30. La cordialità è un criterio adatto per valutare una buona umanità?
Quando ero piccolo, la gente diceva sempre che ero giudizioso e ben educato; in breve, un bravo bambino. Mi arrabbiavo raramente con gli altri e non creavo mai problemi. E lo stesso dopo l’ingresso nella fede: ero piuttosto cordiale con gli altri fratelli e sorelle. Ero tollerante, paziente e affettuoso Ricordo che, in un certo periodo, stavo insegnando ad alcuni membri anziani come usare il computer: ripetevo più volte loro le cose con pazienza. Anche se a volte erano lenti a imparare e io mi spazientivo un po’, mi sforzavo di non darlo a vedere, per paura che gli altri mi ritenessero privo di benevolenza. Di conseguenza, fratelli e sorelle affermavano spesso che avevo una buona umanità e la mia leader mi ha scelto per irrigare i nuovi arrivati, dicendo che solo le persone gentili e pazienti potevano svolgere bene quel dovere. Questo mi ha reso molto soddisfatto di me e ancora più sicuro che essere cordiali e gentili fosse un segno di buona umanità.
In seguito, io e fratello Li Ming collaboravamo nel ruolo di leader della chiesa. Dopo che abbiamo lavorato insieme per un certo periodo, ho notato che lui voleva fare le cose a modo suo ed era un po’ irascibile. Se le cose non andavano come voleva, spesso si arrabbiava. Inoltre, nel suo lavoro non era trasparente, anzi, era spesso ingannevole. Non agiva secondo i princìpi e non proteggeva il lavoro della chiesa. Per un certo periodo ha usato di continuo il suo cellulare per contattare fratelli e sorelle. Sapevo che questo poteva permettere alla polizia di tenerli sotto controllo e creare problemi alla chiesa, e ho pensato più volte di fermarlo, ma proprio quando stavo per parlargli mi trattenevo. Sentivo che, se gli avessi fatto notare direttamente il suo problema, avrebbe potuto pensare che, anche se ero esteriormente mi comportavo da persona gentile, fossi alquanto spietato nelle parole e nelle azioni, e quindi fosse difficile relazionarsi con me. Dopo averci pensato su, ho deciso di scendere a compromessi e di chiedergli semplicemente se stesse usando il cellulare per contattare gli altri fratelli e sorelle o no. Quando non ha ammesso che lo stava facendo, sapevo che stava mentendo, ma non l’ho smascherato né fermato, temendo che questo avrebbe provocato una frattura tra di noi e che gli avrebbe fatto perdere stima di me. In seguito, ho notato che i problemi di Li Ming stavano diventando sempre più gravi. Una volta, alcuni fratelli e sorelle mi hanno detto che sua moglie parlava sempre di dottrina per mettersi in mostra durante le riunioni, non risolveva le questioni concrete e raccontava agli altri di quanto avesse sofferto e si fosse sacrificata nel suo dovere solo per indurli ad ammirarla. Dopo aver indagato sulla cosa, è stato stabilito che non era adatta a essere una leader e che andava rimossa. Quando l’ho riferito a Li Ming, lui si è irritato molto, dichiarando falsa e ingiusta la valutazione di fratelli e sorelle nei confronti della moglie. Addirittura si chiedeva perché indagassimo solamente su sua moglie e non su coloro che avevano segnalato il problema. Sono rimasto sconvolto: non avrei mai immaginato che Li Ming avesse un atteggiamento così negativo. Per cercare di appianare le cose, gli ho detto: “Acquieta il tuo cuore e ricerca le intenzioni di Dio riguardo a questa situazione. Non lasciarti dominare dalle tue emozioni”. Ma lui non mi ha affatto ascoltato e non ha voluto cedere. A causa dell’ostinata opposizione di Li Ming, il problema di sua moglie non è stato risolto. In seguito, Li Ming ha anche rimproverato i fratelli e le sorelle durante una riunione e ha persino portato una sorella alle lacrime con la sua ramanzina. Sentivo che il problema di Li Ming stava diventando molto grave. Gli altri avevano valutato la moglie in modo obiettivo ed equo, basandosi solo sui fatti, ma poiché questo minacciava i suoi interessi, lui si è arrabbiato e li ha attaccati. Aveva un’umanità malvagia! Volevo segnalare il suo problema al nostro leader superiore, ma poi ho pensato: “Non equivarrebbe forse a fare la spia e pugnalarlo alle spalle? Inoltre, il leader lo convocherà sicuramente in comunione se la segnalo: se lui scopre che sono stata io a segnalarlo, cosa penserà di me? Non dirà che lo stavo denigrando alle sue spalle e che possiedo scarsa umanità?” Resomi conto di questo, ho evitato di segnalarlo, ma mi sono sentito un po’ soffocato e addolorato.
In seguito, poiché altre persone l’hanno segnalato, Li Ming è stato finalmente rimosso. Dopo il fatto, il leader superiore mi ha smascherato, dicendo: “Anche se apparentemente vai d’accordo con tutti, non hai autentica lealtà verso Dio. Perché non hai segnalato e fermato Li Ming quando hai notato il suo problema? Come hai potuto non segnalare una questione così cruciale? Vuoi proteggere il lavoro della chiesa o no?” Solo dopo essere stato potato dal mio leader ho aperto gli occhi e ho iniziato a pregare Dio e a riflettere. Mi sono imbattuto in un passo delle parole di Dio che dice: “È necessario un criterio per avere una buona umanità. Non è questione di intraprendere la via della moderazione, non aderire ai principi, sforzarti di non offendere nessuno, cercare di ingraziarti tutti, essere mellifluo e untuoso con chiunque incontri e fare in modo che tutti parlino bene di te. Non è questo il criterio. Allora qual è il criterio? È essere in grado di sottomettersi a Dio e alla verità. È trattare il proprio dovere e ogni genere di persone, eventi e cose secondo i principi e con un senso di responsabilità. Questo è ben visibile a tutti; ognuno lo ha chiaro nel proprio cuore. Inoltre Dio sottopone a scrutinio il cuore degli esseri umani e ne conosce la situazione, uno per uno; chiunque sia, nessuno può imbrogliare Dio. Alcuni si vantano continuamente di possedere una buona umanità, di non parlare mai male degli altri, di non danneggiare mai gli interessi degli altri e affermano di non aver mai bramato la proprietà altrui. Quando c’è una disputa di interessi, addirittura preferiscono subire una perdita piuttosto che approfittare degli altri, e tutti li reputano delle brave persone. Però, nello svolgere il loro dovere nella casa di Dio sono scaltri e viscidi e tramano sempre per il proprio tornaconto. Non pensano mai agli interessi della casa di Dio, non considerano mai urgenti le cose che Dio considera urgenti né pensano come pensa Dio, e non sono mai capaci di accantonare i propri interessi per compiere il proprio dovere. Non rinunciano mai ai propri interessi. Anche quando vedono persone malevole commettere il male, non le smascherano; non hanno principi di alcun genere. Che tipo di umanità è questa? Non una buona umanità. Non prestare attenzione a ciò che dicono tali persone; devi vedere che cosa vivono, cosa rivelano e qual è il loro atteggiamento quando svolgono il loro dovere, nonché qual è lo stato in cui si trovano e cosa amano. Se il loro amore per la fama e il guadagno supera la lealtà verso Dio, supera gli interessi della casa di Dio o supera la considerazione che tali persone dimostrano nei confronti di Dio, allora persone simili sono forse dotate di umanità? No, non sono persone dotate di umanità” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Dando il proprio cuore a Dio si può ottenere la verità”). Attraverso le parole di Dio, ho capito che l’umanità di una persona non può essere giudicata in base a caratteristiche esteriori, come ad esempio se abbia o no un carattere mite o se sappia interagire con loro in modo armonioso, ma piuttosto al suo atteggiamento verso Dio e la verità, al fatto che sia responsabile nel proprio dovere e che si schieri dalla parte di Dio e agisca secondo la verità principi quando affronta le questioni. In passato, pensavo di possedere un’umanità decorosa. Esteriormente ero gentile ed ero di personalità cordiale, ma quando ho notato che Li Ming usava il cellulare per contattare fratelli e sorelle, cosa che comprometteva la sicurezza della chiesa, temevo che farglielo notare apertamente potesse rovinare il nostro rapporto, e quindi mi sono limitato a fargli un richiamo lieve e delicato. Quando non ha ammesso il suo comportamento, non l’ho smascherato né fermato. Ho pensato tra me e me: “Se qualcosa va storto, non potrà dire che io non l’abbia richiamato”. Avevo pensato che questo modo di agire non avrebbe danneggiato la mia immagine e mi avrebbe assolta dalla responsabilità di eventuali problemi. Pensavo solo ai miei interessi, al mio prestigio e alla mia immagine, senza badare al lavoro della chiesa o alla sicurezza dei fratelli e delle sorelle. Ero così egoista e propenso all’inganno! Quando ho visto Li Ming reagire emotivamente e attaccare gli altri per la questione della moglie, avrei dovuto riferirlo subito al nostro leader superiore, ma temevo che lui pensasse che lo stessi pugnalando alle palle, così ho taciuto. Mi sono fatta da parte e ho lasciato che Li Ming si scatenasse, il che ha avuto un’influenza negativa sul lavoro della chiesa e ha causato attacchi e danni ai fratelli e alle sorelle. Dov’era la mia umanità? Considerando le mie azioni alla luce delle parole di Dio di giudizio e smascheramento, mi sono sentito molto in colpa. Avevo sempre pensato di possedere una buona umanità, ma grazie alla rivelazione delle parole di Dio e all’esposizione dei fatti la mia percezione di me stesso è cambiata completamente. Esteriormente ero gentile, ma quella gentilezza celava un’intenzione spregevole. Mi preoccupavo solo dei miei interessi personali e non proteggevo affatto il lavoro della chiesa. Simulavo gentilezza e cercavo di piacere a tutti. Ero una persona propensa all’inganno, falsamente pia. Da allora, non ho più osato pensare a me come a una persona dotata di buona umanità. In seguito, mi sono imbattuto in un altro passo delle parole di Dio: “L’essenza di un buon comportamento come l’essere disponibili e affabili può essere descritta in una parola: finzione. Questo buon comportamento non origina dalle parole di Dio, né è il risultato della pratica della verità o dell’agire secondo i principi. Da che cosa è prodotto? Nasce dalle motivazioni, dalle trame, dalla finzione, dalla simulazione, dall’inganno. Quando le persone si aggrappano a questi buoni comportamenti, l’obiettivo è quello di ottenere ciò che desiderano; se non fosse così, non si affliggerebbero mai in questo modo e non vivrebbero in contrasto con i propri desideri. Cosa significa vivere in contrasto con i propri desideri? Significa che la loro vera natura non è così ben educata, priva di malignità, amorevole, gentile e virtuosa come si pensa. Non vivono in base alla coscienza e alla ragione, ma per soddisfare un certo scopo o una certa richiesta. Com’è la vera natura dell’uomo? È confusa e ignorante. Senza le leggi e i comandamenti promanati da Dio, le persone non avrebbero idea di cosa sia il peccato. Non è forse così che era un tempo l’umanità? Solo quando Dio ha promulgato le leggi e i comandamenti le persone hanno avuto una qualche concezione del peccato. Ma non possedevano ancora il concetto di giusto e sbagliato, o di positivo e negativo. E come potevano, in tal caso, conoscere i principi corretti secondo cui parlare e agire? Potevano forse sapere in quali modi di agire, quali buoni comportamenti dovevano essere presenti nell’umanità normale? Potevano sapere che cosa produce un comportamento veramente buono, che tipo di strada avrebbero dovuto seguire per vivere una sembianza umana? No. A causa della loro natura satanica e dei loro istinti, le persone potevano solo simulare e fingere di vivere in modo decoroso e dignitoso, cosa che ha dato origine a inganni come essere istruiti e ragionevoli, gentili e raffinati, cortesi, rispettare gli anziani e prendersi cura dei giovani, essere affabili e disponibili; così sono emersi questi tranelli e queste tecniche di inganno. E, una volta che sono emersi, le persone si sono aggrappate selettivamente a diversi di essi. Alcuni hanno scelto di essere affabili e disponibili, altri di essere istruiti e ragionevoli, gentili e raffinati, altri ancora di essere cortesi, di rispettare gli anziani e di prendersi cura dei giovani, e alcuni hanno scelto di essere tutte queste cose. Eppure Io ho un termine per definire le persone che assumono questi buoni comportamenti. Qual è questo termine? ‘Pietre lisce’. Cosa sono le pietre lisce? Sono quelle pietre lisce che si trovano nei fiumi e che sono state levigate e smussate dallo scorrere dell’acqua per anni e anni. Anche se non ci si fa male a calpestarle, se non si presta attenzione possono far scivolare. Nell’aspetto e nella forma queste pietre sono molto belle ma, una volta portate a casa, sono del tutto inutili. Dispiace molto buttarle via, ma non ha nemmeno senso conservarle: ecco cos’è una ‘pietra liscia’. A Me, le persone con questi comportamenti apparentemente buoni risultano tiepide. Si fingono buone esteriormente, ma non accettano affatto la verità; dicono cose belle, ma non fanno nulla di concreto. Non sono altro che pietre lisce. Se condividi con loro sulla verità e sui principi, ti parleranno dell’essere gentili e raffinati, e dell’essere cortesi. Se ragioni con loro sul discernimento degli anticristi, ti parleranno di rispettare gli anziani e di prendersi cura dei giovani, dell’essere istruiti e ragionevoli. Se dici loro che devono esserci dei principi nel comportamento di un individuo, che questi nell’assolvere il proprio dovere deve ricercarli e non agire arbitrariamente, quale sarà il loro atteggiamento? Diranno: ‘Agire secondo le verità principi è un’altra questione. Io voglio solo essere istruito e ragionevole e che gli altri approvino le mie azioni. Fintanto che rispetto gli anziani e mi prendo cura dei giovani e ho l’approvazione degli altri, questo sarà sufficiente’. Si preoccupano solo di comportarsi bene, non si concentrano sulla verità” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità I, “Cosa significa perseguire la verità (3)”). Attraverso le parole di Dio, ho capito che essere cordiali e disponibili, un comportamento approvato dalla cultura tradizionale, è in sostanza solo una finzione. Chi si comporta in questo modo si sta solamente infiocchettando per bene, sta simulando per ottenere l’ammirazione delle persone e indurle con l’inganno a rispettarlo e lodarlo. È solo cospirazione e tranelli, e agire in questo modo rende tali persone degli impostori. Mi sono anche reso conto che il motivo per cui ero ancora così egoista e propenso all’inganno, pur avendo perseguito un buon comportamento per tutti quegli anni, era che dietro a tutto ciò si celavano intenzioni malvagie. Volevo fare buona impressione sulle persone, in modo che mi rispettassero e lodassero. Fin da piccolo, ero stato condizionato e istruito dalla cultura tradizionale a dare importanza alla buona condotta. Pensavo che una buona condotta mi avrebbe fatto guadagnare le lodi delle persone intorno a me. Dopo l’ingresso nella fede, ho continuato a cercare di essere una persona cordiale e disponibile e di godere di prestigio e di una buona immagine tra i fratelli e le sorelle, soprattutto quando collaboravo con Li Ming. Ho notato che ha usato il telefono per contattare i fratelli e le sorelle diverse volte, violando i principi, mettendo in pericolo fratelli e sorelle e ignorando gli interessi della chiesa, quindi avrei dovuto smascherarlo e fermarlo, ma temevo che si sarebbe fatto una cattiva impressione di me, così ho lasciato correre. Ho visto chiaramente che Li Ming proteggeva la moglie e addirittura opprimeva i fratelli e le sorelle, e che non si trattava di un semplice caso di corruzione. Possedeva un’umanità malvagia, non era adatto a essere un leader e avrebbe dovuto essere segnalato subito. Invece, ho scelto ancora una volta di tacere per proteggere il mio prestigio e la mia immagine. A questo scopo, ho sputato nel piatto in cui mangiavo. Non ho affatto protetto gli interessi della chiesa. Ho acquisito profonda consapevolezza del fatto che cercare di essere cordiale e disponibile non solo non mi aiutava a cambiare la mia indole corrotta, ma mi rendeva in realtà sempre più egoista e propenso all’inganno. Miravo a comportarmi bene invece di praticare la verità, simulando per nascondere le mie spregevoli intenzioni e far credere a tutti che possedessi la verità realtà e che fossi amorevole e gentile, convincendoli con l’inganno a fidarsi di me e a darmi il loro rispetto e la loro approvazione. Ero sul cammino dei farisei falsamente pii e mi stavo opponendo a Dio. Se avessi continuato così, Dio mi avrebbe condannato ed eliminato.
Poi, ho letto altri due passi delle parole di Dio che dicevano: “E qual è la conseguenza quando le persone pensano sempre ai loro interessi, quando cercano sempre di proteggere il loro orgoglio e la loro vanità, quando rivelano un’indole corrotta eppure non cercano la verità per eliminarla? È che non hanno accesso alla vita, che mancano di autentiche testimonianze esperienziali. E questo è pericoloso, non è vero? Se non pratichi mai la verità, se non hai testimonianze esperienziali, a tempo debito verrai rivelato ed eliminato. Che utilità hanno nella casa di Dio le persone prive di testimonianze esperienziali? Sono destinate a svolgere male qualsiasi dovere e non saranno in grado di fare nulla in modo adeguato. Non sono semplicemente spazzatura? Se, dopo anni di fede in Dio, le persone non mettono mai in pratica la verità, esse sono miscredenti; sono persone malevole. Se non metti mai in pratica la verità e se le tue trasgressioni diventano sempre più numerose, allora il tuo esito è segnato. È evidente che tutte le tue trasgressioni, la strada sbagliata che percorri e il tuo rifiuto di pentirti, tutto questo si traduce in una moltitudine di azioni malvagie; e così il tuo esito consisterà nell’andare all’inferno: sarai punito. Pensate forse che sia una questione di poco conto? Se non sei stato punito, non puoi avere la percezione di quanto sia terrificante. Quando arriverà il giorno in cui veramente affronterai la calamità e ti troverai di fronte alla morte, sarà troppo tardi per i rimpianti. Se, nella tua fede in Dio, non accetti la verità e se credi in Dio da anni ma non c’è stato alcun cambiamento in te, la conseguenza finale è che sarai eliminato e abbandonato” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). “Le persone hanno un vero fondamento solo quando agiscono e si comportano in base alle parole di Dio. Se non si comportano in base alle parole di Dio e si concentrano solo sul fingere di comportarsi bene, possono forse diventare brave persone? Assolutamente no. Le buone dottrine e i buoni comportamenti non possono cambiare l’indole corrotta dell’uomo, né possono cambiarne l’essenza. Solo la verità e le parole di Dio possono cambiarne l’indole corrotta, i pensieri e le opinioni e diventare la sua vita. […] Su cosa dovrebbero basarsi i discorsi e le azioni delle persone? Sulle parole di Dio. Quali sono dunque gli standard e i requisiti stabiliti da Dio per i discorsi e le azioni delle persone? (Che siano costruttivi per gli altri.) Esatto. Essenzialmente, devi dire la verità, parlare in modo sincero ed essere di aiuto al prossimo. I tuoi discorsi devono quanto meno essere edificanti per le persone, e non ingannarle, fuorviarle, prendersi gioco di loro, deriderle, dileggiarle, schernirle, limitarle, smascherare le loro debolezze o ferirle. Questa è l’espressione della normale umanità. È la virtù dell’umanità. […] Inoltre, in alcuni casi particolari, diventa necessario smascherare direttamente gli errori degli altri e potarli, in modo che acquisiscano la conoscenza della verità e desiderino pentirsi. Solo allora si ottiene l’effetto desiderato. Questo modo di praticare è di grande beneficio per le persone. È per loro costruttivo e un autentico aiuto, non è vero?” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità I, “Cosa significa perseguire la verità (3)”). Le parole di Dio mi hanno allarmato, e ho provato timore. Se qualcuno sceglie di difendere continuamente i propri interessi e non pratica mai la verità, accumulerà sempre più trasgressioni, e alla fine verrà smascherato ed eliminato da Dio. Pensavo a me stessa; neanche quando ho visto la sicurezza dei miei fratelli e sorelle minacciata e il lavoro della chiesa compromesso, ho sostenuto i principi e protetto il lavoro della chiesa, cercando invece di essere sempre una cosiddetta brava persona. Anche se mi guadagnavo il rispetto e l’approvazione degli altri, agli occhi di Dio ero un malfattore e alla fine Egli mi avrebbe sdegnato e punito. Rendermi conto di queste conseguenze mi ha gettato nel terrore ed ero pronto a correggere il mio perseguimento errato. Le parole di Dio mi hanno anche mostrato il corretto percorso di pratica. Solo agendo e parlando secondo le parole di Dio possiamo essere d’aiuto e istruttivi per gli altri. Non importa come ci esprimiamo, se con voce dura o gentile, o quanto tatto abbiamo con le nostre parole. Ciò che conta di più è parlare in un modo che sia istruttivo per i fratelli e le sorelle. Purché si tratti della persona giusta, che sa accettare la verità, dobbiamo aiutarla con amore. Se non comprende la verità e danneggia il lavoro, possiamo condividere con lei per fornirle guida e sostegno. Se dopo la comunione non mostra comunque un vero miglioramento, possiamo potarla, mettendo a nudo l’essenza del suo problema. Anche se sembra duro o insensibile verso i suoi sentimenti, questo modo di agire può davvero aiutarla e sostenerla. Se si tratta di anticristi o di persone malvagie che intralciano il lavoro della chiesa, dobbiamo prendere posizione per smascherarli e fermarli o segnalarli ai nostri superiori per sostenere il lavoro della chiesa e impedire che i fratelli e le sorelle siano disturbati e fuorviati. Solo così si pratica realmente la verità, dimostrando vera umanità e gentilezza. Dio ha inoltre corretto una visione fallace che avevo. Pensavo che segnalare qualcuno per aver violato i principi fosse fare la spia, pugnalarlo alle spalle o una slealtà. Era un’opinione sbagliata. In realtà, farlo protegge il lavoro della chiesa ed è una buona azione. Li Ming aveva un grave problema che stava avendo un impatto sul lavoro della chiesa, nonché limitando e danneggiando i fratelli e le sorelle, e si trattava di una questione di principio attinente al lavoro della chiesa; avrei dovuto parlarne subito con i leader superiori o addirittura segnalarlo. Non avrebbe significato pugnalarlo alle spalle, ma proteggere il lavoro della chiesa. Dopo che ho capito questo, tante delle mie preoccupazioni sono svanite e mi sono sentito molto più sereno.
Un giorno, qualcuno ha riferito che un fratello era continuamente negligente ed eludeva qualsiasi avversità durante il suo lavoro, e dopo che gli altri glielo hanno fatto notare e lo hanno potato più volte, comunque non voleva accettarlo. Sulla base dei principi, abbiamo deciso che avremmo dovuto destituirlo e analizzare chiaramente i suoi problemi perché riflettesse su di sé. In quel momento, ho pensato: “Analizzare i problemi di una persona al suo posto rischia di offenderla. Potrei lasciare che la mia collaboratrice condivida con lui e restarne fuori. Altrimenti potrei fare una cattiva impressione su di lui”. Ma poi mi sono di colpo reso conto che stavo di nuovo cercando di proteggere il mio prestigio e la mia immagine. Ho ricordato le parole di Dio, che dicono: “Per tutti coloro che svolgono un dovere, indipendentemente da quanto profonda o superficiale sia la loro comprensione della verità, il modo più semplice di praticare l’accesso alla verità realtà è pensare agli interessi della casa di Dio in ogni cosa e abbandonare i propri desideri egoistici, gli intenti personali, le proprie motivazioni, l’orgoglio e il prestigio. Mettere gli interessi della casa di Dio al primo posto è il minimo che si dovrebbe fare” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Libertà e liberazione si possono guadagnare solo liberandosi della propria indole corrotta”). Le parole di Dio mi hanno mostrato un percorso di pratica. Di fronte ai problemi, dobbiamo mettere da parte i nostri desideri e la nostra reputazione, dare priorità agli interessi della chiesa e considerare le intenzioni di Dio. Questo è l’unico modo onesto di agire e sarà lodato da Dio. Una volta comprese le richieste di Dio, mi sentivo motivato, e così ho analizzato in dettaglio il comportamento di quel fratello secondo le parole di Dio. Praticare in questo modo mi ha fatto sentire davvero a mio agio. Ho capito che solo mettendo in pratica la verità possiamo ottenere pace e felicità autentiche.
Questa esperienza mi ha colmato di gratitudine verso Dio. È stata la parola di Dio ad aiutarmi a capire quanto sia assurdo essere cordiali e disponibili, come la cultura tradizionale promuove, e quanto esserlo danneggi le persone, e a permettermi di sperimentare il riscatto e il sollievo che derivano dal liberarsi dai vincoli e dalle catene della cultura tradizionale. Rendo grazie a Dio per la Sua salvezza!