La Parola quotidiana di Dio: Rivelazione della corruzione dell'umanità | Estratto 336

28 Giugno 2020

Sostieni di riconoscere il Dio incarnato e che riconosci il manifestarsi della Parola nella carne, eppure fai delle cose alle Sue spalle, non agisci secondo i Suoi requisiti e non Lo temi in cuor tuo. Questo è forse riconoscere Dio? Riconosci quello che dice, ma non metti in pratica ciò di cui sei capace e non segui la Sua via. Questo è forse riconoscerLo? Sebbene tu Lo riconosca, il tuo unico atteggiamento è di circospezione, mai di reverenza. Se hai visto e riconosciuto la Sua opera e sai che Egli è Dio eppure rimani tiepido e del tutto immutato, non sei ancora una persona conquistata. Una persona che è stata conquistata deve fare tutto quello che può; sebbene non riesca a raggiungere verità più elevate e queste siano al di fuori della sua portata, aspira a riuscirci con tutto il cuore. Se le sue pratiche sono circoscritte e limitate, è solo perché è limitata in ciò che può accogliere. Eppure deve come minimo fare tutto ciò che è nelle sue possibilità. Se riesci a fare queste cose, sarà in virtù dell’opera di conquista. Supponiamo che tu dica: “Dato che Egli può proferire così tante parole che l’uomo non è in grado di pronunciare, se non è Dio, chi è?”. Avere questo genere di pensieri non significa riconoscere Dio. Se riconosci Dio, devi mostrarlo attraverso le tue azioni reali. Guidare una Chiesa ma essere incapace di fare ciò che è giusto, bramare il denaro e la ricchezza e incanalare sempre in segreto i soldi della Chiesa nelle tue tasche è forse riconoscere l’esistenza di un Dio? Dio è onnipotente e deve essere temuto. Come puoi non avere paura se davvero riconosci che esiste un Dio? Se sei capace di fare una cosa tanto deprecabile, è questo riconoscere davvero Dio? È Dio ciò in cui credi? Quello in cui credi è un Dio vago; ecco perché non Lo temi! Tutti coloro che davvero riconoscono e conoscono Dio Ne hanno timore e temono di fare qualsiasi cosa si opponga a Lui o vada contro la loro coscienza; in particolare, temono di compiere qualsiasi atto che sanno contrario al volere di Dio. Solo questo può essere considerato il riconoscimento dell’esistenza di Dio. Che cosa dovresti fare quando i tuoi genitori cercano di dissuaderti dal credere in Dio? Come dovresti amare Dio quando tuo marito miscredente ti tratta bene? Come dovresti amare Dio quando i fratelli e le sorelle ti detestano? Se riconosci Dio, agirai in modo appropriato e vivrai la realtà in tutte queste situazioni. Se non riesci ad agire concretamente ma ti limiti ad affermare che riconosci l’esistenza di Dio, allora sei solo un parolaio! Dici di credere in Lui e di riconoscerLo. Tuttavia, in che modo Lo riconosci? In che modo credi in Lui? Lo temi? Lo veneri? Lo ami profondamente nell’intimo? Quando sei angustiato e non hai nessuno cui appoggiarti pensi che Dio debba essere amato, ma poi ti dimentichi di tutto al riguardo. Questo non è amare Dio o credere in Dio! In definitiva, secondo il volere di Dio, che cosa deve conseguire l’uomo? Tutti gli stati che ho menzionato, come sentirsi una persona importante, sentire di essere veloce nel cogliere le cose, controllare gli altri, guardarli dall’alto in basso, giudicare le persone dal loro aspetto, vessare la gente onesta, bramare il denaro della Chiesa, eccetera, solo quando tutte queste indoli corrotte saranno state, in parte, rimosse da te, la tua conquista sarà resa manifesta.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La verità intrinseca dell’opera di conquista (4)”

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