La verità intrinseca dell’opera di conquista (3)

Il risultato a cui ambisce l’opera di conquista è soprattutto far sì che la carne umana smetta di ribellarsi, ossia che la mente dell’uomo acquisisca una nuova comprensione di Dio, che il suo cuore Gli obbedisca completamente e che l’uomo decida di darsi a Lui. Le persone non rientrano nel novero dei conquistati quando il loro temperamento o la loro carne sono soggetti a mutamenti. Quando si verifica un cambiamento nel pensiero dell’uomo, nella sua coscienza e nel suo senno, ossia, quando tutto il tuo atteggiamento mentale cambia, sarà quello il momento in cui sarai stato conquistato da Dio. Quando ti decidi a obbedire e adotti una nuova mentalità, quando non includi più alcuna delle tue nozioni o intenzioni personali nelle parole e nell’opera di Dio, e quando la tua mente può pensare in modo normale, ossia quando puoi adoperarti per Dio con tutto il tuo cuore, ecco che questo tipo di persona è stato pienamente conquistato. Nel regno della religione, molti patiscono in misura significativa per tutta la vita, sottomettendo il corpo o portando la croce, addirittura soffrendo e sopportando fino all’ultimo respiro! Alcuni stanno ancora digiunando nel mattino della loro morte. Per tutta la vita si privano di cibo gradevole e bei vestiti, sottolineando solo il patimento. Sono capaci di sottomettere il corpo e di rinunciare alla carne. La loro volontà di sopportare la sofferenza è encomiabile. Tuttavia, il loro pensiero, le loro nozioni, il loro atteggiamento mentale e invero la loro vecchia natura, non sono stati minimamente affrontati. Non hanno una vera comprensione di sé stessi. La loro immagine mentale di Dio è quella tradizionale di un Dio astratto, vago. La loro determinazione a soffrire per Dio deriva dal loro zelo e dalla loro natura positiva. Sebbene credano in Dio, non Lo comprendono né conoscono la Sua volontà. Si limitano a operare ciecamente e a soffrire ciecamente per Dio. Non attribuiscono alcun valore al discernimento e poco si curano di come assicurare che il loro servizio soddisfi effettivamente la volontà di Dio. Tanto meno sanno come raggiungere una comprensione di Dio. Il Dio che servono non è Dio nella Sua immagine originale, bensì un Dio che essi stessi hanno evocato, un Dio di cui hanno sentito parlare o un Dio leggendario trovato negli scritti. Usano quindi la loro vivida immaginazione e il loro cuore devoto per soffrire per Dio e per farsi carico per Lui dell’opera che Egli desidera compiere. Il loro servizio è assai impreciso, a tal punto che praticamente nessuno di loro è realmente capace di prestare servizio in modo conforme alla volontà di Dio. A prescindere da quanto siano disposti a soffrire, la loro prospettiva originale del servizio e la loro immagine mentale di Dio restano immutate, poiché non sono stati sottoposti al giudizio e al castigo di Dio e al Suo affinamento e alla Sua perfezione e poiché nessuno li ha guidati con la verità. Sebbene credano in Gesù Salvatore, nessuno di loro Lo ha mai visto e Lo conoscono solo attraverso la leggenda e per sentito dire. Pertanto il loro servizio non equivale ad altro che servire in modo casuale con gli occhi chiusi, come un cieco che serve il proprio padre. In definitiva, che cosa si può ottenere con questo genere di servizio? E chi lo approverebbe? Dal principio alla fine, il loro servizio resta completamente immutato. Ricevono solo le lezioni create dall’uomo e fondano il servizio sulla loro naturalezza e su ciò che essi stessi amano. Così facendo, quale ricompensa si potrebbe ottenere? Nemmeno Pietro, che vide Gesù, sapeva come servire in modo da compiere la volontà di Dio. Fu solo alla fine, in tarda età, che arrivò a comprendere. Questo cosa dice degli uomini ciechi che non hanno ricevuto alcun trattamento o potatura e che non hanno avuto nessuno che li guidasse? Il servizio odierno di molti di voi non è forse simile a quello dei ciechi? Tutti quelli che non hanno ricevuto il giudizio, né la potatura e il trattamento e non sono cambiati, non sono forse conquistati in maniera incompleta? Di che utilità sono tali individui? Se il tuo pensiero, la tua comprensione della vita e la tua comprensione di Dio non mostrano alcun nuovo cambiamento e non portano nemmeno a una piccola vera conquista, non conseguirai mai nulla di rimarchevole nel tuo servizio! Senza una visione e senza una nuova comprensione dell’opera di Dio, non puoi essere conquistato. Il tuo modo di seguire Dio somiglierà dunque a quello di coloro che patiscono e digiunano, ossia sarà di scarso valore! È proprio perché c’è scarsa testimonianza nel loro operato che affermo che il loro servizio è futile! Passano la vita a soffrire e a starsene seduti in prigione, sono perennemente pazienti e amorevoli e portano di continuo la croce, vengono irrisi e rifiutati dal mondo, sperimentano ogni avversità e, nonostante siano ubbidienti fino alla fine, tuttavia non sono ancora conquistati, e non possono rendere alcuna testimonianza inerente all’essere conquistati. Hanno sofferto non poco, ma dentro di loro non conoscono affatto Dio. Nulla dei loro vecchi pensieri, delle vecchie nozioni, delle pratiche religiose, delle cognizioni create dall’uomo e delle idee umane è stato affrontato. In loro non vi è alcuna nuova comprensione. Nemmeno un po’ della loro comprensione di Dio è vera o accurata. Hanno frainteso la volontà di Dio. Si può forse considerare ciò servire Dio? Per quanto tu abbia capito Dio in passato, prova a supporre di affermarlo oggi e di continuare a basare la tua comprensione sulle tue nozioni e sulle tue idee personali a prescindere dall’operato di Dio. Ossia, prova a supporre di non possedere alcuna nuova, vera comprensione di Dio e di non riuscire a conoscere la Sua vera immagine e la Sua vera indole. Prova a supporre che la tua comprensione di Dio sia ancora guidata da un pensiero feudale e superstizioso e che nasca ancora da fantasie e nozioni umane. Se è così, allora non sei stato conquistato. Il Mio obiettivo nel dirti adesso queste parole è permetterti di capire e usare questa conoscenza per guidarti verso una nuova e accurata comprensione. Le Mie parole mirano, inoltre, a liberarti dalle vecchie nozioni e dalla vecchia conoscenza che porti in te, affinché tu possa avere una nuova comprensione. Se davvero ti nutri delle Mie parole, la tua comprensione cambierà considerevolmente. Finché conserverai un cuore obbediente mentre ti nutri delle parole di Dio, la tua prospettiva riprenderà vigore. Finché sarai capace di accettare i ripetuti castighi, la tua vecchia mentalità cambierà in modo graduale. Se la tua vecchia mentalità sarà completamente sostituita dalla nuova, la tua pratica cambierà di conseguenza. Così facendo, il tuo servizio diverrà sempre più mirato, sempre più capace di compiere la volontà di Dio. Se riesci a trasformare la tua vita, la tua conoscenza dell’esistenza umana e le tue molte nozioni riguardo a Dio, la tua naturalezza diminuirà in modo graduale. Questo, e nient’altro che questo, è il risultato che segue alla conquista dell’uomo da parte di Dio; questo è il cambiamento che si osserverà nell’uomo. Se, nel credere in Dio, tutto quello che sai riguarda la sottomissione del corpo e la sopportazione e il patimento, e non ti è chiaro se ciò che stai facendo sia giusto o sbagliato, tanto meno per chi lo stai facendo, come può questo genere di pratica condurre al cambiamento?

Dovreste comprendere che non pretendo da voi che il vostro corpo sia tenuto legato o che il vostro cervello sia controllato e gli sia impedito di concepire pensieri arbitrari. Questo non è l’obiettivo dell’opera né l’opera da compiersi subito. Proprio adesso, avete bisogno di una comprensione a partire da un’angolazione positiva, in modo da poter cambiare voi stessi. Ciò di cui avete più necessità è attrezzarvi con le parole di Dio, cioè equipaggiarvi completamente con la verità e la visione che ora sono di fronte a voi, e poi procedere e metterle in pratica. È una vostra responsabilità. Non vi chiedo di cercare e guadagnare un’illuminazione ancora maggiore. Al momento non avete semplicemente la levatura per questo. Ciò di cui avete bisogno è fare tutto quello che potete per nutrirvi delle parole di Dio. Dovete capire l’opera di Dio e conoscere la vostra natura, la vostra essenza e la vostra vecchia vita. In particolare, dovete conoscere le vostre erronee pratiche e gli atti umani del passato. Per cambiare, dovete iniziare a trasformare il vostro pensiero. Per prima cosa, sostituite il vostro vecchio modo di pensare con quello nuovo e lasciate che questo governi le vostre parole, le vostre azioni e la vostra vita. È quanto si chiede adesso a ciascuno di voi. Non praticate ciecamente né seguite ciecamente. Dovreste avere una base e un obiettivo. Non prendete in giro voi stessi. Dovreste conoscere l’esatta finalità della vostra fede in Dio, ciò che si dovrebbe acquisire da essa e ciò che dovreste entrare esattamente in questo momento. È imperativo che tu sappia tutto questo.

Ciò che dovreste entrare in questo momento è elevare la vostra vita e aumentare la vostra levatura. Inoltre, dovete cambiare le vostre vecchie prospettive del passato, il vostro pensiero e le vostre nozioni. L’intera vostra vita deve essere rinnovata. Quando la tua comprensione degli atti di Dio cambierà, quando avrai una nuova comprensione della verità di tutto ciò che Dio dice, e quando la tua comprensione interiore sarà elevata, la tua vita migliorerà. Tutto quello che la gente fa e dice adesso è concreto. Queste non sono dottrine, ma piuttosto ciò che è necessario alle persone per la loro vita e ciò che dovrebbero possedere. Questo è il cambiamento che avviene nell’uomo durante l’opera di conquista, il cambiamento che questi dovrebbe sperimentare, ed è il risultato che deriva dalla conquista dell’uomo. Una volta modificato il tuo modo di pensare, adottato un nuovo atteggiamento mentale, capovolte le tue nozioni, le tue intenzioni e i tuoi ragionamenti logici passati, eliminato quanto era profondamente radicato in te e conquistata una nuova comprensione della fede in Dio, le testimonianze che dai saranno elevate e tutto il tuo essere sarà davvero cambiato. Tutti questi elementi sono i più concreti, i più realistici e i più fondamentali – ciò che le persone faticavano a cogliere in passato e quello in cui non erano in grado di coinvolgersi. Questa è la vera opera dello Spirito. Precisamente, come comprendevi la Bibbia in passato? Un veloce confronto con oggi te lo rivelerà. In passato, mettevi Mosè, Pietro, Paolo o tutte quelle affermazioni o prospettive bibliche su un piedistallo. Ora, se ti venisse chiesto di mettere la Bibbia su un piedistallo, lo faresti? Ti accorgeresti che la Bibbia contiene troppi resoconti scritti dall’uomo e che non è nient’altro che il racconto umano di due fasi dell’opera di Dio. È un libro di storia. Questo non significa forse che la tua comprensione della Bibbia è cambiata? Se dai uno sguardo ora alla genealogia di Gesù contenuta nel Vangelo di Matteo, diresti, “La genealogia di Gesù? Sciocchezze! Questa è la genealogia di Giuseppe, non quella di Gesù. Non c’è alcuna relazione tra Gesù e Giuseppe”. Ora, quando esamini la Bibbia, la tua comprensione di essa è diversa, cioè la tua prospettiva è cambiata, e vi applichi un livello di comprensione più elevato di quello degli studiosi religiosi di un tempo. Quando qualcuno sostiene che questa genealogia ha un certo significato, rispondi, “E quale sarebbe? Va avanti e spiega. Gesù e Giuseppe non sono imparentati. Lo sai questo? Può Gesù avere una genealogia? Come può Gesù avere degli antenati? Come può essere un discendente dell’uomo? La Sua carne fu generata da Maria; ma il Suo Spirito è lo Spirito di Dio, non lo spirito di un uomo. Gesù è l’amato Figlio di Dio, e quindi come può avere una genealogia? Mentre era sulla terra, non era un membro dell’umanità, quindi come può avere una genealogia?” Quando analizzi la genealogia e spieghi chiaramente la verità, condividendo quello che hai compreso, la persona che hai di fronte rimarrà senza parole. Alcuni citeranno la Bibbia e ti chiederanno, “Gesù aveva una genealogia. Il tuo Dio di oggi ne ha una?” E allora tu spiegherai loro la tua comprensione più realistica. In questo modo, la tua comprensione avrà conseguito dei risultati. In verità, Gesù non è affatto imparentato con Giuseppe e ancora meno con Abramo. È solo che Egli nacque in Israele. Ma Dio non è un israelita o un discendente degli israeliti. Soltanto per il fatto che Gesù è nato in Israele, non significa che Dio sia Tale solo per gli israeliti. Fu unicamente per lo scopo della Sua opera che Egli fece il passo di incarnarSi. Dio è il Dio di tutta la creazione dell’universo. È solo che Egli compì prima una fase della Sua opera in Israele e poi, in seguito, iniziò a operare nelle nazioni gentili. Eppure, le persone considerarono Gesù come il Dio degli israeliti e inoltre Lo inserirono tra gli israeliti e tra i discendenti di Davide. La Bibbia dichiara che alla fine dei giorni, il nome di Jahvè sarà grande tra le nazioni gentili, cioè che negli ultimi giorni Dio starà operando in tali nazioni. Il fatto che Dio Si sia incarnato in Giudea non indica che Dio ami solo gli ebrei. Ciò avvenne solo perché l’opera lo richiedeva. Non si può dire che Dio dovesse incarnarSi in Israele (perché gli israeliti erano il Suo popolo eletto). Il popolo eletto di Dio non si trova forse anche in mezzo alle nazioni gentili? Fu dopo che Gesù ebbe terminato la Sua opera in Giudea che essa iniziò a diffondersi anche nelle nazioni gentili. (Gli Israeliti si riferivano a tutte le nazioni al infuori di Israele con l’appellativo di “nazioni gentili”.) In verità, tali nazioni gentili sono anch’esse abitate da membri del popolo eletto di Dio; solo che in quel tempo non era ancora stata compiuta nessuna opera in quei luoghi. Si pone tale enfasi su Israele perché le prime due fasi dell’opera ebbero luogo lì, mentre non era in corso nessuna opera nell’ambito delle nazioni gentili. L’opera nelle nazioni gentili sta iniziando solo oggi, ed ecco perché le persone trovano difficoltà ad accettarlo. Se riesci a capire chiaramente, ad afferrare con precisione e a vedere correttamente tutti questi argomenti, avrai una comprensione accurata del Dio di oggi e del passato, ed essa sarà più elevata della comprensione di Dio posseduta dai santi nel corso della storia. Se sperimenti l’opera di oggi e ascolti oggi i discorsi personali di Dio, non hai comunque alcuna comprensione della Sua interezza; se la tua ricerca rimane al solito livello di prima e non viene sostituita da qualcosa di nuovo; in particolare, se sperimenti tutta questa opera di conquista, ma alla fine in te non si può scorgere alcun tipo di cambiamento, la tua fede non è simile allora a quella di coloro che cercano solo pane per placare la fame? In quel caso, in te l’opera di conquista non avrà prodotto nessun risultato. Allora non diverrai forse uno da eliminare?

Al termine dell’opera di conquista, è indispensabile che capiate che Dio non è soltanto il Dio degli Israeliti, ma piuttosto il Dio di tutto il creato. Egli ha creato l’umanità intera, non solo gli Israeliti. Se affermi che Dio è soltanto il Dio degli Israeliti o che è impossibile che Dio Si incarni in qualsiasi nazione al di fuori di Israele, allora non hai ancora raggiunto alcuna comprensione durante l’opera di conquista e non riconosci affatto che Dio è il tuo Dio. Tutto ciò che riconosci è che Dio Si è spostato da Israele in Cina ed è costretto a essere il tuo Dio. Se questo è ancora il tuo punto di vista, allora l’opera che ho compiuto in te è stata vana e non hai compreso nulla di ciò che ho detto. Alla fine, se anche tu come Matteo scrivi una nuova genealogia per Me, trovi un “antenato” adatto a Me e un capostipite appropriato – cosicché Dio ha due genealogie per queste Sue due incarnazioni – non sarebbe dunque il più grande scherzo del mondo? Tu, questa “persona ben intenzionata” che Mi ha trovato una genealogia, non saresti diventato colui che ha diviso Dio? Sei in grado di farti carico del fardello di questo peccato? Dopo tutta questa opera di conquista, se ancora non credi che Dio è il Dio di tutto il creato, se ancora pensi che Dio è soltanto il Dio degli Israeliti, non sei forse qualcuno che Gli resiste apertamente? Lo scopo di conquistarti oggi è far sì che tu riconosca che Dio è il tuo Dio e il Dio altrui e, aspetto più importante, il Dio di tutti coloro che Lo amano e il Dio di tutto il creato. È il Dio degli Israeliti e il Dio del popolo d’Egitto. È il Dio dei Britannici e il Dio degli Americani. Non è solo il Dio di Adamo ed Eva, ma anche il Dio di tutti i discendenti di Adamo ed Eva. È il Dio di tutte le cose nei cieli e di tutte le cose in terra. La famiglia israelita e allo stesso modo tutte le famiglie dei Gentili sono nelle mani di un unico Dio. Non solo Egli operò in Israele per molti millenni e un tempo nacque in Giudea, ma oggi discende in Cina, il luogo dove il gran dragone rosso giace raggomitolato. Se l’essere nato in Giudea ne fa il Re dei Giudei, discendere oggi in mezzo a voi non Lo rende forse il vostro Dio? Egli guidò gli Israeliti e nacque in Giudea, ed è altresì nato in una terra dei Gentili. Tutta la Sua opera non è forse compiuta per l’intera umanità che Egli ha creato? Ama gli Israeliti cento volte e odia i Gentili mille volte? Non è questa la vostra nozione? Siete voi che non riconoscete Dio; non è che Dio non sia mai stato il vostro Dio. Siete voi che rifiutate Dio; non è che Dio non intenda essere il vostro Dio. Chi fra coloro che sono stati creati non è nelle mani dell’Onnipotente? L’obiettivo del conquistarvi oggi non è forse farvi riconoscere che Dio non è altri che il vostro Dio? Se sostenete ancora che Dio è soltanto il Dio degli Israeliti e ancora asserite che la casa di David in Israele è l’origine della nascita di Dio, e che nessuna nazione tranne Israele è qualificata per “produrre” Dio, e che tanto meno qualsiasi famiglia gentile sia in grado di ricevere personalmente l’opera di Jahvè – se il tuo modo di pensare è ancora questo, non ti rende forse un irriducibile ostinato? Non fissarti sempre su Israele. Dio è in mezzo a voi proprio in questo momento. Non continuare a rivolgere lo sguardo al cielo. Smetti di anelare al tuo Dio in cielo! Dio è venuto in mezzo a voi, dunque come può essere in cielo? Non hai creduto in Lui per molto tempo, eppure hai innumerevoli nozioni su di Lui, al punto che non osi pensare nemmeno per un istante che il Dio degli Israeliti Si degnerebbe di “onorarvi” della Sua presenza. Tantomeno osate pensare a come potreste vedere Dio che compie un’apparizione personale, visto quanto siete intollerabilmente lordi. Non avete neppure mai pensato a come Dio potrebbe discendere di persona in una terra di Gentili. Egli dovrebbe discendere sul Monte Sinai o sul Monte degli Ulivi e apparire agli Israeliti. I Gentili (ossia, la gente nata fuori da Israele) non sono forse tutti oggetto della Sua avversione? Come potrebbe Egli operare di persona in mezzo a loro? Tutte queste sono le nozioni profondamente radicate che avete sviluppato nel corso di molti anni. Lo scopo del conquistarvi oggi è distruggere queste vostre nozioni. Come risultato di ciò avete visto Dio apparire di persona in mezzo a voi – non sul Monte Sinai o sul Monte degli Ulivi, ma in mezzo a gente che Egli non ha mai guidato in passato. Dopo che Dio ebbe compiuto le Sue due fasi dell’opera in Israele, gli Israeliti e così tutti i Gentili arrivarono ad accogliere questa nozione: sebbene sia vero che Dio abbia creato tutte le cose, Egli intende essere soltanto il Dio degli Israeliti, non il Dio dei Gentili. Gli Israeliti credono quanto segue: Dio può essere soltanto il nostro Dio, non il Dio di voi Gentili, e poiché non venerate Jahvè, Jahvè – il nostro Dio – vi odia. I Giudei credono anche questo: il Signore Gesù assunse l’immagine di noi popolo ebraico ed è un Dio che porta il marchio del popolo ebraico. È in mezzo a noi che Dio opera. L’immagine di Dio e la nostra immagine sono simili; la nostra immagine si avvicina a quella di Dio. Il Signore Gesù è il Re di noi Giudei; i Gentili non sono qualificati per ricevere una salvezza così grande. Il Signore Gesù è il sacrificio offerto per espiare il peccato per noi Giudei. È soltanto sulla base di queste due fasi dell’opera che gli Israeliti e il popolo ebraico formarono queste numerose nozioni. Essi rivendicano prepotentemente Dio per sé stessi, non permettendo che Dio fosse anche il Dio dei Gentili. In questo modo, Dio divenne un vuoto nei cuori dei Gentili. Questo perché tutti arrivarono a credere che Dio non vuole essere il Dio dei Gentili e che ama solo gli Israeliti – il Suo popolo eletto – e ama i Giudei, in particolare i discepoli che Lo seguirono. Non sai che l’opera compiuta da Jahvè e Gesù mirava alla sopravvivenza di tutta l’umanità? Adesso riconosci che Dio è il Dio di tutti voi nati fuori da Israele? Oggi Dio non è forse proprio qui, in mezzo a voi? Questo non può essere un sogno, vero? Non accettate questa realtà? Non osate crederci né pensarci. A prescindere dal vostro punto di vista, Dio non è proprio qui in mezzo a voi? Temete ancora di credere a queste parole? D’ora in avanti, tutte le persone che Egli ha conquistato e che desiderano essere seguaci di Dio non sono forse il popolo eletto di Dio? Tutti voi, che oggi siete dei seguaci, non siete il popolo eletto fuori da Israele? La vostra condizione non è la stessa degli Israeliti? Non è di tutto questo che dovreste rendervi conto? Non è forse l’obiettivo dell’opera di conquista che vi riguarda? Poiché potete vedere Dio, Egli sarà il vostro Dio per sempre, fin dall’inizio e per il futuro. Egli non vi abbandonerà, fino a quando tutti voi intendiate seguirLo ed essere creature fedeli e obbedienti a Lui.

A prescindere da quanto sia solida la sua determinazione attuale ad amare Dio, in generale l’uomo è diventato obbediente e Lo ha seguito fino ad oggi. Non prima della fine, quando questa fase dell’opera si sarà conclusa, egli si pentirà completamente. Cioè quando le persone saranno veramente state conquistate. Adesso, invece, esse stanno vivendo solo il processo della conquista. Nel momento in cui l’opera si concluderà, saranno completamente conquistate, ma non adesso! Anche se tutti sono convinti, ciò non significa che siano stati conquistati completamente. Questo perché attualmente le persone hanno visto solo parole e non eventi reali, e si sentono ancora incerte, per quanto profonda sia la loro fede. Ecco perché sarà solo con gli ultimi eventi reali, le parole diventate realtà, che le persone saranno conquistate completamente. In questo momento esse stanno vivendo la conquista perché sentono parlare di molti misteri dei quali non avevano mai sentito prima. Ma, nell’intimo di ognuno di loro, stanno ancora cercando e aspettando eventi reali che consentano loro di vedere la realizzazione di ogni parola di Dio. Solo allora saranno completamente convinti. Solo quando, alla fine, tutti avranno visto queste realtà concrete realizzate, e queste realtà li avranno fatti sentire sicuri, essi mostreranno convinzione nei loro cuori, nei loro discorsi e nei loro occhi, e saranno completamente convinti dal profondo del cuore. Questa è la natura dell’uomo. Avete bisogno di vedere che tutte le parole si realizzano, avete bisogno di veder accadere alcuni eventi reali e il disastro che si abbatterà su alcuni, e allora sarete completamente convinti nel profondo dell’animo. Come gli ebrei, continuate ad attribuire grande importanza alla visione di segni e miracoli. Tuttavia continuate a non vedere che ci sono segni e miracoli e che stanno accadendo realtà che hanno lo scopo di aprire totalmente i vostri occhi. Sia si tratti di qualcuno che discende dal cielo, di una colonna di nuvole che vi parla, o di Me che compio un esorcismo su uno di voi, della Mia voce che rimbomba tra di voi come un tuono, voi avete sempre voluto e sempre vorrete vedere eventi di questo tipo. Si può dire che nella fede in Dio, il vostro più grande desiderio sia quello di vederLo arrivare e mostrarvi personalmente un segno. Allora sarete soddisfatti. Per conquistarvi, devo compiere un’opera simile alla creazione del mondo e poi aggiungere un segno. Allora, i vostri cuori saranno completamente conquistati.

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