La Parola quotidiana di Dio: L'ingresso nella vita | Estratto 532

19 Settembre 2020

Pietro seguì Gesù per alcuni anni e in Lui vide molte cose che non c’erano in altre persone. Dopo averLo seguito per un anno, Pietro fu scelto da Gesù tra i dodici apostoli (naturalmente, Gesù non lo diceva apertamente e gli altri non erano al corrente di tutto ciò). Durante la sua vita, Pietro si misurò con tutto ciò che Gesù faceva. In particolare, erano incisi nel suo cuore i messaggi della predicazione di Gesù. Era totalmente devoto e leale a Gesù, e non espresse mai alcuna recriminazione contro di Lui. Come risultato, divenne il fedele compagno di Gesù dovunque Egli andasse. Pietro osservò gli insegnamenti di Gesù, le Sue gentili parole, il cibo che assumeva, il Suo abbigliamento, dove trovava riparo e come viaggiava; emulava Gesù in tutto e per tutto. Non fu mai presuntuoso, ma si liberò di tutto ciò che era superato, seguendo l’esempio di Gesù nelle parole e nelle azioni. Fu allora che Pietro sentì che i cieli e la terra e tutte le cose erano nelle mani dell’Onnipotente e che, per tale ragione, non poteva fare scelte personali. Pietro, inoltre, assimilò tutto ciò che Gesù era e lo usò come esempio. La vita di Gesù mostra che Egli non fu supponente in ciò che fece: anziché vantarSi, coinvolgeva le persone con amore. Varie cose indicavano che cosa fosse Gesù e, per questo motivo, Pietro emulava tutto di Lui. Le esperienze che Pietro faceva gli davano sempre maggiore consapevolezza dell’amabilità di Gesù e diceva, ad esempio: “Ho cercato l’Onnipotente in tutto l’universo e ho visto le meraviglie dei cieli e della terra e di tutte le cose, e così ho acquisito una profonda consapevolezza dell’amabilità dell’Onnipotente. Tuttavia, non avevo mai avuto amore vero nel mio cuore e non avevo mai visto l’amabilità dell’Onnipotente con i miei occhi. Oggi, sotto gli occhi dell’Onnipotente, sono stato considerato con favore da Lui e ho finalmente sentito l’amabilità di Dio. Ho finalmente scoperto che non è solo perché Dio ha creato tutte le cose che l’umanità Lo ama; nella mia vita di ogni giorno, ho trovato la Sua sconfinata amabilità. Come può mai essere limitata a ciò che si vede ora?” Man mano che il tempo passava, molta amabilità si manifestò anche in Pietro. Divenne molto obbediente verso Gesù e, naturalmente, subì anche non poche battute d’arresto. Quando Gesù lo portava a predicare in vari luoghi, Pietro si mostrava sempre umile e ascoltava i Suoi sermoni; non diventava mai arrogante per via dei suoi anni al seguito di Gesù. Dopo che Gesù gli disse che la ragione per cui Egli era venuto in terra era per essere crocifisso e completare così la Sua opera, Pietro spesso sentiva angoscia nel suo cuore e piangeva da solo di nascosto. Ciononostante, quello “sventurato” giorno arrivò. Dopo che Gesù fu arrestato, Pietro pianse da solo nella sua barca da pesca e disse molte preghiere; ma, nel suo cuore, sapeva che quella era la volontà di Dio Padre e che nessuno era in grado di cambiarla. Rimase angosciato e con gli occhi gonfi di lacrime soltanto per via dell’amore che provava; quella fu, ovviamente, una debolezza umana. Così, quando apprese che Gesù sarebbe stato inchiodato alla croce, Gli domandò: “Dopo che Te ne sarai andato, tornerai tra noi e veglierai su di noi? Saremo ancora in grado di vederTi?” Benché queste parole fossero molto ingenue e piene di nozioni umane, Gesù, conoscendo l’asprezza della sofferenza di Pietro, ebbe riguardo per questa sua debolezza grazie al Suo amore: “Pietro, ti ho amato. Lo sai questo? Non c’è nessuna ragione dietro quello che dici; tuttavia, il Padre ha promesso che dopo la Mia resurrezione, apparirò alla gente per quaranta giorni. Non credi che il Mio Spirito donerà frequentemente grazia a tutti voi?” Sebbene Pietro si sentisse in qualche misura confortato da ciò, avvertiva che mancava ancora qualcosa e così, dopo la resurrezione, Gesù gli apparve apertamente per la prima volta. Per impedire a Pietro di continuare a rimanere attaccato alle sue nozioni, tuttavia, Gesù rifiutò il lauto pasto che Pietro Gli aveva preparato e scomparve in un batter d’occhio. Da quel momento in poi, Pietro finalmente ebbe una comprensione più profonda del Signore Gesù e Lo amò ancora di più. Dopo la Sua resurrezione, Gesù apparve a Pietro di frequente. Gli apparve altre tre volte dopo la fine dei quaranta giorni e dopo la Sua ascesa al cielo. Ogni apparizione avveniva esattamente dove l’opera dello Spirito Santo stava per essere completata e una nuova opera stava per essere iniziata.

Per tutta la vita, Pietro si guadagnò da vivere pescando, ma, oltre a far ciò, visse per predicare. Nei suoi ultimi anni, Pietro scrisse la sua prima e seconda epistola, oltre a varie lettere alla Chiesa di Filadelfia del tempo. La gente di quel periodo fu profondamente colpita da lui. Invece di dare lezioni alle persone sfruttando le sue credenziali, forniva loro un adeguato nutrimento di vita. Non dimenticò mai gli insegnamenti che Gesù gli diede prima di andarSene e fu ispirato da questi per tutta la vita. Mentre seguiva Gesù, decise di ripagare l’amore del Signore con la propria morte e di seguire il Suo esempio in ogni cosa. Gesù acconsentì a ciò, così, quando Pietro ebbe cinquantatré anni (più di vent’anni dopo la dipartita di Gesù), Gesù gli apparve per aiutarlo a realizzare la sua aspirazione. Nei sette anni seguenti, Pietro trascorse la sua vita cercando di conoscere se stesso. Un giorno, alla fine di questi sette anni, fu crocifisso a testa in giù, ponendo così fine alla sua straordinaria vita.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Interpretazione dei misteri delle ‘Parole di Dio all’intero universo’, La vita di Pietro”

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