41. L’invidia è una cosa spregevole
Nel giugno del 2021 ho iniziato il tirocinio per l’irrigazione dei neofiti. Sapendo di avere molte mancanze, pregavo spesso Dio e mi dedicavo a nutrirmi delle Sue parole. Nel giro di poco tempo, sono giunto a comprendere alcune verità principi e sono riuscito a fare un po’ di luce sui problemi nella mia condivisione. Tutti i miei fratelli e le mie sorelle dicevano che condividevo molto bene. Sebbene dicessi: “Lode a Dio! È stata tutta un’illuminazione di Dio”, mi sentivo piuttosto soddisfatto. Ero sempre il membro più in vista a ogni riunione e tutti gli altri mi guardavano con ammirazione, cosa che mi entusiasmava ancora di più a svolgere attivamente il mio dovere. In seguito, sono stato affiancato al fratello Xiang Ming che, essendo nuovo alla fede, non sapeva ancora bene come condividere la verità. All’inizio del suo tirocinio gli era piuttosto difficile innaffiare i nuovi arrivati, ma era determinato a perseguire la verità e progrediva rapidamente. Era anche un tipo molto schietto, che si apriva e si metteva a nudo quando rivelava segni di corruzione; si concentrava inoltre sulla ricerca della verità e sulla riflessione per conoscere sé stesso quando incontrava dei problemi. Tutti i fratelli e le sorelle lo ritenevano una persona dedita alla ricerca della verità. Quando me ne sono accorto, mi sono sentito leggermente minacciato: “Xiang Ming è davvero ambizioso: se continua così, mi raggiungerà in un batter d’occhio. E allora chi mi ammirerà? Così non va bene, devo munirmi velocemente della verità. Non posso permettergli di superarmi”. Dopo di che, ho lavorato ancora più intensamente di prima.
Un giorno, Xiang Ming mi ha detto: “Compiendo il mio dovere accanto ai fratelli e alle sorelle ho compreso molte verità e mi sento così felice e liberato. Vorrei tanto lasciare il mio lavoro e iniziare a compiere il mio dovere a tempo pieno, ma ci sono alcuni ostacoli sul mio cammino e non sono sicuro del modo in cui procedere”. A quelle parole, ho subito pensato: “Se inizia a svolgere il suo dovere a tempo pieno, progredirà ancora più velocemente e mi raggiungerà in poco tempo. Cosa farò se gli altri inizieranno ad ammirarlo e io rimarrò indietro? Sarebbe meglio se aspettasse ancora un po’ prima di lasciare il suo lavoro”. Così gli ho detto: “Dobbiamo praticare la sottomissione e l’attesa. Prega Dio e Lui ti preparerà un momento opportuno”. Tuttavia, dopo avere pronunciato quelle parole, mi sono sentito un po’ in colpa. Ho pensato: “Non sto forse impedendo volutamente a Xiang Ming di perseguire la verità?” Ma essendo ancora preoccupato che potesse minacciare il mio prestigio, non ho aggiunto altro. Dopo di che, Xiang Ming è riuscito a risolvere i suoi problemi affidandosi a Dio e, trascorsa appena una settimana, ha lasciato il suo lavoro. Quando l’ho saputo, non solo non ero felice per Xiang Ming, ma mi sono sentito un po’ abbattuto. Temendo che Xiang Ming potesse mettermi in ombra, tenevo alcune cose per me quando collaboravamo. Quando, durante le devozioni, leggevo passi delle parole di Dio attinenti al suo stato, non li condividevo con lui come avevo fatto in passato. Quando mi si rivolgeva con domande sui suoi problemi, non condividevo con lui tutte le mie intuizioni, pensando: “Mi ci sono voluti due anni solo per raggiungere queste poche intuizioni. Se gli dico tutto, progredirà troppo in fretta e tutti i fratelli e le sorelle lo ammireranno. Cosa faccio se questo accade?” Dopo qualche tempo, io e Xiang Ming siamo diventati meno uniti. Abbiamo smesso di parlarci apertamente e non ci siamo più aiutati a vicenda. Interagivamo raramente, tranne quando era necessario nello svolgimento dei nostri doveri. Il mio stato è leggermente peggiorato e non percepivo un chiaro senso di illuminazione quando mi nutrivo delle parole di Dio. A quel tempo, però, non vedevo nulla di sbagliato nel mio stato e non mi presentavo al cospetto di Dio per cercare e riflettere.
In seguito, per via delle esigenze del lavoro, io e Xiang Ming abbiamo dovuto dividerci e irrigare i neofiti separatamente. Quanto ho saputo che ci saremmo divisi, ho segretamente esultato: “D’ora in poi non dovrò più preparare contenuti per le riunioni insieme a lui. È ovvio che senza il mio aiuto non progredirà così velocemente. Devo continuare ad applicarmi, migliorare i miei risultati e impedirgli di raggiungermi. Tutti vedranno che è incompetente e tutti i suoi sforzi saranno vani”. Una volta, dopo una riunione, io e Xiang Ming stavamo tornando a casa e abbiamo parlato di come stavano andando le nostre riunioni con i nuovi arrivati. Mi ha detto che si sentiva molto giù perché alcuni dei neofiti di cui era responsabile non partecipavano alle riunioni e non era riuscito ad irrigarli efficacemente. Nel sentirglielo dire, ho pensato: “Ha dei problemi e sta diventando negativo: devo subito aiutarlo”. Ma allo stesso tempo, mi sentivo anche segretamente felice, perché pensavo: “La mia riunione di oggi è andata piuttosto bene e il leader ha detto che ho condiviso davvero bene”. Allora Xiang Ming mi ha chiesto come fosse andata la mia riunione. Mi sono reso conto che se gli avessi detto che era andata bene, sarebbe diventato ancora più negativo, ma non ho potuto fare a meno di vantarmi un po’. Volevo mostrargli quanto più avanti fossi rispetto a lui e abbassargli il morale. Così, con tono autocompiaciuto, gli ho risposto: “In effetti, la mia riunione è andata molto bene”. Al che, Xiang Ming è apparso ancora più depresso e non ha aggiunto altro. Vedendo la sua espressione sconsolata, mi sono sentito un po’ in colpa e ho pensato: “Perché non sono riuscito a tenere la bocca chiusa? Questo non si ripercuoterà sull’entusiasmo di Xiang Ming per il suo lavoro? Ho fatto una cosa terribile!” Una volta giunti a casa, abbiamo condiviso ancora un po’, ma lo stato di Xiang Ming non è migliorato. Ho pensato: “Ho condiviso con lui nel miglior modo possibile, quindi non posso farci niente se il suo stato lascia ancora a desiderare”.
Alcuni giorni dopo, mentre tornavamo a casa dopo le nostre riunioni, ho chiesto a Xiang Ming come fosse andata la sua. Mi ha detto che aveva condiviso le parole di Dio sul problema dei nuovi arrivati che non vogliono partecipare alle riunioni e che era andata bene. La sua risposta mi ha fatto sentire un po’ triste, perché significava che non potevo contrapporre il successo della mia riunione all’esito meno efficace della sua. È così, ho subito evidenziato i problemi della sua condivisione, col risultato di far sprofondare di nuovo il suo stato nell’avvilimento, dopo che era finalmente un po’ migliorato. Xiang Ming ha risposto: “Questo è tutto ciò che so in questo momento e posso condividere con i neofiti solo sulla base di ciò che so”. A queste parole, mi sono sentito un po’ in colpa, perché ho pensato: “Sto di nuovo smorzando l’entusiasmo di Xiang Ming! Considerato che è relativamente nuovo alla fede, il fatto che riesca a ottenere dei risultati dalle riunioni è un segno di progresso. Dovrei incoraggiarlo”. Volevo davvero scusarmi con lui, ma mi sentivo in imbarazzo ed ero preoccupato di ciò che avrebbe pensato di me. Se glielo avessi detto, avrebbe pensato che ero una persona malvagia? Dopo aver riflettuto a lungo sulla questione, alla fine ho deciso di non dirgli nulla. Mentre camminavamo verso casa, mi sono chiesto: “Perché ho voluto smorzare l’entusiasmo di qualcuno in questo modo?” Mi sono reso conto che non sopportavo di assistere al successo di un’ altra persona e che ero diventato invidioso di Xiang Ming. Temevo che, se avesse migliorato il proprio stato e avesse cominciato a ottenere buoni risultati, i fratelli e le sorelle avrebbero cominciato ad ammirarlo e a elogiarlo, dimenticandosi del tutto di me. Per assicurarmi che non si distinguesse, l’avevo attaccato e reso negativo. Quando me ne sono accorto, ho provato un terribile senso di colpa. Appena rientrato a casa, ho pregato Dio, dicendoGli che ero pronto a pentirmi e a cambiare, e chiedendoGli di aiutarmi a riconoscere la mia indole corrotta.
Nel mezzo della mia ricerca, mi sono imbattuto in alcune parole di Dio: “Alcuni hanno sempre paura che gli altri siano migliori o al di sopra di loro, che gli altri siano riconosciuti mentre loro vengono trascurati, e ciò li induce ad attaccare e a escludere gli altri. Questo non è un esempio di invidia nei confronti delle persone con talento? Non è egoista e spregevole? Che razza di indole è questa? È malignità! Coloro che pensano solo ai propri interessi, che soddisfano soltanto i propri desideri egoistici senza pensare agli altri né considerare gli interessi della casa di Dio hanno una cattiva indole e Dio non prova alcun amore per loro” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Libertà e liberazione si possono guadagnare solo liberandosi della propria indole corrotta”). “Se qualcuno afferma di amare e di perseguire la verità, ma essenzialmente il suo obiettivo è quello di distinguersi, di mettersi in mostra, di indurre gli altri a stimarlo, di raggiungere i propri interessi, e se non assolve il suo dovere al fine di sottomettersi a Dio o di soddisfarLo, bensì per ottenere fama, guadagno e prestigio, allora il suo è un perseguimento illegittimo. Stando così le cose, quando si tratta del lavoro della chiesa, le azioni di simili persone costituiscono un ostacolo o aiutano a portarlo avanti? Sono chiaramente un ostacolo; non vi apportano alcun avanzamento. Alcuni sventolano la bandiera dell’eseguire il lavoro della chiesa eppure perseguono la propria fama, il proprio guadagno e il proprio prestigio, conducono un’operazione personale, si creano il proprio piccolo gruppo, il proprio piccolo regno: sono forse un tipo di persona che sta svolgendo il proprio dovere? Tutto il lavoro che svolgono sostanzialmente intralcia, disturba e danneggia il lavoro della chiesa. Quali sono dunque le conseguenze del loro perseguimento di fama, guadagno e prestigio? In primo luogo, esso influisce sul modo in cui i prescelti di Dio si nutrono normalmente delle parole di Dio e su come comprendono la verità, ostacola il loro ingresso nella vita, impedisce loro di accedere alla giusta via della fede in Dio e li conduce sul sentiero sbagliato, cosa che li danneggia e li porta alla rovina. E che effetto ha in definitiva sul lavoro della chiesa? Lo disturba, danneggia, lo distrugge. Queste sono le conseguenze provocate dal perseguimento di fama, guadagno e prestigio. Svolgere il proprio dovere in questo modo non può forse definirsi come percorrere il cammino di un anticristo? […] Il problema delle persone che perseguono i propri interessi personali è che gli obiettivi che perseguono sono quelli di Satana, obiettivi malvagi e ingiusti. Quando le persone perseguono interessi personali come la fama, il guadagno e il prestigio, diventano inconsapevolmente un canale di Satana, un suo mezzo e, per di più, una sua incarnazione. Costoro ricoprono un ruolo negativo nella chiesa; l’effetto che hanno sul lavoro della chiesa, sulla normale vita della chiesa e sul normale perseguimento dei prescelti di Dio è quello di disturbare e compromettere; hanno un effetto avverso e negativo” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte prima”). Le parole di Dio erano una perfetta esposizione del mio stato in quel momento. Quando mi ero accorto che Xiang Ming stava compiendo rapidi progressi nella sua vita e che tutti i fratelli e le sorelle lo ammiravano, avevo temuto che mi mettesse in ombra, privandomi dell’ammirazione degli altri. Per questo motivo mi ero distanziato di proposito da lui. Quando avevo ricevuto illuminazione nutrendomi delle parole di Dio, non avevo voluto condividerla con lui. Quando aveva espresso il desiderio di dedicarsi a tempo pieno ai suoi doveri, avevo volutamente affermato alcune cose per cercare di trattenerlo dal farlo. Quando aveva incontrato delle difficoltà nello svolgimento del suo dovere, non aveva ottenuto buoni risultati ed era diventato avvilito, mi ero persino vantato davanti a lui di quanto bene stesse andando il mio lavoro, rendendolo ancora più avvilito. In seguito, quando aveva finalmente iniziato a cambiare il suo stato e a fare progressi, l’avevo attaccato di proposito, mettendo in evidenza i difetti della sua condivisione. Non ero forse invidioso di una persona di talento, proprio come avevano rivelato le parole di Dio? Avendo considerato unicamente la mia reputazione e il mio prestigio, non mi ero reso conto che il fatto di vivere nella negatività avrebbe influenzato il lavoro di irrigazione di Xiang Ming e impedito ai nuovi arrivati di fare progressi nella loro vita. Ero ben consapevole dell’importanza del lavoro di irrigazione, ma avevo ugualmente attaccato Xiang Ming. Non stavo forse agendo come uno dei lacchè di Satana, disturbando e distruggendo il lavoro della chiesa? Com’ero egoista, spregevole e crudele! La chiesa mi aveva affiancato a Xiang Ming in modo che potessimo integrarci a vicenda, con i nostri punti di forza e di debolezza, e irrigare bene i nuovi arrivati. Ma non solo non avevo imparato nulla dai punti di forza di Xiang Ming, impedendo che ci aiutassimo l’un l’altro e che entrassimo insieme nella verità, ma ero anche colmo di invidia e risentimento nei suoi confronti e non volevo condividere con lui la verità che conoscevo per paura che mi superasse. Ero bloccato in uno spregevole stato di invidia e egoismo. Non c’è da stupirsi che il mio cuore fosse diventato scuro e triste e che, quando mi nutrivo delle parole di Dio, non riuscissi a trarne alcuna chiara illuminazione. Dio mi aveva voltato le spalle. Mi trovavo in uno stato davvero precario e dovevo pentirmi dinanzi a Dio il più presto possibile.
In seguito, mi sono imbattuto in alcune parole di Dio: “La soppressione pubblica delle persone, la loro esclusione, gli attacchi contro di esse e l’esposizione dei loro problemi da parte degli anticristi sono tutti obiettivi mirati. Senza dubbio, costoro usano mezzi come questi per prendere di mira chi persegue la verità e può distinguerli. Facendo cedere queste persone, raggiungono l’obiettivo di rafforzare la propria posizione. Attaccare ed escludere le persone in questo modo ha una natura maligna. C’è aggressività nel loro linguaggio e nel loro modo di parlare: esposizione, condanna, diffamazione e malvagia calunnia. Essi distorcono persino i fatti, parlando di cose positive come se fossero negative e di cose negative come se fossero positive. Invertendo il nero e il bianco e confondendo il giusto e lo sbagliato in questo modo, gli anticristi raggiungono lo scopo di sconfiggere le persone e di rovinare il loro nome. Quale mentalità dà luogo a questo attacco e all’esclusione di chi dissente? La maggior parte delle volte, ciò deriva da una mentalità gelosa. In un’indole maligna, la gelosia porta con sé un forte odio; e, come risultato della loro gelosia, gli anticristi attaccano ed escludono le persone. In una situazione come questa, se gli anticristi sono smascherati, se vengono denunciati, perdono il loro prestigio e subiscono un attacco nella loro mente essi non si sottometteranno né saranno felici di questo, e sarà ancora più facile per loro sviluppare una forte mentalità vendicativa. La vendetta è un tipo di mentalità, ed è anche un tipo di indole corrotta. Quando gli anticristi vedono che le azioni compiute da qualcuno sono dannose per loro, che altri sono più capaci di loro o che le affermazioni e i suggerimenti di qualcuno sono più saggi o più elevati dei loro, e che tutti sono d’accordo con le asserzioni e i suggerimenti di quella persona, essi sentono che la loro posizione è minacciata, la gelosia e l’odio sorgono nei loro cuori, ed essi attaccano e si vendicano. Quando compiono le loro vendette, di solito gli anticristi sferrano un attacco preventivo al loro bersaglio. Attaccano e fanno crollare le persone in modo proattivo, fino a quando l’altra parte soccombe. Solo allora sentono di essersi sfogati. In quali altri modi si manifestano questi attacchi ed esclusioni delle persone? (Sminuendo gli altri.) Sminuire gli altri è uno dei modi in cui ciò si manifesta; non importa quanto bene tu faccia il tuo lavoro, gli anticristi continueranno a sminuirti o a condannarti finché non sarai negativo e debole e non riuscirai a sopportare. A quel punto saranno felici e avranno raggiunto il loro scopo” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 2: Attaccano ed escludono i dissidenti”). “Tutto ciò che gli anticristi fanno ha lo scopo di conquistare i cuori delle persone, attaccare ed escludere i dissidenti, consolidare il proprio prestigio, agguantare il potere e controllare gli altri. Qual è la natura di queste azioni? Stanno praticando la verità? Stanno guidando i prescelti di Dio affinché accedano alle Sue parole e al Suo cospetto? (No.) Allora, cosa stanno facendo? Si contendono con Dio il Suo popolo eletto, competono per il cuore altrui e cercano di fondare il proprio regno indipendente. Chi dovrebbe avere un posto nel cuore delle persone? Dio dovrebbe averlo. Ma tutto ciò che fanno gli anticristi è esattamente il contrario. Non permettono a Dio o alla verità di avere un posto nel cuore delle persone; al contrario, vogliono che ad averlo siano l’uomo, gli anticristi in quanto leader, e Satana” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 1: Cercano di conquistare il cuore delle persone”). Attraverso le parole di Dio ho imparato che gli anticristi invidiano chi ha più talento di loro. Attaccano ed escludono gli altri al fine di salvaguardare e rafforzare il proprio prestigio. In sostanza, vogliono un posto nel cuore di tutti e si contendono le persone con Dio. Non mi ero forse comportato così con Xiang Ming? Proprio quando cominciava a ottenere dei risultati nel suo dovere e stava diventando meno negativo, avevo volutamente messo in evidenza gli errori nel suo lavoro e gli avevo chiesto di attenersi a un livello che non era ancora in grado di raggiungere. Facendogli credere che il lavoro di irrigazione fosse difficile e che forse non era all’altezza del compito, l’avevo ricondotto nella negatività. Riflettendo sul motivo per cui avevo attaccato Xiang Ming, ho compreso che volevo essere ammirato e venerato da tutti i fratelli e da tutte le sorelle. Volevo che pensassero a me ogni volta che qualcuno chiedeva chi fosse più efficace nel suo lavoro e più diligente nel perseguire la verità. Anelavo ad avere un posto nel cuore di ciascuno dei fratelli e delle sorelle. Nei decreti amministrativi emanati da Dio durante l’Età del Regno, Egli ha stabilito che l’uomo può esaltare solo Dio, ma nonostante ciò io continuavo a cercare di farmi stimare e adorare da tutti. Non stavo forse opponendo resistenza a Dio? Xiang Ming era egli stesso un neofita e non aveva ancora gettato delle solide fondamenta: se fosse sprofondato in un periodo prolungato di negatività a causa dei miei attacchi, questo avrebbe influenzato la sua fede in Dio e il suo dovere. Avrebbe potuto perfino decidere di abbandonare la chiesa. Se anche era saldo nella sua fede, i miei attacchi avrebbero comunque ostacolato il suo ingresso nella vita e influenzato il progresso della vita dei nuovi arrivati. L’opera di Dio si sta avviando a conclusione e non rimane molto tempo per perseguire la verità. Se non aiuto i miei fratelli e le mie sorelle a svolgere bene i loro doveri, e addirittura smorzo il loro entusiasmo, questo non ritarderà e non influenzerà il loro ingresso nella vita? Satana ha gli occhi puntati su di noi e vuole che ognuno di noi cada nella negatività e nella debolezza, si distacchi da Dio e Lo tradisca. Eppure io stavo svolgendo il ruolo di Satana e fungevo da suo lacchè: che persona terribile ero! Le mie azioni avevano chiaramente rivelato la mia indole da anticristo. Stavo percorrendo il cammino di un anticristo e se non mi fossi pentito presto, Dio mi avrebbe sdegnato. Nel rendermene conto, mi sono spaventato e mi sono affrettato a pregare Dio: “O Dio! Sono stato egoista e spregevole e mi sono lasciato ossessionare troppo dalla fama e dal prestigio. Sono pronto a ribellarmi contro me stesso e a vivere secondo le Tue parole. Ti prego, guidami”.
Dopo la preghiera, mi sono imbattuto nei seguenti passi delle parole di Dio: “Quando si manifestano in te egoismo e macchinazioni per il tuo profitto personale, e tu te ne rendi conto, devi pregare Dio e cercare la verità per affrontarli. La prima cosa di cui dovresti essere consapevole è che, in essenza, agire in questo modo è una violazione delle verità principi, danneggia il lavoro della chiesa, è un comportamento egoista e spregevole, non è ciò che le persone di coscienza e ragione dovrebbero fare. Dovresti mettere da parte i tuoi interessi e il tuo egoismo e pensare al lavoro della chiesa: questo è in linea con le intenzioni di Dio. Dopo aver pregato e riflettuto su te stesso, se ti rendi veramente conto che agire così è egoista e spregevole, abbandonare il tuo egoismo ti risulterà facile. Quando abbandonerai l’egoismo e le macchinazioni per il profitto ti sentirai saldo, proverai pace e gioia e sentirai che una persona di coscienza e ragione deve pensare al lavoro della chiesa, che non si deve fissare sui propri interessi personali, cosa che sarebbe davvero egoista, spregevole e priva di coscienza o ragione. Agire in modo altruistico, pensare al lavoro della chiesa e fare le cose esclusivamente per soddisfare Dio è giusto e onorevole e darà valore alla tua esistenza. Vivendo sulla terra in questo modo sei schietto e sincero, vivi un’umanità normale e la vera immagine dell’uomo e non solo hai la coscienza pulita, ma sei anche degno di tutte le cose che Dio ti ha donato. Più vivi in questa maniera, più ti sentirai saldo, in pace, gioioso e luminoso. In tal modo, non avrai forse intrapreso la retta via della fede in Dio?” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Dando il proprio cuore a Dio si può ottenere la verità”). “Se sei davvero in grado di mostrare considerazione per le intenzioni di Dio, saprai trattare gli altri in modo giusto. Se raccomandi una persona valida e le permetti di ricevere addestramento e di svolgere un dovere, aggiungendo così una persona di talento nella casa di Dio, questo non renderà il tuo lavoro più facile? Allora non avrai mostrato fedeltà nel tuo dovere? Quella è una buona azione davanti a Dio; è il minimo di coscienza e di ragione che chi è al servizio come leader dovrebbe possedere” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Libertà e liberazione si possono guadagnare solo liberandosi della propria indole corrotta”). Le parole di Dio mi hanno offerto un percorso di pratica: dovevo abbandonare la ricerca dell’interesse personale, ascoltare le intenzioni di Dio e salvaguardare il lavoro della chiesa. Xiang Ming aveva una certa levatura, quindi dovevo aiutarlo maggiormente, in modo che riuscisse a farsi carico del lavoro di irrigazione dei neofiti il prima possibile. Questo è ciò che dovrebbe fare una persona dotata di umanità. Ho pensato alle parole di Dio che dicono: “Le funzioni non sono le stesse. Esiste un unico corpo. Ognuno compie il proprio dovere, ognuno al proprio posto e intento a fare del proprio meglio – per ogni scintilla c’è un lampo di luce – e a ricercare la maturità nella vita. Così Io sarò soddisfatto” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 21”). Dio dà a ciascuno di noi talenti diversi affinché possiamo utilizzarli per svolgere bene ciascuno dei nostri doveri nella chiesa. Questo è ciò che dovremmo fare in quanto esseri creati. Sia io che Xiang Ming avevamo ruoli specifici da svolgere all’interno della chiesa, perciò non avrei dovuto invidiarlo ed escluderlo. Devo collaborare con lui in modo armonioso e lavorare insieme per adempiere ai nostri doveri e testimoniare Dio: solo questo modo di lavorare ha valore.
In seguito, durante una comunione con Xiang Ming, mi sono aperto sul mio stato di quel momento e su ciò che avevo capito di me stesso. Dopo la nostra condivisione, mi sono sentito molto più sereno e sicuro. Ho sentito che vivevo di nuovo nella luce, come se potessi finalmente respirare una profonda boccata di aria fresca dopo un lungo periodo di affanno. Mi sono sentito finalmente a mio agio e io e Xiang Ming ci siamo anche molto riavvicinati. In seguito, abbiamo deciso di collaborare armoniosamente per irrigare i nuovi arrivati. Da quel momento in poi, ci siamo spesso confidati sui nostri stati attuali e abbiamo condiviso i vari percorsi di pratica che avevamo trovato per irrigare i neofiti. Ogni volta che Xiang Ming incontrava delle difficoltà, facevo del mio meglio per condividere la verità e aiutarlo. Ho anche tratto beneficio dai punti di forza di Xiang Ming. Per esempio, ho imparato molto da alcune intuizioni che ha condiviso durante la comunione e alle quali non avevo mai pensato. Grazie a ciò, ho capito che aprirsi e condividere con gli altri le nostre esperienze e ciò che abbiamo guadagnato non è solo una questione di dare agli altri, ma è anche un modo di praticare la verità che aiuta a migliorare le nostre debolezze e a ottenere in misura maggiore l’opera dello Spirito Santo. In verità, stabilendo le giuste intenzioni, imparando dai punti di forza degli altri per compensare le nostre debolezze e praticando secondo le parole di Dio, tutti traiamo beneficio e facciamo progressi nella nostra vita.