Nella fede in Dio, acquisire la verità è fondamentale

Alcune persone credono in Dio da anni ma si aggrappano ancora ai piaceri del cibo, dei vestiti e ad altri godimenti della carne. Queste cose possono forse soddisfare i bisogni del cuore dell’uomo? Ciò di cui le persone necessitano maggiormente non è chiaro nemmeno ad alcuni che credono in Dio da molti anni. Alcune persone Mi vedono dare qualcosa a qualcuno e cominciano a protestare, dicendo: “Come mai Dio Si prende cura di quella persona e non di me? Io non ho ancora quella cosa”. In realtà, non stai soffrendo la fame e i vestiti non ti mancano. Sei soltanto avido; non conosci l’appagamento e ti piace competere per le cose. Non sono obblicato a prenderMi cura di voi. Devi comportarti secondo i principi. Non combattere mai per i tuoi interessi o per avere dei vantaggi. Queste sono tutte cose esteriori; non sostituiscono l’acquisizione della verità e della vita da parte tua. Per quanto tu sia ben vestito all’esterno, il tuo cuore sarà ugualmente vuoto se non hai acquisito la verità. La gente comprende queste cose quando ci si limita a parlare, ma non riesce a trattenersi quando le ha realmente di fronte. Non riescono a conoscerle per ciò che sono. Ci sono molte persone a questo mondo che hanno denaro e potere, e che tipo di vita conducono? Non fanno altro che mangiare, bere e svagarsi, offrire da bere e da mangiare ogni giorno, intrattenere ospiti e fare regali, e agire sconsideratamente. È così che vivono. Hanno una vita umana? No. Ciò su cui si concentrano tutto il giorno è rimpinzarsi fino a scoppiare, indossare vestiti firmati, mettersi in mostra ovunque vadano e far pesare la propria autorità. Che cosa sono le persone di questo tipo? Appartengono ai diavoli e a Satana; sono bruti. Quando alcuni individui ricchi ne hanno abbastanza dei piaceri, perdono interesse per la vita e si suicidano. Forse ne hanno abbastanza dei piaceri del cibo, dei vestiti e degli svaghi, ma perché arrivano a suicidarsi? Da questo si deduce che la fama e i guadagni, il prestigio, il denaro, il cibo, i vestiti e i godimenti non sono affatto ciò di cui le persone hanno bisogno. Non dovete perseguire queste cose. Se, per invertire la rotta, aspettate di essere degenerati fino al punto di non poter più essere salvati, sarà troppo tardi! Quando una persona intelligente vede qualcun altro fallire ne ricava direttamente un’esperienza, senza il bisogno di sperimentare di persona il fallimento. Una persona ignorante, invece, può sperimentare un fallimento dopo l’altro ed essere comunque incapace di trarne insegnamento. Occorre potarla prima che inizi ad avere una qualche consapevolezza, ma quando viene quel momento è già troppo tardi. Coloro che sono troppo ignoranti non sono in grado di acquisire la verità: ne sono capaci solo le persone intelligenti che sperimentano l’opera di Dio. Il fatto è che l’umanità intera ha bisogno della verità e che può salvarsi soltanto ricercandola. A prescindere dal fatto che tu sia uno dei prescelti di Dio o un non credente, necessiti della provvista della verità e della salvezza di Dio. Alcune persone non hanno la minima umanità e non accettano affatto la verità; gli individui di questo tipo sono bruti. Forse presenziano alle riunioni, ma ciò che perseguono in cuor loro sono i piaceri peccaminosi, i piaceri del cibo, dei vestiti e degli svaghi, e sono riempiti da queste cose. Non ricercano affatto la verità e i loro cuori sono pieni di opinioni atee e di idee sulla teoria dell’evoluzione. Non ti ascoltano a prescindere da quanto tu condivida sulla verità con loro e, pur sapendo che credere in Dio è una cosa buona e pur essendo capaci di perseverare nella fede, non riescono a imboccare la strada della ricerca della verità. È per questo che coloro che non hanno amore per la verità non sono coloro che Dio ha decretato per la Sua salvezza.

Attualmente molte persone hanno una fede in Dio terribilmente confusa. Non sanno cosa si dovrebbe acquisire dalla fede in Dio, non capiscono a cosa essa serva: non ne hanno idea. Non sanno assolutamente per cosa dovrebbe vivere l’uomo, secondo cosa loro stessi dovrebbero vivere o come vivere in un modo proficuo e significativo. Se in cuor tuo non sei sicuro del motivo per cui devi credere in Dio, allora le persecuzioni e il dolore che subisci per la tua fede in Lui non hanno alcun valore o significato. Che cosa intendono acquisire esattamente le persone tramite la fede in Dio? Se la tua fede non serve ad acquisire la verità e la vita, non sarai forse pieno di rimorso quando l’opera di Dio sarà compiuta e l’esito degli uomini sarà deciso? Quando ti sei risolto per la prima volta a seguire Dio, è stato soltanto l’impulso del momento oppure hai riflettuto a fondo sulla questione della fede in Lui e l’hai capita prima di prendere la decisione? Per cosa vivi esattamente? Qual è la tua direzione nella vita, quali sono i tuoi obiettivi? Hai la determinazione di seguire Dio fino alla fine e, in definitiva, di acquisire la verità? Puoi assicurare che non ti arrenderai a metà strada? Sei capace di compiere fedelmente il tuo dovere a prescindere dalle situazioni che potrebbero presentarsi o dalle tribolazioni, dalle prove, dalle difficoltà o dai problemi in cui incapperai? Alcune persone non hanno nemmeno questo poco di fede né la determinazione di perseguire la verità. Acquisire la verità non sarà facile, allora. Quando gli individui non sono interessati alla verità, sono incapaci di compiere il loro dovere di buon grado e non si adoperano sinceramente per Dio. Come possono persone simili seguirLo fino alla fine? Se tu chiedessi loro: “Perché credi in Dio? Che cosa vuoi ricavare dalla fede in Lui? Quale strada dovresti percorrere?”, non lo saprebbero e sarebbero incapaci di rispondere. Questo dimostra che non seguono Dio per acquisire la verità e la vita, ma che cercano un’opportunità per ottenere benedizioni. Come può una persona di questo tipo compiere sinceramente il suo dovere? Più coloro che amano davvero la verità la comprendono, più sono entusiasti quando compiono il loro dovere. Coloro che non la comprendono diventano spesso negativi durante lo svolgimento del dovere. Se non riescono ad accettare la verità, si tirano indietro. Coloro che perseguono la verità sono diversi: più compiono il loro dovere, più comprendono la verità e, con questo, la loro corruzione viene purificata. Più qualcuno comprende la verità, più sente che ciò che acquisisce seguendo Dio è tanto maggiore, e riesce ad avvertire che la strada del seguire Dio diventa più luminosa via via che la percorre. Queste sono le persone che hanno acquisito la verità. Se la gente capisce davvero la verità, segue Dio con convinzione e rimane fedele fino alla fine.

Quando alcune persone si trovano di fronte alla malattia e la loro vita è in bilico, chiedono a Dio di salvarle e, una volta guarite, arrivano a comprendere un minimo di verità. Però non è necessario che tutti facciano l’esperienza di rivolgersi a Lui in una situazione di vita o di morte. Osserva semplicemente le esperienze che alcune persone vivono e ascolta la loro condivisione e i loro sentimenti, e riuscirai a trarne un guadagno. Anche se non hai vissuto un’esperienza in prima persona, puoi comprenderla in parte grazie a quelle altrui. Alcuni, quando sono prossimi alla morte, ritengono di non essere cambiati molto, di sapere poco riguardo a Dio e che ciò che hanno fatto e speso per Lui sia limitato. Hanno la sensazione di non aver ricercato la verità negli anni in cui hanno creduto in Dio, di aver acquisito troppo poco e di doverGli troppo. Se poi morissero davvero, non lo farebbero di buon grado perché non avrebbero più la possibilità di pentirsi. Quando Giobbe affrontò le prove il suo corpo si coprì di piaghe, sua moglie non lo capì e lo dileggiò e gli amici non lo capirono e addirittura lo giudicarono e lo condannarono, credendo che dovesse sicuramente aver fatto qualcosa di male e offeso Jahvè Dio. Si rivolsero a Giobbe, dicendo: “In che modo hai offeso Jahvè Dio? Confessa pure i tuoi peccati, Jahvè Dio è giusto”. In cuor suo, però, Giobbe capiva e non riteneva di aver fatto nulla di male. Tuttavia fu doloroso per lui affrontare una simile prova! Nella sua sofferenza cercò la morte al posto della vita; soffriva così tanto da pensare che la morte fosse l’unica via di fuga, che avrebbe messo fine alla sofferenza, eppure riuscì ugualmente a rendere gloria a Dio in cuor suo. Questa non è una cosa che una persona comune riesce a ottenere. Quasi nessuno rende gloria a Dio nelle sofferenze. Le persone si limitano a farGli delle richieste, dicendo: “Dio, dammi solo un altro respiro. SbrigaTi a farmi stare di nuovo bene! Quando starò meglio, farò qualunque cosa Tu mi chieda”. Cominciano a cercare di contrattare. Come dovresti fare esperienza della malattia quando arriva? Dovresti venire dinanzi a Dio e pregare, ricercare e provare a scoprire le Sua intenzioni; dovresti esaminare te stesso per appurare cosa hai fatto contro la verità e quale corruzione dentro di te non è stata eliminata. La tua indole corrotta non può essere eliminata senza che tu ti sottoponga alla sofferenza. Solo lasciandosi temprare dalla sofferenza le persone possono non essere dissolute e riescono a vivere dinanzi a Dio in ogni momento. Quando qualcuno soffre, prega costantemente. Non pensa ai piaceri del cibo e dei vestiti o ad altri godimenti; prega senza sosta in cuor suo, esaminando sé stesso per capire se abbia fatto qualcosa di male o dove possa essere andato contro la verità. Normalmente, quando affronti una grave malattia o un male sconosciuto che ti fa soffrire molto, non accade per caso. A prescindere che tu sia malato o in buona salute, in questo c’è la volontà di Dio. Quando lo Spirito Santo opera e tu stai bene fisicamente, di solito riesci a ricercare Dio, ma smetti di farlo quando ti ammali e soffri, e non sai nemmeno come ricercarLo. Vivi nella malattia, chiedendoti senza sosta quale trattamento ti farà stare meglio più rapidamente. In momenti come questo invidi coloro che non sono malati e vuoi sbarazzarti della malattia e del dolore appena possibile. Questi sono sentimenti negativi e resistenti. Quando le persone si ammalano, talvolta pensano: “Ho provocato questa malattia con la mia ignoranza, oppure si tratta della volontà di Dio?”. Semplicemente, non riescono a capirlo. In realtà, alcune malattie sono normali, cose come i raffreddori, le infiammazioni o l’influenza. Quando sei afflitto da una grave malattia che d’un tratto ti mette al tappeto tanto che preferiresti morire che soffrire, una simile malattia non accade per caso. Preghi Dio e Lo ricerchi quando la malattia e la sofferenza incrociano la tua strada? In che modo l’opera dello Spirito Santo ti guida e ti conduce? Egli si limita forse a darti la rivelazione e l’illuminazione? Questo non è il Suo unico metodo; ti mette anche alla prova e ti affina. Come fa Dio a mettere alla prova le persone? Non le mette forse alla prova facendole soffrire? La sofferenza va di pari passo con l’essere messi alla prova. Perché l’uomo soffrirebbe se questa non fosse una prova? Come possono le persone cambiare senza sofferenza? La sofferenza va di pari passo con l’essere messi alla prova; è questa l’opera dello Spirito Santo. Talvolta Dio dà alle persone una qualche sofferenza perché altrimenti non conoscerebbero il loro posto nell’universo e diventerebbero insolenti. Un’indole corrotta non può essere eliminata completamente attraverso la sola condivisione sulla verità. Altri potrebbero farti notare i tuoi problemi, e tu potresti conoscerli in prima persona, ma non riesci a cambiarli. Per quanto tu faccia affidamento sulla tua forza di volontà per trattenerti, non eliminerai i tuoi problemi nemmeno schiaffeggiandoti, colpendoti alla testa, scagliandoti contro il muro e straziandoti la carne. Questo perché dentro di te c’è un’indole satanica che ti tormenta costantemente, turbandoti e dandoti ogni tipo di pensieri e di idee, la tua indole corrotta verrà rivelata. Dunque cosa fai se non riesci a eliminarla? Devi essere affinato attraverso la malattia. Alcuni soffrono così tanto durante tale affinamento da non riuscire a sopportarlo, e cominciano a pregare e a ricercare. Quando non sei malato, sei molto dissoluto e forsennatamente arrogante. Quando ti ammali, ti rimetti in riga; riesci ancora a essere forsennatamente arrogante in quel caso? Quando a malapena hai l’energia per parlare, riesci a fare prediche agli altri o a essere arrogante? In momenti come quelli, non fai richieste; desideri soltanto sbarazzarti della sofferenza senza pensare al cibo, ai vestiti o al godimento. La maggior parte di voi non ha sperimentato quella sensazione, ma capirete quando vi accadrà. Ora alcuni combattono per la posizione, per i piaceri della carne e per i propri interessi. Tutto questo perché la loro comodità è troppo grande, la loro sofferenza è troppo lieve, e vengono umiliati. Queste persone hanno davanti a sé privazioni e affinamento!

A volte Dio predispone alcune situazioni per te, potandoti attraverso le persone che ti circondano e facendoti soffrire, costringendoti a imparare le lezioni e permettendoti di comprendere la verità e di vedere le cose per quello che sono. Egli sta compiendo quest’opera in questo preciso istante, facendo in modo che la tua carne sia accompagnata dalla sofferenza affinché tu possa imparare la lezione, eliminare la tua indole corrotta e compiere bene il tuo dovere. Paolo diceva spesso di avere una spina nella carne. Che cos’era questa spina? Era una malattia, e non poteva sfuggirle. Sapeva fin troppo bene cosa fosse quella malattia, sapeva che era indirizzata alla sua indole e alla sua natura. Se non fosse stato afflitto da tale spina, se non fosse stato perseguitato da quella malattia, forse, in qualsiasi luogo e momento, avrebbe fondato un regno tutto suo, ma a causa della malattia non ne ebbe l’energia. Il più delle volte, pertanto, la malattia è una sorta di “ombrello protettivo” per le persone. Se non sei malato bensì sprizzi energia da tutti i pori, puoi benissimo compiere qualche tipo di male e causare qualche tipo di problema. Le persone possono perdere facilmente la ragione quando sono forsennatamente arroganti e dissolute. Si pentono quando compiono il male, ma sono incapaci di trattenersi. È per questo che avere una lieve malattia è una cosa buona, una protezione per le persone. Forse sei in grado di risolvere tutti i problemi degli altri e di rimediare a tutti quelli del tuo modo di pensare, ma non c’è nulla che tu possa fare quando non ti riprendi da una malattia. Ammalarti è realmente al di fuori del tuo controllo. Se ti ammali e non c’è modo di guarire, allora quella è la sofferenza che dovresti sopportare. Non provare a sbarazzartene; devi prima sottometterti, pregare Dio e ricercarNe le intenzioni. Di’: “O Dio, so che sono corrotto e che la mia natura è cattiva. Sono capace di fare cose ribelli e resistenti contro di Te, cose che Ti feriscono e Ti causano dolore. È meraviglioso che Tu mi abbia dato questa malattia. Dovrei sottomettermi a essa. Ti prego, illuminami, permettimi di capire quale sia la Tua volontà e quale parte di me vuoi cambiare e rendere perfetta. Ti chiedo solo di guidarmi affinché io possa comprendere la verità e imboccare la giusta strada della vita”. Devi ricercare e pregare. Non puoi andare in confusione credendo che la malattia non significhi nulla, che possa non essere la disciplina da affrontare per aver offeso Dio. Astieniti dai giudizi frettolosi. Se sei davvero una persona con Dio nel cuore, allora non lasciare che qualunque cosa incontri ti passi accanto senza che tu te ne accorga. Dovresti pregare e ricercare, indagare la volontà di Dio in ogni questione e imparare a sottometterti a Lui. Quando Dio vedrà che riesci a sottometterti e che hai un cuore di sottomissione per Dio, allevierà la tua sofferenza. Egli ottiene tali effetti mediante la sofferenza e l’affinamento.

Nel corso della storia i cristiani devoti, i discepoli, gli apostoli e i profeti sono stati lapidati, trascinati verso la morte dai cavalli, fatti a pezzi, immersi nell’olio bollente, crocifissi… sono morti in tutti i tipi di modi. Ciò che intendo con questo è: non contare sulla comodità quando segui Dio. Non chiederla; non avere il desiderio smodato di averla. Perché affermo che è sbagliato che le persone facciano richieste a Dio? Perché qualsiasi piccola richiesta equivale a un desiderio smodato, e non dovresti averne. Non desiderare le cose dicendo: “O Dio, Tu mi vesti bene, perché ho ragione di indossare belle cose. O Dio, ora sto svolgendo il mio dovere, perciò ho una ragione valida per chiedere che Tu mi benedica e mi doni una buona salute”. Se un giorno ti ammalerai, diventerai negativo? Smetterai di credere in Dio? Compiresti ugualmente il tuo dovere se non fossi sano? Compiere il tuo dovere non è ciò che dovresti fare comunque? È una vocazione mandata dal cielo, una responsabilità di cui non ci si può liberare. Dovresti compiere il tuo dovere anche se non lo fa nessun altro. È questa la determinazione che devi avere. Molti pensano: “Se devo ancora soffrire quando credo in Dio, allora a quale scopo Lo seguo? Lo faccio per godere delle Sue benedizioni. Senza benedizioni di cui godere, non Lo seguirò!”. Questo non è forse un modo sbagliato di considerare la questione? Nella vostra esperienza in tutti questi anni, avete visto tutti che, per coloro che ricercano davvero la verità, non ci sono benedizioni chiaramente visibili su di loro come le persone immaginano. Essere allegri e spensierati ogni giorno, essere ben vestiti, far sì che ogni cosa fili liscia e prosperare nel mondo: le cose non vanno così per chiunque. Tutti affrontano la vita giorno dopo giorno, incappando in un ostacolo dopo l’altro. Alcuni vengono discriminati e maltrattati sul posto di lavoro altrove; altri sono costantemente perseguitati dalla malattia; altri ancora non hanno alcun successo professionale e i membri miscredenti della loro famiglia li abbandonano. La vita ha i suoi alti e bassi; non è mai tutta rose e fiori. Più qualcuno ricerca la verità e più soffre, mentre coloro che non la ricercano affatto conducono una vita comoda. Non hanno malattie né difficoltà; per loro ogni cosa fila liscia e sono invidiati dagli altri. Tuttavia non hanno il minimo ingresso nella vita e vivono da non credenti. Coloro che seguono sinceramente Dio devono subire inevitabili persecuzioni e privazioni. E cosa dimostra quando subisci persecuzioni e privazioni? Che Dio non ti ha lasciato, che non ti ha abbandonato, che la Sua mano è sempre su di te e non ti lascia andare. Se ti lasciasse andare e tu cadessi nel laccio di Satana, allora non saresti forse in pericolo? Se vivi ogni giorno nel peccato cercando fama e profitto, bramando piaceri e degenerando nell’alcolismo, nel gioco d’azzardo e nella promiscuità, allora Dio ti abbandonerà. Non presterà più attenzione a te e sicuramente verrai scacciato. Forse otterrai ricchezze terrene e prestigio ma, in realtà, perderai la cosa più preziosa di tutte, la verità, che è vita eterna, e non te ne accorgerai nemmeno!

Alcune persone dicono: “Perché Dio mi disciplina continuamente? Perché gli altri sono così sani mentre io sono sempre malato? Perché soffro costantemente? Perché la mia famiglia è così povera? Perché non riusciamo a diventare ricchi? Perché non posso mai indossare bei vestiti? Come mai gli altri possono farlo?” Non essere invidioso della grazia e delle benedizioni di Dio di cui gli altri godono. Potrebbe essere perché la loro statura è piccola ed Egli capisce la loro debolezza così concede loro un po’ di grazia di cui godere, lasciando che la sperimentino a poco a poco, affinché arrivino gradualmente a comprendere le Sue azioni. Per te, Dio ha requisiti estremamente severi. La tua vita, agli occhi dell’uomo, non è affatto felice e tu soffri costantemente, ma hai capito molte verità e dovresti essere molto grato a Dio e renderGli gloria. È questo l’atteggiamento di una persona che conosce le azioni di Dio. Purché qualcuno riesca a comprendere la verità, quella è la più grande benedizione di Dio, qualunque cosa quella persona subisca. Essere disciplinati spesso da Dio e affrontare prove frequenti, tanto da imparare spesso le lezioni e comprendere le verità: questo significa che l’amore di Dio ti segue. Se sei sempre dissoluto e non sei ancora stato disciplinato, e non vieni disciplinato a prescindere da quanto vada avanti la tua dissolutezza, senza che nessuno ti poti o faccia caso a te, allora sei spacciato. Questo significa che Dio ti ha abbandonato. Ci sono persone che non compiono alcun dovere e non si assumono alcuna responsabilità. Conducono una vita tranquilla e spensierata, nella massima comodità. Non riescono a imparare alcuna lezione e non acquisiscono nulla. Questa è forse felicità? Che cosa potrebbero acquisire dalla propensione a essere dissolute, dalla ricerca della libertà e dei godimenti della carne? Tu soffri e ti stanchi compiendo il tuo dovere, e tutti ti vogliono bene; talvolta ti potano. Questo dimostra che Dio ti ama e che Si assume la responsabilità di te. Con molte questioni, devi ricercare e devi pregare più spesso Dio. Allora sarai in grado di comprenderNe la volontà. A prescindere dal dovere che compi, non devi in nessun caso essere riottoso, o dissoluto, o negligente o ostinato nel percorrere la cattiva strada. Affrettati a ricercare la verità quando hai un problema. Essere in grado di compiere il tuo dovere e di soddisfare Dio è ciò che più conta, e il tuo cuore riuscirà automaticamente a godere di pace e allegria. Se sei troppo testardo o dissoluto e non accetti la disciplina e sei anche molto cocciuto, allora sarai in pericolo. Una volta che sarai stato scacciato non avrai altre possibilità, e sarà troppo tardi per rammaricarsi. Alcuni pregano costantemente quando si ammalano per la prima volta ma in seguito, quando vedono che le preghiere non li guariscono, sprofondano nella malattia, si lamentano senza sosta e, in cuor loro, dicono: “Credere in Dio non mi ha fatto alcun bene. Sono malato ed Egli non mi guarisce!” Questa non è vera fede. Non contiene la minima sottomissione e ciò che ne deriva è la morte di quelle persone, una volta che hanno finito di lamentarsi. Dio revoca la loro carne e le manda all’inferno; per loro è la fine di ogni cosa. Non hanno nessuna possibilità di ottenere la salvezza in questa vita e la loro anima deve andare all’inferno. Questa è l’ultima fase dell’opera di Dio per la salvezza dell’umanità e, se qualcuno viene scacciato, non avrà mai un’altra possibilità! Se muori mentre Dio compie la Sua opera di salvezza questa morte è una punizione, non una morte normale. Coloro che muoiono per punizione non hanno la possibilità di essere salvati. Paolo non viene forse punito costantemente nell’Ade? Sono trascorsi duemila anni ed è ancora lì a essere punito! È ancora peggio quando fai consapevolmente qualcosa di sbagliato, e la punizione sarà ancora più severa!

Alcuni dicono: “Sono sempre stato malato, ho sempre sofferto e patito dolore. C’è sempre stata una circostanza o un’altra intorno a me, ma non ho mai sentito l’opera dello Spirito Santo”. È giusto. È così che lo Spirito Santo opera il più delle volte: non riesci ad avvertire che sta accadendo. Questo è l’affinamento. Talvolta lo Spirito Santo ti illumina e ti permette di comprendere una qualche verità attraverso la condivisione. A volte ti fa rendere conto di qualcosa attraverso il tuo ambiente e ti mette alla prova, ti tempra e ti addestra in quell’ambiente, facendoti crescere; è così che opera. Prima, quando passavate dei brutti momenti, non avevate alcuna conoscenza perché non vi concentravate sulla ricerca della verità nel vostro cuore. Quando una persona non comprende la verità, non riesce a vedere nulla per quello che è e ha sempre una capacità di comprensione distorta. È proprio come quando qualcuno si ammala e crede che sia Dio a disciplinarlo quando in realtà alcune malattie sono causate dall’uomo, provocate da una mancata comprensione delle regole del vivere. Quando mangi smodatamente e non conosci la vita sana, allora ti ammali in tutti i tipi di modi. Eppure dici che è la disciplina di Dio, quando in realtà è accaduto a causa della tua ignoranza. Ma d’altro canto, a prescindere che una malattia abbia una causa umana o sia concessa dallo Spirito Santo, è una premura speciale da parte di Dio; è finalizzata a farti imparare una lezione, e devi ringraziare Dio ed evitare di lamentarti. Ciascuna lamentela che esprimi lascia una macchia, e quello è un peccato che non si può lavare via! Quando esprimi una lamentela, quanto tempo occorre per mutare il tuo stato? Se sei un po’ negativo, potresti rinsavire dopo un mese. Quando esprimi una lamentela e dai voce ad alcuni sentimenti negativi potresti non rinsavire nemmeno dopo un anno, e lo Spirito Santo non opererà su di te. Sarà terribile per te se ti lamenti sempre, e sarà ancora più difficile acquisire l’opera dello Spirito Santo. Occorre fare un enorme sforzo pregando al fine di correggere la propria mentalità e ricevere una parte dell’opera dello Spirito Santo. Non è facile cambiare completamente mentalità. Si può farlo solo ricercando la verità e acquisendo la rivelazione e l’illuminazione dello Spirito Santo. In realtà, nella vostra esperienza ci sono momenti in cui Ne acquisite l’opera. Questi si verificano perlopiù quando affrontate le persecuzioni e le privazioni o la malattia e il dolore. Solo allora pregate seriamente Dio, chiedendoGli di guarirvi, di concedervi fede e forza. Pregatee solo per quest’unica cosa. Forse vorreste pregare di più e ricercare la volontà di Dio, ma non sapete cosa dire. Vorreste condividere con Lui su alcune parole che vi vengono dal cuore, ma non ne avete nessuna da offrire. La vostra statura è troppo piccola. Talvolta Dio ti dà un periodo difficile attraverso le persone che ti circondano. In quei momenti non puoi far altro che tornare dinanzi a Lui e iniziare a riflettere: “Che cos’ho fatto di sbagliato, esattamente? Per favore, Dio, illuminami e permettimi di capire. Se Dio non mi illumina, continuerò semplicemente a pregare. Se prego e ancora non capisco, allora continuerò a indagare la questione, e lo farò con qualcuno che comprenda la verità”. È questo che significa assumerti la responsabilità di te stesso. Alcuni non ricercano mai la verità quando accade loro qualcosa. Comprendono alcune parole e dottrine e pensano di capire la verità. Ingannano sé stessi, e questa è stoltezza. Sono le persone più stolte e ignoranti, e l’unico risultato possibile è che danneggino e distruggano sé stesse, senza acquisire assolutamente alcuna verità.

Normalmente non pregate molto, vero? Quando le persone non pregano molto non ricercano molto e, se non ricercano molto, hanno difficoltà a comprendere la verità e non hanno alcuna sottomissione. Se non hai un atteggiamento di ricerca, come puoi avere sottomissione? Come riuscirai a capire le azioni di Dio? Non sai neppure come Egli operi su di te, né a chi dovresti sottometterti o di chi siano le parole cui dovresti dare ascolto. La sottomissione è fuori questione per te. La sottomissione non è una cosa vaga: richiede uno scopo e un oggetto. Se non sai neanche perché Dio esprima la verità o cosa faccia, come puoi essere pronto a sottometterti? “Sottomissione” diventa una parola vuota quando la pronunci. Quando ti accade qualcosa, come dovresti pregare e come dovresti ricercare dicendo ciò che hai nel cuore? Che cosa dovresti ricercare? Devi fare chiarezza su queste cose prima di poter avere una preghiera reale. Quando preghi, non imitare ciò che dicono gli altri, né tantomeno le parole di Gesù: “Sia fatta la Tua volontà”. Non copiare queste parole alla cieca. Ciò che hai dentro di te non è altro che rivelazione e illuminazione, e non può equivalere a adempiere la volontà di Dio. Quando talvolta vieni potato o sopporti una qualche sofferenza, non dire che Dio ti sta perfezionando o che questa è la Sua volontà. È sbagliato affermarlo e non devi pregare in questo modo. Occupi la posizione sbagliata e lo Spirito Santo non opererà su di te. Alcuni imitano la preghiera di Gesù dicendo: “Ma pure, non come voglio io, ma come Tu vuoi”. Basterà per metterti sullo stesso piano con Dio? Cristo, dal punto di vista della carne, rivolse quella preghiera allo Spirito nei cieli. Erano sullo stesso piano, occupavano la stessa posizione. Erano un unico Dio, diversi soltanto nel punto di vista. Cristo pregò in quel modo; se anche le persone pregano così, questo dimostra che sono privi di ragionevolezza, e non c’è da stupirsi che lo Spirito Santo non le illumini affatto! Quelle parole che dici sono parole di imitazione, non parole che vengono dal cuore. Sono totalmente vuote e non concrete, il che dimostra che la tua statura è troppo piccola per essere in grado di comprendere le parole o i requisiti di Dio. Come ti illuminerà lo Spirito Santo? Le persone sono così confuse! Se non riescono a capire neppure questo, allora non comprenderanno mai la verità. Non imitare casualmente gli altri quando preghi. Devi avere i tuoi pensieri e le tue idee. Se non capisci qualcosa, allora devi ricercare la verità. Devi meditare spesso su come pregare quando ti capitano questioni di diverso tipo e, se trovi una soluzione, devi guidare i tuoi fratelli e sorelle affinché anche loro preghino in quel modo. Questo è ciò da cui Dio trae piacere. Tutti devono imparare come presentarsi di fronte a Lui. Non provare a gestire ciecamente ogni cosa da solo, e non basare ciò che fai sulle tue fantasie. Se, così facendo, fai cose che causano intralci e disturbi e vanno contro la volontà di Dio, allora sono guai. Se ti viene chiesto di guidare una chiesa e predichi continuamente parole e dottrine ma non condividi su come mangiare e bere la parola di Dio o su come pregarLo, allora sei fuori strada. Se predichi costantemente parole e dottrine e insegni alle persone preghiere vuote nelle quali vengono recitate soltanto alcune parole della Bibbia e della dottrina, allora non ci saranno risultati, a prescindere da come costoro pregano. La loro vita non progredirà, la loro relazione con Dio non sarà normale, e questo significa che condurrai fuori strada anche loro. Qual è il tipo di preghiera che ottiene risultati? È una condivisione sincera con Dio. Quel che è più importante, si deve pregare Dio e ricercare la verità in conformità alle Sue parole e ai Suoi requisiti. Ciò richiede di essere determinati. Coloro che non lo sono avranno difficoltà a riuscirci. Le persone di che tipo vengono illuminate dallo Spirito Santo? Quelle che sono scrupolose e acute di pensiero. Quando lo Spirito Santo dà loro un sentimento o le illumina, riescono ad avvertire che si tratta della Sua opera, che è Dio a compierla. O talvolta, quando vengono illuminate o rimproverate dallo Spirito Santo, riescono a intuirlo immediatamente e a moderarsi. Questo è il tipo di persona che lo Spirito Santo illumina. Se qualcuno è superficiale e non possiede comprensione spirituale, non si accorge quando lo Spirito Santo gli dà un sentimento. Non presta attenzione alla Sua opera. Lo Spirito Santo può illuminarlo tre o quattro volte e quella persona non lo accetta ugualmente, così Egli smette di operare su di lei. Perché accade che alcune persone continuano a credere ma non riescono a raggiungere Dio o a sentire lo Spirito Santo che opera, e dentro sono cupe e depresse e non hanno energia? Non hanno la minima illuminazione da parte dello Spirito Santo. Come potrebbero avere una qualche energia, con tutte quelle cose e dottrine senza vita? Non si può durare a lungo con il solo entusiasmo; occorre comprendere la verità per avere la forza. Per credere in Dio bisogna pertanto essere acuti di pensiero e concentrarsi sulla lettura delle Sue parole, sulla conoscenza di sé e sulla comprensione e pratica della verità. Solo allora si possono acquisire l’opera e la guida dello Spirito Santo. Alcuni hanno soltanto la capacità di comprendere la verità, ma non hanno mai osservato né sperimentato l’opera dello Spirito Santo. In futuro, dovrete focalizzarvi sul sentimento e sulla luce più impercettibili. Ogni volta che vi accade qualcosa, dovreste vederlo e trattarlo in conformità alla verità. È così che si imbocca gradualmente la strada giusta della fede in Dio. Se si vede ogni cosa con il proprio sguardo della carne; se si analizze ogni cosa usando la dottrina, la logica e le regole; e se si analizza e si gestisce ogni cosa in base al pensiero umano, questo non è ricercare la verità e non si sarà capaci di sottomissione verso Dio. Per quanti anni tu abbia creduto in Lui, sarai fuori dalle Sue parole, sarai un escluso e non riuscirai a comprendere la verità. Ora bisogna spostare gradualmente l’attenzione in questa direzione e tendere verso la verità. Dopo diversi anni di esperienza crescerai un po’ di statura e sarai in grado di comprendere parte della verità. Non illuderti che giungere tardi alla fede in Dio non sia un problema, che anche tu potrai entrare nella verità realtà quando lo faranno gli altri o che non rimarrai mai indietro. Non devi ragionare così. Se lo fai, rimarrai sicuramente indietro. Se sei giunto tardi alla fede in Dio, allora dovresti avere ancora più fretta. Devi fare tutto il possibile per metterti in pari, perché solo allora potrai stare al passo con l’opera di Dio ed evitare di rimanere indietro e di essere scacciato.

Indipendentemente da cosa ti accade, devi vedere le cose secondo le parole di Dio e gestirle dal punto di vista della verità. I problemi sono facili da individuare in questo modo e, vedendo le cose secondo le parole di Dio, riuscirai facilmente a scorgerne l’essenza. Alcune persone vedono sempre le cose basandosi sull’erudizione. Le studiano e analizzano costantemente con il cervello oppure le vedono e le guardano con lo sguardo della carne, pertanto non riescono a scorgere l’essenza dei problemi e vanno sempre fuori rotta. Questo può continuare per decenni; possono arrivare alla morte senza aver visto chiaramente le cose. Per esempio, certe volte affronti una malattia e pensi che sia solo un normale malanno con cause oggettive, che non sia la disciplina di Dio e non rappresenti un problema, quando in realtà nasconde un grosso problema. Se sei acuto di pensiero in questa questione e riesci a pregare Dio e a ricercare la verità, allora talvolta, quando lo Spirito Santo ti comunica un significato, sei in grado di riconoscere alcuni difetti in te stesso o problemi nella tua indole. Dio ti dà una malattia per temprarti, per farti soffrire, per farti tornare nello spirito per l’esame attento e la meditazione, vedendo esattamente cosa significa questa malattia. Quando torni profondamente nello spirito per esaminare te stesso, riesci a trovare la causa del problema e a raggiungere una qualche conoscenza della tua corruzione. Senza un minimo di sofferenza, penseresti sempre di essere fantastico e non riusciresti a scoprire tale corruzione. Allora non saresti in grado di comprendere la verità di cui hai bisogno. Avete fatto esperienza di questo? Lo Spirito Santo fa ogni cosa in modo molto tempestivo, tutto secondo ciò di cui le persone necessitano e secondo la loro statura e il loro stato attuali. Prima si diceva che l’opera di Dio è puntuale e misurata, nonché molto tempestiva, senza alcun ritardo. L’hai visto nella tua esperienza effettiva. Ogni volta che ti imbatti in qualcosa lo Spirito Santo ti smuove e ti illumina prontamente, ma tu collabori poco. Sei troppo intorpidito. A volte ti fai un’idea di cosa sta succedendo e ti fermi lì, senza provare a capirlo più profondamente. Ti accontenti di una semplice comprensione percettiva e con quella credi di capire, ma in realtà non hai raggiunto una vera comprensione. La tua comprensione percettiva deve elevarsi a razionale prima che tu possa trovare una soluzione. Se lo Spirito Santo ti smuove di nuovo e tu continui a ignorarlo e non desideri prenderne nota nei tuoi appunti, allora lo dimenticherai presto. Non acquisirai questa luce, questa cosa concreta, e sarà un gran peccato. Le persone diligenti annotano le cose nei loro appunti e si sentono magnificamente quando li consultano di nuovo in un secondo momento. Sono in grado di acquisire un po’ di luce su questo fondamento. Una persona che è superficiale e non ha alcuna comprensione spirituale non è in grado di sentire questa luce; non sa nemmeno cosa sia la luce. Essa balena dentro di lei e scompare e, se la persona è sempre così, lo Spirito Santo non opera dentro di lei. Per ricercare la verità devi essere sensibile e acuto di pensiero; non devi essere pigro. Devi anche collaborare prontamente. Quando ottieni una comprensione percettiva, dovresti coglierla, affrettarti a meditarvi sopra e pregare Dio. Come dovresti pregare? Incentra la preghiera sull’illuminazione che hai ricevuto. Talvolta può sembrare che siano i tuoi pensieri, e va benissimo. Finché provi godimento e lucidità, dovresti pregare e ricercare. Capire questa nuova luce e interpretarla correttamente è ciò che conta di più. Se le parole fluiscono particolarmente bene mentre preghi e ti senti a tuo agio, vieni illuminato di nuovo tu e viene illuminata anche la tua mente, allora dovresti prendere nota di questa nuova luce. Questo perché a volte riesci a ricordarla quando stai bene, ma te ne dimentichi quando stai male. Le persone possono scrivere diverse pagine quando redigono un articolo, ma non riescono a scrivere una sola parola quando si tratta della testimonianza esperienziale o della loro conoscenza di Dio. Mancano ancora di realtà. Coloro che amano la verità si concentrano sulla rivelazione e sull’illuminazione da parte dello Spirito Santo. Coloro che non la amano non fanno tesoro della rivelazione dello Spirito Santo, il che dimostra che non sanno cosa sia importante, cosa sia secondario, cosa sia fondamentale o cosa dovrebbero acquisire. Per questa ragione perdono la rivelazione da parte dello Spirito Santo. È meglio portare con sé un piccolo bloc-notes in modo che, ogni volta che lo Spirito Santo ti illumina e tu acquisisci nuova luce, tu possa coglierla immediatamente e annotarla. Lo Spirito Santo opera in qualsiasi momento e luogo. In qualunque situazione si trovi una persona, purché mediti sulle parole di Dio e riesca a ricercare la verità, lo Spirito Santo la illumina. Anche quando sei occupato con il lavoro e ti senti molto stanco, lo Spirito Santo ti illumina se ricerchi e preghi. Ti illumina quando leggi le parole di Dio o condividi sulla verità. Ti illumina quando mediti sulle parole di Dio e rifletti su te stesso. Quando ti illumina, prendi nota e procedi a meditare al riguardo, e il tuo cuore sarà reso limpido. Quando arrivi davvero a comprendere la verità, sei totalmente liberato. Quando sperimenti l’opera di Dio in questo modo, il raccolto che mieti cresce senza sosta. Il fatto è che siete voi a rovinare gran parte della rivelazione dello Spirito Santo. Siete come i figli di una famiglia ricca che sperperano l’eredità, perdendovi tutta l’opera che Egli compie su di voi, lasciandovi sfuggire moltissime possibilità di essere resi perfetti da Dio! Lo Spirito Santo ha compiuto operato moltissimo, eppure non riesci ad afferrare questo fatto. Sei realmente in grado di affermare che Dio non è premuroso con te? Il fatto non è che Lui non ti ha dimostrato abbastanza premura, ma che tu non l’hai acquisita.

C’è uno schema nell’opera dello Spirito Santo, e occorre trarre alcune conclusioni al riguardo. Se ci si dedica a trarre conclusioni, si riesce a concludere molte cose. C’è sicuramente qualcosa da acquisire. Si prenda la preghiera, per esempio. Ci sono volte in cui si può acquisire molta illuminazione dalla preghiera ma, se si è disattenti, allora non ce ne si rende conto. Anche se dalla tua bocca potrebbero uscire alcune parole di illuminazione, se non presti attenzione non te ne accorgi. Sai soltanto di aver pregato bene, quando in realtà nella tua preghiera c’erano parole illuminate dallo Spirito Santo. Queste erano tutte nuova luce, ma le hai lasciate scivolare via. L’opera dello Spirito Santo aiuta le persone soprattutto illuminandole, permettendo loro di comprendere la verità e la volontà di Dio, di riuscire a fare le cose secondo le richieste di Dio e di non allontanarsi dalla retta via. Qual è lo scopo dell’opera di illuminazione delle persone da parte dello Spirito Santo? Talvolta la sua funzione è indicare la strada; talvolta funge da promemoria, per spingerti ad avere un po’ di ragionevolezza; talvolta ti illumina e ti aiuta a comprendere la verità, dandoti un percorso per praticare. Quando sbagli strada Egli ti sostiene e ti aiuta come una stampella, conducendoti sulla retta via e guidandoti. Qualunque luce e conoscenza lo Spirito Santo usi per illuminare le persone, luce e conoscenza che potrebbero variare a causa dei trascorsi personali degli individui, questo non contraddice la verità né è minimamente in contrasto con essa. Se tutti dovessero sperimentare in modo tale da attuare una vera ricerca e preghiera e una sottomissione autentica, con lo Spirito Santo che opera continuamente per illuminarli e guidarli, e se fossero perspicaci e acuti di pensiero e in grado di praticare e di entrare nelle cose illuminate dallo Spirito Santo, la loro statura crescerebbe molto rapidamente: avranno colto l’opportunità. Una caratteristica dell’opera dello Spirito Santo è il fatto di essere molto veloce. Si compie in un lampo, a differenza del lavoro degli spiriti malvagi che esorta e costringe costantemente le persone a fare delle cose in maniera che non possano agire in nessun altro modo. Talvolta lo Spirito Santo opera dando alle persone una certa sensazione quando sono sull’orlo del pericolo, facendole sentire a disagio ed estremamente ansiose. Questo accade in circostanze speciali. Di solito, ogni volta che le persone si avvicinano a Dio e ricercano la verità o quando Ne leggono le parole, lo Spirito Santo dà loro una sensazione oppure un pensiero o un’idea impercettibile. Oppure può comunicarti un’affermazione o un messaggio. È come se ci fosse una voce, ma anche come se fosse senza voce; è come un promemoria, e tu sei in grado di capire cosa significa. Se procedi a prendere il significato che hai colto e a esprimerlo con parole appropriate, acquisisci qualcosa ed è edificante anche per gli altri. Se le persone sperimentano sempre in questo modo, arrivano gradualmente a comprendere molte verità. Se hanno costantemente l’opera dello Spirito Santo al loro fianco e c’è sempre una nuova luce a guidarle, allora è certo che non si allontaneranno mai dalla vera via. Anche se nessuno condivide mai con te e nessuno ti guida e anche se non hai alcuna disposizione lavorativa, se cammini nella direzione verso cui ti indirizza lo Spirito Santo, allora hai la certezza di non smarrirti. Pietro vide il Signore Gesù dopo che Egli era risorto e asceso al cielo, ma solo pochissime volte. Non poté, come invece immaginano le persone, a vedere spesso il Signore Gesù o a vederLo ogni volta che desiderava, né Lo vedeva tutte le volte che pregava riguardo a qualcosa che non capiva. Non era così. È tanto facile vedere Dio? Egli non appare facilmente alle persone. Il più delle volte, faceva capire le cose a Pietro attraverso l’opera dello Spirito Santo. Perché non riuscite a ottenere ciò che ha ottenuto Pietro? Che cosa dimostra questo, in fin dei conti? Dimostra che la vostra levatura è insufficiente, che non avete alcuna capacità di comprensione e che non siete in grado di capire le cose attraverso la meditazione. Qualunque cosa affrontiate, dovete sempre considerarla secondo la verità contenuta nelle parole di Dio. Se, quando succedono loro delle cose, le persone vivono sempre dentro i propri pensieri e il proprio cervello e gestiscono quelle cose con mezzi umani, allora non acquisiscono nulla. Che cosa pensava Pietro quando gli accadeva qualcosa? Lo considerava e vi meditava sopra secondo le parole del Signore Gesù, e così era in grado di capire la volontà di Dio. In seguito, quando il Signore Gesù fu asceso al cielo, perché Pietro era ancora in grado di capire la volontà di Dio? Ci riusciva attraverso l’illuminazione dello Spirito Santo. Se fosse stato incapace di avvertire l’illuminazione dello Spirito Santo e il Signore Gesù non gli fosse apparso dopo la resurrezione e l’ascesa al cielo, come avrebbe potuto comprendere la volontà di Dio? Dio incarnato non opera come immaginano le persone, guidandole personalmente e incessantemente ogni giorno per perfezionarle. Non è così. C’è la collaborazione dell’opera dello Spirito Santo. Il contributo dello Spirito fa la maggior parte. La carne compie l’opera di guida e, quando essa è completa, lo Spirito Santo illumina le persone affinché comprendano le restanti questioni secondarie. Se la gente non riesce ad afferrare tutto questo ed è in grado di acquisirne solo una parte, non è capace di acquisire ulteriori dettagli e, se non ci riesce, non cambia e non fa alcun progresso.

Non è facile comprendere queste cose per coloro che non hanno sperimentato l’opera o l’illuminazione da parte dello Spirito Santo. Il fatto è che nell’opera e nell’illuminazione dello Spirito Santo c’è uno schema. Ogni volta che si menzionano l’opera e l’illuminazione dello Spirito Santo le persone fraintendono sempre, pensando di dover sopportare molte cose e pagare un alto prezzo prima di poter ottenere l’opera dello Spirito Santo. Questa non è forse una concezione umana? Siccome le persone sono pigre e il loro cuore è molto rozzo, normalmente non si concentrano mai sui sentimenti presenti nel proprio spirito e, quando lì si trova un minimo di luce e di illuminazione, lo liquidano ritenendolo un’inezia. Se vivi tutto il giorno in mezzo ai tuoi affari, attenendoti alle parole, alle dottrine e alle regole, vivendo una vita della carne e di amore romantico, allora lo Spirito Santo non può illuminarti e a guidarti. È impossibile che ci riesca. Devi pregare di più, ricercare l’opera dello Spirito Santo, capire come accoglierla e non lasciarla scivolare via. Prega Dio: “O Dio! Ti prego, opera su di me, rendimi perfetto e cambiami, permettimi di comprendere la Tua volontà in tutte le cose e di sottomettermi alle Tue intenzioni. Il Tuo grande amore e la Tua volontà sono nella Tua salvezza per me. Benché le persone siano ribelli e Ti resistano, benché la loro natura sia quella dei traditori, ora capisco la Tua volontà nel salvare la gente e desidero collaborare con Te. Che Tu mi possa dare più situazioni, prove e privazioni, permettendomi di scorgere la Tua mano in queste avversità e di vedere le Tue azioni, affinché io possa essere una persona capace di comprendere la Tua volontà e di sottomettersi a essa. Fa’ che io non sia dissoluto ma una persona con i piedi ben piantati per terra”. Prega in questo modo e fallo spesso; chiedi allo Spirito Santo di operare sempre su di te e di guidarti. Quando lo Spirito Santo vede che percorri la strada giusta e che ti occupi di ciò di cui dovresti occuparti, ti dà anzitutto alcune situazioni per metterti alla prova e ti sottopone a una prova gravosa per vedere se riesci a superarla. Alcuni potrebbero non essere capaci di sopportarla. Diranno: “O Dio, questa situazione è troppo; non riesco a sopportarla!” Allora avranno fallito in questa questione. Se ritieni davvero che la situazione in cui ti trovi sia troppo per te, allora prega Dio in questo modo: “O Dio, la situazione che mi hai dato è troppo. Non riesco a sopportarla, ma sono disposto a sforzarmi. Per favore, provvedi per me secondo la mia statura e permettimi di capire la Tua volontà, a prescindere che io stia attraversando una sofferenza grave o lieve, senza tradirTi né lamentarmi. Mettimi in grado di sottomettermi completamente, in modo da soddisfarTi. A prescindere che stia attraversando una sofferenza grave o lieve, purché sia la Tua volontà, sono disposto a sottomettermi a essa senza alcuna lamentela. Non voglio andare contro le Tue intenzioni e, indipendentemente da quanto diventi grave la sofferenza, finché riesco a sopportarla, Ti chiedo di darmela”. Devi pregare con fiducia e coraggio. Non fuggire e non indietreggiare. Quando lo Spirito Santo vede che stai percorrendo la strada giusta, che fai perlopiù ciò che sta a te fare, che vuoi realmente Dio nel tuo cuore e che ricerchi la verità, può darti una situazione gravosa e grande forza per superarla, e allora avrai vinto. Infatti, superare una situazione particolarmente pesante è una cosa molto più elevata che semplicemente comprendere alcune parole e dottrine: è questione di rendere testimonianza.

Nella vita di tutti i giorni, le persone entrano in contatto con gente, eventi e cose di tutti i tipi e, se non hanno la verità e non pregano e non la ricercano, allora trovano difficile liberarsi dalla tentazione. Si prendano per esempio le relazioni tra uomini e donne. Alcune persone sono incapaci di resistere a simili tentazioni e cadono non appena affrontano situazioni di questo genere. Questo non dimostra forse che sono di statura troppo piccola? Le persone che non hanno la verità sono penose fino a questo punto e non rendono alcuna testimonianza. Alcuni cadono in tentazione quando incontrano situazioni legate al denaro. Quando vedono qualcun altro che ha denaro, si lamentano: “Come mai quella persona ha così tanti soldi e io sono così povero? Non è giusto!” Si lamentano quando succede loro questo e non riescono ad accettarlo da parte di Dio né a sottomettersi alla Sua orchestrazione e disposizione. Ci sono anche alcune persone che sono sempre concentrate sulla posizione sociale e, quando si trovano di fronte a questo tipo di tentazione, non riescono a superarla. Per esempio, un non credente vuole assumerle per una posizione ufficiale, offrendo loro molti vantaggi, e sono incapaci di restare salde. Pensano: “Dovrei farlo?”. Pregano e meditano, e poi: “Sì, devo farlo!”. Hanno preso la loro decisione, e la loro ricerca non ha più senso. Chiaramente hanno deciso di accettare questa posizione ufficiale e di riceverne i benefici, ma vogliono anche tornare e credere in Dio, temendo di perdere le benedizioni della fede in Lui. Così Lo pregano: “Ti prego, Dio, mettimi alla prova”. Che cosa è rimasto su cui metterti alla prova? Hai già deciso di accettare la posizione ufficiale. Non sei rimasto saldo in questa questione e sei già caduto. Hai ancora bisogno di essere messo alla prova? Non sei degno di essere messo alla prova da Dio. Ne saresti forse all’altezza, con la tua statura penosamente piccola? Ci sono persino alcune persone spregevoli che competono per qualunque vantaggio vedano. Lo Spirito Santo è proprio accanto a loro, intento a osservarle per vedere quali idee esprimano e quale sia il loro atteggiamento, e inizia a metterle alla prova. Alcuni pensano: “Non lo voglio, anche se è un atto della benevolenza di Dio nei miei confronti. Ho già abbastanza, ed Egli me ne dimostra troppa. Non mi importa di essere ben nutrito e ben vestito, mi importa solo di ricercare la verità e di riuscire a guadagnare Dio. La verità che ho ricevuto mi è stata data da Lui gratuitamente. Non sono degno di queste cose”. Lo Spirito Santo esamina il loro cuore e li illumina ancora di più, permettendo loro di capire di più e di essere più fortificati, e rendendo la verità ancora più trasparente per loro. Quelle persone spregevoli, tuttavia, vedono che un beneficio viene distribuito e pensano: “Lotterò per averlo prima che possa farlo chiunque altro. Se lo danno a qualcun altro e non a me, darò loro una bella strigliata e del filo da torcere. Mostrerò loro di che pasta sono fatto e vedremo a chi lo daranno la prossima volta!” Lo Spirito Santo vede che sono persone di questa risma e le rivela. La loro turpitudine viene smascherata e le persone di questo tipo vanno punite. A nulla varranno i loro anni di fede, per quanti possano essere. Costoro non possono acquisire niente! Molte volte, quando lo Spirito Santo mostra benevolenza alle persone, esse la acquisiscono quando non se l’aspettano. Se Dio non ti mostra benevolenza, anche la tua punizione avrà luogo quando non te l’aspetti. Ecco quanto sono pericolose le cose per coloro che non ricercano la verità.

Quando le persone non capiscono le cose che accadono loro e non sanno quale sia la cosa appropriata da fare, qual è la prima cosa che dovrebbero fare? Pregare; la preghiera viene prima di tutto. Che cosa dimostra la preghiera? Che sei devoto, che hai, in un certo qual modo, un cuore che teme Dio e che sai cercare Dio, dimostrando che Lo metti al primo posto. Quando Dio è nel tuo cuore e ha un posto lì dentro, e quando sei in grado di sottometterti a Lui, allora sei un cristiano devoto. Ci sono molti credenti anziani che si inginocchiano in preghiera alla stessa ora e nello stesso luogo ogni giorno. Rimangono inginocchiati per una o due ore ogni volta ma, per quanti anni si siano inginocchiati in questo modo, questo non ha risolto molti dei loro problemi di peccato. Anzitutto mettiamo da parte la questione se questa preghiera religiosa sia utile oppure no. Almeno questi fratelli e sorelle anziani sono un minimo devoti. Su questo punto, sono molto meglio dei giovani. Se vuoi vivere davanti a Dio e sperimentarNe l’opera, la prima cosa che dovresti fare quando ti succede qualcosa è pregare. Pregare non è solo questione di salmodiare sbadatamente frasi imparate a memoria e niente più; non arriverai da nessuna parte in questo modo. Devi esercitarti a pregare con il cuore. Potresti pregare così otto o dieci volte senza ottenere un granché, ma non scoraggiarti. Devi continuare a esercitarti. Prega anzitutto quando ti succede qualcosa. Prima parlane a Dio e lascia che Lui prenda il controllo. Lascia che ti aiuti, lascia che ti guidi e che ti indichi la strada. Questo dimostrerà che hai un cuore che teme Dio e che metti Dio per primo. Quando ti succede qualcosa o affronti qualche difficoltà e sei negativo e ti arrabbi, questa è una manifestazione dell’assenza di Dio nel tuo cuore e della tua mancanza di timore di Dio. Qualunque difficoltà tu affronti nella vita reale, devi presentarti davanti a Dio. La prima cosa da fare è inginocchiarti in preghiera. Questa è la cosa fondamentale. La preghiera dimostra che Dio ha un posto nel tuo cuore. Quando hai dei problemi, guardare a Dio e pregarLo e cercare da Lui dimostra che hai, in un certo qual modo, un cuore che teme Dio; non lo faresti se Dio non fosse nel tuo cuore. Alcune persone dicono: “Ho pregato, eppure Dio non mi ha illuminato!” Non è questo il modo di dirlo. Devi prima vedere se l’intenzione dietro la tua preghiera è giusta. Se cerchi sinceramente la verità e preghi spesso Dio, allora potrebbe esserci una certa questione in cui Dio ti illumina e ti permette di capire. In ogni caso, sarà Dio a farti capire. Se Dio non ti illumina, non sarai in grado di capire da solo. Ci sono alcune cose che il pensiero umano non riesce a raggiungere, a prescindere che tu possieda o meno la capacità di comprensione, e indipendentemente dalla tua levatura. Quando capisci, è forse frutto del tuo pensiero? Con le intenzioni di Dio e dell’opera dello Spirito, se lo Spirito Santo non ti illumina, non troverai nessuno che lo sappia. Lo saprai solo quando Dio Stesso ti dirà cosa intende. Quindi, la prima cosa da fare quando ti succede qualcosa è pregare. Quando preghi, dovresti rivelare a Dio i tuoi pensieri, le tue idee e i tuoi atteggiamenti e cercare la verità da Lui, con una mentalità di sottomissione; questo è ciò che le persone dovrebbero praticare. Non otterrai alcun risultato se ti limiti a farlo meccanicamente, e in quel caso non dovresti lamentarti del fatto che lo Spirito Santo non ti abbia illuminato. Ho notato che alcune persone si limitano a osservare le cerimonie religiose e a svolgere attività religiose nella loro fede in Dio. Nel loro cuore non c’è assolutamente alcun posto per Lui; addirittura negano l’opera dello Spirito Santo. Non pregano né leggono le parole di Dio. Continuano semplicemente a riunirsi in assemblea e nulla più. Questa è forse fede in Dio? Continuano a credere in questo modo, ma non c’è alcun Dio nella loro fede. Dio non è nel loro cuore, non vogliono più pregarLo e non sono più intenzionati a leggerNe le parole. Non sono dunque diventati dei non credenti? Ci sono alcuni leader e lavoratori in particolare che si occupano spesso di affari generali. Non si concentrano mai sull’ingresso nella vita, bensì trattano questo lavoro degli affari generali come il loro compito principale. Non sono diventati nient’altro che dei responsabili delle attività e non svolgono alcun lavoro essenziale che compete ai leader e ai lavoratori. Di conseguenza, dopo aver creduto in Dio per venti o trent’anni, non hanno parole da offrire sulla loro esperienza di vita e non hanno una vera conoscenza di Dio. Sanno solo pronunciare qualche parola e qualche dottrina. Così non sono forse diventati dei falsi leader? Questo perché, nella loro fede in Dio, non si occupano dei doveri che spettano loro e non perseguono la verità. Affidarsi semplicemente alla propria comprensione di alcune parole e dottrine non risolve nulla. Reclamano contro Dio non appena vengono messi alla prova, subiscono una catastrofe o si ammalano. Non hanno autentica conoscenza di sé stessi né possiedono la minima testimonianza esperienziale. Questo dimostra che non hanno perseguito la verità in questi anni di fede in Dio, che si sono occupati solo di cose esteriori e che, di conseguenza, si sono rovinati. Indipendentemente dal numero di anni in cui si crede in Dio, si deve almeno arrivare a comprendere alcune verità se si vuole evitare di cadere, di commettere il male o di essere scacciati. Questo è il minimo di cui le persone dovrebbero essere dotate. Alcuni sono poco entusiasti quando ascoltano i sermoni, e non riflettono sulle parole di Dio. Non cercano la verità qualunque cosa accada loro. Si accontentano di capire le parole e le dottrine, pensando di aver acquisito la verità. Poi, quando arriva una prova, non hanno alcuna conoscenza e i loro cuori sono pieni di rimostranze e di lamentele che non osano pronunciare ad alta voce anche se vorrebbero farlo. Queste persone non sono forse semplicemente molto patetiche? Molti sono costantemente superficiali nel compimento del loro dovere. Non riflettono e non cercano di comprendere sé stessi quando sono sottoposti alla potatura. Non fanno che razionalizzare, e così la loro turpitudine emerge in molti modi diversi, e vengono rivelati e scacciati, incapaci di conoscere sé stessi fino in fondo. Che senso ha allora capire quelle dottrine? Non ha alcun senso. Non importa da quanti anni si creda in Dio, limitarsi a comprendere e a saper esporre la dottrina è inutile. Non si è acquisita la verità, anzi, si è smarriti. Così, quando ti succede qualcosa e preghi Dio ricercando le Sue intenzioni, la chiave è arrivare a una comprensione della verità, se vuoi risolvere il problema. Questo è il percorso corretto e dovresti perseverare coerentemente in tale pratica.

1997

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