La Parola quotidiana di Dio: Conoscere l'opera di Dio | Estratto 155
02 Luglio 2020
L’opera di gestione fu intrapresa unicamente per l’umanità, il che significa che fu determinata unicamente dall’esistenza del genere umano. Non c’era gestione prima dell’umanità o al principio, quando i cieli e la terra e tutte le cose furono creati. Se, in tutta l’opera di Dio, non ci fosse pratica che sia di beneficio all’uomo, vale a dire, se Dio non facesse richieste adeguate all’umanità corrotta (se, nell’opera compiuta da Dio, non ci fosse alcun percorso idoneo alla pratica dell’uomo), allora tale opera non potrebbe chiamarsi gestione di Dio. Se l’opera di Dio nella sua interezza comprendesse solo il comunicare all’umanità corrotta come svolgere la propria pratica, e Dio non portasse avanti la Propria impresa, e non mostrasse un briciolo della Propria onnipotenza o saggezza, allora, indipendentemente da quanto elevate possano essere le richieste che Dio fa all’uomo, indipendentemente da quanto a lungo Dio decida di vivere in mezzo agli uomini, l’uomo non conoscerebbe nulla dell’indole di Dio; se le cose stessero così, allora un’opera di tal genere sarebbe ancor meno degna di chiamarsi gestione di Dio. Per dirlo in modo più semplice, l’opera di gestione di Dio è l’opera compiuta da Dio, e tutta l’opera svolta sotto la guida di Dio da coloro che sono stati guadagnati da Dio. Tale opera si può riassumere nella definizione di gestione e si riferisce all’opera di Dio in mezzo agli uomini, così come alla cooperazione con Lui di tutti coloro che Lo seguono; tutto ciò, nel suo complesso, può chiamarsi gestione. Qui, l’opera di Dio assume il nome di visioni e la cooperazione dell’uomo assume il nome di pratica. Più elevata è l’opera di Dio (cioè, più elevate sono le visioni), più l’indole di Dio viene resa comprensibile all’uomo, e più questa risulta in disaccordo con le concezioni dell’uomo, e più elevate sono la pratica e la cooperazione dell’uomo. Più si fanno elevate le richieste all’uomo, più l’opera di Dio risulta in disaccordo con le concezioni dell’uomo e, di conseguenza, le prove cui viene sottoposto l’uomo e gli standard di conformità che gli viene richiesto di soddisfare si fanno più elevati. Alla conclusione di tale opera, tutte le visioni saranno state completate, e ciò che all’uomo sarà richiesto di mettere in pratica avrà raggiunto il culmine della perfezione. Questo sarà anche il tempo in cui ognuno verrà classificato a seconda del tipo, poiché sarà stato mostrato all’uomo ciò che gli è richiesto di conoscere. Pertanto, quando le visioni raggiungeranno il loro apogeo, l’opera si avvicinerà di conseguenza alla propria conclusione, e anche la pratica dell’uomo avrà raggiunto lo zenit. La pratica dell’uomo si basa sull’opera di Dio, e la gestione di Dio trova piena espressione solo grazie alla pratica e alla cooperazione dell’uomo. L’uomo è il fiore all’occhiello dell’opera di Dio, così come l’oggetto e anche il prodotto dell’intera opera di gestione di Dio. Se Dio operasse da solo, senza la collaborazione dell’uomo, allora non ci sarebbe nulla che potrebbe fungere da cristallizzazione della Sua intera opera e, in tal caso, la gestione di Dio non avrebbe il benché minimo significato. Solo scegliendo un oggetto adeguato, che sia esterno all’opera di Dio e che possa esserne l’espressione e provarne l’onnipotenza e la saggezza, è possibile raggiungere lo scopo della gestione divina, nonché quello di utilizzare tutti gli aspetti di quest’opera per sconfiggere completamente Satana. L’uomo è, pertanto, parte indispensabile dell’opera di gestione di Dio ed è l’unico che può far sì che essa porti frutto e raggiunga il suo fine supremo; nessun’altra forma di vita, ad esclusione dell’uomo, può assumere tale ruolo. Se l’uomo è destinato a divenire l’autentica cristallizzazione dell’opera di gestione, allora la disobbedienza dell’umanità corrotta deve essere completamente dissipata. Ciò richiede che all’uomo venga assegnata una pratica adeguata ai diversi periodi e che Dio svolga la corrispondente opera in mezzo agli uomini. Solo in tal modo, alla fine, si potrà ottenere un gruppo di persone che siano la cristallizzazione dell’opera di gestione. L’opera di Dio in mezzo agli uomini non può rendere testimonianza a Dio Stesso unicamente attraverso il lavoro di Dio solo; tale testimonianza richiede che ci siano esseri umani viventi in grado di far sì che la Sua opera si realizzi. Dio lavorerà dapprima su tali persone, attraverso le quali la Sua opera verrà in seguito manifestata, e così che tale testimonianza sarà portata tra le creature. E in questo, Dio avrà raggiunto lo scopo della Propria opera. Dio non opera da solo per sconfiggere Satana, poiché Egli non può rendere diretta testimonianza di Sé fra tutte le creature. Se dovesse farlo, sarebbe impossibile convincere totalmente l’uomo, e pertanto Dio deve lavorare sull’uomo al fine di conquistarlo, e solo in seguito Egli potrà far sì che Gli sia resa testimonianza tra tutte le creature. Se Dio dovesse operare da solo, senza la collaborazione dell’uomo, o se all’uomo non venisse richiesto di cooperare, allora l’uomo non potrebbe mai giungere a conoscere l’indole di Dio e sarebbe per sempre all’oscuro della Sua volontà; se così fosse, non potrebbe chiamarsi l’opera di gestione di Dio. Se l’uomo dovesse adoperarsi, cercare e lavorare duramente da solo, ma non avesse alcuna comprensione dell’opera di Dio, tutto si ridurrebbe a una farsa. Senza l’opera dello Spirito Santo, ciò che l’uomo compie appartiene a Satana, ed egli non è che un ribelle e un operatore di iniquità; Satana si manifesta in tutto ciò che viene compiuto dall’umanità corrotta e, in tali azioni, non c’è nulla che sia compatibile con Dio, e tutte sono manifestazioni di Satana. Nulla, in tutto ciò di cui si è parlato, appartiene esclusivamente alle visioni e alla pratica. Sul fondamento delle visioni, l’uomo trova la pratica, trova il sentiero dell’obbedienza, così da poter mettere da parte le proprie concezioni e ottenere le cose che non ha posseduto in passato. Dio richiede che l’uomo cooperi con Lui, che si sottometta completamente alle Sue richieste; l’uomo chiede di contemplare l’opera realizzata da Dio Stesso, di sperimentare l’onnipotente potere di Dio e di conoscere l’indole di Dio. Questa, in sintesi, è la gestione di Dio. L’unione di Dio con l’uomo è la gestione, e la più grandiosa delle gestioni.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “L’opera di Dio e la pratica dell’uomo”
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