a. Perché Dio deve comunque svolgere l’opera di giudizio degli ultimi giorni nonostante il Signore Gesù abbia redento l’umanità

Parole della Bibbia

“Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l’arbitro fra molti popoli” (Isaia 2:4).

“Poiché Egli viene, viene a giudicare la terra. Egli giudicherà il mondo con giustizia e i popoli con verità” (Salmi 96:13).

“Se uno ode le Mie parole e non le osserva, Io non lo giudico; perché Io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi Mi respinge e non riceve le Mie parole ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno” (Giovanni 12:47-48).

“Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono per ora alla vostra portata; quando però sarà venuto Lui, lo Spirito della verità, Egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di Suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire” (Giovanni 16:12-13).

“Infatti è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio” (1 Pietro 4:17).

“Egli diceva con voce forte: ‘Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l’ora del Suo giudizio’” (Apocalisse 14:7).

Parole di Dio Onnipotente degli ultimi giorni

Benché Gesù abbia compiuto molte opere tra gli uomini, ha soltanto completato la redenzione di tutta l’umanità e ne è diventato il sacrificio espiatorio; Egli, però, non ha liberato l’uomo da tutta la sua indole corrotta. Salvare pienamente l’uomo dall’influenza di Satana ha richiesto non solo che Gesù diventasse il sacrificio espiatorio e Si facesse carico dei peccati dell’uomo, ma ha anche richiesto che Dio compisse un’opera ancora maggiore per liberare completamente l’uomo dalla sua indole satanicamente corrotta. E così, dopo che all’uomo sono stati perdonati i peccati, Dio Si è fatto di nuovo carne per condurlo verso l’età nuova, e ha iniziato l’opera di castigo e giudizio, opera che ha introdotto l’uomo in un regno più elevato. Tutti coloro che si sottomettono al Suo dominio godranno di una verità superiore e riceveranno maggiori benedizioni. Vivranno realmente nella luce e otterranno la verità, la via e la vita.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Prefazione”

Tu sai solo che Gesù scenderà negli ultimi giorni, ma come scenderà esattamente? Un peccatore come voi, che è stato redento ma non cambiato o perfezionato da Dio, è in grado di conformarsi alla Sua volontà? Per te, che sei ancora dominato dal tuo vecchio io, è vero che sei stato salvato da Gesù e non sei considerato un peccatore grazie alla salvezza di Dio, ma questo non dimostra che tu non sia peccaminoso e non sia impuro. Come puoi essere santo, se non sei stato trasformato? Dentro di te sei assediato dall’impurità, dall’egoismo e dalla meschinità, eppure vuoi ancora discendere con Gesù – saresti davvero fortunato! Hai saltato un passaggio della tua fede in Dio: sei stato solo redento, non sei stato trasformato. Perché tu possa conformarti alla volontà di Dio, l’opera di trasformazione e di purificazione deve essere compiuta personalmente da Lui; se sei solo redento, non puoi raggiungere la santità. Di conseguenza, non sarai degno di essere partecipe delle buone benedizioni di Dio, perché hai saltato un passaggio nell’opera di Dio per la gestione dell’uomo, ossia il passaggio principale per la trasformazione e la perfezione. Tu, un peccatore che è stato solo redento, non puoi pertanto ricevere direttamente l’eredità di Dio.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Riguardo agli appellativi e all’identità”

Prima che l’uomo fosse redento erano già stati insinuati in lui molti dei veleni di Satana e, dopo millenni di corruzione satanica, in lui si è consolidata una natura che resiste a Dio. Pertanto, quando è stato redento, non è stato altro che un caso di redenzione dell’uomo pagata a caro prezzo, ma senza che la natura velenosa che alberga in lui sia stata eliminata. L’uomo contaminato a quel modo deve subire un cambiamento prima di diventare degno di servire Dio. Attraverso quest’opera di giudizio e di castigo, l’uomo arriverà a conoscere appieno la sostanza sudicia e corrotta dentro di sé e sarà in grado di cambiare completamente e di diventare puro. Solo in questo modo può essere degno di tornare davanti al trono di Dio. Tutta l’opera compiuta in questo giorno serve a fare in modo che l’uomo possa essere mondato e cambiato; attraverso il giudizio e il castigo tramite la parola, e attraverso il raffinamento, egli può mondare la propria corruzione ed essere reso puro. Anziché considerare questa fase dell’opera la fase della salvezza, sarebbe più appropriato dire che è l’opera di purificazione. In verità, questa fase è anche quella della conquista, oltre ad essere la seconda fase dell’opera di salvezza. È attraverso il giudizio e il castigo della parola che l’uomo giunge ad essere guadagnato da Dio, ed è attraverso l’uso della parola per raffinare, giudicare e svelare che vengono rivelate in tutto e per tutto le impurità, le nozioni, le motivazioni e le aspirazioni individuali che albergano nel cuore dell’uomo. Per quanto l’uomo possa essere stato redento e perdonato per i suoi peccati, si può solo ritenere che Dio non Si sia ricordato le trasgressioni dell’uomo e non lo abbia trattato in base ad esse. Tuttavia, quando l’uomo, il quale vive in un corpo fatto di carne, non è stato liberato dal peccato, può solo continuare a peccare, rivelando all’infinito la sua indole satanica corrotta. Questa è la vita che conduce, un ciclo infinito di peccato e perdono. La maggior parte degli uomini non fa che peccare durante il giorno per confessarsi la sera. In questo modo, anche se il sacrificio per il peccato è eternamente efficace per l’uomo, non sarà in grado di salvarlo dal peccato. Solo metà dell’opera di salvezza è stata portata a termine, poiché l’uomo ha ancora un’indole corrotta. Ad esempio, quando si sono resi conto di essere discendenti di Moab, gli uomini hanno proferito parole di protesta e smesso di perseguire la vita cadendo in pieno nella negatività. Non è forse la dimostrazione del fatto che non sono ancora capaci di sottomettersi totalmente al dominio di Dio? Non è proprio la loro indole satanica corrotta? Quando non eri sottoposto al castigo le tue mani si levavano più in alto di tutte, anche di quelle di Gesù, e gridavi a gran voce: “Sii un amato figlio di Dio! Sii in intimità con Dio! Preferiremmo morire che piuttosto di inchinarci a Satana! Ribellatevi al vecchio Satana! Ribellatevi al gran dragone rosso! Che il gran dragone rosso perda il potere fino in fondo! Che Dio ci renda completi!” Le tue grida erano più forti di quelle di tutti gli altri. Ma poi è venuto il tempo del castigo e, ancora una volta, si è rivelata l’indole corrotta dell’umanità. Allora gli uomini hanno smesso di gridare e perso la loro determinazione. Ecco la corruzione dell’uomo; scorre più in profondità del peccato, instillata da Satana e profondamente radicata nell’uomo. Non è facile per l’uomo acquisire consapevolezza dei suoi peccati; egli è incapace di riconoscere la sua natura profondamente radicata, e deve fare affidamento al giudizio della parola per ottenere questo risultato. Solo così è possibile che l’uomo cambi, a poco a poco, a partire da questo momento.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (4)”

L’opera degli ultimi giorni consiste nel pronunciare parole. Grandi cambiamenti possono essere sortiti nell’uomo attraverso le parole. I cambiamenti sortiti ora in questi uomini in seguito alla loro accettazione di queste parole sono assai più consistenti di quelli sortiti negli uomini dopo la loro accettazione dei segni e dei prodigi dell’Età della Grazia, poiché nell’Età della Grazia i demoni sono stati scacciati dall’uomo con l’imposizione delle mani e la preghiera, ma l’indole corrotta è rimasta nell’uomo. Questi è stato guarito dalla malattia e perdonato per i suoi peccati, ma quanto ad essere mondato della sua corrotta indole satanica, quest’opera doveva ancora essere compiuta. L’uomo è stato salvato e perdonato per i suoi peccati solo grazie alla fede, ma la sua natura peccaminosa non è stata estirpata e rimaneva dentro di lui. I peccati dell’uomo sono stati perdonati attraverso Dio incarnato, ma ciò non significa che egli non avesse più in sé alcuna forma di peccato. È stato possibile perdonare i peccati dell’uomo attraverso il sacrificio offerto per il peccato, ma quanto a come impedire che l’uomo peccasse ancora e a come si potesse definitivamente estirpare e trasformare la sua natura peccaminosa, non c’era modo di risolvere questo problema. I peccati dell’uomo sono stati perdonati, e ciò è accaduto grazie all’opera della crocifissione di Dio, ma l’uomo ha continuato a vivere nella vecchia, corrotta indole satanica. Stando così le cose, l’uomo doveva essere completamente salvato dalla sua corrotta indole satanica perché la sua natura peccaminosa potesse essere definitivamente estirpata per mai più rispuntare, permettendo così la trasformazione della sua indole. A tale scopo era necessario che l’uomo comprendesse il cammino della crescita nella vita, che comprendesse la via della vita e il modo per cambiare la propria indole. Inoltre era necessario che agisse in conformità a questo cammino, cosicché la sua indole potesse cambiare gradualmente ed egli potesse vivere nello splendore della luce per fare ogni cosa in conformità alla volontà di Dio, per poter scacciare la propria indole satanica corrotta e liberarsi dall’influsso satanico delle tenebre, emergendo così pienamente dal peccato. Solo allora l’uomo riceverà la salvezza completa. All’epoca in cui Gesù stava compiendo la Sua opera, l’uomo Lo conosceva ancora in modo vago e poco chiaro. L’uomo aveva sempre creduto che fosse il figlio di Davide e Lo aveva proclamato un grande profeta, il Signore benevolo che redime i peccati dell’umanità. Alcuni, grazie alla loro fede, erano stati guariti solo toccando l’orlo della Sua veste; i ciechi erano riusciti a vedere e persino i morti erano potuti resuscitare. Tuttavia, l’uomo non era in grado di scoprire l’indole satanica corrotta profondamente radicata dentro di sé e non sapeva nemmeno come spogliarsene. L’uomo ha ricevuto molta grazia, come la pace e la felicità della carne, il fatto che la fede di un membro portasse la benedizione a un’intera famiglia, la guarigione dalla malattia e così via. Il resto consisteva nelle sue buone azioni e nel suo aspetto devoto; chi riusciva a vivere sulla base di queste cose era considerato un credente accettabile. Solo i credenti di questo tipo potevano accedere al paradiso dopo la morte, ossia essere salvati. Nel corso della loro vita, però, questi uomini non hanno compreso affatto la via della vita. Non facevano altro che commettere peccati e poi confessarli seguendo un ciclo continuo, senza un percorso per cambiare la loro indole: tale era la condizione dell’uomo nell’Età della Grazia. L’uomo ha ricevuto la completa salvezza? No! Dopo che quella fase è giunta a compimento, dunque, restava ancora l’opera del giudizio e del castigo. Questa fase serve a rendere l’uomo puro attraverso la parola e a dargli così un cammino da seguire. Non sarebbe fruttuosa né significativa se proseguisse nella cacciata dei demoni, perché non riuscirebbe nell’intento di estirpare la natura peccaminosa dell’uomo e l’uomo si fermerebbe solo al perdono dei peccati. Attraverso il sacrificio offerto per il peccato, all’uomo sono stati perdonati i suoi peccati, poiché l’opera della crocifissione è già giunta al termine e Dio ha prevalso su Satana. Però, dal momento che l’indole corrotta dell’uomo rimane ancora dentro di lui, l’uomo può ancora peccare e resistere a Dio e Dio non ha guadagnato l’umanità. Ecco perché, in questa fase dell’opera, Dio usa la parola per svelare l’indole corrotta dell’uomo e fare in modo che egli pratichi in conformità al cammino giusto. Questa fase è più importante della precedente e anche più fruttuosa, perché ora è la parola a fornire direttamente la vita dell’uomo e a permettere che la sua indole sia completamente rinnovata; è una fase molto più approfondita dell’opera. Pertanto, l’incarnazione negli ultimi giorni ha completato il significato dell’incarnazione di Dio e ultimato il piano di gestione di Dio per la salvezza dell’uomo.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Il mistero dell’incarnazione (4)”

Nella Sua opera finale di conclusione dell’età, l’indole divina è quella del castigo e del giudizio, nella quale Egli rivela tutto ciò che è ingiusto al fine di giudicare pubblicamente ogni popolo e di perfezionare coloro che Lo amano con cuore sincero. Solo un’indole siffatta può portare a termine l’età. Sono già arrivati gli ultimi giorni. Tutte le cose nel creato saranno separate in base al loro tipo, e divise in diverse categorie secondo la loro natura. Questo è il momento in cui Dio rivela l’esito finale dell’umanità e la sua destinazione. Se gli uomini non si sottopongono al castigo e al giudizio, allora non ci sarà modo di smascherare la loro ribellione e iniquità. Solo attraverso il castigo e il giudizio può essere rivelato l’esito finale di tutto il creato. L’uomo mostra il suo vero volto unicamente quando è castigato e giudicato. Il male sarà messo con il male, il bene con il bene, e tutta l’umanità sarà separata in base al tipo. Attraverso il castigo e il giudizio sarà rivelato l’esito finale di tutto il creato, affinché il male sia punito e il bene ricompensato, e tutti gli esseri umani si arrendano al dominio di Dio. Tutta quest’opera deve essere compiuta attraverso il giusto castigo e giudizio. Poiché la corruzione dell’uomo ha raggiunto il suo culmine e la sua ribellione è divenuta estremamente grave, solo l’indole giusta divina, che si compone principalmente di castigo e giudizio e si rivela durante gli ultimi giorni, è in grado di trasformare pienamente l’uomo e renderlo completo. Solo un’indole siffatta può smascherare il male e così punire severamente tutti gli iniqui. Pertanto, un’indole di questo tipo è permeata del significato dell’età, e la rivelazione e dimostrazione della Sua indole sono rese manifeste per il bene dell’opera di ogni nuova epoca. Non è che Dio riveli la Sua indole in modo arbitrario e insensato. Supponendo che, nel rivelare l’esito finale dell’uomo negli ultimi giorni, Dio dovesse concedere ancora all’uomo compassione e amore infiniti e continuasse a essere benevolo nei suoi confronti, non sottoponendolo a giusto giudizio, ma piuttosto mostrandogli tolleranza, pazienza e perdono, e discolpandolo per quanto gravi siano i suoi peccati, senza un minimo di giusto giudizio, quand’è che l’intera gestione di Dio verrebbe mai portata a termine? Quand’è che una simile indole potrebbe condurre le persone alla destinazione adeguata all’umanità? Prendi in considerazione, ad esempio, un giudice che è sempre amorevole, un giudice con un volto cordiale e un cuore gentile. Egli ama gli uomini indipendentemente dai crimini che hanno commesso, ed è amorevole e comprensivo con loro, chiunque essi siano. In quel caso, quando sarà mai in grado di emettere un giusto verdetto? Durante gli ultimi giorni, solo un giusto giudizio può separare gli uomini secondo il loro tipo e condurli in un nuovo regno. In questo modo, viene posto fine all’intera età attraverso l’indole giusta divina del giudizio e del castigo.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “La visione dell’opera di Dio (3)”

Coloro che sono in grado di rimanere saldi durante l’opera di giudizio e di castigo di Dio negli ultimi giorni – cioè, durante l’opera finale di purificazione – saranno coloro che entreranno nel riposo finale insieme a Dio; pertanto, tutti coloro che entrano nel riposo saranno stati liberati dall’influenza di Satana e guadagnati da Dio dopo aver subito la Sua opera finale di purificazione. Queste persone, che alla fine saranno state guadagnate da Dio, entreranno nel riposo finale. Lo scopo dell’opera di castigo e di giudizio operati da Dio è essenzialmente la purificazione dell’umanità, il suo riposo finale; senza tale purificazione, nessun individuo potrebbe essere classificato in categorie diverse a seconda del tipo o entrare nel riposo. Quest’opera è il solo percorso che l’umanità ha per entrare nel riposo. Solo l’opera di purificazione di Dio monderà l’umanità dalla sua ingiustizia, e solo la Sua opera di castigo e di giudizio porterà alla luce gli elementi ribelli all’interno dell’umanità, separando così coloro che possono essere salvati da coloro che non possono esserlo, e coloro che rimarranno da coloro che non rimarranno. Quando quest’opera sarà compiuta, le persone a cui sarà consentito di rimanere verranno tutte purificate ed entreranno in una condizione più elevata di umanità in cui godranno di una seconda e più splendida vita umana sulla terra; in altre parole, cominceranno il loro giorno del riposo umano e vivranno insieme a Dio. Quanto a coloro che non possono rimanere, dopo essere stati sottoposti al castigo e al giudizio, la loro vera natura verrà interamente rivelata, dopo di che saranno interamente distrutti e, al pari di Satana, non sarà più concesso loro di continuare a vivere sulla terra. L’umanità del futuro non conterrà più alcuna traccia di questo tipo di persone; simili persone non sono adatte a entrare nella terra del riposo finale, né sono adatte a partecipare al giorno del riposo che Dio e l’umanità condivideranno, poiché sono oggetto della punizione e sono persone malevole e ingiuste. Sono state redente una volta, e sono state anche giudicate e castigate; un tempo hanno anche reso servizio a Dio. Tuttavia, quando arriverà l’ultimo giorno, verranno comunque eliminate e distrutte per la loro malvagità e a motivo della loro ribellione e incapacità di essere redente; non verranno più in esistenza nel mondo del futuro e non vivranno più all’interno della razza umana del futuro. Che si tratti di spiriti dei morti o di persone che ancora vivono nella carne, tutti i malfattori e tutti coloro che non sono stati salvati saranno distrutti non appena i santi dell’umanità entreranno nel riposo. Riguardo a questi spiriti o esseri umani malvagi, o riguardo agli spiriti di persone giuste e a coloro che agiscono con giustizia, indipendentemente da quale sia l’età cui appartengono, alla fine tutti coloro che sono malevoli verranno distrutti e tutti coloro che sono giusti sopravvivranno. Che una persona o uno spirito riceva la salvezza non è interamente deciso in base all’opera dell’età finale, bensì è determinato dal fatto che si siano o meno opposti o ribellati a Dio. Le persone di un’età precedente che hanno compiuto il male e non hanno potuto essere salvate saranno indubbiamente oggetto di punizione, e quelle che, nell’età attuale, compiono il male e non possono essere salvate, saranno anch’esse sicuramente oggetto della punizione. Gli esseri umani vengono classificati in base al bene e al male, non in base all’epoca in cui vivono. Una volta suddivisi in base a questo criterio, non saranno immediatamente puniti o ricompensati; Dio compirà la Sua opera di punizione dei malvagi e di ricompensa dei buoni solo dopo aver portato a termine la Sua opera di conquista negli ultimi giorni. In effetti, Egli ha distinto gli esseri umani in buoni e malvagi fin da quando ha intrapreso la Sua opera di salvezza dell’umanità. Semplicemente, Egli premierà i giusti e punirà i malevoli soltanto dopo che avrà terminato la Sua opera; non li dividerà in categorie al completamento della Sua opera per poi intraprendere subito il compito di punire i malvagi e ricompensare i buoni. Piuttosto, questa missione verrà compiuta solo quando la Sua opera sarà interamente completata. L’intero scopo dietro all’opera finale di Dio di punire il male e di ricompensare il bene è quello di purificare completamente tutti gli esseri umani, così che Egli possa condurre nel riposo eterno un’umanità interamente santa. Questa fase della Sua opera è la più cruciale; è la fase finale dell’intera Sua opera di gestione. Se Dio non distruggesse i malevoli e invece permettesse loro di rimanere, allora ogni essere umano non potrebbe ancora entrare nel riposo e Dio non potrebbe condurre l’intera umanità in un regno migliore. Tale opera non sarebbe completa. Quando Egli avrà portato a termine la Sua opera, tutta l’umanità sarà interamente santa; solo in questo modo Dio potrà vivere serenamente nel riposo.

La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”

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