Cosa significa perseguire la verità (13) Parte 3
Per quanto riguarda la questione del destino di un Paese, non si dovrebbe forse comprendere in che modo la vede Dio e come le persone dovrebbero considerarla correttamente? (Sì.) Le persone dovrebbero capire esattamente quale punto di vista andrebbe adottato al riguardo, in modo da liberarsi dagli effetti erosivi e dall’influenza che l’idea per cui “Ognuno condivide la responsabilità per il destino del proprio Paese” ha su di loro. Vediamo innanzitutto se il destino di un Paese può essere influenzato da una persona, da una forza o da un gruppo etnico. Da chi è deciso il destino di un Paese? (Viene determinato da Dio.) Esatto, bisogna capire questa causa fondamentale. Il destino di un Paese è strettamente correlato alla sovranità di Dio e non ha alcuna relazione con nessun altro. Nessuna forza, idea o persona può cambiare il destino di un Paese. Che cosa comprende il destino di un Paese? La prosperità e il declino del Paese. Che il Paese sia sviluppato o arretrato, indipendentemente dalla sua posizione geografica, dall’estensione del suo territorio, dalle sue dimensioni e da tutte le risorse che possiede, siano esse situate sulla terra, nel sottosuolo o nell’aria, e da chi è al governo, dal tipo di individui che compongono la gerarchia al potere, dai principi politici guida e dal metodo di governo, dal fatto che riconoscano Dio e che Gli si sottomettano, dal loro atteggiamento nei confronti di Dio, e così via, tutti questi elementi hanno un’influenza sul destino del Paese. Queste cose non sono determinate da alcun singolo individuo, né tanto meno da una qualche forza. Nessuna persona o potere hanno l’ultima parola, così come non ne ha Satana. Chi ha l’ultima parola? Solo Dio. Gli esseri umani non capiscono queste cose, e nemmeno Satana, che però si ribella e vuole costantemente prendere il controllo degli esseri umani e dominarli, fine per cui utilizza costantemente idee e opinioni allettanti e fuorvianti per promuovere cose come la condotta morale e i costumi sociali e indurre le persone ad accettare queste idee, portandole così a servire i governanti e a mantenerli al potere. Ma in realtà, a prescindere da ciò che Satana fa, il destino di un Paese non ha alcuna relazione con lui, né con la potenza, la profondità e l’ampiezza con cui queste idee della cultura tradizionale vengono diffuse. Le condizioni di vita e la forma di esistenza in un qualsiasi periodo di qualunque Paese, sia esso ricco o povero, arretrato o sviluppato, così come la sua posizione nella classifica delle numerose nazioni del mondo, ebbene, nulla di tutto ciò ha alcuna relazione con la forza dei governanti, né con la sostanza delle idee di questi pensatori o con la potenza con cui le diffondono. Il destino di un Paese è correlato solamente alla sovranità di Dio e al periodo in cui Egli gestisce tutta l’umanità. In qualsiasi periodo Dio abbia bisogno di svolgere una certa opera, di governare e orchestrare una qualsiasi cosa, di guidare l’intera società in una certa direzione e di realizzare qualsiasi forma di società, durante tale periodo si manifesteranno alcuni protagonisti particolari e si verificheranno eventi peculiari e di vasta portata. Per esempio la guerra, l’annessione del territorio di alcuni Paesi da parte di altri, la comparsa di tecnologie speciali e innovative, o anche il movimento degli oceani e delle placche continentali della Terra, e così via: tutte queste cose sono soggette alla sovranità e alle disposizioni della mano di Dio. È possibile anche che a portare l’intera razza umana a fare un enorme passo avanti sia l’apparizione di un personaggio insignificante, o che il verificarsi di un evento insignificante e irrilevante possa innescare una migrazione di massa del genere umano, oppure che come conseguenza di un evento insignificante l’intera umanità subisca una grande trasformazione, o ancora che si verifichino cambiamenti di diverso grado in termini di economia, affari militari, attività commerciali, terapie mediche e così via. Questi cambiamenti influenzano il destino, nonché la prosperità e il declino di ogni Paese sulla Terra. Ecco perché il destino, l’ascesa e il declino di qualsiasi Paese, sia esso potente o debole, sono correlati alla gestione esercitata da Dio tra gli uomini e alla Sua sovranità. Perché, dunque, Dio vuole fare le cose in questo modo? Le Sue intenzioni sono alla base di tutto. In breve, la sopravvivenza, l’ascesa e il declino di un Paese o di una nazione non hanno alcuna relazione con una specifica razza, un potere, una classe dirigente, una forma o un metodo di governo, o un singolo individuo. Sono correlati solamente alla sovranità del Creatore, nonché al periodo in cui Egli gestisce l’umanità e alla successiva fase a cui Egli passerà nella gestione e nella guida dell’umanità. Pertanto, qualsiasi cosa faccia Dio influenza il destino di ogni Paese, nazione, razza, gruppo o singolo individuo. Da questo punto di vista, si può dire che i destini di ogni singolo individuo, razza, nazione e Paese sono in realtà collegati e in stretta correlazione l’uno con l’altro, e che intercorre tra loro una relazione inscindibile. Tuttavia, questa relazione non è dovuta all’idea e al punto di vista secondo cui “Ognuno condivide la responsabilità per il destino del proprio Paese”, bensì alla sovranità del Creatore. È proprio perché tutti i loro destini ricadono sotto la sovranità dell’unico vero Dio, il Creatore, che esiste una relazione inscindibile tra di essi. Queste sono la radice fondamentale e l’essenza del destino di un Paese.
Quindi, considerando la questione dal punto di vista della maggioranza della popolazione, quale punto di vista si dovrebbe avere riguardo al destino del proprio Paese? Innanzitutto, si dovrebbe guardare a quanto il Paese fa per salvaguardare la maggioranza della popolazione e mantenerla soddisfatta. Se la maggioranza della popolazione vive bene, gode della libertà e del diritto di parlare senza restrizioni, se tutte le politiche promulgate dal governo dello Stato sono più che ragionevoli e la gente le considera giuste e sensate, se i diritti umani delle persone comuni possono essere salvaguardati e se gli individui non vengono privati del loro diritto alla vita, allora la gente arriverà naturalmente ad affidarsi a questo Paese, a essere felice di viverci e ad amarlo dal profondo del cuore. A quel punto, tutti saranno responsabili del destino del Paese e le persone saranno sinceramente disposte ad adempiere alla loro responsabilità nei suoi confronti, e vorranno che esso esista per sempre poiché giova alla loro vita e a tutto ciò che le riguarda. Se invece un Paese non è in grado di salvaguardare la vita delle persone comuni e non concede loro i diritti umani che meritano, nemmeno la libertà di parola, se coloro che esprimono la loro opinione sono soggetti a restrizioni e repressioni, se alle persone è persino vietato parlare o discutere di ciò che vogliono, se quando sono soggette a prepotenze, umiliazioni e persecuzioni il Paese se ne disinteressa, se non vige alcuna libertà e gli individui sono privati dei loro diritti umani fondamentali e del diritto alla vita, e se coloro che credono in Dio e Lo seguono vengono addirittura oppressi e perseguitati tanto da non poter tornare a casa e i credenti vengono uccisi impunemente, allora questo è un Paese di diavoli, che appartiene a Satana, e non è un vero Paese. In questo caso, tutti dovrebbero essere comunque responsabili del suo destino? Se le persone ormai detestano e odiano questo Paese nei loro cuori, allora, anche se ammettono a livello teorico di essere responsabili nei suoi confronti, non saranno disposte ad adempiere a questa responsabilità. Se un potente nemico viene a invadere la nazione, la maggioranza della popolazione spererà addirittura in un imminente crollo del Paese, in modo da poter condurre una vita felice. Pertanto, che ognuno sia o meno responsabile del destino di un Paese dipende dal modo in cui il governo tratta la popolazione. Il punto cruciale è se il governo gode del sostegno dell’opinione pubblica, è questo l’aspetto principale. Un altro aspetto, parlando a livello essenziale, è che dietro a tutto ciò che accade a un Paese vi è una serie di ragioni e di fattori che lo causano, e non può essere influenzato da una persona comune o insignificante. Pertanto, quando si tratta del destino di un Paese, nessuna persona e nessun gruppo etnico hanno l’ultima parola o il potere di interferire. Questo non è forse un dato di fatto? (Sì.) Supponiamo, per esempio, che i governanti del tuo Paese intendano espanderne il territorio e impadronirsi di terre, infrastrutture e risorse di prima qualità di un Paese vicino. Dopo aver preso questa decisione, la classe dirigente inizia a preparare le forze militari, a raccogliere fondi, a fare scorte di ogni genere e a discutere di quando avviare l’espansione territoriale. La gente comune ha il diritto di sapere tutto questo? Non hai alcun diritto di saperlo. Tutto ciò che sai è che negli ultimi anni sono aumentati la tassazione statale, le tasse e i tributi imposti con vari pretesti e il debito nazionale. Il tuo unico obbligo è quello di pagare le tasse. Quanto a ciò che accadrà al Paese e a ciò che faranno i governanti, ha qualcosa a che fare con te? Fino al momento in cui il Paese decide di entrare in guerra, solo la classe dirigente sa quale nazione e quali terre verranno invase e come verranno invase; nemmeno i soldati che verranno inviati in battaglia ne sono a conoscenza. Non hanno nemmeno il diritto di saperlo. Devono combattere ovunque il governo indichi. Quanto al motivo per cui combattono, alla durata della battaglia, alla possibilità di vincere o meno e al momento in cui potranno tornare a casa, non ne hanno idea, non sanno nulla di tutto ciò. I figli di alcune persone vengono mandati in guerra, ma loro, in quanto genitori, neppure lo sanno. Cosa ancora peggiore, quando i loro figli vengono uccisi, non riescono nemmeno a scoprirlo. Appurano che i figli sono morti solo quando le ceneri vengono rimandate in patria. Allora, dimMi, il destino del tuo Paese, le cose che il tuo Paese farà e le decisioni che prenderà, hanno una qualche relazione con te in quanto persona comune? Il Paese informa te, persona comune, di queste cose? Hai il diritto di partecipare al processo decisionale? Non hai nemmeno il diritto di venirne a conoscenza, figuriamoci quello di partecipare al processo decisionale. Qualunque cosa sia per te il tuo Paese, il modo in cui si sviluppa, la direzione che prende e il modo in cui viene governato hanno una qualche relazione con te? Nessuna. Perché? Perché sei una persona comune e tutte queste cose riguardano solamente i governanti. L’ultima parola spetta ai governanti, alla classe dirigente e a coloro con interessi acquisiti, ma non ha alcuna relazione con te in quanto persona comune. Quindi, dovresti avere un po’ di consapevolezza di te stesso. Non compiere atti irrazionali; non c’è bisogno che rinunci alla tua vita o che ti metta a rischio per un governante. Supponiamo che i governanti del Paese siano dei dittatori e che il potere sia nelle mani di diavoli che non si occupano dei doveri che spettano loro e che dedicano tutto il tempo al bere e alla dissolutezza, a vivere negli eccessi e a non fare nulla per il popolo. La nazione precipita nel debito e nel caos e i governanti sono corrotti e incompetenti, tanto che il Paese viene invaso da un nemico straniero. Solo allora i governanti pensano alla gente comune, chiamandola in causa e dicendo: “‘Ognuno condivide la responsabilità per il destino del proprio Paese’. Se il Paese soccombe, vi aspetta una vita di stenti. Attualmente il Paese è in difficoltà e gli invasori hanno oltrepassato i nostri confini. Affrettatevi a scendere sul campo di battaglia per proteggere il Paese, è arrivato il momento in cui la patria ha bisogno di voi!” Tu ci rifletti su, pensando: “È vero, ‘Ognuno condivide la responsabilità per il destino del proprio Paese’. Per una volta, il Paese ha finalmente bisogno di me; quindi, dato che ho questa responsabilità, dovrei rinunciare alla mia vita per proteggerlo. Il nostro Paese non può essere conquistato, senza questi governanti al potere siamo spacciati!” Non è da sciocchi pensarla così? I governanti di queste dittature negano e osteggiano Dio, mangiano, bevono e si divertono tutto il tempo, si comportano in modo sconsiderato, calpestano la gente comune, danneggiano e torturano le masse. Se ti affretti coraggiosamente e impavidamente a proteggere dei governanti simili, servendoli come carne da macello sul campo di battaglia e gettando via la tua vita per loro, allora sei veramente sciocco e stai giurando loro cieca fedeltà! Perché dico che sei veramente sciocco? Per chi combattono esattamente i soldati sul campo di battaglia? Per chi gettano via le loro vite? Per chi prestano servizio come carne da macello? E se tra tutti vai in battaglia proprio tu, una persona comune, debole e insignificante, allora la tua è solo una dimostrazione di sventatezza e stai sprecando la tua vita. Se sopraggiunge la guerra, dovresti pregare Dio e chiederGli di proteggerti affinché tu possa fuggire in un luogo sicuro, anziché compiere un sacrificio inutile e opporre resistenza. Cosa si intende per sacrificio inutile? Coraggio senza senno. Il Paese avrà naturalmente delle persone disposte a sostenere lo spirito dell’“Ognuno condivide la responsabilità per il destino del proprio Paese”, a proteggere i governanti e a mettere in gioco la propria vita per loro. Il destino del Paese ha un grande impatto sugli interessi e sulla sopravvivenza di questi individui, quindi lasciamo che si occupino loro degli affari del Paese. Tu sei una persona comune, non hai il potere di proteggere il Paese e queste cose non hanno alcuna relazione con te. Esattamente, che tipo di Paese vale la pena difendere? Se si tratta di un Paese con un sistema libero e democratico, in cui chi governa fa davvero qualcosa per il popolo e può garantirgli una vita normale, allora vale la pena di difenderlo e proteggerlo. La gente comune sente che proteggere un Paese del genere equivale a proteggere la propria casa, che è una responsabilità irrinunciabile, e quindi è disposta a lavorare per il Paese e ad adempiere alle proprie responsabilità. Se invece il Paese è governato da diavoli o Satana e i governanti sono malvagi e incompetenti al punto che il governo di questi re demoni si esaurisce e devono dimettersi, Dio farà emergere un Paese potente da invadere. Questo è un segnale per gli esseri umani da parte del Cielo, che dice loro che i governanti di questo regime devono farsi da parte e che non sono degni di avere un tale potere, di dominare questa terra o di farsi sostenere dalla popolazione di questo Paese, poiché non hanno fatto nulla per il benessere del popolo, né il loro governo ha giovato in alcun modo alle persone comuni o ha portato felicità nelle loro vite. Hanno solo tormentato la gente comune, l’hanno danneggiata, torturata e vessata. Pertanto, simili governanti dovrebbero farsi da parte e abbandonare le loro posizioni. Se questo regime sarà sostituito da un sistema democratico con persone virtuose al potere, ciò soddisferà le speranze e le aspettative della popolazione e sarà anche in accordo con la volontà del Cielo. Coloro che si conformano alle vie del Cielo prosperano, mentre coloro che si oppongono al Cielo periscono. In quanto comune cittadino, se sei costantemente fuorviato dall’idea che “Ognuno condivide la responsabilità per il destino del proprio Paese” e non fai che idolatrare e seguire la classe dirigente, allora andrai sicuramente incontro a una morte precoce e verosimilmente diventerai una vittima sacrificale e un caduto al servizio della classe dirigente. Se persegui la verità, se eviti di lasciarti fuorviare da Satana e se riesci a sfuggire alla sua influenza e a mantenere la tua vita, puoi sperare di veder sorgere un Paese positivo, di vedere maestri e governanti saggi assumere il potere, di assistere all’instaurazione di un buon sistema sociale, e godrai della fortuna di vivere una vita felice. Questa non è forse una scelta da persona intelligente? Non pensare che gli invasori siano nemici o demoni, questo è sbagliato. Se consideri sempre i governanti come supremi e al di sopra di tutti gli altri, e li tratti come gli eterni dominatori di questa terra a prescindere da quante malefatte compiano o da quanto si oppongano a Dio e torturino i credenti, questo è un grave errore. Pensaci: una volta che le dinastie feudali del passato sono state sradicate, gli esseri umani hanno vissuto in una varietà di sistemi sociali relativamente democratici e sono diventati un po’ più liberi e felici, le loro vite materiali sono migliorate rispetto al passato e l’ampiezza di visione, la comprensione e i punti di vista dell’umanità su varie questioni si sono evoluti. Se le persone avessero avuto una mentalità arretrata, credendo costantemente che “Ognuno condivide la responsabilità per il destino del proprio Paese”, e avessero continuato a voler far rivivere vecchie tradizioni, ripristinare il dominio degli imperatori e tornare a un sistema feudale, l’umanità avrebbe potuto svilupparsi così tanto? Il suo ambiente sarebbe come quello attuale? Certamente no. Pertanto, quando il Paese è in difficoltà, se le sue leggi stabiliscono che devi adempiere ai tuoi doveri civici e prestare servizio militare, allora dovresti farlo in conformità con la legge. Se durante il servizio militare devi andare in battaglia, anche in quel caso dovresti adempiere alle tue responsabilità, perché questo è quanto ti viene richiesto dalla legge. Non puoi infrangere la legge, devi rispettarla. Se invece la legge non lo richiede, sei libero di scegliere. Se il Paese in cui risiedi riconosce, segue e adora Dio e ha la Sua benedizione, allora va difeso. Se il Paese in cui risiedi osteggia e perseguita Dio e arresta e opprime i cristiani, allora è un Paese satanico governato da diavoli. Opponendosi costantemente a Dio con furia folle, ha ormai offeso l’indole di Dio ed è stato da Lui maledetto. Quando un simile Paese affronta l’invasione da parte di un nemico straniero ed è assalito da problemi sia all’interno che all’esterno dei suoi confini, questo è un momento di malcontento, indignazione e risentimento generalizzati tra Dio e gli uomini. E non è forse il momento in cui Dio vuole disporre un ambiente per distruggere questo Paese? Questo è il momento in cui Dio inizia ad agire. Dio ha ascoltato le preghiere della gente ed è giunto il momento di riparare ai torti subiti dal Suo popolo eletto. È una cosa positiva, nonché una buona notizia. Il momento in cui Dio è in procinto di annientare i demoni e Satana è anche quello in cui i prescelti di Dio sono colmi di entusiasmo e diffondono la notizia ovunque. In questo momento, non devi rischiare la vita per la classe dirigente. Dovresti esercitare la tua saggezza per liberarti dalle limitazioni imposte dalla classe dominante, fuggire in fretta per proteggere la tua vita e salvarti quanto prima. Alcuni dicono: “Se scappo sarò un disertore? Non è forse da egoisti?” Potresti anche non disertare e limitarti a sorvegliare la tua casa e ad aspettare che gli invasori la bombardino e la occupino; vedrai poi quale sarà l’esito. Il fatto è che, quando si verifica un qualsiasi evento importante di portata nazionale, la gente comune non ha il diritto di scegliere da sola. Tutti possono solo passivamente aspettare, stare a guardare e subire gli inevitabili risultati dell’evento. Non è forse un dato di fatto? (Sì.) È un dato di fatto. In ogni caso, fuggire è la decisione più saggia da prendere. Hai la responsabilità di proteggere la tua vita e l’incolumità della tua famiglia. Se a ciascuno fosse richiesto di essere responsabile verso il destino del proprio Paese e questo portasse tutti alla morte, e del Paese non restasse che una landa desolata, l’essenza del Paese esisterebbe ancora? “Paese” sarebbe solo una parola vuota, non è così? Agli occhi dei dittatori, le vite umane sono la cosa meno preziosa se paragonata alle loro ambizioni e ai loro desideri, ai loro atti di aggressione e a qualsiasi loro decisione e azione, ma agli occhi di Dio le vite umane sono la cosa più importante. Coloro che sono disposti a diventare carne da macello per i dittatori e a sostenere lo spirito del detto “Ognuno condivide la responsabilità per il destino del proprio Paese” forniscano pure il loro contributo e si sacrifichino per i governanti. Coloro che seguono Dio non hanno alcun obbligo di sacrificarsi per un Paese che appartiene a Satana. Si potrebbe anche metterla così: che per il dominio, le ambizioni e i desideri di Satana si sacrifichino i suoi leali discendenti e coloro che lo seguono. È giusto lasciarli diventare carne da macello. Nessuno li ha costretti ad avere ambizioni e desideri così grandiosi. A loro piace semplicemente seguire i governanti e sono intenzionati a giurare fedeltà ai diavoli, anche a costo di morire. Alla fine, diventano delle vittime sacrificali e dei corredi funerari di Satana, ed è esattamente questo che meritano.
Quando un Paese ne invade un altro, o quando una transazione impari con un altro Paese porta alla guerra, alla fine le vittime sono le persone comuni, tutti coloro che vivono in questa terra. È un dato di fatto che alcune guerre potrebbero essere evitate se una delle due parti fosse in grado di scendere a compromessi, di abbandonare le proprie ambizioni, i propri desideri e il proprio potere e di pensare alla sopravvivenza della gente comune. Molte guerre sono in realtà causate da governanti che si aggrappano al proprio dominio, che non vogliono abbandonare né perdere il potere che hanno in mano, e che si ostinano invece a rimanere fedeli alle proprie convinzioni, ad aggrapparsi al potere e ai propri interessi. Una volta scoppiata la guerra, sono i membri del popolo, le persone comuni, a restarne vittime. In tempo di guerra vengono dispersi in lungo e in largo e sono i meno capaci di resistere a tutto ciò. Tali governanti hanno una qualche considerazione della gente comune? Immaginate un governante che dicesse: “Se rimango fedele alle mie convinzioni e alle mie teorie, potrei finire per scatenare una guerra, e le vittime sarebbero le persone comuni. Anche se dovessi vincere, questa terra sarà devastata da armi e munizioni e le case in cui la gente vive saranno distrutte, quindi coloro che vi risiedono non godranno di una vita felice in futuro. Per proteggere la gente comune, mi dimetterò, deporrò le armi, mi arrenderò e scenderò a compromessi”; questo farebbe sì che la guerra venisse evitata. Esiste forse un governante di questo tipo? (No.) In realtà, gli individui comuni non vogliono combattere, né prendere parte alle rivalità o alle ostilità tra forze politiche. Sono tutti mandati passivamente sul campo di battaglia e al patibolo dai loro governanti. Tutte queste persone inviate sul campo di battaglia, sia che muoiano sia che sopravvivano, servono in ultima analisi a mantenere i governanti al potere. Quindi non sono forse i governanti a trarne infine un vantaggio? (Sì.) Cosa può guadagnare la gente comune dalla guerra? La gente comune può solo esserne devastata e subire la distruzione delle proprie case e dell’ambiente da cui dipende. Alcuni perdono la famiglia, mentre un numero ancora maggiore viene sfollato e si ritrova senza casa e senza alcuna prospettiva di ritorno. Eppure, i governanti sostengono grandiosamente che la guerra è stata dichiarata per proteggere le case delle persone e la loro sopravvivenza. Questa affermazione è valida? Non è forse un falso sproloquio? Alla fine, è la gente comune, il popolo, a subire tutte le conseguenze negative di questa situazione, mentre chi ne trae i più grandi vantaggi sono i governanti. Essi possono continuare a governare sul popolo, sul territorio, a mantenere il potere nelle loro mani e a continuare a occupare il loro posto e a dare ordini, mentre la gente comune vive in condizioni disastrose, senza futuro e senza speranza. Alcuni pensano che l’idea per cui “Ognuno condivide la responsabilità per il destino del proprio Paese” sia assolutamente corretta. Alla luce di quanto abbiamo condiviso, lo è? (No.) Non c’è un briciolo di correttezza in questo detto. Che lo si consideri dal punto di vista degli intenti con cui Satana instilla questa idea nelle persone, o che si guardi alle trame, ai desideri e alle ambizioni dei governanti nelle varie fasi della storia dello sviluppo umano, o ancora che si consideri qualsiasi fatto riguardante il destino di un Paese, il verificarsi di questi eventi non può essere controllato da alcuna persona comune, da alcun singolo individuo o da alcun gruppo etnico. Alla fine, le vittime sono le masse ignare e la gente comune, mentre coloro che ne traggono i maggiori benefici sono i governanti al vertice, la classe dirigente del Paese. Quando il Paese è in difficoltà, costoro mandano la gente comune in prima linea per usarla come carne da macello. Quando il Paese non è in difficoltà, la gente comune è la mano che li nutre. Sfruttano la gente comune, la dissanguano e vivono alle sue spalle, obbligano il popolo a provvedere a loro, e in ultima analisi inculcano nelle persone l’idea che “Ognuno condivide la responsabilità per il destino del proprio Paese”, costringendole ad accettarla. Chi non la accetta viene etichettato come antipatriottico. Il messaggio che questi governanti trasmettono è: “Lo scopo del mio governo è che voi conduciate una vita felice. Senza il mio governo non sareste in grado di sopravvivere, quindi dovete fare come dico io, essere cittadini obbedienti e sempre pronti a dedicarsi e a sacrificarsi per il destino del proprio Paese”. Chi è il Paese? Chi è sinonimo di Paese? I governanti sono sinonimo di Paese. Instillando nelle persone l’idea che “Ognuno condivide la responsabilità per il destino del proprio Paese”, sotto un certo aspetto le obbligano ad adempiere alle loro responsabilità senza possibilità di scelta, obiezione o esitazione. Sotto un altro aspetto, dicono alla gente che il destino del Paese e la questione della permanenza al potere oppure della destituzione dei governanti è di grande importanza per la popolazione, la quale deve quindi preoccuparsi di difendere sia il Paese che i suoi governanti al fine di garantirsi un’esistenza normale. È effettivamente così? (No.) Ovviamente non è così che stanno le cose. I governanti incapaci di sottomettersi a Dio, di seguire la Sua volontà o di lavorare per il bene della gente comune non otterranno il sostegno popolare e non saranno buoni governanti. Se, invece di agire per il bene della gente comune, i governanti perseguono solo i propri interessi, calpestano le persone e ne spremono il sudore e il sangue come parassiti, allora costoro sono dei Satana e dei diavoli e non meritano il sostegno del popolo, a prescindere da quanto potenti siano. Se il Paese non avesse questi governanti, esisterebbe? La vita del popolo esisterebbe? Esisterebbero lo stesso, e la gente potrebbe persino condurre una vita migliore. Se le persone capiscono a fondo l’essenza della questione di quali debbano essere i loro obblighi e le loro responsabilità nei confronti del Paese, allora, in qualunque nazione vivano, dovrebbero avere opinioni corrette sulle più importanti questioni nazionali e su quelle riguardanti la politica e il destino del loro Paese. Una volta acquisite queste opinioni corrette, sarai in grado di compiere la scelta giusta nelle questioni che riguardano il destino del Paese. In merito alla questione del destino di un Paese, hai compreso la verità che le persone dovrebbero capire? (Sì.)
Ho condiviso a lungo sul detto riguardante la condotta morale “Ognuno condivide la responsabilità per il destino del proprio Paese”. Ho condiviso con chiarezza sul concetto di Paese, sull’influenza del termine “Paese” sulle persone nella società, sulle responsabilità che le persone dovrebbero avere nei confronti del loro Paese e della loro nazione quando si tratta del suo destino, sulle scelte che dovrebbero compiere e su ciò che Dio richiede all’umanità in merito? (Sì.) Allora per oggi la nostra condivisione termina qui.
11 giugno 2022
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