La Parola quotidiana di Dio: L'incarnazione | Estratto 113
13 Ottobre 2020
Quando Dio compie la Sua opera, non viene per impegnarSi in edificazioni o movimenti di sorta, ma per svolgere il Suo ministero. Ogni volta che Egli Si fa carne, è solo per realizzare una fase dell’opera e dare il via a una nuova età. Ora l’Età del Regno è arrivata, e così la preparazione per il Regno. Questa fase dell’opera non è il lavoro dell’uomo, non è allo scopo di lavorare l’uomo fino a un determinato livello; serve solo a completare una porzione dell’opera di Dio. Ciò che Egli compie non è il lavoro dell’uomo, non è per ottenere un certo risultato nel lavorare l’uomo prima di lasciare la terra; serve a svolgere il Suo ministero e a finire l’opera che Egli deve compiere, che consiste nel fare preparativi idonei per la Sua opera sulla terra, e diventare così glorificato. L’opera del Dio incarnato è diversa da quella di coloro di cui lo Spirito Santo Si avvale. Quando Dio viene a svolgere la Sua opera sulla terra, è interessato solo al compimento del Suo ministero. Per quanto concerne tutte le altre questioni slegate dal Suo ministero, Egli praticamente non vi prende parte, addirittura al punto di fingere di non vedere. Si limita a svolgere l’opera che deve compiere, e l’ultima cosa di cui Si interessa è il lavoro che spetta all’uomo. L’opera che svolge è solo quella legata all’età in cui Egli è e al ministero che deve compiere, come se tutte le altre questioni non fossero di Sua responsabilità. Egli non Si munisce di una conoscenza più basilare sul vivere come un uomo tra gli uomini e non acquisisce altre capacità sociali, né qualunque altra cosa l’uomo comprenda. Non mostra alcun interesse per tutto ciò di cui l’uomo dovrebbe essere dotato, e svolge semplicemente l’opera che è Suo dovere. E così, per come la vede l’uomo, il Dio incarnato è carente in troppe cose, persino al punto di non prestare alcuna attenzione a molte delle cose che un uomo dovrebbe avere, e non ha alcuna comprensione di tali questioni. Cose come la comune conoscenza della vita, nonché i principi che governano la condotta personale e l’interazione con gli altri, sembrano non avere alcuna relazione con Lui. Ma tu semplicemente non puoi percepire un minimo segno di anormalità nel Dio incarnato. Vale a dire, la Sua umanità mantiene solo la Sua vita di uomo normale e il normale ragionamento del Suo cervello, dandoGli la capacità di discernere tra giusto e sbagliato. Egli, tuttavia, non è dotato di nient’altro, di alcuna delle cose destinate solo agli uomini (esseri creati). Dio Si fa carne soltanto per compiere il Suo ministero. La Sua opera è diretta a un’intera età e non a una persona o a un luogo specifico, bensì all’intero universo. Questa è la direzione della Sua opera e il principio secondo cui Egli opera. Ciò non può essere alterato da alcuno e l’uomo non ha modo di prendervi parte. Ogni volta che Dio Si fa carne, porta con Sé l’opera di quell’età e non ha intenzione di vivere accanto all’uomo per venti, trenta, quaranta o addirittura settanta, ottant’anni cosicché egli possa comprenderLo meglio e farsi un’idea di Lui. Non ce n’è alcun bisogno! Farlo non approfondirebbe affatto la conoscenza che l’uomo ha dell’indole intrinseca di Dio; invece, aumenterebbe solo le sue nozioni e le nozioni e i pensieri dell’uomo si fossilizzerebbero. E così tutti voi dovete capire esattamente qual è l’opera del Dio incarnato. Avete certo compreso queste parole che vi ho detto: “Non è per fare l’esperienza della vita di un uomo comune che sono venuto”, vero? Avete dimenticato le parole: “Dio non viene sulla terra per vivere la vita di un uomo normale”? Non capite lo scopo di Dio nel farSi carne, né conoscete il significato di “Come potrebbe Dio venire sulla terra con l’intento di sperimentare la vita di un essere creato?”. Dio viene sulla terra solo per completare la Sua opera, e così la Sua opera sulla terra è di breve durata. Egli non viene sulla terra con l’intento che lo Spirito di Dio coltivi il Suo corpo carnale fino a farLo diventare un essere umano superiore che assumerà il comando della Chiesa. Quando Dio viene sulla terra, è la Parola che Si fa carne; l’uomo, tuttavia, non è a conoscenza della Sua opera e Gli attribuisce forzatamente delle cose. Ma voi dovreste tutti rendervi conto che Dio è la “Parola fattaSi carne”, non un corpo carnale coltivato dallo Spirito di Dio per ricoprire temporaneamente il ruolo di Dio. Dio Stesso non è coltivato, bensì è la Parola fattaSi carne, e oggi svolge ufficialmente la Sua opera tra tutti voi. Sapete e riconoscete tutti che l’incarnazione di Dio è una verità fattuale, ma fingete di avere una comprensione che, in realtà, non possedete. Non siete affatto in grado di comprendere l’opera del Dio incarnato né il significato e la sostanza della Sua incarnazione, e vi limitate a recitare pedissequamente parole imparate a memoria. Credi che il Dio incarnato sia come lo concepisci tu?
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (3)”
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