La Parola quotidiana di Dio: Conoscere Dio | Estratto 167

23 Luglio 2020

Prima storia. Un seme, la terra, un albero, la luce del sole, gli uccelli canori e l’uomo

Un semino cadde sulla terra. Dopo il passaggio di una forte pioggia, dal seme spuntò un tenero germoglio e le sue radici lentamente sprofondarono nel terreno sottostante. Il germoglio col tempo crebbe in altezza, sopportando venti crudeli e piogge abbondanti, vedendo il mutare delle stagioni mentre la luna cresceva e calava. In estate la terra gli donò acqua, cosicché il germoglio poté sopportare il caldo torrido. Grazie alla terra, il germoglio non percepiva il caldo e così sopravvisse al calore dell’estate. Quando venne l’inverno, la terra avvolse il germoglio nel suo caldo abbraccio e si strinsero assieme con forza. Grazie al calore della terra, il germoglio sopravvisse al freddo pungente, superando intatto i forti venti invernali e le nevicate della stagione. Protetto dalla terra, il germoglio cresceva impavido ed era felice. Divenne alto e splendido grazie al nutrimento altruistico offerto dalla terra. Il germoglio cresceva felice. Cantava quando scrosciava la pioggia e danzava e ondeggiava quando soffiava il vento. E così, il germoglio e la terra dipendono l’uno dall’altra…

Passarono gli anni e il germoglio era ormai un albero imponente. Gli erano cresciuti rami robusti su cui spuntavano innumerevoli foglie e l’albero si ergeva vigoroso sopra la terra. Le radici dell’albero penetravano nella terra come in precedenza, ma adesso scendevano in profondità nel terreno sottostante. Ciò che un tempo aveva protetto il germoglio era adesso il fondamento di quell’albero poderoso.

Sull’albero brillò un raggio di luce e il tronco tremò. L’albero allargò i rami e attinse pienamente alla luce. La terra sottostante respirava al ritmo dell’albero, la terra si sentiva rinnovata e proprio allora fra i rami passò una brezza fresca e l’albero fremette di gioia, scoppiando di energia. E così, l’albero e la luce solare dipendono l’uno dall’altra…

Delle persone sedevano nella fresca ombra dell’albero crogiolandosi nell’aria frizzante e fragrante. L’aria purificava loro il cuore e i polmoni e internamente, purificava il sangue. Le persone non si sentivano più stanche o gravate. E così, le persone e l’albero dipendono le une dall’altro…

Uno stormo di uccelli canori cinguettava posandosi sui rami dell’albero. Forse sfuggivano a qualche nemico, oppure si riproducevano e crescevano i piccoli, o forse osservavano solo un breve riposo. E così, gli uccelli e l’albero dipendono gli uni dall’altro…

Le radici dell’albero, contorte e intrecciate, scendevano in profondità nella terra. Il tronco riparava la terra da vento e pioggia, e l’albero tendeva i grandi rami proteggendo la terra sottostante. L’albero lo faceva perché la terra è sua madre. Vivono assieme, dipendono l’uno dall’altra e non vivranno mai separati…

Tutte le cose di cui ho appena parlato sono cose che avete già visto, come i semi; li conoscete, giusto? Un seme che cresce diventando un albero non sarà un processo che vedi nel dettaglio, ma sai che è una realtà, giusto? (Sì.) Tu conosci la terra e la luce del sole, giusto? L’immagine degli uccelli canori appollaiati su un albero è qualcosa che tutti hanno visto, giusto? (Sì.) E le persone che prendono il fresco all’ombra di un albero è qualcosa che tutti hanno visto, giusto? (L’abbiamo visto.) Allora che sensazione avete quando vedete tutti questi esempi in un’unica immagine? (Armonia.) Tutti gli esempi presenti in questa immagine provengono da Dio? (Sì.) Poiché provengono da Dio, Dio conosce il valore e il significato di questi vari esempi che esistono assieme sulla terra. Quando Dio creò tutte le cose, aveva un piano per ogni oggetto e ogni cosa da Lui creata mostra le Sue intenzioni ed Egli vi infonde vita. Egli creò per l’umanità l’ambiente vivente, esaminato nella storia che abbiamo appena ascoltato. La storia prendeva in esame l’interdipendenza che hanno il seme e la terra; la terra nutre il seme e il seme è legato alla terra. Il rapporto fra questi due è stato prestabilito da Dio fin da principio, giusto? (Sì.) L’albero, la luce del sole, gli uccelli canori e l’uomo in questa immagine sono forse un esempio dell’ambiente vivente creato da Dio per l’umanità? (Sì.) In primo luogo, l’albero può abbandonare la terra? (No.) L’albero può stare senza la luce del sole? (No.) Allora qual era lo scopo di Dio nel creare l’albero? Possiamo dire che fosse solo per la terra? Possiamo dire che fosse solo per gli uccelli canori? Possiamo dire che fosse solo per gli esseri umani? (No.) Qual è il rapporto fra loro? Il rapporto fra loro è di interdipendenza, per cui non possono essere separati. La terra, l’albero, la luce del sole, gli uccelli canori e gli esseri umani, per esistere, si affidano l’uno all’altro e si nutrono a vicenda. L’albero protegge la terra mentre la terra nutre l’albero; la luce del sole provvede all’albero, mentre l’albero a partire dalla luce del sole crea aria pura e aiuta ad alleviare alla terra il calore della luce del sole. Chi ne trae beneficio alla fine? Ne trae beneficio l’umanità, giusto? (Sì.) E questo è uno dei principi alla base del perché Dio abbia creato l’ambiente vivente per l’umanità e uno degli scopi principali per questo. Anche se è un quadro semplice, possiamo vedere la sapienza di Dio e le Sue intenzioni. L’umanità non può vivere senza la terra o senza gli alberi o senza gli uccelli canori e la luce solare, giusto? Anche se era una storia, è un microcosmo della creazione dell’universo da parte di Dio e del Suo conferimento dell’ambiente vivente all’uomo.

Dio creò i cieli e la terra e tutte le cose per l’umanità e creò anche l’ambiente vivente. In primo luogo, il punto principale che abbiamo esaminato nella storia riguarda i rapporti interconnessi e l’interdipendenza di tutte le cose. In base a questo principio, l’ambiente vivente per l’umanità è protetto, sopravvive e si perpetua; grazie all’esistenza di questo ambiente vivente, l’umanità può prosperare e riprodursi. Nella scena abbiamo visto l’albero, la terra, la luce del sole, gli uccelli canori e le persone. C’era anche Dio? Forse non si vede, giusto? In superficie può sembrare che Dio non ci sia, ma si possono vedere le regole dei rapporti interconnessi fra i vari aspetti della scena; tramite queste regole si può vedere che Dio esiste e che è il Sovrano. Giusto? Dio usa questi principi e queste regole per preservare la vita e l’esistenza di tutte le cose. In questo modo provvede a tutte le cose e provvede all’umanità. Questa storia ha forse qualche collegamento col tema che abbiamo appena esaminato? (Sì.) In superficie sembra di no, ma in realtà le regole che Dio ha predisposto in quanto Creatore e il Suo dominio su tutte le cose sono fortemente connessi col Suo essere la sorgente di vita per tutti gli esseri, e i due aspetti sono inestricabilmente legati. Giusto? (Sì.) Avete imparato qualcosa, giusto?

Dio è il Padrone delle regole che governano l’universo, domina le regole che governano la sopravvivenza di tutte le cose e inoltre domina l’universo e tutte le cose affinché possano convivere; fa sì che non si estinguano né scompaiano, affinché l’umanità possa continuare a esistere e l’uomo possa vivere in un tale ambiente mediante la guida di Dio. Queste regole che governano tutte le cose sono però sotto il dominio di Dio, l’umanità non può intervenire né modificarle. Solo Dio Stesso conosce tali regole e solo Egli Stesso le gestisce. Quando germoglieranno gli alberi, quando pioverà, quanta acqua e quante sostanze nutritive la terra fornirà alle piante, in quale stagione cadranno le foglie, in quale stagione gli alberi daranno frutto, quanta energia fornirà agli alberi la luce del sole, che cosa espireranno gli alberi a partire dall’energia che ricevono dalla luce del sole: queste sono tutte cose che Dio aveva già predisposto quando creò l’universo e sono leggi che non possono essere violate dall’uomo. Le cose create da Dio – che siano viventi o alle persone sembrino non viventi – sono tutte nelle mani di Dio e sotto il Suo dominio. Nessuno può modificare o violare questa regola. Vale a dire, quando Dio creò tutte le cose stabilì come dovessero essere. L’albero non potrebbe mettere radici, germogliare e crescere senza la terra. Come sarebbe la terra se non avesse alberi? Si inaridirebbe. Non è vero? (Sì.) Inoltre, l’albero è la dimora degli uccelli canori; è un luogo in cui si riparano dal vento. Sarebbe buono se l’albero restasse senza la luce del sole? (Non sarebbe buono.) Se l’albero avesse soltanto la terra, non funzionerebbe. Tutto questo è per l’umanità e per la sua sopravvivenza. L’uomo riceve aria pura dall’albero e vive sulla terra protetta da questo. L’uomo non può vivere senza luce solare, l’uomo non può vivere senza tutti i vari esseri viventi. Anche se i rapporti fra queste cose sono complessi, bisogna capire chiaramente che Dio ha creato le regole che governano tutte le cose affinché potessero esistere in modo interconnesso e interdipendente; ogni singola cosa che Egli ha creato ha valore e significato. Se Dio avesse creato qualcosa senza significato, lo avrebbe fatto scomparire. Capite? (Sì.) Questo è uno dei metodi da Lui usati per provvedere a tutte le cose. A cosa fa riferimento “provvedere” in questa storia? Dio va a innaffiare l’albero ogni giorno? L’albero ha bisogno dell’aiuto di Dio per respirare? (No.) “Provvedere” in questo esempio indica la gestione di tutte le cose da parte di Dio dopo la creazione; tutto ciò di cui Egli aveva bisogno erano regole per continuare a far andare avanti regolarmente le cose. L’albero sarebbe cresciuto da solo una volta piantato nella terra. Le condizioni per la sua crescita sono state tutte create da Dio. Egli ha creato la luce del sole, l’acqua, il terreno, l’aria e l’ambiente circostante, il vento, il gelo, la neve e la pioggia e le quattro stagioni; queste sono le condizioni di cui l’albero ha bisogno per crescere; queste sono le cose che Dio ha predisposto. Allora Dio è la fonte di questo ambiente vivente? (Sì.) Dio deve andare ogni giorno a contare ogni foglia degli alberi? Non serve, giusto? Dio inoltre non è tenuto ad aiutare l’albero a respirare. Dio, inoltre, non deve svegliare la luce del sole ogni giorno dicendo: “Adesso è ora di splendere sugli alberi”. Non è necessario. La luce del sole risplende per conto suo come prescritto dalle regole, splende sull’albero e l’albero la assorbe. Ecco come vivono gli esseri all’interno delle regole. Forse questo è un fenomeno che non sapete spiegare chiaramente, ma è un dato di fatto che tutti hanno visto e accettato. Tutto ciò che ti serve è riconoscere che le regole per l’esistenza di tutte le cose provengono da Dio e sapere che la loro crescita e la loro sopravvivenza sono sotto il dominio di Dio. Ciò dimostra che Dio è la sorgente di ogni forma di vita.

In questa storia vi è una metafora, come la chiamerebbero gli uomini? (No.) È antropomorfa? (No.) Ciò di cui ho parlato è la verità. Tutto ciò che è vivo, tutto ciò che esiste è sotto il dominio di Dio. A tutto è stata data vita dopo la creazione da parte di Dio; è vita data da Dio e segue le leggi e il cammino da Lui creati a suo beneficio. Non è necessario che l’uomo la modifichi, né necessita di aiuto da parte dell’uomo; è così che Dio provvede a tutte le cose. Capite, vero? Ritenete necessario che gli esseri umani lo riconoscano? (Sì.) Allora questa storia ha qualcosa a che fare con la biologia? È collegata a qualche settore della conoscenza o della scienza? (No.) Qui non stiamo parlando di biologia e certamente non stiamo conducendo ricerche biologiche. Qual è il punto principale di cui stiamo parlando qui? (Che Dio è la sorgente di ogni forma di vita.) Che cosa vedete fra tutte le cose del creato? Avete visto gli alberi? Avete visto la terra? (Sì.) Avete visto la luce del sole, giusto? Avete visto uccelli posati sugli alberi? (Sì.) L’umanità è felice di vivere in un simile ambiente? (È felice.) Dio usa tutte le cose: le cose che ha creato per preservare la dimora dell’umanità per la sopravvivenza e per proteggere la dimora dell’umanità, ed è così che provvede all’uomo e a tutte le cose.

La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico VII”

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