27. Le conseguenze dell’essere eccessivamente gelosi
Nel 2016, realizzavo video nella chiesa. Avevo notato che sorella Xin Cheng produceva relativamente più video e, durante le nostre discussioni, il più delle volte venivano adottate le sue opinioni e spesso il supervisore le chiedeva di condividere i suoi punti di vista. Io presumevo che stesse praticando da parecchio tempo e che fosse tecnicamente molto capace, così ho pensato: “Dato che sono arrivata da poco, dovrei imparare di più da lei”. Tuttavia, in seguito ho scoperto che Xin Cheng era qui da soli due mesi e ho iniziato a pensare: “Entrambe abbiamo cominciato a svolgere il nostro dovere più o meno nello stesso periodo. Forse gli altri mi paragoneranno a lei. Se riesce a ottenere l’approvazione di tutti, io non posso essere da meno, o gli altri mi guarderanno dall’alto in basso”. Successivamente, ho guardato intenzionalmente i video realizzati da Xin Cheng, ma non ho notato niente di particolarmente speciale, così ho pensato che le sue abilità non fossero niente di che: anch’io avrei potuto raggiungere quel livello. Per dimostrare che non ero meno abile di Xin Cheng, riflettevo attentamente ogni volta che discutevamo della presentazione dei video, cercando di offrire conoscenze più ponderate delle sue. Anche quando i suoi punti di vista erano adeguati, io comunque cercavo di far passare le mie conoscenze davanti alle sue, affinché tutti pensassero che avessi una visione più completa delle cose.
Una volta, ho visto un video fatto da Xin Cheng che era abbastanza buono. Guardarlo era stato illuminante. Nonostante in cuor mio l’avessi riconosciuto, mi sentivo come se ammettere che il suo era un buon video fosse come darmi uno schiaffo davanti a tutti, e non riuscivo a convincermi a farlo. Mi sono consolata pensando: “Se ci mettessi un po’ di cuore, non sarei affatto peggiore di lei”. In seguito, sono stata particolarmente coscienziosa nella realizzazione dei video, facendo più volte riflessioni sulle parti salienti e valutando come montarle per ottenere un buon effetto. Dopo aver lavorato sodo, ho prodotto alcuni video e, quando li ho fatti controllare a Xin Cheng, lei non ha individuato alcun problema, così mi sono sentita sicura del fatto che il livello delle sue competenze fosse più o meno pari al mio. Tuttavia, in seguito, il supervisore ha chiesto a Xin Cheng di aiutarmi e guidarmi. Ho pensato: “Entrambe abbiamo iniziato più o meno nello stesso periodo, perché lei dovrebbe guidarmi? Il supervisore deve pensare che non sono brava quanto lei”. In cuor mio, ero contrariata e pensavo: “Se imparo da lei con obbedienza, sarà come ammettere che le sono inferiore e, anche se farò bene in futuro, tutti daranno credito a lei. Non lascerò che questo accada!” Così, ogni volta che discutevo della presentazione dei video con Xin Cheng, non davo affatto peso alle sue opinioni e le rigettavo con noncuranza. Al contrario, quando io condividevo i miei punti di vista, Xin Cheng ascoltava molto attentamente e spesso parlava di aspetti che non capiva a fondo e chiedeva il mio contributo a riguardo. Io ho preso la cosa come un segno del fatto che sapessi più cose di lei, e non l’ho considerata degna della mia attenzione. Poco dopo, Xin Cheng è stata promossa per andare a svolgere il suo dovere da un’altra parte e io mi sono sentita sia felice che invidiosa. Ero invidiosa della sua promozione, ma allo stesso tempo ero segretamente felice, perché la sua partenza significava che avevo un avversario in meno.
Dopo che Xin Cheng se n’è andata, c’è stata una volta in cui stavamo parlando della presentazione di un video. Non era facile capire a fondo alcune questioni che spesso causavano ritardi e un rallentamento dei progressi. Non potevo fare a meno di pensare: “In passato, quando il supervisore aveva chiesto a Xin Cheng di aiutarmi e di condividere sulla sua esperienza con noi, non l’ho ascoltata, pensando di aver compreso tutto ciò che sapeva e che non importava se facesse o meno parte del gruppo. Adesso che Xin Cheng se n’è andata, stiamo attraversando delle difficoltà. A quanto pare, la mia comprensione dei principi è limitata. Senza qualcuno che supervisioni e prenda in mano la situazione, non riesco a produrre un video all’altezza degli standard”. In quel momento, mi sono resa conto di quanto fossi stata arrogante e ho iniziato a sentire la mancanza di Xin Cheng, pensando a quanto sarebbe stato bello avere un’altra persona e altri suggerimenti su cui fare affidamento. Mi sono ricordata di alcune parole di Dio: “Dovete raggiungere una cooperazione armoniosa con l’obiettivo dell’opera di Dio, a beneficio della chiesa e per spronare i vostri fratelli e sorelle ad andare avanti. Dovreste coordinarvi tra voi, ognuno correggendo l’altro e raggiungendo un risultato migliore nel lavoro, così da mostrare considerazione per le intenzioni di Dio. Questa è autentica cooperazione, e solo coloro che si impegnano in tal senso otterranno un vero ingresso” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Servite come facevano gli Israeliti”). All’improvviso mi sono resa conto che era stato Dio a disporre che lavorassi con Xin Cheng, affinché i nostri punti di forza e di debolezza potessero compensarsi a vicenda per realizzare video migliori. Ma, negli ultimi mesi, non mi sono occupata di ciò che avrei dovuto fare e mi sono concentrata solo sul paragonarmi a lei e sul mettere in mostra le mie abilità, escludendola e non collaborando con lei. Adesso che Xin Cheng se n’era andata, non avevo più la possibilità di imparare da lei. In quel momento, ho odiato me stessa per essere stata così irragionevole.
Nella mia ricerca, mi sono imbattuta in queste parole di Dio: “Alcuni hanno sempre paura che gli altri siano migliori o al di sopra di loro, che gli altri siano riconosciuti mentre loro vengono trascurati, e ciò li induce ad attaccare e a escludere gli altri. Questo non è un esempio di essere invidiosi di chi ha talento? Non è egoista e spregevole? Che razza di indole è questa? È malignità! Coloro che pensano solo ai propri interessi, che soddisfano soltanto i propri desideri egoistici senza pensare agli altri né considerare gli interessi della casa di Dio hanno una cattiva indole e Dio non prova alcun amore per loro” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Libertà e liberazione si possono guadagnare solo liberandosi della propria indole corrotta”). “Qual è l’indole più evidente degli anticristi? Cioè, qual è l’indole che sarai in grado di capire fino in fondo quando entrerai in contatto con loro, semplicemente sentendoli pronunciare una o due frasi? L’arroganza. […] È corretto affermarlo, poiché sono altezzosi e credono che nessuno sia al loro livello, e per questo motivo non vogliono collaborare o discutere con nessuno, qualunque cosa essi facciano. Possono ascoltare sermoni, leggere le parole di Dio, vedere lo smascheramento delle Sue parole, o essere potati ogni tanto, ma in ogni caso non ammetteranno di aver rivelato corruzione e di aver trasgredito, ancor meno di essere arroganti e presuntuosi. Non sono in grado di capire che sono solo persone comuni, di levatura comune. Non riescono a capire queste cose. Indipendentemente da come li poterai, penseranno comunque di possedere una buona levatura, di essere più elevati della gente comune. Ciò non è forse al di là di ogni speranza? (Sì.) È al di là di ogni speranza. Gli anticristi sono così” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 8: Vogliono che gli altri si sottomettano solo a loro, non alla verità o a Dio (Parte prima)”). Attraverso lo smascheramento delle parole di Dio, ho capito che il mio comportamento era esattamente quello che Dio aveva smascherato: invidia per le persone di talento e arroganza oltre ogni ragione. Riflettendo sul periodo in cui ero arrivata da poco e avevo iniziato a produrre video, quando ho notato che Xin Cheng sapeva guadagnarsi l’approvazione di tutti nonostante anche lei fosse appena arrivata, mi ero paragonata a lei, pensando che se riusciva a farlo lei avrei potuto farcela anch’io. Che si trattasse di produrre video o condividere dei punti di vista, mi scervellavo per cercare di ostentare la mia intelligenza. Non ero nemmeno disposta a riconoscere i punti di forza di Xin Cheng. Il livello delle sue abilità nella produzione di video era chiaramente superiore al mio e, sebbene in cuor mio l’avessi riconosciuto, avevo rifiutato di ammetterlo a parole. Il supervisore aveva chiesto a Xin Cheng di aiutarmi e guidarmi di più, affinché potessi cogliere in fretta i principi e migliorare il livello delle mie abilità, ma io l’avevo preso come un segno di disprezzo nei miei confronti e avevo ripetutamente trattato Xin Cheng con un atteggiamento irrispettoso. A causa della mia gelosia, ero rimasta bloccata nei miei modi di fare, senza alcun desiderio di migliorare, e non avevo imparato nulla dalla collaborazione con lei. Inoltre, avendo appena iniziato la formazione per produrre video, le mie competenze avevano ancora molte lacune, ma io continuavo a credere di sapere tutto ed ero stata arrogante in modo cieco e ostinato. Xin Cheng era più brava di me nel produrre video ed era anche in grado di cercare umilmente una guida e di parlare con me dei problemi, però io avevo ignorato i suoi punti di forza e avevo perfino la sfacciataggine di credermi migliore di lei. Se avessi avuto anche solo un po’ di ragione per riuscire a riconoscere le mie inadeguatezze, smetterla di pensare a me stessa e imparare da Xin Cheng, non mi sarei sentita così squallida e patetica come mi sentivo in quel momento. Non appena mi sono resa conto di ciò, ho pregato Dio: “Dio, non mi sono occupata di ciò che avrei dovuto fare e ho deluso la Tua sincera intenzione. Persino adesso, non padroneggio ancora le abilità, e questo ritarda il mio dovere. Sono disposta a pentirmi”.
Due anni dopo, hanno designato un nuovo supervisore di nome Wang Lu. In passato, ero stata responsabile del lavoro di Wang Lu, ma adesso era lei il supervisore che mi controllava, e la cosa mi faceva sentire abbastanza a disagio. Pensavo: “Svolgo il mio dovere da più tempo, ma lei è diventata supervisore non appena è arrivata. I fratelli e le sorelle non penseranno forse che, pur essendomi formata più a lungo, ancora non valga quanto una neofita?” Sebbene non avessi mai avuto intenzione di diventare un supervisore, allo stesso tempo non volevo essere guardata dall’alto in basso. Così, ho chiesto con esitazione a una delle sorelle cosa pensasse di Wang Lu, e lei ha risposto che Wang Lu aveva una buona comprensione dei principi, e che i risultati dei video che aveva realizzato erano abbastanza buoni. Sentendo queste parole, sono stata scettica e non ho creduto che fosse davvero così brava. Successivamente, ho continuato a cercare ogni minimo problema di Wang Lu per riequilibrare la mia mentalità. Una sera, lei è venuta da me per fare il punto dei problemi del nostro lavoro e io volevo capire esattamente quale fosse il suo livello, così ho aspettato la sua condivisione. Tuttavia, è rimasta a lungo in silenzio. Ho pensato: “In qualità di supervisore, perché non cerca di darsi da fare? Sembra che sia un supervisore solo di nome. Non riesce nemmeno a organizzare questo piccolo lavoro”. In seguito, ho intenzionalmente detto alle sorelle che Wang Lu era passiva e inefficiente nei suoi doveri, e loro sono state d’accordo con me. Di fronte alla sua sventura, ho provato un po’ di gioia, pensando: “Sebbene ora sia molto stimata, le sue abilità lavorative non sono per niente impressionanti. Probabilmente passerà molto tempo prima che possa nuovamente occuparsi del ruolo di supervisore. Quando arriverà quel momento, i fratelli e le sorelle penseranno che, sebbene io non abbia la levatura per essere un supervisore, perlomeno sono seria e affidabile nel mio dovere, e non sono peggiore di lei”. Durante un’altra riunione, Wang Lu mi ha chiesto del mio stato e io le ho dato una risposta molto sprezzante, così da renderle difficile capire quale fosse davvero, mettendola intenzionalmente in una situazione difficile. Durante le normali riunioni, anche se avevo delle conoscenze, non condividevo subito e addirittura speravo ardentemente che anche gli altri rimanessero in silenzio, per vedere in che modo Wang Lu avrebbe gestito la situazione. Tutti, però, prendevano l’iniziativa di aprirsi e condividere, e rispondevano attivamente a qualsiasi domanda di Wang Lu. Vedendo che tutti si sentivano liberi e a proprio agio mentre io mi sentivo fuori luogo, mi sono chiesta: “Perché gli altri riescono a trattare Wang Lu correttamente, mentre io cerco sempre di scontrarmi con lei?” Pensandoci bene, ho capito che la mia gelosia si era messa di nuovo all’opera.
Un giorno, ho letto queste parole di Dio: “Di che tipo di indole si tratta quando una persona vede qualcuno che è migliore di lei e cerca di opprimerlo diffondendo voci su di lui, o impiegando mezzi spregevoli per denigrarlo e minare la sua reputazione, persino calpestandolo, al fine di proteggere la propria immagine agli occhi degli altri? Questa non è solo arroganza e presunzione: è l’indole di Satana, un’indole maligna. Il fatto che questa persona possa attaccare ed escludere coloro che sono migliori e più forti di lei è subdolo e malvagio. E il fatto che non si fermi davanti a nulla per abbattere gli altri dimostra quanto il diavolo sia presente in lei! Vivendo secondo l’indole di Satana, una tale persona è incline a sminuire gli altri, a incastrarli, a rendere loro le cose difficili. Questo non è forse compiere il male? E, vivendo così, pensa comunque di non avere nulla che non vada, di essere una brava persona; eppure, quando vede qualcuno migliore di lei, ha la tendenza a metterlo in difficoltà, a calpestarlo. Qual è il problema qui? Le persone in grado di commettere tali azioni malvagie non sono forse arbitrarie e prive di scrupoli? Le persone di questo tipo pensano solamente ai propri interessi, considerano soltanto i propri sentimenti e vogliono soltanto realizzare i propri desideri, le proprie ambizioni e i propri obiettivi personali. Non si preoccupano del danno che arrecano al lavoro della chiesa, e preferirebbero sacrificare gli interessi della casa di Dio pur di proteggere il prestigio di cui godono agli occhi degli altri e la propria reputazione. Persone come queste non sono forse arroganti e presuntuose, egoiste e vili? Simili persone non sono solo arroganti e presuntuose, ma anche estremamente egoiste e vili. Non tengono minimamente in considerazione le intenzioni di Dio. Simili persone hanno forse un cuore che teme Dio? Non possiedono affatto un cuore che teme Dio. Questo è il motivo per cui agiscono in modo arbitrario e fanno tutto ciò che vogliono, senza alcun senso di colpa, senza alcuna trepidazione, apprensione o preoccupazione, e senza considerare le conseguenze. È ciò che fanno spesso, e il modo in cui si sono sempre comportate. Qual è la natura del comportamento di costoro? Per dirla con leggerezza, tali persone sono fin troppo invidiose e hanno un desiderio fin troppo forte di reputazione e prestigio personali; sono troppo ingannevoli e infide. Per porla più duramente, l’essenza del problema è che non hanno affatto un cuore che teme Dio. Non hanno paura di Lui, si ritengono persone della massima importanza e reputano ogni aspetto di sé stesse più elevato di Dio e della verità. Nei loro cuori, Egli non è degno di nota, è insignificante e non gode di alcun prestigio. Quanti non hanno posto per Dio nel proprio cuore e non possiedono un cuore che Lo teme sono forse in grado di mettere in pratica la verità? Assolutamente no. Perciò che cosa fanno quando, come al solito, vanno in giro allegramente tenendosi impegnati e mettendoci parecchia energia? Tali persone sostengono perfino di aver abbandonato tutto per spendersi per Dio e di aver sofferto molto, ma, a dire il vero, il loro prestigio e la loro fama, nonché proteggere i propri interessi, costituiscono la motivazione, il principio e l’obiettivo di tutte le loro azioni. Direste o no che persone di questo tipo sono terribili? Che tipo di individuo crede in Dio per molti anni eppure non ha un cuore che Lo teme? Non sono forse persone arroganti? Non sono Satana? E a che cosa manca maggiormente un cuore che teme Dio? A parte alle bestie, manca al diavolo, agli anticristi, alla stirpe dei diavoli e di Satana. Costoro non accettano per nulla la verità; sono totalmente privi di un cuore che teme Dio. Sono capaci di ogni tipo di male; sono i nemici di Dio e dei Suoi prescelti” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Le cinque condizioni da soddisfare per intraprendere la retta via della fede in Dio”). Leggendo le parole di Dio, mi si è davvero spezzato il cuore. Termini come “diavolo”, “anticristi”, “stirpe dei diavoli” e “Satana” mi hanno fatto provare una tremenda vergogna. Era evidente che non potevo essere un supervisore, ma volevo comunque essere apprezzata dagli altri. Vedendo che una nuova arrivata come Wang Lu era migliore degli altri, avevo paura si potesse pensare che nonostante il mio lungo periodo di pratica fossi ancora inferiore alla nuova arrivata, il che mi avrebbe fatto apparire inadeguata. A causa della gelosia e del malcontento, mi concentravo sul cercare i suoi difetti. Quando Wang Lu era appena arrivata e ancora non aveva familiarità con il lavoro, ho cercato di trovare in lei dei difetti, criticandola per essere passiva e inefficiente, così da sminuire e minare i suoi sforzi. Durante le riunioni, non ero proattiva nella condivisione, e non volevo che condividessero nemmeno gli altri fratelli e sorelle, cercando intenzionalmente di metterla in imbarazzo. Ero veramente spregevole e maligna, senza alcun timore di Dio! Esternamente, ero gelosa di lei e lavoravo per sminuirla, ma in realtà stavo disturbando e intralciando il lavoro della chiesa, e stavo offendendo l’indole di Dio. Stavo commettendo del male! Nemmeno io ero in grado di adempiere il ruolo di supervisore, tuttavia approfittavo dei difetti degli altri per rendere loro la vita difficile, sperando che anch’essi cadessero in errore. Avevo agito come una serva di Satana. Se avessi continuato a vivere spinta dalla gelosia e dalla competizione, prima o poi avrei dovuto affrontare la punizione di Dio per aver commesso molte azioni malvagie.
Nella mia riflessione, ho letto queste parole di Dio: “Nel campo di Satana, che sia nella società o negli ambienti ufficiali, qual è l’atmosfera prevalente? Quali pratiche sono diffuse? Dovreste averne una certa comprensione. Quali sono i principi e le linee guida per le loro azioni? Ciascuno segue la sua legge; ciascuno va per la sua strada. Le persone agiscono nei loro interessi e fanno come preferiscono. Chiunque abbia autorità ha l’ultima parola. Non rivolgono nemmeno un pensiero fugace agli altri. Fanno solo quel che vogliono, lottando per la fama, il guadagno e il prestigio, e agendo esclusivamente in base alle loro preferenze. Non appena ricevono potere, si affrettano a esercitarlo su altri. Se le offendi, vogliono metterti sotto torchio, e tu non puoi fare altro che offrire loro doni. Sono velenose come scorpioni, disposte a violare le leggi, i regolamenti governativi, e persino a commettere crimini. Tutte cose di cui sono capaci. Ecco come l’oscurità e il male regnano nel campo di Satana. Ora Dio è venuto per salvare l’umanità, per consentire alle persone di accettare e comprendere la verità, e di liberarsi dalla schiavitù e dal potere di Satana. Se non accettate la verità e non la praticate, non state ancora vivendo sotto il potere di Satana? In tal caso, qual è la differenza tra il vostro stato attuale e quello dei diavoli e di Satana? Competereste nello stesso modo in cui competono i non credenti. Lottereste nello stesso modo in cui lottano i non credenti. Dalla mattina alla sera sareste impegnati a complottare e tramare, a provare invidia e a discutere. Cosa c’è alla radice di questo problema? C’è il fatto che le persone hanno un’indole corrotta e vivono conformemente a essa. Il regno dell’indole corrotta è il regno di Satana; l’umanità corrotta risiede all’interno di un’indole satanica, e nessuno fa eccezione” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “I principi che devono guidare il proprio comportamento”). Dopo aver letto le parole di Dio, mi sono ricordata che, prima di credere in Lui, mi attenevo a regole di sopravvivenza come “Può esserci un solo maschio alfa” e “La legittimità appartiene al vincitore; gli sconfitti hanno sempre torto”. Pensavo che essere migliore degli altri e diventare una persona molto stimata e supportata dagli altri fosse il valore dell’esistenza. Assoggettata a questa mentalità, quando andavo a scuola, i compagni con i voti più alti o che ricevevano più attenzioni dagli insegnanti diventavano quelli a cui mi paragonavo in segreto. Dopo essere entrata nel mondo del lavoro, spesso ho sentito dire che per assicurarsi una posizione stabile ed essere rispettati è necessario mettersi in mostra ed essere straordinari. Quando nei paraggi c’era qualcuno più capace di me, mi sentivo come in crisi, perché diventava un altro avversario e in un campo come questo, se una persona con esperienza viene superata da un nuovo arrivato, è ancora più umiliante. Ho continuato ad avere questa visione delle cose persino dopo aver cominciato a credere in Dio. In qualsiasi gruppo di persone, per prima cosa guardavo chi era migliore di me o chi poteva minacciare la mia posizione. Se qualcuno era migliore di me in qualsiasi campo, mi sentivo in imbarazzo e diventavo gelosa e scettica. Quando vedevo fratelli e sorelle che erano migliori di me, diventavo gelosa e li escludevo, e cercavo sempre di sminuirli e di mettermi in mostra. Per superarli, potevo persino ricorrere a sotterfugi, approfittare delle loro mancanze e giudicarli alle loro spalle, sperando di affossarli per sentirmi soddisfatta. Ho capito che vivere secondo le regole di sopravvivenza di Satana mi aveva resa arrogante, maligna e priva di umanità, e aveva anche disturbato il lavoro della chiesa. Dio non mi aveva trattata tenendo conto delle mie malefatte, bensì mi aveva dato ugualmente la possibilità di pentirmi. Ho ringraziato Dio dal profondo del cuore e non ho più desiderato continuare a vivere secondo la mia indole corrotta.
In seguito, ho letto queste parole di Dio: “Non agire sempre per il tuo tornaconto e non considerare costantemente i tuoi interessi personali; non preoccuparti degli interessi degli uomini e non pensare affatto al tuo orgoglio, alla tua reputazione e al tuo prestigio. Devi prima considerare gli interessi della casa di Dio e farne la tua priorità. Devi tenere in considerazione le intenzioni di Dio e cominciare col riflettere se ci siano state o meno impurità nello svolgimento del tuo dovere, se tu sia stato fedele, se tu abbia adempiuto le tue responsabilità e abbia dato tutto te stesso e, allo stesso modo, se tu abbia o meno riflettuto con tutto il cuore sul tuo dovere e sul lavoro della chiesa. Devi considerare queste cose. Se ci pensi spesso e le comprendi, ti sarà più facile svolgere bene il tuo dovere. Se sei di scarsa levatura, se la tua esperienza è superficiale o se non sei competente nel tuo lavoro professionale potrebbero esserci alcuni errori o manchevolezze nel tuo lavoro e potresti non ottenere buoni risultati, ma avrai fatto del tuo meglio. Tu non soddisfi i tuoi desideri egoistici o le tue preferenze; prendi invece costantemente in considerazione il lavoro della chiesa e gli interessi della casa di Dio. Anche se tu non dovessi conseguire buoni risultati nel tuo dovere, il tuo cuore sarà stato messo sulla retta via; se, oltre a questo, sai ricercare la verità per risolvere i problemi nel tuo dovere, sarai all’altezza nello svolgimento del tuo dovere e al contempo sarai in grado di entrare nella verità realtà. Ecco cosa significa possedere testimonianza” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Libertà e liberazione si possono guadagnare solo liberandosi della propria indole corrotta”). Le parole di Dio mi hanno mostrato i principi per praticare: di fronte alle situazioni, non dovrei dare priorità a proteggere i miei interessi, la faccia, o il mio prestigio, ma piuttosto dovrei considerare gli interessi della casa di Dio e fare qualsiasi cosa sia necessaria per proteggere il lavoro della casa di Dio. Quando vedo che altre persone sono migliori di me e sanno svolgere un lavoro reale, dovrei supportarle e sostenerle. Anche se hanno delle mancanze, dovrei trattarle correttamente, senza avere aspettative troppo alte nei loro confronti e imparando dai loro punti di forza e dalle loro virtù. Wang Lu aveva appena iniziato a praticare come supervisore ed era normale che avesse delle mancanze. Fintanto che è la persona giusta e sa svolgere lavoro reale, dovrei aiutarla con amore e collaborare con lei per svolgere bene il nostro lavoro. Questo vuol dire sostenere il lavoro della chiesa. Quando ho corretto la mia mentalità, non mi sono più sentita gelosa di Wang Lu, ma al contrario ho iniziato ad ammirarla. Nonostante la sua giovane età, era scrupolosa nel valutare le questioni, lavorava con compostezza e fermezza, e faceva attenzione alla ricerca dei principi. Queste erano tutte cose in cui io mancavo. Non mi sono più sentita in contrasto con lei, riuscivo anche a prendere l’iniziativa di segnalarle qualsiasi problema sul lavoro e di discuterne assieme, ed ero disposta ad accettare i suoi consigli quando mi faceva notare delle mancanze nel nostro lavoro. Praticando in questo modo, non mi sentivo in imbarazzo; al contrario, mi sentivo più liberata.
Successivamente, sono stata trasferita in un altro gruppo per lavorare con Jian Ran. Nonostante avessimo svolto questo dovere più o meno per lo stesso periodo di tempo, ho notato che la sua efficienza e le sue abilità professionali erano chiaramente superiori alle mie. All’inizio, mi sono sentita un po’ in imbarazzo ed ero preoccupata che gli altri potessero guardarmi dall’alto in basso. Ma poi mi sono resa conto che grazie alle sue grandi abilità potevo imparare di più da lei per compensare le mie mancanze, così sono stata più che disposta a collaborare con lei. Tuttavia, quando poi il supervisore ha dato a lei l’incarico di gestire il lavoro e spesso le sorelle la interpellavano per discutere di alcuni problemi, mi sono sentita di nuovo instabile. Ho pensato: “Tutto questo solo perché è un po’ più capace ed efficiente nel suo dovere? È veramente questo il motivo per cui tutti le girano attorno? Sembra che io sia invisibile”. In cuor mio, mi sentivo scettica, ma in quel momento ho capito che la mia gelosia era di nuovo entrata in azione. Così, ho pregato Dio, chiedendoGli di guidarmi nel gestire correttamente questa situazione. Successivamente, ho letto queste Sue parole: “Il ruolo che hai nella tua vita e il dovere che svolgi sono stati stabiliti da Dio molto tempo fa. Alcune persone vedono che gli altri possiedono pregi che loro non hanno e ne sono scontente. Vogliono cambiare le cose imparando di più, vedendo di più ed essendo più scrupolose. Ma c’è un limite a ciò che la loro scrupolosità può ottenere, e non possono superare coloro che hanno doni e competenze. Per quanto tu ti sforzi, è inutile. Dio ha stabilito ciò che sarai e nessuno può fare nulla per cambiarlo. Qualunque cosa tu sia bravo a fare, è in quella che devi impegnarti. Qualunque sia il dovere per il quale sei portato, è quello che dovresti svolgere. Non cercare di forzarti a entrare in ambiti che non rientrano nelle tue competenze e non invidiare gli altri. Ognuno ha la sua funzione. Non pensare di poter fare tutto bene o di essere più perfetto o migliore degli altri, desiderando sempre di sostituirti agli altri e di metterti in mostra. Questa è un’indole corrotta. Ci sono persone che pensano di non saper far bene nulla e di non avere alcuna capacità. Se è il tuo caso, dovresti limitarti a essere una persona che ascolta e si sottomette in modo concreto. Fai quello che puoi e fallo bene, con tutte le tue forze. È sufficiente questo. Dio ne sarà soddisfatto” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “I principi che devono guidare il proprio comportamento”). Dalle parole di Dio, ho compreso che ognuno ha una levatura e dei punti di forza differenti, i quali sono stati tutti predeterminati da Dio, e noi non possiamo competere per essi. L’intenzione di Dio è che trattiamo correttamente tanto i nostri punti di forza e di debolezza quanto quelli altrui, che sappiamo stare al nostro posto e che svolgiamo bene il nostro dovere. Era un dato di fatto che le mie abilità lavorative e la mia comprensione dei principi fossero inferiori a quelle di Jian Ran, così come il fatto che i fratelli e le sorelle si rivolgessero più spesso a lei con l’obiettivo di svolgere bene i loro doveri, non perché stimassero di più lei e volessero sminuire me. Ognuno stava svolgendo il proprio dovere di essere creato secondo il proprio ruolo; nessuno era migliore o peggiore degli altri. I punti di forza di Jian Ran compensavano con esattezza le mie mancanze, quindi avrei dovuto ricercare attivamente i suoi consigli e imparare da lei per ottenere di più. In quel momento, mi sono sentita illuminata. Dovevo guardare in faccia la mia levatura e le mie mancanze, mettere da parte le ambizioni e i desideri, e fare ciò che sapevo fare bene. Questa è la ragionevolezza che avrei dovuto avere. Successivamente, mi sono concentrata sullo svolgere il mio lavoro al meglio delle mie capacità, e ho ricercato e discusso con Jian Ran quando c’erano cose che non capivo a fondo. In seguito, quando ho incontrato delle persone migliori di me, ci sono state volte in cui la gelosia ha cercato di ripresentarsi, ma io sono riuscita a riflettere consapevolmente su me stessa e a pregare per ribellarmi a ciò, e il mio cuore non si è sentito così costretto e vincolato. Vivere in questo modo mi ha portato molto più sollievo e liberazione. Grazie a Dio!