Sei indicatori di crescita nella vita (Parte 2)

Sapete cos’è veramente un fariseo? Ci sono dei farisei intorno a voi? Perché queste persone vengono chiamate “farisei”? Come si descrivono i farisei? Sono persone ipocrite, completamente false, e che mettono su una recita in tutto ciò che fanno. Che tipo di recita mettono su? Fingono di essere buone, gentili e positive. È così che sono in realtà? Assolutamente no. Dato che sono ipocrite, tutto ciò che si manifesta e si rivela in loro è falso; è tutta finzione, non è il loro vero volto. Dov’è celato il loro vero volto? Nel profondo dei loro cuori, costantemente invisibile agli altri. Tutto ciò che manifestano all’esterno è una recita, è tutto falso, ma possono ingannare solo le persone; non sono in grado di ingannare Dio. Se le persone non perseguono la verità, se non mettono in pratica e non sperimentano le parole di Dio, allora non possono veramente capire la verità; e quindi, per quanto bene possano suonare, le loro parole non sono la verità realtà, ma parole e dottrine. Alcuni si concentrano solo sulla ripetizione di parole e dottrine, scimmiottano chi predica i sermoni più elevati, con il risultato che in pochi anni la loro declamazione di parole e dottrine diventa sempre più elevata, e sono ammirati e venerati da molte persone; dopo di che iniziano a fingere, e prestano grande attenzione alle proprie parole e azioni, mostrandosi particolarmente pii e spirituali. Si servono di queste cosiddette teorie spirituali per camuffarsi. Ovunque vadano, non parlano d’altro che di questo, cose pretestuose che si conformano alle nozioni delle persone ma che sono del tutto prive della verità realtà. E predicando queste cose, che sono in linea con le nozioni e i gusti degli uomini, fuorviano molte persone. Agli occhi degli altri, individui di questo tipo sembrano molto devoti e umili, ma ciò in realtà è falso; sembrano tolleranti, pazienti e amorevoli, ma in realtà è una messinscena; dichiarano di amare Dio, ma in realtà è una recita. Gli altri li ritengono santi, ma in realtà costoro fingono. Dove è possibile trovare qualcuno che sia veramente santo? La santità dell’uomo è tutta una farsa. È tutta una recita, una finzione. Esteriormente sembrano fedeli a Dio, ma in realtà stanno solo recitando per farsi vedere dagli altri. Quando nessuno guarda, non sono minimamente leali, e tutto ciò che fanno è superficiale. Apparentemente, si sacrificano per Dio e hanno rinunciato alla famiglia e alla carriera. Ma cosa stanno facendo in segreto? Conducono la loro impresa personale e gestiscono la loro personale operazione all’interno della chiesa, approfittando della chiesa e rubando le offerte di nascosto con il pretesto di star lavorando per Dio… Queste persone sono i moderni, ipocriti farisei. Da dove provengono i farisei? Emergono tra i non credenti? No, tutti loro emergono tra i credenti. Perché queste persone diventano dei farisei? Qualcuno le ha rese tali? Ovviamente no. Qual è la ragione? La causa è il tipo di natura essenza che posseggono, e ciò è dovuto al cammino che hanno intrapreso. Usano le parole di Dio solamente come uno strumento per predicare e trarre profitto dalla chiesa. Armano le loro menti e le loro bocche con le parole di Dio, predicano false teorie spirituali e si presentano come santi, e poi usano questo come un capitale per raggiungere lo scopo di trarre profitto dalla chiesa. Si limitano a predicare dottrine, ma non hanno mai messo in pratica la verità. Che razza di persone sono quelle che continuano a predicare parole e dottrine pur non avendo mai seguito la via di Dio? Sono farisei ipocriti. È solo tenendo a freno e infiocchettando la loro volontà personale che riescono ad attuare il loro cosiddetto buon comportamento, la loro cosiddetta buona condotta, che sono in realtà meschini, e quel poco a cui hanno rinunciato e che hanno speso. Queste azioni sono del tutto false, nient’altro che una finzione. Queste persone non hanno nel cuore il minimo timore nei confronti di Dio, e non posseggono nemmeno un’autentica fede in Lui. Per di più, sono dei miscredenti. Se le persone non perseguono la verità, allora percorreranno questo tipo di cammino, e diventeranno farisei. Non è spaventoso? Il luogo religioso in cui i farisei si riuniscono diventa un mercato. Agli occhi di Dio, questa è religione; non è la chiesa di Dio, né un luogo in cui Egli viene adorato. Così, se le persone non perseguono la verità, allora non importa di quante parole letterali e dottrine superficiali sui discorsi di Dio si muniscano, non servirà comunque a nulla. Alcuni dicono: “Per quante di esse mi possa munire, sarà comunque inutile, quindi non me ne munirò affatto”. Cosa stanno dicendo? Non è forse un’assurdità? Non è un discorso insensato? A che scopo sto condividendo su queste parole? Forse per dissuaderti dal munirti delle parole di Dio? (No.) Devi munirtene, ma la cosa fondamentale che deve esserti chiara è che non devi usare le parole di Dio per infiocchettarti in alcun modo, né utilizzarle come capitale per trarre profitto dalla chiesa, e tanto meno come arma per colpire gli altri. Cosa sono le parole di Dio? Le parole di Dio sono la verità, la via e la vita che eliminano l’indole corrotta delle persone. Se applicherai e praticherai perfettamente queste parole, acquisirai la verità; la verità non consisterà per te in dottrine o mere parole, ma sarà la tua vita realtà. Una volta acquisita la verità, avrai acquisito la vita.

In merito al fatto che Dio sottopone a scrutinio le profondità del cuore delle persone, cosa di cui ho appena parlato, condividerò una storia. C’era una volta una bella donna che era sposata con un uomo ricco. Come viene visto di solito dal mondo questo tipo di matrimoni? La bella donna mira al denaro dell’uomo ricco e l’uomo ricco vuole la bella donna per il suo aspetto esteriore; ognuno prende ciò di cui ha bisogno e non c’è vero amore: è un matrimonio transazionale. Secondo le fantasie del mondo, quella bella donna avrebbe certamente speso denaro in lungo e in largo, vivendo nel lusso, ma lei non lo faceva. Viveva come una normale casalinga, sbrigando le faccende domestiche; ogni giorno era diligente, coscienziosa e buona con suo marito e la famiglia di lui, tanto da poter essere definita virtuosa e gentile. E invece lui come la trattava? Innanzitutto, temeva che non sarebbe stata in grado di vivere veramente accanto a lui e che il loro matrimonio non sarebbe durato, e così tenne per sé tutte le sue ricchezze e i beni di valore. Intestò ogni cosa a sé stesso, invece che metterla nelle mani della moglie. Ma alla bella donna non importava nulla di tutto questo. Comunque il marito la trattasse, anche se non si fidava di lei o se la limitava economicamente, lei non manifestava la minima ostilità o scontentezza. Anzi, diventò ancora più diligente. Dopo qualche anno ebbe diversi figli e continuò a prendersi cura di tutta la famiglia come prima, da buona moglie e madre amorevole; era obbediente, gentile e premurosa con il marito. Infine, un giorno, l’uomo si convinse che sua moglie non era come l’aveva immaginata: non mirava alla sua ricchezza, né ai suoi beni materiali. Non aveva altre esigenze oltre a quelle di una vita normale e, inoltre, aveva investito molto per gestire la famiglia: la sua giovinezza, il suo aspetto esteriore e il suo tempo. Era diligente e coscienziosa nei confronti della famiglia, e non si lamentava mai. L’uomo ricco ne fu commosso. Al che, quale fu il suo primo pensiero? Non ha forse pensato: “Ah, mia moglie è così affidabile, e io invece ho dubitato di lei e mi sono posto sulla difensiva nei suoi confronti. È stato ingiusto da parte mia trattarla così. Dovrei mettere in mano a lei tutte le mie ricchezze e i miei beni, perché lei è il mio vero amore, la persona di cui dovrei fidarmi di più e che è più degna della mia fiducia. Se non credo in lei, se sono diffidente, allora sono ingiusto nei suoi confronti. Non c’è carattere in un simile comportamento. Ha già attraversato tanti anni di prove, non posso più dubitare di lei”. Non nutrì forse questo pensiero dopo aver constatato tutti i fatti? (Sì.) Questo tipo di pensiero deriva dal giudizio umano. Il giudizio dell’uomo derivava dall’aver osservato come sua moglie si comportava quando le accadeva qualcosa, e da esso scaturì a sua volta la sua definizione di lei. Per questo motivo, dopo essersi commosso intestò tutti i propri beni alla moglie, dimostrando la sua totale fiducia in lei e rispondendo ai suoi molti anni di lealtà e di dedizione nei suoi confronti. Agli occhi della maggior parte delle persone, questo è in linea con la coscienza, il giudizio, la morale e l’etica dell’uomo. Ma la questione si concluse così? (No.) Dopo aver sbrigato le procedure legali, il ricco uomo intestò tutti i suoi beni alla moglie. Un giorno rincasò per pranzo e, appena entrato, percepì nell’aria che qualcosa non andava. Sua moglie non era lì a salutarlo o a parlargli, e la casa era fredda. Perché la tavola, che di solito a quell’ora era già piena di cibo, quel giorno era spoglia? Lui guardò dietro di sé e sul tavolo da pranzo trovò un foglio con su scritto a grandi lettere: “Addio!”

Il racconto è concluso. Probabilmente tutti voi avete capito più o meno il senso, quindi qual è lo scopo di questa storia? (Farci capire che delle persone non ci si può fidare e che sono davvero brave a fingere.) L’uomo ricco è stato fuorviato da una falsa apparenza. La bella donna era molto brava a fingere; in tutti quegli anni non ha mai lasciato trapelare un solo difetto e il marito, in tutti gli anni di vita con lei, non ha mai notato il minimo accenno. Che tipo di persona è questa bella donna? (Una persona infida e scaltra, ed estremamente astuta.) Aveva quell’intenzione fin dall’inizio, o l’ha nutrita solo alla fine, dopo aver ottenuto tutte le ricchezze? (Fin dall’inizio.) Quali erano le sue intenzioni originarie quando ha sposato quell’uomo ricco? Le ha manifestate? (No, le ha tenute nascoste.) E dunque cosa ha lasciato trapelare in superficie? (Una falsa apparenza.) Un’apparenza totalmente falsa. Che cosa celava dietro questa falsa apparenza, nel profondo? (Voleva ottenere ricchezza e profitto.) Non ha sposato l’uomo ricco con intenti sinceri, mirava solo ai suoi beni. Che ci volessero dieci o vent’anni, non le importava di doverlo sposare o di investire tutti quegli anni di gioventù e di sforzi, purché riuscisse a carpirgli le sue ricchezze con l’inganno. Questo era il pensiero che aveva nel profondo nel cuore. Che carattere possiedono le azioni che ha compiuto in nome di questo pensiero? (Finzione e inganno.) Le cose che ha fatto sono degne di memoria, oppure devono provocare disprezzo per la gente? (Devono provocare disprezzo.) Si tratta di bene o di male? (Di male.) Si tratta interamente di male. Su quale base tutte le sue azioni e tutti i prezzi esteriori che ha pagato sono considerati malvagi? Da dove deriva questa conclusione? (Si basa sulle intenzioni e sul punto di partenza delle sue azioni.) Quindi, cosa evincete da questa storia? (La gente osserva l’aspetto esteriore, mentre Dio guarda all’essenza delle persone.) Questo è certo. Perché le persone guardano l’aspetto esteriore? Si possono dedurre le intenzioni e le motivazioni degli altri dalle loro parole e dalle loro azioni? Sapete come discernerle? (Siamo in grado di distinguerne alcune più evidenti, di superficie.) Ora riuscite a vedere alcune manifestazioni esteriori ma, quando capirete la verità e possiederete una parte della verità realtà, non sarete forse in grado di vedere l’essenza delle persone un po’ più chiaramente? (Sì.) Perché Dio riesce a vedere il cuore delle persone così chiaramente? Il motivo è che Egli è la verità, è onnipotente e sottopone a scrutinio le profondità del cuore degli individui. Pensate che gli uomini abbiano, come Dio, uno standard corretto secondo cui giudicare gli altri? (No, poiché gli uomini sono tutti della stessa specie e Dio è il Creatore.) Gli esseri umani appartengono tutti alla stessa specie, quindi vi sono differenze tra un essere umano e l’altro? Vi è una differenza tra chi possiede la verità e chi ne è sprovvisto? C’è differenza tra chi conosce Dio e chi non Lo conosce? C’è differenza tra chi teme Dio e chi non Lo teme? (Sì.) Che tipo di persona è in grado di discernere l’essenza di un’altra? (Qualcuno che conosce Dio e Lo teme.) In ultima analisi, come può una persona capire a fondo l’essenza di un’altra? Per quanto riguarda gli esseri umani, solo quando comprendono la verità e possiedono verità realtà possono discernere l’essenza di qualcun altro. Quanto a Dio, invece, perché Egli è in grado di capire a fondo l’essenza delle persone? Come si spiega questa questione? Si può dire che Dio è lo standard secondo cui giudicare tutti gli eventi, le persone e le cose, che Egli è il criterio con cui giudicare tutte le cose positive e negative? (Sì.) Qual è l’elemento concreto contenuto in queste parole? Un individuo può anche avere una condotta esteriore buona e perfetta, ma se tu possiedi la verità realtà sai discernere se egli pratica o meno la verità. Se al contrario non possiedi la verità realtà, di fronte a una persona dalla condotta perfetta, che camuffa molto bene il suo aspetto esteriore, con un travestimento impeccabile, sarai in grado di renderti conto se mette in pratica la verità oppure no? Non saprai come discernere un tale individuo. Senza la verità realtà, non avrai uno standard secondo cui giudicare gli altri e non saprai come farlo. Se vedi qualcuno in possesso di una buona condotta esteriore, che parla in modo più che cordiale, che soffre e si spende molto, che esteriormente non rivela alcun problema e di cui non si può dire che abbia dei difetti, in che modo puoi giudicare se è una persona buona o cattiva, se ama la verità o prova avversione nei suoi confronti? In che modo puoi discernere ciò? Se non hai un criterio di giudizio, verrai facilmente accecato dalla sua condotta e dalle sue azioni esteriori. Se vieni accecato e ingannato da tale individuo, sarai in grado di discernere se è buono o cattivo, se è gentile o malvagio? No. Alcuni dicono: “Coloro che comprendono la verità sono in grado di sottoporre a scrutinio il cuore degli altri come fa Dio?” Gli esseri umani non possiedono questa capacità. Anche se hanno una comprensione più profonda della verità, ciò non significa che ne possiedano la realtà. Tuttavia, se una persona comprende la verità, allora è in grado di discernere se un altro individuo è buono o cattivo, se ama la verità o meno, se è onesto oppure propenso all’inganno, se teme Dio o Gli è ribelle e ostile, e se Lo segue sinceramente o è un ipocrita. Sarai capace di discernere tutte queste cose. In ultima analisi, qual è la cosa più importante? (Possedere la verità realtà.) Le persone sprovviste della verità realtà non possono comprendere nulla appieno; agiscono sempre in modo sciocco e in contrasto con la verità, opponendosi a Dio. Tali individui sono miserevoli. Questo riguarda l’importanza del fatto che qualcuno sia capace o meno di acquisire la verità e di entrare nella verità realtà. Come si possono discernere gli altri se non si comprende la verità? In quel caso, si possono valutare gli altri solo alla luce delle proprie nozioni e fantasie. Quando si giudica e si classifica un’altra persona, se ne considerano solamente la levatura e il livello di conoscenza, si guarda solo se la sua condotta esteriore segue un’etica o meno, se è in linea con la cultura tradizionale e con la moralità umana, e se le sue azioni sono di beneficio o meno agli altri. Se si constata che le parole e le azioni di qualcuno sono fondamentalmente ragionevoli, che sono totalmente conformi alle nozioni umane di etica e moralità e in linea con i gusti di tutti, allora lo si classificherà come una brava persona. In che modo invece Dio classifica gli uomini? Tutti questi metodi che le persone usano per arrivare a delle conclusioni e i loro punti di partenza sono gli stessi standard secondo cui Dio classifica l’essenza di una persona? (No.) Su che cosa Dio basa la Sua classificazione? Dio categorizza la natura essenza di una persona sui pensieri e sulle idee che essa ha nel cuore, nonché sul motivo delle sue parole e delle sue azioni, ossia sui suoi intenti e obiettivi. Proprio per questa ragione si dice che Dio è Colui che sottopone a scrutinio le profondità del cuore degli uomini. Un essere umano può sottoporre a scrutinio le profondità del cuore degli altri? (No.) Le persone possono vedere degli altri solo le manifestazioni esteriori e le intenzioni che rivelano attraverso i loro discorsi o leggendo tra le righe; riescono al massimo a distinguere queste cose, quindi possono basare il modo in cui categorizzano il comportamento degli altri solamente su ciò che vedono e sentono. Dio invece non categorizza le persone soltanto in base a ciò che fanno, alla direzione che intraprendono o alla qualità di una loro particolare azione. Dio vuole vedere i loro pensieri più autentici, che intenzioni e che obiettivi hanno quando agiscono, cosa la loro natura essenza genera e quale strada questo le spinge a percorrere. Queste sono le cose a cui guarda Dio. Quindi vi chiedo: dicendo che Dio sottopone a scrutinio le profondità del cuore delle persone, a cosa si riferisce “le profondità del cuore delle persone”? In parole povere, si tratta dei pensieri più autentici che gli individui hanno nel cuore. Pertanto, al cospetto di Dio, non importa quanto ti camuffi, quanto ti nascondi o cosa inventi sul tuo conto: Dio ha una chiara visione di tutti i tuoi pensieri più autentici e di ciò che nascondi nel tuo intimo più profondo e interiore; non c’è una sola persona il cui intimo nascosto e interiore possa sfuggire allo scrutinio di Dio. Capite cosa sto dicendo? Con decenni di vita e di comportamento, la bella donna del racconto ha ingannato la persona a lei più vicina; se la stessa cosa accadesse a voi, non ne verreste anche voi ingannati? (Sì.) Quindi non si potrebbe forse dire che lei ha ingannato non solo il marito, ma anche voi e chiunque altro? (Sì.) Non ha rivelato a nessun altro i pensieri più autentici che aveva nel cuore, non ne ha parlato a nessuno, e inoltre il suo travestimento è stato impeccabile e nessuno lo ha notato. Tuttavia, ha trascurato una cosa: Dio osserva tutto ciò che le persone fanno. Potrà anche essere stata in grado di ingannare tutti gli altri, ma non poteva ingannare Dio. Quell’uomo ricco era capace di guadagnare molto denaro e in apparenza astuto, eppure è caduto vittima di una donna. Si è trattato da parte sua di una momentanea disattenzione? (No.) E allora qual è stata la causa? Il fatto che non è riuscito a capire a fondo la donna. Quali fatti vi sto trasmettendo con questa storia? Vi sto dicendo che dovete percorrere la retta via nella fede in Dio e in come vi comportate, e non intraprendere vie disoneste e malvagie. Quali sono le vie disoneste e malvagie? I credenti in Dio vogliono sempre ricorrere a trame meschine, a tranelli ingannevoli e astuti e a trucchi per celare la propria corruzione, i propri difetti, le proprie mancanze e problemi come la scarsa levatura che possiedono; affrontano sempre le questioni secondo filosofie sataniche e non lo ritengono neppure un grave male. Nelle questioni di superficie adulano Dio e i loro leader, ma non mettono in pratica la verità e non agiscono secondo i principi. Valutano attentamente le parole e le espressioni degli altri, riflettendo sempre: “Come sono state le mie prestazioni negli ultimi tempi? Tutti mi sostengono? Dio è al corrente di tutte le cose buone che ho fatto? Se lo è, mi loderà? Che posizione occupo nel Suo cuore? Una posizione importante?” L’implicazione è: “In quanto credente in Dio, otterrò benedizioni o verrò eliminato?” Pensare sempre a queste cose non è forse una via disonesta e malvagia? Questa è davvero una via disonesta e malvagia, non si tratta della retta via. Qual è allora la retta via? (Perseguire la verità e un cambiamento d’indole.) Esatto. Per coloro che credono in Dio, l’unica retta via è perseguire e acquisire la verità e ottenere un cambiamento d’indole. Solo il cammino in cui Dio conduce le persone a raggiungere la salvezza è la vera via, la retta via.

Dio sottopone a scrutinio le profondità del cuore delle persone; è in grado di vedere le parti più profonde del loro cuore, i loro pensieri più autentici. Quando Dio dice: “Le persone sono dei vermi”, su cosa Si basa? (Sulla natura essenza dell’uomo.) Avete mai analizzato l’essenza, lo stato e le manifestazioni dei “vermi” di cui Dio parla e che Egli vede? Quali elementi dell’essenza dell’uomo fanno sì che Dio dica questo di loro? Perché Dio dice che le persone sono dei vermi? Agli occhi di Dio, l’umanità corrotta è chiaramente una Sua creazione; ma gli uomini adempiono alle responsabilità e ai doveri che spettano agli esseri creati? Molti svolgono il loro dovere, ma in che modo? Non prendono l’iniziativa nello svolgerlo; se non vengono potati o disciplinati, non vanno avanti; hanno sempre bisogno di incontrarsi, di fare condivisione e di essere riforniti per avere anche solo un minimo di fede, qualche piccolo elemento attivo: questo non denota forse la loro indole corrotta? (Sì.) Le persone non hanno consapevolezza del proprio posto, né sanno cosa dovrebbero fare e perseguire o la strada che dovrebbero percorrere; il più delle volte, agiscono addirittura secondo la propria volontà, e agiscono in modo sconsiderato. Se non ricevessero irrigazione e potatura costanti, se Dio non disponesse costantemente le circostanze per guidarle verso di Lui, cosa farebbero? Si potrebbe dire che un individuo del genere non solo non potrebbe svolgere bene il proprio dovere, ma degenererebbe al punto da diventare negativo, battere la fiacca nel lavoro, agire con superficialità e ingannare Dio. Se una persona non è in grado di svolgere il dovere che le spetta, qual è la qualità di tutte le sue azioni? Si potrebbe dire che sono tutte azioni malvagie: compie solamente del male! Per tutto il tempo, i suoi pensieri non hanno nulla a che fare con la verità e con il seguire la via di Dio. Mangia tre pasti completi al giorno senza riflettere né compiere alcuno sforzo; se anche ha un pensiero, questo non è in linea con le verità principi, né è affatto correlato ai requisiti posti da Dio all’uomo. Costui è di intralcio e disturbo e non testimonia minimamente Dio. Ha il cuore pieno di pensieri su come conseguire il proprio benessere fisico, su come competere per il prestigio e la fama, su come conquistarsi una posizione tra gli altri e godere di prestigio e reputazione. Mangia il cibo che Dio concede e gode di tutto ciò che Egli fornisce, senza impegnarsi in questioni umane. Dio non ama le persone di questo tipo; anzi, le detesta. Alcuni svolgono il loro dovere come una mera formalità. Vengono in chiesa per supervisionare il lavoro come un leader non credente; si limitano a un’ispezione generale, declamano qualche slogan, fanno la predica ai fratelli e alle sorelle, si fanno ascoltare e obbedire dagli altri e nulla più. Quando vedono qualcuno assolvere il proprio dovere in maniera superficiale e senza assumersi le sue responsabilità, pensano: “La cosa non mi riguarda minimamente e non costituisce una minaccia per il mio prestigio, quindi non me ne occuperò”. Vegetano in questo modo giorno dopo giorno, senza mai eseguire del lavoro concreto o risolvere un vero problema. Che tipo di persona è questa? (Qualcuno che mangia tre pasti completi al giorno senza riflettere né compiere alcuno sforzo.) Costoro non sono consapevoli dei loro doveri quotidiani, e così si trascinano attraverso le loro giornate con noncuranza, senza sapere se Dio è contento di loro o li detesta, o se li sta sottoponendo a scrutinio. Ciò che fanno è forse in linea con la verità? Stanno adempiendo alle loro responsabilità? Sono leali? Sono superficiali? Nelle cose che fanno stanno esaltando sé stessi? Stanno testimoniando Dio? Non sanno nulla di tutto questo. Chi mangia tre pasti completi al giorno senza riflettere né compiere alcuno sforzo viene comunemente descritto come un “parassita”. Non svolge alcun lavoro reale, è troppo pigro per prepararsi da solo un piatto di cibo e vuole che siano gli altri a servirlo. Che tipo di persona è? Si lascia trasportare passivamente dovunque lo conduca il flusso quotidiano, mangia ovunque il cibo sia buono e va ovunque vi sia un posto comodo per dormire e persone che lo adulano. Non vi è differenza tra una persona del genere e un verme, vero? (No.) Nessuna differenza. Sulla base di questi comportamenti umani, è forse ingiusto definire gli individui “vermi”? (No.) Le persone vivono costantemente secondo questo tipo di natura degenerata; dopo aver svolto un minimo di lavoro reale, pretendono che i loro risultati vengano riconosciuti. Alcuni dicono: “Svolgo il mio dovere ormai da cinque o sei anni. Persisto nel farlo ogni giorno e i miei capelli stanno diventando bianchi”. Non è un modo disgustoso di parlare? Come puoi esprimerti allo stesso modo di Paolo? Qual è l’obiettivo che ti spinge a cercare di ottenere ammirazione per i tuoi successi? Non è forse il tuo desiderio di ricevere una ricompensa da Dio? Come chiamiamo comunemente le persone che vogliono una ricompensa? Non sono “mendicanti”? Costoro non sono forse sfacciati? Tu stai svolgendo il dovere di un essere creato, e per chi è che svolgi questo duro lavoro? Per Dio? Dio non dà valore a cose di questo tipo. In realtà, tu stai agendo per te stesso, per ottenere la salvezza, quindi quale ammirazione vuoi e quale ricompensa chiedi? Dio Si è forse limitato a donarti solo un minimo di grazia o poche benedizioni? Dio ti ha donato questa vita perché tu possa chiedere una ricompensa? Lo ha fatto forse affinché tu tenda la mano per implorarLo di darti da mangiare? In questo momento stai svolgendo il tuo dovere. È il tuo obbligo e la tua responsabilità. Dio ti ha affidato un dovere, e questa è una grazia da parte Sua, quindi non dovresti mendicare nulla; se lo fai, Dio ti detesterà e proverà disgusto nei tuoi confronti. Le persone vogliono sempre mendicare da Dio grazia e ricompense. Che tipo di individui sono questi? Non sono forse spudorati e di carattere inferiore? Voi vi trovate tutti in questo stato? (Sì.) Come dovresti risolvere questo stato? Devi riconoscere quali delle tue parole e delle tue azioni appartengono a questo stato, e poi presentarti immediatamente davanti a Dio in preghiera e accettare il Suo scrutinio; analizza la tua spregevolezza e la tua natura essenza. Dopo aver acquisito una certa conoscenza e comprensione, sottoponi queste cose ai tuoi fratelli e sorelle, condividi su di esse e mettiti a nudo davanti a loro. Nel momento stesso in cui condividerai e ti metterai a nudo in questo modo, accetterai realmente lo scrutinio da parte di Dio e, così facendo, risolverai lentamente il tuo stato. Per eliminare la tua indole corrotta, devi innanzitutto avere chiara consapevolezza di quanto essa sia malvagia e orribile; solo allora potrai detestare e odiare te stesso nel tuo cuore: se non odii te stesso, non puoi risolvere il problema. Se pensi sempre che non vi sia nulla di male nel vivere secondo un’indole corrotta, che agli altri andrà bene e che purché tu non faccia nulla di male allora sarai a posto, non è forse un’assurdità? Un individuo di questo tipo può forse acquisire la verità? Può ottenere la salvezza da parte di Dio? Perché Dio smaschera gli stati corrotti delle persone? Dovreste condividere seriamente sulle parole di Dio, correlare gli stati corrotti e le rivelazioni di corruzione delle persone, e poi valutarli in base alle parole con cui Dio espone che gli esseri umani corrotti sono dei vermi: vi rendete conto che questo problema è molto serio? Siete in grado di accettarlo? (Sì.) Quando Dio dice che gli uomini sono vermi, a chi Si rivolge principalmente? A quali stati e a quale indole corrotta dell’uomo Si riferisce principalmente? Quale lato della natura corrotta dell’uomo sta smascherando? Innanzitutto, chi è un verme è insignificante e privo di senso di vergogna; agli occhi di Dio, costui non vale un solo centesimo! Perché dico che non vale nemmeno un centesimo? Dio ti ha creato e ti ha donato la vita, e tu del tuo dovere non riesci nemmeno a svolgere il minimo indispensabile; sei un parassita. Dal punto di vista di Dio, sei un buono a nulla e la tua vita è superflua! Un individuo di questo tipo non è forse un verme? (Sì.) Allora cosa dovrebbero fare le persone se non vogliono essere dei vermi? Per prima cosa, dovresti capire qual è il tuo posto e, in una maniera o nell’altra, trovare il modo di svolgere il tuo dovere, così da riuscire a stabilire un rapporto normale con il Creatore e poter rendere conto a Dio. Poi, rifletti su come raggiungere la lealtà nell’assolvere il tuo dovere, senza essere superficiale; dovresti metterci tutto il cuore. Non tentare di trattare il Creatore superficialmente. Fa’ tutto ciò che Dio ti chiede, ascolta e sottomettiti. Ora, avete qualche altro pensiero o ribellione nei confronti delle parole di Dio che definiscono le persone vermi? Riuscite a riferirle a voi stessi? Alcuni dicono: “Svolgo il mio dovere da molti anni, quindi probabilmente non sono un verme, vero?” Sono nel giusto? (No.) Perché si sbagliano? Il fatto che tu sia o meno un verme non ha alcuna correlazione con ciò che fai esteriormente. Dio vuole vedere come assolvi il tuo dovere, in che stato ti trovi mentre lo fai, su cosa fai affidamento per svolgerlo, se raggiungi o meno dei risultati nell’assolvere il tuo dovere, se adempi alle tue responsabilità e se sei in grado di eseguire il tuo lavoro. Se svolgi il tuo dovere in base alle verità principi, se ottieni la lealtà, se riesci a svolgere il tuo dovere a uno standard accettabile e se soddisfi Dio, allora sarai sfuggito alla possibilità di essere definito un “verme”.

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