8. Non rinnegherò mai questa scelta
Sin da quando ero piccola, ho sempre avuto dei buoni voti e spesso nei test ottenevo i migliori risultati della classe. Ogni volta che uscivano i risultati, il mio nome e la mia foto venivano sempre esposti nella bacheca degli onori della scuola. Vedendo come gli insegnanti mi guardavano con occhi sorridenti, pieni di soddisfazione e approvazione, sentendo gli elogi dei miei compagni di classe, il mio cuore esplodeva di gioia e mi sentivo così onorata. Quando tornavo a casa, i vicini che incrociavo per strada mi salutavano dicendo: “Questa ragazza è un’ottima studentessa. I tuoi genitori sono così orgogliosi di te. In futuro andrai sicuramente alla Peking University o alla Tsinghua University!” Io rispondevo con un timido sorriso, però, sotto sotto, il mio ego era completamente entusiasta. In seguito, ho superato il test per accedere a una delle migliori università della mia provincia e da matricola sono arrivata prima nel mio corso di studi. Mi sentivo così felice: tutti i miei compagni di classe elogiavano il mio talento, mi ammiravano e mi invidiavano, gli insegnanti riponevano grandi speranze su di me. Mi sembrava di essere diventata un’eccellenza tra i miei coetanei. Tuttavia, la vita universitaria non era piena d’impegni come quella delle superiori, spesso era piuttosto agevole e libera da preoccupazioni. Durante le lezioni, molte volte dovevamo studiare alcune teorie delle scienze sociali, imparandole a memoria assieme alla terminologia, e alcune volte mi chiedevo: “Qual è il senso di imparare e memorizzare tutte queste teorie?” Il più delle volte, studiavo solamente per riuscire a dare gli esami. Fuori dalle lezioni, nel tempo libero, i miei compagni si rilassavano, mentre io me ne stavo seduta da qualche parte a guardare il telefono, annoiata a morte. Spesso mi capitava di pensare: “Siamo davvero stati messi al mondo solo per ammazzare il tempo in questo modo? In quanto umani, non dovremmo forse avere un obiettivo o una direzione nella vita?” Tuttavia, non sapevo come rispondere a queste domande.
Nell’estate del mio primo anno, una sorella mi ha raggiunta diffondendo il Vangelo di Dio degli ultimi giorni. Nutrendomi delle parole di Dio, ho imparato che Egli ha compiuto tre fasi della Sua opera per salvare l’umanità. Ho visto come il Signore Gesù è stato crocifisso per redimere l’umanità dai suoi peccati, e come Dio negli ultimi giorni Si è incarnato per salvare completamente l’umanità, esprimendo molte verità per giudicarla e purificarla, permettendo all’uomo di liberarsi completamente dalle catene del peccato e di entrare nel regno di Dio. Oltre a sentire l’amore di Dio verso l’umanità, ho avuto una profonda consapevolezza della sincerità e della benevolenza con cui Dio ha salvato l’umanità. Ero profondamente commossa e ho deciso di dedicare la mia fede a Dio e di perseguire la verità. Successivamente, fratelli e sorelle hanno condiviso su come questo fosse un momento cruciale per l’espansione del Vangelo del Regno. Sostenevano che essere in grado di contribuire all’espansione del Vangelo, e portare più persone dinanzi a Dio per ricevere la Sua salvezza, fosse una cosa di incredibile valore. Poi una sorella mi ha chiesto se fossi disposta a svolgere un dovere. Ho esitato un po’: “Servono tempo ed energia per svolgere un dovere. A scuola la competizione è abbastanza forte; cosa farei se i miei voti ne risentissero? Dovrei forse scegliere di riporre la mia fede in Dio e svolgere il mio dovere in quanto essere creato, oppure di impiegare il mio tempo negli studi per ottenere buoni voti e assicurarmi un buon futuro e l’ammirazione e il rispetto degli altri?” Non sapevo quale cammino scegliere, così ho detto alla sorella che ci avrei riflettuto. Spesso, nelle notti successive, mentre camminavo lungo una via della mia università, mi sentivo smarrita nel guardare gli altri studenti che lavoravano duramente fino a tarda notte per ottenere buoni voti, chiedendomi: “Dovrei scegliere di perseguire gli studi e un buon futuro come gran parte dei miei coetanei, oppure seguire Dio e svolgere un dovere?”
In seguito, mi sono imbattuta in questi passi delle parole di Dio: “Grazie alla sovranità e alla predestinazione del Creatore, un’anima solitaria che all’inizio non possedeva nulla acquisisce dei genitori e una famiglia, la possibilità di diventare un membro della razza umana, di sperimentare la vita umana e di vedere il mondo. Quest’anima ha anche l’opportunità di fare l’esperienza della sovranità del Creatore, di conoscere le meraviglie del Suo creato e, ancor più, di conoscere la Sua autorità e di arrendervisi. La maggior parte delle persone, tuttavia, non coglie davvero questa occasione rara e fugace. L’uomo esaurisce l’energia di una vita intera a combattere contro il destino, passa tutto il tempo ad affaccendarsi per cercare di sfamare la propria famiglia e a fare la spola tra ricchezza e prestigio. Le cose cui le persone tengono sono la famiglia, i soldi, la fama e il guadagno e le considerano gli elementi più preziosi della vita. Tutti si lamentano di avere un destino avverso, eppure relegano ancora in un angolo della mente le questioni più urgenti da esaminare e da capire: perché l’uomo è vivo, come dovrebbe vivere, qual è il valore e il significato dell’esistenza. Per tutta la vita, a prescindere dalla sua durata, le persone non fanno che correre qua e là in cerca di fama e guadagno, finché la giovinezza non vola via e diventano grigie e rugose. È questo il modo in cui vivono finché non capiscono che la fama e il guadagno non possono arrestare la loro discesa verso la senilità, che il denaro non può riempire il vuoto del cuore, che nessuno è esente dalle leggi della nascita, dell’invecchiamento, della malattia e della morte, che nessuno può sfuggire a ciò che il destino ha in serbo. Soltanto quando devono affrontare l’ultimo momento cruciale della vita comprendono che, anche se si è ricchi e si possiedono molti beni, anche se si è privilegiati e di alto rango, non si può comunque sfuggire alla morte e si deve far ritorno alla propria condizione originaria: un’anima solitaria che non possiede nulla” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico III”). “Nella vita dell’uomo, tutto è vuoto e indegno d’essere ricordato, fatta eccezione per l’aver fede in Dio, il perseguire la verità e l’adempiere bene il proprio dovere di essere creato. Anche se avessi compiuto le imprese più clamorose, anche se fossi stato sulla Luna, anche se avessi realizzato progressi scientifici di beneficio o di aiuto per l’umanità, sarà tutto inutile e passerà. Qual è l’unica cosa che non passerà? (La parola di Dio.) A non passare saranno soltanto la parola di Dio, le testimonianze rese a Dio, tutte le attestazioni e i lavori che testimoniano il Creatore, e le buone azioni delle persone. Tutto ciò durerà per sempre ed è qualcosa di preziosissimo” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo svolgere bene il proprio dovere di essere creato dà valore alla vita”). Le parole di Dio hanno avuto un grande impatto su di me. Per ogni persona che viene a questo mondo, Egli dispone che riconosca la Sua sovranità, che comprenda la Sua saggezza e la Sua autorità, e che impari a sottomettersi a Lui e adorarLo. Se le persone non comprendono l’intenzione di Dio, il loro tempo in questo mondo andrà perso: non sapranno perché sono nate, né perché devono morire o per cosa dovrebbero vivere. Spesso al telegiornale vedevo dei servizi su persone famose che, sebbene fossero adulate, guadagnassero molti soldi e vivessero nel lusso, erano cadute in depressione e alla fine si erano suicidate. Altre storie raccontavano di come persone ricche e di grande prestigio si fossero improvvisamente ammalate e avessero perso la vita. Ho anche visto come i miei nonni, che erano degli intellettuali con una laurea specialistica, avevano lavorato duramente per tutta la vita e un tempo avevano avuto i loro momenti di gloria, ora passavano gli anni della pensione chiacchierando, ammazzando il tempo e vivendo le proprie giornate in modo vuoto, senza sapere il significato della vita e attendendo la morte senza uno scopo. Ho visto che, a prescindere da quanto una persona possa studiare, o da quanto grandi siano i risultati che raggiunge, tutto è transitorio e temporaneo. Alla fine, quando il mondo vecchio e malvagio viene distrutto, ogni cosa sarà devastata. Questi risultati scientifici e successi personali non possono guidare le persone verso la comprensione di Dio, né a giungere dinanzi a Lui o ad arrivare a conoscere il significato della vita. Inoltre, non possono permettere alle persone di liberarsi dalla corruzione e di vivere secondo una sembianza umana: persino dopo aver raggiunto quei risultati, sono ancora più corrotte che mai. Per di più, la conoscenza è completamente incapace di cambiare lo stato oscuro della società, e non è in grado di instradare le persone nel giusto cammino e nella giusta direzione. Semplicemente, la conoscenza e i successi sono privi di significato. Sono eterni solo la testimonianza del popolo eletto di Dio e ciò che si guadagna dallo sperimentare l’opera di Dio. Se dovessi investire tutta me stessa nella ricerca della conoscenza, nel perseguire i frutti di questo mondo mortale, nel rincorrere la fama e il guadagno, la famiglia, gli studi e la carriera, se fallissi nel perseguire la verità e nel conoscere Dio, se fallissi essenzialmente nel comprendere ogni verità, nell’ottenere una conoscenza di Dio, se non cambiassi la mia indole, non perderei forse un’ottima occasione per sperimentare l’opera di Dio? Dio mi ha guidata a cercare la mia direzione nella vita: mi sono resa conto che nella vita dobbiamo perseguire la verità e la conoscenza di Dio. Solo adempiere il mio dovere di essere creato può rendermi degna della salvezza di Dio, solo una vita del genere sarebbe preziosa e ricca di significato. Potermi impegnare nell’espandere il Vangelo e portare più persone dinanzi a Dio era una mia responsabilità e un’esaltazione da parte di Dio. Dovevo smettere di perdere tempo con i miei studi, così ho deciso di rendere la fede la mia priorità. In seguito, ho rinunciato a una possibilità certa di essere ammessa agli studi universitari e ho deciso di svolgere il mio dovere.
All’inizio del 2020, la pandemia ha colpito quando ero tornata a casa per il capodanno cinese e sono rimasta bloccata senza poter contattare la chiesa. Per sei mesi, non ho potuto partecipare alle riunioni o nutrirmi delle parole di Dio. A quel tempo, ero all’ultimo anno di università e mi stavo preparando alla laurea. Alcuni dei miei compagni erano già stati ammessi a dei corsi specialistici, mentre altri avevano trovato dei buoni lavori. Per quanto mi riguardava, non avevo ancora trovato un lavoro. Spesso, mio padre mi esortava con severità dicendo: “Il figlio di Tizio è stato appena ammesso a un corso specialistico in una famosa università. Di questi tempi, la tendenza più in voga è ottenere una laurea specialistica che ti permetterà di essere più competitiva nel mercato del lavoro. Avresti dovuto decidere di conseguire una laurea specialistica in ogni caso, ma non hai voluto darci ascolto. Se non trovi subito un lavoro, cosa pensi di fare dopo la laurea?” Ascoltando le esortazioni di mio padre e vedendo come tutti i miei compagni lavoravano duramente per un futuro migliore, ho pensato: “Ha ragione, sto per laurearmi. Voglio veramente restare senza lavoro dopo la laurea? Cosa penseranno gli altri di me? Non penseranno forse che sono una buona a nulla?” Mi sentivo davvero infelice. Una volta, a un incontro con i miei vecchi compagni di classe, ognuno ha iniziato a parlare dei suoi piani per il futuro: alcuni hanno detto con entusiasmo di essere stati ammessi a un corso di laurea specialistica in una qualche famosa università, altri di aver ottenuto un lavoro negli enti locali, mentre altri ancora di essere diventati dipendenti pubblici. Si riempivano d’elogi l’uno con l’altro e parlavano delle loro esperienze prima e dopo l’essere stati accettati, io invece non avevo nulla da dire. Vedendo la fama dei miei coetanei e come i loro volti fossero illuminati di sorrisi e orgoglio, non potevo fare a meno di abbassare la testa mentre mi disperavo in silenzio, pensando: “Ho sempre avuto dei voti migliori di loro, e tutti mi guardavano con ammirazione e mi apprezzavano, ma ora sono iscritti a dei corsi specialistici nelle migliori università, mentre io ho solo una laurea triennale. Sono così avanti rispetto a me, in futuro come potrò camminare a testa alta dinanzi a loro? Ormai, la mia immagine e la stima nei miei confronti non erano forse crollate ai loro occhi?” Mi sentivo come avvolta dall’oscurità. Quando i miei compagni mi hanno chiesto quali fossero i miei piani per il futuro, ho balbettato qualcosa e goffamente ho evitato le loro domande per paura di vedere i loro sguardi di disapprovazione. Durante tutto l’incontro, mi sono sentita incredibilmente oppressa: pensavo di non aver ottenuto niente, e i miei compagni di classe mi avrebbero sicuramente guardata dall’alto in basso. Quando sono tornata a casa, sono scoppiata a piangere. Sin da quando ero piccola, ero sempre stata ammirata ed elogiata dagli altri, ma adesso ero molto indietro rispetto a loro, e quell’enorme divario di sentimenti tra presente e passato era un duro colpo da sopportare. Non ero sicura di quale cammino avrei dovuto intraprendere in futuro. Considerando i miei attuali titoli accademici, non avevo alcuna possibilità di trovare un lavoro rispettabile. Forse dovevo semplicemente rassegnarmi a restare un gradino sotto a quegli specializzandi? Non potevo accettare tutto questo, così ho deciso che avrei fatto l’esame di ammissione a un corso magistrale.
In seguito, ho contattato la mia chiesa e ho detto ai fratelli e alle sorelle che mi stavo preparando per andare a casa e fare il test per accedere a un corso magistrale, ma che per quanto possibile intendevo comunque partecipare alle riunioni. I fratelli e le sorelle mi hanno risposto dicendo che avevano bisogno di più persone per svolgere un certo dovere e mi hanno chiesto se potevo considerare l’idea di farlo. A quel tempo, sapevo che credere in Dio e perseguire la verità erano cose buone, e che se avessi fallito nello svolgere il mio dovere avrei deluso Dio che mi aveva dato così tanto, ma poi ho pensato al fatto che mi mancavano solo pochi mesi per preparare l’esame di ammissione e che questa era la mia ultima possibilità di salvare la faccia. Poter accedere al trampolino di lancio di una laurea specialistica era l’unico modo per riuscire a rimanere allo stesso livello delle eccellenti qualifiche dei miei compagni di classe, per soddisfare le aspettative della mia famiglia, e per poter camminare a testa alta con amici e parenti. Se avessi rinunciato a fare l’esame di ammissione, non avrei forse perso tutte le speranze di mettermi in mostra tra i miei coetanei? Semplicemente non ero disposta a farlo. Così, ho detto ai miei fratelli e sorelle che non potevo svolgere un dovere a tempo pieno e che potevo solo svolgere la quantità di lavoro possibile in un dovere, mentre allo stesso tempo mi preparavo per l’esame. Nei mesi seguenti, ho dovuto sopportare una grande pressione e sono stata molto stressata. Durante il giorno, svolgevo il mio dovere e partecipavo alle riunioni, poi la sera tornavo a casa e avevo a che fare con fitte pile di materiali per la preparazione del test. Ero così stanca, ma mi sforzavo di tenere gli occhi aperti e di portare a termine il carico di studio che mi ero data per quel giorno. Tutte le mattine, alle prime luci dell’alba, mi alzavo immediatamente a prescindere da quanto fossi stanca, e mi rituffavo in quel profondo mare di conoscenza. Non osavo concedermi la minima possibilità di rilassarmi: persino quando uscivo per fare la spesa, oppure mentre cucinavo o lavavo i piatti, ascoltavo dei file audio per continuare a studiare. Alla fine, dopo molti duri mesi di preparazione, ho superato il test di ammissione alla laurea specialistica. Quando ho visto i risultati, ero così emozionata: ora potevo finalmente riprendermi un po’ di quella fama che avevo avuto in passato, camminare a testa alta con parenti e amici e smettere di preoccuparmi che gli altri mi guardassero dall’alto in basso. Quando i miei compagni hanno saputo che ero stata ammessa a una laurea specialistica, mi hanno riempita di congratulazioni. Mio padre era così felice che aveva un sorriso a 32 denti e non vedeva l’ora di dare la buona notizia a tutti i vicini e parenti. Quando sono tornata a casa, tutti i vicini mi hanno accolta con il pollice alzato e lodandomi, dicendo: “Sei stata ammessa ad una laurea specialistica, complimenti! Fin da piccola sei stata una studentessa di talento. Tuo padre deve essere così orgoglioso di te!” Mi sentivo così felice di me stessa e potevo finalmente camminare a testa alta.
In poco tempo, l’anno accademico è iniziato e io dividevo il mio tempo tra gli studi e lo svolgimento del mio dovere, ma ogni giorno gli specializzandi dovevano frequentare molte lezioni e nel tempo libero avevano dei compiti da fare, così non avevo tempo per praticare le devozioni spirituali e leggere le parole di Dio. A volte, mi rendevo conto che nel mio dovere stavo rivelando corruzione, ma non avevo tempo per riflettere su me stessa e mi sentivo agitata e infelice. A volte pensavo: “Come proseguirà la mia vita se non ho mai tempo di leggere le parole di Dio e di perseguire la verità? Tuttavia, i miei compiti continuavano ad accumularsi e io dovevo finirli. Per di più, i miei compagni di classe stavano studiando e facendo ricerca ancora più duramente, facendo il massimo per migliorare le loro abilità e il loro livello; se non avessi trovato il tempo per studiare, non sarei forse rimasta indietro rispetto a loro senza mai mettermi in mostra?” Questo mi tormentava e mi preoccupava: perché ancora non ero felice dopo essere stata ammessa al corso di laurea dei miei sogni?
Una sera, la mia università ha annunciato che avrebbe dovuto chiudere il campus a causa della pandemia, così nel giro di pochi giorni gli studenti che entravano nel campus non avrebbero più avuto la possibilità di andarsene quando volevano. Mi sono resa conto che era giunto il momento di prendere una decisione. Se decidevo di continuare i miei studi, non avrei potuto praticare la fede e svolgere il mio dovere. Se avessi scelto di mettere da parte il mio dovere e non avessi potuto partecipare alle riunioni in un momento così importante, la mia vita sarebbe stata sicuramente danneggiata. Inoltre, se avessi passato tutto il mio tempo a scuola e non avessi potuto partecipare alle riunioni, sicuramente avrei puntato tutto sulla ricerca di un futuro nel mondo secolare e mi sarebbe stato difficile abbandonarlo. Se non avessi raggiunto la verità, i miei punti di vista sulle cose non sarebbero cambiati, e sarei finita a rotolarmi nel fango con gli altri non credenti e a perseguire delle mode malvagie, non sarei stata altro che un’immagine vivente di Satana e sarei stata condannata alla perdizione e alla distruzione. Le catastrofi erano già cominciate e questo era anche un momento cruciale per la diffusione del Vangelo: se avessi continuato con i perseguimenti mondani, non avessi svolto il mio dovere e non avessi preparato nessuna buona azione, sicuramente non avrei ricevuto la cura e la protezione di Dio e sarei stata spazzata via dalle catastrofi proprio come tutti gli altri non credenti. Tuttavia, non riuscivo nemmeno ad abbandonare i miei studi; essere ammessa a questo corso non era stato semplice, quindi come potevo ritirarmi così facilmente? Se mi fossi ritirata, non avrei forse perso nuovamente prestigio e fama? Così facendo, non sarei forse stata inferiore ai miei coetanei, vivendo una vita repressa senza poter camminare a testa alta con orgoglio? Quando ho pensato di ritirarmi, mi sono sentita così infelice che non avevo voglia di fare nulla. Ogni mattina, quando mi svegliavo, pensavo alle scelte che avevo davanti a me e sprofondavo nell’angoscia.
In seguito, mi sono imbattuta in un passo delle parole di Dio: “Dio non Si limita a pagare un prezzo per ciascuna persona nei decenni che vanno dalla sua nascita al presente. Nella visione di Dio, sei venuto al mondo innumerevoli volte, e ti sei reincarnato innumerevoli volte. Chi è a decidere tutto questo? È Dio. Tu non hai modo di sapere queste cose. Ogni volta che vieni al mondo, Dio predispone personalmente le cose per te: stabilisce quanti anni vivrai, il tipo di famiglia in cui nascerai, quando ti costruirai una casa e una carriera, nonché cosa farai in questo mondo e come ti guadagnerai da vivere. Dio predispone per te un modo per guadagnarti da vivere, affinché tu possa compiere senza ostacoli la tua missione in questa vita. Quanto a ciò che dovrai fare nella tua prossima incarnazione, Dio predispone e realizza quella vita per te in base a ciò che dovresti avere e a ciò che dovrebbe esserti dato… Dio ha predisposto queste cose per te innumerevoli volte e, alla fine, sei nato nell’età degli ultimi giorni, nella tua famiglia attuale. Dio ha predisposto per te un ambiente in cui potevi credere in Lui, ti ha permesso di ascoltare la Sua voce e tornare al Suo cospetto, in modo che tu potessi seguirLo e svolgere un dovere nella Sua casa. È solo con tale guida di Dio che sei vissuto fino a oggi. Non sai quante volte sei nato tra gli uomini né quante volte il tuo aspetto è cambiato, quante famiglie hai avuto, a quante epoche e dinastie sei sopravvissuto, ma la mano di Dio ti ha sostenuto per tutto il tempo ed Egli ha sempre vegliato su di te. Quanto Si affanna Dio per il bene di una persona! Alcuni dicono: ‘Ho sessant’anni. Da sessant’anni Dio veglia su di me, mi protegge e mi guida. Se, quando sarò vecchio, non sarò in grado di svolgere un dovere né qualsiasi altra cosa, a Dio importerà ancora di me?’ Non è forse una cosa sciocca da dire? La sovranità di Dio sul destino dell’uomo, il Suo vegliare sull’uomo e proteggerlo, non sono solamente una questione di una singola vita. Se si trattasse solo di una vita, di un’unica vita, non basterebbe a dimostrare che Dio è onnipotente e ha sovranità su ogni cosa. La fatica che Dio compie e il prezzo che paga per una persona non è solo per organizzare ciò che essa fa in questa vita, bensì per predisporre per lei un numero infinito di vite. Dio Si assume la piena responsabilità di ogni anima che si è reincarnata. Egli opera con attenzione, pagando il prezzo della Sua vita, guidando ogni persona e predisponendo ciascuna delle sue vite. Dio Si dà da fare e paga un prezzo in tal modo per il bene dell’uomo, e dona all’uomo tutte queste verità e questa vita. Se le persone non svolgono il dovere di esseri creati in questi ultimi giorni e non tornano al cospetto del Creatore – se in conclusione, per quante vite e generazioni abbiano attraversato, non compiono bene i loro doveri e non soddisfano le richieste di Dio – il loro debito nei confronti di Dio non sarebbe troppo grande? Non sarebbero indegne di tutti i prezzi che Dio ha pagato? Sarebbero talmente prive di coscienza da non meritare di essere definite persone, perché il loro debito verso Dio sarebbe troppo grande. Pertanto, in questa vita – non sto parlando delle tue vite precedenti, ma di quella attuale – se non sei in grado di rinunciare alle cose che ami o alle cose esteriori – come i piaceri materiali e gli affetti e le gioie della famiglia – per il bene della tua missione, se non abbandoni i piaceri della carne per i prezzi che Dio paga per te o per ripagare il Suo amore, allora sei davvero malvagio! In realtà, qualsiasi prezzo che paghi per Dio ne vale la pena. In confronto al prezzo che Dio paga per te, a cosa ammonta quel poco che tu sacrifichi e spendi? A cosa ammonta quel poco che soffri? Sai quanto Dio ha sofferto? Il poco che tu soffri non è nemmeno degno di nota se paragonato a quel che Dio ha sofferto. Inoltre, svolgendo ora il tuo dovere, stai ottenendo la verità e la vita, e alla fine sopravvivrai ed entrerai nel Regno di Dio. Che grande benedizione! Mentre segui Dio, non importa se soffri o paghi un prezzo, stai effettivamente lavorando con Dio. Qualunque cosa Egli ci chieda di fare, ascoltiamo le Sue parole e pratichiamo in base a esse. Non ribellarti a Dio e non fare nulla che Gli arrechi dispiacere. Al fine di lavorare con Dio, devi soffrire un po’ e devi abbandonare alcune cose e accantonarle. Devi rinunciare a fama, guadagno, prestigio, denaro e piaceri mondani; devi rinunciare anche a cose come il matrimonio, il lavoro e le tue aspettative nel mondo. Dio sa se hai rinunciato a queste cose? Dio vede tutto questo? (Sì.) Cosa farà quando vedrà che hai rinunciato a queste cose? (Ne sarà sollevato e soddisfatto.) Dio non sarà solo soddisfatto, e dirà: ‘I prezzi che ho pagato hanno portato frutti. Le persone sono disposte a lavorare al Mio fianco, hanno questa determinazione, e Io le ho guadagnate’. Che sia compiaciuto o felice, soddisfatto o confortato, Dio non ha solo quell’atteggiamento. Egli agisce anche, e vuole vedere i risultati che la Sua opera realizza, altrimenti ciò che richiede alle persone sarebbe privo di significato. La grazia, l’amore e la misericordia che Dio dimostra all’uomo non sono solo un tipo di atteggiamento: sono anche un fatto. E il fatto qual è? È che Dio mette le Sue parole dentro di te, ti illumina, in modo che tu possa vedere ciò che di amabile c’è in Lui, e qual è il senso di questo mondo, affinché il tuo cuore si riempia di luce, permettendoti di comprendere le Sue parole e la verità. In questo modo, senza rendertene conto, acquisisci la verità. Dio agisce molto su di te e lo fa in un modo molto concreto, permettendoti di acquisire la verità. Quando acquisisci la verità, quando acquisisci la cosa più preziosa che è la vita eterna, le intenzioni di Dio sono soddisfatte. Quando Dio vede che le persone stanno perseguendo la verità e sono disposte a collaborare con Lui, è felice e soddisfatto. A quel punto ha un certo atteggiamento, e avendo tale atteggiamento Si mette all’opera e approva e benedice l’uomo. Egli dice: ‘Ti ricompenserò con le benedizioni che meriti’. E a quel punto avrai acquisito la verità e la vita. Sentirai ancora un vuoto nel tuo cuore una volta che avrai conosciuto il Creatore e guadagnato il Suo apprezzamento? No, ti sentirai appagato e proverai un senso di godimento. Per la vita di ognuno, avere valore non significa proprio questo? Questa è la vita più preziosa e significativa” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “È di grande importanza pagare un prezzo per acquisire la verità”). Attraverso le parole di Dio, mi sono resa conto che era stato Lui a guidarmi e proteggermi ad ogni passo del mio cammino fino al momento attuale. Dio non mi aveva permesso di nascere negli ultimi giorni ed essere abbastanza fortunata da accettare la Sua opera degli ultimi giorni solo perché potessi perseguire delle prospettive future e una carriera. No, Egli voleva che ricevessi il sostentamento delle Sue parole, che arrivassi a comprendere la verità e compissi il mio dovere in quanto essere creato. La famiglia e il lavoro che Dio dispone per le persone sono solo temporanei. Se avessi rinunciato alla salvezza di Dio e rifiutato di svolgere il mio dovere di essere creato solo per riuscire ad assecondare le aspettative della mia famiglia o per raggiungere un certo grado di piacere materiale, fama e guadagno, non sarei forse stata indegna del sostentamento di Dio e non avrei perso una meravigliosa opportunità di essere salvata? Se avessi deciso di svolgere il mio dovere, forse avrei dovuto rinunciare ad alcuni interessi personali, ma avrei ottenuto la verità più preziosa e alla fine avrei raggiunto la salvezza di Dio e sarei sopravvissuta: erano questi i benefici più tangibili! Dopo essermi resa conto di ciò, ero molto commossa e motivata, e sentivo che Dio mi stava spingendo e guidando personalmente. Poi ho guardato il video di una testimonianza esperienziale intitolato “Una scelta priva di rimpianti”, in cui una sorella con determinazione rinuncia all’opportunità di studiare alla Tsinghua University per praticare la fede e diffondere il Vangelo. Nel video, quando la sorella diffonde il Vangelo anche al suo insegnante, lui si emoziona incredibilmente e scoppia in lacrime di gioia, perché aveva aspettato troppo a lungo la venuta del Signore, e finalmente aveva trovato il Vangelo di Dio che aspettava da così tanto tempo. Questo video ha avuto un grande effetto su di me. Ho pensato a tutti i miei amici e compagni di classe che non comprendevano il vero senso della vita e continuavano a vivere nella miseria sotto il potere di Satana. Io avevo avuto la fortuna di accettare il Vangelo di Dio degli ultimi giorni, quindi dovevo assumermi una responsabilità, perseguire la verità nel miglior modo possibile, munirmi della verità, diffondere il Vangelo e portare ancora più persone dinanzi a Dio per ricevere il Suo giudizio, essere purificate, ottenere la salvezza, e vivere con le benedizioni e la guida di Dio. Sarebbe una cosa meravigliosa! Quando mi sono resa conto di ciò, ho deciso di abbandonare i miei studi e di concentrarmi sul credere in Dio. Tuttavia, quando è arrivato il momento di prendere una decisione, mi sentivo ancora un po’ in difficoltà. Ho pensato: “Se non proseguo gli studi, in futuro non avrò mai la possibilità di mettermi in mostra”. Le lodi della mia famiglia, dei parenti, degli amici e dei vicini erano un tipo di fama a cui mi era difficile rinunciare.
Nel mezzo della mia sofferenza, mi sono imbattuta in questo passo delle parole di Dio: “Durante il processo di apprendimento della conoscenza da parte degli uomini, Satana impiega ogni sorta di metodo, che sia raccontare storie o fornire semplicemente loro una fetta di conoscenza, o permettere di realizzare i loro desideri e ambizioni. Su quale strada Satana vuole condurti? Le persone pensano che non ci sia niente di sbagliato nell’apprendimento della conoscenza, che sia del tutto naturale. Per dirla in modo che suoni interessante, coltivare nobili ideali o avere ambizioni significa avere determinazione, e questa dovrebbe essere la strada giusta da seguire nella vita. Non è forse un modo più glorioso di vivere se le persone possono realizzare i loro ideali, o avviare una carriera di successo? In tal modo si può non solo onorare i propri antenati, ma anche avere la possibilità di lasciare il proprio segno nella storia; non è una buona cosa? È una cosa buona agli occhi della gente mondana e per loro dovrebbe essere appropriato e positivo. Tuttavia, Satana, con le sue sinistre motivazioni, porta le persone su questo tipo di strada e poi basta così? No di certo. In effetti, per quanto nobili siano gli ideali umani, per quanto realistici siano i desideri dell’uomo o per quanto appropriati possano essere, tutto ciò che l’uomo vuole ottenere, tutto ciò che l’uomo cerca è inestricabilmente connesso a due parole. Queste due parole sono di vitale importanza nella vita di ogni persona e sono cose che Satana intende instillare nell’uomo. Quali sono queste due parole? Sono ‘fama’ e ‘profitto’. Satana usa un metodo molto morbido, molto consono alle nozioni delle persone, niente affatto radicale, tramite il quale fa sì che le persone accettino inconsapevolmente il suo modo di vivere, le sue regole, e stabiliscano i loro obiettivi e la loro direzione nella vita e arrivino anche inconsapevolmente ad avere delle ambizioni nella vita. Per quanto grandiose possano sembrare queste ambizioni, sono inestricabilmente legate a ‘fama’ e ‘profitto’. Tutto ciò che qualsiasi persona grande o famosa – ogni persona, in effetti – segue nella vita, si riferisce unicamente a queste due parole: ‘fama’ e ‘profitto’. Dopo aver ottenuto fama e profitto, le persone pensano di poterli capitalizzare per usufruire di uno stato sociale elevato e di grandi ricchezze, e godersi così la vita. Pensano che fama e profitto siano una sorta di capitale che possono utilizzare per una vita improntata alla ricerca del piacere e al godimento sfrenato della carne. Per questa fama e questo profitto tanto bramati dall’umanità, le persone consegnano volentieri, seppure inconsapevolmente, i loro corpi, le loro menti, tutto ciò che possiedono, il loro futuro e il loro destino, a Satana. Le persone, infatti, lo fanno genuinamente e senza neppure un attimo di esitazione, sempre ignare della necessità di recuperare tutto ciò che hanno consegnato. Possono le persone mantenere un qualche controllo su di sé dopo essersi rifugiate in Satana ed essergli diventate leali in questo modo? Certo che no. Sono completamente e assolutamente controllate da Satana. Sono completamente e assolutamente sprofondate in un pantano e sono incapaci di liberarsi. Una volta impantanate nella fama e nel profitto, le persone non cercano più ciò che è luminoso, ciò che è giusto o le cose belle e buone. Questo perché il potere seduttivo che fama e profitto esercitano sulle persone è troppo grande, ed essi divengono obiettivi da perseguire nel corso della vita e persino per tutta l’eternità, senza fine. Non è vero?” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico VI”). Attraverso le parole di Dio, gradualmente mi sono resa conto che punti di vista, idee e principi di sopravvivenza come “Sii al di sopra degli altri e rendi gloria ai tuoi antenati”, ed “Essere uno studioso significa essere ai vertici della società”, sui quali avevo sempre fatto affidamento, provenivano da Satana. Ho pensato che studiare duramente per raggiungere un livello avanzato ed essere una spanna sopra gli altri fosse un obiettivo positivo da perseguire. Per raggiungere il mio obiettivo, mi ero impegnata molto duramente negli studi ed ero disposta a perseverare in qualsiasi sofferenza. Quando notavo che alcuni dei miei compagni di classe ottenevano lauree di alto livello o trovavano ottimi lavori, mi sentivo inferiore a loro e mi preoccupavo di essere guardata dall’alto in basso. Per salvare la faccia e poter camminare a testa alta davanti ai miei coetanei, avevo rinunciato all’opportunità di svolgere il mio dovere a tempo pieno, scegliendo di dedicare tutto il tempo e le energie a prepararmi per l’esame di ammissione all’università. Non avevo affatto considerato il lavoro della chiesa o l’urgente intenzione di Dio di salvare l’umanità, temevo che svolgere un dovere avrebbe ritardato la mia preparazione al test. Mentre mi preparavo per il test, studiavo giorno e notte, non mi concedevo nemmeno la minima possibilità di riposarmi e mio malgrado mi sentivo ansiosa e infelice. È stato assolutamente estenuante! Online, ho visto persone discutere di come, dopo aver fallito il test di ammissione a un corso magistrale, o dopo non aver trovato lavoro, hanno iniziato a soffrire di ansia e depressione. Un amico mi ha anche raccontato di uno studente diplomato nella nostra scuola che, dopo aver fallito il test di ammissione ad un corso, è finito in un reparto psichiatrico a causa del tormento psicologico dell’intera esperienza. Nel reparto, ogni giorno lo si sentiva urlare: “Voglio andare all’università, voglio andare all’università!” Sono stati tantissimi coloro che, dopo aver fallito il test di ammissione a college o a lauree specialistiche, hanno finito per suicidarsi poiché pensavano di non avere prospettive future né possibilità di ottenere fama e guadagni, pensavano che vivere non avesse senso. Questi esempi lampanti non erano forse il risultato del tormento di Satana? Per me era proprio lo stesso: avevo dato tutto per perseguire prospettive future, fama e guadagno, precipitando nel profondo abisso della fama e del guadagno, e non mi sentivo in alcun modo motivata a praticare la verità, a perseguire la fede e a perseguire un cambiamento d’indole. È stato solo allora che ho visto veramente le motivazioni sinistre di Satana. Ha usato fama e guadagno per attirarmi; non solo mi ha fatta soffrire a livello mentale ed emotivo, ma ha anche cercato di impedirmi di giungere dinanzi a Dio per perseguire la verità e ottenere la salvezza. Ho pensato a questo passo delle parole di Dio: “Se una persona ha uno status sociale molto basso, viene da una famiglia molto povera e ha un basso livello di istruzione, ma crede in Dio con i piedi per terra e ama la verità e le cose positive, agli occhi di Dio avrà un valore alto o basso, sarà nobile o infima? Avrà valore. Guardando la cosa da questa prospettiva, da cosa dipende il valore di una persona, se alto o basso, se nobile o modesto? Dipende da come Dio ti vede. Se Dio ti vede come una persona che persegue la verità, allora hai valore e sei prezioso: sei come un vaso di valore. Se invece Dio vede che non persegui la verità e non ti spendi sinceramente per Lui, allora non hai valore e non sei prezioso, sei come un vaso destinato a un uso ignobile. Non importa quanto tu sia istruito o quanto sia alto il tuo status nella società, se non persegui o non comprendi la verità, allora il tuo valore non potrà mai essere alto; anche se molte persone ti sostengono, ti lodano e ti adorano, sei comunque un indegno miserabile. Allora, perché Dio vede le persone in questo modo? Perché una persona così ‘nobile’, con uno status così elevato nella società, con tante persone che la lodano e la ammirano, addirittura con un prestigio così alto, è vista da Dio come infima? Perché il modo in cui Dio vede le persone è totalmente l’opposto dell’opinione che la gente ha degli altri? Forse Dio Si mette di proposito contro le persone? Assolutamente no. È perché Dio è verità, Dio è giustizia, mentre l’uomo è corrotto e non ha verità né giustizia, e Dio valuta l’uomo secondo il Suo Proprio metro, e il Suo criterio di valutazione è la verità. Può sembrare un po’ astratto dirlo così, quindi, per dirlo in un altro modo, il criterio di valutazione di Dio si basa sull’atteggiamento di una persona verso Dio, verso la verità e verso le cose positive: a dirlo così non è più astratto” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 7: Sono malvagi, insidiosi e propensi all’inganno (Parte prima)”). Attraverso le parole di Dio, ho imparato che Egli non valuta le persone in base al livello accademico o al prestigio sociale, ma piuttosto in base all’atteggiamento nell’approcciarsi alla verità e a Dio. Dio apprezza coloro che credono veramente in Lui, perseguono la verità e amano le cose positive. Al contrario, se qualcuno ha un alto prestigio sociale ed è riverito dagli altri, ma non accetta la verità, manca di rispetto a Dio, e persegue cose malvagie e corrotte, allora Dio lo riterrà ignobile. Dopo essere arrivata a comprendere l’intenzione di Dio e il Suo standard per valutare le persone, mi sono sentita liberata e ho compreso quanto fosse stato ridicolo e incoerente con la verità il fatto che avessi valutato le persone in base al loro livello accademico. Mi sono anche sentita motivata e ho smesso di essere così determinata nel perseguire una laurea specialistica e dei buoni voti. Volevo diventare una persona che persegue la verità ed è sicura e concreta nei suoi doveri.
In seguito, sono andata all’università per ritirarmi. L’insegnante mi ha rimproverata ininterrottamente e addirittura si è preso gioco di me perché non proseguivo i miei studi specialistici, dicendo che dovevo essere un’idiota per non investire due anni nel conseguimento della mia laurea specialistica. Di fronte alle prese in giro dell’insegnante, mi sono sentita un po’ debole. Ho pensato anche a come all’inizio dell’anno accademico, gli studenti fossero pieni di entusiasmo e ambizioni, pronti a iniziare la loro nuova vita come universitari, mentre io mi stavo ritirando e andavo nella direzione opposta. Se la gente avesse pensato che fossi strana e non mi avesse capita, sarei comunque stata in grado di rimanere salda nella mia posizione quando gli altri mi avrebbero fatto delle domande? Ho pregato Dio: “Oh Dio, non mi era mai capitato di essere presa in giro in questo modo, e mi sento piuttosto debole. Oh Dio, ti prego dammi la fede e concedimi di essere sicura e coraggiosa nell’affrontare tutto questo, affinché io possa rimanere salda nelle mie convinzioni”. In seguito, ho cercato delle parole di Dio legate al mio stato attuale e mi sono imbattuta in un inno della parola di Dio intitolato “Cosa devono perseguire i giovani”. Questo inno ha avuto un grande effetto su di me.
Non dovrebbero essere privi di aspirazioni, ai giovani non dovrebbe mancare la determinazione per esercitare il discernimento nelle questioni e cercare la giustizia e la verità. […]
1 Uno sguardo pieno di inganno e di pregiudizio verso gli altri non è qualcosa che dovrebbero avere i giovani, e i giovani non dovrebbero compiere atti distruttivi e abominevoli. Non dovrebbero essere privi di aspirazioni, di motivazione e di un entusiastico desiderio di migliorarsi; non dovrebbero essere scoraggiati riguardo alle loro prospettive né perdere speranza nella vita o fiducia nell’avvenire; dovrebbero avere la perseveranza di procedere lungo la via della verità che ora hanno scelto, per realizzare il loro desiderio di spendere tutta la vita per Me.
2 Non dovrebbero essere privi della verità, né serbare ipocrisia e ingiustizia, dovrebbero rimanere saldi su una posizione adeguata. Anziché limitarsi ad andare alla deriva, dovrebbero avere l’ardire di sacrificarsi e lottare per la giustizia e la verità. I giovani dovrebbero avere il coraggio di non soccombere all’oppressione delle forze delle tenebre e di trasformare il significato della loro esistenza. I giovani non dovrebbero rassegnarsi alle avversità, ma essere aperti e franchi, animati da uno spirito di perdono verso i fratelli e le sorelle.
3 Ai giovani non dovrebbe mancare la determinazione per esercitare il discernimento nelle questioni e cercare la giustizia e la verità. Dovreste perseguire tutte le cose belle e buone, e ottenere la realtà di tutte le cose positive. Dovreste essere responsabili nei confronti della vostra vita, e non dovete prenderla alla leggera.
La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Parole per i giovani e gli anziani”
Ascoltando le parole di Dio, mi sono sentita come se Lui mi stesse motivando personalmente. Non lasciarti trasportare dalle mode del momento. Hai riconosciuto che seguire Dio è il giusto cammino di luce, quindi dovresti seguirlo con decisione. Mi sono anche resa conto che è stato in virtù della straordinaria grazia di Dio che sono stata in grado di accettare la Sua opera e di leggere la verità che Egli esprime! Tutto ciò che viene da Dio è positivo, mentre tutte le cose che le persone perseguono nel mondo secolare sono negative. Se mi fossi preoccupata del fatto che gli altri non mi comprendessero o supportassero, se avessi seguito delle tendenze mondane per proteggere me stessa, non mi sarei forse ritrovata a rotolare nel fango insieme a quelli del mondo secolare? Con la guida delle parole di Dio, ho avuto la fede e il coraggio di rimanere ancorata alle mie convinzioni e mi sono ritirata dall’università.
Riflettendo sul mio cammino, ho riconosciuto che era stata la guida delle parole di Dio a permettermi di vedere le perfide intenzioni di Satana nell’usare fama e guadagno per danneggiare le persone. Inoltre, le Sue parole mi hanno aiutata a liberarmi dall’oscuro abisso della ricerca di fama e guadagno. Ho sperimentato la gioia e la pace che mi hanno portato le parole di Dio e ho compreso le buone intenzioni con cui Egli salva l’umanità. Dovevo apprezzare questa rara opportunità, fare del mio meglio per munirmi della verità, diffondere il Vangelo e rendere testimonianza a Dio per ripagare il Suo amore! In seguito, ho iniziato a svolgere il lavoro di irrigazione come nuova arrivata. Senza le catene degli studi accademici e le limitazioni della preoccupazione per le prospettive future, sono riuscita a dedicare tutta me stessa al mio dovere e ho avuto più tempo per leggere le parole di Dio e munirmi della verità, ho imparato e guadagnato molto di più dal mio dovere. Grazie a Dio per la Sua guida e la Sua salvezza!