La Parola quotidiana di Dio: Le tre fasi dell'opera | Estratto 27

Nell’opera degli ultimi giorni la parola è più potente della manifestazione dei segni e dei prodigi e l’autorità della parola supera quella dei segni e dei prodigi. La parola svela tutta l’indole corrotta sepolta nel profondo del cuore dell’uomo. Non c’è modo per te di riconoscerla da solo. Quando verrà messo a nudo attraverso la parola, giungerai a scoprirla in modo spontaneo; non sarai in grado di negarla e sarai totalmente convinto. Non è questa l’autorità della parola? È questo il risultato ottenuto dall’opera della parola attualmente in corso. Pertanto, non è attraverso la guarigione della malattia e la cacciata dei demoni che l’uomo può essere pienamente salvato dai suoi peccati, né può essere reso del tutto completo dalla manifestazione dei segni e dei prodigi. L’autorità di guarire le malattie e di scacciare i demoni dà all’uomo soltanto la grazia, ma la sua carne appartiene ancora a Satana e l’indole satanica corrotta rimane ancora in lui. In altre parole, ciò che non è stato ripulito appartiene ancora al peccato e al sudiciume. Solo dopo essere stato mondato attraverso la parola egli può essere guadagnato da Dio ed essere santificato. Quando i demoni sono stati scacciati dall’uomo ed egli è stato redento, vuol dire solo che era stato strappato dalle mani di Satana e restituito a Dio. Tuttavia, senza essere mondato o trasformato da Dio, l’uomo corrotto rimane tale. In lui esistono ancora sudiciume, opposizione e insubordinazione; è ritornato a Dio solo attraverso la Sua redenzione, ma non ha la benché minima conoscenza di Dio ed è ancora capace di resisterGli e tradirLo. Prima che l’uomo fosse redento erano già stati insinuati in lui molti dei veleni di Satana e, dopo millenni di corruzione satanica, in lui si è consolidata una natura che resiste a Dio. Pertanto, quando è stato redento, non è stato altro che un caso di redenzione dell’uomo pagata a caro prezzo, ma senza che la natura velenosa che alberga in lui sia stata eliminata. L’uomo contaminato a quel modo deve subire un cambiamento prima di diventare degno di servire Dio. Attraverso quest’opera di giudizio e di castigo, l’uomo arriverà a conoscere appieno la sostanza sudicia e corrotta dentro di sé e sarà in grado di cambiare completamente e di diventare puro. Solo in questo modo può essere degno di tornare davanti al trono di Dio. Tutta l’opera compiuta in questo giorno serve a fare in modo che l’uomo possa essere mondato e cambiato; attraverso il giudizio e il castigo tramite la parola, e attraverso il raffinamento, egli può mondare la propria corruzione ed essere reso puro. Anziché considerare questa fase dell’opera la fase della salvezza, sarebbe più appropriato dire che è l’opera di purificazione. In verità, questa fase è anche quella della conquista, oltre ad essere la seconda fase dell’opera di salvezza. È attraverso il giudizio e il castigo della parola che l’uomo giunge ad essere guadagnato da Dio, ed è attraverso l’uso della parola per raffinare, giudicare e svelare che vengono rivelate in tutto e per tutto le impurità, le nozioni, le motivazioni e le aspirazioni individuali che albergano nel cuore dell’uomo. Per quanto l’uomo possa essere stato redento e perdonato per i suoi peccati, si può solo ritenere che Dio non si sia ricordato le trasgressioni dell’uomo e non lo abbia trattato in base ad esse. Tuttavia, quando l’uomo, il quale vive in un corpo fatto di carne, non è stato liberato dal peccato, può solo continuare a peccare, rivelando all’infinito la sua indole satanica corrotta. Questa è la vita che conduce, un ciclo infinito di peccato e perdono. La maggior parte degli uomini non fa che peccare durante il giorno per confessarsi la sera. In questo modo, anche se il sacrificio per il peccato è eternamente efficace per l’uomo, non sarà in grado di salvarlo dal peccato. Solo metà dell’opera di salvezza è stata portata a termine, poiché l’uomo ha ancora un’indole corrotta. Ad esempio, quando si sono resi conto di essere discendenti di Moab, gli uomini hanno proferito parole di protesta e smesso di perseguire la vita cadendo in pieno nella negatività. Non è forse la dimostrazione del fatto che non sono ancora capaci di sottomettersi totalmente al dominio di Dio? Non è proprio la loro indole satanica corrotta? Quando non eri sottoposto al castigo le tue mani si levavano più in alto di tutte, anche di quelle di Gesù, e gridavi a gran voce: “Sii un amato figlio di Dio! Sii in intimità con Dio! Preferiremmo morire che piuttosto di inchinarci a Satana! Ribellatevi al vecchio Satana! Ribellatevi al gran dragone rosso! Che il gran dragone rosso perda il potere fino in fondo! Che Dio ci renda completi!” Le tue grida erano più forti di quelle di tutti gli altri. Ma poi è venuto il tempo del castigo e, ancora una volta, si è rivelata l’indole corrotta dell’umanità. Allora gli uomini hanno smesso di gridare e perso la loro determinazione. Ecco la corruzione dell’uomo; scorre più in profondità del peccato, instillata da Satana e profondamente radicata nell’uomo. Non è facile per l’uomo acquisire consapevolezza dei suoi peccati; egli è incapace di riconoscere la sua natura profondamente radicata, e deve fare affidamento al giudizio della parola per ottenere questo risultato. Solo così è possibile che l’uomo cambi, a poco a poco, a partire da questo momento. L’uomo in passato gridava a quel modo perché non aveva alcuna comprensione della propria indole corrotta originale. Queste sono le impurità che esistono nell’uomo. In tutto questo lungo periodo di giudizio e castigo, l’uomo è vissuto in un’atmosfera di tensione. Tutto ciò non è stato realizzato attraverso la parola? Non hai gridato anche tu a gran voce prima della prova dei servitori? “Entrate nel Regno! Tutti coloro che accettano questo nome entreranno nel Regno! Tutti si uniranno a Dio!” Quando è giunta la prova dei servitori, non hai più gridato. All’inizio, tutti gridavano: “Dio! Dovunque Tu mi metta mi presterò ad essere governato da te”. Alla lettura delle parole di Dio: “Chi sarà il Mio Paolo?”, gli uomini hanno detto: “Io voglio esserlo!” Poi hanno visto le parole: “E che dire della fede di Giobbe?” E hanno detto: “Sono pronto ad assumere la fede di Giobbe. Dio, Ti prego, mettimi alla prova!” Quando è giunta la prova dei servitori, sono crollati immediatamente senza quasi più riuscire a rialzarsi. Dopodiché, a poco a poco, le impurità nel cuore dell’uomo sono diminuite. Non si è forse tutto realizzato attraverso la parola? Dunque ciò che voi avete sperimentato oggi sono risultati ottenuti tramite la parola, addirittura più grandi di quelli ottenuti attraverso i segni e i miracoli compiuti da Gesù. La gloria di Dio che vedi e l’autorità di Dio Stesso che vedi non si riconoscono solo attraverso la crocifissione, la guarigione delle malattie e la cacciata dei demoni, ma ancor più attraverso il giudizio della Sua parola. Ciò ti dimostra che l’autorità e la potenza di Dio non consistono solo nell’operare segni, guarire dalle malattie e cacciare i demoni, ma che il giudizio della parola di Dio è maggiormente in grado di rappresentare l’autorità di Dio e di rivelare la Sua onnipotenza.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (4)”

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