Cos’è la verità realtà? (Parte 2)

A questo punto avete tutti iniziato a concentrarvi sul perseguimento della verità nella vostra fede in Dio, quindi su cosa basate la vostra condotta? Sulla coscienza, il punto di riferimento per la condotta umana, e sulla moralità. Quanto sono lontane queste cose dalla verità? La coscienza, punto di riferimento per la condotta umana, e la moralità sono forse connesse alla verità? Tutt’altro. Nella migliore delle ipotesi, comportarsi secondo coscienza può fare di voi brave persone, ma non è affatto all’altezza dei requisiti di Dio. Dio esige che ci si comporti in base alla verità e che si viva secondo le Sue parole. Quando una persona che crede in Dio riesce a cogliere la verità, a comprenderla e a praticarla, nonché a porsi dei freni secondo i suoi principi, allora sarà cresciuta. Se non persegue la verità, non crescerà mai. Alcuni hanno iniziato a ricercare la verità e mostrano determinazione, dicendo: “Devo fare del mio meglio per tendere verso la verità e sforzarmi di praticare secondo le parole di Dio e la verità, di fare le cose in base alle regole, di agire con principi e limiti e di astenermi dal compiere gesti che offendono l’indole di Dio o che peccano contro di Lui, senza bisogno che nessuno mi gestisca, mi tenga a freno o mi supervisioni affinché ciò avvenga. Benché nessuno mi supervisioni, se il fare una certa cosa offenderà l’indole di Dio, mancherà di un cuore che Lo teme e Lo offenderà, assolutamente non la farò. Anche se nutro quell’idea nel cuore, sono in grado di frenarmi: non devo compierla”. Questo è uno stato attivo e positivo. Per esempio, supponiamo che la casa di Dio chieda a qualcuno di custodire un oggetto prezioso e che solo poche persone ne siano al corrente. Quando gli altri vengono a saperlo, quella persona è in grado di prendersi cura dell’oggetto, di preoccuparsene e di evitare che venga perso, danneggiato, rubato o rovinato. Allo stesso tempo, riesce anche a trattenersi dall’essere avida e possessiva e, in cuor suo, santifica completamente l’oggetto. Non è forse una brava persona? Da questa prospettiva, lo si può affermare poiché non ha idee o pensieri miranti all’appropriazione indebita dell’oggetto. Spingendosi perfino oltre, è in grado di salvaguardarlo con una totale lealtà al suo incarico, assumendosi questa responsabilità con tutto il cuore e al meglio delle sue capacità, e si può quindi dire che ci mette tutto il cuore e svolge bene il suo lavoro. Ma un giorno la situazione cambia. Alcuni fra coloro che erano a conoscenza della faccenda vengono arrestati e imprigionati, mentre altri vengono trasferiti in luoghi diversi. Quella persona è l’unica rimasta a sapere dell’oggetto. Date le circostanze, il suo ambiente non è forse cambiato? Sì, il suo ambiente è cambiato e per lei è arrivato il momento della prova. Inizialmente, il suo cuore non ne è toccato continua a custodire l’oggetto in modo serio e responsabile, senza intrattenere altri pensieri. In seguito, viene a sapere che coloro che ne erano a conoscenza sono scomparsi. Anche allora, continua a pensare: “Non posso escogitare alcun piano riguardo a questo oggetto; devo continuare a salvaguardarlo con cura. Anche se nessuno ne è a conoscenza, Dio lo è!” Non è forse una brava persona? (Al momento sembra ancora esserlo.) Perché? Perché, se valutata secondo gli standard per essere brave persone, se mai si raggiunge questo livello, già eccelle. Un giorno, però, la sua famiglia subisce una grave crisi, ha urgente bisogno di denaro e non ne ha abbastanza a disposizione. L’ambiente in cui costui vive è cambiato di nuovo e, quando ciò succede, è giunto il momento di sottoporlo a un’altra prova. All’inizio valuta anche di chiedere un prestito, ma dopo due o tre tentativi falliti, il suo cuore comincia ad agitarsi: “Non ho forse un oggetto prezioso in mio possesso? Non è sciocco da parte mia andare a chiedere denaro in prestito, quando ne ho un po’ proprio sotto gli occhi? Nessuno sa che sto custodendo questo oggetto. Senza contare che qui non fa altro che accumulare polvere. Non è forse giusto che lo usi? Tanto vale!” In seguito gli viene un pensiero migliore e più logico: “Dio non ha forse preparato questo per me? Egli mi sta mostrando grazia, che Dio sia lodato!” Più ci pensa, più sente che questa è la cosa giusta da fare. Dopo aver riflettuto per due o tre giorni, si sente il cuore in pace e la coscienza non lo rimprovera. Alla fine decide: “Userò quei soldi!” Che cosa è successo? (Ha cominciato a verificarsi un cambiamento nel suo modo di pensare.) Come è avvenuto tale cambiamento? (È stato prodotto dall’ambiente.) Quindi, il problema risiede nell’ambiente? È stato l’ambiente a cambiarlo? (No.) Allora come possiamo descrivere accuratamente questa situazione? Quando il suo ambiente era cambiato due volte in precedenza, perché il suo cuore allora non aveva vacillato? (Non era ancora un periodo di estrema povertà e frustrazione.) I veri pensieri interiori e la vera indole di una persona non vengono svelati finché non si raggiunge questo punto. In quel momento, possiamo dire che questa persona è leale nei confronti di Dio? O che ama la verità? Potremmo affermarlo, perché quando custodiva l’offerta era in grado di farlo con tutto il suo cuore e la sua forza, senza altre idee o pensieri attivi. Non aveva mai escogitato alcun piano su quell’oggetto: che persona fantastica! Tuttavia, quando il suo ambiente di vita è cambiato e si è sentita in trappola senza via d’uscita, sono emersi i suoi pensieri attivi e ha cominciato a escogitare piani sull’offerta. In realtà, non è che prima non avesse questi pensieri, ma è che li nascondeva nel suo cuore. Incontrando un ambiente adatto, i suoi pensieri sono affiorati come acqua di sorgente. Alla fine, ha persino trovato dei “motivi” per farlo, dicendo che Dio aveva preparato tutto per lui. Una volta trovati questi “motivi”, la sua natura malvagia non è stata forse esposta? Dove sono finiti la sua lealtà, la sua bontà e il suo senso di giustizia? (Sono spariti.) Quindi, le sue manifestazioni precedenti erano solo una finzione? Non erano una finzione; si trattava anche di rivelazioni naturali, ma non erano profonde. Erano rivelazioni del tutto esteriori, erano fenomeni superficiali. Tra i fenomeni superficiali dell’umanità si nascondono alcune illusioni, e talvolta non si riesce a capirle a fondo e si viene facilmente fuorviati. Per esempio, alcuni sembrano svolgere benissimo i loro doveri per sei mesi o un anno, ma trascorso quell’anno diventano negativi. Dopo due anni, può darsi che fuggano e tornino nel mondo secolare, chi per fare soldi, chi per vivere la propria vita. Perciò sbaglieresti se ti basassi sul loro rendimento nell’arco di sei mesi o di un anno per stabilire che sono persone che si spendono sinceramente per Dio. Il loro comportamento in quel periodo rappresenta di fatto un’illusione, un entusiasmo temporaneo. Posti di fronte a determinati ambienti e tentazioni, il loro vero volto e le adulterazioni nelle intenzioni celate nella loro fede in Dio vengono smascherate. Non è forse un dato di fatto? Non sono affatto cambiati. Che cosa vuole cambiare esattamente Dio nelle persone? Quali problemi vuole risolvere facendo loro accettare la verità? (Cose che appartengono alla natura dell’uomo.) Esatto, sono le cose insite nella natura dell’uomo a dover essere risolte. Quando nulla è accaduto loro, le persone hanno un punto di riferimento morale fondamentale e non si approfittano degli altri. Soprattutto gli anziani dicono spesso: “Non desiderare i beni degli altri e non separarti dai tuoi”. Vale a dire, non dare via con disinvoltura ciò che ti appartiene e non covare avidità o pensieri bramosi verso i beni altrui. Questo è semplicemente ciò che l’umanità normale dovrebbe possedere e non è all’altezza della verità. Le persone sono dunque in grado di raggiungere questo obiettivo? (No.) Non riescono nemmeno a raggiungerlo, eppure negano di avere pensieri bramosi. Accaparrarsi i beni altrui senza nemmeno attendere che sorgano in sé tali pensieri: questo è il risultato del dominio della propria natura. Purché l’ambiente lo permetta, le persone non hanno alcun bisogno di pensarci: riveleranno la natura malvagia che è in loro e la loro indole maligna, avida e propensa all’inganno. Per quanto riguarda l’individuo che si è appropriato indebitamente dell’offerta nell’esempio che ho appena citato, quali delle sue idee e manifestazioni erano propensi all’inganno? (Si è impossessato dell’offerta di Dio, sostenendo allo stesso tempo che Egli l’aveva preparata e che gli aveva aperto una via d’uscita.) Questo è propenso all’inganno, significa ingannare sé stessi e gli altri. Quella persona ha ingannato sé stessa e ha tentato di ingannare anche Dio. Ha usato queste parole dal suono gradevole per mentire a sé stessa e per tranquillizzare la propria coscienza, così da poterne evitare le accuse. Inoltre, si è inventata una bella menzogna, e intendeva farne uso per prendere in giro e imbrogliare Dio. Questo non è forse propenso all’inganno? (Sì.) È propenso all’inganno. Quando ti trovi di fronte ad ambienti simili e la tua natura fa nascere dei pensieri e ti induce a fare qualcosa, prima di tutto la tua coscienza farà effetto dentro di te, dopodiché anche le verità che comprendi faranno effetto, facendoti capire che pensare in questo modo non ti porterà da nessuna parte, che è una cosa spregevole e malvagia, e che ciò che pensi e credi non è la verità. Anche se sul momento hai l’impulso di fare questa cosa, dopo aver pregato Dio, pensi: “Non posso farlo, offenderei Dio. È una malvagità! Agire in tal modo è incompatibile con la verità, e non sarebbe forse ingannare Dio? Non potrò mai farlo. Questa è una cosa santificata, appartiene a Dio e non va assolutamente toccata. Anche se nessuno ne è a conoscenza a parte Dio, perché solo Dio può saperlo, non posso assolutamente toccarla”. Se si riesce a pensare in questo modo, allora si ha una vera levatura. Se costui facesse affidamento sulle proprie buone intenzioni e sul proprio punto di riferimento morale, riuscirebbe a frenarsi? Riuscirebbe a garantire di non rubare l’offerta? (No.) Cosa bisogna possedere per raggiungere questo obiettivo? (Il timore di Dio nel cuore.) Solo le verità che comprendi, la tua conoscenza di Dio e il timore di Dio nel tuo cuore possono porre dei freni al tuo cuore e alle tue azioni, stabilire il cammino che scegli e come comportarti in accordo con le intenzioni di Dio. Oltre alla verità e alle Sue parole, c’è forse qualcos’altro che può aiutare le persone a raggiungere questo obiettivo? No, non c’è. Questa è l’unica via; ciò può permetterti di temere Dio e fuggire il male. A prescindere dal tipo di ambienti che incontri, che si tratti di prove o di tentazioni, esse non possono cambiare la tua lealtà e la tua sottomissione a Dio. Una volta che è consolidata, la tua determinazione non cambierà mai. Per quanto difficile possa essere l’ambiente in cui ti imbatti, anche se per te è una tentazione particolarmente forte, la tua determinazione rimarrà invariata e così sarà anche per i principi in base ai quali agisci. In questo modo, ti manterrai saldo nella tua testimonianza e acquisirai la verità. Dio non ti metterà più alla prova riguardo a tale questione. L’avrai superata e sarai rimasto saldo. In questo momento, la maggior parte delle persone è forse in grado di raggiungere questa statura? (No, non può.) Non riesce ancora a raggiungerla, il che dimostra che la verità non è diventata la loro vita. Allora quali cose sono la loro vita ora? Le filosofie di Satana per le interazioni mondane, i veleni di Satana, e alcuni istinti umani, ovvero il restare aggrappati ai punti di riferimento della morale e della condotta umana, così come ad alcune dottrine ed espressioni spirituali che hanno acquisito dopo essere arrivate a credere in Dio. Avendo colto questi aspetti, costoro pensano sempre: “Ho ottenuto la verità. Ho capito così tanto nella mia fede in Dio. Sono cambiato e ho guadagnato qualcosa”. Che cosa hanno guadagnato? In realtà, si tratta solo di cose superficiali. Si tratta solo del fatto che sanno porre qualche limite al loro comportamento e che tale comportamento è leggermente più disciplinato. Inoltre, riescono a riflettere in modo più positivo nella mente e nel cuore e a pensare maggiormente alle cose positive. Grazie all’influenza del loro ambiente, e poiché ascoltano spesso i sermoni, svolgono i loro doveri e sono sempre più di frequente a contatto con cose positive, vengono influenzati in modo positivo. Questi sono i benefici e i cambiamenti che l’ambiente della chiesa apporta alle persone. Ma quanto sono grandi e numerosi i cambiamenti che apporta loro la verità? Ciò dipende dal loro perseguimento. Se sei davvero una persona che persegue la verità, allora trarrai sempre un guadagno in relazione a suoi aspetti concreti, e acquisirai e capirai qualcosa in ogni fase. In cuor loro, le persone capiscono e avvertono se hanno guadagnato qualcosa oppure no. Che cosa prova la maggior parte di loro oggi? Che, basandosi sulle loro buone intenzioni, spesso compiono buone azioni in modo diligente e deliberato, cose a cui le persone attribuiscono coscienza e ragione, e che non attireranno su di loro le accuse o le critiche altrui. Pur trattandosi di buone azioni, non si può affermare che costituiscano la pratica della verità. Non è così? (Sì.) Quasi tutti hanno un principio fondamentale per le loro azioni, ovvero agire secondo coscienza. Hanno la sensazione che la verità sia troppo profonda, troppo astratta e che appaia troppo distante dalle persone. Non capendo bene la verità e non riuscendo a spiegarla con chiarezza, le persone si limitano ad agire secondo coscienza, cavandosela alla meno peggio giorno dopo giorno. Alcuni non hanno nemmeno la consapevolezza della coscienza e non agiscono secondo i suoi standard. Altri svolgono i loro doveri senza ottenere alcun risultato; si limitano a vivere a sbafo e a godere della grazia di Dio senza dare nulla in cambio e senza provare alcun senso di colpa nel cuore. Queste persone hanno forse coscienza e ragione? Se chiedi loro: “Cosa provi nel vivere in questo modo?”, rispondono: “Le intenzioni di Dio sono troppo grandi, non riesco a raggiungerle. In ogni caso, sono una persona che crede sinceramente in Lui e non ha compiuto il male. Ho il cuore in pace”. Persone come queste praticano forse la verità? Per quanto svolgano i loro doveri, si spendono sinceramente per Dio? Dal punto di vista dell’uomo, sembra che svolgano i loro doveri, ma non ne traggono alcun risultato. Dio può forse approvarle? Potrebbero affermare: “Svolgo i miei doveri in base alla mia coscienza, non sono indolente, non sono pigro e pago un prezzo”. Ma questo standard di coscienza indica forse che stanno praticando la verità? Quando avete tempo, dovreste riflettere, trovare un argomento su cui condividere insieme, e capire come si dovrebbe agire al fine di praticare la verità. Non limitatevi agli standard della coscienza o agli standard per essere brave persone e per comportarvi bene. Non accontentatevi di compiacere gli altri. Dovete perseguire l’altezza della verità ed accedervi. Solo così riuscirete a soddisfare le intenzioni di Dio e a entrare nella verità realtà. Se cerchi sempre di soddisfare la tua coscienza e pensi che tutto vada bene finché non vieni meno al requisito morale minimo, allora rimarrai sempre all’interno di questo ambito quando fai qualcosa e non andrai mai oltre, il che significa che la verità non avrà mai nulla a che fare con te. Se le tue azioni e le tue parole non hanno mai niente a che fare con la verità, sei ancora in grado di acquisirla? Ciò ti sarà molto difficile.

Nell’antichità, gli eruditi studiavano spesso i libri “I dialoghi di Confucio”, “Tao Te Ching” e il “Classico dei tre caratteri”. Scuotevano la testa tutto il giorno, come se recitassero le scritture, con i detti classici perennemente sulle labbra. Dopo aver letto alcuni libri e memorizzato qualche poesia Tang e Song, si consideravano sapienti e passavano le giornate a impartire lezioni agli altri, ritenendo di avere grande carisma. In tutta la loro vita, non sono stati in grado di realizzare nulla di giusto e si sono comportati solamente in base a quei pochi libri di saggi che avevano letto. Non hanno capito nulla e non sono riusciti a chiarire nulla. Se la sono cavati alla meno peggio nella vita, senza ottenere alcunché. Eppure, in cuor loro erano comunque compiaciuti di sé stessi, credendo di aver capito molto e di essere superiori a tutti gli altri. Esiste un’espressione nota come “essere più puri dei puri”: è del tutto appropriata, e non dovete assolutamente vivere in uno stato del genere. Alcuni pensano sempre di avere il cuore colmo di conoscenza, benevolenza e giustizia. Di conseguenza, si ritengono tutti più puri dei puri e credono di essere pienamente degni dell’appellativo di brava persona e gentiluomo. Alcuni apprezzano soprattutto la lealtà e si prenderebbero una pallottola per gli amici. C’è chi apprezza soprattutto la coscienza ed è in grado di adempiere alle parole: “Una goccia d’acqua di gentilezza dovrebbe essere ripagata con una sorgente zampillante”. Alcuni non si sposano, coltivano la loro mente e il loro corpo tramite l’autoriflessione, e perseguono l’immortalità. Altri si dedicano interamente allo studio dei libri dei saggi e non prestano attenzione alle questioni esterne. Queste cosiddette brave persone sono veramente tali? Costoro vivono in base alla propria conoscenza e parlano e agiscono con un po’ di coscienza, quindi si può forse ritenere che possiedano la verità realtà? Si può davvero garantire che non compiano il male? Alcuni sono animati da buone intenzioni nei confronti degli altri e offrono spesso beneficenza e assistenza, ritenendosi così grandi filantropi. Ma è corretto giudicare se una persona sia buona o malevola basandosi sempre sulle affermazioni della cultura tradizionale? Ricorrere sempre a standard morali per valutare gli altri e mettersi in mostra significa essere più puri dei puri. Queste persone più pure dei puri possiedono forse la verità? Sono in grado di accettarla e di sottomettersi a essa? Certamente no. Se dovessero guadagnare potere e prestigio, potrebbero forse opporsi a Dio e perseguitare crudelmente le persone che credono in Lui? Sono più che capaci di farlo, il che dimostra che vi è ancora malizia nella loro natura e che la loro natura è quella di Satana. In base a questo, possiamo stabilire che coloro che vivono sempre secondo la conoscenza e la cultura tradizionale sono tutti ipocriti, capaci di compiere il male e di opporsi a Dio. C’è chi crede in Dio da diversi anni, ma incredibilmente non ha alcun discernimento della cultura tradizionale e della conoscenza. Non riesce a comprendere appieno che, in sostanza, queste cose sono filosofie, logica e leggi sataniche e sono una conoscenza e una cultura che danneggia le persone. Tali persone hanno forse la verità realtà? Chi non riesce a capire a fondo la cultura tradizionale e la conoscenza e non ne ha alcun discernimento, non comprende affatto la verità e non possiede la benché minima verità realtà. Taluni pensano che anche certi tipi di conoscenza possano aiutare le persone a essere buone e che questi tipi di conoscenza insegnino loro a compiere buone azioni. Questo è decisamente sbagliato. La conoscenza non è la vita; è una sorta di regola, è in opposizione alla verità ed è una falsità. Per quanto sia elevata o profonda la conoscenza posseduta da una persona, essa non riesce nemmeno a vedere fino in fondo l’essenza corrotta dell’umanità, o la propria natura, o cosa si intenda per umanità corrotta. A cosa serve allora la sua conoscenza? Non è forse la più superficiale e fuorviante delle dottrine? Come la teoria confuciana e il “Tao Te Ching”, le parole di questi cosiddetti libri classici dei saggi cinesi sono pretestuose, sono parole diaboliche che fuorviano le persone, sono ipocrite eresie e falsità, sono veleni e logiche sataniche. Alcuni adorano queste cose come se fossero la verità: sono forse ancora credenti in Dio? Se credi in Dio nel tuo cuore e ascolti i sermoni e leggi le parole di Dio ogni giorno, perché non riesci a comprendere la verità? Perché non riesci a fare della verità l’obiettivo del tuo perseguimento? Persone siffatte sono le più sciocche e le più totalmente ignoranti, sono bestie vestite da uomini e sono disumane.

Cos’è la verità? Innanzitutto, è necessario stabilire che le filosofie per le interazioni mondane non sono assolutamente la verità, né lo sono i motti delle celebrità e dei grandi personaggi. I detti del confucianesimo e del taoismo, i buoni comportamenti e le azioni ereditate e comunemente riconosciute dall’umanità corrotta, le cose e le teorie che guidano le menti delle persone, e così via: niente di tutto ciò è la verità. Trarre piacere dall’aiutare gli altri è forse la verità? (No.) Trarre piacere dall’aiutare gli altri ed essere caritatevoli sono buone azioni, e una persona di buon cuore è quanto meno premurosa e capace di provare compassione per gli altri: perché questo non è in linea con la verità? (Non esistono principi su come aiutare le persone.) Aiutare le persone senza principi significa essere una brava persona? Significa essere qualcuno che vuole compiacere gli altri e cercare di essere in buoni rapporti con tutti. Mostrare pietà filiale verso i propri genitori è forse la verità? (No.) Essere devoti ai propri genitori è un comportamento corretto e positivo, ma perché diciamo che non è la verità? (Perché le persone non mostrano pietà filiale verso i genitori secondo dei principi e non sono in grado di discernere che tipo di persone siano davvero i loro genitori.) Il modo in cui si dovrebbero trattare i propri genitori è correlato alla verità. Se i tuoi genitori credono in Dio e ti trattano bene, dovresti comportarti in modo filiale verso di loro? (Sì.) In che modo? Li tratti diversamente dai fratelli e sorelle della chiesa. Fai tutto quello che dicono e, se sono anziani, devi rimanere al loro fianco per prenderti cura di loro, cosa che ti impedisce di uscire per svolgere il tuo dovere. È giusto comportarsi così? (No.) Cosa si dovrebbe fare in questi momenti? Dipende dalle circostanze. Se sei ancora in grado di badare a loro pur svolgendo il tuo dovere vicino a casa e i tuoi genitori non hanno nulla in contrario alla tua fede in Dio, allora dovresti adempiere alla tua responsabilità di figlio o figlia e aiutarli con un po’ di lavoro. Se sono malati, prenditi cura di loro; se qualcosa li preoccupa, confortali; se le tue condizioni economiche lo permettono, compra loro gli integratori alimentari che ti puoi permettere. Ma cosa dovresti scegliere di fare se sei impegnato nel tuo dovere, non c’è nessuno che si occupi dei tuoi genitori e anche loro credono in Dio? Quale verità dovresti praticare? Dato che essere devoti ai propri genitori non è la verità, ma solo una responsabilità e un obbligo umani, cosa dovresti fare se il tuo obbligo entra in conflitto col tuo dovere? (Dare priorità al mio dovere; mettere il dovere al primo posto.) Un obbligo non è necessariamente il proprio dovere. Scegliere di svolgere il proprio dovere è praticare la verità, mentre adempiere a un obbligo non lo è. Se hai questa condizione, puoi adempiere a questa responsabilità o a questo obbligo, ma se l’ambiente circostante non lo consente, cosa dovresti fare? Dovresti dire: “Devo svolgere il mio dovere, che è praticare la verità. Essere devoto ai miei genitori è vivere secondo la mia coscienza, e non è all’altezza della pratica della verità”. Dunque, dovresti dare priorità al tuo dovere e sostenerlo. Se al momento non hai un dovere, non lavori lontano da casa e abiti vicino ai tuoi genitori, allora trova dei modi per prenderti cura di loro. Fai tutto quel che puoi per aiutarli a vivere un po’ meglio e a ridurre la loro sofferenza. Ma questo dipende anche da che tipo di persone sono i tuoi genitori. Cosa dovresti fare se i tuoi genitori hanno scarsa umanità, se ostacolano costantemente il tuo credere in Dio, e se continuano a trascinarti via dal tuo credere in Dio e dallo svolgimento del tuo dovere? Qual è la verità che dovresti mettere in pratica? (Il rifiuto.) A quel punto, devi rifiutarli. Hai adempiuto al tuo obbligo. I tuoi genitori non credono in Dio, quindi non hai l’obbligo di mostrare loro rispetto filiale. Se credono in Dio, allora sono famiglia, sono i tuoi genitori. Se non credono in Dio, state percorrendo cammini diversi: essi credono in Satana e adorano il re diavolo, e percorrono il cammino di Satana; sono persone che percorrono cammini diversi da coloro che credono in Dio. Non siete più una famiglia. Essi considerano nemici e avversari i credenti in Dio, perciò tu non hai più l’obbligo di prenderti cura di loro e devi tagliare i ponti completamente. Qual è la verità: essere devoti ai propri genitori, o svolgere il proprio dovere? Ovviamente, è svolgere il proprio dovere. Svolgere il proprio dovere nella casa di Dio non implica semplicemente adempiere al proprio obbligo e fare ciò che si deve. Implica svolgere il dovere di essere creato. Qui si tratta dell’incarico da parte di Dio; è il tuo obbligo, la tua responsabilità. Si tratta di una vera responsabilità, ovvero adempiere alla tua responsabilità e al tuo obbligo davanti al Creatore. Questo è ciò che il Creatore richiede alle persone, ed è la grande questione della vita. Invece, mostrare rispetto filiale ai propri genitori è solo la responsabilità e l’obbligo di un figlio o una figlia. Non è certamente un incarico da parte di Dio, né tanto meno è in accordo con la richiesta di Dio. Pertanto, fra mostrare rispetto filiale ai propri genitori e svolgere il proprio dovere, non c’è dubbio che svolgere il proprio dovere, e solo questo, è praticare la verità. Svolgere il proprio dovere di essere creato è la verità, ed è un dovere vincolante. Mostrare rispetto filiale ai propri genitori è questione di essere devoti alle persone. Non significa che un individuo stia svolgendo il proprio dovere, né che stia praticando la verità. Dopo aver condiviso in tal modo su queste cose, dovreste essere in grado di distinguerle da soli e di capire che cosa è la verità e cosa non lo è. Ora riflettete su quali altre cose apprezzate dalla gente sono considerate verità. (Nella società si impiega spesso il termine “energia positiva”; anche questa è una cosa negativa e non è la verità.) La maggior parte dei termini menzionati dai non credenti sono cose diaboliche. Da quale contesto è emerso il termine “energia positiva”? Questi detti popolari, strane teorie o slogan che emergono nella società hanno tutti un contesto. Conoscete il contesto da cui è nato questo slogan? In Cina, il clima sociale sta diventando sempre più malvagio e le persone sostengono la malvagità. Non importa cosa dicano o facciano i diavoli, la gente li segue. Benché alcuni non sopportino questa situazione e facciano dei commenti a riguardo, non serve a nulla e nessuno reagisce. In Cina la malvagità è diventata una tendenza e nessun gruppo di persone può fermare questa tendenza malvagia. Tutti sentono che la moralità del Paese va peggiorando di giorno in giorno. Demoni malvagi detengono tutto il potere e hanno il controllo totale del Paese e della sua popolazione. I diavoli fanno quello che vogliono e nessuno li può fermare. Al fine di ingannare l’opinione pubblica, gli individui al potere hanno fatto molte cose pretestuose per fuorviare e raggirare le persone, sostenendo addirittura che tutte queste azioni fanno parte dell’energia positiva. Questo è il contesto da cui è emersa l’“energia positiva”. Cosa intendono i non credenti con questo termine? È ciò che essi definiscono rettitudine o una sorta di buon comportamento. In realtà, questa energia positiva può avere un effetto sulla società? Può eliminare l’invasione da parte delle tendenze malvagie? Può fermare la tendenza al loro sviluppo? Non può; non può cambiare nulla. Perché non può cambiare nulla? Il termine “energia positiva” suona davvero potente, quindi perché non può cambiare nulla o risolvere alcun problema? Non può nemmeno cambiare o risolvere il problema dei bambini che passano tutto il giorno su Internet e ne sono dipendenti. In passato, vi erano ancora un po’ di affetto e un po’ di coscienza e ragione tra le persone, nonché un certo decoro tra i vicini, ma ora è diverso. I rapporti umani sono diventati volubili e incostanti e le persone sono come estranee tra di loro. A costoro non importa nulla neppure quando vedono che i vicini sono vittime di un incidente, né hanno il coraggio di intervenire di fronte a qualcuno che chiede aiuto. Qual è qui il problema? È perché non c’è energia positiva che gli individui diventano in questo modo? Prima c’era forse energia positiva nella società? No, era esattamente la stessa cosa. “Energia positiva” è solo un termine dal suono gradevole che non contiene nulla di concreto. È una teoria vacua e del tutto inefficace.

DiteMi, chi è peggiore: le persone del passato o quelle di oggi? (Le persone di oggi.) Come si valuta? Secondo il vostro punto di vista le persone di oggi sono dure di cuore, prive di amore familiare e di amicizie sincere; pensate che a nessuno importi della lealtà o della coscienza e che tutti dicano sempre: “Che valore ha la coscienza?” “La coscienza? Fare soldi viene prima di tutto!” Ritenete che le persone abbiano perso la loro coscienza, che adesso sia normale truffare gli altri quando si vendono merci e guadagnare denaro sporco, e che le persone imbroglino e derubino chiunque possono. Al contrario, credete che gli abili mercanti dell’antichità avessero dei principi nella vendita delle merci, che le vendessero a prezzo fisso, che fossero onesti con tutti i loro clienti, sia giovani che anziani, e che non ingannassero nessuno. Pertanto, pensate che le persone in passato fossero molto migliori di quanto non siano oggi. Quindi, a cosa si riferisce quel “migliori”? In realtà si basa sulla coscienza e sui comportamenti che si adottano. Se valuti le persone in base a questo, le persone del passato erano migliori di quelle di oggi. Le persone del passato erano più semplici e schiette, e avevano un senso di coscienza e di vergogna. Avevano un punto di riferimento per la loro condotta e quanto meno non facevano nulla che mancasse troppo di coscienza, né compivano azioni che inducessero la gente a criticarle alle loro spalle o che rovinassero la loro reputazione. Alle persone di oggi non importano queste cose; non hanno un senso di vergogna. Vogliono solo arricchirsi e farsi un nome. Ecco perché si dice che le persone di oggi sono profondamente cattive. Allora, come hanno fatto le persone profondamente cattive di oggi a evolversi in questo modo? Non si sono semplicemente moltiplicate di generazione in generazione, dall’antichità ai giorni nostri? Le persone di oggi non sono diverse da quelle dell’antichità. Né il loro DNA né il loro aspetto sono cambiati. È solo che le condizioni di vita sono migliorate rispetto all’antichità. Oggi gli uomini imparano cose più complesse e sono esperti in più campi, le loro conoscenze sono superiori a quelle degli antichi, possiedono maggiori competenze rispetto a loro e hanno il capitale dell’arroganza. Se consideriamo la situazione da questa prospettiva, è corretto dire che le persone di oggi sono peggiori di quelle del passato? Come possiamo valutare se questa affermazione è esatta e in linea con la verità? Esponiamo la questione in questo modo: se guardi delle serie storiche, che siano incentrate sulla corte imperiale, sul Jianghu,[a] o sulle vite della gente comune, le trame saranno piene di conflitti. Questo è il vero volto dell’umanità. Gli uomini combattono gli uni contro gli altri in lotte all’ultimo respiro per conquistare il potere e per realizzare i loro desideri. In questo la natura umana si rivela in modo molto dettagliato e vivido ed è esattamente come Satana. Allora, è vero che tutte le cose che vedi accadere ora si sono verificate solo in un unico periodo di tempo? Le persone combattono con tanta ferocia in determinati luoghi della terra perché lì vi è un cattivo feng shui e perché vi brulicano dei demoni impuri? O è perché possiedono dei geni cattivi che le rendono aggressive di natura? (Nessuno dei due motivi.) Allora come nascono questi conflitti? Sono tutti combattuti per il potere, il prestigio e l’interesse personale. A prescindere dallo strato sociale, dal più alto al più basso, gli uomini hanno sempre lottato e rivaleggiato, combattendo fino allo stremo e sfidandosi fino all’ultimo respiro. Cosa si evince da tali fenomeni? A giudicare da questi microcosmi dell’evoluzione di tutta la storia umana e dalla prospettiva offerta dai fatti storici, la natura dell’uomo non è mai cambiata. Fintanto che gli individui vivono sotto il potere di Satana, il contenuto della vita che si svolge in ogni epoca e in ogni fase rimane lo stesso, così come la sua essenza. Questo perché gli obiettivi, le cause e le radici dei conflitti umani sono sempre gli stessi: sono tutti combattuti in nome del potere, del prestigio e, in ultima analisi, dell’interesse personale. Tutti i mezzi del conflitto derivano da un’unica fonte: la natura e l’indole di Satana. Perché i mezzi e i metodi dei conflitti umani sono rimasti invariati? Questo è interamente dovuto alla natura umana. Le persone si scervellano e cercano ogni mezzo per combattersi e danneggiarsi l’un l’altra, derubandosi, ingannandosi e imbrogliandosi a vicenda: usano ogni tipo di mezzi ingannevoli. Che si tratti di grandi lotte politiche o di conflitti tra umili famiglie, lottano sempre per il loro tornaconto. Questi sono il vero volto dell’umanità e la vera natura del genere umano. L’umanità evolutasi fino a oggi è sempre la stessa, così come è ancora lo stesso Satana a corromperla. Anche se l’ambiente esterno sta gradualmente mutando, ciò non significa che la natura umana sia cambiata. Sebbene i metodi e i mezzi dei conflitti umani possano essere leggermente cambiati, la natura bellicosa dell’uomo e il punto di partenza di questi conflitti non lo sono affatto. L’uomo ha ancora un’unica natura, e questi conflitti hanno ancora un unico obiettivo e un’unica fonte: queste cose non sono affatto cambiate. Avete detto che le persone erano migliori in passato. In che modo lo erano? Essendo tenute un po’ a freno dalla cultura tradizionale, erano più o meno in grado di compiere qualche buona azione. Ora l’umanità si è evoluta fino ai giorni nostri e, a prescindere dall’aumentato livello di qualità della vita, dalla conoscenza e dall’istruzione acquisite dalle persone e dall’ampiezza delle loro esperienze, la natura umana non è cambiata. Inoltre, con l’evoluzione sociale, le rivelazioni della natura umana stanno diventando sempre più malvagie, spudorate e spregiudicate. Non importa quante parole Dio pronunci o quante verità esprima, la gente le ignora. La gente non ama affatto la verità, anzi ne prova ancora più avversione, e la odia ancora di più. Attualmente ci sono persone che fanno del bene nella società? (Sì, ma meno numerose di prima.) Allora, puoi affermare che queste persone sono buone e che non sono diventate cattive? (No.) Non vivranno certo nel nulla? Che tipo di cose buone compiono? Si tratta solo di buoni comportamenti e buone intenzioni. Se parli loro di questioni relative alla fede in Dio, come il credere in Lui al fine di essere brave persone e adorarLo, osserva le loro reazioni. Se vengono a sapere che le persone che credono in Dio finiranno per essere perseguitate dal governo, ti tratteranno come un nemico e ti derideranno. Se vieni ricercato e perseguitato e cerchi di nasconderti a casa loro per un po’ di tempo, ti denunceranno e ti consegneranno al governo. Porteranno la vittima di un incidente stradale all’ospedale per salvarle la vita, ma metteranno anche una brava persona che crede in Dio nelle mani di demoni malvagi, così da essere maltrattata o addirittura perseguitata a morte. Come si spiega tutto questo? Quale comportamento riflette la loro natura? Quest’ultima è la loro natura. Costoro salvano delle persone, ma allo stesso tempo ne pongono altre in situazioni mortali. Queste persone sono esseri umani o demoni? Se ci fosse anche un solo giorno in cui una persona non si libera della propria natura satanica, in quel giorno sarebbe capace di compiere il male e di opporsi a Dio. Fintanto che riesce a opporsi a Dio, non è una brava persona. È giusta questa affermazione? (Sì.) In che modo è giusta? (Ciò che pratica non è la verità. Per quanto buone siano le sue azioni e i suoi comportamenti esteriori, la sua natura è ancora ostile a Dio.) La sua natura è ostile a Dio. Questa affermazione è vera. Come spieghiamo tale affermazione? Perché diciamo che chi è ostile a Dio non è una brava persona? (Dio è un simbolo di tutte le cose positive. Se qualcuno sa essere ostile a Dio, allora ciò che vi è in lui è tutto negativo.) In teoria è così, e quella affermazione è vera. Non importa quanto buona o pia una persona possa apparire esteriormente, né quanto piacere tragga dall’aiutare gli altri, né quanto premurosa sia nei loro confronti: se prova avversione e ripugnanza quando ascolta cose positive e se non riesce ad accettare la verità quando la sente e ne prova avversione, allora che razza di persona è? Non è una brava persona. Chi è nemico delle cose positive e della verità non è una brava persona. In generale, si può affermare questo. Naturalmente vi sono molti dettagli in tutto ciò. Lascia che ti faccia un esempio e poi capirai perché questa affermazione è la verità. Per esempio, alcuni abbandonano le loro famiglie perché credono in Dio e svolgono i loro doveri. Diventano noti per questo motivo e il governo perquisisce spesso la loro casa, tormenta i loro genitori e li minaccia persino di consegnarli alla polizia. Tutti i vicini parlano di loro dicendo: “Questa persona non ha coscienza. Non si prende cura dei genitori anziani. Non solo manca di devozione, ma causa anche tanti problemi ai suoi genitori. È un figlio non devoto!” Queste parole sono in linea con la verità? (No.) Ma non sono tutte considerate giuste agli occhi dei non credenti? Tra i non credenti, si ritiene che questo sia il modo più legittimo e ragionevole di vedere la cosa e che sia in linea con l’etica umana, e in conformità con gli standard di condotta umana. Non importa quanto contenuto sia incluso in questi standard, per esempio come mostrare rispetto filiale ai genitori, come prendersi cura di loro nella vecchiaia e organizzare il loro funerale, o quanto ripagarli, e a prescindere dal fatto che questi standard siano o meno in accordo con la verità: agli occhi dei non credenti sono cose positive, sono energia positiva, sono giusti e sono ritenuti irreprensibili all’interno di ogni gruppo di persone. Tra i non credenti, questi sono gli standard in base ai quali si è tenuti a vivere, e tu devi fare queste cose affinché, in cuor loro, ti considerino una persona sufficientemente buona. Prima di credere in Dio e di comprendere la verità, non credevi forse fermamente anche tu che una simile condotta indicasse una brava persona? (Sì.) Inoltre, anche tu usavi questi parametri per valutarti e frenarti e ti imponevi di essere questo tipo di persona. Se volevi essere una brava persona, di sicuro avrai incluso tutto questo nei tuoi standard di condotta: come essere devoto ai tuoi genitori, come attenuare le loro preoccupazioni, come recare loro onore e vanto e come portare gloria ai tuoi antenati. Questi erano gli standard di condotta nel tuo cuore e la direzione della tua condotta. Tuttavia, dopo aver ascoltato le parole di Dio e i Suoi sermoni, il tuo punto di vista ha iniziato a cambiare e hai capito che devi rinunciare a tutto per assolvere il tuo dovere di essere creato e che Dio richiede alle persone di comportarsi in questo modo. Prima di acquisire la certezza che svolgere il tuo dovere di essere creato fosse la verità, ritenevi di dover essere devoto ai tuoi genitori, ma sentivi anche di dover svolgere il tuo dovere di essere creato e ti sentivi combattuto. Attraverso l’irrigazione e la pastura continua da parte delle parole di Dio, sei arrivato gradualmente a comprendere la verità ed è stato allora che ti sei reso conto che svolgere il tuo dovere di essere creato è qualcosa di perfettamente naturale e giustificato. Fino a oggi, molti sono stati in grado di accettare la verità e di abbandonare completamente gli standard di condotta derivanti dalle nozioni e dalle fantasie tradizionali dell’uomo. Quando abbandoni del tutto queste cose, non sei più frenato dalle parole di giudizio e di condanna dei non credenti quando segui Dio e svolgi il tuo dovere di essere creato, e puoi liberartene facilmente. Allora, perché queste vecchie nozioni tradizionali sono scomparse dal tuo cuore? Forse perché sei diventato cattivo? Il tuo cuore si è forse indurito e la tua coscienza è scomparsa? (No.) In realtà, la tua coscienza non è cambiata, sei sempre la stessa persona e la tua personalità, le tue preferenze e i tuoi standard di coscienza e moralità sono immutati. Allora, perché non ti senti triste o addolorato quando i non credenti pronunciano quelle parole di giudizio e di condanna, ma provi invece pace e gioia nel tuo cuore? Questa è una grande trasformazione: come hai fatto a diventare così? (Nutrendomi delle parole di Dio e arrivando a comprendere alcune verità ho acquisito i corretti standard di valutazione e sono stato in grado di discernere che le parole di costoro sono solo falsità.) I non credenti spargono voci su di noi, affermando: “Dopo aver cominciato a credere in dio, queste persone non si prendono cura delle loro famiglie, non provano amore verso di loro e sono particolarmente fredde: si trasformano in animali dal sangue freddo”. All’apparenza può sembrare così, ma la realtà non è questa. Qui vi è un problema essenziale che i ciechi non hanno modo di vedere. È davvero possibile che la verità renda le persone insensibili dopo che hanno iniziato a credere in Dio? (No.) Allora, che cosa sta davvero accadendo? (La prospettiva di quei credenti sulle cose è cambiata; hanno compreso la verità e acquisito discernimento.) Questo è un risultato ottenuto nutrendosi delle parole di Dio. Come si ottiene questo risultato? Cosa ha cambiato la tua prospettiva sulle cose? Quando ha iniziato a cambiare? Sono le parole di Dio che cambiano le prospettive delle persone, mutando tutte le loro prospettive sulla vita e su diverse questioni, rendendole diverse da quelle dei non credenti.

In passato, le persone agivano sempre in base alle loro coscienze e le usavano per misurare tutti. Dovevano costantemente superare l’esame della coscienza, percepivano sempre i pettegolezzi come qualcosa di spaventoso e temevano di essere derise o di farsi una cattiva reputazione, o di essere definite “prive di coscienza, brutte persone”. Perciò non potevano che dire e fare con riluttanza alcune cose per far fronte all’ambiente. Come dovrebbero essere misurate adesso queste cose? (Secondo le verità principi.) Come andavano le cose allora, quando la vita della gente era vincolata dalle nozioni e dalle falsità dei non credenti? Per esempio, fin da quando eri piccolo i tuoi genitori ti hanno continuamente indottrinato con parole come: “Quando diventerai grande, devi renderci orgogliosi; devi onorare la nostra famiglia!” Cosa sono state per te queste parole? Un incoraggiamento o un freno? Un’influenza positiva o una sorta di controllo negativo? Fatto sta che sono una sorta di controllo. Fissandoti un obiettivo basato su qualche affermazione o teoria che le persone ritengono buona e giusta, i tuoi genitori ti inducono a vivere la tua vita al servizio di quell’obiettivo, e tu finisci per perdere la tua libertà. Perché finisci per perdere la tua libertà e cadere sotto il controllo dell’obiettivo? Perché la gente pensa che onorare la propria famiglia sia una cosa buona e che debba essere fatta. Se non condividi questo pensiero né aspiri a fare cose che rendano onore alla tua famiglia, ti considerano un inutile idiota, un perdente buono a nulla e ti guardano dall’alto in basso. Per avere successo, devi studiare tanto, acquisire ancora più competenze e rendere onore al nome della tua famiglia. Così in futuro nessuno farà il bullo con te. Tutte le cose che fai per quell’obiettivo non sono, in effetti, delle catene che ti legano? (Sì, lo sono.) Poiché mirare al successo e onorare la famiglia sono le pretese dei tuoi genitori, e poiché essi agiscono nel tuo miglior interesse, affinché tu abbia una bella vita e renda orgogliosa la tua famiglia, è del tutto naturale che tu aspiri a uno stile di vita così. Ma, in effetti, queste cose sono problemi, una sorta di catene. Quando le persone non capiscono la verità pensano che queste cose siano positive, che siano la verità, la retta via e quindi le danno per scontate e vi si attengono o vi prestano obbedienza e si conformano in modo assoluto a queste parole e a queste pretese provenienti dai loro genitori. Se vivi in base a queste parole, lavorando sodo e dedicando loro la tua giovinezza e tutta la tua vita, e infine scali la vetta, fai una bella vita e rendi orgogliosa la tua famiglia, puoi essere brillante per gli altri, ma dentro sei sempre più vuoto. Non sai quale sia il senso della vita, o che cosa abbia in serbo il futuro, o che tipo di cammino si debba imboccare nella vita. Non hai capito né acquisito niente di niente a proposito di quei misteri della vita di cui brami, vuoi sapere e vuoi capire le risposte. In effetti, non sei forse stato rovinato dalle buone intenzioni dei tuoi genitori? La tua giovinezza e tutta la tua vita non sono forse state rovinate dalle pretese dei tuoi genitori, pretese che, a loro dire, sono “nel tuo miglior interesse”? (Sì, è così.) Allora, i tuoi genitori hanno ragione o torto nell’avanzare pretese che sono “nel tuo miglior interesse”? Può darsi che pensino veramente di agire nel tuo miglior interesse, ma sono forse persone che capiscono la verità? Possiedono la verità? (No, non la possiedono.) Molti individui passano la vita appesi alle parole dei genitori – parole come “Devi renderci orgogliosi, devi onorare la famiglia” – che li ispirano e li influenzano durante tutta la loro esistenza. Quando i genitori dicono “È nel tuo migliore interesse”, questo diventa lo stimolo che governa la vita di una persona, fornendole una direzione e un obiettivo verso i quali lavorare. Il risultato è che, per quanto sia affascinante, dignitosa e di successo, la vita di quella persona in realtà è rovinata. Non è così? (Sì.) Questo significa forse che, se non vive secondo le pretese dei genitori, una persona non è rovinata? No, ha comunque un proprio obiettivo. Quale? Sempre lo stesso, vale a dire “fare una bella vita e rendere orgogliosi i genitori”, non perché gliel’hanno detto loro, ma perché ha accettato tale obiettivo da qualche altra parte. Vuole comunque vivere secondo quelle parole, e rendere orgogliosa la sua famiglia, e scalare la vetta, e diventare una persona dignitosa e onorata. Il suo obiettivo non è cambiato; dedica tutta la vita al tentativo di raggiungere queste cose e vive tutta la vita in questo modo. Perciò, quando le persone non capiscono la verità e accettano molte cosiddette dottrine corrette, affermazioni corrette e visioni corrette che prevalgono nella società, esse trasformano quei concetti corretti nella direzione, nelle fondamenta e nella motivazione degli sforzi della loro vita. Alla fine, vivono implacabilmente e senza riserve per tale obiettivo, lottando per tutta la vita finché non muoiono e, a quel punto, alcuni sono ancora restii a vedere la verità. Che vita miserabile fa la gente! Tuttavia, una volta capita la verità, non ti lasci forse via via alle spalle i cosiddetti concetti corretti, insegnamenti corretti e affermazioni corrette, nonché le aspettative dei tuoi genitori nei tuoi confronti? Quando ti lasci via via alle spalle i cosiddetti concetti corretti, e il criterio col quale misuri le cose non si basa più sulle affermazioni della cultura tradizionale, non hai forse spezzato il vincolo di quelle affermazioni? E se non sei vincolato da quei concetti, non vivi forse liberamente? Magari non sarai del tutto libero, ma per lo meno le catene saranno state allentate. Nella loro fede in Dio le persone hanno ancora molte nozioni, fantasie, intenzioni e impurità, nonché le loro filosofie per le interazioni mondane, i loro pensieri ingannevoli, le loro nature corrotte e così via. Quando questi aspetti saranno eliminati e le persone saranno in grado di vivere interamente secondo la verità, esse vivranno davanti a Dio e saranno davvero affrancate e libere.

Note a piè di pagina:

a. Jianghu è un termine cinese che si riferisce al mondo fantastico degli artisti marziali e dei criminali nell’antica Cina.

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