Cosa significa perseguire la verità (14) Parte 3
Per quanto riguarda le affermazioni della cultura tradizionale riguardanti la condotta morale, l’ultima volta ho condiviso in merito a “Ognuno condivide la responsabilità per il destino del proprio Paese”. Oggi, proseguendo, la Mia condivisione riguarderà “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato”. Proprio come la precedente frase su cui ho condiviso, “Il successo o il fallimento di un’impresa dipendono dalle persone”, anche questa è ovviamente un’opinione da miscredenti. Le opinioni dei miscredenti sono le più diffuse tra le persone e si sentono ripetere ovunque. Dal momento in cui imparano a parlare, gli individui apprendono detti di ogni tipo dagli altri, dai miscredenti, da Satana e dal mondo. Si comincia con l’istruzione iniziale, quando i genitori e le famiglie insegnano alle persone come comportarsi, cosa dire, che tipo di moralità, di pensieri e di integrità avere, e così via. Anche dopo l’ingresso nella società, gli individui continuano ad accettare senza rendersene conto l’indottrinamento subìto da parte di varie dottrine e teorie di Satana. Il detto “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato” viene inculcato in ogni persona da parte della famiglia o della società come una condotta morale da assumere. Se possiedi questa condotta morale, gli altri ti ritengono nobile, onorevole, integro, e sei stimato e tenuto in alta considerazione all’interno della società. Poiché la frase “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato” proviene dalle persone e da Satana, essa diventa l’oggetto che noi analizziamo e discerniamo, e ancora di più l’oggetto che abbandoniamo. Perché discernere e abbandonare questa frase? Esaminiamo innanzitutto se è corretta e se una persona che la segue è nel giusto. È veramente nobile essere qualcuno che possiede il carattere morale di “fare del proprio meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri gli hanno affidato”? Una persona del genere possiede la verità realtà? Possiede l’umanità e i principi di condotta che a detta di Dio gli esseri creati dovrebbero avere? Capite tutti la frase “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato”? Spiegatene innanzitutto il significato con parole vostre. (Significa che, quando qualcuno ci affida un compito, non dovremmo lesinare alcuno sforzo per portarlo a termine.) Non dovrebbe essere così? Se qualcuno ti affida un compito, non ha forse un’alta considerazione di te? Ti stima, crede in te e ti ritiene degno di fiducia. Quindi, qualunque compito gli altri ti affidino, dovresti accettarlo e svolgerlo bene e completamente in linea con le loro richieste, in modo che siano felici e soddisfatti. Se lo fai, sei una brava persona. L’implicazione è che il fatto che chi ti ha affidato un compito sia soddisfatto o meno determina se tu vieni considerato una brava persona oppure no. Si può spiegare in questo modo? (Sì.) E non è dunque facile essere considerati brave persone agli occhi degli altri e riconosciuti dalla società? (Sì.) Cosa significa che è “facile”? Significa che lo standard è molto basso e per nulla nobile. Se soddisfi lo standard morale di “Fare del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato”, vieni considerato una persona che possiede condotta morale in tali questioni. Implicitamente, significa che sei meritevole della fiducia degli altri, che ti affideranno dei compiti, che sei rispettabile e che sei una brava persona. Questo è il significato di questa affermazione. Non la pensate così? Avete qualche obiezione riguardo agli standard di giudizio e di valutazione della frase “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato”? Se sapete fornire un esempio che confuti questa affermazione e ne smascheri la fallacia, ossia se siete capaci di citare un caso reale che ne dimostri l’erroneità, allora questa affermazione non reggerà. Ora, in teoria, voi potreste già credere che questa affermazione sia decisamente errata in quanto non è la verità e non proviene da Dio. Come si possono usare i fatti per confutarla? Ad esempio, se oggi sei troppo impegnato per andare a fare la spesa, puoi incaricare il tuo vicino di casa. Puoi dirgli esattamente che cibo comprare, quanto e quando. In seguito, lui fa la spesa in base alle tue richieste e te la consegna in tempo. Questo è considerato “fare del suo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri gli hanno affidato”? È considerato un comportamento rispettabile? Si tratta di alzare a malapena un dito. Essere in grado di aiutare qualcuno a fare la spesa è ritenuto un segno di elevato carattere morale? (No.) Che un individuo compia o meno cattive azioni e che carattere possiede hanno forse qualcosa a che vedere con la sua capacità di “fare del suo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri gli hanno affidato”? Se una persona è in grado di fare del suo meglio per portare a termine un piccolo incarico che le hanno affidato gli altri, possiede un qualche standard per la condotta morale? La capacità di portare a termine un compito così insignificante dimostra che si tratta di qualcuno dotato di elevato carattere morale? Alcuni dicono: “Questa persona è davvero degna di fiducia. Ogni volta che le viene chiesto di comprare e consegnare qualcosa, non importa cosa o in che quantità, lo fa sempre. È affidabile e dotata di una buona condotta morale”. È così che costui viene percepito e valutato dagli altri. Si tratta di una valutazione appropriata? (No.) Tu e lui siete vicini di casa. In genere i vicini non si mettono l’uno contro l’altro e non si danneggiano a vicenda poiché si trovano a interagire regolarmente. Se sorgono dei conflitti, diventa difficile relazionarsi in seguito. Forse è per questo motivo che il tuo vicino ti ha aiutato. Può anche darsi che ti abbia fatto questo piccolo favore per convenienza, che non sia stato un compito difficile e che non gli sia costato assolutamente nulla. Inoltre, lo ha aiutato a farti una buona impressione e ad acquisire una buona reputazione, cose che tornano a suo vantaggio. Inoltre, facendoti dei piccoli favori, non ottiene forse la convenienza di chiederne a te in futuro? Magari un giorno te ne chiederà uno grande e tu sarai obbligato a farglielo. Questa persona non si sta forse tenendo aperte delle porte? Quando gli individui si aiutano a vicenda, interagiscono e si relazionano, lo fanno con uno scopo. Se ti considerano inutile e non hanno intenzione di chiederti aiuto in seguito, potrebbero non farti il favore di cui hai bisogno. È possibile che nella tua famiglia vi siano medici, avvocati, funzionari governativi o membri in possesso di prestigio sociale che gli tornino in qualche modo utili. Costui potrebbe aiutarti per tenersi delle porte aperte. Forse si servirà di te in futuro o, quanto meno, gli farà comodo prendere in prestito qualche attrezzo che hai in casa. A volte gli chiedi dei piccoli favori e lui dopo qualche giorno viene da te a chiederti un qualche oggetto in prestito. Le persone non muovono un dito se non possono guadagnarci qualcosa! Guarda, quando chiedi loro un favore, come accettano prontamente, con un sorriso sul volto e apparentemente senza pensarci; ma in realtà avevano fatto attentamente i loro calcoli, poiché nessuno ragiona in modo disinteressato. Una volta sono andato a far rammendare i Miei vestiti. L’anziana signora che se ne occupava aveva una figlia che stava per far ritorno nella loro nazione di origine. Il suo vicino possedeva un’auto, così l’anziana signora gli ha chiesto di portare la figlia all’aeroporto, in modo da non dover pagare un taxi. Il vicino ha acconsentito e l’anziana signora ne è stata felice. Tuttavia, il vicino non era poi così disinteressato. Non aveva intenzione di farlo senza un tornaconto. Una volta acconsentito, è rimasto lì, ha lentamente tirato fuori un capo di abbigliamento e ha detto: “Pensa di poter rammendare questo vestito?” L’anziana signora è stata colta di sorpresa e la sua espressione sembrava dire: “Perché costui si approfitta di un favore così insignificante? Ha accettato così prontamente, ma ecco che viene fuori che non vuole fare nulla per nulla”. L’anziana signora ha subito reagito, dicendo dopo un paio di secondi: “Ok, mettilo lì, te lo sistemo”, senza menzionare alcun pagamento. Vedi come, per aver chiesto a qualcuno una semplice commissione, subito viene chiesto in cambio di rammendare un capo di abbigliamento. Questo non significa forse che nessuno ci rimette? Le interazioni interpersonali si svolgono in modo ingenuo? (No.) Niente è ingenuo. In questa società umana, ogni individuo ha una mentalità transazionale e nessuno fa nulla per nulla. Tutti pongono richieste agli altri e tutti vogliono trarre profitto a spese altrui senza subire alcuna perdita. Alcuni dicono: “Tra coloro che ‘fanno del loro meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri hanno affidato loro’, vi sono anche molti che non cercano di trarre profitto a spese degli altri e che si prefiggono semplicemente di fare del loro meglio per gestire bene le cose; possiedono veramente questa condotta morale”. Questa affermazione non è corretta. Anche se non mirano a ricchezze, beni materiali o a un tornaconto di qualche tipo, cercano la fama. Che cos’è questa “fama”? Significa: “Mi sono fatto carico della fiducia accordatami dagli altri nell’affidarmi i loro compiti. Indipendentemente dal fatto che chi mi ha affidato l’incarico sia presente o meno, se faccio del mio meglio per gestirlo bene otterrò una buona reputazione. Come minimo, alcuni sapranno che sono una brava persona, dotata di elevato carattere morale e degna di essere emulata. Posso rivestire una posizione agli occhi degli altri e crearmi una buona reputazione in un certo gruppo. Ne vale la pena!” Altri dicono: “‘Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato’, e poiché una persona ci ha affidato dei compiti, che lei sia presente o meno, dovremmo gestirli bene ed eseguirli fino a portarli a termine. Forse non ci procureremo una fama duratura, ma almeno nessuno potrà criticarci alle spalle dicendo che non siamo credibili. Non possiamo permettere che le generazioni future vengano discriminate e subiscano un’ingiustizia tanto grave”. Cosa stanno perseguendo? Perseguono comunque la fama. Alcuni danno molta importanza alla ricchezza e ai beni, altri alla fama. Che cosa significa “fama”? Quali sono le espressioni specifiche della “fama” tra gli individui? L’essere definiti una persona buona e di elevato carattere morale, un modello, un uomo virtuoso o un santo. Vi sono persino alcuni che, poiché in una singola questione sono riusciti a “fare del loro meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri hanno affidato loro” e possiedono questo tipo di carattere morale, vengono lodati per l’eternità e i discendenti beneficiano della loro fama. Vedi, questo è molto più prezioso dei pochi vantaggi che possono ottenere sul momento. Pertanto, chiunque si attenga al cosiddetto standard morale del “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato” non ha un punto di partenza tanto disinteressato. Costoro non cercano solo di adempiere ai loro obblighi e alle loro responsabilità di individui; bensì, si attengono a questa norma per ottenere un guadagno o una reputazione personali, sia in questa vita che nella prossima. Naturalmente, c’è anche chi vuole evitare di essere criticato alle spalle e di essere infamato. In breve, il punto di partenza che spinge le persone a fare questo tipo di cose non è disinteressato, e non si basa di certo sul punto di vista dell’umanità né sulla responsabilità sociale dell’umanità. Se si considera l’intenzione e il punto di partenza di chi si comporta così, le persone che si aggrappano alla frase “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato” non hanno affatto uno scopo disinteressato.
Abbiamo appena analizzato l’affermazione riguardante la condotta morale “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato” dal punto di vista delle intenzioni e dello scopo che hanno le persone nell’agire e dei loro desideri e ambizioni. Questo è un aspetto. Da un altro punto di vista, “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato” contiene un altro errore. Quale? Le persone considerano il comportamento “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato” come infinitamente nobile, ma non sanno di essere incapaci di discernere se gli incarichi affidati loro dagli altri sono giusti o ingiusti. Se il compito che qualcuno ti affida è un compito molto comune, qualcosa che si svolge facilmente e che non vale neppure la pena di menzionare, allora la lealtà non c’entra, poiché quando si interagisce e ci si rapporta con gli altri è normale chiedersi reciprocamente dei favori. È facile come alzare un dito. È fuori discussione se il carattere morale di qualcuno sia nobile oppure infimo. La questione non raggiunge questo livello. Se invece qualcuno ti affida un incarico di grande rilevanza, un compito importante come una questione di vita e di morte, di destino o di futuro, e tu lo tratti comunque come una faccenda ordinaria, facendo del tuo meglio per gestirlo bene senza operare discernimento, è qui che possono sorgere dei problemi. Che tipo di problemi? Se il compito affidatoti è appropriato, ragionevole, giusto, positivo e non causerà alcun danno o perdita ad altri né avrà un impatto negativo sull’umanità, allora è bene accettarlo e fare del tuo meglio per gestirlo lealmente. Si tratta di una responsabilità che dovresti assolvere e di un principio a cui dovresti attenerti. Se invece l’incarico che accetti è ingiusto e causerà danni, disturbi, distruzione o persino la perdita della vita ad altri o all’umanità, e tu fai lo stesso del tuo meglio per gestirlo lealmente, allora questo cosa dice mai del tuo carattere morale? Che è buono o cattivo? (Cattivo.) In che senso è cattivo? Alcuni seguono un individuo ingiusto o ne diventano amici, e l’amicizia è ritenuta stretta anche da parte di costui. A loro non importa se questo amico sia buono o cattivo: se è lui ad affidare loro un compito, faranno del loro meglio per gestirlo bene. Se l’amico chiede loro di uccidere qualcuno, lo uccideranno, se chiede loro di fare del male a qualcuno, lo faranno, e lo stesso se chiede loro di distruggere qualcosa. Fintanto che si tratta di un incarico affidato loro dall’amico, lo eseguono senza discernere né riflettere. Credono di portare a termine la richiesta “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato”. Che cosa dice questo della loro umanità e del loro carattere morale? Che sono buoni o cattivi? (Cattivi.) Anche le persone cattive possono “fare del loro meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri hanno affidato loro”, ma i tipi di compiti affidati loro dagli altri e che fanno del loro meglio per gestire bene sono tutti malvagi e negativi. Se ciò di cui gli altri ti hanno incaricato è fare del male alle persone, uccidere, rubare le altrui proprietà, vendicarti o infrangere la legge, è forse giusto? (No.) Queste sono tutte cose che danneggiano le persone, sono azioni malvagie e crimini. Se qualcuno ti affida un compito malvagio e tu ti attieni comunque al principio culturale tradizionale “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato”, dicendo: “Dal momento che mi hai dato l’incarico, significa che ti fidi di me, mi stimi e mi tratti come un tuo pari, come un amico, e non come un estraneo. Pertanto, farò del mio meglio per gestire lealmente qualsiasi cosa tu mi abbia affidato. Giuro sulla mia vita di eseguire bene il compito e non mi rimangerò mai la parola data”, allora che tipo di persona sei? Non sei un vero mascalzone? (Sì.) Sei proprio un mascalzone. Allora, in che modo dovresti trattare detti come “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato”? Se qualcuno ti affida un compito semplice e alquanto comune nelle interazioni con gli altri, il fatto che lo esegui non basta a determinare se hai un nobile carattere morale oppure no. Se qualcuno ti affida un compito molto importante e rilevante, devi discernere se è positivo o negativo e se è qualcosa di cui la tua levatura è all’altezza. Se non rientra nelle tue capacità, fa’ ciò che puoi. Se si tratta di un compito negativo, che infrange la legge, danneggia gli interessi o la vita di qualcuno, o addirittura distrugge le prospettive e il futuro degli altri, e tu ti attieni comunque allo standard morale “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato”, allora sei un mascalzone. Sulla base di queste prospettive, il principio che le persone dovrebbero seguire quando accettano i compiti che vengono loro affidati non dovrebbe essere “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato”. Questa affermazione non è accurata, presenta notevoli lacune e problemi ed è altamente fuorviante. Una volta accettata questa frase, in molti la useranno senza dubbio per valutare la condotta morale degli altri e, naturalmente, per valutare sé stessi e limitare la propria moralità. Tuttavia, non sanno chi al mondo è degno di affidare compiti ad altri, e sono pochissime le persone che affidano a qualcuno incarichi giusti, positivi, vantaggiosi per gli altri, preziosi e che portano prosperità all’umanità. Non ve ne sono affatto. Pertanto, se per valutare la qualità della moralità di una persona utilizzi lo standard “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato”, non solo questo detto solleva troppi dubbi e problemi che non passerebbero l’esame, ma instilla anche nelle persone concetti erronei, principi errati e una direzione sbagliata per affrontare tali questioni, fuorviando e paralizzando il loro pensiero. Pertanto, a prescindere da come analizzi o svisceri questa affermazione, la sua esistenza non ha alcun valore, non è qualcosa che le persone dovrebbero praticare e non arreca loro alcun beneficio.
La frase “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato” presenta anche un ulteriore errore. Da un altro punto di vista, fornisce a quegli individui malevoli che vogliono usare, manipolare e controllare gli altri, a coloro che hanno interessi acquisiti e a chi detiene prestigio e potere sociali, un’opportunità per sfruttare e un pretesto per usare, manipolare e controllare gli altri. Permette loro di usare strategicamente chi si occupa di un incarico per loro conto. Chi non esegue compiti per loro conto o non fa del suo meglio per loro viene considerato una persona indegna della fiducia altrui e incapace di fare del suo meglio nel gestire lealmente i compiti. Viene etichettato come individuo dalla condotta morale inferiore, inaffidabile, indegno di stima e di rispetto e posto ai gradini sociali più infimi, e viene dunque emarginato. Per esempio, il tuo capo ti affida un incarico e tu pensi: “Visto che me l’ha affidato il mio capo, devo accettarlo a prescindere. Non importa quanto sia difficile: anche se significa attraversare l’acqua e il fuoco, devo farlo”, e quindi accetti. Da un lato, è il tuo capo e non osi rifiutare. Dall’altro, lui spesso ti mette sotto pressione, dicendoti: “Solo chi fa del suo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri gli hanno affidato è un buon collega”. Ti ha inculcato questo concetto fin da subito, vaccinandoti in anticipo per prepararti mentalmente. Una volta che avanza una qualsiasi richiesta, sei tenuto ad assecondarla e non puoi rifiutarti, altrimenti andrai incontro a conseguenze negative. Per questo motivo, devi eseguire i compiti che ti affida con tutte le tue energie. Anche se si tratta di una questione di difficile gestione, devi trovare un modo. Devi sfruttare i tuoi contatti, passare per vie traverse e spendere soldi in omaggi. Alla fine, quando hai portato a termine l’incarico, non puoi menzionare il denaro che hai speso né porre alcuna richiesta, e devi dire: “‘Le persone dovrebbero fare del loro meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri hanno loro affidato’. Tu hai un’alta considerazione di me e mi stimi molto, quindi devo fare tutto il possibile per gestire bene questo compito”. In realtà, solo tu sai quante avversità e problemi hai sopportato. Se sai comportarti così, gli altri diranno che possiedi una condotta morale nobile. Se invece fallisci, ti guarderanno dall’alto in basso, ti disprezzeranno e ti biasimeranno. A qualunque classe sociale o gruppo etnico tu appartenga, fintanto che qualcuno ti affida un compito devi fare del tuo meglio, senza lesinare alcuno sforzo, e non puoi rifiutarti. Perché? Come dice il proverbio: “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato”. Dal momento che hai accettato l’incarico da parte di qualcuno, devi gestirlo lealmente fino in fondo e assicurarti che venga portato a termine bene, con successo, nella sua interezza e con l’approvazione dell’altra persona, per poi riferirglielo. Anche se lei non si informa di come sta andando, non devi comunque lesinare il minimo sforzo per eseguirlo. Alcune persone non hanno un vero rapporto con te, come per esempio i parenti lontani della tua famiglia allargata. Vedono che hai un buon lavoro nella società, che godi di prestigio e fama o che possiedi un certo talento, quindi ti affidano questo o quell’incarico. È appropriato rifiutare? In realtà non ci sarebbe nessun problema, ma a causa delle complesse relazioni sociali tra gli esseri umani e della pressione dell’opinione pubblica influenzata dall’idea “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato”, quando un individuo di questo tipo, con il quale fondamentalmente non hai alcun rapporto, ti chiede di fare delle cose per lui, tu devi accettare qualsiasi cosa. Naturalmente, puoi scegliere di non farlo. In questo modo offendi una sola persona o comprometti il rapporto con un paio di parenti, che magari potrebbero ostracizzarti. Ma, ancora una volta, che importanza ha? In realtà non ne ha. Non vivi con loro e il tuo destino non è nelle loro mani. Allora perché non puoi semplicemente rifiutarti di fare ciò che ti chiedono? Una delle ragioni ineludibili è che sei vincolato e oppresso dall’opinione diffusa “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato”. In altre parole, in qualsiasi comunità sociale, sei spesso prigioniero dello standard morale e dell’opinione diffusa “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato”. Fare del proprio meglio per gestire lealmente i compiti non ha nulla a che vedere con l’adempiere alla responsabilità sociale o ai doveri e alle responsabilità di un essere creato. Al contrario, sei prigioniero delle dichiarazioni degli standard morali e delle catene invisibili dell’opinione sociale. Perché sei incline a tale schiavitù? Un aspetto è che non sai distinguere se queste affermazioni morali tramandate dai tuoi antenati siano giuste oppure no, né se le persone dovrebbero rispettarle. Un altro aspetto è che non hai la forza e il coraggio di liberarti dalla pressione sociale e dall’opinione comune imposte da questa cultura tradizionale. Di conseguenza, non riesci a liberarti dalle sue catene e dall’influenza che ha su di te. Un’altra ragione è che, in qualsiasi comunità o gruppo sociale, gli individui vogliono che gli altri li considerino di elevato carattere morale, delle brave persone, affidabili, e degni di fiducia e di essere incaricati di svolgere dei compiti. Tutti desiderano crearsi un’immagine tale da guadagnarsi il rispetto e apparire agli altri come individui in carne e ossa dotati di sentimenti e di lealtà, e non come esseri spietati o alieni. Se vuoi integrarti nella società ed essere accettato e approvato, devi innanzitutto farti riconoscere come una persona di elevato carattere morale, dotata di integrità e credibilità. Quindi, a prescindere dal tipo di richieste che gli altri ti pongono, fai del tuo meglio per soddisfarli, renderli felici e poi ricevere da loro le lodi con cui dichiarano che sei una persona affidabile e di elevato carattere morale e che la gente è ben disposta a relazionarsi con te. In questo modo provi un senso di appartenenza nella vita. Se riesci a farti approvare dalla società, dalle masse, dai colleghi e dagli amici, conduci una vita particolarmente ricca e soddisfacente. Se invece vivi in modo diverso da loro, se i tuoi pensieri, i tuoi punti di vista e il tuo percorso di vita differiscono dai loro, se nessuno ti ritiene di elevato carattere morale, affidabile, degno di fiducia o in possesso di dignità, e se tutti ti abbandonano e ti isolano, allora conduci una vita depressa e triste. Perché ti senti depresso e triste? Perché la tua autostima ne risente. E da dove proviene la tua autostima? Dall’approvazione e dall’accettazione da parte della società e delle masse. Se non ti accettano, non ti approvano, non ti lodano e non ti apprezzano, se non ti guardano con ammirazione, affetto o stima, allora hai la sensazione di non avere dignità nella vita. Ti senti alquanto inutile, privo del minimo senso di appartenenza. Non conosci il tuo valore, alla fine non sai come vivere, e inizi a farlo nella depressione e nel tormento. Cerchi sempre di farti accettare, di integrarti nella massa e nella società. Di conseguenza, aderire allo standard morale “Fai del tuo meglio per gestire lealmente tutto ciò che gli altri ti hanno affidato” è una questione di grande rilevanza per chiunque viva in un ambiente sociale di questo tipo. È inoltre un importante indicatore per valutare il carattere morale di un individuo e se egli viene o no accettato dagli altri. Ma questo standard di valutazione è corretto? Decisamente no. Anzi, può essere definito addirittura assurdo.
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