La Parola quotidiana di Dio: L'ingresso nella vita | Estratto 521

14 Settembre 2020

L’apice delle esperienze di Pietro si ebbe quando il suo corpo fu quasi completamente spezzato, ma Gesù gli infuse coraggio. E gli apparve ancora una volta. Quando Pietro era tra tremende sofferenze e il suo cuore era afflitto, Gesù lo istruì: “Fosti con Me sulla terra e Io fui qui con te. E sebbene prima fossimo insieme in cielo, si trattava, dopo tutto, del mondo spirituale. Ora Io sono tornato al mondo spirituale e tu sei sulla terra. Poiché Io non sono della terra, e sebbene anche tu non sia della terra, devi adempiere la tua funzione sulla terra. In quanto servitore, devi compiere il tuo dovere, al meglio delle tue capacità”. Pietro ne fu confortato, sentendo che sarebbe potuto tornare al fianco di Dio. Mentre Pietro pativa sofferenze tali da essere costretto a letto, provò un così grande rimorso che giunse a dire: “Sono così corrotto, non sono in grado di soddisfare Dio”. Gesù gli apparve e disse: “Pietro, hai forse dimenticato il proponimento che un tempo hai fatto dinanzi a Me? Hai davvero scordato tutto ciò che ti ho detto? Hai dimenticato il tuo proponimento nei Miei confronti?” Pietro vide che si trattava di Gesù e si alzò dal letto, e Gesù lo confortò: “Io non sono della terra, te l’ho già detto – devi capirlo, ma hai forse dimenticato qualcos’altro che ti ho detto? ‘Anche tu non sei della terra, non sei del mondo’. In questo momento vi è un compito che tu devi svolgere, non puoi affliggerti così, non puoi soffrire in questo modo. Sebbene gli uomini e Dio non possano coesistere nello stesso mondo, Io ho la Mia opera e tu hai la tua, e un giorno, quando l’avrai compiuta, saremo insieme nell’unico regno, e Io ti guiderò perché tu sia con Me per sempre”. Pietro fu rassicurato e confortato dopo aver udito queste parole. Sapeva che quella sofferenza era qualcosa che doveva sperimentare e sopportare, e da quel momento in poi fu ispirato. Gesù gli apparve di proposito in ogni momento cruciale, fornendogli un’illuminazione speciale e una guida, e operando molto in lui. E per che cosa Pietro si rammaricava maggiormente? Gesù gli aveva posto un’altra domanda (sebbene non sia stata riportata nella Bibbia in questi termini) non molto tempo dopo che Pietro aveva detto: “Tu sei il Figlio del Dio vivente” e tale domanda fu: “Pietro! Mi hai mai amato?” Pietro capì che cosa intendesse dire, ed esclamò: “Signore! Una volta amai il Padre celeste, ma ammetto di non aver mai amato Te”. Allora Gesù disse: “Se gli uomini non amano il Padre che è nei cieli, come possono amare il Figlio sulla terra? E se gli uomini non amano il Figlio mandato da Dio Padre, come possono amare il Padre che è nei cieli? Se amassero veramente il Figlio sulla terra, allora amerebbero veramente il Padre che è nei cieli”. Quando Pietro udì tali parole comprese la propria mancanza. Provò sempre rimorso fino alle lacrime per quelle sue parole: “Una volta ho amato il Padre celeste, ma non ho mai amato Te”. Dopo la resurrezione e l’ascensione di Gesù, provò un senso di colpa e una pena ancora maggiori per quel che aveva detto. Rammentando il suo passato lavoro e la sua attuale statura morale, egli si rivolgeva spesso a Gesù in preghiera, sempre provando rimorso e sentendosi in debito per non aver soddisfatto il desiderio di Dio e per non essere all’altezza dei criteri di Dio. Ciò divenne il suo più pesante fardello. Diceva: “Un giorno dedicherò a Te tutto ciò che ho e tutto ciò che sono, Ti offrirò quanto c’è di più prezioso”. E poi: “Dio! Ho una sola fede e un solo amore. La mia vita non ha alcun valore, e così il mio corpo. Ho soltanto un’unica fede e un unico amore. Ho fede in Te nella mia mente e amore per Te nel mio cuore; queste due sole cose ho da offrirTi, e null’altro”. Pietro fu enormemente incoraggiato dalle parole di Gesù, poiché, prima di venire crocifisso Gesù gli aveva detto: “Io non sono di questo mondo, e anche tu non sei di questo mondo”. In seguito, quando Pietro raggiunse livelli di estrema sofferenza, Gesù glielo rammentò: “Pietro, lo hai dimenticato? Io non sono del mondo, e fu solo a motivo della Mia opera se sono andato via prima. Anche tu non sei del mondo, l’hai scordato? Te l’ho detto due volte, non ricordi?” Pietro Lo sentì ed esclamò: “Non l’ho scordato!” Allora Gesù disse: “Una volta trascorresti un periodo felice insieme a Me in cielo e un periodo al Mio fianco. Ora senti la Mia mancanza, e Io sento la tua. Sebbene le creature non siano degne di alcuna considerazione ai Miei occhi, come posso non amare chi è così innocente e amabile? Hai forse dimenticato la Mia promessa? Devi accettare il Mio incarico sulla terra; devi completare il lavoro che ti ho affidato. Verrà il giorno in cui ti guiderò perché tu sia al Mio fianco”. All’udire tali parole, Pietro si sentì ancor più incoraggiato e ricevette una ispirazione ancora più grande, al punto che, quando fu sulla croce, fu in grado di dire: “Dio! Non riesco ad amarTi abbastanza! Anche se Tu mi chiedi di morire, il mio amore per Te ancora non è sufficiente! Ovunque Tu decida di mandare la mia anima, che Tu mantenga o no la Tua promessa, qualsiasi cosa Tu faccia in seguito, io Ti amo e credo in Te”. Ciò a cui rimase saldamente aggrappato furono la sua fede e il suo autentico amore.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Come Pietro arrivò a conoscere Gesù”

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