Soltanto riconoscendo le proprie idee fuorviate ci si può realmente trasformare (Parte 2)
Quando si entra nella verità realtà, la conoscenza di sé è estremamente importante. Conoscere sé stessi significa sapere quali cose nei nostri pensieri e nelle nostre opinioni sono fondamentalmente incompatibili con la verità, sono proprie di un’indole corrotta e sono ostili a Dio. È facile comprendere gli aspetti dell’indole corrotta dell’uomo, come l’arroganza, la presunzione, la menzogna e l’inganno. Puoi conoscerli in parte semplicemente condividendo qualche volta sulla verità o attraverso una condivisione frequente, oppure quando i tuoi fratelli e sorelle ti fanno notare il tuo stato. Oltretutto, l’arroganza e l’inganno sono presenti in tutte le persone, anche se in misura diversa, e sono quindi relativamente facili da conoscere. Ma discernere se i propri pensieri e le proprie opinioni sono in linea con la verità è difficile e non è semplice come conoscere la propria indole corrotta. Quando il comportamento o le pratiche esteriori di una persona subiscono un lieve cambiamento, essa ha l’impressione di essere cambiata, ma in realtà si tratta di un mero cambiamento comportamentale, che non implica una reale modifica della sua visione delle cose. Nel profondo del cuore degli uomini ci sono ancora molte nozioni e fantasie, diversi pensieri, opinioni e veleni della cultura tradizionale e molte cose ostili a Dio. Queste cose sono nascoste dentro di loro e devono ancora essere portate alla luce. Sono l’origine delle rivelazioni della loro indole corrotta e provengono dalla natura essenza dell’uomo. Ecco perché, quando Dio fa qualcosa che non è allineato con le tue nozioni, ti opponi a Lui e Lo contrasti. Non capisci perché Dio abbia agito così e, sebbene tu sappia che vi è verità in tutto ciò che Dio fa e desideri sottometterti, ti trovi incapace di farlo. Perché non sei capace di sottometterti? Qual è il motivo della tua opposizione e della tua resistenza? È perché nei pensieri e punti di vista dell’uomo vi sono molte cose ostili a Dio, ostili ai principi con cui Dio agisce e ostili alla Sua essenza. Queste cose sono difficili da conoscere per le persone. Poiché ho condiviso su queste parole, dovreste essere in grado di farvi un’idea e acquisire una certa comprensione. Supponiamo che, quando accade qualcosa, abbiate delle nozioni su Dio e pensiate: “Non può essere stato Dio, perché se fosse stato Dio non avrebbe fatto così, né avrebbe parlato in quel modo. Tutto ciò che Dio fa è amore e gli uomini lo accettano facilmente”. Poi, però, immaginate di pensare: “Questo modo di ragionare è sbagliato. Dio ha affermato in precedenza che, là dove le persone non riescono a comprendere, vi è una verità da ricercare. Dovrei riflettere su me stesso, poiché le nozioni e le fantasie del mio cuore stanno facendo i capricci e mi inducono a delimitare l’opera di Dio. Non dovrei fraintenderLo”. È questa la maniera corretta di riflettere su te stesso. Dovresti farlo, dovresti affrettarti a ricercare la verità nelle parole di Dio, dovresti confrontarti con esse e poi agire in accordo con loro quando noti che l’opera o le parole di Dio non sono conformi alle tue nozioni. Questa non è forse una via da seguire?
Abbiamo appena condiviso sul modo in cui trattare i propri genitori. Molti fra voi sentono di dover molto ai propri genitori, poiché hanno molto sofferto per voi durante la loro vita e vi hanno mostrato grande amore e cura. Se un giorno si ammalano, la tua coscienza si turba e ti senti in colpa. All’improvviso pensi che dovresti stare con i tuoi genitori per adempiere al tuo dovere filiale nei loro confronti, per confortarli e per far sì che abbiano una vecchiaia felice. Ritieni di doverti assumere questa responsabilità e questo obbligo in quanto loro figlio. Se, mentre adempi a questo obbligo, Dio ti chiede qualcosa o ti sottopone a una prova inaspettata, la Sua intenzione è che tu non debba adempiere a quell’obbligo, ma che abbia invece fede in Lui, che svolga bene il tuo dovere e che persegua la verità come principio. Cosa proveresti se Dio ti chiedesse espressamente di non mostrare devozione nei confronti dei tuoi genitori o di trattarli in quel modo? Valuteresti la questione attraverso la lente delle nozioni tradizionali e ti lamenteresti di Dio in cuor tuo, pensando che Egli abbia agito senza considerare i tuoi sentimenti e che questo non soddisfa la tua pietà filiale. Credi di stare agendo con profonda pietà filiale, umanità e coscienza, ma Dio non ti consente di agire secondo la tua coscienza o la tua pietà filiale. Allora resisterai, ti ribellerai, ti opporrai a Dio e non accetterai la verità. Dico tutto questo per far sì che le persone si rendano conto che la radice e l’essenza della natura ribelle dell’uomo derivano principalmente dai pensieri e dalle opinioni delle persone, che sono formati attraverso gli insegnamenti ricevuti dalla famiglia e dalla società, nonché dalla cultura tradizionale. Una volta che, a poco a poco, queste cose si sono profondamente radicate nel cuore delle persone, tramite le convenzioni familiari o l’influenza esercitata dalla società e dalla formazione accademica, a quel punto le persone iniziano a vivere in base ad esse. Cominceranno inconsciamente a credere che questa cultura tradizionale sia corretta, ineccepibile e inattaccabile, e che si possa essere persone vere solo agendo secondo i dettami della cultura tradizionale. In caso contrario, si sentiranno privi di coscienza, in conflitto con l’umanità e privi della stessa, e non riusciranno a farsene una ragione. Questi pensieri e punti di vista umani non sono forse lontanissimi dalla verità? Le componenti dei pensieri e dei punti di vista umani e gli obiettivi perseguiti dalle persone sono tutti diretti verso il mondo, verso Satana. La richiesta che Dio fa all’uomo di perseguire la verità è diretta verso di Sé, verso la luce. Si tratta di due direzioni e di due obiettivi diversi. Se agirai secondo gli obiettivi e i requisiti di Dio per l’uomo, la tua umanità si farà più normale, avrai una maggiore sembianza umana e ti avvicinerai a Dio. Se agirai secondo i pensieri e i punti di vista della cultura tradizionale, perderai sempre di più la tua coscienza e la tua ragione, diventerai ancora più falso e artificiale, seguirai sempre più le tendenze del mondo e ti unirai alle forze del male. Allora vivrai nelle tenebre più totali, sotto il potere di Satana. Avrai completamente violato la verità e avrai tradito Dio.
Le persone che vivono in questa società reale sono state profondamente corrotte da Satana. Che siano istruite o meno, molti aspetti della cultura tradizionale sono radicati nei loro pensieri e nelle loro opinioni. In particolare, ci si aspetta che le donne si occupino del marito e di crescere i figli, che siano buone mogli e madri amorevoli, che consacrino tutta la loro vita ai mariti e ai figli e che vivano per loro, assicurando alla famiglia tre pasti al giorno e facendo bene il bucato, le pulizie e tutti gli altri lavori domestici. Questo è lo standard a cui attenersi per essere brave mogli e madri affettuose. Inoltre, tutte le donne ritengono che questa sia la condotta da adottare e che, se così non fanno, allora non sono donne perbene e hanno violato la coscienza e gli standard della moralità. La violazione di questi standard morali peserà molto sulla coscienza di alcune di loro; sentiranno di aver deluso mariti e figli e di non essere donne perbene. Ma quando avrai acquisito la fede in Dio, letto molte delle Sue parole, compreso alcune verità e capito fino in fondo determinate questioni, penserai: “Sono un essere creato, dovrei svolgere il mio dovere in quanto tale e spendermi per Dio”. A quel punto, vi è un conflitto tra l’essere una buona moglie e una madre amorevole e lo svolgimento del proprio dovere di essere creato? Se vuoi essere una buona moglie e una madre amorevole, allora non puoi svolgere il tuo dovere a tempo pieno, ma se vuoi svolgere il tuo dovere a tempo pieno, allora non puoi essere una buona moglie e una madre amorevole. Che fare a questo punto? Se scegli di svolgere bene il tuo dovere e di essere responsabile dell’opera della chiesa e leale a Dio, allora devi rinunciare a essere una buona moglie e una madre amorevole. A questo punto, cosa penseresti? Che genere di discordanza ti sorgerebbe nella mente? Sentiresti di aver deluso i tuoi figli, tuo marito? Da dove viene questo senso di colpa e di disagio? Quando non adempi bene al dovere di essere creato, senti di aver deluso Dio? Non provi alcun senso di colpa o di rimorso perché il tuo cuore e la tua mente mancano del benché minimo accenno di verità. Allora, che cosa capisci? La cultura tradizionale e come essere una buona moglie e una madre amorevole. Perciò nella tua mente sorgerà la nozione secondo cui “se non sono una buona moglie e una madre amorevole, allora non sono una donna buona o rispettabile”. Da allora in poi sarai legata e incatenata da questa nozione e questo genere di nozioni ti manterranno in quello stato anche dopo che avrai acquisito la fede in Dio e svolto il tuo dovere. Quando vi è un conflitto tra lo svolgimento del proprio dovere e l’essere una buona moglie e una madre amorevole, anche se scegli a malincuore di assolvere il tuo dovere magari perché possiedi un po’ di lealtà nei confronti di Dio, in cuor tuo permarrà un sentimento di disagio e di rimorso. Pertanto, quando avrai un po’ di tempo libero durante lo svolgimento del tuo dovere, cercherai opportunità per prenderti cura dei tuoi figli e di tuo marito, volendo farti perdonare ancora di più, e penserai che non importa se dovrai soffrire ancora, pur di sentirti serena. Questo non è forse dovuto all’influenza delle idee e delle teorie della cultura tradizionale su come essere una buona moglie e una madre amorevole? Ora hai il piede in due scarpe: vuoi fare bene il tuo dovere, ma vuoi anche essere una buona moglie e una madre amorevole. Davanti a Dio, però, abbiamo solo una responsabilità, un obbligo e una missione: svolgere bene il dovere di essere creato. Hai compiuto bene questo dovere? Perché sei andata di nuovo fuori strada? Davvero non c’è alcun senso di colpa o di disapprovazione nel tuo cuore? Quando svolgi il tuo dovere, potresti sbagliare strada perché la verità non ha ancora posto le sue fondamenta nel tuo cuore e non regna ancora su di esso. Sebbene ora tu sia in grado di svolgere il tuo dovere, in realtà sei ancora molto lontana dagli standard della verità e dei requisiti di Dio. Adesso riesci a vedere questo fatto con chiarezza? Che cosa intende Dio quando dice che “Dio è la sorgente della vita dell’uomo”? Dice così affinché tutti si rendano conto di questo: le nostre vite e le nostre anime provengono tutte da Dio e sono state create da Lui, non dai nostri genitori e non certo dalla natura. È Dio che ce le ha donate. Solo la nostra carne è nata dai nostri genitori, come i nostri figli sono nati da noi, ma il loro destino è interamente nelle mani di Dio. Credere in Lui è un’opportunità che Dio ci ha dato; è ordinata da Lui ed è la Sua grazia. Non hai pertanto alcun bisogno di adempiere a obblighi o responsabilità nei confronti di chiunque altro; dovresti solamente svolgere il tuo dovere di essere creato nei confronti di Dio. Questo è ciò che si deve fare al di sopra di tutto il resto, la cosa principale su cui si deve incentrare la propria vita. Se non compi bene il tuo dovere, non sei un essere creato qualificato. Agli occhi degli altri, potrai anche essere una brava moglie e una madre amorevole, un’eccellente massaia, una figlia devota e un membro integerrimo della società, ma davanti a Dio sei una persona che si ribella contro di Lui, una persona che non ha affatto adempiuto ai propri obblighi o al proprio dovere, una persona che ha accettato ma non ha portato a termine l’incarico ricevuto da Dio, una persona che ha rinunciato a metà strada. È possibile che una persona simile ottenga l’approvazione di Dio? Le persone di questo genere non valgono nulla. Non importa quanto tu sia perfetta come moglie e madre, o quanto elevati siano i tuoi standard di moralità sociale, o quanta approvazione ti riservino gli altri: questo non significa che tu stia mettendo in pratica la verità, e ancor meno che tu ti stia sottomettendo a Dio. Se provi avversione nei confronti della verità e ti rifiuti di accettarla, questo dimostra soltanto che non hai né coscienza o ragione, né un’umanità normale, e che sei una persona senza traccia di Dio nel cuore. Una persona del genere non è forse troppo lontana dai requisiti di Dio? Coloro che non perseguono la verità sono così, vivono sempre secondo le idee e le teorie della cultura tradizionale, seguono sempre le tendenze della società, ma non accettano la verità e non sono in grado di sottomettersi a Dio. Queste persone non sono forse miserabili e patetiche? Non sono forse sciocche e ignoranti? Il fatto di essere brave mogli e madri affettuose, oltre che donne stimate e benvolute, è forse degno di vanto e di orgoglio?
Tutto ciò che le persone hanno nel cuore è in realtà in contrasto con la verità e ostile a Dio. Questo include le cose che riteniamo buone e positive e quelle che vengono generalmente considerate giuste. Le consideriamo addirittura come verità, come esigenze umane e come cose in cui le persone dovrebbero entrare. Dio, invece, le considera ripugnanti. Quanto sono lontane dalle verità pronunciate da Dio le opinioni che l’uomo reputa corrette, o quelle che reputa positive? Davvero lontane, a una distanza incommensurabile. Ecco perché dobbiamo conoscere noi stessi, e tutto è degno di essere studiato e analizzato in profondità: dalla formazione accademica che abbiamo ricevuto fino ai nostri perseguimenti e alle nostre preferenze, dai nostri pensieri e opinioni fino alle strade che scegliamo di percorrere. Alcune cose sono ereditate dalla famiglia, altre provengono dalla scuola, altre ancora dall’influenza e dal condizionamento dell’ambiente sociale, altre sono apprese dai libri e altre ancora sono frutto delle nostre fantasie e delle nostre nozioni. Queste sono le cose più temibili, poiché dominano le nostre menti e governano le motivazioni, gli intenti e gli obiettivi delle nostre azioni. Inoltre, vincolano e controllano le nostre parole e le nostre azioni. Se non portiamo alla luce queste cose e non le rifiutiamo, non accoglieremo mai in pieno le parole di Dio, non accetteremo mai senza riserve i Suoi requisiti e non li metteremo mai in pratica. Fin tanto che coltivi idee e punti di vista personali, nonché cose che ritieni essere corrette, non accetterai mai senza riserve le parole di Dio e non le metterai in pratica nella loro forma originale; sicuramente elaborerai le parole di Dio nel tuo cuore e le metterai in pratica solo dopo averle rese conformi alle tue nozioni. È così che agirai ed è così che “aiuterai” gli altri, inducendoli a operare secondo i tuoi metodi. In apparenza starai mettendo in pratica le parole di Dio, in realtà ciò che praticherai saranno falsificazioni umane. Non te ne accorgerai e sarai convinto di praticare la verità, di essere già entrato nella verità realtà e di averla già ottenuta. Non si tratta forse di una cosa arrogante e presuntuosa? Uno stato del genere non è forse terrificante? Se non si pratica la verità in modo meticoloso, si verificheranno delle deviazioni. Se ci si affida sempre alle proprie fantasie per mettere in pratica le parole di Dio, allora non solo non si pratica la verità, ma non si riesce nemmeno a raggiungere la sottomissione a Dio. Se si intende entrare nella verità realtà, è necessario riflettere su quali nozioni e fantasie si hanno dentro e su quali delle proprie opinioni non sono in linea con la verità. Quando si analizzano queste cose, una parola o due non saranno sufficienti a spiegarle a fondo o a chiarirle. Naturalmente, nella vita esistono molte altre situazioni come queste. Come gli oltre cento veleni di Satana che sono stati raccolti in passato: puoi anche aver capito le parole e le frasi, ma come ti sei misurato nei loro confronti? Hai mai riflettuto su di esse? Non hai anche tu una parte in tali veleni? Non riflettono anche il tuo modo di pensare? Quando fai le cose, non agisci anche tu in base a questi veleni? Devi scavare nel profondo della tua esperienza personale e misurarla in base a queste parole. Se ti limiti a leggere le parole di Dio che espongono i veleni di Satana, dando loro solo un’occhiata veloce, o se semplicemente ci penserai in modo superficiale, ammettendo che queste cose sono davvero veleni, che corrompono e danneggiano davvero le persone, ma poi le ignori, non sarai in grado di eliminare la tua indole corrotta. Molti leggono le parole di Dio e non riescono a collegarle alla realtà. Si limitano a leggere le parole e a dare una rapida occhiata al testo e, fintanto che ne colgono il significato letterale, ritengono di aver compreso le parole di Dio o addirittura la verità. Tuttavia, non riflettono mai sulla loro indole corrotta e, quando si accorgono di rivelare corruzione, non cercano la verità che possa eliminarla. Si accontentano unicamente di ammettere che tutti gli stati esposti dalle parole di Dio sono reali e che sono rivelazioni di un’indole corrotta, ma non vanno oltre. Coloro che leggono le parole di Dio in questo modo possono davvero conoscere sé stessi? Possono liberarsi dalla loro indole corrotta? Assolutamente no. Quasi tutti coloro che credono in Dio lo fanno in questo modo e, di conseguenza, non notano alcun cambiamento nella loro indole dopo dieci o vent’anni di fede. La causa principale di tutto ciò è che non dedicano alcun impegno alle parole di Dio e che in cuor loro non riescono ad accettare la verità e a sottomettersi ad essa. Non fanno altro che osservare le regole nella loro pratica ed evitare di commettere azioni enormemente malvagie, credendo così di praticare la verità. La loro pratica non subisce forse una deviazione? Praticare la verità è davvero così semplice? Gli uomini sono esseri viventi e hanno tutti dei pensieri; in particolare, hanno tutti un’indole corrotta radicata nel profondo del cuore e possiedono svariati pensieri e opinioni scaturiti dal dominio a cui li sottopone la loro natura satanica. Tutti questi pensieri e opinioni sono rivelazioni di un’indole satanica. Se non sono in grado di analizzare e conoscere queste cose basandosi sulla verità delle parole di Dio, le persone non avranno modo di scoprire la loro essenza corrotta e la loro indole corrotta non potrà essere purificata. Perché coloro che non accettano la verità sono così arroganti, presuntuosi e recalcitranti? Perché tutti hanno pensieri e opinioni diverse su varie cose e sono tutti guidati da idee e teorie, per cui pensano di essere nel giusto, guardano gli altri dall’alto in basso e sono arroganti, presuntuosi e recalcitranti. A prescindere da come gli altri condividano con loro sulla verità, essi non sono disposti ad accettarla: continuano a vivere secondo i pensieri e le opinioni che hanno dentro di sé, poiché questi pensieri e queste opinioni sono già diventati la loro vita. La realtà è che in qualunque cosa tu faccia, dentro di te vi sono un pensiero o un’opinione che dettano il modo e la direzione in cui agisci. Se non ne sei consapevole, dovresti riflettere sovente su te stesso; così capirai quali dei pensieri e delle opinioni che hai dentro controllano i tuoi gesti e le tue azioni. Certo, se tu dovessi esaminare i tuoi pensieri e le tue opinioni in questo momento, sentiresti che non contengono nulla di ostile a Dio, che sei sincero e leale, che svolgi di buon grado il tuo dovere, che sai rinunciare alle cose e spenderti per Dio. Sentiresti che sta andando tutto benissimo sotto tutti questi aspetti. Ma quando Dio comincerà a fare sul serio con te, quando ti chiederà di fare qualcosa che non concorda con le tue nozioni, qualcosa che non sei disposto a fare, come ti comporterai? È lì che verranno smascherati i tuoi pensieri, le tue opinioni e la tua indole corrotta, proprio come il flusso dell’acqua in un torrente in piena: per quanto ti sforzi, non riuscirai a fermarlo. Questo ti impedirà di praticare la verità e di sottometterti a Dio. Dirai: “Perché non riesco a controllarmi? Non voglio resistere a Dio, quindi perché lo faccio? Non voglio giudicare Dio e non voglio avere nozioni sulle Sue azioni, quindi perché Lo sto giudicando? Perché ho ancora queste nozioni?”. A quel punto, dovresti riflettere su te stesso, conoscere te stesso, e valutare cosa dentro di te si oppone a Dio, o è ostile e contrario all’opera che Egli sta compiendo. Se riuscirai a capire queste cose e a eliminarle secondo la verità contenuta nelle parole di Dio, avrai un progresso nella vita e sarai una persona che comprende la verità.
La Cina è governata da un partito politico ateo e il popolo cinese è educato all’ateismo e all’evoluzionismo, con detti popolari come “Tutte le cose vengono dalla natura” e “Gli esseri umani discendono dalle scimmie”. Una volta acquisita la fede in Dio e lette le Sue parole, tutti sanno che i cieli e la terra e tutte le cose, compresi gli esseri umani, sono stati creati da Dio, e tutti sono in grado di sentire in cuor loro che la parola di Dio corrisponde a verità. La natura intera è creazione di Dio e nulla avrebbe avuto origine se Dio non l’avesse creata. L’idea che l’uomo discenda dalle scimmie è particolarmente indifendibile, poiché in tutta la storia dell’umanità nessuno ha mai visto una scimmia trasformarsi in essere umano. Non esiste alcuna prova in proposito e pertanto si tratta di menzogne e inganni di Satana. Chi comprende la verità rifiuta le parole diaboliche, le eresie e le falsità di Satana e crede alla Bibbia e alle parole di Dio senza alcun’ombra di dubbio. Ma è impossibile per chi non ama la verità accettare pienamente che le parole di Dio sono la verità. Qualcuno potrebbe chiedersi: “L’uomo è stato creato da Dio, ma in che modo? Perché non l’ho visto? Non credo a ciò che non ho visto”. La loro fede in Dio si basa su ciò che sono in grado di vedere con i propri occhi. Questo significa non avere fede. L’uomo è venuto da Dio e, passo dopo passo, Dio ha condotto l’uomo fino al momento presente, mantenendo sempre la sovranità sul suo destino. Questo è un dato di fatto. Negli ultimi giorni, Dio ha reso noti tutti questi misteri, affermando che l’uomo possiede la reincarnazione e la trasmigrazione, e che la vita e l’anima umana sono date da Dio e vengono da Lui. Questa è la verità. Ma poiché non accetti che queste parole di Dio siano la verità, ogni volta che ne incontri questo aspetto le valuti in base ai tuoi pensieri e alle tue opinioni: “Dal momento che l’uomo non è venuto dalle scimmie, ma da Dio, come ha fatto a venire da Lui? Come ha fatto Dio a dare la vita all’uomo?”. Se non comprendi Dio, allora riterrai impossibile che Egli abbia la potenza, la saggezza o l’autorità necessarie per creare l’uomo con un solo soffio o una sola parola. Non credi che questa sia la realtà, o che sia la verità. Quando hai dei dubbi, ti opponi a queste parole di Dio, dichiarando di non crederci, ma in realtà il tuo cuore è in uno stato di resistenza e in un atteggiamento di opposizione. Non sei disposto ad ascoltare quando Dio pronuncia queste parole, provi ostilità nel cuore e non riesci a dire Amen alle parole di Dio. In realtà, guardando ai fatti, non è necessario indagare su come o quando Dio abbia creato l’uomo, su chi l’abbia visto o se qualcuno possa renderne testimonianza. Non è necessario studiare tutto questo. Quando le persone capiranno realmente la verità e conosceranno le azioni di Dio, saranno in grado di testimoniare loro stesse. Qual è la questione centrale su cui dovrebbero concentrarsi ora? È la conoscenza dell’opera di Dio. Dal principio alla fine, Dio ha svolto la Sua opera di gestione e di salvezza dell’uomo tra gli uomini. Dal principio alla fine, c’è un solo Dio che opera, parla, insegna e guida l’umanità. Questo Dio esiste. Ora Dio ha pronunciato così tante parole, Lo abbiamo già visto faccia a faccia, Lo abbiamo sentito parlare, abbiamo sperimentato la Sua opera e ci siamo nutriti delle Sue parole, accogliendole dentro di noi affinché diventassero la nostra vita. E queste parole ci guidano e ci cambiano continuamente. Questo Dio esiste davvero. Pertanto, come ha detto Dio, dovremmo credere che Dio ha creato l’umanità e che in principio ha creato Adamo ed Eva. Poiché credi che questo Dio esista e ora sei giunto al Suo cospetto, hai ancora bisogno di conferme che l’opera compiuta da Jahvè sia opera di questo Dio? Se nessuno può confermarlo e nessuno ne è testimone, allora non ci credi? Oppure, per quanto riguarda l’opera dell’Età della Grazia, non credi forse che Gesù fosse Dio incarnato perché non L’hai mai visto? Se non vedessi personalmente il Dio attuale parlare, operare o incarnarSi nella carne, allora non ci crederesti? Se non vedessi queste cose o se non ci fossero testimoni a confermarle, non ci crederesti affatto? Questo è dovuto al punto di vista incredibilmente falso che le persone hanno dentro di sé. Si tratta di un errore commesso da molti individui che hanno bisogno di vedere tutto di persona e che, se non vedono, non credono. Questo è sbagliato. Se una persona conosce realmente Dio, sa credere alla Sua parola anche senza vedere i fatti ed è in grado di corroborarla, solo allora sarà il tipo di persona che comprende la verità e ha una vera fede. Ora che abbiamo visto queste parole di Dio e abbiamo sentito la Sua voce, ciò è sufficiente a garantirci la vera fede e quindi a far sì che Lo seguiamo e che crediamo a tutte le parole e a tutte le opere che vengono da Lui. Non occorre che continuiamo ad analizzare o a ricercare le cose. Non è questa la ragionevolezza che si dovrebbe avere? Quando Dio ha creato l’umanità non c’era nessuno che ne fosse testimone, ma ora Dio Si è fatto carne per esprimere le verità e salvare l’umanità, per compiere concretamente la Propria opera, per camminare tra le chiese e operare tra gli uomini. Sono in molti a non averlo visto? Non tutti sono in grado di vederlo, ma tu ci credi. Perché ci credi? Non credi solo perché senti che le parole di Dio sono la verità e che questa è la vera via e l’opera di Dio? Ti senti ancora di dire: “In questa fase dell’opera di Dio, L’ho sentito parlare e ho anche visto le parole di Dio. È vero che queste parole vengono da Dio. Ma per quanto riguarda l’opera del Signore Gesù della crocifissione, non ho toccato i segni dei Suoi chiodi, quindi non credo al fatto che sia stato crocifisso. Non sono stato testimone dell’opera compiuta da Jahvè Dio durante l’Età della Legge e non ho udito le leggi quando le ha proclamate. Solo Mosè le ha udite e ha scritto i Cinque Libri di Mosè, ma non so come li abbia scritti”? Coloro che affermano queste cose sono forse in uno stato mentale normale? Sono miscredenti, non persone che credono veramente in Dio. È proprio come quando gli israeliti dicevano: “Jahvè ha Egli parlato soltanto per mezzo di Mosè? non ha Egli parlato anche per mezzo nostro?” (Numeri 12:2). Ciò che intendevano dire era: “Non ascolteremo Mosè, dobbiamo sentirlo direttamente da Jahvè Dio”. Proprio come quando, durante l’Età della Grazia, le persone dicevano che, non avendolo visto direttamente e con i propri occhi, non credevano che Gesù fosse stato crocifisso o che fosse risorto. C’era un discepolo di nome Tommaso che ha insistito nel voler toccare i segni dei chiodi di Gesù. E cosa gli disse il Signore Gesù? (Il Signore Gesù gli disse: “Perché Mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!” (Giovanni 20:29).) “Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!”. Cosa significa questo realmente? Davvero non hanno visto nulla? In realtà, tutte le cose che Gesù aveva detto e tutta l’opera che aveva compiuto dimostravano già che Gesù era Dio, e quindi la gente avrebbe dovuto crederci. Gesù non aveva bisogno di compiere altri segni e prodigi o di pronunciare altre parole, e la gente non aveva bisogno di toccare i segni dei Suoi chiodi per credere. La vera fede non si basa solo su ciò che si vede, ma piuttosto, grazie alla conferma spirituale, la fede viene mantenuta fino alla fine e non è mai messa in dubbio. Tommaso era un miscredente che si affidava solo alla vista. Non siate come Tommaso.
In realtà, la chiesa è in parte costituita da individui come Tommaso. Essi dubitano costantemente dell’incarnazione di Dio e, prima di poter finalmente credere, aspettano che Egli lasci la terra e ritorni al terzo cielo e aspettano di vedere la vera persona di Dio. Non credono in Lui in virtù delle parole che ha pronunciato durante la Sua incarnazione. Quando questo tipo di persone crederà, sarà troppo tardi e saranno condannate da Dio. Il Signore Gesù ha detto: “Perché Mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!” Queste parole significano che Tommaso era già stato condannato dal Signore Gesù e che era un miscredente. Se davvero credi nel Signore e in tutto ciò che Egli ha detto, sarai benedetto. Se segui il Signore da molto tempo, ma non credi alla Sua capacità di risorgere, o al fatto che sia Dio onnipotente, in quel caso non hai la vera fede e non potrai ottenere le benedizioni. Solo attraverso la fede si possono ottenere le benedizioni e, se non credi, non le otterrai. Sei forse capace di credere in qualcosa soltanto se Dio ti Si manifesta, ti consente di vederLo e ti convince personalmente? In quanto essere umano, quali requisiti possiedi per chiedere a Dio di manifestarSi personalmente a te? Quali requisiti possiedi per indurre Dio a parlare personalmente a un essere umano corrotto come te? Inoltre, che cosa ti autorizza a doverti fare spiegare tutto chiaramente da Lui prima di credere? Se possiedi ragionevolezza, crederai subito dopo avere letto queste parole pronunciate da Dio. Se davvero credi, non importa che cosa Lui faccia o dica. Piuttosto, nel vedere che queste parole sono la verità, ti convincerai al cento per cento che sono state pronunciate da Dio e che Lui ha fatto queste cose, e sarai già pronto a seguirLo sino alla fine. Non devi dubitarne. Le persone piene di dubbi sono così ingannevoli. Semplicemente non riescono a credere in Dio. Si sforzano costantemente di capire questi misteri e credono solo dopo averli compresi a fondo. La loro condizione preliminare per credere in Dio è avere risposte chiare a queste domande: in che modo Dio incarnato è venuto? Quando è arrivato? Quanto tempo rimarrà prima di dover partire? Dove andrà dopo la Sua partenza? Qual è il processo della Sua partenza? Come opera Dio incarnato e in che modo parte?... Vogliono capire alcuni dei misteri; il loro intento è quello di indagare, non di cercare la verità. Pensano di non poter credere in Dio se non riescono ad afferrare questi misteri; è come se la loro fede fosse stata ostruita. Questi individui hanno un punto di vista problematico. Una volta assaliti dal desiderio di ricercare i misteri, non si curano di prestare attenzione alla verità o di tenere conto delle parole di Dio. Queste persone possono forse conoscere sé stesse? La conoscenza di sé non è cosa facile per loro. Ciò non significa condannare un certo tipo di persone. Coloro che non accettano la verità e non credono alle parole di Dio, allora non hanno una vera fede. Penseranno solo a spaccare il capello in quattro su determinate parole, misteri, cose banali o problemi di cui nessuno si era accorto. Ma è anche possibile che un giorno Dio li illumini, o che i loro fratelli e sorelle vengano loro in aiuto condividendo assiduamente sulla verità, e che voltino pagina. Il giorno in cui questo accadrà, sentiranno che le loro opinioni precedenti erano del tutto insensate, che erano troppo arroganti e che avevano un’opinione troppo alta di sé, e si vergogneranno. Chi possiede una fede autentica avrà fiducia senza riserve in tutto ciò che Dio dice e, quando farà esperienza e vedrà che le parole di Dio sono tutte realizzate e compiute, la sua fede si rafforzerà ancora di più. Questo è un tipo di persona che possiede comprensione spirituale, che crede nella verità e sa accettarla, e che ha veramente fede.
Primavera 2008
Alcuni dei versetti biblici citati in questo sito web sono tratti da
La Sacra Bibbia – Nuova Riveduta 2006 – versione standard
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