L’essenza di Cristo è amore

Conoscere l’essenza di Cristo, da un lato, permette di separare Cristo incarnato dall’umanità corrotta, di trattare Dio incarnato e di obbedirGli come il Dio concreto. Dall’altro lato, dovete anche vedere l’opera genuina di Dio incarnato, la Sua autentica espressione della verità e la Sua reale vita tra gli uomini. Dovete vedere come Egli purifica e salva l’umanità, il fatto che non è un profeta, un apostolo, un dispensatore di profezie o una persona insignificante inviata da Dio, ma Dio incarnato, Cristo e Dio Stesso. Sebbene questa incarnazione sia uno dei membri dell’umanità, è una persona comune con l’essenza della divinità. Conoscere l’essenza della divinità di Dio incarnato è molto importante, e come minimo devi essere in grado di dimostrare l’essenza divina di Cristo con i fatti che puoi osservare. Per conoscere l’essenza divina di Cristo, devi nutrirti delle parole di Dio, fare esperienza della Sua opera e conoscere la Sua indole. Conoscere l’essenza di Dio incarnato permette alle persone di accertarsi che Dio Si è fatto carne e che questa carne è veramente Dio. Solo così si può stabilire la vera fede in Dio e conseguire vera obbedienza e vero amore, e solo quando ottieni questo effetto puoi dimostrare di avere comprensione dell’essenza di Dio.

Oggi le persone non possiedono una reale conoscenza di Cristo. Leggono le parole di Dio e ammettono che sono la verità e l’espressione dello Spirito Santo, ma ignorano completamente la carne. Non sanno quale sia l’origine della carne né come la carne e lo Spirito siano in relazione tra loro. Molti credono che la carne esista per esprimere parole, che venga usata per parlare e operare e che questo sia il Suo ministero. Credono che la carne parli ogni volta che viene mossa e che la Sua opera sia conclusa una volta finito di parlare, come se fosse un messaggero. Se qualcuno crede in questo, allora ciò che riconosce e in cui crede non è Dio incarnato né Cristo, ma semplicemente qualcuno di simile a un profeta. Alcuni pensano inoltre che “Cristo è una persona e, a prescindere dall’essenza della Sua incarnazione o dall’indole di Dio che esprime, non può rappresentare pienamente il Dio del cielo o il Creatore che governa l’universo e tutte le cose. Dal momento che è Dio incarnato e il Dio del cielo venuto sulla terra, perché non compie miracoli soprannaturali? Perché non distrugge il gran dragone rosso se ne ha l’autorità?” Coloro che pronunciano queste parole sono tutti spiritualmente ignoranti. Non capiscono cosa sia il Dio che Si è fatto carne, né tanto meno la portata della gestione dell’opera di Dio incarnato, chi sia oggetto della Sua salvezza, cosa Egli esprima o cosa la gente dovrebbe sapere. L’essenza di Dio incarnato è l’essenza di Dio e può fare ogni cosa per conto di Dio. È Dio Stesso e può fare tutto ciò che desidera. In ogni caso, questa volta l’incarnazione di Dio costituisce l’ultima fase dell’opera nell’ambito della Sua gestione e non ha nulla a che vedere con il governare su tutte le cose o sulle nazioni. Non riguarda affatto queste cose. Pertanto, ciò che devi sapere è ciò che le persone vedranno e potranno comprendere durante questa fase dell’opera, l’essenza di questa fase dell’opera, ciò che Cristo ha ed è e l’espressione della Sua indole. Ciò che Cristo esprime è l’essenza di Dio? È l’indole di Dio? Certo che lo è. Ma è tutto qui? Ve lo dico subito: non è tutto qui. Questa è solo una minima parte, soltanto ciò che la gente può vedere a occhio nudo, ciò che può toccare e ciò che può comprendere con la mente mentre Dio è incarnato. Questo non è tutto; è solamente l’opera da compiere all’interno del piano di Dio.

Come si può spiegare l’incarnazione di Dio nel modo più chiaro? In parole povere, significa che Dio prende forma sulla terra, che lo Spirito di Dio Si riveste di carne come una persona normale. Se lo Spirito di Dio Si incarna, esiste ancora altrove? Sì. Dio governa l’universo e tutte le cose, e in tutto l’universo c’è un solo Dio che governa. Egli è onnipotente e ora Si è fatto carne ed è sceso sulla terra. Non è come Lo si immagina, ossia che Si incarna e opera solo sulla terra e non ha interesse a farlo altrove. In passato ho chiesto a una sorella: “Ora che Dio è incarnato sulla terra, c’è ancora un Dio in cielo?” Lei ci ha riflettuto un attimo e ha risposto: “Esiste un solo Dio e ora Egli è sulla terra, quindi non c’è nessun Dio in cielo al momento”. Anche questo era sbagliato. Dio governa l’universo e tutte le cose ed è spirito; è qui sulla terra, ma comunque governa tutte le cose del cielo mentre compie la Sua opera sulla terra. Ho allora chiesto alla sorella: “Questo significa che anche lo Spirito di Dio a volte Si assenta?” Lei ha riflettuto un momento e ha risposto: “Forse deve andarSene e a volte la carne non sa nulla. Mentre la carne vive normalmente, lo Spirito Se ne va e torna quando deve parlare. Forse lo Spirito fa altre cose durante il sonno della carne, ma torna quando Essa Si sveglia e parla e opera attraverso la carne. Se non c’è alcuna opera da svolgere, la carne potrebbe semplicemente essere impegnata in normali comportamenti e azioni umane”. Questo è ciò che pensano molte persone. Altri si preoccupano: “Non so come viene distribuito il denaro di Dio; potrebbe essere stato dato a qualcun altro?” La mente umana è davvero complessa. Come possono sperare di perseguire la verità coloro che nutrono intenti meschini? In breve, né conoscere l’essenza di Dio incarnato né conoscere la Sua indole sono compiti facili nell’acquisire conoscenza di Dio. Durante l’opera di Dio incarnato, qualunque cosa tu possa sperimentare e affrontare è ciò che dovresti sapere, e non dovresti fare ipotesi azzardate su ciò con cui non puoi entrare in contatto. Per esempio: “Dopo che la carne di Dio Se ne sarà andata, in quale forma Dio apparirà e opererà di nuovo? Verrà ancora da noi sulla terra?” La maggior parte delle persone oggi presta attenzione a queste cose esteriori, che non coinvolgono affatto l’essenza di Cristo; in realtà è inutile capirle. Ci sono cose che non avete bisogno di capire e che comprenderete quando sarà il momento di farlo. È irrilevante che le capiate o meno; non hanno la minima influenza sulla fede in Dio incarnato, sulla fede in Cristo o sul seguire Cristo, come non ne hanno sul perseguimento della verità o sull’adempimento del proprio dovere, e non accrescerebbero la tua fede se le conoscessi. In passato i profeti hanno mostrato segni e prodigi, e cosa ne hanno guadagnato le persone? Nient’altro che riconoscere l’esistenza di Dio. Per quanti miracoli potessero fare, quei profeti non erano Dio, poiché non possedevano l’essenza di Dio. Dio incarnato è comunque Dio, anche se non compie miracoli, perché possiede l’essenza di Dio. Il fatto che non mostri segni e prodigi non significa che non ne sia capace. Tutto ciò che le Sue parole compiono è persino più onnipotente del mostrare segni e prodigi, un miracolo ancora più grande. Perseguire la conoscenza dell’essenza e dell’indole di Dio è davvero importante, giova moltissimo al tuo ingresso nella vita, e questo è il corretto cammino della fede in Dio.

Dovreste essere consapevoli del fatto che è mentre Dio opera nella carne che le persone possono incontrare e vedere la maggior parte di ciò che Dio ha ed è, la Sua essenza e la Sua indole. È l’occasione migliore per conoscere Dio. La conoscenza delle azioni e dell’indole di Dio di cui si parlava in passato era difficile da conseguire, poiché le persone non potevano entrare in contatto con Lui. Quando Mosè vide Jahvè apparirgli, assistette solo ad alcune delle azioni di Jahvè. Quanta conoscenza concreta aveva di Dio? Era maggiore di quella che la gente possiede oggi? Era più concreta di quella che le persone hanno oggi? Ovviamente no. Dio rivelò tante delle Sue opere mentre operò in Israele. Molti videro Jahvè compiere segni e miracoli e alcuni videro persino la Sua sagoma alle Sue spalle. In tanti videro anche gli angeli. Ma quanti conobbero Dio? Troppo pochi! Non c’era praticamente nessuno che conoscesse veramente Dio. Solo le persone degli ultimi giorni possono acquisire una grande conoscenza di Dio sperimentando la Sua opera mentre Egli è incarnato, poiché Dio dice loro di persona quale opera compie, qual è lo scopo della Sua opera, qual è la Sua volontà, qual è il Suo atteggiamento verso l’umanità, quali sono gli stati e le essenze dell’umanità corrotta da Satana, e così via. Solo attraverso queste parole rivelatrici si può vedere che Dio è davvero così concreto e reale, che ha davvero questa volontà per l’umanità e che possiede davvero quest’indole. Le Sue opere sono realmente a tal punto meravigliose, la Sua saggezza è veramente così profonda e la Sua misericordia per gli uomini è davvero così reale. Tutte queste parole pronunciate da Dio testimoniano la Sua opera, il Suo amore, la Sua indole e le Sue azioni. Noi sperimentiamo queste cose in prima persona facendo esperienza dell’opera di Dio. Le parole di Dio sono così concrete e reali. Le persone sperimentano che l’amore e la tolleranza di Dio nei confronti dell’umanità sono davvero infiniti. Il desiderio di Dio di salvare le persone si concretizza nella Sua opera e nelle parole che pronuncia, e tutto questo permette alle persone di assaporare ciò nella loro esperienza concreta. Quindi, la conoscenza dell’essenza di Dio che Si fa carne può essere acquisita solo durante il periodo dell’opera di Dio incarnato, e qualsiasi cosa tu comprenda al di fuori di questo periodo manca di concretezza. Dopo che Dio avrà concluso la Sua opera nella carne e Se ne sarà andato, la Sua opera non sarà così reale per te come lo è ora mentre cerchi di sperimentarla. Questo perché oggi puoi vedere e toccare l’opera di Dio incarnato. Inoltre, Dio compie costantemente la Sua opera faccia a faccia con le persone, che hanno sperimentato personalmente il modo in cui Egli parla e opera. L’esperienza di Pietro al suo tempo non è stata reale quanto lo è la vostra oggi. Pietro ha seguito Gesù e sperimentato ciò che di Dio era concreto e amabile durante la Sua opera in Giudea, ma Pietro allora possedeva scarsa statura e la sua esperienza è stata superficiale. Dopo che Gesù Se n’è andato, Pietro ha ripensato attentamente alle Sue parole e le ha assaporate, comprendendo più a fondo e guadagnandone di più. Anche Gesù, durante la Sua opera, ha espresso parte di ciò che Dio ha ed è, la Sua amorevole dolcezza, la Sua misericordia, la Sua salvezza per gli uomini e la Sua tolleranza e la Sua grazia infinite nei loro confronti. Le persone che all’epoca Lo hanno seguito hanno potuto sperimentare alcune di queste cose, mentre coloro che sono venuti dopo non sono mai stati in grado di sperimentarle così profondamente come era possibile allora. Inoltre, quando le persone erano mosse dallo Spirito Santo e pregavano Dio comprendendo la Sua volontà, ciò che sperimentavano in quei giorni era vago e debole. A volte era difficile da afferrare con precisione e nessuno poteva essere sicuro di aver acquisito una comprensione accurata. Perciò, quando Pietro è stato infine arrestato e imprigionato, alcuni hanno persino tentato di capire come liberarlo, quando in realtà l’intenzione di Gesù in quel momento era che Pietro fosse crocifisso così da rendere la sua testimonianza estrema. Il suo viaggio era giunto al termine e Dio aveva disposto che offrisse la sua testimonianza in quel modo, affinché ottenesse una buona destinazione. Questo è il cammino che Pietro ha intrapreso, e quando è giunto al termine non aveva ancora compreso il vero intento di Gesù. Aveva capito solo ciò che Gesù intendeva dire quando gli aveva parlato. Quindi, se vuoi comprendere l’essenza di Dio, è più produttivo farlo mentre Dio è incarnato. Puoi vedere, toccare, ascoltare e percepire profondamente. Se cercherai di sperimentare l’opera dello Spirito Santo dopo che l’opera di Dio incarnato sarà conclusa, la tua esperienza non sarà altrettanto profonda nel ripensarci, e la tua comprensione futura sarà superficiale. A quel punto Egli potrà solamente raffinare l’indole corrotta delle persone. Una volta avvenuto questo affinamento, le persone sono in grado di comprendere un po’ meglio la verità e di usare la verità acquisita come fondamento della loro vita, trasformando l’indole corrotta che hanno dentro. Tuttavia, per quanto cercherai di amare e conoscere Dio, non riuscirai a fare molti progressi. C’è un limite ai progressi che possono fare gli uomini, che sono di molto inferiori ai benefici che si ottengono sperimentando l’opera di Dio incarnato e acquisendo conoscenza di Dio. Dio ha espresso molta verità da incarnato, e in tanti vedono ma non capiscono, ascoltano ma non sanno. Si tratta di individui spiritualmente ignoranti e senza cuore. Sono privi di coscienza e di senno e non riescono a percepire quanto Dio ami gli uomini e mostri loro tolleranza. Le persone sono così insensibili che riescono a capire qualcosa e iniziano a percorrere la retta via solo quando l’opera di Dio è terminata.

Qual è l’essenza di Cristo? Per gli uomini, l’essenza di Cristo è l’amore. Per coloro che Lo seguono, è un amore sconfinato. Se Egli non avesse amore o misericordia, gli uomini non sarebbero stati in grado di seguirLo fino a oggi. Alcuni dicono: “Ma Dio è anche giusto”. È vero che Dio è giusto, ma in termini di indole la Sua giustizia si esprime principalmente attraverso l’odio nei confronti dell’indole corrotta dell’umanità, il maledire Satana, il diavolo, e il non permettere a nessuno di offendere la Sua indole. La giustizia di Dio contiene dunque amore? Ebbene, il Suo giudicare e purificare la corruzione delle persone non è forse amore? Per salvare l’umanità, Dio ha sopportato immense umiliazioni con la massima pazienza. Non è forse amore questo? Perciò, sarò franco con voi: nell’opera che Dio compie per l’umanità mentre è incarnato, ciò che più emerge e risulta evidente nella Sua essenza è l’amore, una tolleranza senza limiti. Se non si trattasse di amore e fosse invece come voi immaginate, ossia che Dio colpisce le persone quando Gli pare e piace o punisce, maledice, giudica e castiga coloro che odia, sarebbe davvero severo! Se Si adirasse con qualcuno, questi tremerebbe di paura e non riuscirebbe a stare davanti a Lui... Ma questo è solo uno dei modi in cui Dio esprime la Sua indole. Il Suo obiettivo alla fine è sempre la salvezza e il Suo amore permea qualsiasi indole Egli riveli. Ripensandoci su, cos’è che Dio rivela di più durante la Sua opera nella carne? È l’amore, la pazienza. Che cos’è la pazienza? La pazienza è avere misericordia, poiché essa contiene amore. Dio è in grado di avere misericordia verso gli uomini perché possiede amore, e tutto al fine di salvare le persone. È come quando, in una coppia di sposi che si amano veramente, ognuno sorvola sui difetti e sulle manchevolezze dell’altro. Quando l’altro ti fa arrabbiare sei in grado di sopportarlo, e tutto questo è basato su un fondamento d’amore. Se si trattasse di odio, allora i due non avrebbero questo atteggiamento né rivelerebbero queste cose, e il risultato sarebbe differente. Se Dio possedesse solamente odio e ira o giudicasse e castigasse senza amore, allora non vi sarebbe la situazione che vedete ora, e moltissimi di voi si troverebbero nei guai. Dio sarebbe ancora in grado di offrirvi la verità? Non appena l’opera di giudizio e di castigo fosse terminata, coloro che non accettano minimamente la verità verrebbero maledetti. Anche se non morissero immediatamente, si ammalerebbero, diventerebbero menomati, pazzi, ciechi, e verrebbero calpestati da spiriti maligni e demoni immondi. Non sarebbero come sono ora. Quindi, voi avete goduto molto dell’amore di Dio e della Sua tolleranza, della Sua misericordia e della Sua amorevolezza. Ma la gente non pensa a questo, credendo: “Questo è il modo in cui Dio dovrebbe comportarSi nei confronti degli uomini. Dio possiede anche giustizia e ira, e a noi non sono certo state risparmiate!” Ma le hai davvero sperimentate? Se così fosse, saresti già morto. Dove sarebbe oggi l’umanità? Dio esprime il Suo odio, la Sua ira e la Sua giustizia sulla base dalla volontà di portare la salvezza a queste persone. Tale indole include anche il Suo amore, la Sua misericordia e la Sua grande pazienza. Il Suo odio deriva dalla percezione di non avere altra scelta e include una preoccupazione e una speranza sconfinate per l’umanità! L’odio di Dio è indirizzato alla corruzione dell’umanità, alla ribellione e al peccato degli uomini. È a senso unico e si fonda sull’amore. Egli odia solo perché ama. L’odio di Dio per l’umanità è diverso da quello per Satana, perché Dio salva le persone, ma non salva Satana. L’indole giusta di Dio non è mai venuta meno. L’ira, la giustizia e il giudizio sono sempre stati presenti, non solo quando Egli li ha rivolti all’umanità. Questa era l’indole di Dio prima ancora che gli uomini la vedessero, e solo dopo averla appresa essi hanno capito che la giustizia di Dio è fatta così. In realtà, sia che Dio Si trovi a esprimere giustizia, maestà o ira, sia che compia opere di ogni genere per la salvezza dell’umanità, tutto deriva dall’amore. Alcuni dicono: “Allora, quanto di tutto questo è amore?” Non si tratta di una parte; è veramente tutto amore, al cento per cento. Se fosse meno, l’umanità non si salverebbe. Dio ha dedicato tutto il Suo amore all’uomo. Perché Dio Si è fatto carne? Abbiamo precedentemente detto che Dio non risparmia alcuno sforzo per salvare l’umanità, e che il Suo farSi carne include tutto il Suo amore. Questo vi dimostra l’estrema disobbedienza dell’umanità nei confronti di Dio. È perché si era giunti già oltre il limite della salvezza che Dio non ha avuto altra scelta che incarnarSi per offrirSi all’umanità. Egli ha offerto tutto il Suo amore. Se non avesse amato l’umanità, non Si sarebbe fatto carne. Avrebbe potuto tuonare dal cielo, scatenando direttamente la Sua maestà e la Sua ira, e gli uomini sarebbero caduti al suolo. Dio non avrebbe avuto bisogno di affrontare tante avversità, di pagare un tale prezzo o di subire una tale umiliazione incarnandoSi. Questo è un esempio evidente. Egli ha preferito soffrire il dolore, l’umiliazione, l’abbandono e la persecuzione per salvare l’umanità. Anche in un ambiente così ostile, è venuto comunque a salvare gli uomini. Questo non è forse l’amore più grande? Se Dio fosse solamente giusto e colmo di un odio sconfinato nei confronti dell’umanità, allora non Si sarebbe fatto carne per compiere la Sua opera. Avrebbe potuto aspettare che gli uomini venissero corrotti fino all’estremo per poi annientarli tutti e finirla lì. È perché Egli ama l’umanità e nutre per essa il massimo amore che Si è fatto carne al fine di salvare questi uomini estremamente corrotti. Dopo aver subìto il giudizio e il castigo di Dio e aver conosciuto la propria natura, molti dicono: “Per me è finita. Non potrò mai essere salvato”. Solo quando credi di non poter essere salvato ti rendi conto che Dio nutre davvero la massima pazienza e il massimo amore nei confronti delle persone! Cosa mai potrebbero fare gli uomini senza l’amore di Dio? Dio vi parla comunque, anche se la natura umana è ormai così corrotta. Ogni volta che ponete una domanda, Egli Si affretta a rispondere, temendo che la gente non capisca, che si smarrisca o che si spinga agli estremi. Nonostante tutto ciò, ancora non capite quanto è grande l’amore di Dio per l’umanità?

Molte persone oggi osservano: “Perché Dio incarnato Si trattiene ancora sulla terra ora che la Sua opera è conclusa? Potrebbe forse esserci un’ulteriore fase? Perché non Si affretta a compiere la prossima fase della Sua opera?” Questo ha un senso, naturalmente. Dopo che Dio incarnato ha pronunciato molte parole, quale effetto ha ottenuto negli uomini? Essi hanno solo ascoltato e memorizzato senza recepire molto, e non si è verificato in loro un cambiamento evidente. Nello stato in cui vi trovate ora, gran parte della verità rimane celata e accedere alla sua realtà è semplicemente fuori questione. Dato che Dio Si è fatto carne e ha pronunciato così tante parole, quale pensate sia il Suo scopo? Quale l’effetto finale? Se Egli desse ora inizio alla fase successiva dell’opera e lasciasse queste persone a loro stesse, l’opera resterebbe abbandonata a metà. L’opera di Dio incarnato deve essere compiuta in due fasi complete per salvare appieno le persone. Come quando è venuto Gesù nell’Età della Grazia e sono occorsi trentatré anni e mezzo dalla Sua nascita perché fosse inchiodato alla croce e ascendesse al Cielo. Non è un tempo lungo rispetto alla normale durata della vita umana, ma non è breve per essere il tempo trascorso da Dio sulla terra! Trentatré anni e mezzo sono piuttosto strazianti! Dio incarnato possedeva l’essenza e l’indole di Dio e ha vissuto in mezzo all’umanità corrotta per trentatré anni e mezzo; è stata una cosa dolorosa. Che la gente lo trattasse bene oppure no o che Egli avesse un posto dove posare il capo, escludendo tutto questo, anche se il Suo corpo non ha sopportato molte sofferenze fisiche, la convivenza con le persone è stata dolorosa per Dio poiché Egli è diverso dagli uomini! Per esempio, se una persona vivesse tutto il giorno con dei maiali, dopo un po’ la cosa diventerebbe terribilmente fastidiosa, poiché non appartengono alla stessa specie. Quale linguaggio comune potrebbero avere gli uomini e i maiali? Come potrebbero vivere insieme senza soffrire? Persino marito e moglie trovano ripugnante vivere insieme se non sono in completa armonia l’uno con l’altra. I trentatré anni e mezzo di permanenza sulla terra di Dio incarnato sono stati per Lui estremamente dolorosi e nessuno è mai riuscito a capirLo. La gente pensa addirittura: “Dio incarnato poteva fare e dire tutto quello che voleva, e aveva così tante persone che Lo seguivano. Quali sofferenze ha subìto? Semplicemente non aveva un posto dove posare il capo e la Sua carne ha sopportato un po’ di dolore e sofferenza. Non sembra molto doloroso!” È vero che questi dolori sono qualcosa che gli esseri umani possono tollerare e sopportare, e Dio incarnato non fa eccezione. Anche Lui poteva sopportarli, e non si è trattato di una grande sofferenza per Lui. La maggior parte della sofferenza che Egli ha sopportato è stata la convivenza con un’umanità corrotta all’estremo; ha dovuto tollerare lo scherno, gli insulti, il giudizio e la condanna da parte di ogni genere di persone, nonché l’essere braccato dai demoni e il rifiuto e l’ostilità da parte del mondo religioso, cose che Gli hanno creato nell’anima ferite a cui nessuno poteva porre rimedio. È stato doloroso. Egli ha salvato l’umanità corrotta con immensa pazienza, ha amato le persone nonostante le Sue ferite, e questa è stata un’opera profondamente dolorosa. Essere spietatamente osteggiato, condannato, calunniato, accusato falsamente, perseguitato, braccato e ucciso da parte degli uomini ha fatto sì che Dio incarnato corresse grandi rischi nel compiere la Sua opera. Chi poteva capirLo e confortarLo mentre pativa questi dolori? Gli esseri umani hanno giusto un minimo di entusiasmo e restavano comunque capaci lamentarsi o di trattarLo passivamente e con indifferenza. Come poteva Egli non soffrire per questo? Provava un tale dolore nel Suo cuore. Qualche comodità materiale avrebbe forse potuto compensare il danno che l’umanità ha causato a Dio? Pensate che mangiare e vestirsi bene doni la felicità? È un’idea ridicola! Il Signore Gesù è stato liberato solo dopo aver compiuto la Sua opera sulla terra e aver vissuto per trentatré anni e mezzo, essere stato crocifisso e risuscitato dai morti, e poi esserSi manifestato tra la gente per quaranta giorni, cosa che ha posto fine ai Suoi dolorosi anni di vita tra gli uomini. Ma il cuore di Dio provava sempre lo stesso dolore, per via della preoccupazione nei confronti della destinazione delle persone. Questo dolore non poteva essere compreso né sopportato da nessuno. Il Signore Gesù è stato crocifisso per farSi carico dei peccati di tutti gli uomini, affinché l’umanità avesse un fondamento per la salvezza. Con la Propria crocifissione ha redento l’umanità dalle mani di Satana e ha posto fine alla Propria dolorosa esistenza in questo mondo solo dopo aver concluso l’intera opera di redenzione. Una volta terminata tutta la Sua opera, non ha indugiato nemmeno un giorno. È apparso alla gente solo perché tutti sapessero che Dio aveva effettivamente compiuto l’opera di redenzione dell’umanità e portato a termine quel Suo piano nella carne. Non Se ne sarebbe andato se una parte dell’opera fosse stata ancora incompiuta. Nell’Età della Grazia, Gesù diceva spesso: “Non è ancora giunta la mia ora”. Che la Sua ora non fosse ancora giunta significava che la Sua opera non era ancora terminata. In altre parole, l’opera di Dio incarnato non consiste solo nell’andare e spostarSi da un luogo all’altro, nel parlare, nell’esaminare la vita della chiesa e nel dire tutto ciò che deve essere detto, come la gente immagina. Dopo che Dio incarnato ha terminato la Sua opera e ha detto tutte queste cose, deve ancora attendere i risultati finali e gli effetti di ciò che ha detto e vedere in che forma si manifesterà la salvezza dell’umanità. Questo non è forse naturale? Egli abbandonerebbe mai quest’opera dopo aver pagato un tale prezzo? Deve perseverare fino alla fine e solo quando ci saranno dei risultati potrà passare con serenità alla fase successiva dell’opera. L’opera di Dio e il Suo piano di gestione sono cose che solo Lui può svolgere. Ciò che l’umanità e coloro che Lo seguono diventano alla fine, ciò che coloro che vengono salvati diventano alla fine, quante persone si conformano alla Sua volontà, quante persone Lo amano autenticamente, quante persone Lo conoscono veramente, quante si dedicano a Lui e quante Lo adorano davvero: tutte queste domande devono avere un esito. Non si tratta di: “Quando Dio terminerà la Sua opera sulla terra, dovrebbe rilassarSi. Potrebbe goderSela davvero tanto!”, come si immagina. Sappiatelo: non vi è alcun godimento, è una cosa straziante! Alcuni non capiscono e pensano: “Se Dio ha compiuto la Sua opera nella carne e smette di parlare, significa che il Suo Spirito Se n’è andato?” E così iniziano a dubitare di Dio. Ci sono anche altri che dicono: “Dopo che Dio ha completato la Sua opera nella carne e ha finito di parlare, deve assolutamente aspettare?” La risposta è sì. L’opera di Dio incarnato ha una certa portata. Non finisce, come si immagina, una volta che l’opera è conclusa, e non può semplicemente compierla lo Spirito Santo. Non è così. Ci sono cose che richiedono una guida e una gestione personale da parte della carne. Nessuno può occuparsene, e questo è anche parte del motivo per cui l’opera di Dio incarnato è così significativa. Lo capite? In passato ho detto ad alcuni con rabbia: “Interagire con voi è miserevole”. Alcuni rispondevano: “Se non vuoi stare con noi, perché sei ancora qui?” Questo è l’amore di Dio per l’umanità! Egli avrebbe forse potuto resistere fino a oggi senza amore? A volte Si adira e parla con durezza, ma non per questo diserta minimamente la Sua opera. Non omette una singola fase. Non Si astiene dal compiere l’opera che deve essere svolta né dal pronunciare le parole che devono essere espresse. Fa e dice tutto ciò che deve essere fatto e detto. Alcuni dicono: “Perché ora Dio parla meno che in passato?” Perché quelle fasi dell’opera sono state completate e l’ultima è l’attesa. Io sto svolgendo solo l’opera di guida e Mi devo preoccupare di tutto quello che posso. Perché sono sempre stato in cattiva salute in quest’ultima fase? Anche questo ha un significato, sapete? La ragione è che desidero sopportare un po’ della malattia e del dolore dell’umanità. Anche Dio incarnato può sperimentare malattie e dolori, ma questi vengono tutti per gradi. L’opera che non deve essere svolta viene limitata dai patimenti della carne e non può essere svolta, e allora la carne deve soffrire un po’ quando arriva il momento. Senza tante limitazioni, Dio incarnato vorrebbe sempre parlare di più con gli uomini e offrire loro più aiuto, poiché Egli sta compiendo l’opera di salvezza. Tutto ciò che l’opera di Dio incarnato ha rivelato, dall’inizio alla fine, è l’amore di Dio. L’essenza della Sua opera è l’amore, ed Egli offre all’umanità ogni cosa e tutto ciò che ha.

Inverno 1999

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