94. Vi è più gioia nel dare che nel ricevere

di Harry, Spagna

Qualche anno fa, i leader della chiesa mi avevano chiesto di realizzare dei video. Avevano anche detto che in quel periodo c’erano poche persone che si occupavano di fare video, quindi mi avrebbero dato una responsabilità primaria in questo lavoro. Quando me l’hanno detto, ero felicissimo, e ho pensato: “Sembra che i leader abbiano un’opinione piuttosto alta di me. Se faccio bene questo lavoro, sicuramente anche i fratelli e le sorelle penseranno bene di me”. Così, ho accettato volentieri. Dopo un po’ di tempo, dato che avevo realizzato un buon numero di video, tutti i fratelli e le sorelle mi guardavano con ammirazione. Spesso mi capitava di essere molto felice di poter svolgere questo dovere, e mi sentivo come se fossi un talento raro all’interno della chiesa. Anche se ero piuttosto impegnato, dovevo rimanere sveglio fino a tardi tutti i giorni, e il dovere in sé per sé era piuttosto noioso, mi sentivo felice, e non ero affatto stanco.

Poco dopo, i leader hanno dato disposizione che il Fratello Zachary venisse da me per imparare le tecniche di produzione video. Ho notato che aveva una mente brillante e imparava velocemente, e avevo anche sentito il Fratello Jonathan, che era con noi alla riunione, dire che Zachary aveva una buona levatura, il che mi aveva fatto sentire piuttosto a disagio, tanto da farmi pensare: “Zachary impara così velocemente. Se mi dovesse superare, non sarei forse oscurato da lui? Se dovesse diventare più abile di me, e tutti lo elogiassero, che ne sarebbe di me? Dovrò tenermi qualche asso nella manica, non posso insegnargli tutto quello che so, oppure lo ‘studente’ supererà il ‘maestro’”. Per far sì che Zachary non imparasse troppo velocemente, ho iniziato a mostrargli come facevo i video, ma ho evitato di spiegargli i dettagli e gli aspetti essenziali del processo. Qualche giorno dopo, gli ho fatto vedere dei tutorial sull’argomento, e in seguito ho lasciato che facesse un po’ di pratica da solo. Gli ho detto che io avevo imparato in questo modo, e che sarebbe riuscito a creare dei video solo se si fosse esercitato bene. Lui ha seguito le mie istruzioni e ha passato le giornate a fare pratica da solo. In realtà, non avevo mai avuto intenzione di insegnargli come fare i video. Ho addirittura pensato: “Non ti insegnerò nessuna tecnica, è sufficiente che ti guardi dei tutorial da solo. Se non sarai in grado di imparare niente e alla fine non riuscirai a fare niente, sicuramente i leader ti manderanno via”.

Dopo qualche tempo, Zachary ancora non riusciva a fare video da solo perché i suoi progressi andavano molto a rilento, e aveva iniziato a sentirsi molto negativo. Quando me ne sono accorto, dentro di me sono stato felice, e ho pensato: “È un bene che tu non sia in grado di imparare nulla. Quando i leader se ne accorgeranno, ti faranno svolgere un altro dovere, così non dovrò più preoccuparmi che qualcuno sia migliore di me”. Ma poi ho pensato: “Zachary è negativo già da qualche giorno. Se non lo aiuto, forse lui dirà che non ho una buona umanità e manco di compassione?” Per evitare che pensasse che lo stessi ostacolando intenzionalmente e non gli stessi insegnando alcuna tecnica, sono andato da lui fingendo di volerlo confortare, e ho detto: “Non ti preoccupare fratello, prenditi il tuo tempo. Ci vuole un po’ per imparare queste tecniche. Quando ho iniziato, anche io ho dovuto guardare molti tutorial. Ci sono ancora molti video da realizzare. Con un po’ di pratica, sicuramente riuscirai a farli da solo”. Esternamente, avevo dato l’impressione di tenere a Zachary, ma alle sue spalle avevo parlato con Jonathan di tutti i suoi piccoli difetti, facendo sì che sviluppasse un’antipatia nei suoi confronti e si unisse a me nell’escluderlo e isolarlo. Pensavo che finché tutti avessimo ignorato Zachary, lui non sarebbe riuscito a rimanere e avrebbe chiesto di andarsene di sua spontanea volontà. In quel modo, non avrei dovuto svolgere un dovere con lui. Ma lui non aveva mai detto di volersene andare, e il mio atteggiamento nei suoi confronti peggiorava sempre di più. La maggior parte delle volte, non avevo nemmeno voglia di rivolgergli la parola. In seguito, Jonathan ha notato che i miei problemi erano piuttosto seri, così ha condiviso con me e mi ha chiesto di collaborare in armonia con Zachary. Io stesso mi ero reso conto di aver esagerato e mi sentivo in colpa. Sentivo che non dovevo trattarlo in quel modo, ma seguitavo ad avere paura che potesse diventare più bravo di me se avesse appreso delle abilità, così ho continuato a non volerlo formare. Successivamente, dato che ancora non era in grado di fare video da solo, i leader hanno deciso che dovesse andarsene e svolgere un altro dovere. Quando se n’è andato, non mi sentivo così felice come pensavo. Al contrario, mi sentivo inquieto in un modo che non riuscivo a descrivere. Non riuscivo a sentire la presenza di Dio, il mio cuore era avvolto dalle tenebre, e mi sembrava di vivere in uno stato di confusione. Quando facevo dei video, non avevo buone idee, e mi trovavo in difficoltà anche con dei problemi banali, al punto che spesso i video dovevano essere ritoccati. Soffrivo e mi sentivo soffocare, e sentivo che non ero più così motivato a svolgere il mio dovere come lo ero prima. In seguito, ho cercato i miei fratelli e le mie sorelle e ho parlato loro del mio stato. Loro hanno detto che davo troppa importanza alla reputazione e al prestigio, che avevo un’indole arrogante, e non avevo una buona umanità. È stato piuttosto sconfortante sentire queste parole, ma finalmente ho iniziato a riflettere su me stesso. Trattare Zachary in quel modo era stato veramente esagerato, e una persona che crede in Dio non farebbe mai una cosa del genere. Stavo mancando completamente di umanità!

A quel punto, ho iniziato a leggere la parola di Dio che smaschera questo aspetto degli stati delle persone. Un giorno, ho letto la parola di Dio che dice: “Alcuni hanno sempre paura che gli altri siano migliori o al di sopra di loro, che gli altri siano riconosciuti mentre loro vengono trascurati, e ciò li induce ad attaccare e a escludere gli altri. Questo non è un esempio di essere invidiosi di chi ha talento? Non è egoista e spregevole? Che razza di indole è questa? È malignità! Coloro che pensano solo ai propri interessi, che soddisfano soltanto i propri desideri egoistici senza pensare agli altri né considerare gli interessi della casa di Dio hanno una cattiva indole e Dio non prova alcun amore per loro(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Libertà e liberazione si possono guadagnare solo liberandosi della propria indole corrotta”). “Ognuno di voi è salito alla vetta delle moltitudini; siete ascesi per diventare i progenitori delle masse. Siete estremamente arbitrari, e vi scatenate tra tutti i vermi cercando un posto comodo e tentando di divorare i vermi più piccoli di voi. Siete maligni e sinistri nel vostro cuore, e superate persino gli spiriti che si sono inabissati nelle profondità del mare. Vivete in fondo al letamaio, e disturbate i vermi da cima a fondo finché non hanno più pace, si combattono per un po’ per poi calmarsi. Non conoscete la vostra condizione, tuttavia combattete l’uno contro l’altro nel letame. Cosa potete guadagnare da questa lotta? Se davvero avevate un cuore che Mi temeva, come avete potuto combattervi l’un altro dietro le Mie spalle? Indipendentemente da quanto sia elevato il tuo rango, non sei forse comunque un piccolo verme ripugnante nel letame? Sarai capace di farti crescere delle ali e diventare una colomba nel cielo?(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Quando le foglie d’autunno torneranno alle loro radici, ti rammaricherai di tutto il male che hai commesso”). Ogni singola parola di giudizio da parte di Dio mi ha trafitto il cuore, e specialmente quando ho letto le Sue parole che dicevano “essere invidiosi di chi ha talento” “arbitrari” e “maligni e sinistri nel vostro cuore”, mi sono veramente sentito come se Dio fosse dinanzi a me e mi stesse smascherando. Mi ero accorto che Zachary aveva una mente brillante e imparava velocemente ed ero preoccupato che potesse diventare migliore di me e prendere il mio posto una volta che avesse appreso tutte queste abilità. Al fine di proteggere il mio prestigio, non solo mi sono rifiutato di insegnargli le cose, ma ho anche cercato di ostacolarlo intenzionalmente, impedendogli di imparare, e ho cercato di coinvolgere Jonathan per far sì che anche lui lo escludesse e lo isolasse, affinché Zachary pensasse che il dovere fosse troppo complesso e decidesse di abbandonare. Avevo trattato mio fratello come un nemico per proteggere la mia reputazione e il mio prestigio. Vedendo che l’essere escluso da me aveva provocato in mio fratello un atteggiamento negativo al punto che non voleva più imparare, non solo non ho riflettuto su me stesso, ma sono stato felice. Ho addirittura sperato che se ne andasse al più presto. Jonathan mi aveva fatto notare il mio problema, ma poiché ero così intransigente e davo così tanta importanza al mio prestigio, non avevo mai riflettuto veramente su me stesso. Per questo motivo, Zachary non era riuscito a realizzare i video ed era stato trasferito a un altro dovere. Ero stato veramente egoista, spregevole e maligno!

In seguito, ho letto la parola di Dio che dice: “Un anticristo si porta via tutto dalla casa di Dio e dalla proprietà della chiesa e agisce come se tutto ciò gli appartenesse, e dovesse essere gestito solamente da lui, e non permette a nessun altro di intervenire in questo. Le uniche cose a cui pensa quando svolge il lavoro della chiesa sono i suoi interessi, il suo prestigio e il suo orgoglio. Non permette a nessuno di danneggiare i suoi interessi, e tanto meno consente a chiunque possieda levatura e sia in grado di parlare della propria testimonianza esperienziale di minacciare la sua reputazione e il suo prestigio. […] Quando qualcuno si distingue compiendo un po’ di lavoro, o quando qualcuno è in grado di parlare di una vera testimonianza esperienziale, e il popolo eletto di Dio ne riceve vantaggi, edificazione e sostegno e ciò suscita grandi lodi da parte di tutti, l’invidia e l’odio crescono nel cuore degli anticristi che cercano di escludere e reprimere quella persona. Essi non le permettono, per nessuna ragione al mondo, di assumere su di sé un qualsiasi lavoro, così da evitare che minacci il loro prestigio. […] gli anticristi pensano: ‘Non posso assolutamente sopportare questo. Tu vuoi avere un ruolo nel mio dominio, competere con me. È impossibile; non pensarci nemmeno. Tu sei più istruito di me, più eloquente di me, più popolare di me e persegui la verità con maggiore diligenza rispetto a me. Se collaborassi con te e tu mi rubassi la scena, cosa farei allora?’ Considerano forse gli interessi della casa di Dio? No(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 8: Vogliono che gli altri si sottomettano solo a loro, non alla verità o a Dio (Parte prima)”). La parola di Dio smaschera il fatto che per ottenere prestigio e far sì che gli altri li guardino con ammirazione, gli anticristi utilizzano qualsiasi mezzo a loro disposizione per opprimere ed escludere chiunque sia capace di minacciare il loro prestigio, e non danno la minima importanza al lavoro della chiesa. Ho visto che le mie erano le azioni di un anticristo e che avevo svolto il mio dovere solo per ottenere l’ammirazione degli altri. Avevo paura che se avesse appreso delle abilità, Zachary sarebbe diventato migliore di me e avrebbe preso il mio posto, così non gli ho insegnato nulla, e l’ho giudicato e isolato a sua insaputa. Vedevo questo lavoro nella chiesa come la mia attività imprenditoriale. Volevo fare come mi pareva, agire indiscriminatamente, e utilizzare qualsiasi mezzo a mia disposizione per attaccare ed escludere chiunque potesse rappresentare una minaccia al mio prestigio. Non stavo considerando affatto gli interessi della chiesa. La mia brama di prestigio mi aveva proprio dato alla testa, e avevo perso completamente il senso della ragione! Questo è un momento cruciale per diffondere il Vangelo del Regno. Dobbiamo fare più video per testimoniare l’apparizione e l’opera di Dio. Se avessi insegnato a Zachary tutto quello che sapevo, lui sarebbe stato in grado di far emergere il suo talento, e se fossimo riusciti a lavorare insieme in armonia, la velocità con cui realizzavamo i video sarebbe aumentata, e con i nostri umili sforzi saremmo riusciti a contribuire alla diffusione del Vangelo del Regno, riuscendo così ad adempiere le nostre responsabilità e i nostri doveri. Ma io avevo pensato solamente al fatto che un altro collaboratore avrebbe rappresentato una minaccia per il mio prestigio. Mi importava solo della mia reputazione e del mio prestigio, e non avevo considerato le intenzioni di Dio o quale sarebbe stato l’impatto sul lavoro della chiesa, né avevo considerato i sentimenti di mio fratello. Avevo preferito trascurare i miei doveri piuttosto di lasciare che il mio prestigio venisse compromesso. Ero stato veramente egoista e mancavo di umanità! Ero disposto a fare qualsiasi cosa per la mia reputazione e il mio prestigio, anche a costo di sacrificare gli interessi della chiesa. Stavo percorrendo il cammino di un anticristo!

Un giorno, durante le mie devozioni spirituali, ho letto altre parole di Dio: “Non c’è nulla che Dio detesti più del perseguimento del prestigio, perché è un’indole satanica, è un cammino errato, nasce dalla corruzione da parte di Satana, è qualcosa che Dio condanna, ed è esattamente ciò che Dio giudica e purifica. Non c’è nulla che Dio detesti più del perseguimento del prestigio da parte della gente, eppure tu continui a competere ostinatamente per il prestigio, lo prediligi e lo difendi costantemente, e cerchi sempre di prenderlo per te. Per natura, tutto ciò non è forse antitetico rispetto a Dio? Il prestigio non è decretato da Dio per gli esseri umani; Dio agli esseri umani fornisce la verità, la via e la vita, in modo che possano infine diventare esseri creati all’altezza degli standard, esseri creati piccoli e insignificanti, non esseri dotati di fama e prestigio e adorati da migliaia di persone. E così, da qualunque punto di vista lo si osservi, il perseguimento di prestigio è un vicolo cieco. Per quanto sia ragionevole il tuo pretesto per perseguire il prestigio, questo cammino è comunque sbagliato e Dio non lo approva. Per quanto tu ti sforzi o per quanto grande sia il prezzo che paghi, se desideri prestigio, Dio non te lo concederà; se non te lo concederà Dio, non riuscirai a ottenerlo lottando, e se continuerai a lottare vi sarà un unico esito: sarai rivelato ed eliminato, e ti imbatterai in un vicolo cieco(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte terza”). Leggendo le parole severe di Dio, mi sono reso conto che l’indole giusta di Dio non tollera offese, e quando ho pensato a cosa avevo fatto, ero pieno di paura. Il mio perseguire il prestigio era odiato e detestato da Dio, ed era un cammino che portava a morte certa! Se la chiesa non mi avesse dato l’opportunità di esercitarmi nel fare video, e senza la guida di Dio, come avrei potuto apprendere tutte queste abilità? La chiesa aveva stabilito che io insegnassi a Zachary, che gli spiegassi tutto ciò che sapevo, e che collaborassi con lui per svolgere correttamente il dovere. Solo questo sarebbe stato in linea con l’intenzione di Dio. Dio sperava che sarei stato capace di perseguire la verità mentre svolgevo il mio dovere, che sarei stato in grado di liberarmi della mia indole corrotta, e che sarei riuscito ad adempiere il dovere che mi competeva per soddisfarLo. Questo era il solo cammino corretto, nonché ciò che avrei dovuto perseguire nella mia fede in Dio. Ma io nella mia fede non stavo perseguendo la verità. Al contrario, avevo vissuto affidandomi a veleni satanici come “Ci può essere un solo maschio alfa” e “Quando l’allievo sa tutto ciò che sa il maestro, il maestro perde la sua fonte di sostentamento”. Consideravo le mie abilità come una proprietà privata, e non ero disposto a insegnarle ad altri fratelli e sorelle per paura che potessero diventare migliori di me e che di conseguenza io potessi perdere il mio prestigio e l’ammirazione degli altri. Avevo escluso e ostacolato gli altri per mantenere stabile il mio prestigio. Ero veramente senza coscienza e senza ragione! Ho pensato a tutti gli anticristi che erano stati espulsi dalla chiesa. Tutti volevano un potere esclusivo all’interno della chiesa, e volevano proteggere il proprio prestigio, ed erano disposti ad attaccare ed escludere chiunque avessero considerato una minaccia per il loro prestigio. A loro non importava quanto male avrebbero fatto agli altri, o quanto gravemente avrebbero disturbato e danneggiato il lavoro della chiesa; non si curavano minimamente di tutto questo. Alla fine, a causa di tutti i mali che avevano commesso, erano stati eliminati da Dio. Mi sono accorto che l’indole rivelata dalle mie azioni non era diversa da quella di un anticristo; era egoista e maligna, ed era odiata e detestata da Dio. Questo pensiero mi spaventava molto, e mi sentivo pieno di senso di colpa e rimorso. Mi sono inginocchiato dinanzi a Dio e ho pregato, “Oh Dio, ho sbagliato; ero accecato dal prestigio, ho perso la ragione, e ho danneggiato mio fratello. Dio, non avrei dovuto fare tutto ciò, e sono pronto a pentirmi. Se dovessi farlo di nuovo, ti prego di disciplinarmi”.

In seguito, i leader hanno dato disposizione che altri due fratelli venissero a collaborare con me. Mi hanno chiesto di formarli e hanno detto che questo avrebbe permesso di rendere più veloce il lavoro di produzione dei video e che mi avrebbe aiutato permettendomi di condividere parte del mio lavoro. Sentendo ciò, ho pensato: “Quindi hanno stabilito che due persone devono essere formate contemporaneamente; se insegno loro tutto quello che so, quanto ci metteranno a diventare migliori di me?” Ero abbastanza preoccupato e riluttante, ma per salvare la faccia, non ho avuto altra scelta se non acconsentire a formare i due fratelli. Tuttavia, durante i miei insegnamenti, ancora non ero disposto a condividere i punti chiave e gli aspetti essenziali che avevo imparato a padroneggiare. Continuavo a voler nascondere le cose e a insegnare loro solo le tecniche di base. Tuttavia, quando ho pensato di agire in questo modo, mi sono sentito fortemente a disagio, e ho pensato che ciò che stavo facendo era egoista, spregevole, e privo di umanità. In seguito, ho letto la parola di Dio: “I non credenti hanno un certo tipo di indole corrotta. Quando insegnano agli altri qualche conoscenza o competenza professionale, pensano: ‘Quando l’allievo sa tutto ciò che sa il maestro, il maestro perde la sua fonte di sostentamento. Se insegno agli altri tutto ciò che so, nessuno mi guarderà più con rispetto e ammirazione e perderò tutto il mio prestigio di insegnante. Non va bene. Non posso insegnare loro tutto ciò che so, devo tenerne una parte per me. Insegnerò agli altri solamente l’ottanta per cento di ciò che so e conserverò il resto come asso nella manica; questo è l’unico modo per dimostrare di avere competenze superiori rispetto agli altri’. Che genere di indole è questa? È propensione all’inganno. Quando insegnate agli altri, li assistete o condividete con loro qualcosa che avete studiato, quale atteggiamento dovete assumere? (Non devo risparmiare alcuno sforzo né tenere nulla per me.) Come si fa a non tenere nulla per sé? Se dici: ‘Io non tengo nulla per me delle cose che ho appreso e non ho problemi a parlarne a tutti voi. Tanto ho una levatura migliore della vostra e sono ancora capace di comprendere cose più elevate’, significa comunque che stai tenendo le cose per te e con un atteggiamento calcolatore. E anche se dici: ‘Vi insegnerò tutte le cose fondamentali che ho imparato, non è un problema. Io ho ancora una conoscenza maggiore; anche se imparerete tutto, non sarete comunque progrediti quanto me’, anche questo è tenere le cose per sé. Chi è troppo egoista non avrà la benedizione di Dio. Occorre imparare a tenere in considerazione le Sue intenzioni. Devi offrire alla casa di Dio le cose più importanti e fondamentali che hai imparato, in modo che i Suoi prescelti possano apprenderle e padroneggiarle: solo così puoi ottenere la benedizione di Dio, ed Egli ti concederà ancora più cose. Come si suol dire: ‘Vi è più gioia nel dare che nel ricevere’. Dedica a Dio tutti i tuoi talenti e i tuoi doni, manifestandoli mentre svolgi il tuo dovere, così che tutti possano trarne beneficio e ottenere risultati nel proprio dovere. Se offri agli altri i tuoi doni e i tuoi talenti nella loro interezza, questi recheranno beneficio a tutti coloro che svolgono quel dovere e anche al lavoro della chiesa. Non limitarti a dire a tutti cose semplici per poi pensare di essere stato abbastanza bravo o di non aver tralasciato nulla; non va bene così. Insegni soltanto alcune teorie o concetti che gli altri possono intendere alla lettera, ma l’essenza e i punti importanti sono al di là della comprensione di un principiante. Tu offri soltanto una panoramica, senza approfondire né entrare nei dettagli e, frattanto, pensi: ‘Beh, insomma, te l’ho detto e non ho tenuto nascosto nulla intenzionalmente. Se non capisci, è perché la tua levatura è troppo scarsa, perciò non dare la colpa a me. Non ci resta che vedere come Dio adesso ti guiderà’. Una simile riflessione racchiude un inganno, vero? Non è forse egoista e meschino? Perché non puoi insegnare agli altri tutto ciò che hai nel cuore e tutto ciò che capisci? Perché, invece, tieni nascoste certe conoscenze? Questo è un problema che riguarda le tue intenzioni e la tua indole. Quando viene presentato qualche aspetto specifico di conoscenze professionali, la maggior parte delle persone ne sa comprendere soltanto il significato letterale; ci vuole un periodo di pratica prima che riesca ad afferrarne i punti principali e l’essenza. Se tu hai già compreso a fondo questi punti essenziali, dovresti spiegarli subito agli altri; non devi indurli a seguire vie traverse e a passare tanto tempo a brancolare nel buio. Questa è la tua responsabilità; è ciò che devi fare. Non tralascerai nulla e non sarai egoista soltanto se dirai loro quali ritieni che siano i punti principali e l’essenza. Quando insegnate agli altri delle competenze, comunicate con loro riguardo alla vostra professione o tenete condivisioni sull’ingresso nella vita; se non riuscirete a eliminare gli aspetti egoistici e deplorevoli della vostra indole corrotta non sarete in grado di svolgere bene i vostri doveri, e in tal caso non siete persone dotate di umanità, coscienza o razionalità, né persone che praticano la verità. Devi cercare la verità per eliminare la tua indole corrotta, e arrivare al punto di essere privo di intenti egoistici e di tener conto soltanto delle intenzioni di Dio. Così otterrai la verità realtà. È troppo stancante se gli uomini non perseguono la verità e vivono secondo l’indole satanica come fanno i non credenti. Tra i non credenti, la competizione dilaga. Comprendere a fondo l’essenza di una competenza o di una professione non è cosa semplice, e quando qualcun altro ne viene a conoscenza e ne acquisisce a sua volta padronanza, il proprio modo di guadagnarsi da vivere sarà a rischio. Per proteggerlo, le persone tendono ad agire in questo modo. Devono essere caute tutto il tempo: ciò che hanno imparato è la loro moneta più preziosa, è il loro mezzo di sostentamento, il loro capitale, la loro linfa vitale e non devono permettere a nessun altro di esserne partecipe. Ma tu credi in Dio: se pensi e agisci in questo modo nella casa di Dio, nulla ti distingue da un non credente. Se non accetti affatto la verità e continui a vivere secondo le filosofie sataniche, allora non sei una persona che crede sinceramente in Dio. Se nutri sempre intenti egoistici e sei meschino nello svolgimento del tuo dovere, non riceverai la benedizione di Dio(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Leggendo la parola di Dio, ho capito che la filosofia satanica secondo cui “Quando l’allievo sa tutto ciò che sa il maestro, il maestro perde la sua fonte di sostentamento” è una regola secondo cui vivono i non credenti, e che si tratta di un modo di agire egoista e spregevole. Quando fratelli e sorelle svolgono assieme un dovere, si affidano ai punti di forza di ognuno per compensare le proprie debolezze, e collaborano per svolgere correttamente un dovere. Essendo una persona che crede in Dio, devo comportarmi e agire secondo la Sua parola. Non avrei dovuto affidarmi alla mia indole corrotta per fare ciò che volevo. Dovevo permettere ai fratelli e alle sorelle di studiare in modo adeguato, insegnare loro i punti chiave e gli aspetti essenziali del realizzare video, senza tenere nascosto nulla. Dovevo evitare che il loro apprendimento fosse sviato affinché potessero iniziare al più presto la produzione di video. Erano queste le responsabilità e i doveri cui dovevo adempiere, questa l’intenzione di Dio. Essendomi reso conto di ciò, quando mi sono trovato di nuovo a formare i due fratelli, ho insegnato loro tutti i punti chiave e gli aspetti essenziali che conoscevo. Dopo qualche tempo, hanno iniziato a mostrare dei progressi nella produzione di video. Grazie all’aiuto di due persone in più, è aumentata anche l’efficienza nello svolgere il nostro dovere. Inoltre, man mano che li istruivo, anche le mie abilità si rafforzavano e si consolidavano. Ho imparato che mi sentivo tranquillo e in pace solamente abbandonando le mie intenzioni egoistiche e spregevoli, praticando la verità, pensando a come svolgere bene il mio dovere, e valutando come praticare in modo da portare benefici al lavoro della chiesa e come agire in modo da poter aiutare i fratelli e le sorelle.

Ripensando al passato, mi rendo conto che vivevo secondo dei veleni satanici, e che ero egoista e maligno. Le mie azioni e la mia condotta non portavano benefici né ai miei fratelli e sorelle, né al lavoro della chiesa, anzi, portavano disturbo e distruzione, e stavano veramente ferendo il cuore di Dio. È stata la parola di Dio a permettermi di comprendere quanto fossi maligno ed egoista, e a farmi capire cos’è l’umanità normale, cosa devono perseguire coloro che credono in Dio, come devono comportarsi, e allo stesso tempo, mi ha permesso di comprendere veramente l’indole giusta di Dio. Quando ero intransigente, ribelle, e vivevo secondo la mia indole corrotta, Dio mi aveva nascosto il Suo volto, ma quando mi sono pentito e confessato con Lui, e ho praticato secondo le Sue parole, Egli ha ricominciato a lavorare su di me e ha usato la Sua parola per rivelarmi e illuminarmi affinché potessi conoscere me stesso. Mi sono reso conto di quanto sia reale e concreta la salvezza di Dio!

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