La Parola quotidiana di Dio: Conoscere Dio | Estratto 58
03 Giugno 2020
Non nutrire dubbi sulle prove di Dio
Alla fine delle prove di Giobbe, dopo aver ricevuto la sua testimonianza, Dio decise che avrebbe guadagnato un gruppo, o più di uno, di persone simili a lui, ma decise anche di non permettere mai più a Satana di attaccare o maltrattare nessun’altra persona utilizzando gli stessi mezzi con i quali egli aveva tentato, attaccato e maltrattato Giobbe, per scommessa con Lui; Dio non permise più a Satana di compiere tali atti contro l’uomo, che è debole, stolto e ignorante! Satana aveva già tentato Giobbe, ed era più che sufficiente! La misericordia di Dio non consente più a Satana di maltrattare nessuno in qualunque modo desideri. A Dio era stato sufficiente che Giobbe avesse sofferto la tentazione e il maltrattamento di Satana. Egli non gli permise mai più di compiere tali atti, perché la vita e tutto ciò che riguarda le persone che seguono Dio sono da Lui governati e orchestrati, e Satana non ha l’autorizzazione di manipolare a suo piacimento i prescelti di Dio, questo dev’essere ben chiaro! Dio Si preoccupa della debolezza dell’uomo, e comprende la sua stoltezza e la sua ignoranza. Sebbene, affinché l’uomo potesse essere completamente salvato, Egli lo abbia consegnato nelle mani di Satana, Dio non desidera mai vedere Satana trastullarsi con l’uomo come un giocattolo e maltrattarlo, e non vuole vederlo sempre soffrire. L’uomo fu creato da Dio, e quindi è perfettamente giustificato che Egli governi e disponga tutto ciò che lo riguarda; si tratta della Sua responsabilità, e dell’autorità tramite la quale Egli governa ogni cosa! Dio non permette a Satana di maltrattare e tormentare l’uomo a suo piacimento, non gli consente di impiegare vari mezzi per sviarlo e, inoltre, non gli consente di intromettersi nella Sua sovranità sull’uomo, né di calpestare e distruggere le leggi tramite le quali Egli governa ogni cosa, per non parlare della Sua grande opera di gestione e di salvezza dell’umanità! Coloro che Dio desidera salvare e che sono capaci di renderGli testimonianza, sono il nocciolo e la cristallizzazione dell’opera del Suo piano di gestione, della durata di seimila anni, e anche il prezzo degli sforzi dei Suoi seimila anni di opera. Come potrebbe Dio, con indifferenza, abbandonare queste persone nelle mani di Satana?
A volte, le persone si preoccupano delle prove di Dio e le temono, e tuttavia vivono sempre nei tranelli di Satana, e in un territorio pericoloso nel quale vengono attaccate e maltrattate da esso, ma non ne hanno paura, e proseguono imperterriti. Cosa succede? La fede che l’uomo nutre nei confronti di Dio si limita solo alle cose che egli può vedere. Egli non ha la minima comprensione dell’amore di Dio e del Suo interesse per l’uomo o della Sua tenerezza e riguardo per lui, ma quando si parla di una piccola apprensione e di un minimo timore delle prove, del giudizio e del castigo, della maestà e dell’ira di Dio, l’uomo non ha la più pallida idea delle Sue buone intenzioni. Non appena si parla di prove, si pensa che Dio abbia moventi nascosti, e alcuni ritengono addirittura che covi propositi malvagi, ignari di ciò che Egli farà loro realmente; quindi, mentre sbandierano ai quattro venti obbedienza alla sovranità e alle disposizioni di Dio, fanno tutto ciò che è in loro potere per resistere e opporsi alla Sua sovranità sull’uomo e alle Sue disposizioni per lui, perché ritengono che se non stanno attenti saranno ingannati da Lui, se non controllano il loro destino, tutto ciò che hanno sarà loro rubato da Dio, e potrebbero addirittura morire. L’uomo si trova nell’accampamento di Satana, ma non si preoccupa di essere maltrattato da esso, e viene tormentato da Satana, ma non teme di finirne prigioniero. Continua a ripetere di accettare la salvezza di Dio, ma non ha mai avuto fiducia in Lui o creduto che Egli lo salverà veramente dagli artigli di Satana. Se, come Giobbe, l’uomo è capace di sottomettersi alla direzione e alle disposizioni di Dio e può mettere tutto il suo essere nelle Sue mani, non avrà forse lo stesso destino di Giobbe: il ricevimento delle benedizioni di Dio? Se l’uomo è capace di accettare il governo di Dio e di sottomervisi, che cos’ha da perdere? Quindi, vi suggerisco di fare attenzione alle vostre azioni, e di essere guardinghi nei confronti di tutto ciò che vi succederà. Non essere avventato o impulsivo, e non trattare Dio, le persone, le questioni e gli oggetti che ha disposto per te a seconda del tuo sangue caldo, della tua spontaneità o in base alle tue immaginazioni o concezioni; dovete essere prudenti nelle vostre azioni, pregare e ricercare di più, per evitare di suscitare l’ira di Dio. Ricordatelo!
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “L’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso II”
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