Soltanto riconoscendo le proprie idee fuorviate ci si può realmente trasformare (Parte 1)
Avete ora un modo per conoscere voi stessi, per ottenere accesso alla vita e per imboccare la strada giusta della fede in Dio? Avete una meta o una direzione? Dovreste avere qualche idea, perché abbiamo molto condiviso su questioni come l’essere una persona onesta, il conoscere sé stessi, il modo in cui nutrirsi della parola di Dio, il modo in cui si dovrebbe condividere sulla verità per risolvere i problemi, il modo in cui si dovrebbe collaborare armoniosamente nello svolgimento del proprio dovere, il modo in cui i fratelli e le sorelle dovrebbero stabilire normali relazioni interpersonali tra di loro, e così via. Non vi sentite molto meglio ora che avete una visione più chiara di tutti gli aspetti della verità relativi alla fede in Dio, avete una discreta conoscenza pratica e non siete più come prima, quando eravate del tutto vaghi, a prescindere dall’argomento su cui vi si interpellava? (Ora ho sempre più chiarezza.) “Sempre più chiarezza” è giusto. In realtà, qualunque aspetto della verità si pratichi, che si tratti di essere una persona onesta, di allenarsi alla sottomissione a Dio, di come comportarsi in modo amichevole con i fratelli e le sorelle, di come vivere una normale umanità, o cose analoghe, qualunque sia l’aspetto della verità in cui cerchi di fare ingresso, devi iniziare affrontando la questione della conoscenza di te stesso. Essere onesti non implica forse conoscere sé stessi? Non sarai in grado di praticare l’onestà fino a quando non avrai imparato a conoscere la tua falsità e la tua disonestà. Quando apprendi a distinguere il fatto che hai mancato di sottometterti a Dio, solo allora sarai in grado di praticare la sottomissione nei Suoi confronti o di cercare ciò che devi fare per sottometterti a Lui. Se non conosci te stesso, allora i tuoi propositi di essere una persona onesta, di sottometterti a Dio o di raggiungere la salvezza sono del tutto vani. Questo perché le persone hanno un’indole corrotta e non è loro facile praticare alcun aspetto della verità, essendo la loro pratica costantemente contaminata e ostacolata dalla loro indole corrotta. Quando pratichi un qualsiasi aspetto della verità, la tua indole corrotta si rivelerà di sicuro, ostacolando i tuoi sforzi di essere onesto, impedendo la tua sottomissione a Dio e reprimendo la tua pazienza e la tua tolleranza nei confronti dei fratelli e le sorelle. Se non rifletti su questa indole corrotta e non la porti alla luce, non la analizzi e non la riconosci, ma ti affidi alle tue nozioni e alle tue fantasie per praticare la verità, allora starai solo seguendo delle regole, perché non comprendi la verità e non sai a quali verità principi attenerti. Perciò, indipendentemente dall’aspetto della verità che una persona sta praticando o da ciò che sta facendo, deve prima riflettere su sé stessa e conoscere sé stessa. Conoscere sé stessi significa conoscere ogni parola e azione, ogni singolo gesto; significa conoscere i propri pensieri e le proprie idee, le proprie intenzioni, le proprie nozioni e le proprie fantasie. È anche necessario conoscere le filosofie per le interazioni mondane di Satana e tutti i suoi vari veleni, oltre che avere delle cognizioni di cultura tradizionale. Bisogna cercare la verità e discernere con chiarezza queste cose. Così facendo, comprenderai la verità e conoscerai davvero te stesso. Per quanto una persona possa aver compiuto un gran numero di buone azioni da quando ha iniziato a credere in Dio, essa non è ancora in grado di vedere con chiarezza molte cose, né tanto meno di raggiungere la comprensione della verità. Eppure, grazie alle loro numerose buone azioni, taluni ritengono di praticare già la verità, di essersi già sottomessi a Dio e di aver già soddisfatto le Sue intenzioni. Quando non ti succede nulla, sei in grado di fare tutto ciò che ti viene detto di fare, non hai remore a svolgere qualsiasi dovere e non opponi resistenza. Quando ti viene detto di diffondere il Vangelo, non ti lamenti e sopporti questa difficoltà, e quando ti viene detto di darti da fare e lavorare, o di svolgere un compito, lo fai. Per questo motivo, senti di essere una persona che si sottomette a Dio e che persegue sinceramente la verità. Tuttavia, se ti viene chiesto seriamente: “Sei una persona onesta? Sei una persona che si sottomette davvero a Dio? Una persona la cui indole è cambiata?”, se ogni persona viene confrontata con la verità contenuta nelle parole di Dio, si può affermare che nessuno è all’altezza e che nessuno è in grado di agire secondo le verità principi. Quindi, tutta l’umanità corrotta deve riflettere su sé stessa. Deve riflettere sull’indole sulla quale basa la propria vita, sulle filosofie, le logiche, le eresie e le falsità sataniche da cui derivano tutti i propri atti e le proprie azioni. Deve riflettere sulla causa ultima per cui rivela la propria indole corrotta, su quale sia l’essenza del proprio agire volontario, su cosa e per chi vive. Se questo viene messo a confronto con la verità, allora l’umanità intera sarà condannata. Per quale ragione? Perché l’umanità è profondamente corrotta. Gli uomini non comprendono la verità e vivono tutti secondo la loro indole corrotta. Non hanno la minima conoscenza di sé, credono sempre in Dio secondo le loro nozioni e fantasie, svolgono i loro doveri in base alle loro preferenze e ai loro metodi e seguono teorie religiose nel modo in cui servono Dio. Addirittura, pensano ancora di essere colmi di fede, che le loro azioni siano molto ragionevoli e alla fine credono di aver ottenuto molto. Senza rendersene conto, arrivano a credere che le loro azioni siano in linea con le intenzioni di Dio e di averle già del tutto soddisfatte, di avere già adempiuto ai requisiti di Dio e di star seguendo la Sua volontà. Se questo è ciò che senti, o se pensi di aver guadagnato qualcosa nei tuoi molti anni di fede in Dio, allora a maggior ragione devi tornare davanti a Dio per esaminare te stesso con attenzione. Dovresti guardare al cammino che hai percorso in tutti i tuoi anni di fede per vedere se tutti i tuoi gesti e le tue azioni davanti a Dio siano stati pienamente in accordo con le Sue intenzioni. Valuta quali dei tuoi comportamenti siano stati in opposizione a Dio, quali abbiano portato alla sottomissione a Lui, se le tue azioni abbiano incontrato e soddisfatto i requisiti di Dio. Dovresti chiarire tutte queste cose, perché solo così conoscerai te stesso.
La chiave dell’autoriflessione e della conoscenza di sé stessi è questa: più senti di aver fatto bene o di aver compiuto la cosa giusta in certi ambiti, più ritieni di poter soddisfare le intenzioni di Dio o di essere nelle condizioni di poterti vantare in determinati ambiti; più allora vale la pena che tu conosca te stesso in quegli ambiti e che tu scavi più a fondo in essi per vedere quali impurità esistano in te, nonché in quali cose tu non sappia soddisfare le intenzioni di Dio. Prendiamo Paolo, per esempio. Le sue conoscenze erano particolarmente vaste, ha sofferto molto quando ha predicato e lavorato, ed erano in molti a venerarlo in particolar modo. Perciò, concluso parecchio lavoro, si aspettava che ci sarebbe stata una corona pronta per lui. In questo modo proseguiva sempre di più per la via sbagliata, finché alla fine fu punito da Dio. Se avesse riflettuto su se stesso e si fosse esaminato in quel momento, non avrebbe pensato nel modo in cui ha fatto. In altre parole, Paolo non si era concentrato sulla ricerca della verità nelle parole del Signore Gesù; aveva creduto solo nelle sue nozioni e fantasie. Aveva pensato che, semplicemente compiendo alcune cose buone e mostrando qualche buon comportamento, sarebbe stato approvato e ricompensato da Dio. Alla fine, le sue nozioni e fantasie hanno accecato il suo cuore e celato la verità della sua corruzione. Ma gli uomini non erano in grado di discernere ciò e non avevano conoscenza di queste cose, e così, prima che Dio esponesse ciò, loro avevano sempre posto Paolo come un ideale a cui aspirare, un esempio da imitare, un idolo che ricercavano e che anelavano diventare. Il caso di Paolo è un monito per ciascuno degli eletti di Dio. Specialmente quando noi che seguiamo Dio sappiamo soffrire e pagare il prezzo nei nostri doveri e, mentre serviamo Dio, sentiamo che Gli siamo leali e Lo amiamo e in momenti come questo dovremmo riflettere su di noi e capire ancora di più noi stessi riguardo al cammino che stiamo prendendo: è realmente necessario. Questo perché ciò che reputi essere buono è ciò che stabilirai sia corretto, e non ne dubiterai, né ci rifletterai su, e non analizzerai se contenga o meno degli elementi di resistenza a Dio. Per esempio, alcune persone ritengono di essere di animo estremamente gentile. Non odiano e non danneggiano mai gli altri e danno sempre una mano a un fratello o a una sorella la cui famiglia sia in difficoltà, per evitare che il loro problema rimanga irrisolto; manifestano grande benevolenza e fanno il possibile per aiutare tutti. Eppure non si concentrano mai sulla pratica della verità e non hanno ingresso nella vita. Qual è il risultato di questa disponibilità? Trascurano la propria vita, eppure sono piuttosto compiaciuti di sé stessi ed estremamente soddisfatti di tutto ciò che hanno fatto. Per di più, ne sono assai orgogliosi, convinti che in tutto ciò che hanno fatto non ci sia nulla di contrario alla verità, e che soddisferà sicuramente le intenzioni di Dio, e ritengono di essere veri credenti in Dio. Considerano la loro naturale gentilezza una cosa su cui capitalizzare e, non appena lo fanno, la danno per scontata in quanto verità. In realtà ciò che fanno è bontà umana. Non praticano affatto la verità, poiché ciò che fanno è davanti all’uomo e non dinanzi a Dio, e ancora meno praticano secondo le prescrizioni di Dio e la verità. Pertanto, tutte le loro azioni sono vane. Niente di ciò che fanno è la pratica della verità o delle parole di Dio, tanto meno seguono la Sua volontà; invece usano la gentilezza umana e il buon comportamento per aiutare gli altri. Riepilogando, non ricercano le intenzioni di Dio in tutto ciò che fanno, né agiscono secondo le Sue prescrizioni. Dio non approva questo tipo di buon comportamento dell’uomo; agli occhi di Dio, va condannato, e non merita che Lui ne serbi alcuna memoria.
Conoscere sé stessi è fondamentale per ciascuna persona, poiché ha un impatto diretto sull’importante questione della capacità di liberarsi o meno della propria indole corrotta e di raggiungere la salvezza. Non si può pensare che si tratti di una cosa semplice. Conoscere sé stessi non significa comprendere le proprie azioni o pratiche, ma conoscere l’essenza del proprio problema; conoscere la radice della propria ribellione e la sua essenza, sapere il perché non si riesce a praticare la verità e comprendere le cose che sorgono e disturbano quando si pratica la verità. Questi sono alcuni degli aspetti più importanti della conoscenza di sé stessi. Per esempio, a causa del condizionamento della loro cultura tradizionale, nelle nozioni tradizionali del popolo cinese si ritiene che si debba osservare la devozione filiale verso i propri genitori. Chi non osserva la devozione filiale non è un figlio devoto. Queste idee sono state inculcate nelle persone fin dall’infanzia e vengono insegnate praticamente in ogni famiglia, così come in ogni scuola e nella società in generale. Quando la testa di una persona è stata riempita di queste cose, lei pensa: “La devozione filiale è la cosa più importante in assoluto. Se non la osservassi, non sarei una brava persona, non sarei un figlio devoto e verrei denunciato dalla società. Sarei una persona priva di coscienza”. È una visione corretta? Le persone hanno visto così tante delle verità espresse da Dio: Egli ha forse preteso che si mostrasse devozione filiale verso i propri genitori? Questa è forse una delle verità che i credenti in Dio devono capire? No, non lo è. Dio ha solo condiviso su alcuni principi. Qual è il principio a cui le parole di Dio richiedono di attenersi nel trattare gli altri? Amare ciò che Dio ama e odiare ciò che Dio odia: questo è il principio a cui ci si deve attenere. Dio ama coloro che perseguono la verità e che sono in grado di fare la Sua volontà; queste sono anche le persone che dovremmo amare. Coloro che non sono in grado di fare la volontà di Dio, che Lo odiano e si ribellano a Lui, simili persone sono detestate da Dio, e anche noi dovremmo detestarle. Questo è ciò che Dio chiede all’uomo. Se i tuoi genitori non credono in Dio, se sanno benissimo che la fede in Dio è il giusto cammino in grado di condurre alla salvezza eppure rimangono chiusi, allora non vi è alcun dubbio che siano persone che provano avversione e odio per la verità, e non vi è alcun dubbio che sono coloro che si oppongono a Dio e Lo odiano; e Dio naturalmente li odia e li aborrisce. Potresti aborrire genitori di questo tipo? Si oppongono a Dio e Lo insultano: in questo caso, sono sicuramente demoni e Satana. Anche tu sapresti odiarli e maledirli? Sono tutte domande reali. Se i tuoi genitori ti impediscono di credere in Dio, in che modo dovresti trattarli? Come richiesto da Dio, dovresti amare ciò che Dio ama, e odiare ciò che Dio odia. Durante l’Età della Grazia, il Signore Gesù disse: “Chi è Mia madre, e chi sono i Miei fratelli?” “Poiché chiunque avrà seguito la volontà del Padre Mio che è ne’ cieli, esso Mi è fratello e sorella e madre”. Queste parole esistevano già nell’Età della Grazia, e oggi le parole di Dio sono ancora più chiare: “Ama ciò che Dio ama, odia ciò che Dio odia”. Queste parole vanno dritte al punto, eppure spesso le persone sono incapaci di comprenderne il vero significato. Se un individuo è qualcuno che nega Dio e Gli si oppone, che è maledetto da Dio, ma si tratta di un tuo genitore o parente e, per quanto tu ne sappia, non è un individuo malevolo e ti tratta bene, allora potresti essere incapace di odiarlo, e potresti persino rimanere in stretto contatto con lui, lasciando invariato il vostro rapporto. Sapere che Dio odia persone di questo tipo ti infastidirà, ma non sarai in grado di stare dalla parte di Dio e respingerla spietatamente. Sei costantemente limitato dai sentimenti, e non riesci a lasciar del tutto andare quella persona. Qual è la ragione? Questo accade perché i tuoi sentimenti sono troppo forti e ti impediscono di praticare la verità. Quella persona è buona con te, quindi non puoi arrivare a odiarla. Potresti riuscirci solo se ti facesse del male. Questo odio sarebbe in linea con le verità principi? Inoltre, sei schiavo delle nozioni tradizionali e pensi che, quando si tratta di un genitore o di un parente, se lo odiassi, saresti disprezzato dalla società e oltraggiato dall’opinione pubblica, e condannato in quanto manchi di devozione verso i tuoi genitori, privo di coscienza e disumano. Pensi che subiresti la condanna e la punizione divina. Anche se vuoi odiare quella persona, la tua coscienza non te lo permette. Perché la tua coscienza si comporta così? Perché una determinata mentalità ti è stata inculcata sin dall’infanzia, attraverso il tuo retaggio familiare, l’educazione impartita dai tuoi genitori e l’indottrinamento da parte della cultura tradizionale. Questa mentalità è radicata molto profondamente nel tuo cuore, e ti porta a credere erroneamente che la pietà filiale sia perfettamente naturale e giustificata e che qualunque cosa venga ereditata dai tuoi antenati sia sempre positiva. L’hai appresa nei primissimi anni di vita e resta quella dominante, costituisce un’enorme pietra d’inciampo e un disturbo alla tua fede e all’accettazione della verità, e ti rende incapace di mettere in pratica le parole di Dio, e di amare ciò che Dio ama e odiare ciò che Dio odia. Tu sai in cuor tuo che la tua vita proviene da Dio, non dai tuoi genitori, e sai anche che i tuoi genitori non solo non credono in Dio, ma Gli si oppongono, che Dio li odia ed è a Lui che dovresti sottometterti, dovresti schierarti al Suo fianco, e invece non riesci proprio a odiarli, neanche se lo vuoi. Non riesci a compiere questo passo, a dominare il tuo cuore, e a praticare la verità. Qual è la radice di ciò? Satana si serve di questo tipo di cultura tradizionale e di nozioni morali per controllare i tuoi pensieri, la tua mente e il tuo cuore, rendendoti incapace di accettare le parole di Dio; queste cose sataniche ti controllano e ti hanno reso incapace di accettare le parole di Dio. Quando vuoi mettere in pratica le parole di Dio, queste cose causano disturbo dentro di te, ti inducono a opporti alla verità e ai requisiti di Dio, e ti privano della forza di liberarti dal giogo della cultura tradizionale. Dopo aver lottato per un po’, giungi a un compromesso: preferisci credere che le nozioni della morale tradizionale siano corrette e in linea con la verità, e così rifiuti o abbandoni le parole di Dio. Non accogli le parole di Dio come verità e non attribuisci alcun valore alla salvezza, sentendo che tu vivi ancora in questo mondo e puoi sopravvivere solo facendo affidamento su queste persone. Incapace di sopportare le recriminazioni della società, piuttosto rinunceresti alla verità e alle parole di Dio, abbandonandoti alle nozioni della morale tradizionale e all’influenza di Satana, preferendo offendere Dio e non mettere in pratica la verità. L’uomo non è forse miserabile? Non ha forse bisogno della salvezza di Dio? Alcune persone credono in Dio da molti anni, ma non hanno ancora acquisito alcuna comprensione in merito alla devozione filiale. Non capiscono davvero la verità. Non riescono mai a superare la barriera costituita dalle relazioni mondane; non sono dotate di coraggio, né di fiducia, né tanto meno di determinazione, e quindi non sono in grado di amare Dio e di obbedirGli. Taluni sanno vedere al di là di tutto questo e non è certo facile per loro affermare: “I miei genitori non credono in Dio e mi impediscono di credere in Lui. Sono diavoli”. Nessun non credente ha fede nell’esistenza di un Dio, o nel fatto che Egli abbia creato i cieli e la terra e tutte le cose, o che l’uomo sia stato creato da Dio. Ci sono persino alcuni che dicono: “La vita è donata all’uomo dai propri genitori, ed egli dovrebbe onorarli”. Da dove provengono un pensiero o una visione del genere? Forse da Satana? Sono millenni di cultura tradizionale che hanno educato e fuorviato l’uomo in questo modo, portandolo a negare la creazione e la sovranità di Dio. Se Satana non li fuorviasse e controllasse, gli uomini indagherebbero sull’opera di Dio e leggerebbero le Sue parole, saprebbero che sono creati da Dio, che la loro vita è donata da Dio; saprebbero che tutto ciò che hanno è donato da Dio e che è Dio che devono ringraziare. Se qualcuno ci fa del bene, dovremmo accettarlo da Dio, in particolar modo i nostri genitori che ci hanno messi al mondo e allevati; tutto questo è stato predisposto da Dio. Dio detiene sovranità su tutto; l’uomo è solo uno strumento di servizio. Se una persona è in grado di mettere da parte i genitori, il marito (o la moglie) e i figli al fine di spendersi per Dio, allora sarà più forte e avrà un maggior senso di giustizia dinanzi a Lui. Tuttavia, non è facile per le persone spezzare la schiavitù dell’istruzione nazionale e delle idee culturali tradizionali, delle nozioni e delle affermazioni morali, perché questi veleni e filosofie sataniche hanno messo radici nel cuore delle persone da molto tempo, generando ogni genere di indole corrotta che impedisce loro di ascoltare la parola di Dio e di sottometterGlisi. Nel profondo del cuore corrotto dell’uomo manca la volontà fondamentale di mettere in pratica la verità e di seguire la volontà di Dio. Così, le persone si ribellano a Dio e Gli oppongono resistenza; possono tradirLo e abbandonarLo in qualsiasi momento. Si può ricevere la verità se nel proprio intimo esistono un’indole corrotta, nonché veleni e filosofie satanici? Si può ottenere la sottomissione a Dio? È davvero molto difficile. Se non fosse per l’opera di giudizio di Dio Stesso, l’umanità profondamente corrotta non potrebbe ottenere la salvezza e non potrebbe essere purificata da tutta la sua indole satanica. Anche se le persone credono in Dio e sono disposte a seguirLo, non sono in grado di ascoltarLo e di sottomettersi a Lui, perché accettare la verità richiede loro troppo impegno. Pertanto, il perseguimento della verità deve essere preceduto prima di tutto dal perseguimento della conoscenza di sé stessi e dall’eliminazione della propria indole corrotta. Solo allora sarà più facile accettare la verità. Conoscere sé stessi non è affatto semplice; solo chi accetta la verità può conoscere sé stesso. Ecco perché conoscere sé stessi è così fondamentale ed è una questione che non dovete trascurare.
A causa della loro indole corrotta, le persone trovano molto difficile accettare la verità e ancora più difficile conoscere sé stesse. Se vogliono ottenere la salvezza, devono giungere a conoscere la propria indole corrotta e la propria natura essenza. Solo allora potranno davvero accettare la verità e metterla in pratica. La maggior parte di coloro che credono in Dio si accontentano di saper pronunciare parole e dottrine, pensando di aver compreso la verità. Questo è un grave errore, perché chi non conosce sé stesso non comprende la verità. Pertanto, per comprendere e ottenere la verità nella propria fede in Dio, è necessario concentrarsi sulla conoscenza di sé stessi. A prescindere dal momento o dal luogo in cui siamo e dall’ambiente in cui ci troviamo, se arriviamo a conoscere noi stessi, a portare alla luce e a analizzare la nostra indole corrotta e a considerare la conoscenza di noi stessi come una priorità assoluta, allora ne ricaveremo sicuramente qualcosa e, a poco a poco, riusciremo ad approfondire tale conoscenza. Al contempo, praticheremo la verità, l’amore per Dio e la sottomissione a Lui e comprenderemo sempre di più la verità. Questa diventerà allora naturalmente la nostra vita. Tuttavia, se non cominci affatto a conoscere te stesso, il tuo affermare che pratichi la verità è una falsità, perché sei accecato da tutta una serie di fenomeni superficiali. Senti di comportarti in modo migliore, di avere maggiore coscienza e ragione di prima, di essere più gentile, più premuroso e tollerante nei confronti degli altri, più paziente e indulgente con la gente, e di conseguenza ritieni di vivere già un’umanità normale e di essere una persona buona e perfetta. Agli occhi di Dio, però, non sei ancora all’altezza dei Suoi requisiti e dei Suoi standard e sei molto lontano dal sottometterti a Lui e dall’adorarLo veramente. Questo dimostra che non hai acquisito la verità, che non hai neppure un briciolo di realtà e che sei ancora lungi dal soddisfare gli standard della salvezza. È indispensabile che le persone capiscano quali sono le verità di cui devono dotarsi per soddisfare i requisiti di Dio. Ancora non riescono a distinguere tra i buoni comportamenti esteriori e la pratica della verità. Tutto ciò che le persone possiedono attualmente sono solo lievi modifiche al loro comportamento esteriore. Oggi quasi tutti partecipano alle riunioni e ascoltano i sermoni con frequenza, e riescono ad andare d’accordo e a interagire in modo normale con i fratelli e le sorelle. Non litigano, sanno essere tolleranti e pazienti gli uni con gli altri e sono più coscienziosi nello svolgimento dei loro doveri di quanto fossero in precedenza. Tuttavia, la loro comprensione della verità è troppo superficiale, i loro pensieri e le loro opinioni su molte questioni sono ancora lontani dalla verità, o la contrastano, e alcune delle loro opinioni sono addirittura ostili nei confronti di Dio. Questo è sufficiente a dimostrare che gli uomini non hanno ancora ottenuto la verità. Ecco perché dobbiamo cercarla in ogni aspetto della conoscenza di noi stessi e sforzarci di conoscerci più a fondo. Non sentite, attraverso questa condivisione, che conoscere voi stessi è una cosa molto importante? Poco fa, ho fatto l’esempio della dimostrazione di pietà filiale nei confronti dei propri genitori. Si tratta di una questione importante che ciascuno di noi deve affrontare. Se non riuscite a comprendere la verità e a sottrarvi ai pensieri e alle nozioni tradizionali, vi sarà difficile rinunciare a tutto e spendervi davvero per Dio. Molte persone credono in Dio da anni e anni, ma non hanno svolto un dovere. Lottano in cuor loro da tempo immemorabile e non si sa di preciso quando riusciranno davvero a capire la verità, sottraendosi ai vincoli e alle catene dei loro affetti carnali e dei loro pensieri e nozioni tradizionali, per arrivare ad “amare ciò che Dio ama e odiare ciò che Dio odia”. Raggiungere questo obiettivo non è semplice. Capire a fondo l’essenza della famiglia e liberarsi dai vincoli delle proprie relazioni carnali costituiscono un ostacolo difficile per coloro che seguono Dio. Esiste un processo che conduce a rompere le catene della famiglia e degli affetti carnali e a liberarsi dai vincoli dei pensieri della cultura tradizionale: occorre che Dio predisponga ambienti in cui possiamo mettere in pratica il nostro ingresso nella verità. Soprattutto quando si tratta dei nostri cari, è ancora più necessario che vediamo con chiarezza il loro vero volto e ciascuna delle loro nature essenze. Allo stesso tempo, dobbiamo anche riflettere, in base alla verità, sull’indole corrotta che abbiamo rivelato e sulle eresie e le falsità sataniche che ancora esistono nei nostri cuori. Questo richiede che Dio orchestri diversi ambienti per rivelarci, permettendoci così di scoprire quali cose ancora nel nostro cuore si oppongono a Lui o sono incompatibili con Lui, e poi cercare la verità per eliminarle. Abbiamo bisogno che Dio predisponga gli ambienti adatti a rivelare la nostra corruzione e la nostra statura. Tuttavia, dobbiamo anche collaborare con Dio in modo attivo e positivo e imporci degli obblighi secondo la Sua parola: soltanto allora potremo essere resi completi da Lui. Ma prima che Dio agisca, dobbiamo prepararci mentalmente. In primo luogo, dobbiamo riconoscere i veleni satanici insiti nell’uomo e capire che i pensieri e le nozioni della cultura tradizionale fuorviano e corrompono le persone. Dobbiamo capire quanto seriamente queste cose sataniche, che ereditiamo e che derivano dal sistema educativo e dalla società, si oppongono a Dio e quanto sono contrarie alla verità. Solo quando si capiscono a fondo queste cose per quello che sono è possibile affermare di aver davvero compreso la verità.
Ho appena parlato di come trattare i propri genitori. Possiamo affermare che si tratta di una questione importante nella vita, oltre che una questione significativa che ogni persona deve affrontare. Non c’è alcun dubbio. Ora condivideremo su un altro argomento, nello specifico come trattare i propri figli. Per quanto riguarda il modo in cui trattare i propri figli e i propri genitori, ciò che conta non è come li tratti, ma piuttosto la tua prospettiva, la prospettiva e l’atteggiamento con cui ti poni nei loro confronti. Questo è un aspetto che dobbiamo comprendere nel nostro cuore. Non appena hanno figli, tutti cominciano a programmare il percorso educativo che vogliono che seguano, il tipo di università che dovrebbero frequentare e il modo in cui in seguito possono trovare un buon lavoro che permetta loro di inserirsi al meglio e di avere un certo grado di prestigio all’interno della società. Tutti credono che in questa vita si debbano innanzitutto possedere conoscenza e un titolo di studio avanzato: ai loro occhi, questo è l’unico modo per trovare lavoro e guadagnarsi da vivere nella società, evitando così preoccupazioni future per i beni di prima necessità come cibo, vestiti, alloggio e trasporto. Pertanto, quando si considera il modo in cui le persone trattano i propri figli, tutti i genitori sperano che il loro figlio riceverà un’istruzione di livello superiore. Sperano che un giorno sarà in grado di farsi strada nel mondo, avere un ruolo nella società, un reddito elevato e stabile, fama e prestigio. Ritengono che solo questo porterà onore ai loro antenati. Tutti hanno questa visione. “Che i miei figli possano essere i migliori”: è giusto questo modo di pensare? Tutti desiderano che il proprio figlio o la propria figlia frequentino un’università prestigiosa e proseguano gli studi, nella convinzione che, una volta conseguito un titolo di studio avanzato, potranno farsi strada nel mondo. Tutti venerano la conoscenza e credono che “ogni altro perseguimento sia irrilevante rispetto alla lettura dei libri”; pensano inoltre che la competizione nella società odierna sia particolarmente agguerrita e che, senza una qualifica accademica, sia difficile anche solo riuscire a sfamarsi. Questi sono un pensiero e un’opinione nutriti da tutti: è come se, fintanto che si possiede un titolo di studio avanzato, le prospettive e il sostentamento futuri saranno assicurati. Per questo motivo, quando si tratta delle aspettative nei confronti dei propri figli e delle proprie figlie, la gente considera una priorità assoluta quella di entrare in un istituto di istruzione superiore e di ricevere un’istruzione di livello avanzato. In realtà, tutta l’istruzione, tutta la conoscenza e tutte le idee che si ricevono sono opposte a Dio e alla verità, e sono da Lui detestate e condannate. Questo dimostra che le opinioni dell’uomo sono sbagliate e assurde. Le persone dovrebbero capire che se ricevono questo tipo di istruzione, al di là dell’acquisizione di qualche utile nozione di tipo intellettuale, saranno anche indottrinate con molti dei veleni, dei pensieri, delle teorie e delle varie eresie e falsità di Satana, e dovrebbero capire quali ne saranno le conseguenze. Le persone non ci hanno mai pensato prima e non riescono a capire questo problema. Credono solamente che i loro figli avranno un futuro migliore e porteranno onore ai loro antenati se entreranno negli istituti di istruzione superiore. Di conseguenza, quando un giorno tuo figlio tornerà a casa e gli parlerai della fede in Dio, vi si opporrà e quando condividerai sulla verità con lui, ti darà dello sciocco, ti deriderà e disprezzerà le tue parole. A quel punto, ti accorgerai di aver scelto la via sbagliata quando hai mandato tuo figlio a un istituto di istruzione superiore per ricevere una formazione avanzata. Sarà però troppo tardi per i ripensamenti. Non appena una persona accetta le filosofie e le opinioni di Satana, e tali cose mettono radici, sbocciano e iniziano a dare frutti dentro di lei, è come se coltivasse dei tumori cancerosi: queste cose non possono essere rimosse o cambiate da un giorno all’altro. A quel punto, diventa difficile per quella persona accettare la verità e non c’è modo di salvarla: è come se fosse morta avvelenata per mano di Satana. Non ho mai sentito nessuno dire: “Quando mio figlio andrà a scuola, che impari semplicemente a leggere, in modo che possa capire il significato della parola di Dio. Dopodiché, lo guiderò a credere in Dio con tutto il cuore e ad apprendere i rudimenti di un mestiere utile, in modo che possa assicurarsi un buon lavoro e costruirsi una vita stabile in futuro. Allora potrò stare tranquillo. Sarebbe meglio se avesse un’alta levatura, possedesse una buona umanità e fosse in grado di svolgere un dovere nella casa di Dio. In caso non riuscisse a svolgere un dovere, sarebbe sufficiente che avesse un lavoro al di fuori della chiesa così da poter mantenere la propria famiglia. Voglio soprattutto che riceva le verità di Dio nella Sua casa e che non sia inquinato o condizionato dalla società”. Le persone non hanno la fede per portare i loro figli davanti a Dio; temono costantemente che essi non abbiano buone prospettive se non accedono all’istruzione superiore. In altre parole, quando si tratta dei propri figli, nessuno è disposto a portarli davanti a Dio affinché accettino la Sua parola e si comportino secondo la verità e i Suoi requisiti. Sono tutti riluttanti e non osano farlo. Temono che, agendo in questo modo, i loro figli non avranno mezzi di sostentamento o prospettive in questa società. Cosa conferma questa visione? Conferma che le persone, profondamente corrotte da Satana, non hanno alcun interesse nei confronti della verità o della fede in Dio. Anche se credono in Dio, è solo per essere benedette. Non perseguono la verità, perché in cuor loro ciò che adorano sono i beni materiali, il denaro e l’influenza di Satana. Non hai la fede per dire: “Se si abbandonano le tendenze del mondo e ci si affida a Dio, Egli ci fornirà una via d’uscita che ci permetterà di sopravvivere”. Ti manca questa fede. La tua visione errata del culto della conoscenza si è radicata nel tuo cuore. Essa controlla ogni tua parola e azione, per cui non riesci ad accettare l’opera di Dio e a sottometterti ad essa, né tanto meno ad accettare le verità che Dio esprime. Perché dico questo? Perché questo pensiero e questa visione sono ostili a Dio, tradiscono Dio, negano Dio e non sono compatibili con la verità. Quando una persona comprende la verità, riesce a capire a fondo questo problema e si accorge di avere dentro sé molte cose opposte a Dio e che Egli fondamentalmente detesta. Questi sono tutti risultati ottenuti sperimentando l’opera di Dio. Senza l’esposizione da parte della parola di Dio e senza il Suo giudizio e castigo, le persone potrebbero pensare di essere diventate sante, di essere piene di amore per Dio e di avere una forte fede in Dio dopo aver creduto in Lui per alcuni anni e aver un po’ modificato il loro comportamento. Ora che comprendono la verità, improvvisamente si rendono conto: “Come possono queste cose corrotte esistere ancora nelle persone? Perché non sono riuscito a riconoscerle prima? La gente è troppo ignorante!”. In quel momento apprendono che l’esposizione da parte di Dio della corruzione dell’uomo è altamente importante e necessaria, e giungono a sapere che se Dio non esponesse né giudicasse la loro corruzione, non sarebbero mai in grado di riconoscerla. Gli uomini sono tutti abili nel fingere e nel camuffarsi. Riescono a camuffarsi piuttosto bene o a nascondersi e impacchettarsi a dovere, ma l’indole corrotta che rivelano e i pensieri profondamente radicati nelle loro menti si oppongono a Dio, e Dio detesta e odia tutto questo. Queste sono le cose che Dio vuole esporre e che le persone dovrebbero arrivare a conoscere. Tuttavia, la gente spesso pensa: “Per quanto riguarda il nostro modo di parlare, non abbiamo pronunciato alcuna parola che si opponga a Dio e possediamo la ragione. Per quanto riguarda il nostro comportamento, non abbiamo commesso nulla di inappropriato e siamo già arrivati al punto in cui svolgiamo i nostri doveri in modo del tutto corretto. Non abbiamo problemi eclatanti, quindi cos’altro dovremmo scoprire di noi stessi? Conoscere noi stessi è davvero necessario?”. Questa visione è in linea con i fatti? Se così è, perché la gente continua sempre a confessare i propri peccati a Dio? Perché continua a rivelare con frequenza la propria indole corrotta e persino a commettere trasgressioni? Quindi, più ti consideri buono sotto un certo aspetto, più vale la pena di cercare la verità, riflettere e conoscere te stesso sotto quello stesso aspetto. Solo così facendo potrai davvero conoscere la tua indole corrotta, nonché essere purificato e perfezionato da Dio. Questo è il risultato dell’esperienza dell’opera di Dio.
Sono in molti a credere che la pietà filiale sia gradita a Dio e benedetta da Dio. Pensano che essere devoti ai propri genitori sia una cosa sicuramente gradita a Dio, poiché ritengono che la pietà filiale sia del tutto naturale e giustificata e che dimostri che un individuo ha coscienza e che non ha dimenticato le proprie origini. Secondo le nozioni tradizionali, questi individui sono considerati brave persone e figli devoti. In materia di devozione filiale, ricevono l’approvazione di tutti. Sono amati da tutti, oltre che dai loro genitori. Perciò, naturalmente tu supponi che piacciano anche a Dio e vuoi credere che: “A Dio deve piacere chi mostra pietà filiale verso i propri genitori: Gli piacciono di sicuro!”. Quindi, smetti di svolgere il tuo dovere e torni a casa per mostrare pietà filiale ai tuoi genitori. Così facendo, sei sempre più motivato e sempre più convinto che ciò sia giustificato e corretto e che stai praticando la verità. Inconsciamente, cominci a credere di aver già soddisfatto Dio e di possedere il capitale necessario per ottenere la Sua approvazione, la Sua gioia e il Suo riconoscimento. Quando Dio ti dice che Lo stai sfidando e tradendo, o che non sei affatto cambiato, ti opponi e Lo giudichi. Neghi le Sue parole sostenendo che Egli Si sbaglia. Che genere di problema è questo? Quando Dio afferma che sei buono e ti approva, tu lo accetti. Ma quando Dio espone che ti stai ribellando a Lui e Lo stai sfidando, neghi e rifiuti di accettare la cosa e addirittura ti opponi a Dio e Lo giudichi. Che genere di indole è questa? È evidente che gli uomini sono arroganti, presuntuosi e ipocriti. Di solito sembrano in grado di riconoscere che la parola di Dio è la verità e tutti ritengono di essere sottomessi a Dio, ma quando Lui li giudica ed espone la loro indole corrotta, nessuno di loro presta attenzione alle Sue parole e nessuno confronta le proprie azioni con la Sua parola ogni volta che compie un’azione. Si limitano invece a qualche chiacchiera ed è fatta, oppure recitano qualche verso della parola di Dio durante le riunioni, condividendo un po’ su di esse, e poi sono a posto. In realtà, quando compi delle azioni, non pratichi affatto secondo la parola di Dio. Quindi, per quale motivo leggi e condividi sulla parola di Dio? Non metti in pratica la parola di Dio quando ti succede qualcosa e non vivi secondo la parola di Dio, quindi perché la leggi? Non è soltanto una formalità? È possibile comprendere la verità in questo modo? È possibile ottenere la verità? Credere in Dio in questo modo non ha senso. Molti si limitano a leggere un po’ la parola di Dio, giungono a comprenderne il significato letterale e, pronunciando qualche parola e dottrina, pensano di aver compreso la verità e di possedere la verità realtà. C’è chi dice: “Sto condividendo sulla parola di Dio, quindi come possono essere solo parole e dottrine?”. Non conosci l’essenza della parola di Dio, non metti in pratica la Sua parola e di certo non ne hai una conoscenza esperienziale, perciò quando condividi su di essa stai pronunciando parole e dottrine. Certo, la parola di Dio è la verità, ma tu non la comprendi realmente e non la metti in pratica, quindi ciò che comprendi è solo dottrina. Siete in grado di capire questo? Sentite che l’ascolto di queste parole abbia toccato un punto dolente? Direte: “Non onorare i miei genitori, non è forse un’offesa terribile? I requisiti che Dio ha per le persone non sono forse incuranti dei loro sentimenti?”. Ditemi, gli standard che Dio richiede all’uomo sono elevati? In realtà, non sono elevati: in base alla coscienza e alla ragione dell’uomo, sono tutti standard che le persone sono in grado di soddisfare. È a causa dell’influenza degli affetti umani e poiché la cultura tradizionale ha già messo radici solide e incrollabili nei loro cuori, che le persone sentono che i requisiti di Dio sono troppo elevati e davvero fuori dalla loro portata. Questo è dovuto a una mancanza di comprensione della verità. Se riuscirai davvero a comprendere la verità e a vedere fino in fondo la vera natura di questo problema, sarai in grado di affrontarlo e gestirlo nel modo giusto. Le persone sono influenzate dalla cultura tradizionale da migliaia di anni. Le filosofie e le leggi sulla condotta personale di Satana hanno già messo radici nel cuore delle persone. Poiché vivi in base a queste idee, che cosa hai vissuto esattamente? Hai vissuto un’umanità normale? Hai vissuto una vita vera? Vale la pena che tu conosca e analizzi questo argomento. Devi riflettere su ciò che hai acquisito dalla cultura tradizionale e dalle filosofie e opinioni di Satana, se queste cose costituiscono davvero la verità e su ciò che ne ricavi. Dopodiché dovresti condividere su questi argomenti e analizzarli in base alla parola di Dio. Così facendo, ti sarà facile scoprire la verità. Una volta compresa la verità e colte le intenzioni di Dio, capirai che la coscienza e la ragione dell’uomo sono in grado di soddisfare tutti i requisiti posti da Dio agli uomini. Naturalmente, non ti lamenterai più dicendo che Dio esige troppo dall’uomo. Dirai invece: “Comprendiamo i principi, abbiamo un percorso di pratica e sappiamo come gestire queste cose”. In tal modo, a poco a poco, entrerai nella realtà della parola di Dio. Questo è il processo di comprensione della verità.
Alcuni dei versetti biblici citati in questo sito web sono tratti da
La Sacra Bibbia – Nuova Riveduta 2006 – versione standard
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