Diffondere il Vangelo è il dovere a cui sono moralmente obbligati tutti i fedeli (Parte 2)

Ho sentito che alcuni di coloro che diffondono il Vangelo non hanno un briciolo d’amore nel cuore. Mentre si occupano delle nozioni e delle domande di quanti indagano la vera via, questi divulgatori del Vangelo si dedicano più volte alla condivisione ma, quando quelle persone continuano a non capire e a fare domande una dopo l’altra, si spazientiscono e iniziano a fare loro la paternale. “Fate troppe domande. Per quante condivisioni tenga con voi, non comprendete la verità. La vostra levatura è troppo bassa, non avete l’abilità di comprensione e non riuscite ad acquisire la verità e la vita. Siete tutti operai”. Alcune persone non sopportano di sentire simili parole e diventano negative per qualche tempo. Gli individui sono diversi l’uno dall’altro. Alcuni vedono che le parole di Dio sono la verità quando indagano la vera via. Anche se hanno alcuni problemi e nozioni, li risolvono leggendo le Sue parole. Costoro sono così puri che riescono ad accettare facilmente la verità. Leggono le parole di Dio da soli, ricercano e indagano e poi, quando qualcuno tiene una condivisione con loro, accettano di buon grado la vera via e si uniscono alla chiesa. Altri, invece, hanno molte domande. Devono indagare finché non trovano la chiarezza sotto tutti gli aspetti. Se c’è anche un solo punto che non hanno indagato finché non è diventato chiaro, non accettano la vera via. Costoro sono attenti e cauti in tutto ciò che fanno. Alcuni di coloro che diffondono il Vangelo non hanno alcun amore nel cuore per la gente di questo tipo. Qual è il loro atteggiamento? “Puoi crederci oppure no! Non sarai una grande perdita per la casa di Dio, né un grande guadagno. Se non credi, vattene e basta! Com’è possibile che tu abbia così tante domande? Hanno già ricevuto tutte una risposta”. In realtà, questi divulgatori non rispondono chiaramente alle domande poste da questi potenziali destinatari del Vangelo, non tengono condivisioni chiare sulla verità, non dissipano totalmente i dubbi nel cuore di queste persone, bensì vogliono che abbandonino le loro nozioni e accettino il Vangelo il più rapidamente possibile. Questa è forse una cosa che la gente può essere costretta a fare anche contro la propria volontà? Se qualcuno dice sinceramente di non aver capito, allora dovresti leggergli qualche passo delle parole di Dio riguardante i suoi problemi e nozioni, e poi condividere la verità per permettergli di comprendere. Alcuni potenziali destinatari del Vangelo amano andare alla radice delle cose. Le persone di questo tipo vogliono scoprire tutto. Non intendono renderti le cose difficili né cercare il pelo nell’uovo, semplicemente prendono le cose sul serio. Quando alcuni di coloro che diffondono il Vangelo incontrano individui così seri, non sono in grado di dare loro risposte e hanno la sensazione di aver fatto una figuraccia. Di conseguenza non vogliono tenere condivisioni con loro, dicendo: “Diffondo il Vangelo da moltissimi anni, ma non ho mai avuto una simile spina nel fianco!” Questi divulgatori del Vangelo definiscono le persone di questo tipo spine nel fianco. In realtà hanno soltanto una comprensione parziale di qualsiasi aspetto della verità, parlano di dottrine ambiziose e parole vuote e cercano di convincere la gente ad accettarle come verità. Questo non significa forse rendere le cose difficili per gli altri? Se gli altri non capiscono e fanno domande dettagliate, questi divulgatori non sono soddisfatti e dicono: “Ti ho spiegato le tre fasi dell’opera di Dio, e te le ho spiegate chiaramente. Se ancora non riesci a comprendere dopo che ho detto così tanto, dovresti leggere le parole di Dio da solo per eliminare le tue nozioni. La parola di Dio è proprio laggiù. Se la leggi e la capisci, allora credi pure. Se non riesci a comprenderla, allora non credere!” Dopo aver udito queste parole, i potenziali destinatari del Vangelo pensano: “Se continuo a fare domande, potrei perdere la possibilità di essere salvato e non essere in grado di ricevere benedizioni. Allora non farò domande, mi limiterò ad acconsentire rapidamente e a credere!” In seguito, queste persone continuano a partecipare alle riunioni e ad ascoltare attentamente i sermoni, e arrivano gradualmente a comprendere alcune verità e a eliminare a poco a poco le loro nozioni. A prescindere da come stia andando ora la loro fede, questo è forse un modo appropriato per diffondere il Vangelo? Si può affermare che questi divulgatori del Vangelo abbiano adempiuto alla loro responsabilità? (No.) Nel diffondere il Vangelo, devi innanzitutto adempiere alla tua responsabilità. Devi seguire la tua coscienza e la tua ragionevolezza nel fare tutto ciò che puoi e che devi. Devi fornire amorevolmente soluzioni a qualsiasi nozione possa avere la persona che sta indagando la vera via o a qualunque domanda sollevi. Se proprio non sei in grado di fornire una soluzione, puoi trovare qualche passo pertinente delle parole di Dio da leggere, dei filmati pertinenti di testimonianze esperienziali o qualche film attinente alla testimonianza del Vangelo, e mostrarglieli. È perfettamente possibile che questo si riveli efficace; per lo meno, adempirai alla tua responsabilità e non ti rimorderà la coscienza. Se invece sarai superficiale e approssimativo, rischierai di causare ritardi e non sarà facile guadagnare quella persona. Nel diffondere il Vangelo agli altri, bisogna adempiere alla propria responsabilità. Come dovrebbe essere intesa la parola “responsabilità”? In che modo, esattamente, deve essere messa in pratica e applicata? Ebbene, dovresti capire che, avendo accolto il Signore e sperimentato l’opera di Dio degli ultimi giorni, hai l’obbligo di testimoniare la Sua opera a coloro che hanno sete della Sua manifestazione. Quindi, come dovresti diffondere il Vangelo con gli altri? Che avvenga online o nella vita reale, dovresti diffonderlo in qualsiasi modo possa guadagnare le persone e sia efficace. La diffusione del Vangelo non è qualcosa a cui ti dedichi quando ne hai voglia, qualcosa che fai quando sei di buon umore e che non fai quando non lo sei. Non è nemmeno qualcosa che fai in base alle tue preferenze, decidendo chi riceverà un trattamento di favore, diffondendo il Vangelo a chi ti piace e non diffondendolo a chi non ti piace. Il Vangelo deve essere diffuso in conformità ai requisiti di Dio e ai principi della Sua casa. Dovresti adempiere alla responsabilità e al dovere di un essere creato, facendo tutto ciò che sei in grado di fare per testimoniare le verità che comprendi, le parole di Dio e l’opera di Dio a coloro che indagano la vera via. È così che adempi alla responsabilità e al dovere di un essere creato. Cosa dovrebbe fare una persona nel diffondere il Vangelo? Dovrebbe adempiere alle sue responsabilità, fare tutto il possibile ed essere disposta a pagare qualsiasi prezzo. È possibile che tu predichi il Vangelo da poco tempo, che non abbia abbastanza esperienza, che non sia molto eloquente e che non abbia un alto livello di istruzione. In realtà, queste cose non sono di fondamentale importanza. La cosa principale è che tu scelga passi adatti della parola di Dio e che tenga condivisioni sulle verità che siano capaci di cogliere nel segno e che riescano a risolvere i problemi. Il tuo atteggiamento deve essere sincero e permetterti di arrivare alle persone, affinché i potenziali destinatari del Vangelo siano tutti disposti ad ascoltarti qualunque cosa tu dica, specialmente quando riferisci le tue esperienze reali e parli dal cuore. Se riesci a convincere i potenziali destinatari del Vangelo ad apprezzarti affinché si associno volentieri a te, tengano volentieri condivisioni con te e ascoltino volentieri la tua testimonianza, allora quello è un successo. Così ti tratteranno da confidente e ascolteranno volentieri tutto ciò che dici, troveranno buoni e molto concreti tutti gli aspetti della verità che scegli di condividere e saranno in grado di accettarli tutti. In questo modo potrai guadagnarli facilmente. Questa è la saggezza che devi possedere se diffondi il Vangelo. Se non riesci ad aiutare la gente con un cuore amorevole e a essere un confidente per gli altri, troverai troppo faticoso diffondere il Vangelo e guadagnare le persone. Come mai coloro che parlano semplicemente e apertamente, che sono diretti e cordiali, sono così efficaci nel diffondere il Vangelo? Perché tutti apprezzano i divulgatori del Vangelo di questo tipo e sono disposti a interagire e a fare amicizia con loro. Se i divulgatori del Vangelo di questo genere capiscono la verità e la condividono in modo particolarmente concreto e chiaro, se riescono a condividerla pazientemente con gli altri, a risolvere i vari problemi, difficoltà e perplessità delle persone, a rallegrarne i cuori e a dare loro grande conforto, la gente li apprezzerà e in cuor suo si fiderà di loro, li prenderà come confidenti e ascolterà volontariamente qualunque cosa dicano. Se un divulgatore del Vangelo mette sempre sé stesso su un piedistallo e fa la paternale agli altri, trattandoli come bambini e allievi, probabilmente le persone lo vedranno come fastidioso e ripugnante. Pertanto, la saggezza che dovresti possedere per diffondere il Vangelo è questa: primo, fa’ una buona impressione agli altri, parlando in un modo che sia gradevole per gli ascoltatori. Dopo averti ascoltato, dovrebbero essere capaci di ricavarne qualcosa e di riceverne qualche beneficio. In questo modo la tua diffusione del Vangelo filerà liscia come l’olio, non incontrerà ostacoli e otterrà risultati fruttuosi. Anche se forse alcuni non accetteranno il Vangelo, vedranno che sei una brava persona e si assoceranno volentieri a te. Quanti predicano il Vangelo dovrebbero essere in grado di socializzare con la gente. Crearsi un’ampia cerchia di amici è una buona strada da prendere. Inoltre, c’è un’altra cosa della massima importanza. Chiunque siano coloro a cui predichi il Vangelo, devi prima fare molto lavoro preparatorio. Devi munirti della verità, padroneggiare i principi, avere la capacità di discernere la gente e adottare metodi saggi. Devi esercitarti tenacemente a fare questo lavoro preparatorio. Anzitutto, nelle conversazioni con coloro che indagano, devi comprendere e afferrare i loro trascorsi, la confessione a cui appartengono, quali siano le loro nozioni principali, se siano introversi o estroversi, quali siano le loro abilità di comprensione e il loro carattere. È questo l’elemento chiave. Una volta che hai una solida conoscenza dei potenziali destinatari del Vangelo sotto tutti i punti di vista, la tua predicazione del Vangelo sarà molto più efficace e saprai prescrivere la giusta medicina per eliminare i loro problemi e nozioni. Se incappi in tentazioni provenienti da individui malevoli, atei o diavoli sarai capace di percepirle, di discernere costoro per ciò che sono e di affrettarti ad abbandonarli. La lettura delle parole di Dio può rivelare tutti i tipi di persone. Coloro che sono malevoli e gli atei provano ripugnanza quando le sentono, e i diavoli odiano ascoltarle. Solo coloro che hanno sete di verità sono interessati. Queste persone ricercano la verità e fanno domande. È così che riesci ad appurare che sono potenziali destinatari del Vangelo. Una volta che ne abbiamo conferma, possiamo coinvolgerli nella condivisione sistematica della verità. Quando condividiamo la verità, riusciamo a capire appieno la levatura di questi potenziali destinatari del Vangelo, lo stato del loro carattere e fino a che punto siano in grado di comprendere la verità. In questo modo capiremo su quali persone lavorare e come condividere la verità. A prescindere da quanto impegno investiamo, non lo faremo invano. Durante la diffusione del Vangelo, se non capisci e non afferri la situazione dell’altra parte e non prescrivi la giusta medicina, non sarà facile guadagnare la gente. Anche se per caso guadagni alcune persone, accadrà solo fortuitamente. Coloro che comprendono la verità e vedono le cose fino in fondo riescono a prendere meno strade sbagliate quando diffondono il Vangelo, oppure evitano totalmente di prenderle. Predicano alle persone a cui dovrebbero e non a quelle a cui non dovrebbero. Fanno un’accurata valutazione prima di predicare ed evitano di fare un lavoro inutile. In questo modo assolvono il loro dovere con maggiore efficacia e minore spreco di energia, ottenendo buoni risultati. Perciò, se vuoi diffondere efficacemente il Vangelo, munisciti della verità e fa’ un sufficiente lavoro preparatorio. E se incontri una persona religiosa che conosce bene la Bibbia, ma tu non l’hai letta? Che cosa puoi fare? A quel punto è troppo tardi per munirti della verità della Bibbia, così dovresti presentare rapidamente quella persona a un divulgatore del Vangelo che comprenda la Bibbia. Consegnala a chiunque capisca la Bibbia. Questo è conforme con le verità principi. Se provi a metterti ciecamente in mostra predicando in ogni caso il Vangelo a questa persona, lei non lo accetterà. Il risultato sarà imputabile alla tua irresponsabilità. Inoltre devi trovare il tempo di munirti di una qualche conoscenza della Bibbia quando non stai lavorando. Diffondere il Vangelo senza sapere nulla della Bibbia non è molto praticabile. Molte delle domande poste da coloro che indagano riguardano le parole contenute nella Bibbia. Se comprendi la Bibbia, puoi usarne la verità per rispondere a queste domande. Qualunque nozione abbiano i potenziali destinatari del Vangelo, puoi trovare i corrispondenti versetti biblici e parole di Dio per eliminarla. Il risultato desiderato si può raggiungere solo in questo modo. Pertanto, la diffusione del Vangelo richiede una certa conoscenza della Bibbia. Per esempio, dovresti sapere quali profezie del Vecchio Testamento e quali versetti del Nuovo Testamento testimonino il ritorno di Dio e la Sua opera degli ultimi giorni. Dovresti leggere di più queste parole, rifletterci di più e custodirle nel tuo cuore. Inoltre devi capire in che maniera le persone religiose comprendono questi versetti biblici, riflettere su come tenere condivisioni per condurle verso una comprensione pura e accurata di questi versetti e poi incorporarli per guidarle verso la comprensione dell’opera di Dio degli ultimi giorni. Questo equivale forse a fare il lavoro preparatorio? Sì, è esattamente questo che significa fare il lavoro preparatorio. Devi capire le esigenze dei diversi tipi di persone che indagano la vera via e poi fare un certo lavoro preparatorio a seconda della situazione. Solo allora sarai in grado di fare tutto il possibile e di adempiere alle tue responsabilità. È questa la tua responsabilità. Alcuni diranno: “Non ho bisogno di fare tutto questo. Mi basta leggere qualche volta la Bibbia. Dico sempre le stesse cose, a prescindere da chi siano coloro a cui è rivolta la mia predicazione del Vangelo. Le parole che uso per predicarlo sono stabilite e non cambiano. Io le uso, e gli altri possono crederci oppure no. Le persone che non credono non riceveranno benedizioni. Non possono imputarlo a me. Dopotutto, io ho adempiuto alla mia responsabilità”. Vi hanno adempiuto davvero? Qual è la situazione della persona che indaga, qual è la sua età, il suo livello di istruzione, il suo stato civile, gli hobby, la personalità, l’umanità, il contesto familiare eccetera? Non sai nulla di tutto questo, eppure vai ugualmente a predicare a quella persona. Non hai fatto alcun lavoro preparatorio né il minimo sforzo. E affermi comunque di aver adempiuto alla tua responsabilità? Questo non è forse prendersi gioco della gente? Il fatto che tratti così il tuo dovere dimostra un atteggiamento superficiale e irresponsabile. È un atteggiamento negligente. Predichi il Vangelo con un atteggiamento di questo tipo e, quando non guadagni qualcuno, dici: “Se non crede, peggio per lui. Comunque manca di comprensione spirituale perciò, anche se credesse, non sarebbe in grado di acquisire la verità o di essere salvato!” Questo è irresponsabile. Ti stai sottraendo alla tua responsabilità. Evidentemente non hai fatto bene il lavoro preparatorio. È palese che non hai adempiuto alla tua responsabilità, che non hai assolto lealmente il tuo dovere. E ti giustifichi ugualmente adducendo ragioni di ogni genere, cercando di sottrarti alla tua responsabilità con le parole. Che tipo di comportamento è questo? Si chiama inganno. Per sottrarti alla tua responsabilità esprimi giudizi, trai conclusioni sugli altri e dici assurdità irresponsabili. Tutto questo si chiama arroganza e presunzione, insidiosità e malignità. Si chiama anche inganno. È cercare di ingannare Dio.

Se Dio ti ha affidato il dovere di diffondere il Vangelo, dovresti accettare l’incarico da parte di Dio con deferenza e sottomissione. Devi sforzarti di trattare con amore e pazienza ogni persona che stia indagando la vera via, e devi essere in grado di sopportare le difficoltà e la fatica. Sii scrupoloso e responsabile nel condividere il Vangelo, tieni condivisioni chiare sulla verità, e raggiungi il punto in cui sei in grado di rendere conto della tua azione a Dio. Questo è l’atteggiamento che si dovrebbe possedere verso lo svolgimento del proprio dovere. Se qualcuno tra coloro che indagano la vera via ricerca da te la verità e tu lo metti da parte, non sei in grado di condividere seriamente la verità con lui e di risolvere il suo problema, e accampi persino delle scuse, dicendo: “Non sono in vena, ora. Di chiunque si tratti, per quanto abbia sete della verità o della manifestazione e dell’opera di Dio, non è affar mio. Non sta a me decidere se sia capace di avere fede. Se lo Spirito Santo non opera, per quanto lavoro preparatorio io svolga, non servirà a nulla, quindi non farò questo sforzo! E comunque gli ho già parlato di tutte le verità che comprendo. Che sia in grado di accettare o meno la vera via, riguarda Dio. Non ha nulla a che fare con me”, allora che atteggiamento è questo? È un atteggiamento irresponsabile, un atteggiamento intransigente. Non ci sono forse molte persone che diffondono il Vangelo in questo modo? Diffondere il Vangelo in questo modo può mai soddisfare uno standard adeguato? Può esaltare e testimoniare Dio? No, affatto. Diffondere il Vangelo in questo modo equivale solamente a offrire un minimo di manodopera, non si avvicina neanche lontanamente allo svolgimento di un dovere. Quindi, come si può diffondere il Vangelo in modo adeguato? Indipendentemente da chi stia indagando la vera via, devi prima svolgere un lavoro preparatorio e munirti della verità, e poi affidarti all’amore, alla pazienza, alla tolleranza e al senso di responsabilità per svolgere bene questo tuo dovere. Sii puro e fa’ tutto ciò che puoi e devi fare. Diffondere il Vangelo in questa maniera è adeguato. Se le circostanze non ti permettono di diffondere il Vangelo o se la persona che indaga si rifiuta di ascoltare e si allontana, non è colpa tua. Hai fatto quello che dovevi e la coscienza non ti rimorderà. Questo significa che hai adempiuto alla tua responsabilità. Forse alcune persone soddisfano i principi per diffondere il Vangelo, ma il tempismo potrebbe non essere perfetto. Non è ancora il momento di Dio. In questo caso, il lavoro di diffondere il Vangelo va accantonato temporaneamente. Questo equivale forse a non comunicare il Vangelo a quella persona? Non significa che non comunichi il Vangelo, ma solo che aspetti il momento opportuno per farlo. A quali altre persone non dovresti predicare? Per esempio, quando qualcuno ha la glossolalia, non per un giorno o due e neppure per un anno o due ma per molto tempo, e riesce a parlare in questo modo in qualsiasi momento e luogo, è uno spirito malvagio e non si può comunicargli il Vangelo. Ci sono anche individui che apparentemente sembrano buoni ma, a un esame più attento e con un’ulteriore comprensione, scopri che hanno commesso adulterio con molte persone. Se si comunica il Vangelo a gente di questo tipo, nasceranno molti problemi. Probabilmente costoro causeranno disturbi al popolo eletto di Dio, perciò non si deve predicare loro il Vangelo. Ci sono anche alcuni pastori religiosi che fanno troppa fatica ad accettare la verità. Pur essendo disposti ad accettarla, continuano ad avere delle condizioni. Si accontentano solo di fungere da leader e lavoratori. Quasi tutti gli individui di questo genere sono anticristi. Secondo i principi, non si dovrebbe predicare loro il Vangelo. Solo se sono disposti a offrire manodopera diffondendo il Vangelo e sono in grado di far entrare molti altri è permesso comunicare il Vangelo a individui di questo tipo. Se l’umanità di qualcuno è troppo malevola, e tu riesci a intuire dal semplice aspetto fisico che si tratta di una persona malevola, allora un individuo di questo genere non accetterà mai la verità e non si pentirà mai. Anche se una persona di questo tipo entrasse nella chiesa, verrebbe espulsa, perciò non si dovrebbe mai comunicarle il Vangelo. Predicare a una persona così equivale a portare nella chiesa Satana, a portarci un diavolo. Un’altra situazione si presenta quando alcuni minorenni sono disposti a credere in Dio. In alcuni Paesi democratici, tuttavia, i minorenni devono ottenere il consenso dei tutori se vogliono partecipare alla vita della chiesa e svolgere i loro doveri. Non ignorare questo requisito. Richiede una soluzione ragionevole, ed è necessario essere saggi. In Cina, purché uno dei genitori porti un simile minorenne a credere in Dio, non c’è alcun problema. Se un giovane adulto che non è più minorenne riesce a comprendere la verità e vuole credere in Dio ma i genitori si oppongono e lo limitano, può lasciare la famiglia e venire nella chiesa per credere in Dio e seguirLo, libero dalle restrizioni e dagli ostacoli dei genitori. Questo è assolutamente corretto. Questa situazione è uguale a quella di Pietro quando venne a credere in Dio. In conclusione, a prescindere dalla situazione, è permesso diffondere il Vangelo purché le condizioni oggettive lo consentano e non si violi la legge. Questa questione va affrontata secondo le verità principi e i dettami della saggezza.

Quando si diffonde il Vangelo, come può qualcuno svolgere il proprio dovere in modo adeguato? Per prima cosa deve essere in grado di comprendere e capire la verità riguardo alla diffusione del Vangelo. Solo quando capisce la verità può possedere le idee corrette, sapere come affrontare idee sbagliate o assurde e come gestire gli affari e affrontare i problemi in conformità con le verità principi. Allora sarà in grado di discernere varie pratiche scorrette e pratiche di anticristi che violano le verità principi. Perciò comprenderà spontaneamente quali verità principi andrebbero padroneggiate per svolgere il dovere di diffondere il Vangelo. Per svolgerlo, quale verità è della massima importanza comprendere per prima? Devi capire che diffondere il messaggio dell’opera di Dio è la responsabilità e l’obbligo di ciascun membro del Suo popolo eletto. È un incarico che Lui ha affidato a tutti. È questa la fonte di questo dovere. Alcuni dicono: “Non faccio parte del gruppo del Vangelo, dunque ho questa responsabilità e questo obbligo?” Ce li hanno tutti. La verità riguardante questo aspetto del dovere è utile a tutti. Non so se abbiate notato un certo fenomeno nell’assegnazione dei vari membri del personale all’interno della chiesa. Una volta alcuni erano leader, ma poi sono stati sostituiti perché non riuscivano a fare un lavoro concreto. Dopo essere stati rimpiazzati perché non possedevano alcuna capacità o competenza, non sono riusciti a svolgere doveri speciali. Così alla fine sono stati assegnati al gruppo del Vangelo per diffondere quest’ultimo, per irrigare i nuovi arrivati o per svolgere alcuni doveri ordinari. Se, analogamente, non compiono nessun altro dovere all’interno della chiesa, che cosa dovrebbe esserne di loro? Simili persone sono spazzatura e andrebbero eliminate. Così, se vieni destituito come leader della chiesa per incompetenza e non hai alcun talento o capacità speciale, allora devi essere pronto a diffondere il Vangelo. Se riesci a diffonderlo e ad assolvere il tuo dovere come parte del gruppo del Vangelo, allora la verità sullo svolgimento adeguato dei doveri ti riguarda. Se manchi di svolgere il tuo dovere di diffondere il Vangelo, la verità sullo svolgimento adeguato dei doveri non ha alcuna attinenza con te e, nella casa di Dio, nel periodo della Sua opera, il lavoro di svolgere un dovere non ti riguarda. In cuor tuo dovresti conoscere chiaramente tutte le implicazioni di questo fatto. Se non assolvi alcun dovere, quale rapporto hai con l’opera di Dio? Pertanto, a prescindere dal tipo di dovere che si assolve, ovviamente è meglio se si riesce a perseverare fino alla fine e a svolgerlo bene. Alcuni dicono: “Non voglio diffondere il Vangelo perché questo mi mette sempre in contatto con estranei. Ci sono individui cattivi di ogni tipo, capaci di ogni genere di cose cattive. In particolare, le persone religiose trattano coloro che diffondono il Vangelo di Dio degli ultimi giorni come nemici e sono capacissime di consegnarli al regime di Satana. Sono peggiori dei non credenti. Non riuscirei a sopportare questo dolore. Potrebbero ammazzarmi di botte, menomarmi o consegnarmi al gran dragone rosso. Sarebbe la mia fine”. Siccome non riesci a sopportare la sofferenza e la tua statura è così modesta, dovresti fare bene il lavoro del tuo compito attuale. Sarebbe la scelta saggia. Naturalmente sarebbe ancora meglio se riuscissi ad assolvere vari doveri oltre a diffondere il Vangelo. La sua diffusione non è responsabilità solo dei membri del gruppo del Vangelo, ma di tutti. Poiché tutti hanno sentito da Dio la buona novella della Sua nuova opera, tutti hanno la responsabilità e l’obbligo di proclamare questo Vangelo affinché più persone vengano alla casa di Dio dopo aver sentito la buona novella e dinanzi a Dio per accettare la Sua salvezza. Questo permetterà alla Sua opera di arrivare a compimento il prima possibile. Questo è l’incarico affidato da Dio, questa è la Sua intenzione.

Alcuni di coloro che diffondono il Vangelo lo predicano alacremente tutto il giorno, ma dopo diversi anni di predicazione non riescono a guadagnare nemmeno una persona. Che cosa è successo in quel caso? Sembra che si diano molto da fare e pare che assolvano il loro dovere con estrema cura. Allora perché non guadagnano nessuno? La verità che occorre capire per il dovere della diffusione del Vangelo è, in realtà, simile a quelle che occorre capire per altri doveri. Se qualcuno predica il Vangelo per diversi anni senza guadagnare nessuno, significa che questa persona ha dei problemi. Quali? Il problema principale è che non condivide chiaramente sulla verità della visione durante la diffusione del Vangelo. Perché la sua condivisione è poco chiara? O perché la sua levatura è troppo scarsa per questo compito, oppure perché costui si dà da fare tutto il giorno senza nessun motivo valido da non avere il tempo di leggere le parole di Dio o di riflettere sulla verità, non comprende nulla della verità e non riesce a eliminare le nozioni, le eresie o le fallacie. Se entrambe queste cose sono vere, questa persona è forse in grado di compiere bene il dovere di diffondere il Vangelo? Temo che sarà molto difficile per lei guadagnare la gente. Per quanti anni possa dedicare alla diffusione del Vangelo, non vedrà risultati evidenti. Per diffondere il Vangelo, devi capire anzitutto la verità della visione. Indipendentemente da quali domande faccia la gente, purché tu condivida la verità in modo che essa diventi chiara, sei in grado di rispondere. Se non comprendi la verità della visione e non riesci a parlare chiaramente a prescindere da come tieni le condivisioni, allora non otterrai risultati comunque tu diffonda il Vangelo. Se non capisci la verità, dovresti concentrarti sulla sua ricerca e condivisione. Se leggi di più le parole di Dio, se ascolti più sermoni, se condividi maggiormente sulla verità della diffusione del Vangelo e lavori sempre sodo per condividere sulla verità della visione in modo da comprenderla davvero e da riuscire a risolvere le nozioni e i problemi più comuni delle persone religiose, allora sarai in grado di ottenere alcuni risultati anziché nessuno. Pertanto, l’incapacità di capire la verità della visione dell’opera di Dio è una delle ragioni per cui la gente non ottiene risultati quando diffonde il Vangelo. Inoltre, non riesci ad afferrare né a comprendere le domande poste da quanti indagano la vera via e non riesci a vedere con chiarezza nei loro cuori per stabilire dove risiedano i problemi più grossi e determinare i principali ostacoli che impediscono loro di accettare la vera via. Se non sei sicuro di questi problemi, allora non sei in grado di diffondere il Vangelo o rendere testimonianza di Dio agli altri. Se ti eserciti soltanto a predicare il Vangelo usando teorie vuote, non funzionerà. Una volta che quanti indagano inizieranno a fare domande, non sarai in grado di rispondere. Riuscirai solo a liquidarli sommariamente parlando di qualche dottrina. Diffondere il Vangelo in questo modo guadagnerà le persone? Certo che no. Molte volte, quando coloro che indagano non riescono ad accettare facilmente la vera via, questo dipende dal fatto che non dai risposte chiare alle loro domande. In questo caso si domanderanno perché tu, che credi da molto tempo, non riesca a dare una spiegazione chiara a questi interrogativi. In cuor loro dubiteranno che quella sia la vera via, così non oseranno credere o accettarla. Non è forse questa la situazione effettiva? Questa è la seconda ragione per cui le persone possono non raggiungere risultati quando diffondono il Vangelo. Se vuoi farlo ma non riesci a risolvere nessun problema effettivo, allora non hai modo di comunicare il Vangelo alle persone. Se non capisci la verità, come puoi risolvere i loro problemi? Pertanto, se vuoi ottenere dei risultati nella diffusione del Vangelo, devi lavorare sodo per ricercare la verità e comprendere a fondo tutte le domande poste da quanti indagano. In questo modo riuscirai a rispondere ai loro quesiti impegnandoti a condividere sulla verità con loro. Alcuni divulgatori del Vangelo cercano sempre una qualche ragione oggettiva che possa servire da pretesto, dicendo: “Queste persone sono molto difficili da affrontare. Sono una più incline a distorsione dell’altra e nessuna di loro accetta la verità. Sono ribelli e ostinate, e restano sempre ancorate alle nozioni religiose”. Simili divulgatori del Vangelo non lavorano sodo per risolvere le difficoltà e i problemi di queste persone, perciò falliscono ogni singola volta che cercano di diffondere il Vangelo. Non hanno un minimo d’amore e non riescono a perseverare a lungo in questo dovere. Dall’esterno sembrano molto indaffarati ma, in realtà, non hanno fatto uno sforzo sufficiente per ciascuna persona che indaga la vera via. Non trattano le domande fatte da queste persone in modo serio e responsabile. Non ricercano la verità per trovare una soluzione, eliminare queste domande passo dopo passo e infine guadagnare quella gente. Si limitano invece a essere approssimativi. Per quante persone perdano, si attengono ugualmente allo stesso approccio. Lavorano per qualche giorno, poi si prendono alcune giornate libere. In cosa trasformano la diffusione del Vangelo? In un gioco, in una sorta di interazione sociale. Pensano: “Oggi incontrerò questo tipo di persone e passerò dei bei momenti vivaci. Domani incontrerò quel tipo di persone, e sarà un’esperienza nuova e interessante”. Alla fine non guadagnano mai nessuno. Non provano mai alcun imbarazzo o senso del fardello per questa incapacità di guadagnare gli altri. Diffondendo il Vangelo in questo modo, possono forse compiere bene il loro dovere? Non sono forse superficiali, non cercano di ingannare Dio? Qualcuno che ha sempre diffuso il Vangelo in questo modo non svolge davvero il suo dovere perché non ha affatto adempiuto alla sua responsabilità. È superficiale in ogni cosa. Quali sono le altre ragioni dell’incapacità di guadagnare le persone quando si diffonde il Vangelo? DiteMele. (La mancata diffusione del Vangelo secondo i principi.) Accade che le persone si interessino soltanto ai numeri quando diffondono il Vangelo. Costoro non predicano secondo i principi e spesso non riescono a guadagnare la gente. Accade anche che alcuni membri del gruppo del Vangelo si contendano smaniosamente i potenziali destinatari del Vangelo, pensando che colui che comunica quest’ultimo a più persone acquisirà più meriti. Quando i potenziali destinatari del Vangelo li vedono competere in questo modo, non ricevono un esempio edificante. Nella loro mente emergono invece delle nozioni: “Voi credenti in Dio non siete uniti, tra di voi ci sono invidie e conflitti”. Allora si rifiutano di credere. Questo è un ostacolo. È forse anche parte della ragione per cui non riescono a guadagnare la gente quando diffondono il Vangelo? (Sì.) Alcuni potenziali destinatari del Vangelo hanno vissuto a lungo nella società e sono guardinghi verso tutti i tipi di persone, soprattutto gli estranei. Se non ci sono intermediari a fare le presentazioni, sono diffidenti quando incontrano qualcuno per la prima volta. Per esempio, se hai appena conosciuto un estraneo, di sicuro non gli dici con noncuranza il tuo nome, indirizzo e numero di telefono. Quando entri in confidenza con lui, quando cominciate a conoscervi, quando sei certo che non abbia cattive intenzioni verso di te, diventate amici. Solo allora sei incline a dargli queste informazioni. Alcuni di coloro che diffondono il Vangelo non riescono tuttavia a capire la gente così, quando le persone sono diffidenti nei loro confronti, le definiscono propensi all’inganno e malvagi; ne condannano l’atteggiamento difensivo, scaricando la propria responsabilità sugli altri. Quei divulgatori del Vangelo non sono forse diffidenti a loro volta nei confronti degli estranei? Perché non condannano sé stessi, bensì si considerano saggi nell’essere diffidenti? Non è giusto trattare la gente in questo modo. Alcuni di coloro che diffondono il Vangelo chiedono informazioni personali ai potenziali destinatari non appena li incontrano. Se qualcuno non vuole darle loro, i divulgatori del Vangelo di questo tipo si rifiutano di predicare a questa persona. Che genere di indole è questa? Un’indole maligna. Costoro si arrabbiano e si rifiutano di predicare il Vangelo solo perché qualcuno non asseconda le loro richieste in una questione così irrilevante. Che individui spregevoli! Perché vuoi comunicare il Vangelo agli altri? Questo non è forse assolvere il tuo dovere? Se ti comporti come ti pare, lo assolvi ugualmente? Non si tratta puramente di offrire manodopera? Come dovresti dar conto di te stesso a Dio? Se non ti penti mai, Lui ti condannerà e ti eliminerà. Stai andando in cerca di guai.

Ho sentito parlare di un caso in cui i membri di due gruppi del Vangelo hanno incontrato un potenziale destinatario. Poi hanno litigato tra loro, affermando ciascuno di aver contattato tale persona per primo. A cosa serve bisticciare per questo? È forse una questione di ignoranza? È una cosa che non si può fare. Qual è dunque la cosa opportuna da fare? Devono discutere la questione tutti insieme. Non importa chi sia stato a stabilire il contatto per primo. Quando scoprite di essere entrati in contatto con la stessa persona diffondete il Vangelo insieme, dividetevi il lavoro e collaborate. Se inizialmente avevate programmato di dedicare due mesi a portare il Vangelo a costui, cercate di farlo in un mese solo, dato che ci sono più persone. Poi, tutti dovrebbero tenere condivisioni sui problemi e sulle difficoltà di quel potenziale destinatario del Vangelo, sugli aspetti della verità che tutti devono ricercare per risolvere queste questioni, sulle modalità di coordinamento tra i due gruppi eccetera. Qual è lo scopo di tutto questo? Guadagnare questa persona e compiere il proprio dovere. Quando tutti sono di un solo cuore e di una sola mente, quando tengono condivisioni insieme e indirizzano tutti i loro sforzi verso lo stesso obiettivo, lo Spirito Santo li illumina e li guida. Quando le persone sono unite, riescono facilmente a portare a termine le cose e ricevono le benedizioni e la guida di Dio. Se invece non agisci in questo modo, se competi sempre con gli altri, se gestisci sempre i tuoi affari personali, se tracci sempre una chiara linea di demarcazione tra te stesso e gli altri e se ti importa soltanto di guadagnare la gente personalmente quando diffondi il Vangelo, tu predichi per te stesso, e io guadagno le persone per conto mio, riesci forse a compiere bene il tuo dovere con un solo cuore e una sola mente? Talvolta le persone sono in grado di assolvere il loro dovere da sole, ma altre volte tutti hanno bisogno di lavorare insieme armoniosamente per svolgere il lavoro della chiesa in modo corretto. Se tutti agiscono da soli e non collaborano armoniosamente, questo manda a monte il lavoro della chiesa. Chi se ne assume la responsabilità? Tutti sono responsabili e il supervisore principale ha la maggior parte della responsabilità. Quando mandi a monte il lavoro della chiesa, non solo non riesci a compiere correttamente il tuo dovere ma commetti una grande malvagità, incorrendo nel disprezzo e nella repulsione di Dio. Allora ti sei messo nei guai. Se Lui ti condanna come una persona malevola o un anticristo che disturba il lavoro della chiesa, sarà ancora peggio. Sicuramente verrai rivelato ed eliminato, e dovrai persino ricevere una punizione. Se abbandoni il tuo dovere, a cosa equivale questo comportamento? Non avrai nessuna parte dell’opera di Dio e non riceverai la Sua salvezza. Sarai uno dei non credenti e la tua vita perderà significato. Per cosa vivi oggi? Quale valore apporti al gruppo del Vangelo? Come riesci a rispecchiare il tuo valore di individuo? Devi ottemperare alle tue responsabilità con i piedi per terra, compiere bene il tuo dovere ed essere in grado di dare assicurazioni a Dio dicendo: “Ho guadagnato alcune persone diffondendo il Vangelo. Ho fatto tutto ciò che era in mio potere. Anche se la mia levatura è scarsa e possiedo soltanto alcune verità realtà, ho fatto del mio meglio. Ho assolto il mio dovere senza gettare la spugna, senza arrabbiarmi, senza sentirmi negativo e battere la fiacca e senza cercare di ottenere fama o profitto. Ho anzi subito più di un po’ di umiliazione durante la predicazione del Vangelo, ho sopportato insulti ed espulsioni dagli ambienti religiosi e ho dormito sulla strada. Pur avendo sperimentato la negatività e la debolezza non ho abbandonato il mio dovere, bensì ho perseverato nella diffusione del Vangelo in ogni momento. Ringrazio Dio per la protezione e la guida che mi ha dato”. È questo che significa ottemperare veramente alle tue responsabilità. Quando arriverà il giorno, sarai in grado di presentarti al cospetto di Dio con una coscienza così limpida e di dare conto di te stesso. Forse hai incontrato molti potenziali destinatari del Vangelo ma non hai guadagnato molte persone. Tuttavia, in base alla tua levatura e alle tue azioni, hai guadagnato tutti quelli che hai potuto mettendocela tutta. In questo caso, come ti valuterà Dio? Hai compiuto il tuo dovere in modo adeguato. Hai fatto del tuo meglio e ci hai messo il cuore. Al fine di diffondere il Vangelo ai suoi potenziali destinatari hai lavorato sodo per munirti della verità della visione e hai preso familiarità con i pertinenti versetti della Bibbia. Hai memorizzato ciò che avevi bisogno di memorizzare e hai preso nota di ciò che non sei riuscito a memorizzare. Diffondendo il Vangelo, chiunque tu incontrassi e qualunque domanda quelle persone facessero, sei stato in grado di trovare una soluzione. In questo modo, il tuo lavoro di diffusione del Vangelo è diventato sempre più efficace e sei riuscito a guadagnare più persone. Per guadagnare più gente quando diffondevi il Vangelo, per compiere bene questo dovere e ottemperare alle tue responsabilità, hai superato molte difficoltà dentro di te, compresi i tuoi difetti, le tue debolezze e le tue emozioni negative. Hai superato tutto questo e hai dedicato molto tempo a questo compito. Non è forse necessario superare simili difficoltà per compiere bene il proprio dovere? (Sì.) Inoltre, per portare coloro che indagano la vera via a udire la voce di Dio, a comprendere e a conoscere la Sua opera e ad accettare la vera via, devi capire di più la verità per testimoniare meglio l’opera di Dio. A prescindere da quanto la tua condivisione della verità sia profonda o superficiale, devi avere amore e pazienza. Forse i tuoi ascoltatori ti deridono, ti insultano, ti rifiutano o non ti comprendono: non importa; se riesci ad affrontare correttamente tutto questo e a condividere pazientemente sulla verità con loro, se hai investito molte energie e pagato un caro prezzo a questo scopo, allora hai ottemperato alle tue responsabilità. Assolvere il tuo dovere in questo modo significa assolverlo in maniera adeguata.

Quando alcuni divulgatori del Vangelo incontrano un potenziale destinatario che è arrogante a causa della ricchezza e della posizione sociale della sua famiglia, si sentono sempre inferiori e a disagio quando sono in sua presenza. Questo disagio influirà sull’assolvere il tuo dovere? Se ti condiziona al punto di renderti incapace di compiere bene il tuo dovere e di ottemperare alle tue responsabilità, allora non stai assolvendo il tuo dovere. Se influisce soltanto sul tuo stato d’animo causandoti infelicità e disagio ma non abbandoni il tuo dovere né dimentichi i tuoi obblighi e responsabilità tanto da portare a termine, alla fine, il tuo lavoro e da farlo bene, allora hai compiuto davvero il tuo dovere. Questa è la verità? (Sì.) È la verità, e tutti dovrebbero accettarla. Questa è forse una situazione in cui potresti trovarti? Per esempio, alcuni destinatari del Vangelo potrebbero guardarti dall’alto in basso perché vieni dalla campagna. Potrebbero addirittura sminuirti. Come affronti tutto questo? Dici: “Io sono nato povero in campagna, mentre tu sei nato in una situazione privilegiata in città. È stato decretato da Dio. Lui, tuttavia, è misericordioso indipendentemente da dove siamo nati. Viviamo in questa epoca e il fatto di essere stati al passo con la Sua opera degli ultimi giorni è una benedizione per tutti noi”. Queste parole sono vere, non sono un tentativo di ingraziarsi gli altri. I destinatari del Vangelo diranno: “Allora non sei benedetto quanto noi. Noi godiamo le benedizioni di questa vita e del mondo a venire, ma voi potrete godere solo le benedizioni del mondo a venire. Pertanto, noi godiamo più benedizioni di voi”. “Tutto questo è per grazia di Dio” replichi. Siccome costoro non conoscono l’opera di Dio, è forse necessario discutere con loro? Se non attribuisci valore a simili cose, non litigherai con loro. In cuor tuo dovresti comprendere chiaramente questo: “Ho un dovere nel cuore, un fardello sulle spalle, una missione e un obbligo. Non litigherò con loro riguardo a questo. Nel giorno in cui crederanno e torneranno alla casa di Dio, quando avranno ascoltato più sermoni e comprenderanno qualcosa della verità, ripenseranno alla propria condotta e alle proprie azioni di oggi e si vergogneranno”. Se ci rifletti in questo modo, il tuo cuore si aprirà. È questo che succede davvero. Se guadagni veramente quelle persone e se loro perseguono davvero la verità allora, dopo aver creduto per tre o cinque anni, riconosceranno che trattarti come hanno fatto quando ti hanno incontrato per la prima volta è stato inappropriato, privo di umanità e incoerente con la verità. Così dovranno scusarsi con te la volta successiva che ti vedranno. Durante la diffusione del Vangelo ti imbatterai spesso in situazioni di questo tipo. Quando Mi succede, come lo affronto Io? Non presto molta attenzione a simili cose. Non è niente di che. Se ritieni che non sia niente di che, allora le loro parole non ti infastidiranno. Questo si chiama possedere statura. Se comprendi la verità e possiedi la verità realtà, riuscirai a capire fino in fondo molte parole o pratiche che apparentemente nuocciono alle persone e sarai in grado di eliminarle. Se invece non riesci a capire fino in fondo queste cose, ricorderai simili parole e azioni per una vita, e chiunque potrà ferirti con una strizzatina d’occhio, una parola o un gesto. Quanto sono gravi le ferite di questo tipo? Ti lasceranno un segno nel cuore. Quando vedi gente ricca, persone con un prestigio più alto del tuo o simili a quelle che una volta ti guardavano dall’alto in basso e ti attaccavano, sarai pauroso e timido. Come puoi sbarazzarti di questa timidezza? Devi capire fino in fondo l’essenza di quegli individui. Per quanto essi siano illustri, qualunque prestigio o posizione abbiano, non sono altro che persone corrotte. Non c’è nulla di speciale in loro. Se lo capisci, il tuo cuore non sarà vincolato. Nel lavoro di diffusione del Vangelo, sicuramente incapperai in questi problemi. Sono tutti problemi comuni. Alcune persone non ti comprenderanno o saranno prevenute nei tuoi confronti, o addirittura diranno cose cattive per metterti in ridicolo in maniera allusiva e indiretta. Alcuni diranno che predichi il Vangelo per far soldi, per cercare il profitto o per trovare l’amore. Come gestiresti simili situazioni? Dovresti litigare con persone di questo tipo? Soprattutto quando un potenziale destinatario del Vangelo proviene da una famiglia benestante, che cosa dovresti fare se stai consumando un pasto a casa sua e vedi quell’espressione sul suo viso? Se, per conservare la tua dignità, non mangi a casa sua, puoi continuare a predicare il Vangelo a stomaco vuoto? Dovresti considerare la questione in questo modo: “Oggi posso mangiare a casa di costui e comunicargli il Vangelo. Ha la possibilità di ricevere coloro che diffondono il Vangelo. È questa la sua fortuna”. In realtà, le cose stanno proprio così. È questa la sua fortuna. Quella persona non se ne accorge, ma in cuor tuo devi saperlo. Nel diffondere il Vangelo si va spesso incontro a derisione, scherno, irrisioni e calunnie o addirittura trovarsi in situazioni pericolose. Alcuni fratelli e sorelle, per esempio, vengono denunciati o rapiti da persone malevole, altri vengono denunciati alla polizia e consegnati al governo. Alcuni possono essere arrestati e incarcerati, altri addirittura picchiati a morte. Sono tutte cose che succedono. Ma ora che ne siamo a conoscenza, dovremmo forse cambiare il nostro atteggiamento verso il lavoro di diffusione del Vangelo? (No.) Diffondere il Vangelo è responsabilità e obbligo di tutti. In ogni momento, qualunque cosa ascoltiamo o vediamo o a qualunque trattamento andiamo incontro, dobbiamo sempre assumerci la responsabilità di diffondere il Vangelo. In nessun caso dobbiamo rinunciare a questo dovere a causa di negatività o debolezza. Il dovere di diffondere il Vangelo non procede senza intoppi, anzi è disseminato di pericoli. Quando diffondete il Vangelo, non vi trovate di fronte angeli o extraterrestri o robot. Vi trovate davanti soltanto l’umanità malvagia e corrotta, demoni viventi, bestie: sono tutti esseri umani che sopravvivono in questo spazio malvagio, questo mondo malvagio, che sono stati corrotti in profondità da Satana e si oppongono a Dio. Pertanto, mentre si diffonde il Vangelo, vi sono certamente pericoli di ogni sorta, per non parlare di calunnie meschine, irrisioni e incomprensioni, che sono eventi comuni. Se davvero consideri una responsabilità, un obbligo e un dovere diffondere il Vangelo, allora potrai avere una corretta opinione di queste cose e saprai anche gestirle correttamente. Non rinuncerai alla tua responsabilità e al tuo obbligo, né per via di queste cose ti allontanerai dalla tua intenzione originaria di diffondere il Vangelo e testimoniare Dio, e non accantonerai mai questa responsabilità, poiché questo è il tuo dovere. Come va inteso questo dovere? È il valore e l’obbligo principale della vita umana. Diffondere la buona novella dell’opera di Dio negli ultimi giorni e il Vangelo dell’opera di Dio costituisce il valore della vita umana.

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