4. Cos’è un miscredente e come si manifesta

Parole di Dio attinenti:

Poiché credi in Dio, devi avere fede in tutte le parole e le opere di Dio. Vale a dire, dal momento che credi in Dio, devi obbedirGli. Se non riesci a fare questo, allora non importa se credi in Dio. Se hai creduto in Dio per molti anni, ma non Gli hai mai obbedito né hai accettato tutte le Sue parole, e hai invece chiesto a Dio di sottometterSi a te secondo le tue concezioni, allora sei il più ribelle di tutti e sei un miscredente. Come può una persona simile essere in grado di obbedire all’opera e alle parole di Dio che non sono conformi alle concezioni dell’uomo?

Tratto da “Coloro che obbediscono a Dio con cuore sincero saranno certamente guadagnati da Lui” in “La Parola appare nella carne”

Se le persone, nella loro fede in Dio, non mantengono un cuore pieno di timore per Dio, se non hanno un cuore obbediente a Lui, non solo saranno incapaci di svolgere qualsiasi lavoro per Dio, ma anzi diventeranno persone che disturbano l’opera di Dio e Lo sfidano. La più grande disgrazia per un credente è quando, pur credendo in Dio, non Gli obbedisce e non Lo teme, ma invece Lo sfida. Se i credenti usano un linguaggio e un comportamento noncurante e smodato quanto quello dei non credenti, sono ancora più malvagi di questi ultimi; sono veri e propri demoni.

Tratto da “Un monito per coloro che non praticano la verità” in “La Parola appare nella carne”

Vi sono persone la cui fede non è mai stata riconosciuta nel cuore di Dio. In altri termini, Dio non riconosce che queste persone siano Suoi seguaci, poiché Dio non loda la loro fede. Per queste persone, a prescindere da quanti anni seguano Dio, le loro idee e opinioni non sono mai cambiate. Sono come i non credenti, aderiscono ai principi e alla maniera di fare le cose dei non credenti, aderiscono alle loro leggi di sopravvivenza e di fede. Non hanno mai accettato la parola di Dio come loro vita, non hanno mai creduto che la parola di Dio fosse verità, non hanno mai inteso accettare la salvezza di Dio e non hanno mai riconosciuto Dio come loro Dio. Considerano il credere in Dio una sorta di passatempo amatoriale, trattando Dio puramente come sostentamento spirituale, perciò non pensano che valga la pena cercare di capire l’indole di Dio o l’essenza di Dio. Potresti dire che tutto ciò che corrisponde al vero Dio non abbia nulla a che vedere con queste persone. Non sono interessate e non si prendono la briga di dare ascolto. Questo perché nel profondo del loro cuore vi è una voce intensa che dice sempre loro: Dio è invisibile e intangibile, e Dio non esiste. Ritengono che cercare di capire un Dio di questo genere non valga lo sforzo; vorrebbe dire ingannarsi. Credono che limitarsi a riconoscere Dio a parole senza prendere realmente posizione o spendersi in azioni concrete sia prova di notevole scaltrezza da parte loro. Non fanno nemmeno alcunché in termini pratici, pensando di essere piuttosto scaltri. Come vede Dio queste persone? Le considera dei non credenti. Alcuni domandano: “I non credenti possono leggere la parola di Dio? Possono compiere il loro dovere? Possono dire queste parole: ‘Vivrò per Dio’?” Ciò che l’uomo spesso vede sono le manifestazioni superficiali delle persone, non la loro essenza. Però Dio non guarda queste manifestazioni superficiali; vede soltanto la loro essenza interiore. Perciò Dio ha questo tipo di atteggiamento, questo genere di definizione, verso tali persone.

Tratto da “Come conoscere l’indole di Dio e i risultati che la Sua opera deve raggiungere” in “La Parola appare nella carne”

Molti dicono di credere in Dio ed esprimono parole di lode per Lui, ma nel loro cuore non amano le parole pronunciate da Dio, né sono interessati alla verità. Nel loro cuore, ritengono sempre che solo vivendo secondo le filosofie di Satana e varie dottrine del mondo esterno saranno normali e capaci di tutelarsi, che solo vivere così darà valore alla loro vita in questo mondo. Sono forse persone che credono in Dio e Lo seguono? Tutte le massime dei grandi personaggi famosi suonano assai filosofiche e sono particolarmente in grado di ingannare. Se le consideri la verità e ti attieni a tali massime mentre, in merito alle parole di Dio, alle più comuni parole di Dio, che ti chiedono di essere una persona sincera, di attenerti scrupolosamente al ruolo che ti è stato assegnato e di compiere il tuo dovere di essere creato e rimanere saldo, non sei capace di metterle in pratica e non le consideri la verità, allora non sei un seguace di Dio. Puoi anche dire di aver messo in pratica le Sue parole, ma che fai se Dio ti incalza riguardo alla verità e domanda: “Che cosa hai messo in pratica? Chi ha pronunciato le parole che tu metti in pratica? Qual è il fondamento dei principi a cui ti attieni?”? Se tale fondamento non è costituito dalle parole di Dio, allora è costituito dalle parole di Satana; ciò che vivi sono le parole di Satana, eppure continui a dire di mettere in pratica la verità e compiacere Dio; non è forse una bestemmia nei Suoi confronti? Dio dice che bisogna essere sinceri, eppure alcuni non valutano che cosa comporti il fatto di essere sinceri, in che modo mettere in pratica la sincerità o quali cose da loro vissute e rivelate non siano sincere e quali sì. Non riflettono sull’essenza della verità nelle parole di Dio, ma trovano un libro dei miscredenti e leggendolo dicono: “Queste sono parole valide, ancora migliori di quelle di Dio. ‘Le persone schiette prevalgono sempre’: non è uguale a ciò che ha detto Dio? Anche questa è la verità!” Così si attengono a tali parole. E, attenendosi a tali parole, che cosa vivono? Sono in grado di vivere la realtà della verità? Esistono tante persone così? Acquistano una certa conoscenza, leggono alcuni libri e acquisiscono un certo discernimento, ascoltano qualche famoso adagio o detto popolare e lo considerano la verità. Agiscono secondo tali parole e le applicano al proprio dovere e alla propria vita di fede in Dio, e pensano perfino che questo Lo compiaccia. Non è un gioco di prestigio? Non è un trucco? È una bestemmia! Si riscontra spesso nelle persone. Esse si attengono a dottrine popolari gradevoli a udirsi e apparentemente giuste, come se fossero la verità. Accantonano le parole di Dio e non vi prestano attenzione e, per quante volte le leggano, non le assimilano né le considerano la verità. Chi fa così crede in Dio? Segue Dio? Una persona del genere crede nella religione; segue Satana! Nel proprio cuore pensa che vi sia filosofia nelle parole pronunciate da Satana, che tali parole abbiano un significato profondo, che siano sacre scritture, massime sagge e, pur sapendo rinunciare ad altre cose, non potrebbe mai accantonare queste parole. Per tale persona sarebbe come perdere la vita o vedersi strappare il cuore. Che persona è mai questa? Una che segue Satana.

Tratto da “La fede nella religione non condurrà mai alla salvezza” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

Le persone che credono davvero in Dio hanno un senso di coscienza, confidano che le Sue parole siano la verità, che tutto ciò che Egli fa sia giusto e proficuo per l’uomo. Se fanno qualcosa di sbagliato e violano la verità, provano un senso di disonore, obbligo e angoscia nel profondo del cuore. E, quanto a coloro che non credono davvero in Dio, mettiamo da parte la domanda se abbiano un senso di coscienza e parliamo prima del loro atteggiamento verso l’esistenza di Dio e le Sue parole. Tanto per cominciare, qual è la loro idea della Sua esistenza? “Dite che Dio esiste, ma dov’è? Non Lo vedo. Non so se ci sia un Dio oppure no. Coloro che credono in Lui dicono di sì, coloro che non ci credono dicono di no”. È questa la loro idea. Ma, dopo ulteriori riflessioni, pensano: “Tutte queste persone credono in Lui e Gli rendono testimonianza, perciò forse esiste un Dio. Lo spero; se c’è, avrò fatto un colpo gobbo e sarò stato benedetto. Avrò fatto la scommessa giusta”. Si limitano ad accodarsi, lanciano i dadi, corrono rischi. Pensano che non costerà niente. Il loro atteggiamento verso la possibilità dell’esistenza di Dio e la loro idea al riguardo si possono riassumere così: “Dio esiste oppure no? Non sono in grado di dirlo. Dov’è esattamente? Non ne ho proprio idea. Molte persone rendono testimonianza, ma è vera o falsa? Non so dire neppure questo”. Hanno la mente piena di interrogativi riguardo a tutto ciò; non possono essere sicuri, dunque sono scettici. E con uno scetticismo e un’incertezza simili, qual è il loro atteggiamento verso le parole di Dio quando Egli parla ed esprime la verità? Prendono le Sue parole come la verità? Di tanto in tanto potrebbero ascoltarle per curiosità, per ponderarle un po’ e, dopo averlo fatto, pensano: “Queste parole sono la verità? Presumibilmente contengono potere e autorità: perché non lo sento o non lo percepisco? A quanto pare, riescono a cambiare le persone: dunque perché non hanno cambiato me? Amo ancora mangiare e dormire. Sono semplicemente irascibile come sempre e non sono diventato più bravo a fare qualcosa. Ho ancora paura quando il gran dragone rosso infligge le sue persecuzioni. Non sono diventato sovrumano! Presumibilmente le parole di Dio sono la realtà di tutte le cose positive. Cos’è una cosa positiva? È chiedere che gli uomini siano buoni e onesti. Gli onesti sono stolti. Si chiede alle persone di temere Dio e fuggire il male. Ciò significa che quando fai il male, devi frenarti, devi mettere dei paletti ed evitare di fare cose cattive. Quanti ci riescono? La natura dell’uomo è fare cose cattive, essere egoista. Ognuno per sé e che gli altri si arrangino. A questo mondo, tutti pensano solo a se stessi. Il tuo destino è nelle tue mani; tocca a te cercare di conquistare la felicità. Se tutti praticassero le parole di Dio, temendoLo e fuggendo il male, gli abitanti del mondo non diventerebbero monaci e monache ascetici? Che divertimento ci sarebbe nella vita, in quel caso?”. Non è forse questo il loro atteggiamento verso la verità nel profondo del loro cuore? “Se gli uomini non si impegnano e non combattono per se stessi, se non vivono per la ricchezza e il riconoscimento, allora quale significato ha la vita?” È questa l’idea delle persone di questo tipo, dei miscredenti. È questo il loro atteggiamento verso la verità. In cuor loro non sanno quale sia la verità; le parole di Dio non coincidono con la verità, e la verità non coincide con la vita. Cosa ritengono che sia la verità, in cuor loro? Qualcosa che possa renderli soprannaturali, che conferisca loro delle capacità, delle doti, qualcosa che dia loro un beneficio fisico, che possa rendere la loro vita più felice, che possa essere del massimo vantaggio possibile per loro. È questa la verità. Pensano: “Queste parole di Dio sono troppo ordinarie; sono mere banalità che non vale la pena menzionare. Chiedere che gli uomini siano onesti, che temano Dio e fuggano il male, che si liberino delle loro indoli corrotte è troppo difficile. Nessuno ci riesce! Le persone non vivono in un vuoto; hanno una miriade di desideri ed emozioni. Nessuno può vivere queste parole”. I miscredenti non credono che le parole di Dio siano la verità, che siano la vita, né tantomeno che possano cambiare il destino dell’umanità o le indoli corrotte delle persone e permettere a queste ultime di liberarsene. È questo il loro atteggiamento verso le parole di Dio. E così, nel profondo del cuore, non hanno mai accettato che le parole di Dio siano la verità, né mai le accettano come la verità. Nel complesso, non le accettano come la loro vita, come la direzione e lo scopo della loro esistenza e condotta. Coloro che non accettano che le parole di Dio siano la verità riescono forse a credere nella Sua esistenza? Ci credono veramente? (No.) Coloro che non credono nella Sua esistenza possono forse credere che ci sia anche verità in questo mondo? Coloro che non credono nell’esistenza della verità possono forse credere che il genere umano possa essere salvato? (No.) Se non credono a nessuna di queste cose, riescono forse a credere nella realtà dell’incarnazione di Dio? O possono forse credere nel Suo piano di gestione? (No.) Sono miscredenti, in tutto e per tutto.

Tratto da “Per svolgere bene il dovere occorre, come minimo, una coscienza” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

Alcuni adorano i luminari e le persone eminenti, dubitando sempre che le parole di Dio possano effettivamente salvare gli esseri umani. Ritengono sempre che solo le parole dei luminari e delle persone eminenti abbiano peso e siano di alto livello. Pensano sempre: “Guarda com’è potente il nostro capo di Stato! Guarda i convegni organizzati dal nostro Paese, quella grandiosità, quell’aura, quello stile: come può mai la casa di Dio reggere il confronto?” Se, a tuo parere, la casa di Dio non è in alcun modo all’altezza dei territori dei miscredenti ed è inferiore a ogni nazione, e le persone che la compongono non sono valide quanto quelle di altri gruppi, e i suoi decreti amministrativi non hanno la validità delle istituzioni e delle leggi di qualunque nazione, se hai sempre opinioni del genere, come mai continui a credere in Dio? Come consideri realmente tutte le parole espresse da Dio? Come consideri la Sua sovranità su tutto? Ti manca non solo la riverenza, ma anche il rispetto. Una persona del genere non è forse miscredente? Non dovrebbe essere invitata ad andarsene quanto prima? (Sì.) E se non se ne va? Bisogna farla andar via quanto prima, scacciarla come per liberarsi di mosche disgustose. Nella casa di Dio regna la verità, e regna Dio, e le cose si fanno secondo i principi della verità. Simili persone devono essere mandate via. Siete disposti ad avere tra voi simili miscredenti, che affermano di credere in Dio ma sminuiscono la casa di Dio e guardano Dio dall’alto in basso? (No.) Per questo devono essere espulsi subito. Per quanto grandi siano le loro capacità, devono essere mandati via. È una cosa scortese o crudele? (No.) Si tratta di fare le cose secondo i principi. Che cosa intendo? Per quanto grande sia la tua levatura, per quanto intensa sia la tua determinazione a ricercare la verità, o a prescindere dal fatto che tu abbia fede in Dio, vi è una cosa che è certa e al di là di ogni dubbio: Cristo, Dio, è la verità, la via e la vita. Ciò è immutabile per sempre, deve costituire la roccia nel cuore di ognuno, il fondamento più solido della fede in Dio. Nel tuo cuore deve essere certo e al di là di ogni dubbio. Se dubiti perfino di questo, non sei degno di rimanere nella famiglia di Dio. Alcuni dicono: “Siamo un grande popolo, siamo una stirpe nobile. Il nostro popolo, le nostre usanze e la nostra cultura sono incomparabilmente nobili, più nobili perfino delle parole di Cristo e della verità”. Non è forse la voce di un miscredente? È la voce di un miscredente, e una persona del genere deve essere espulsa e non deve avere il permesso di rimanere. Talvolta, una persona si trova in una certa condizione temporanea o ha un certo modo di pensare, ma la sua fede in Dio è reale. Una persona del genere è un po’ stolta: può non essere in grado di capire le cose o può essere vittima dell’inganno, oppure, poiché non capisce la verità, in un momento di stoltezza parla o agisce in maniera confusa. Sono tutti risultati di un’indole corrotta, di stoltezza e ignoranza, di una mancata comprensione della verità, ma persone del genere non sono della stirpe dei miscredenti. Devono capire la verità, bisogna tenere con loro condivisioni sulla verità per risolvere questi problemi. Alcuni, però, sono della stirpe dei miscredenti e non fanno parte della famiglia di Dio.

Tratto da “Solo svolgendo il proprio dovere col cuore, con la mente e con l’anima si avranno sembianze umane” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

Vi è un fatto che devi capire riguardo alla tua fede in Dio: la fede in Dio non significa soltanto credere nel nome di Dio, tanto meno avere fede nel Dio vago della tua fantasia. Invece devi credere che Dio è reale, devi credere nella Sua essenza, nella Sua indole, in ciò che Egli ha ed è; devi credere nel fatto che Dio governa il destino dell’umanità e governa il tuo destino. Allora che cosa costituisce la fede? Non vi è forse un aspetto in cui bisogna realmente collaborare e metterla in pratica? Per esempio, alcuni sono turbati da una situazione che accade loro, il che provoca in loro qualche modesta agitazione spirituale, e pensano: “La colpa di ciò che mi succede è di Tizio. Se non fosse stato per la sua pignoleria, non sarebbe stato così imbarazzante”. Vanno alla ricerca di scusanti e alla fine danno la colpa a qualcun altro, perciò si tranquillizzano e poi pensano che il problema sia stato risolto, che la difficoltà sia superata. Che ne pensate di questo metodo per risolvere i problemi? Si può forse guadagnare la verità agendo in questo modo? Questo dimostra forse un atteggiamento di obbedienza nei confronti di Dio? Da quale punto di vista e con quali mezzi queste persone credono in Dio? Hanno forse applicato alla loro vita quotidiana le parole “Dio governa il destino dell’umanità, tutte le cose e gli eventi sono nelle Sue mani”? Quando analizzano il problema usando la mente umana, quando affrontano la questione con mezzi umani, credono forse nella sovranità di Dio, si sottomettono alla sovranità di Dio e alla Sua disposizione di persone, questioni e cose? (No.) In primo luogo, non si sottomettono; in secondo luogo, commettono un errore ancora più grave: sono incapaci di accettare da Dio la situazione e le persone, questioni e cose da Lui disposte per loro; non guardano al di là della superficie. Guardano solo come appare la situazione dall’esterno, dopo di che la analizzano tramite la loro mente umana e cercano di risolverla con metodi umani. Non è un grossolano errore? (Sì.) Come mai? Non credono che tutto sia governato da Dio. Pensano: “Tutto è governato da Dio? Dio può governare tante cose? Questa è una cieca applicazione della dottrina. Ciò che è successo a me è diverso, è un’eccezione!” Questo è un’eccezione, quest’altro è un’eccezione. Ai loro occhi tutto è un’eccezione; nemmeno una cosa è governata da Dio, tutto nasce dall’uomo. Questa è forse fede in Dio? Riflette l’essenza della fede in Dio? Non credono che Dio possa governare tutte le cose né che possa disporre tutte le cose, gli eventi e le situazioni. Non sanno accettare da Dio queste cose. Ritengono che tutte queste situazioni avvengano casualmente, che siano provocate da azioni umane e non disposte da Dio. Allora qual è l’essenza della loro fede? Sono miscredenti! L’opinione dei miscredenti è di non accettare mai nulla da Dio, adottando invece punti di vista, mentalità e metodi umani per riflettere a fondo e scervellarsi in modo da fare fronte a ciò in cui si imbattono. Ecco che cosa fa un miscredente. Quando in futuro vi imbatterete in persone del genere, dovrete acquisire un certo discernimento nei loro confronti. I miscredenti sono bravi a far lavorare il cervello e a escogitare idee quando emergono problemi; studiano continuamente la questione, cercano di risolverla con metodi umani e amano ragionare e seguire le filosofie di Satana o la legge. Non credono che le parole di Dio siano la verità, tanto meno che Dio governi tutte le cose o che tutto sia fatto da Dio. Non hanno mai accettato da Dio alcuna situazione da Lui disposta né alcunché di ciò che è avvenuto attorno a loro. In genere insistono nell’affermare di credere che il destino dell’umanità sia nelle mani di Dio e di essere disposti a sottomettersi al Suo dominio e alle Sue disposizioni. Tuttavia non è questo ciò che credono quando si imbattono in una questione, non hanno questo modo di intendere le cose e non obbediscono mai in tal modo. Ecco come sono i miscredenti.

Tratto da “Si può superare un’indole corrotta solo cercando la verità e affidandosi a Dio” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

Quando emergono questioni, alcuni sono sempre critici nei confronti degli altri e delle situazioni. Questo è un grosso problema. Pensano sempre che gli altri siano severi con loro o che lo facciano apposta a rendere loro le cose difficili, oppure criticano gli altri. Non si tratta forse di pregiudizi? Non si impegnano nei confronti della verità e cercano sempre di salvarsi la faccia e di trovare giustificazioni davanti agli altri o tra di loro, e vogliono sempre usare metodi umani per sistemare le cose. Questo è l’ostacolo maggiore all’accesso alla vita. Se questo è il tuo modo di agire, di praticare e di credere in Dio, non potrai mai guadagnare la verità, perché non ti presenti mai dinanzi a Dio. Non ti presenti mai dinanzi a Dio per accettare tutto ciò che Egli dispone per te, e per risolverlo non applichi mai la verità. Invece, per risolverlo vuoi sempre usare metodi umani. Per come la vede Dio, sei troppo distante da Lui: non soltanto il tuo cuore è distante da Lui, ma l’intero tuo essere non vive al Suo cospetto. Ecco come Dio vede chi critica gli altri e le situazioni. Alcuni hanno grande eloquenza e prontezza d’ingegno. Pensano: “Io so parlare bene. Quando sono con gli altri, tutti mi invidiano e mi ammirano. Mi acclamano e, in generale, mi obbediscono”. Serve a qualcosa tutto questo? Il tuo prestigio fra gli altri è consolidato, ma, quando sarai dinanzi a Dio, Egli ti ignorerà sempre. Ti dirà che sei un miscredente e che sei ostile alla verità. Con gli altri ti comporti in modo mellifluo e scaltro, sai trattare con chiunque e sei molto abile nel gestire le questioni, sai andare d’accordo con tutti; ma, alla fine, con una tale valutazione da parte di Dio, sarai rovinato. Per te non ci sarà un buon esito, il tuo destino sarà segnato. Dio dirà: “Questo è un miscredente, sventola la bandiera della fede in Dio per guadagnare benedizioni. Questa persona è ostile alla verità. Non ha mai dimostrato impegno nei confronti della verità, né l’ha mai accettata”. Secondo voi, com’è questa valutazione? È qualcosa che desiderereste? Certamente no. Forse alcuni se ne disinteressano e dicono: “Non importa. Noi non possiamo comunque vedere Dio. La nostra questione più tangibile è andare d’accordo con le persone che ci circondano. Se non facciamo funzionare questi rapporti, sarà difficile andare avanti nel gruppo. Come minimo, dobbiamo acquisire familiarità con queste persone e mantenere buoni rapporti con loro. Delle questioni di domani parleremo domani”. Queste persone sono ancora credenti in Dio? (No.) Bisogna vivere spesso dinanzi a Dio e presentarsi dinanzi a Lui per ricercare la verità in ogni momento e per ogni questione, in modo che, alla fine, Dio dica: “Sei una persona che ama la verità. Dio è compiaciuto e soddisfatto di te. Ha osservato il tuo cuore e il tuo comportamento”. Che pensate di questa valutazione? Solo persone del genere possono guadagnare l’approvazione di Dio.

Tratto da “Se non sei in grado di vivere costantemente davanti a Dio sei un miscredente” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

Se, nella fede in Dio, le persone non vivono frequentemente al Suo cospetto, non riusciranno a provare alcun timore per Lui, e così saranno incapaci di fuggire il male. Questi elementi sono collegati. Se il tuo cuore vive spesso al cospetto di Dio, sarai tenuto sotto controllo e Lo temerai in molte cose. Non andrai troppo lontano né farai nulla che sia dissoluto. Non farai ciò che è inviso a Dio e non pronuncerai parole che non abbiano senso. Se accetti l’osservazione e la disciplina di Dio, eviterai di fare molte cose malvagie. In questo modo, non avrai fuggito il male? Se, nella tua fede in Dio, esisti spesso in uno stato di confusione, senza sapere se Lui sia nel tuo cuore, senza sapere cosa desideri fare in cuor tuo, e se non sei in grado di essere in pace dinanzi a Dio e non Lo preghi o non cerchi la verità quando ti succede qualcosa, se agisci spesso secondo la tua volontà, se vivi secondo la tua indole satanica e riveli la tua indole arrogante, e se non accetti l’esame o la disciplina di Dio e non Gli obbedisci, allora nel profondo sei un tipo di persona che vivrà sempre al cospetto di Satana e sarà controllata da Satana e dalla propria indole satanica. Pertanto simili individui sono privi della minima reverenza per Dio. Sono semplicemente incapaci di fuggire il male e, anche se non fanno cose malvagie, tutto ciò che pensano è comunque malvagio ed è slegato dalla verità e le va contro. Dunque simili persone non hanno fondamentalmente alcun legame con Dio? Pur essendo governate da Lui, non si sono mai presentate al Suo cospetto, non Lo hanno mai trattato come Dio, come il Creatore che domina su di loro, non hanno mai riconosciuto che è il loro Dio e il loro Signore e non hanno mai considerato l’idea di adorarLo seriamente. Simili persone non capiscono cosa significhi temere Dio e pensano sia un loro diritto commettere il male, dicendo: “Farò ciò che voglio. Mi occuperò dei miei affari, non spetta a nessun altro”. Al contempo, trattano la fede in Dio come una sorta di mantra, come una forma di cerimonia. Ciò non li rende miscredenti? È proprio questo che sono! E che nome dà Dio nel Suo cuore a tali persone? Tutto ciò a cui esse pensano, tutto il tempo, è il male. Sono i degenerati della casa di Dio, ed Egli non riconosce persone di questo tipo come membri della Sua casa.

Tratto da “Soltanto vivendo costantemente al cospetto di Dio si può percorrere il cammino verso la salvezza” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

Alcuni non gioiscono della verità, tanto meno del giudizio. Invece gioiscono della potenza e delle ricchezze; simili persone vengono chiamate cercatori di potere. Ricercano nel mondo solo le confessioni che hanno influenza e solo i pastori e maestri che provengono dai seminari. Pur avendo accettato la via della verità, rimangono scettici e sono incapaci di una piena dedizione. Parlano di sacrificarsi per Dio, ma concentrano lo sguardo sui grandi pastori e maestri, mentre Cristo viene ignorato. Hanno il cuore ricolmo di fama, fortuna e gloria. Non credono affatto che un uomo così modesto sia in grado di conquistarne tanti, che uno così poco degno di nota sia capace di perfezionare le persone. Non credono affatto che queste nullità fra la polvere e i letamai siano il popolo eletto di Dio. Credono che, se simili persone fossero oggetto della salvezza di Dio, allora il cielo e la terra si capovolgerebbero e tutti gli uomini riderebbero a crepapelle. Credono che, se Dio ha scelto di perfezionare queste nullità, allora quei grandi uomini diventerebbero Dio Stesso. Il loro punto di vista è contaminato dall’incredulità; in effetti, più ancora che increduli, sono bestie irragionevoli, dal momento che apprezzano soltanto la posizione sociale, il prestigio e il potere, e hanno stima solo nei confronti dei gruppi e delle confessioni di grande entità. Non provano alcuna stima per coloro che sono guidati da Cristo; sono semplicemente dei traditori che hanno voltato le spalle a Cristo, alla verità e alla vita.

Ciò che ammiri non è l’umiltà di Cristo, ma quei falsi pastori di rango eminente. Non ami l’amorevolezza o la sapienza di Cristo, ma quei libertini che frequentano il mondo ignobile. Ridi del dolore di Cristo che non ha un luogo dove poggiare la testa, ma ammiri quei cadaveri che si impadroniscono delle offerte e vivono nella depravazione. Non sei disposto a soffrire assieme a Cristo, ma ti getti volentieri fra le braccia di quegli sventati anticristi, anche se ti forniscono soltanto carne, soltanto lettere e soltanto dominio. Perfino adesso il tuo cuore continua a volgersi verso di loro, verso la loro reputazione, verso il loro prestigio e verso la loro influenza. Eppure tu continui a mantenere un atteggiamento per cui trovi l’opera di Cristo dura da ingoiare e non sei disposto ad accettarla. Ecco perché dico che non hai la fede per riconoscere Cristo. Il motivo per cui Lo hai seguito fino a oggi è unicamente perché non avevi altra scelta. Nel tuo cuore predomina perennemente una serie di immagini superbe; non riesci a dimenticare nemmeno una loro parola o un loro atto, né l’influsso delle loro parole e delle loro mani. Essi sono, nel vostro cuore, sempre supremi e sempre eroi. Ma non è così per il Cristo di oggi. Egli è sempre insignificante nel tuo cuore e sempre immeritevole di timore. Infatti Egli è troppo ordinario, ha troppo poca influenza ed è tutt’altro che superbo.

In ogni caso, Io dico che tutti coloro che non attribuiscono valore alla verità sono miscredenti e traditori della verità. Simili uomini non riceveranno mai l’approvazione di Cristo. Adesso ti sei reso conto di quanta incredulità vi sia dentro di te? E quanto tradimento di Cristo? Io ti esorto in questo modo: poiché hai scelto la via della verità, devi avere una dedizione assoluta; non essere ambivalente né esitante. Devi capire che Dio non appartiene al mondo o a una qualsiasi persona, ma a tutti coloro che veramente credono in Lui, a tutti coloro che Lo adorano e a tutti coloro che Gli sono devoti e fedeli.

Tratto da “Sei un vero credente in Dio?” in “La Parola appare nella carne”

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