La Parola quotidiana di Dio: L'ingresso nella vita | Estratto 558

14 Novembre 2021

Per conoscere se stessi, occorre conoscere le proprie espressioni di corruzione, la propria debolezza vitale, la propria indole e la propria natura essenza. Bisogna anche conoscere, fino all’ultimo dettaglio, quelle cose che vengono rivelate nella vita quotidiana – le tue motivazioni, i tuoi punti di vista e il tuo atteggiamento verso ogni singola cosa –, a casa o fuori, quando ci si riunisce e quando mangi e bevi delle parole di Dio, o in ogni singola difficoltà che ti trovi a fronteggiare. È attraverso queste cose che si deve arrivare a conoscersi. Per conoscersi più a fondo occorre integrare le parole di Dio; solo conoscendo se stessi sulla base delle Sue parole si possono ottenere risultati. Quando riceviamo il giudizio delle parole di Dio, non dobbiamo avere paura della sofferenza, né dovremmo temere il dolore; e tanto meno dovremmo aver paura che le Sue parole ci trafiggano il cuore. Dovremmo leggere di più i Suoi discorsi riguardo al modo in cui Egli ci giudica e ci castiga e smaschera la nostra essenza corrotta. Dobbiamo leggere ed esporci di più alle Sue parole, e non mettere gli altri a confronto con esse, bensì noi stessi. Non siamo sprovvisti di nemmeno una di queste cose; fra noi c’è una totale corrispondenza. Se non ci credi, sperimentalo di persona. Dopo aver letto le parole di Dio, alcuni sono incapaci di applicarle a sé stessi; pensano che alcune parti di tali parole non li riguardino e si riferiscano invece ad altre persone. Per esempio, quando Dio mette a nudo delle donne indicandole come sgualdrine e prostitute, alcune sorelle ritengono che, essendo state infallibilmente fedeli al marito, queste parole non possano riferirsi a loro; altre sorelle ritengono che, non essendo sposate e non avendo mai avuto rapporti sessuali, queste parole non possano riguardare nemmeno loro. Alcuni fratelli ritengono che siano rivolte soltanto alle donne e non abbiano nulla a che vedere con loro; altri considerano troppo sgradevoli simili parole di Dio e le rifiutano. Alcuni perfino affermano che in certi casi le parole di Dio siano errate. È forse questo l’atteggiamento giusto da assumere nei confronti delle parole di Dio? Le persone sono incapaci di riflettere su sé stesse in base alle parole di Dio. Qui “sgualdrine” e “prostitute” si riferiscono alla corruzione della promiscuità. Uomini o donne, sposati o non sposati, tutti possiedono la corruzione della promiscuità: allora come può non riguardarti? Le parole di Dio mettono a nudo l’indole corrotta delle persone; maschi o femmine, il livello di corruzione è uguale. Non è forse un dato di fatto? Prima di agire oltre, bisogna comprendere di dover accettare ogni singola parola pronunciata da Dio, che sia piacevole da ascoltare o meno, che ci faccia sentire amareggiati o che invece sia gradevole. Tale è l’atteggiamento che dovremmo avere verso le parole di Dio. Che tipo di atteggiamento è? È un atteggiamento di devozione, di pazienza, oppure è un atteggiamento di accettazione della sofferenza? Vi dico che non è nessuno di questi. Nella nostra fede, dobbiamo sostenere fermamente che le parole di Dio sono la verità. Poiché sono davvero la verità, dovremmo accettarle razionalmente. A prescindere se siamo in grado o meno di riconoscerlo o di ammetterlo, il nostro primo atteggiamento verso le parole di Dio dovrebbe essere di assoluta accettazione. Ogni singola riga delle parole di Dio attiene a uno stato specifico. Vale a dire, nessuna riga dei Suoi discorsi riguarda le apparenze esteriori, né tantomeno regole esterne o una semplice forma di comportamento nelle persone. Non è così. Se consideri ogni riga pronunciata da Dio come riguardante un semplice tipo di comportamento umano o un’apparenza esteriore, non hai alcuna comprensione spirituale e non capisci cosa sia la verità. Le parole di Dio sono profonde. In quale misura lo sono? Tutto ciò che Dio dice, tutto ciò che Egli rivela, riguarda l’indole corrotta delle persone e le cose sostanziali e profondamente radicate nelle loro vite. Sono cose essenziali, non apparenze esteriori, e in particolare non sono comportamenti esterni. Se si guardano gli esseri umani in ciò che appare esternamente, potrebbero tutti sembrare buoni; ma allora perché Dio dice che alcuni sono spiriti malvagi o impuri? Tale questione non è visibile ai tuoi occhi. Perciò non puoi fare affidamento sulle apparenze o su quel che vedi dall’esterno per seguire le parole di Dio.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “L’importanza del perseguimento della verità e la strada per perseguirla”

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