Solo eliminando le proprie nozioni si può intraprendere il giusto cammino della fede in Dio (1) Parte 1

Credete in Dio da tutti questi anni e, benché comprendiate alcune verità, dentro ciascuno dei vostri cuori ci sono le vostre interpretazioni, credenze e fantasie, e tutte contravvengono completamente alla verità e alle intenzioni di Dio e le contraddicono. Che cosa sono queste cose? Nozioni umane. Anche se l’uomo non ha affatto la verità, la sua mente è capace di produrre molte nozioni e fantasie, che sono tutte incompatibili con la verità. Ogni cosa che è in contrasto con la verità attiene alle nozioni e alle fantasie dell’uomo. Dunque come nascono le nozioni dell’uomo? Ci sono molte cause diverse. In parte dipende dal condizionamento della cultura tradizionale, oltre che dalla divulgazione e dall’inculcazione della conoscenza, dall’impatto delle tendenze sociali e degli insegnamenti familiari eccetera. In Cina, un Paese governato da millenni dall’ateismo, quale comprensione e definizione di Dio hanno le persone? Pur essendo invisibile e intangibile, Egli esiste davvero, è in grado di volare qua e là nell’aria, andando e venendo senza lasciare traccia, apparendo e scomparendo all’improvviso, è capace di attraversare i muri senza essere ostacolato da alcun materiale o alcuno spazio, e dotato di capacità straordinarie, del tutto onnipotente; queste sono le nozioni e le fantasie che gli uomini hanno riguardo a Lui. Come nascono, dunque, le fantasie e le nozioni umane? Sono prevalentemente legate all’istruzione e al condizionamento della cultura tradizionale. L’insegnamento dell’ateismo circola in Cina da millenni e molto tempo fa ha piantato i suoi semi atei nell’intimo del cuore delle persone. Durante questo periodo, Satana e spiriti malvagi di ogni tipo hanno compiuto molti segni e miracoli tra la gente per fuorviarla e controllarla. Queste cose si diffondono in lungo e in largo tra gli esseri umani e hanno un impatto terribile. Questi spiriti malvagi agiscono sconsideratamente per fuorviare, turlupinare e danneggiare le persone, e così queste ultime hanno sviluppato molte nozioni e fantasie riguardo a Dio. In conclusione, le nozioni e le fantasie umane vengono interamente dal condizionamento sociale malvagio e dall’indottrinamento di Satana. Dai tempi antichi fino a oggi, generazione dopo generazione, gli esseri umani hanno ricevuto l’insegnamento di Satana e la divulgazione e l’indottrinamento della cultura e del sapere tradizionali, e così hanno prodotto nozioni e fantasie di ogni tipo. Anche se queste cose non hanno influito direttamente sul loro lavoro, sui loro studi e sulla loro vita normale, sono queste nozioni e fantasie a essere state un ostacolo enorme al fatto che le persone accettassero l’opera di Dio e vi si sottomettessero. Anche se gli uomini hanno accettato l’opera di Dio, queste cose costituiscono ancora un grande impedimento alla loro conoscenza di Dio e alla loro sottomissione a Lui, facendo sì che abbiano pochissima fede, che si sentano spesso negativi e deboli, e che trovino molto difficile rimanere saldi nelle prove, anche dopo molti anni passati a credere in Dio. Queste sono le conseguenze dell’avere nozioni e fantasie.

La maggior parte della gente crede che la fede in Dio significhi fare cose buone ed essere persone buone. Per esempio, i più pensano che un individuo sia un credente in Dio solo se fa l’elemosina ai poveri. Se qualcuno fa molte cose buone e viene elogiato dagli altri, egli ringrazia Dio dal profondo del cuore e dice alle persone: “Non ringraziarmi. Dovresti ringraziare il Dio in cielo, perché è stato Lui a insegnarmi a fare questo”. Dopo aver ricevuto i complimenti degli altri, si sente molto soddisfatto e confortato, e crede che la fede in Dio sia buona, che gli uomini lo approvino e che sicuramente anche Dio lo approverà. Da dove viene questa sensazione di conforto? (Dalle sue nozioni e fantasie.) È reale o falsa? (Falsa.) Ma per questo individuo è reale, e costui si sente molto radicato, concreto e reale, perché ciò che ha perseguito è questa sensazione di conforto. Come nasce quest’ultima? Tale impressione sbagliata è nata per via delle sue nozioni, e sono state queste ultime a indurlo a pensare che sia così che dovrebbe essere la fede in Dio, che occorra essere questo tipo di persona e agire in questo modo, che Dio sarà sicuramente soddisfatto di lui perché ha fatto queste cose e che di certo, alla fine, raggiungerà la salvezza ed entrerà nel Regno dei Cieli. Da dove viene questo “di certo”? (Dalle nozioni umane.) Sono le sue nozioni e fantasie a dargli questa certezza e questa impressione sbagliata e a farlo sentire così a suo agio. E Dio come valuta e determina realmente tale questione? È solo un tipo di buon comportamento, adottato in conformità con le nozioni e la bontà umane. Un giorno, questo individuo fa qualcosa che va contro i principi e viene sottoposto a potatura, e allora scopre che i criteri di Dio per valutare le persone buone non sono come pensava e che le Sue parole non dicono nulla di simile, e così sviluppa opposizione e pensa: “Non sono una persona buona? Lo sono stato per tutti questi anni e nessuno ha mai detto il contrario. Solo Dio dice che non lo sono!” Non c’è forse un problema qui? Com’è sorto? A causa delle nozioni di costui. Qual è il principale colpevole qui? (Le nozioni.) Il principale colpevole sono le nozioni umane. Esse inducono spesso gli individui a fraintendere Dio, a formulare di frequente ogni genere di richieste e giudizi su di Lui e ad avere criteri di ogni tipo per valutarLo; fanno sì che le persone usino spesso certi pensieri e opinioni errati per stabilire se le cose siano giuste o sbagliate, se qualcuno sia buono o cattivo e se sia leale verso Dio e abbia fede in Lui. Qual è la causa alla radice di questi errori? Le nozioni umane. Le nozioni umane non avranno forse effetto su ciò che le persone mangiano o su come dormono, né avranno conseguenze sulla loro vita normale, ma esistono nella mente e nei pensieri degli uomini, rimangono attaccate alle persone come un’ombra e le seguono sempre dappertutto. Se non riesci a eliminarle in tempo, domineranno sempre il tuo modo di pensare, il tuo giudizio, il tuo comportamento, la tua conoscenza di Dio e il tuo rapporto con Lui. Ora lo vedi chiaramente? Le nozioni sono un grave problema. Le nozioni che gli esseri umani hanno riguardo a Dio sono come un muro che si frapponga fra loro e Dio, impedendo loro di vedere il vero volto di Dio e la Sua vera indole ed essenza. Perché? Perché gli esseri umani vivono in mezzo alle loro nozioni e fantasie e le usano per stabilire se Dio abbia ragione o torto e per misurare, giudicare e condannare tutto ciò che Dio fa. In tal modo, in che condizione precipitano gli esseri umani? Possono realmente sottomettersi a Dio se vivono in mezzo alle loro nozioni? Possono avere una vera fede in Lui? (No, non possono.) Anche quando le persone si sottomettono un po’ a Dio, lo fanno secondo le loro nozioni e fantasie. Quando si fa affidamento sulle proprie nozioni e fantasie, tale sottomissione viene contaminata da questioni personali che appartengono a Satana e al mondo ed è in contrasto con la verità. Il problema delle nozioni umane riguardo a Dio è grave; è una questione importante fra uomo e Dio che deve essere risolta con urgenza. Tutti coloro che si presentano dinanzi a Dio portano con sé delle nozioni, portano con sé ogni genere di sospetti riguardo a Dio. Oppure si può dire che portino con sé anche una miriade di malintesi riguardo a Dio di fronte a tutto ciò che Egli dona loro, di fronte alle Sue disposizioni e orchestrazioni. E che cosa ne sarà del loro rapporto con Dio? Gli esseri umani fraintendono continuamente Dio, sono sempre sospettosi nei Suoi riguardi e usano il proprio metro per valutare se Dio abbia ragione o torto, per valutare ogni Sua parola e ogni Sua opera. Che tipo di comportamento è questo? (Ribellione e sfida.) Esatto, si tratta di persone che si ribellano a Dio, che Lo sfidano e Lo condannano, e che Lo giudicano, Lo bestemmiano e si mettono in competizione con Lui e, nei casi gravi, vogliono portarLo in tribunale e ingaggiare una “battaglia decisiva” contro di Lui. Qual è il livello più grave che le nozioni umane possono raggiungere? Rinnegare il vero Dio Stesso, negare che le Sue parole siano la verità e condannare la Sua opera. Quando le nozioni umane raggiungono questo livello, le persone rinnegano automaticamente Dio, Lo condannano, Lo bestemmiano e Lo tradiscono. Non solo rinnegano la Sua esistenza, ma si rifiutano di accettare la verità e di seguirLo; non è spaventoso? (Sì.) È un problema spaventoso. Si può dire che le nozioni siano totalmente dannose per le persone, senza nemmeno un beneficio. È per questo che oggi teniamo una condivisione sulle nozioni, analizzando cosa siano e quali alberghino negli individui; è veramente necessario. Quali nozioni emergeranno normalmente dentro di voi? Quali dei vostri pensieri, interpretazioni, giudizi e opinioni attengono alle vostre nozioni? Non vale forse la pena prendere in considerazione tale questione? Il comportamento umano non attiene alle nozioni, ma i pensieri e le opinioni dietro quel comportamento sono legati direttamente a esse. Le nozioni umane non escono dall’ambito dell’opera di Dio. Uno: le varie nozioni che le persone hanno riguardo alla fede in Dio. In altre parole, gli individui hanno fantasie e definizioni diverse della fede in Dio, di cosa dovrebbero acquisire attraverso di essa e di quale cammino dovrebbero percorrere nella fede in Lui, e così arrivano ad avere ogni genere di nozioni. Due: le nozioni umane sull’incarnazione di Dio. Gli uomini hanno ancora più fantasie e definizioni dell’incarnazione, e così arrivano automaticamente ad avere molte nozioni: queste cose sono collegate. Tre: le nozioni che le persone hanno riguardo all’opera di Dio. Gli individui hanno varie fantasie e definizioni diverse riguardo alla verità che Dio esprime, all’indole che Egli rivela e al modo in cui opera, e così arrivano ad avere molte nozioni. Possiamo suddividere questi tre punti ancora più nel dettaglio, tuttavia essi coprono, fondamentalmente, tutte le nozioni umane, perciò condividiamo su di essi a uno a uno.

Parliamo ora del primo punto, le varie nozioni che le persone hanno riguardo alla fede in Dio. Questi tipi di nozioni sono, in certa misura, di ampia portata. A prescindere dal fatto che gli individui siano estranei alla fede in Dio o che abbiano creduto in Lui in precedenza, quando iniziano a credere in Dio hanno molte nozioni e fantasie. Quando cominciano a leggere la Bibbia, sentono un impeto nel cuore e pensano: “Sarò una persona buona; entrerò in cielo”. In seguito arrivano ad avere ogni genere di fantasie e definizioni o di idee fisse sulla fede in Dio, e giungeranno sicuramente ad avere nozioni diverse. Per esempio, gli uomini immaginano cose di ogni genere riguardo al tipo di persona che dovrebbero essere dopo aver iniziato a credere in Dio. Qualcuno dice: “Dopo aver cominciato a credere in Dio, smetterò di fumare sigarette, di bere alcol e di giocare d’azzardo. Non andrò in quei luoghi malvagi. Parlerò educatamente con le persone e sorriderò”. Che cos’è questa? È una nozione, oppure è il modo in cui gli individui dovrebbero comportarsi? (Il modo in cui dovrebbero comportarsi.) Questa è un’espressione di umanità normale, e gli uomini dovrebbero agire in questo modo. Questa non è una nozione né una fantasia; tale modo di pensare è perfettamente razionale e ragionevole. Un qualche fratello anziano asserisce: “Sono vecchio e credo in Dio da tutti questi anni. Dovrei dare un esempio ai giovani con il modo in cui parlo e in cui faccio le cose. Non dovrei ridacchiare o agire in maniera inappropriata per la mia età. Dovrei sembrare dignitoso e istruito e avere il contegno di un gentiluomo raffinato”. Così, quando parla ai giovani, ha una faccia seria e trabocca di parole e locuzioni letterarie e, quando i giovani lo vedono, si sentono a disagio e non vogliono avvicinarsi. I fratelli e le sorelle danzano e lodano Dio alle riunioni, e questo fratello anziano crede di dover controllare la brama nei propri occhi e guarda soltanto ciò che è appropriato, dunque si astiene dall’osservare, ma in cuor suo borbotta comunque: “Questi giovani vivono molto liberamente; perché io vivo sentendomi così afflitto? Tuttavia è necessario sentirsi un po’ afflitti quando si crede in Dio, perché chi ha fatto in modo che diventassi così vecchio?” Dice di non dover guardare coloro che danzano, ma lancia comunque occhiate di nascosto, facendo palesemente una messinscena. Come nasce questa messinscena? Come accade che costui arrivi a essere in questo stato di imbarazzo? Succede perché ha una fantasia sul comportamento e sulle espressioni che dovrebbe avere nella fede in Dio e, dominati da questa fantasia, il suo modo di parlare e le sue azioni diventano furtivi e fasulli. Per esempio, durante i canti nelle riunioni, alcuni battono le mani mentre cantano, lasciandosi andare, mentre questo fratello anziano è muto e imbambolato come un morto, senza alcuna vitalità o sembianza umana. Ritiene che, poiché è vecchio, debba avere l’aria di un vecchio e non agire come un bambino, ingenuo ed esposto allo scherno altrui. In breve, ogni cosa che esprime è soltanto una messinscena ed egli si costringe semplicemente a fingere di essere un pezzo grosso. È forse edificante per gli altri assistere a un simile comportamento fasullo? (No.) Come ti senti quando vedi tutto questo? Primo, hai la sensazione che costui sia ipocrita e ciò ti fa sentire a disagio; secondo, hai l’impressione che costui sia falso e provi anche un senso di nausea e disgusto e, quando conversi con lui, ti senti soffocato e vincolato, incapace di parlare liberamente. Se non sei cauto, ti fa la ramanzina, dicendo: “Guarda cosa siete diventati voi giovani, corrotti fin nel midollo! Mangiate bene e indossate bei vestiti, mangiando come noi eravamo soliti fare a capodanno e in occasione di altre festività, e siete ugualmente schizzinosi e insoddisfatti. Quando eravamo piccoli, le uniche cose che avevamo da mangiare erano pula di cereali ed erbe selvatiche”. Ostenta la sua anzianità e fa la predica agli altri, e i giovani lo evitano. Costui non lo capisce e addirittura critica la loro mancanza di rispetto verso gli anziani e il loro cattivo comportamento. Queste cose che dice non sono forse cariche di nozioni e di volontà umana, difformi dalla verità e incapaci di essere edificanti per gli altri? Tutto ciò è secondario, però. Quel che è fondamentale è: costui riesce forse a comprendere la verità agendo in questo modo? (No.) Ciò è forse utile e vantaggioso per entrare nella verità realtà? (No.) Praticare e comportarsi in questo modo, vivere così giorno dopo giorno, può forse consentirgli di vivere dinanzi a Dio? Si è mai domandato: “La mia interpretazione della fede in Dio è in linea con la verità e con le richieste di Dio? Che cosa richiede Dio? Che tipo di persona ama? C’è una qualche discrepanza tra la mia comprensione e ciò che Egli richiede?” Sicuramente non ha mai riflettuto su queste domande. Se l’avesse fatto, allora, anche se non avesse trovato le risposte, non si comporterebbe in modo così stolto. Qual è dunque la causa alla radice di questo suo comportamento? (Le nozioni.) E qual è la causa alla radice del fatto che sia arrivato ad averle? La sua comprensione fallace di come le persone che credono in Dio dovrebbero comportarsi ed esprimersi. E come è nata questa comprensione fallace? Qual è la sua fonte? Ci sono il condizionamento della cultura tradizionale e gli insegnamenti impartiti a scuola. Per esempio, i giovani dovrebbero rispettare gli anziani e amare i bambini, mentre gli anziani dovrebbero comportarsi come si addice alla loro età eccetera. Costui sviluppa pertanto vari comportamenti bizzarri, a volte agendo stranamente e altre facendo espressioni strane, ma in ogni caso non sembra del tutto normale. A prescindere dal fatto che agisca stranamente o che faccia espressioni strane, finché non comprende la verità o le richieste di Dio, e finché non ricerca la verità, allora il modo in cui agisce sarà sicuramente scollegato dalla verità. In una questione così elementare – un semplice comportamento esteriore –, le persone fanno queste cose assurde perché hanno delle nozioni radicate nel cuore. Quando gli individui non comprendono la verità, le parole di Dio e le Sue intenzioni, allora non capiscono quali siano i criteri che Egli richiede alle persone. Quando gli anziani non comprendono i criteri che Dio richiede agli uomini, mettono in atto comportamenti ed espressioni strani e azioni assurde; quando i giovani non capiscono i criteri richiesti da Dio e la loro fede in Lui si basa sulle loro fantasie e nozioni, allora anche loro mettono in atto certe espressioni e condotte sbagliate. Quali? Per esempio, alcuni giovani vedono nelle parole di Dio che Egli richiede alle persone di vivere pure e aperte, fresche e vivaci, come bambini, e pensano: “Saremo sempre neonati dinanzi a Dio e non cresceremo mai, perciò dobbiamo camminare e parlare come bambini. Ora so come essere un membro del popolo eletto di Dio e un Suo seguace, e ora comprendo cosa significhi essere come un bambino. In passato ero ingannevole, mostrandomi molto sofisticato, intorpidito e ottuso, ma in futuro dovrò agire in modo più fresco e vivace”. In seguito osservano come i giovani agiscono nella società al giorno d’oggi e, una volta che hanno stabilito il modo in cui agire, cominciano a praticarlo tra i fratelli e le sorelle, rivolgendosi a tutti con voce da bambino, esercitando una pressione sulla propria gola quando parlano, e usando un dolce tono infantile. Nella loro mente pensano che solo questo tipo di voce sia la voce di un bambino, mentre allo stesso tempo compiono certi gesti strani che fanno sentire le persone incredibilmente in imbarazzo e a disagio. Non hanno capito cosa intende Dio per essere puri e aperti, freschi e vivaci come un bambino, e tutto ciò che fanno è soltanto un comportamento esteriore: finzione, simulazione e affettazione. La comprensione degli individui di questo tipo è distorta. Qual è la questione più seria qui? Non solo costoro sono incapaci di comprendere il puro significato delle parole di Dio ma, al contrario, le mescolano con il comportamento, le azioni e le tendenze dei non credenti. Questo non è forse un errore? Non vengono a ricercare dinanzi a Dio, non leggono le Sue parole e non ricercano la verità; invece analizzano e studiano le cose usando il cervello, oppure cercano una base teorica tra i non credenti, nella cultura tradizionale o nel sapere scientifico. Questo non è un errore? (Sì.) È l’errore più grande. Dove esiste una qualche verità nel sapere dei non credenti? Se stai cercando una base per come comportarti, puoi ricercare la verità soltanto nelle parole di Dio. In ogni caso, a prescindere da quale livello di comprensione le persone riescano a raggiungere, ciascuna delle parole di Dio e ciascuna delle Sue richieste all’uomo è concreta e dettagliata, e assolutamente non così semplice come sembra nelle nozioni e nelle fantasie umane. Le richieste di Dio all’uomo non sono un ornamento per l’aspetto esteriore, non sono meri comportamenti, né tantomeno solo un modo di fare le cose, bensì sono i criteri che Dio richiede alle persone; sono i principi e i criteri secondo cui l’uomo dovrebbe comportarsi e agire, e questi principi sono ciò che gli individui dovrebbero padroneggiare e possedere. Se non condivido chiaramente su questi problemi nel dettaglio, allora le persone comprendono soltanto una qualche dottrina e trovano difficile entrare nella verità realtà.

Ciò su cui abbiamo appena condiviso sono le nozioni e le fantasie che gli uomini hanno riguardo alla fede in Dio in termini di comportamento esteriore. Quali altre conoscete, in questi termini? A proposito di nozioni, queste ultime sono giuste o sbagliate? (Sbagliate.) Sono positive o negative? (Negative.) Sono decisamente contrarie alle richieste di Dio e alla verità; non sono conformi alla verità. A prescindere dal fatto che le persone se le inventino di sana pianta o che esse abbiano una qualche base, in ogni caso nessuna di loro ha qualcosa a che fare con la verità. Qual è dunque lo scopo di tenere una condivisione su queste nozioni e di analizzarle? Anzitutto rendere gli individui consapevoli di cosa siano le nozioni e, nello stesso momento in cui scoprono che si tratta di nozioni, anche permettere loro di comprendere quale sia la verità prima di entrarvi. Lo scopo di tutto questo è consentire alle persone di capire l’essenza della verità, che consiste nel presentarsi autenticamente dinanzi a Dio. Per quanto ragionevoli siano le tue nozioni o per quanta base abbiano, sono pur sempre nozioni; non sono la verità né possono sostituirla. Se le consideri alla stregua della verità, allora essa non ha nulla a che fare con te, tu non hai nulla a che fare con la fede in Dio e la tua fede è inutile. Per quanto lavori o ti affaccendi per Dio, o per quanto alto sia il prezzo che paghi per Lui, quale sarà il risultato finale, se fai tutto questo in base alle tue nozioni e fantasie? Nulla di ciò che fai avrà qualcosa a che vedere con la verità o con Dio; Egli lo condannerà e non lo approverà. Questi sono gli esiti vantaggiosi e dannosi. Ormai dovreste aver capito quanto sia importante eliminare le proprie nozioni e fantasie.

Qual è il primo passo nell’eliminazione delle nozioni? Discernere e riconoscere cos’è una nozione. Quando la casa di Dio ha iniziato a girare film, è accaduta una cosa ripugnante nel gruppo di produzione video, legata alle nozioni umane. Ora prendo tale questione per analizzarla, non allo scopo di condannare qualcuno, ma per permettervi di crescere nel discernimento, affinché vi ricordiate di tale questione, approfondiate la vostra comprensione delle nozioni per suo tramite e sappiate quanto esse siano dannose per gli uomini. Se non parlassi di tale questione, potreste pensare che non sia una cosa importante. Tuttavia, dopo che l’avrò analizzata, sicuramente annuirete e converrete che lo è. Quando si tratta di realizzare film, c’è la questione di quale colore e modello di vestiti scegliere. Alcuni, particolarmente conservatori, usavano unicamente il grigio spento e il cachi. Perplesso, mi sono domandato che senso avesse. Perché sceglievano indumenti di quei colori? Il ricorso esclusivo al grigio spento e al cachi rendeva l’intera ambientazione particolarmente cupa e, quando l’ho visto, Mi sono sentito molto a disagio. Perché non avevano scelto qualcosa di più colorato? Avevo già detto che l’abbigliamento poteva essere variopinto e che i modelli dovevano essere appropriati ed eleganti. Allora perché le persone relegavano le parole di Dio e le richieste della Sua casa in fondo alla mente senza prestare loro alcuna attenzione, scegliendo invece tessuti grigio spento e cachi per confezionare i vestiti? Perché si comportavano in questo modo? Non vale la pena rifletterci? Qual era la causa alla radice di tutto questo? Le persone non comprendevano la verità, non ascoltavano quanto veniva detto e non erano sottomesse; la causa era il fatto che esse hanno dentro di sé una natura che tradisce Dio. Che cos’è questa natura? Che cos’è questa indole? Quel che è più importante, gli individui non amano la verità e sono capaci di rifiutarsi di accettarla, e il loro cuore è indurito. Dicono di essere pronti a sottomettersi alle disposizioni di Dio e a ricercare la verità ma, quando fanno le cose, le fanno soltanto secondo le loro preferenze per raggiungere i loro obiettivi. Se fosse una tua questione di vita personale, allora fare ogni cosa come desideri non sarebbe grave, perché ha a che fare solo con il tuo ingresso nella vita. Ora, tuttavia, svolgi il tuo dovere nella chiesa, e le conseguenze di agire in quel modo riguardano l’opera di Dio e la Sua gloria, nonché la reputazione della chiesa; se le persone agiscono sconsideratamente secondo la loro volontà, rischiano di disonorare Dio. La Sua casa non interferisce con il modo in cui gli individui si vestono; il principio è apparire decoroso e adeguato, affinché tu sia edificante per gli altri quando ti vedono. È forse appropriato, tuttavia, che qualcuno proponga di vestirsi solo di grigio spento e cachi quando si gira un film? Qual era l’essenza di questo problema? Il fatto che le persone facessero le cose affidandosi alle loro nozioni e che considerassero il grigio spento e il cachi un segno e un simbolo di qualcuno che crede in Dio e Lo segue. Si può affermare che definissero questi colori come tinte conformi alla verità, alle intenzioni di Dio e alle Sue richieste. Era un errore. Non c’è nulla di male in questi colori in sé ma, se le persone fanno le cose in base alle loro nozioni e trasformano queste tinte in una sorta di simbolo, allora è un problema. Questa conseguenza è stata provocata dalle loro nozioni, e queste idee e pratiche sono nate perché avevano nel cuore tali nozioni. Gli individui trattano queste nozioni e fantasie come se fossero la verità, considerando il grigio spento e il cachi un simbolo per l’abbigliamento dei credenti in Dio, mettendo contemporaneamente da parte la verità, le parole e le richieste di Dio ed escludendole, per poi sostituirle con nozioni e criteri umani; era questa la causa alla radice del problema. In realtà, la scelta dei colori e dei modelli dell’abbigliamento è una cosa esteriore che non ha nulla a che fare con la verità, ma queste cose assurde sono accadute a causa delle nozioni umane e hanno creato un certo impatto negativo, e così era necessaria la verità per risolvere la questione.

Quando gli uomini credono in Dio, qualunque questione incontrino o in qualsiasi problema incappino, le loro nozioni emergono costantemente ed essi continuano a usarle. Vivono sempre secondo le loro nozioni e ne sono vincolati, dominati e controllati. Ciò determina i loro pensieri, il loro comportamento, i loro modi di vivere e principi di condotta, la direzione della loro vita e i loro obiettivi, oltre alla maniera in cui trattano le parole e l’opera di Dio, così che tutte queste cose sono influenzate dalle loro nozioni ed essi non vengono affatto affrancati e liberati tramite la verità. Credendo in Dio in questo modo e aggrappandosi sempre alle nozioni, dopo dieci o vent’anni, fino a oggi, gli individui mantengono invariate le nozioni che avevano all’inizio. Nessuno le ha analizzate, le persone stesse non le hanno mai esaminate, né tantomeno hanno mai accettato di essere sottoposte a potatura. Non le hanno mai affrontate seriamente, perciò, a prescindere da quanti anni di fede in Dio hanno alle spalle, raccolgono risultati oppure no? Sicuramente no. Il rapporto tra l’uomo e Dio migliora gradualmente attraverso il processo dell’analisi e dell’interpretazione costanti delle nozioni, e poi della loro eliminazione; non c’è forse un lato concreto in questo? (Sì.) Se invece le tue nozioni restano continuamente nella fase in cui erano quando hai iniziato a credere in Dio, allora si può dire che il tuo rapporto con Lui non sia migliorato affatto. Quando si tratta di credere in Dio, quali altre nozioni su cui fate affidamento per vivere non avete eliminato? Quali nozioni ritenete sempre che siano giuste, che siano cose conformi alla verità, e quali, a vostro giudizio, non sono un problema? Quali possono influire sul tuo comportamento, sul tuo perseguimento e sulle tue opinioni sulla fede in Dio, facendo sì che il tuo rapporto con Lui sia sempre tiepido e né vicino né distante? Credi erroneamente di amare moltissimo Dio, che la tua fede in Lui e la tua lealtà nei Suoi confronti siano cresciute, che la tua determinazione a soffrire sia aumentata, quando, di fatto, per Dio non hai neppure la minima verità realtà. Tutti dovreste analizzare tale questione, e ciascuno di voi avrà sicuramente molte nozioni su cui fa affidamento per vivere, che sono ancora presenti e che non avete eliminato. Questo è un problema molto grave.

Ho fatto tre esempi delle nozioni che le persone hanno riguardo alla fede in Dio, dunque ora siete più consapevoli di quali nozioni avete in merito a questo aspetto? (Sì.) Allora diteMi, quali altre nozioni e fantasie possono impedire alle persone di praticare la verità e influire sullo svolgimento del loro dovere e sul loro rapporto normale con Dio, cioè quali sono le nozioni che possono impedire loro di presentarsi dinanzi a Lui e che hanno un impatto diretto sulla loro conoscenza di Dio? (Secondo una mia nozione molto forte, se riesco a svolgere normalmente il mio dovere ogni giorno, allora, credendo in Dio in questo modo, posso raggiungere la salvezza.) Credere di poter raggiungere la salvezza svolgendo il proprio dovere è una nozione e una fantasia. È dunque importante svolgere il proprio dovere in modo accettabile? Le persone che non lo fanno possono raggiungere la salvezza? Se qualcuno svolge il proprio dovere sconsideratamente, allora questo attiene all’intralcio e al disturbo dell’opera di Dio. Non solo qualcuno che fa questo non raggiunge la salvezza, ma verrà anche punito. Non siete in grado di pensare a queste cose, non le comprendete e non riuscite a vederle chiaramente, eppure dite comunque cose come “Purché svolga il mio dovere, posso raggiungere la salvezza ed entrare nel Regno dei Cieli”. Questo è forse in linea con le parole di Dio? Questa idea è solo una pia illusione; come potresti ottenere questo risultato così facilmente? Non accettare la verità si può forse considerare alla stregua di avere fede in Dio? Una persona può raggiungere la salvezza senza liberarsi della propria indole corrotta? Dentro di voi avete moltissime cose attinenti alle nozioni e alle fantasie. Tutti i tipi di fantasie, interpretazioni e definizioni che non sono conformi alla verità attengono alle nozioni. Quali altre nozioni avete? (Io penso che più è importante il dovere che svolgo e più risultati conseguo che rendono testimonianza a Dio, e più merito otterrò, più Egli mi approverà e più saranno grandi le mie benedizioni in futuro.) Anche questa è una nozione. In breve, le nozioni vengono tutte immaginate e dedotte dal nulla da parte degli individui. Anche se possono avere un certo fondamento, non derivano da alcuna base nelle parole di Dio o nella verità, bensì sono idee fondate sulle pie illusioni degli uomini e prodotte dal desiderio di essere benedetti. Quando le persone agiscono dominate da un simile pensiero, allora fanno tutti i tipi di cose e pagano un prezzo elevato prima di scoprire di aver commesso un errore e di essere andate contro i principi, prima di rendersi conto che le cose non sono come immaginavano che fossero, e così diventano negative. Un giorno, quando si guardano indietro e si accorgono di aver seguito un cammino facendo affidamento sulle loro nozioni e fantasie, hanno già sprecato moltissimo tempo e vorrebbero tornare sui propri passi, ma non è possibile. Quali altre nozioni nutrite che non avete ancora eliminato? (Io penso che, siccome credo in Dio e mi spendo per Lui, allora Egli dovrebbe benedirmi e darmi dei vantaggi. Quando ho un problema e mi rivolgo a Lui, ritengo che dovrebbe spianarmi la strada e che, poiché credo in Dio, dovrebbe filare tutto liscio. È per questo che quando svolgo il mio dovere e incappo in una situazione difficile, fraintendo Dio e provo risentimento nei Suoi confronti, pensando che non dovrebbe lasciare che mi accadano quelle cose.) Quasi tutti hanno questa nozione; è un tipo di interpretazione che le persone hanno riguardo alla fede in Dio. Pensano che si creda in Dio per acquisire vantaggi e che, se non li acquisiscono, allora questo cammino deve essere sbagliato. Ora questa nozione è stata dunque eliminata? Hai cominciato a correggerla? Quando essa controlla il tuo comportamento o condiziona la direzione verso cui procedi, hai ricercato la verità per eliminarla? Spesso le persone delimitano la fede in Dio nel proprio cuore, ritenendo che, siccome credono in Lui, allora ogni cosa debba essere tranquilla, altrimenti pensano: “Mi spendo e svolgo il mio dovere per Dio, perciò Egli dovrebbe benedire la mia famiglia, benedirla tutta con la pace, fare in modo che io non mi ammali e che tutta la mia famiglia possa essere felice. E benché io svolga il mio dovere, questa è l’opera di Dio, dunque Egli dovrebbe farSi carico di tutta la responsabilità, predisporre bene ogni cosa e far sì che io non incontri difficoltà, pericoli o tentazioni quando svolgo il mio dovere. Se accade qualcosa di questo genere, allora forse non è opera Sua”. Queste sono tutte nozioni degli uomini; le persone rischiano di avere simili nozioni quando non comprendono l’opera di Dio. Queste nozioni compaiono spesso mentre svolgete il vostro dovere? (Sì.) Se credi sempre che le tue nozioni e fantasie siano semplicemente normali e ragionevoli e che sia così che dovrebbero essere le cose, e se non ricerchi la verità per eliminarle, allora non sarai in grado di acquisire la verità e non avrai alcun ingresso nella vita. Per te, la verità non avrà valore né significato e anche la tua fede in Dio sarà priva di senso. Nella fede in Dio, se gli individui mangiano e bevono spesso le Sue parole, partecipano alle riunioni, ascoltano i sermoni, vivono una vita spirituale particolarmente normale, eppure agiscono, si comportano e svolgono il loro dovere facendo affidamento sulle loro nozioni, basando ogni cosa su queste ultime e usandole per valutare se le cose di ogni tipo siano giuste o sbagliate, allora persone come queste non vivono forse schiave delle proprie nozioni? Per quanti sermoni ascoltino o per quanto mangino e bevano le parole di Dio, coloro che vivono secondo le proprie nozioni saranno mai in grado di cambiare? Il loro rapporto con Dio potrà mai migliorare? (No.) Dio approva dunque questo tipo di fede? (No.) Sicuramente no. È per questo che è così importante analizzare le nozioni che le persone hanno.

Quasi nessuno ha delle nozioni quando ha mangiato e bevuto a sazietà e va tutto bene, o quando osserva le cerimonie religiose tradizionali, ma quando Dio compie la Sua opera ed esprime la verità, emergono molte nozioni. Le persone non hanno nozioni quando devono ancora svolgere il loro dovere e si limitano a partecipare normalmente alle riunioni, ma quando Dio chiede loro di svolgere il loro dovere o incontrano difficoltà nel suo svolgimento, allora emergono molte nozioni. Non hanno nozioni quando sono fisicamente a proprio agio e si godono la vita ma, quando si ammalano o incappano nelle avversità, le nozioni emergono spontaneamente. Per esempio, magari, prima che un individuo creda in Dio, il suo lavoro e la sua vita familiare filano tutti lisci ma, dopo che ha iniziato a credere in Dio, succedono alcune cose che non gli piacciono. Talvolta viene giudicato, discriminato, maltrattato e persino arrestato, torturato e lasciato con infermità durature, il che lo fa sentire a disagio e lo induce a pensare: “Perché le cose non sono andate bene durante i miei anni di fede in Dio? Credo nel vero Dio, dunque perché Egli non mi protegge? Come può vedere che vengo picchiato da persone malvagie e calpestato dai diavoli, e non farci caso?” Gli uomini non sviluppano forse queste nozioni? Qual è la ragione dietro questo fatto? Gli individui pensano: “Siccome ora credo in Dio, allora Gli appartengo ed Egli dovrebbe prenderSi cura di me, del mio vitto e alloggio, del mio futuro e destino, oltre che della mia incolumità personale, compresa quella della mia famiglia, e garantire che vada tutto bene per me, che vada tutto tranquillamente e senza incidenti”. E se i fatti non sono come le persone pretendono e immaginano, esse pensano: “Credere in Dio non è positivo o facile come immaginavo. Si scopre che devo ancora subire tutte queste persecuzioni e tribolazioni e superare molte prove nella mia fede in Dio; perché Egli non mi protegge?” Questo ragionamento è giusto o sbagliato? È conforme alla verità? (No.) Allora non dimostra forse che costoro pongono richieste irragionevoli a Dio? Perché gli individui che fanno un simile ragionamento non pregano Dio o non ricercano la verità? Dietro il fatto che Dio porta gli uomini a imbattersi in cose di questo tipo c’è naturalmente la Sua buona volontà; perché essi non capiscono le intenzioni di Dio? Perché non riescono a collaborare alla Sua opera? Dio fa intenzionalmente in modo che gli individui si imbattano in cose di questo genere, affinché possano ricercare e acquisire la verità, affinché vivano facendo affidamento su di essa. Tuttavia le persone non ricercano la verità, bensì valutano sempre Dio usando le loro nozioni e fantasie; è questo il loro problema. È così che devi intendere queste cose spiacevoli: nessuno trascorre tutta la sua vita senza sofferenza. Per alcuni riguarda la famiglia, per altri il lavoro, per altri ancora il matrimonio oppure le infermità fisiche. Tutti devono soffrire. Alcuni dicono: “Perché bisogna soffrire? Come sarebbe bello vivere tutta la vita in pace e felicità. Possiamo evitare di soffrire?” No: tutti devono soffrire. La sofferenza induce gli esseri umani a sperimentare la miriade di sensazioni della vita fisica, che si tratti di sensazioni positive o negative, attive o passive; la sofferenza ti offre emozioni ed esperienze diverse, che per te sono tutte le tue esperienze nella vita. Questo è un aspetto, ed è allo scopo di rendere le persone più esperte. Se in base a questo saprai ricercare la verità e comprendere le intenzioni di Dio, ti avvicinerai sempre più ai criteri che Dio ti richiede. Un altro aspetto è che questa è la responsabilità che Dio assegna all’uomo. Quale responsabilità? Questa è la sofferenza che dovresti patire. Se riesci ad assumerti questa sofferenza e a sopportarla, allora questa è una testimonianza, e non qualcosa di cui vergognarsi. Quando si ammalano, alcuni temono che gli altri vengano a saperlo; pensano che ammalarsi sia qualcosa di vergognoso, quando in realtà non c’è nulla di cui vergognarsi. In quanto persona normale, se durante una malattia sei in grado di sottometterti alle disposizioni di Dio, di sopportare tutti i tipi di sofferenza, e se riesci comunque a svolgere il tuo dovere normalmente, a portare a termine gli incarichi che Egli ti affida, allora questa è una cosa buona o cattiva? È una cosa buona, una testimonianza della tua sottomissione a Dio, del fatto che svolgi lealmente il tuo dovere, ed è una testimonianza che svergogna Satana e trionfa su di esso. Perciò ogni essere creato e ogni membro del popolo eletto di Dio dovrebbe accettare qualsiasi sofferenza e sottoporvisi. È così che devi intenderla, e devi imparare questa lezione e raggiungere la vera sottomissione a Dio. Questo è in linea con la Sua intenzione, ed è il Suo desiderio. È ciò che Egli dispone per ogni essere creato. Il fatto che ti metta in queste situazioni e condizioni equivale a darti una responsabilità, un obbligo e un incarico, perciò dovresti accettarli. Questa non è forse la verità? (Sì.) Purché provenga da Dio, purché sia Lui a farti una simile richiesta e ad avere questa intenzione per te, allora è la verità. Perché si dice che è la verità? Perché, se accetti queste parole come verità, allora sarai in grado di eliminare la tua indole corrotta, le tue nozioni e la tua ribellione, cosicché, quando incontrerai di nuovo delle difficoltà, non andrai contro i desideri di Dio e non ti ribellerai a Lui, cioè sarai in grado di praticare la verità e di sottometterti a Dio. In questo modo riuscirai a rendere una testimonianza che copra Satana di vergogna e ad acquisire la verità e raggiungere la salvezza. Se ti attieni alle tue nozioni e idee, pensando: “Ora credo in Dio, perciò Egli dovrebbe benedirmi. Dovrei essere una persona che viene benedetta”, allora come intendi questa benedizione? La benedizione a cui ti riferisci è una vita di splendore e di prosperità, avere tutto ciò che vuoi mangiare e bere, non ammalarti, nascere con tutto, avere ogni cosa a disposizione e goderti una ricca vita materiale senza dover lavorare. Inoltre significa condurre una vita tranquilla in cui fila tutto liscio, vivendo tra agi eccezionali senza alcun dolore; secondo te è questa la benedizione. Ma, guardandola ora, questa è forse una benedizione? No, è una calamità. Percorrere il cammino della brama dei piaceri carnali ti allontanerà sempre di più da Dio, oltre a farti sprofondare sempre di più in questo mondo malvagio, senza possibilità di liberarti. Quando il Creatore Si rivolge a te, ci sono molte cose a cui non sei disposto a rinunciare, e non riesci ad abbandonare questi piaceri carnali. Anche se Dio ti affida un incarico e ti chiede di svolgere un dovere, fai troppo il prezioso: oggi non ti senti bene, domani non sei di buonumore, ti mancano i tuoi genitori, hai nostalgia del partner e pensi soltanto alle cose carnali ogni giorno, senza svolgere bene alcun dovere, bensì volendo avere più godimento degli altri. Vivi come un parassita; riesci a mettere in pratica la verità? A rendere testimonianza? No. Le persone hanno moltissime fantasie riguardo alla fede in Dio. Immaginano che, dopo essere arrivate a credere in Lui, avranno ricchezza e pace per tutta la vita, che tutti i loro parenti ne beneficeranno con loro, con gli occhi che brillano di invidia, che non saranno mai povere e che non si ammaleranno mai né incapperanno in alcun tipo di sciagura. Tali fantasie fanno sì che le persone abbiano molte richieste irragionevoli verso Dio. Quando arrivi ad averle, il tuo rapporto con Lui è normale o anomalo? Sicuramente anomalo. Queste nozioni e fantasie fanno dunque sì che tu stia dalla parte di Dio o che ti opponga a Lui? Possono soltanto fare in modo che tu osteggi Dio, che competa con Lui e che ti opponga a Lui, e addirittura che Lo tradisca e Lo abbandoni, e questi comportamenti diventano sempre più gravi. In altre parole, una volta che gli individui hanno queste nozioni, non sono più in grado di mantenere un rapporto normale con Dio. Quando arrivano ad avere nozioni su di Lui, allora il loro cuore produce sentimenti di ribellione e negatività. In momenti come questi, le persone dovrebbero ricercare la verità per eliminare queste nozioni. Quando comprendono la verità, quando capiscono l’incarico che Dio affida loro e le molte richieste che Egli ha per la loro fede in Lui, una volta che hanno compreso queste cose e che riescono a comportarsi e ad agire in conformità alle richieste di Dio, allora, in questo modo, le loro nozioni e fantasie verranno eliminate. Una volta che gli uomini arrivano a capire la verità, rinunciano spontaneamente alle loro nozioni e, a quel punto, il loro rapporto con Dio diventa più normale. Eliminare le nozioni equivale a eliminare i fraintendimenti riguardo a Dio. Per dirla in altro modo, solo quando gli individui abbandonano ed eliminano le nozioni capiscono cos’è la verità e quali sono le richieste di Dio.

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