito questi argomenti, saranno seriamente confusi! Non mostrano alcun interesse per il modo in cui Dio opera per salvare le persone, né per il modo in cui le persone ricevono la salvezza accettando il giudizio e il castigo di Dio, né tanto meno per il modo in cui le persone riescono a raggiungere la sottomissione a Dio entrando nella verità realtà. In termini più dettagliati, non mostrano alcun interesse riguardo a come essere una persona onesta, a come svolgere il proprio dovere e ad altre questioni simili. Soprattutto quando altri accennano al fatto che le persone devono essere assolutamente sottomesse a Dio, si sentono ancora più disgustate, pensando: “Se le persone si sottomettono sempre a Dio, allora che senso ha avere un cervello? Sottomettendosi sempre a Dio si diventa schiavi”. È qui che le opinioni dei miscredenti iniziano a rivelarsi. Credono che sottomettersi a Dio sia un atto superfluo, un atto di autodenigrazione, una perdita di dignità, una richiesta che Dio non dovrebbe avanzare alle persone e che esse non dovrebbero accettare. Possono accettare con riluttanza alcuni sermoni, per esempio quelli che parlano di come consentire alle persone di ottenere la grazia, compiere buone azioni e avere una buona condotta, ma per quanto riguarda la questione che Pietro sia stato perfezionato accettando centinaia di prove, non se ne fanno una ragione. Pensano: “Questo non significa forse giocare con le persone e tormentarle? È vero che Dio regna sovrano su tutte le cose, ma nonostante ciò non può trattare le persone in questo modo!” Non accettano l’opera di Dio come verità; paragonano il metodo che Dio ha per salvare le persone al modo in cui un padrone tratta i suoi schiavi, facendo di loro ciò che vuole: questa è la correlazione che essi traggono. Questo genere di persona può comprendere la verità? (No.) Ci sono persone del genere in chiesa? (Sì.) Una persona del genere andrà via dalla chiesa autonomamente? (No.) Perché non lo fa? Perché spera in un colpo di fortuna, pensando: “Là fuori c’è un mondo oscuro e malvagio; non è facile cavarsela. Che differenza fa dove ammazzo il mio tempo? Tanto vale che lo faccia in chiesa. Qui posso anche godere della grazia di Dio, e non avrò molto da perdere in questo accordo. C’è un sacco da mangiare e da bere, e le persone qui sono piuttosto perbene: nessuno farà il prepotente con me. Inoltre, quando si svolge il proprio dovere, ci si spende e si paga un prezzo, si ottengono persino le benedizioni da Dio. Questo è un affare che non posso perdere!” E così, dopo averci riflettuto, concludono che varrebbe la pena rimanere nella chiesa. Se un giorno riterranno che non ne valga più la pena e percepiranno che non potranno trarne più nulla, perderanno interesse nel credere in Dio e vorranno andar via dalla chiesa. “In ogni caso”, pensano, “non ho subito una grande perdita, né ho impegnato tutto il mio cuore e tutta la mia mente. Possiedo delle competenze, conosco il mio mestiere e ho un diploma, quindi posso ancora cavarmela nel mondo come facevo prima; potrei racimolare una fortuna o rimediare un impiego pubblico. Sarebbe fantastico!” È così che vedono le cose. Agli occhi di questo genere di persona, le parole pronunciate e le verità espresse da Dio hanno ancora meno valore di un discorso presidenziale; è con questo disprezzo che considerano le parole di Dio. Quando persone di questo genere utilizzano tali punti di vista per credere in Dio e offrire manodopera “con pronta disponibilità”, stabilendosi nella casa di Dio e persino ammazzando il tempo al suo interno, rifiutandosi di andarsene, qual è il loro scopo? Lo fanno con questa vaga speranza nella mente: “Se Dio mostra indulgenza e ha pietà di me, permettendomi di entrare nel Regno, i miei ideali saranno stati realizzati. Ma se non riesco a entrare nel Regno, avrò comunque goduto di una buona dose della grazia di Dio, quindi non avrò perso nulla”. Quando utilizzano questi punti di vista, del tipo “aspetta e vedrai”, per credere in Dio, sono in grado di accettare la verità? Sanno metterla in pratica? Riescono a adorare Dio come il Creatore? (No.) In tale ottica, quali stati sorgono dentro di loro? Spesso si lamenteranno di Dio e Lo fraintenderanno. Sottoporranno ciascuna delle Sue azioni a un ciclo di valutazione, indagine e scrutinio, per poi arrivare alla seguente conclusione: “Non mi sembra che questa sia un’azione che Dio ha compiuto. Se solo non fosse qualcosa che Lui ha fatto”. Nel loro cuore nutrono opposizione, scrutinio, giudizio e un atteggiamento del tipo “aspetta e vedrai”: può tutto ciò essere definito ribellione? (Sì.) La loro non è più la corruzione e la ribellione di una persona normale. Che razza di persone sono queste? (Miscredenti.) Come si comportano? Sono ostili verso Dio. Quando le persone che credono in Dio rivelano un’indole corrotta, e a volte non si sottomettono, Dio afferma che si tratta di un’indole ribelle, che esse hanno un’essenza ribelle. Ma cosa dice Dio di coloro che non credono? E riguardo a Satana, Dio direbbe che è ribelle? (No.) Cosa direbbe allora? Direbbe che è il nemico, la Sua antitesi, e completamente ostile nei Suoi confronti. L’atteggiamento dei miscredenti verso Dio è un atteggiamento di scrutinio e di osservazione esitante, nonché di resistenza, risentimento, opposizione e odio. Quanto più condividi sulla verità e sulla sottomissione a Dio, tanto più questa persona proverà avversione. Quanto più condividi su come conquistare la salvezza e sull’essere perfezionati accettando il castigo, il giudizio e la potatura di Dio, tanto più proverà avversione e si rifiuterà di capire questi aspetti fino in fondo. Non appena ascoltano la condivisione su questi argomenti, cominciano ad agitarsi sulle sedie, diventando nervosi e irrequieti come se fossero seduti sugli spilli o se camminassero sui carboni ardenti. Ma se fosse loro consentito di andare in una discoteca o in un bar, non si irriterebbero affatto; ne sarebbero felicissimi. Percepirebbero che essere in posti del genere è spensierato e gioioso: se potessero vivere così, ne varrebbe assolutamente la pena. È l’ascolto costante della verità che li irrita, per questo si rifiutano di ascoltare. Possono accettare la verità se non sono nemmeno disposti ad ascoltarla? Assolutamente no. Si portano dietro stati negativi, ostili e pieni di odio e scrutinano e osservano sempre con esitazione. Che cosa scrutinano? Scrutinano sempre le parole di Dio. Non si tratta più di avere scarsa statura, ma di essere miscredenti e malevoli. Questo genere di persona non farà altro che porsi in opposizione a Dio, dal principio alla fine, impegnandosi nello scrutinio, nell’osservazione esitante e nell’ostilità, non accettando affatto la verità e pensando: “Chiunque si spende sinceramente per Dio è uno sciocco. Come lo è chi persegue e pratica la verità. Avete messo da parte la vostra famiglia, non vi prendete cura dei parenti e vi concentrate unicamente sulla fede in Dio; dopo tutta questa fede, finite per essere indigenti e disprezzati. Guardate come sono alla moda i non credenti, e voi cosa avete indosso? Io non sono sciocco come voi altri, devo avere qualche asso nella manica. Innanzitutto perseguirò il piacere della carne; questo significa essere realistici”. Ecco la vera natura del miscredente. Quando Dio è apparso agli albori e ha cominciato a svolgere la Sua opera, i Suoi seguaci erano pochissimi, circa diecimila persone al massimo, e ce n’era solo un migliaio circa che svolgeva il proprio dovere. Successivamente, quando l’opera del Vangelo ha iniziato a espandersi e a mostrare risultati, il numero di persone che svolgevano il proprio dovere è andato via via aumentando. Alcune persone, vedendo l’opportunità di distinguersi e mettere in mostra il proprio talento, si sono unite e hanno preso a svolgere il proprio dovere. “Che strano!” ho detto. “L’opera della casa di Dio ha già iniziato a svolgersi; come mai ora ci sono così tante altre persone che svolgono il proprio dovere? Dove si sono nascoste queste persone per tutti questi anni?” In effetti, queste persone già molto tempo fa erano giunte a questa conclusione: “Se l’opera della casa di Dio si diffonde, allora verrò. Se non decolla, non verrò. Di certo non contribuirò con alcuno sforzo!” Che razza di persone sono queste? Sono opportunisti. Tutti gli opportunisti sono miscredenti: stanno appena prendendo parte all’entusiasmo. Dall’esterno, sembra che siano le persone a svolgere l’opera della casa di Dio, ma in realtà è Dio che dirige e guida tutto; è lo Spirito Santo che è all’opera. Questo è certo, al di là di ogni dubbio. Dio Stesso sta compiendo la Sua opera; la Sua volontà procede senza ostacoli. Nessun essere umano potrebbe compiere una tale opera colossale, va al di là della capacità umana. Tutto ciò è il risultato dell’autorità della parola di Dio e della Sua autorità. La gente non può cogliere questo punto; pensa: “Quando la casa di Dio diventerà sempre più potente, avrò la mia parte. Quindi non dimenticare di registrare il mio nome nel libro dei meriti!” Che razza di persona è questa? Per dirlo con le parole dei non credenti, hanno “intenzioni maliziose”: possiamo dire questo di loro? (Sì.) Quali biechi motivi nutrono queste persone! Naturalmente, se esse riescono ad accettare la verità, al principio, potrebbero nutrire tali motivazioni e punti di vista, o la loro fede potrebbe essere troppo scarsa: Dio non Si ricorderà di loro. Smascherando questi punti di vista e questi atteggiamenti, Dio desidera solo far percorrere alle persone il giusto sentiero nella vita, e metterle sulla giusta via della fede in Lui senza osservazione esitante e senza scrutinio. Dio non è qualcosa che puoi capire attraverso lo scrutinio o con un telescopio. L’esistenza di Dio e la Sua opera di salvezza non sono risultati che puoi trarre affidandoti a una qualsiasi forma di ricerca. Questa è la realtà. A prescindere dal fatto che qualcuno Lo riconosca, creda in Lui o Lo segua, il fatto che Dio compia una tale opera grandiosa è proprio lì per essere visto e toccato. Ciò che Dio desidera realizzare non può essere ostacolato né cambiato da nessuno, né tanto meno può essere ostacolato da qualsiasi potere. Questo è un dato di fatto che Dio ha reso vero.

Parlavamo della terza categoria di persone: i miscredenti. Questo genere di persona, con il suo comportamento opportunista e indagatore, crede in Dio con osservazione esitante. Se non c’è alcuna speranza di ricevere benedizioni, penserà che sia meglio alzare i tacchi e preparare una strategia di fuga per sé stessa. Non sarebbe troppo tardi per una persona del genere se proprio in questo momento iniziasse a riflettere su di sé e provasse un po’ di rimorso. Ci sarebbe sempre un barlume di speranza fino alla morte; ma se si rifiutasse ostinatamente di pentirsi e continuasse a nutrire un’osservazione esitante, opponendosi sempre a Dio, allora sarà sicuramente trattata da Lui come un non credente e sarà abbandonata a sé stessa nel mezzo della calamità. In termini di essenza delle persone, un essere umano in origine non è altro che una manciata di polvere su cui Dio soffia, trasformandola così in una persona vivente in carne e ossa, donandogli la vita. La tua vita viene da Dio. Quando Egli non Si serviva di te, ti forniva cibo, vestiti e tutto il resto. Ma quando ha intenzione di servirSi di te, tu scappi e vai costantemente contro di Lui, sempre in opposizione a Lui: può dunque servirSi ancora di te? Per correttezza, Dio dovrebbe metterti da parte. Che sia stato in principio durante la creazione del mondo, o nell’Età della Legge o nell’Età della Grazia, o fino agli ultimi giorni dell’era attuale, Dio ha pronunciato molte parole alle persone. Che lo abbia fatto per ispirazione o per comunicazione diretta faccia a faccia, si potrebbe dire che Egli abbia pronunciato troppe parole per poterle contare. E qual è lo scopo di Dio nel pronunciare così tante parole? È far sì che le persone capiscano e comprendano il significato di Dio, conoscano le Sue intenzioni e sappiano che, dopo aver guadagnato queste parole, saranno in grado di ottenere un cambiamento nella propria indole, ricevere la salvezza e guadagnare la vita. Allora, esse potranno accettare queste parole. Lo scopo di Dio nel pronunciare così tante parole non è altro che questo. E, avendo accettato queste parole e i vari metodi dell’opera di Dio, qual è alla fine il risultato che le persone otterranno? Diventeranno capaci di seguire Dio fino in fondo e di evitare di essere eliminate e abbandonate a metà strada, e quindi avranno speranza di rimanere fino alla fine. Indipendentemente dal fatto che Dio ti disciplini, ti poti o ti riveli, o che in alcuni momenti ti abbandoni o ti metta alla prova, qualunque cosa Egli faccia, le persone non possono negare la realtà delle intenzioni di Dio e degli sforzi sinceri nel dire queste parole, giusto? (Giusto.) Pertanto, le persone non dovrebbero cavillare con Dio su questioni futili, giudicando sempre le Sue nobili intenzioni con i loro meschini parametri e fraintendendoLo. A prescindere dalle visioni errate che sposavi e da quale possa essere lo stato dentro di te, a condizione che tu sia in grado di accettare le parole di Dio come la tua vita e di interpretarle come i principi da mettere in pratica e come direzione e obiettivo del sentiero da percorrere, sarai gradualmente in grado di soddisfare le richieste di Dio passo dopo passo. Cosa c’è di preoccupante? Ciò che preoccupa è il fatto che le persone ascoltino e trattino le parole di Dio come se fossero dottrine, regole, semplici frasi e slogan, o che addirittura trattino la parola di Dio come un oggetto di scrutinio e rendono Dio bersaglio del loro scrutinio e della loro opposizione: questo è un problema. Queste persone non sono i destinatari della salvezza di Dio, Egli non ha mezzi per salvarle. Non è che Dio non le salvi, ma sono loro a non accettare la Sua salvezza: questo è tutto ciò che possiamo dire, ed è un dato di fatto.

Qual è la cosa più importante che consentirà a una persona di seguire Dio fino alla fine e di ottenere un cambiamento di indole? Accettare e praticare la verità: questo è ciò che è più importante e l’aspetto più cruciale della pratica nel perseguimento della verità. Praticare e sperimentare le parole di Dio è l’aspetto più importante della pratica; è direttamente correlato all’ingresso di una persona nella vita. Chi crede sinceramente in Dio, a prescindere dai problemi che affronta, deve imparare a ricercare e a praticare la verità in ogni situazione. Solamente questo significa sperimentare l’opera di Dio, e pochi anni di questo genere di esperienza consentiranno a una persona di comprendere la verità ed entrare nella realtà. Pertanto, a prescindere dal momento, non si può dimenticare di praticare e sperimentare le parole di Dio. Di fronte a un problema, devi sempre riflettere interiormente: “Cosa devo fare per praticare e sperimentare le parole di Dio in questo caso? Quali aspetti della verità sono coinvolti? Cosa dovrei fare per praticare la verità?” Questo significherebbe impegnarsi nel perseguimento della verità e, dopo diversi anni di pratica e di esperienza in questo senso, imboccherai lentamente la strada giusta della fede in Dio, percorrerai il giusto cammino della vita e avrai una direzione. Utilizzare sempre il proprio intelletto per analizzare e scrutare qualsiasi problema si affronti e fare sempre affidamento sui propri metodi per risolvere le questioni non è un approccio fattibile. Se pratichi secondo questo metodo, sarà impossibile raggiungere la compatibilità con Dio e un cambiamento di indole: non li raggiungerai mai, questo è il cammino sbagliato. È inutile, per raggiungere la salvezza, perseguire la fama, il profitto e il prestigio. Innumerevoli persone hanno già fallito e inciampato lungo questa strada. Alcune sono state identificate come falsi leader e altre come anticristi e sono state tutte eliminate. È inutile cercare di distinguersi nella chiesa. È meglio seguire il cammino di Pietro, perseguire la verità è la via più sicura e affidabile. Ora comprendi cosa è più importante? L’importante è accettare e praticare la verità. Leggere la parola di Dio nell’interesse di meditarla e guadagnare la verità. Non scrutarla, non farlo assolutamente e non avere uno stato d’animo oppositivo o antagonistico. Non appena avverti questo tipo di stato, esamina immediatamente te stesso ed eliminalo. La costante eliminazione di questi problemi di corruzione che esistono dentro di te migliorerà il tuo stato sempre di più e ridurrà le rivelazioni di corruzione, producendo alla fine un risultato: il tuo rapporto con Dio diventerà sempre più normale, il tuo cuore Lo temerà e si avvicinerà a Lui sempre di più, svolgerai il tuo dovere con una efficacia sempre maggiore, e il tuo amore e la tua fede in Dio diventeranno sempre più grandi. Questo conferma che le parole di Dio hanno intriso il tuo cuore e vi hanno messo le radici. Alla fine, scorgerai un risultato e dirai: “Riflettendo costantemente su me stesso e affrontando le mie rivelazioni corrotte, ho prevenuto qualsiasi conseguenza irreparabile. Provo rammarico nel mio cuore e odio me stesso per aver agito come servitore di Satana. Per fortuna, Dio mi ha salvato, permettendomi di ritrovare la strada, di accettare la verità e di sottomettermi a Lui. Non sono più preoccupato se sarò salvato o meno, né mi preoccupa la possibilità di essere poi allontanato ed eliminato. Ora sono certo che riceverò la salvezza di Dio, che ho imboccato il cammino giusto e che credo nel vero Dio, il Creatore. Su questo non ho dubbi”. Solo a questo punto custodirai la fede in Dio nel tuo cuore e potrai fare affidamento su di Lui in ogni situazione. Allora, sarai davvero entrato in un rifugio, e non dovrai più preoccuparti se sei solo un servitore o se morirai in un disastro. Solo a questo punto il tuo cuore sarà colmo di pace e di gioia. Cosa spinge le persone ad avere queste preoccupazioni? La poca conoscenza dell’opera di Dio, la poca comprensione della verità, e il nutrire nozioni e fraintendimenti su Dio. Poiché non hai compreso le intenzioni di Dio nelle Sue parole, e non hai colto le Sue intenzioni, Lo fraintendi sempre. Pertanto, sei costantemente preoccupato e non ti senti mai sicuro. A volte sei in uno stato d’animo di opposizione; gradualmente, anche se potresti non commettere grandi errori, continui a commetterne tanti piccoli, finché un giorno all’improvviso ne commetti uno grosso e vieni davvero eliminato. Commettere un grosso errore non è una cosa da niente. Alcune persone vengono eliminate, oppure epurate, o espulse, o non ricevono alcuna opera dello Spirito Santo: non c’è forse una causa profonda dietro tutto questo? Sicuramente sì; il problema qui riguarda il cammino che esse percorrono. Alcune scelgono di seguire il cammino di Pietro, che consiste nel perseguire la verità. Altre scelgono di seguire il cammino di Paolo, che consiste nel perseguire una corona e delle ricompense. L’essenza di questi due cammini è diversa, così come le conseguenze e gli esiti che comportano. Coloro che vengono eliminati non percorrono mai il cammino del perseguimento e della pratica della verità. Si allontanano sempre da questo cammino e fanno semplicemente ciò che vogliono, agendo secondo i propri desideri e le proprie ambizioni, salvaguardando il prestigio, la reputazione e l’orgoglio e soddisfacendo i propri desideri: tutto ciò che fanno ruota attorno a queste cose. Anche se hanno pagato un prezzo, speso tempo ed energia, e lavorato dall’alba al tramonto, qual è il loro risultato finale? Poiché le cose che hanno fatto sono condannate come malvagie agli occhi di Dio, il risultato è di essere eliminati. Hanno ancora una possibilità di essere salvati? (No.) È una conseguenza incredibilmente grave! È proprio come quando le persone si ammalano: un piccolo malessere che non viene curato tempestivamente può evolvere in una malattia grave, o addirittura diventare terminale. Per esempio, se una persona ha il raffreddore e la tosse, starà subito meglio se riceve cure mediche normali. Tuttavia, alcuni pensano di avere una costituzione robusta e quindi non prendono sul serio il raffreddore né si curano. Di conseguenza, la tirano per le lunghe e contraggono la polmonite. Dopo aver contratto la polmonite, si sentono ancora giovani e con un sistema immunitario forte, quindi non la curano per diversi mesi. Non prestano attenzione alla tosse quotidiana finché non raggiungono il punto in cui la tosse diventa incontrollabile e insopportabile e tossiscono sangue. Allora vanno in ospedale per farsi visitare, e lì scoprono di aver contratto la tubercolosi. Altre persone consigliano loro di farsi curare immediatamente, ma esse pensano ancora di essere giovani e forti, senza bisogno di preoccuparsi, quindi non ricercano un trattamento adeguato. Finché un giorno, alla fine, il loro corpo è troppo debole per camminare e quando vanno in ospedale per un controllo, hanno già un cancro in stadio avanzato. Quando le persone hanno un’indole corrotta e non la curano, possono avere anche delle ripercussioni incurabili. Avere un’indole corrotta non è qualcosa di cui aver paura, ma chi la possiede deve eliminarla tempestivamente attraverso la ricerca della verità; solo in questo modo l’indole corrotta potrà essere gradualmente purificata. Se queste persone non si impegnano a eliminare questa indole, la situazione si aggraverà e potrebbero offendere Dio e opporGli resistenza, finendo per essere sdegnate ed eliminate da Dio.

Alcune persone hanno la natura essenza di un anticristo, come Paolo. Si concentrano costantemente sull’acquisire benedizioni, sull’ottenere una corona e sul ricevere delle ricompense, e cercano di scendere a patti con Dio. Vogliono sempre essere leader e apostoli in grado di controllare il popolo eletto di Dio, ma finiscono solo per farsi sdegnare da Dio. Percorrono il cammino dell’opposizione a Dio, che rappresenta il cammino sbagliato. Alcuni non amano la verità; sanno che è sbagliato perseguire la fama, il profitto, il prestigio e i vantaggi, ma scelgono comunque il cammino sbagliato. Dio ha pazientemente e seriamente incitato il Suo popolo eletto, offrendo ogni tipo di conforto, esortazione, sollecito, avvertimento, smascheramento, potatura e rimprovero. Dio ha pronunciato così tante parole, eppure le persone non le prendono sul serio, trattandole come se fossero parole al vento. Non le mettono in pratica, ma salvaguardano sempre il proprio prestigio, il proprio orgoglio e la propria vanità, secondo i propri moventi e desideri. Cospirano ovunque per il proprio vantaggio, e pianificano e agiscono dappertutto per la propria faccia e le proprie prospettive, scervellandosi e senza badare a spese. In cuor loro, pensano addirittura: “Mi sono speso per Dio, c’è una gloriosa corona riservata a me”, e pronunciano persino le parole che pronunciò Paolo. In realtà, non sanno quale cammino stiano percorrendo, né sanno di essere state condannate da Dio. Quando un giorno questo comporterà un grande disastro, sapranno pentirsi? Quando arriverà quel momento, esse opporranno resistenza, dicendo: “Lavoro sodo e ho dato contributi significativi; se non ho dato contributi, per lo meno ho sofferto; se non ho sofferto, allora almeno mi sono stremato!” Le cose che hanno fatto non valgono un centesimo: possono dunque essere considerate buone azioni? Possono essere considerate come lo svolgimento del proprio dovere? O come la pratica della verità? Queste persone erano impegnate nella gestione personale. Durante questo periodo, si sono dotate di tantissime parole e dottrine profonde; hanno potuto parlare e predicare, e darsi da fare spendendosi, ma non hanno realizzato alcun lavoro reale. Costoro hanno fatto un buon lavoro nell’attrarre le persone a sé, trascinandole nella loro orbita. Troneggiano, senza riservare alcun posto a Dio nel loro cuore. Questo non significa forse compiere il male? Dato che non hanno praticato affatto la verità, il risultato finale per loro dovrebbe essere scontato. Ma anche in questa situazione vogliono comunque una corona; che faccia tosta hanno? Questa si chiama sfacciataggine spudorata! Perché queste persone riescono a discutere anche alla fine quando vengono eliminate? Intralciano e disturbano il lavoro della chiesa, commettendo ogni sorta di male; come possono ancora discutere con Dio e difendersi con convinzione? Che problema hanno per opporsi a Dio in questo modo? Pensate che ci sia una qualche razionalità dietro questa azione? Hanno una coscienza e una ragione? Le persone normali, che hanno ascoltato così tante parole di Dio, indipendentemente da come Dio le tratti o se vengano trattate secondo le proprie nozioni, devono almeno riconoscere che le parole di Dio sono la verità e sono giuste. Anche nel caso in cui alcune frasi non siano conformi alle loro nozioni, non dovrebbero giudicare Dio; dovrebbero avere un cuore sottomesso. Se si riesce a riconoscere che la parola di Dio è la verità e a sottomettersi al Suo cospetto, non significa forse trattare Dio come tale? (Sì.) In tal caso, se a volte sorgono alcune nozioni e alcuni fraintendimenti su Dio, non è facile ricercare la verità per eliminarli? La chiave è che le persone devono riconoscere le parole e l’opera di Dio: questo è un prerequisito. Perché i miscredenti e gli anticristi, quelli simili a Paolo, sono ancora in grado di opporsi a Dio? (Non trattano Dio come tale.) È qui che si trova la radice. A prescindere da quanto siano eloquenti, da quanto diligentemente lavorino e si diano da fare, da quanto soffrano e da quanto sia alto il prezzo che pagano, non considerano mai la parola di Dio come verità: riusciranno allora a comprendere la verità? (No.) Quindi, indipendentemente da come Dio li tratti, essi nutrono obiezioni o si rifiutano di capitolare. Non hanno la benché minima ragione che un essere creato dovrebbe avere, il che conferma il fatto che non hanno mai accettato la verità. Se, nel corso degli anni, fossero stati in grado di accettare le parole di Dio come verità e di metterle in pratica e prestarvi attenzione, non sarebbero così presuntuosi e oppositivi. Non si opporrebbero alle disposizioni di Dio e al modo in cui Egli li tratta. Non nutrirebbero questi stati d’animo; tutt’al più si sentirebbero semplicemente un po’ turbati o poco contenti. Gli esseri umani corrotti hanno tutti normali debolezze, ma ci sono diversi limiti che devono almeno osservare. Innanzitutto, non possono rinunciare a svolgere il proprio dovere. “Indipendentemente dal compito che Dio mi affida, che io lo svolga bene oppure no, devo dare il massimo, impegnandomi quanto più possibile. Anche se Dio non mi ama più o mi guarda dall’alto in basso, devo per lo meno accettare il compito affidatomi e svolgerlo bene”. Questo è ragionevole; il proprio dovere non può essere abbandonato. Inoltre, non si può rinnegare Dio. “Non importa come Dio mi tratti o Si occupi di me, o come i miei fratelli e sorelle mi escludano o mi smascherino, o se tutti mi abbandonano, la posizione di Dio nel mio cuore rimane la stessa, e la posizione che dovrei mantenere come persona rimane immutata. Dio è sempre il mio Dio, la Sua essenza e la Sua identità non cambiano, e io Lo riconoscerò per sempre come mio Dio”. Ci deve essere anche questa ragione. Cos’altro? (Non importa come Dio ci tratti e ci punisca, dobbiamo sottometterci a Lui.) Questo è il minimo indispensabile, il riferimento di base che è necessario avere. Tu dici: “Non capisco le intenzioni di Dio, e non capisco perché Egli agisca in questo modo. Mi sento un po’ offeso, e ho delle giustificazioni a riguardo, ma non dico nulla perché sono un essere creato e dovrei sottomettermi a Dio. Questo è il dovere di un essere creato. Anche se al momento non capisco o non so esattamente come praticare o ricercare la verità, dovrei comunque sottomettermi”. È una cosa ragionevole questa? (Sì.) Quando coloro che non accettano la verità e sono privi di ragione sono soggetti a essere potati, quali manifestazioni mettono in mostra? Dicono: “Sarò rivelato ed eliminato? Se non ho alcuna prospettiva o destino e non sono in grado di ottenere benedizioni, non ci crederò!” Questo tipo di persona possiede la vera fede in Dio? Il suo rapporto con Dio non è normale, è oppositivo e antagonistico. Questo genere di indole appartiene a Satana e oppone resistenza a Dio. Possono queste persone riconoscere Dio come tale? In cuor loro, potrebbero dire: “Se Lui è davvero Dio, perché non mi ama? Se Lo è davvero, perché non Si serve di me per qualcosa di importante? Tutto quello che vedo è una persona: come potrebbe esserci un Dio ovunque in questo mondo? Siete tutti degli sciocchi. Dov’è Dio? Nel mio cuore, Egli esiste solo se credo in Lui; in caso contrario, Lui non esiste, e non è Dio”. Il loro punto di vista viene così rivelato. Hanno ascoltato tantissime parole di Dio nel corso degli anni; se avessero accettato queste parole, avrebbero sviluppato punti di vista come questo? (No.) Detto più seriamente, cosa faranno ora? Inciteranno gli altri e ci proveranno: “Tu credi ancora? Come hai potuto essere così stupido? Non hanno detto molto tempo fa che stava arrivando un disastro? Quando arriverà? Dio non ha detto che il mondo sarebbe stato distrutto? Dov’è la distruzione? Stupido, hai subito una perdita enorme! Smettila di credere! Cosa credi a fare? Guarda quanto sono intelligente io, guadagno diverse migliaia di euro al mese, tu quanto guadagni al mese? Guarda cosa è popolare ora nel mondo. Cosa vedi che indosso? Tutte cose di marca!” Attireranno e fuorvieranno gli altri, lasciando alcuni in uno stato di totale confusione. Non sono forse persone malevole che si infiltrano nella casa di Dio per disturbare la chiesa? Che atteggiamento hanno tali persone nello svolgimento del proprio dovere? “Faccio il mio dovere se sono dell’umore giusto. Se voglio farlo, lo farò. Altrimenti, non lo farò. Non devo impegnare il mio cuore e la mia forza. Svolgere il dovere non significa fare le cose per me stesso, ma per la chiesa. E non riesco nemmeno a vedere Dio da nessuna parte. Non so nemmeno se Dio Si ricorda di me, e vogliono ancora che dedichi il mio cuore, la mia forza, la mia mente: che senso ha? Va più che bene se riesco ad andare avanti farfugliando qualche parola”. Questo è il loro punto di vista. Pensano che sia stupido e non valga la pena dedicare la propria forza, il proprio cuore e la propria mente allo svolgimento del proprio dovere. Se doveste incontrare una persona del genere adesso, ne sareste fuorviati e influenzati? Se non avete delle fondamenta e non comprendete la verità, lo sarete sicuramente, e con il passare del tempo, subirete una perdita.

Nella fede in Dio, lo scopo di nutrirsi della Sua parola e i problemi principali che potrebbero essere eliminati nutrendosi di essa devono essere chiari. Chi crede in Dio da diversi anni senza mai concentrarsi sul nutrirsi della parola di Dio non solo non risolverà il problema della propria corruzione, ma non comprenderà nemmeno la minima parte di verità che dovrebbe essere compresa. Quali saranno dunque le conseguenze? Sarà molto facile essere fuorviati e imboccare la direzione sbagliata. Chi non comprende la verità, molto probabilmente inciamperà. Di fronte a un problema, di fronte anche al minimo segno di difficoltà, sarà arduo per loro mantenere i piedi per terra. Pertanto, è molto vantaggioso che le persone leggano di più le parole di Dio e condividano più spesso sulla verità. C’è qualcosa di molto importante che Dio disse nella Bibbia: “Il cielo e la terra passeranno, ma le Mie parole non passeranno” (Matteo 24:35). Cosa suggeriscono queste parole? Cosa significa che le parole di Dio non passeranno? A prescindere dal momento, la verità e la parola di Dio saranno sempre la verità, questo non cambierà. Indipendentemente dal valore o dal significato che queste parole hanno per le persone, o dal loro significato interiore e dalla loro realtà, esse non cambieranno mai. Rimarranno le parole originali e non diventeranno nient’altro: l’essenza delle parole di Dio non può cambiare. Per esempio, Dio dice alle persone di essere oneste; queste parole sono la verità e non passeranno mai. Perché non passeranno mai? Dalla richiesta di onestà che Dio rivolge alle persone emerge l’aspetto fedele della Sua essenza, che esiste da tempo immemorabile e continuerà a esistere per sempre. Non subirà modifiche per i cambiamenti nel tempo, nella geografia o nello spazio; l’essenza di Dio esisterà per sempre. Qual è la ragione di questa eterna esistenza dell’essenza di Dio? La ragione si trova nel fatto di essere una cosa positiva oltre che l’essenza posseduta dal Creatore; non passerà mai e sarà per sempre la verità. Se sperimenti tutte queste verità pronunciate dal Creatore e le concretizzi nel tuo essere, le metti in pratica e le vivi, non sarai dunque in grado di vivere come una persona? Vivere non avrà valore? Verresti abbandonato? Sperimentare e vivere tutte le verità che Dio ti ha concesso: non è questa la tua via di scampo? Solo questo cammino può permettere all’umanità di sopravvivere. Se le persone non riescono ad accettare la verità e non seguono il cammino del perseguimento della verità, alla fine passeranno e saranno distrutte. Tu potresti dire: “Non sto vivendo bene ora?” Ma se non hai guadagnato la verità, prima o poi sarai eliminato. “Il cielo e la terra passeranno, ma le Mie parole non passeranno”: questa frase ha un significato molto profondo; è anche il più grande monito per le persone. Solo le parole di Dio sono la verità, e solo se accetti la verità puoi rimanere saldo. Vale a dire che, se ti nutri della parola di Dio, la metti in pratica e vivi una qualche parvenza di umanità, non verrai eliminato. È qui che risiede il valore delle parole di Dio! Possono dunque le parole di Dio essere la vita di una persona? A cosa si riferisce la vita qui? Si riferisce al fatto che puoi vivere e sarai salvato. Se accetti queste parole, le comprendi e le metti in pratica, diventi una persona viva agli occhi di Dio. Se non sei onesto, ma propenso all’inganno, agli occhi di Dio sei solo un cadavere che cammina, una persona morta, e come tutte le cose passerai. Tutto ciò che non ha nulla a che fare con le parole di Dio o con la verità, sia essa materiale o immateriale, deve passare quando Dio cambia età e rinnova il mondo. Solo le parole di Dio non passeranno, come anche tutte le cose correlate a esse. Praticare le parole di Dio è importante fino a tal punto!

Le persone sanno che praticare e sperimentare le parole di Dio è importante, ma devono anche avere un cammino di pratica. Questo è il cammino dell’ingresso nella vita, e devono attribuirvi importanza nel loro cuore e sperimentarlo ogni giorno. Se sei sempre preoccupato di non avere testimonianza esperienziale e temi che un giorno sarai eliminato, questo è un problema. Chi non ama la verità non pratica né sperimenta mai le parole di Dio. Non è solo perché non ha fede; è soprattutto perché è istigato dalla natura di Satana. Vuoi solo ricevere benedizioni ma non ami la verità; se sei dominato da questo movente, non potrai avere un buon esito. Allora, cosa dovresti fare? Non puoi assolutamente lasciare che questo movente si diffonda incontrollato dentro di te; devi ricercare la verità e riflettere su te stesso: “Perché non sto praticando la verità? Perché sono sempre preoccupato di essere eliminato? Questo stato non è giusto, devo eliminarlo”. Sapere di dover ricercare la verità ed eliminare i propri problemi non è forse un passo avanti? È una buona cosa. Le persone che non sanno risolvere i loro problemi sono intorpidite, idiote, ribelli e intransigenti. Alcuni sanno che questo è un problema e tuttavia non cercano di risolverlo. Si dicono: “Non è abbastanza normale che io pensi in questo modo? Perché devo eliminare la mia intenzione di ricevere benedizioni? Se la elimino, ci rimetterò”. Non sono forse intransigenti? Alcune persone sono intorpidite; non si rendono conto che voler ricevere benedizioni è un problema di intenzioni e di indole. Pensano: “Non è normale che le persone che credono in Dio desiderino ricevere benedizioni? Avere questa intenzione non conta come un problema”. Tali pensieri e opinioni sono corretti? Se l’intenzione di ricevere benedizioni non viene eliminata e la loro indole corrotta non viene purificata, possono davvero sottomettersi a Dio? Quali sono le conseguenze di vivere con un’indole corrotta? È come quando alcuni non si sentono bene; sanno che verrà loro un raffreddore, quindi trovano subito delle medicine da prendere. Altri, tuttavia, sono intorpiditi; non sanno nemmeno di avere un’infiammazione. Vanno in giro dicendo alla gente che non si sono sentiti bene di recente, ignari di aver sperimentato i primi sintomi di un raffreddore, e non lo prendono sul serio. Alcune persone pensano addirittura: “È solo un raffreddore; che gran male potrà mai farmi?” Dovrebbero bere acqua, ma non lo fanno; dovrebbero prendere medicine, ma non fanno nemmeno questo; stringono i denti e basta. Di conseguenza, si prendono il raffreddore e stanno male per diversi giorni, il che li ostacola su molte questioni. Le persone trattano i loro diversi stati con lo stesso atteggiamento con cui trattano le malattie. Alcune riescono a eliminare rapidamente i problemi minori, ma non eliminano affatto quelli maggiori. Procrastinando in questo modo, non eliminano la loro indole corrotta e dunque non riescono ad avere accesso alla vita e subiscono una perdita per la loro vita. Non è da stupidi e ignoranti? Le persone troppo stupide non sono in grado di guadagnare la verità e finiscono per perdere la propria vita. Credendo in Dio in questo modo, non riusciranno mai a ricevere la Sua salvezza.

Il perseguimento della verità deve iniziare con l’autoriflessione e la conoscenza di sé. Indipendentemente dalla situazione che si affronta, le persone devono sempre riflettere sul proprio stato interiore, identificando ed eliminando i pensieri e le opinioni sbagliate o gli stati ribelli che possiedono. Dopo un periodo di tempo, quando si trovano di fronte a una circostanza o a un evento diversi, svilupperanno alcune opinioni e stati errati, e allora devono ricercare la verità per eliminarli. Riflettendo continuamente su sé stessi e arrivando a conoscere sé stessi, nonché eliminando senza sosta le proprie opinioni errate e i propri stati ribelli, l’indole corrotta di una persona si rivelerà sempre meno e sarà facile per lei praticare la verità. Questo è il processo di crescita della vita. A prescindere dalla situazione in cui ci si imbatte, le persone devono ricercare la verità, e non importa quali siano i propri piani o le proprie intenzioni, ciò che è conforme alla verità deve essere rispettato e ciò che non lo è deve essere represso. Inoltre, esse devono aspirare alla giustizia, e devono impegnarsi per la verità, per la conoscenza di Dio, e per soddisfare le Sue richieste. In questo modo, potranno scoprire più spesso i propri difetti e le proprie rivelazioni di corruzione e sviluppare un cuore desideroso della verità. Dopo aver sperimentato così per un certo periodo di tempo, saranno in grado di comprendere alcune verità, e la propria fede in Dio diventerà sempre più grande. Senza un tale cammino di pratica, non si può dire che si pratichi la verità. Se chi vive con un’indole corrotta non esamina se le sue parole e le sue azioni siano in linea con la verità o vadano contro i principi, ma si limita a controllare se abbia semplicemente infranto la legge o commesso crimini, senza prestare attenzione alla sua indole corrotta e senza preoccuparsi in alcun modo del proprio stato ribelle, e anche se apparentemente potrebbe non aver infranto la legge o commesso crimini, il fatto che viva ancora con un’indole corrotta sotto il potere di Satana, significa che non ha vissuto la verità realtà e non riceverà la salvezza. Quando le persone vivono da diversi decenni nel mondo e riescono a comprendere le cose mondane, pensano di essere intelligenti, infallibili e sorprendenti, ma in presenza della verità, gli esseri umani corrotti sono tutti sciocchi e mentalmente inadeguati, proprio come gli esseri umani insignificanti saranno per sempre bambini al cospetto di Dio. Perseguire l’ottenimento della salvezza non è una questione semplice; richiede di comprendere molte verità, raggiungere una certa statura, avere forza di volontà e un ambiente adatto, praticare gradualmente la verità. In questo modo, la propria fede sarà coltivata passo dopo passo, e i dubbi e i fraintendimenti su Dio diminuiranno sempre di più. A mano a mano che i dubbi e i fraintendimenti che le persone hanno su Dio diminuiscono, la loro fede aumenta, e di fronte alle situazioni esse saranno in grado di ricercare la verità. Quando comprenderanno la verità, saranno capaci di metterla in pratica, avranno sempre meno cose negative e passive e sempre più cose positive e buone, e i momenti in cui sapranno praticare la verità e sottomettersi a Dio aumenteranno. Ecco cosa significa possedere la verità realtà. Questo non indica forse che queste persone sono cresciute? Che il loro cuore è diventato sempre più resiliente? A cosa si riferisce la resilienza? Si riferisce al momento in cui una persona possiede la vera fede, comprende la verità, ha capacità di discernimento, sa affidarsi a Dio per vincere sulla carne, è in grado di vincere sul peccato, sa rimanere salda nella sua testimonianza, possiede autentica sottomissione a Dio, sa soffrire e pagare un prezzo nell’interesse della pratica della verità, sa svolgere lealmente il suo dovere, e ha la determinazione di perseguire la verità e cercare di essere perfezionata. Questo non significa avere un miglioramento continuo? In tal modo, si può imboccare il cammino del perseguimento della verità e dell’essere perfezionati. Nessuna circostanza o difficoltà potrà sopraffare una persona del genere né impedirle di seguire Dio. Questa persona è quella che Dio benedice più di tutte e che Egli spera di guadagnare.

In quale stato vi trovate attualmente? (A volte quando ci imbattiamo nelle difficoltà diventiamo in qualche modo negativi, ma siamo in grado di tendere verso l’alto e provare a superarle.) Avere statura significa saper prendere l’iniziativa per vincere sulle vostre difficoltà quando ne diventate consapevoli. Sapere di avere difficoltà senza far nulla per vincerle o reagire a esse, portare avanti uno stato negativo, svolgere il proprio dovere in modo passivo e superficiale: questo è lo stato comune e più osservato. C’è qualcosa di ancora peggiore, e cioè il non sapere che tipo di persona si è e in quale stato ci si trova, il non sapere se il proprio stato è buono o cattivo, giusto o sbagliato, negativo o positivo. Ecco qual è il problema maggiore. Questo genere di persona non conosce i problemi dettagliati del proprio ingresso nella vita, figuriamoci se sa da dove iniziare a praticare la verità. Ha solo entusiasmo, ma non comprende alcuna verità, non possiede alcun discernimento e non può parlare di alcuna testimonianza esperienziale. Quand’è che una persona del genere sarà in grado di rendere una testimonianza clamorosa a Dio? Alcuni sanno pronunciare molte parole e dottrine, ma se chiedi loro: “Stai rendendo testimonianza a Dio?”, non lo sanno neanche loro. Pensano di svolgere il loro dovere lealmente, senza alcuna superficialità. Pensano che tutto ciò che le riguarda sia buono e credono di essere migliori degli altri in tutto. Quando gli altri sono deboli, li ammoniscono persino: “Perché sei debole? Ama Dio, forza! Siamo giunti a questo punto e tu sei ancora debole?” Una persona del genere chiaramente non possiede alcuna realtà; non comprende gli stati normali né il processo di cambiamento della propria indole di vita. Si limita a ripetere frasi sentite spesso come “Non è il momento di essere deboli!” e “Sei ancora preoccupato per la tua famiglia adesso?”, usando tali dottrine per sollecitare gli altri e impartire loro delle lezioni, senza risolvere alcun problema concreto. Non essere in grado di percepire il proprio stato e non saper conoscere veramente sé stessi è la manifestazione più ovvia di una statura immatura. Non essere capaci di praticare la verità e invece seguire solo alcune regole è indice di una statura immatura. Desiderare di compiere il proprio dovere e fare bene le cose, ma non sapere quali principi seguire e agire solo secondo le proprie preferenze è indice di una statura immatura. Ascoltare la testimonianza esperienziale degli altri e non essere in grado di discernerla, né saper dire chiaramente quali vantaggi o quali lezioni se ne dovrebbero trarre, è indice di una statura immatura. Non essere capaci di sperimentare e praticare la parola di Dio, e non sapere cosa significhi esaltare e testimoniare Dio, sono tutti segni di una statura immatura. In quale fase vi trovate adesso? (Tendiamo a essere il più delle volte negativi.) Questa situazione è un segno ancora più grande di una statura immatura. Le persone troppo sciocche e ignoranti non hanno alcuna statura. Solo quando riusciranno a comprendere molte verità, a discernere le questioni, a risolvere i propri problemi, ad avere meno stati negativi e più stati normali, ad assumersi pesanti fardelli, a guidare gli altri e provvedere a loro, avranno davvero una statura. Dovete impegnarvi per la verità; più vi impegnate, più crescerete. Se non vi impegnate, non crescerete, e potreste persino regredire. Per credere in Dio, dovete vivere secondo la verità; comprendendo maggiormente la verità, acquisirete statura. Se non comprendete la verità, non avrete statura. Quando inizierete a ricercare la verità e sarete in grado di risolvere i vostri problemi, la vostra statura sarà cresciuta.

15 ottobre 2017

Le citazioni bibliche sono tratte da

La Sacra Bibbia – Nuova Riveduta 2006 – versione standard

Copyright © 2008 Società Biblica di Ginevra.

Testo usato con permesso. Tutti i diritti riservati.

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