Parole sulla conoscenza dell’indole e dell’opera di Dio
Estratto 19
Molti non capiscono l’opera di Dio, dunque la loro fede è estremamente scarsa. Conoscere l’opera di Dio non è semplice; bisogna prima sapere che nell’opera di Dio vi è un progetto e tutto si svolge secondo i tempi di Dio. L’uomo non può mai capire a fondo come e quando Dio agisca; Dio compie una certa opera in un dato momento e non la ritarda; nessuno può distruggere la Sua opera. Agire secondo il Suo progetto e le Sue intenzioni è il principio in base al quale Egli compie la Sua opera, e nessuno può modificarlo. Qui puoi vedere l’indole di Dio. L’opera di Dio non aspetta nessuno, e un’opera deve essere eseguita quando è il momento di eseguirla. Tutti voi negli ultimi anni avete sperimentato l’opera di Dio. Chi può distruggere il modo in cui Egli provvede alle persone, chi può impedirGli di pronunciare le Sue parole quando deve pronunciarle e di realizzare la Sua opera quando deve essere realizzata? La maggior parte delle persone, quando ha iniziato a diffondere il Vangelo, ha distribuito libri con la parola di Dio a chi era nelle chiese e a persone religiose. Con quale risultato? Pochissimi di loro hanno indagato le parole di Dio; la maggior parte era maldicente, pronta a criticare e piena di ostilità. Alcuni hanno bruciato i libri, altri li hanno confiscati, altri hanno picchiato coloro che stavano diffondendo il Vangelo costringendoli ad ammettere la loro colpa, e alcuni hanno persino chiamato la polizia per farli arrestare e perseguitare. In quel periodo, tutte le confessioni hanno resistito disperatamente, ma alla fine il Vangelo del Regno è stato ugualmente diffuso in tutta la Cina continentale. Chi può intralciare la realizzazione della volontà di Dio? Chi può arrestare la diffusione del Vangelo del Regno di Dio? Le pecore di Dio ascoltano la Sua voce e coloro che devono essere guadagnati da Dio prima o poi lo saranno. Questo è qualcosa che nessuno può distruggere. È come la frase dei Proverbi che dice: “Il cuore del re, nella mano del Jahvè, è come un corso d’acqua; Egli lo volge dovunque Gli piace” (Proverbi 21:1). Ciò è vero soprattutto per quelle persone insignificanti, giusto? Dio ha i Suoi piani e le Sue disposizioni riguardo a quando e a cosa opererà. Certe persone giudicano sempre impossibile che Dio faccia questa o quella cosa, ma idee del genere sono solo fantasie delle persone. Per quanti danni esse facciano e per quanti inconvenienti provochi Satana, non otterranno alcun risultato e non riusciranno a fermare l’opera di Dio. L’opera dello Spirito Santo decide ogni cosa, e le persone non possono realizzare alcunché senza l’opera dello Spirito Santo. Che tipo di ragionevolezza dovrebbero avere le persone in questo frangente? Quando una persona si rende conto che lo Spirito Santo non sta operando, deve abbandonare le proprie nozioni e stare attenta a non agire alla cieca. La scelta saggia è quella di ricercare le intenzioni di Dio e attendere i Suoi tempi. Certe persone fanno sempre affidamento sulle proprie nozioni e fantasie e anticipano Dio, con il risultato che lo Spirito Santo non opera e i loro sforzi sono inutili. Le persone devono comunque fare ciò che sono tenute a fare e devono compiere il loro dovere. Non puoi aspettare passivamente per timore di fare qualcosa di sbagliato, e di certo non puoi dire: “Dio non l’ha ancora fatto, e Dio non ha ancora detto cosa vuole che io faccia, quindi per ora non farò nulla”. Questo non è forse un fallimento nello svolgere il tuo dovere? Devi rifletterci a fondo, perché questa non è una questione da poco, e un solo errore nel tuo pensiero può nuocere alle tue prospettive o rovinarti.
Nel piano di gestione di Dio ogni Sua opera è compiuta secondo un programma e al momento giusto, con la massima precisione e senza seguire assolutamente le fantasie di persone che dicono: “Questo non funzionerà, quest’altro non funzionerà, questo non ti porterà da nessuna parte!” Dio è onnipotente, e nulla è difficile per Lui. Dall’Età della Legge all’Età della Grazia fino all’Età del Regno ogni passo dell’opera di Dio è stato compiuto in modo contrario alle nozioni della gente, che ritiene tutto irrealizzabile. Ciò nonostante alla fine tutto si risolve, e Satana è completamente screditato e fallisce, e le persone si coprono la bocca. Cosa possono fare le persone? Non sono neppure in grado di praticare la verità, ma riescono tuttavia a essere arroganti e presuntuosi, a credere di poter fare qualsiasi cosa, e i loro cuori sono pieni di desideri stravaganti, e non rendono un’autentica testimonianza. Ci sono addirittura persone che pensano: “Il giorno di Dio arriverà presto, non dovremo più soffrire, avremo una bella vita, e la fine è in vista”. Lasciate che vi dica: queste persone stanno solo facendo da spettatori e perdendo tempo, e alla fine l’unica cosa che otterranno sarà la punizione senza alcun guadagno! Credere in Dio solo per vedere il giorno di Dio e per sfuggire alla grande catastrofe può aiutare a guadagnare la verità e la vita? Chiunque crede in Dio per sfuggire alla catastrofe e per vedere il giorno di Dio, perirà. Invece, sopravvivranno coloro che credono per ottenere la verità e per essere salvati attraverso un cambiamento della loro indole. Questi sono coloro che credono veramente in Dio. I credenti confusi alla fine non guadagneranno nulla, lavoreranno solo inutilmente e riceveranno una punizione più pesante. Tutte le persone hanno una grave mancanza di conoscenza. Coloro che credono in Dio, ma non si occupano dei loro compiti e pensano sempre a cose malvagie sono dei malfattori, sono dei miscredenti e possono solo nuocere a sé stessi. Credenti e non credenti non sono forse entrambi nelle mani di Dio? Chi può sfuggire alle mani di Dio? Nessuno può sfuggire! Coloro che sfuggono devono alla fine fare ritorno a Dio ed essere puniti. Questo è evidente: perché la gente non riesce a vederlo con chiarezza?
Certe persone non hanno la minima consapevolezza dell’onnipotenza di Dio, anche se credono in Dio Onnipotente. Sono continuamente disorientate dalla domanda: “Dal momento che Dio è Onnipotente, ha autorità ed è capace di regnare sovrano su tutte le cose, perché ha creato Satana, gli ha permesso di corrompere l’umanità per 6.000 anni e ha gettato il mondo in una condizione di caos? Perché Dio non distrugge Satana? Forse le persone non vivrebbero bene se Satana fosse eliminato?” Così la pensa la maggior parte delle persone. Riuscite a spiegare questa situazione? È una questione che coinvolge la verità sulle visioni. Questa domanda ha dato da pensare a molti, ma ora che avete delle fondamenta, non porterà voi a dubitare di Dio. Tuttavia, è necessario chiarire la confusione su questo punto. Certe persone domandano: “Perché Dio ha permesso che l’arcangelo Lo tradisse? È possibile che Dio non sapesse che l’arcangelo era capace di tradirLo? Dio non è riuscito a controllarlo, glielo ha permesso o aveva uno scopo?” È normale che le persone si pongano questa domanda, e devono sapere che essa coinvolge l’intero piano di gestione di Dio. Dio ha organizzato le cose in modo che ci fosse un arcangelo, e il tradimento di Dio da parte di questo arcangelo è stato sia permesso che organizzato da Dio: senza alcun dubbio rientra nel piano di gestione di Dio. Dio ha permesso all’arcangelo di corrompere l’umanità che aveva creato, dopo che essa Lo aveva tradito. Non è vero che Dio non ha controllato Satana, e così l’umanità è stata sedotta dal serpente e corrotta da Satana, anzi è stato proprio Dio che ha permesso a Satana di farlo. Solo dopo aver permesso che ciò accadesse, Dio ha dato inizio al Suo piano di gestione e alla Sua opera di salvezza dell’umanità. L’uomo è forse in grado di comprendere questo mistero? Una volta che la razza umana era stata corrotta da Satana, Dio iniziò la Sua opera di gestione dell’umanità. Prima compì l’opera dell’Età della Legge in Israele. Dopo che erano trascorsi duemila anni, svolse l’opera della crocifissione nell’Età della Grazia e tutta l’umanità fu redenta. Nel periodo degli ultimi giorni Si è fatto carne per conquistare e salvare un gruppo di persone negli ultimi giorni. Che tipo di persone sono quelle nate negli ultimi giorni? Sono quelle che hanno sopportato per millenni la corruzione di Satana, che sono state corrotte al punto di non avere più sembianze umane. Dopo aver subito il giudizio, il castigo e lo smascheramento delle parole di Dio, dopo essere state conquistate, hanno raggiunto la verità dall’interno delle Sue parole e sono state sinceramente convinte da Dio; raggiungono la comprensione di Dio e sono in grado di sottomettersi a Lui totalmente e di soddisfare le Sue intenzioni. Alla fine, il gruppo di persone guadagnato attraverso il piano di gestione di Dio sarà un gruppo di persone così. Pensate che a soddisfare le intenzioni di Dio saranno coloro che non sono stati corrotti da Satana, o saranno coloro che sono stati corrotti da Satana e che alla fine verranno salvati? Le persone da guadagnare nel corso dell’intero piano di gestione sono un gruppo che può comprendere le intenzioni di Dio, che consegue la verità da Dio, che possiede il genere di vita e la sembianza umana richiesta da Dio. Quando gli uomini furono creati da Dio per la prima volta, avevano soltanto sembianza umana e vita umana. Tuttavia non possedevano la verità che Dio richiede agli uomini e non potevano realizzare la sembianza che Dio ha sempre sperato che avessero. Il gruppo di persone che alla fine sarà guadagnato è quello che rimarrà fino all’ultimo, e sono quelle che Dio guadagna, di cui Si compiace e che Lo soddisfano. Nel corso dei molti millenni dell’opera del piano di gestione, le persone che Egli alla fine ha salvato hanno guadagnato il massimo; la verità che queste persone hanno guadagnato è stata proprio l’irrigazione e il nutrimento dati loro da Dio attraverso la Sua guerra contro Satana. Le persone di questo gruppo sono migliori di quelle che Dio creò in principio; ciò era inevitabile, anche se sono state corrotte, ed è una questione che rientra nell’ambito del piano di gestione di Dio. Questo rivela completamente la Sua onnipotenza e la Sua sapienza nonché il fatto che tutto quanto Dio ha disposto, pianificato e realizzato sia assolutamente eccelso. Se poi ti viene chiesto di nuovo: “Se Dio è onnipotente, come ha potuto l’arcangelo tradirLo? Poi Dio lo ha scagliato giù sulla terra dove gli ha permesso di corrompere l’umanità. Cosa significa questo?”, puoi rispondere così: “Questo fa parte della preordinazione di Dio ed è molto significativo. L’uomo non può capirlo completamente, ma dal livello che l’uomo può comprendere e raggiungere, si può vedere che quanto Dio ha fatto è molto significativo. Ciò non vuole assolutamente dire che Dio abbia uno sbandamento temporaneo, o che perda il controllo e non abbia modo di gestire le cose, e allora utilizza gli artifici di Satana come pretesto e dice: ‘In ogni caso l’arcangelo si è impegnato nel tradimento, quindi è meglio lasciarlo continuare, e Io salverò l’umanità dopo che avrà corrotto tutti’. Non è assolutamente questo il caso”. Come minimo le persone dovrebbero sapere che questo rientra nel piano di gestione di Dio. Quale piano? In un primo momento c’era un arcangelo; in un secondo momento l’arcangelo ha tradito; in un terzo momento, dopo il tradimento, l’arcangelo è arrivato tra gli uomini per corromperli, e allora Dio ha iniziato la sua opera di gestione dell’umanità. Quando le persone credono in Dio, devono comprendere la visione del piano di gestione di Dio. Alcuni non capiscono mai questo aspetto della verità e hanno sempre l’impressione che ci siano molte contraddizioni non risolvibili. Senza comprensione si sentono insicuri e, se sono insicuri, sono privi di energia per andare avanti. Senza la verità è difficile qualsiasi progresso, quindi trovarsi di fronte a un problema è molto difficile per chi non cerca la verità. Questa comunicazione ti ha aiutato a capire? Solo dopo il tradimento dell’arcangelo Dio ha ideato il piano di gestione per salvare l’umanità. Quando ha avuto inizio il tradimento dell’arcangelo? Senza dubbio c’erano dei fatti che rivelavano il suo tradimento, c’è stato uno sviluppo verso il tradimento dell’arcangelo; non può certamente essere così semplice come il testo lo fa apparire. È come il tradimento di Gesù da parte di Giuda: ha seguito un processo. Non ha tradito Gesù subito dopo averLo seguito. Giuda non amava la verità, bramava il denaro e rubava sempre. Dio lo consegnò a Satana, Satana gli diede delle idee e poi Giuda cominciò a tradire Gesù. Divenne corrotto gradualmente e in certe circostanze specifiche, quando giunse il momento, tradì Gesù. C’è uno schema regolare per la depravazione delle persone e non è così semplice come ci s’immagina. Al momento, le persone possono comprendere le cose del piano di gestione di Dio solo fino a questo punto, ma saranno capaci di comprenderne più profondamente il significato quando cresceranno nella loro statura.
Estratto 20
Tutti gli esseri umani corrotti hanno una natura satanica. Hanno tutti un’indole satanica e sono in grado di tradire Dio ovunque e in qualsiasi momento. C’è chi si chiede: “Dio ha creato gli esseri umani ed essi sono nelle Sue mani. Perché non li protegge invece di permettere che Lo tradiscano? Dio non è forse onnipotente?” Questa è una buona domanda. Quali problemi presenta, secondo te? Dio ha un lato onnipotente e un lato concreto. È possibile che le persone tradiscano Dio senza essere corrotte da Satana. Gli esseri umani non hanno una volontà soggettiva propria in relazione a come dovrebbero adorare Dio e a come rinunciare a Satana, evitare di associarsi a Satana e sottomettersi a Dio. Dio ha la verità, la vita e la via; Dio è inviolabile… Gli esseri umani non hanno nessuna di queste cose dentro di loro. Non capiscono fino in fondo gli attributi della natura di Satana e non comprendono affatto la verità, per cui possono tradire Dio ovunque e in qualsiasi momento. Inoltre, dopo essere state corrotte da Satana, le persone ne hanno gli attributi dentro di sé e trovano più facile tradire Dio. Questo è il problema. Se vedi solo il lato concreto di Dio e non il Suo lato onnipotente, ti sarà facile tradirLo e considerare Cristo come una persona comune. In più, non capirai come Egli possa rivelare così tante verità per salvare l’umanità. Se vedi solo il lato onnipotente di Dio e non quello concreto, anche in quel caso ti sarà facile opporti a Lui. Se non vedi nessuno dei due lati, è ancora più probabile che opporrai resistenza a Dio. Dunque, conoscere Dio non è forse la cosa più difficile al mondo? Più le persone conoscono Dio, più comprendono le Sue intenzioni e capiscono che tutto ciò che Dio fa ha significato. Se si ha una vera conoscenza di Dio, si può ottenere questo risultato. Sebbene Egli abbia un lato concreto, nessuno potrà mai conoscere Dio pienamente. Dio è troppo grande e meravigliosamente insondabile, mentre il pensiero delle persone è troppo limitato. Perché si dice che l’uomo è per sempre un bambino davanti a Dio? Questo è il perché.
Quando Dio parla o fa qualcosa, la gente fraintende sempre. “Come può Dio fare questo? Dio è onnipotente!” Le persone hanno sempre le loro nozioni. Quanto al fatto che Dio provi la sofferenza del mondo, c’è chi pensa: “Dio non è forse onnipotente? Ha davvero bisogno di provare la sofferenza del mondo? Non sa già come ci si sente?” Questo è l’aspetto concreto dell’operato di Dio. Nell’Età della Grazia, Gesù è stato crocifisso per la redenzione dell’umanità, ma l’uomo non comprende Dio e nutre sempre qualche nozione su di Lui, affermando: “Per redimere l’umanità intera, bastava che Dio dicesse a Satana: ‘Io sono onnipotente. Come osi sottrarMi l’umanità? Devi darla a Me’. Con queste poche parole, si sarebbe potuto risolvere tutto: forse Dio non ne aveva l’autorità? Era sufficiente che Dio affermasse che l’umanità era stata redenta e che i peccati dell’uomo erano perdonati, e l’uomo sarebbe stato libero dal peccato. Tutto questo non poteva forse essere risolto dalle parole di Dio? Se i cieli e la terra e tutte le cose sono stati creati dalle parole di Dio, come poteva Dio non essere in grado di risolvere questo problema? Perché è stato necessario che Dio Stesso fosse crocifisso?” Qui sono all’opera sia il lato onnipotente che quello concreto di Dio. Per quanto riguarda il Suo aspetto concreto, Dio incarnato ha sopportato molte sofferenze nei Suoi trentatré anni e mezzo di vita sulla terra, e alla fine è stato crocifisso. Ha patito le peggiori sofferenze. Poi è risorto dalla morte e la Sua resurrezione ha rappresentato l’aspetto dell’onnipotenza di Dio all’opera. Dio non ha dato alcun segno, non ha versato sangue, non ha fatto piovere dicendo che si trattava di un sacrificio espiatorio. Non ha fatto nulla del genere: Si è fatto personalmente carne per redimere l’umanità ed è stato inchiodato sulla croce, affinché l’umanità venisse a conoscenza di questo atto. Grazie a esso, l’umanità ha appreso che Dio aveva davvero salvato l’uomo e questa ne era la prova. Qualunque sia l’incarnazione che compie l’opera o se è lo Spirito a compierla direttamente, tutto è necessario. Ciò significa che, agendo in questo modo, l’opera assume il massimo valore e il massimo significato e che solo agendo in questo modo l’umanità può raccoglierne i frutti. Questo perché l’umanità intera è l’oggetto della gestione di Dio. Si è detto in precedenza che lo scopo era muovere guerra a Satana e umiliarlo. In realtà, questo non è forse un bene per l’uomo a conti fatti? Per l’uomo, questa è una cosa da commemorare e che possiede grande valore e significato, poiché quelli che Dio desidera rendere completi sono individui che siano emersi dalle tribolazioni con la capacità di comprenderLo, che siano stati da Lui perfezionati e che abbiano sperimentato la corruzione di Satana. Pertanto, quest’opera deve necessariamente essere compiuta in questo modo. La scelta del metodo impiegato da Dio in ogni fase della Sua opera si basa sui bisogni dell’umanità. Dio non svolge certo la Sua opera utilizzando metodi indiscriminati. Tuttavia, gli individui hanno la facoltà di scegliere e hanno le proprie nozioni. Così come per la crocifissione di Gesù, pensano: “Cosa c’entra con noi il fatto che Dio sia stato crocifisso?” Credono che non vi sia alcun legame, eppure è stato necessario che Dio fosse crocifisso per salvare l’umanità. La crocifissione è stata una sofferenza immane in quel momento, ma lo Spirito poteva forse essere crocifisso? Lo Spirito non poteva essere crocifisso né poteva essere una prefigurazione di Dio, né tantomeno versare sangue e morire. Solo l’incarnazione poteva essere crocifissa: questa era la prova del sacrificio espiatorio. La Sua carne ha assunto la sembianza di carne peccatrice e Si è fatta carico della sofferenza per l’umanità. Lo Spirito non poteva soffrire per l’umanità, né poteva espiare i peccati degli uomini. Gesù è stato crocifisso per il bene dell’umanità. Questo è l’aspetto concreto di Dio. Dio ha potuto fare ciò e amare le persone in tale maniera, mentre gli esseri umani non avrebbero potuto farlo. Questo è l’aspetto onnipotente di Dio.
Tutto ciò che Dio fa implica il Suo lato onnipotente così come il Suo lato concreto. L’onnipotenza di Dio è la Sua essenza e anche la Sua concretezza è la Sua essenza; questi due aspetti sono inseparabili. Il fatto che Dio compia azioni in modo reale e concreto è il Suo aspetto concreto all’opera, e il fatto che Egli operi in tale modo mostra anche il Suo aspetto onnipotente. Non puoi dire: “Poiché Egli opera in modo pratico, Dio è dunque concreto, ha solo un lato concreto e nessun lato onnipotente”; se questo è ciò che affermi, diventerà una regola. Questo è l’aspetto pratico, ma esiste anche l’aspetto onnipotente. Ogni cosa che Dio fa contiene entrambi gli aspetti, la Sua onnipotenza e la Sua concretezza, e tutto si basa sulla Sua essenza: è un’espressione della Sua indole così come una rivelazione della Sua essenza e di ciò che Egli è. La gente pensa che, nell’Età della Grazia, Dio fosse misericordia e amore; ma aveva ancora la Sua ira e il Suo giudizio. La maledizione di Dio contro i farisei e tutti i giudei non è forse scaturita dalla Sua ira e dalla Sua giustizia? Non si può affermare che Dio sia stato solo misericordia e amore durante l’Età della Grazia, che fondamentalmente non abbia mai espresso ira, giudizio o maledizioni: affermare questo dimostra mancanza di comprensione dell’opera di Dio. Tutta l’opera di Dio nell’Età della Grazia è stata un’espressione della Sua indole. Tutto ciò che Dio ha fatto e che l’uomo ha visto ha avuto lo scopo di dimostrare che Lui Stesso è Dio e che è onnipotente e che Lui Stesso ha l’essenza di Dio. L’opera di giudizio e castigo di Dio in questa fase significa forse che Egli non prova misericordia o amore? No. Se riassumi l’essenza di Dio in una sola frase o in una sola affermazione, sei troppo arrogante e presuntuoso, sciocco e ignorante, e dimostri di non conoscere Dio. C’è chi dice: “Diteci la verità sulla conoscenza di Dio, spiegatela chiaramente”. Cosa dovrebbe dire una persona che conosce Dio? Dirà: “La questione della conoscenza di Dio è così profonda che non posso spiegarla chiaramente in poche frasi. Non sono in grado di renderla comprensibile, in qualunque modo la esponga. È sufficiente riuscire a coglierne l’essenza. Nessuno può mai conoscere Dio a fondo”. Una persona arrogante che non conosce Dio dirà: “So di quale genere di Dio si tratta, Lo capisco davvero”. Questo non è forse vantarsi? Chiunque dica una cosa simile è estremamente arrogante! Se le persone non hanno osservato o vissuto determinati eventi, ci sono cose che non possono conoscere o provare davvero, per cui considerano la conoscenza di Dio una cosa molto astratta. Coloro che non sanno odono una sorta di affermazione, ne colgono la logica, ma non la comprendono. Il fatto che tu non la comprenda non significa che non sia la verità. Appare astratta a chi non ha esperienza, ma in realtà non lo è. Chi ha davvero esperienza, sarà in grado di associare le parole di Dio ai loro contesti appropriati e di applicarle e metterle in pratica. Questo è il significato del comprendere la verità. Puoi cogliere la verità se ti limiti ad ascoltare il significato letterale delle parole di Dio, ma non ne hai una comprensione pratica? Devi metterle in pratica e farne esperienza. Non è facile comprendere la verità.
Dio ha redento tutta l’umanità nell’Età della Grazia. Questo è il lato onnipotente di Dio, e la Sua onnipotenza racchiude tutta la Sua opera concreta. Compiendo la Sua opera di conquista degli uomini, Egli fa sì che tutti gli uomini si prostrino davanti a Lui e giungano ad accettarLo. Se gli individui parlano dell’onnipotenza e della concretezza di Dio indipendentemente l’una dall’altra, non saranno in grado di comprenderle a fondo. Per conoscere Dio, è necessario combinare la conoscenza dei Suoi due aspetti di onnipotenza e concretezza; solo così si potranno ottenere dei risultati. La capacità di Dio di svolgere la Sua opera in modo reale e concreto, di purificare e dirimere la corruzione dell’umanità esprimendo la verità, nonché il Suo essere in grado di guidare direttamente le persone, sono tutte cose che mostrano il lato concreto di Dio. Dio esprime la Sua indole e ciò che Egli è, e qualunque opera gli umani non possano svolgere, Egli può compierla: in ciò si può vedere il lato onnipotente di Dio. Dio possiede l’autorità per realizzare ciò che Egli dice, per far sì che i Suoi ordini siano inflessibili e che ciò che Egli dice sia compiuto. Mentre Dio parla, si rivela la Sua onnipotenza. Dio regna sovrano su tutte le cose, manovra Satana affinché Gli renda servizio, dispone ambienti per mettere alla prova e affinare le persone, e per purificare e trasformare le loro indoli: tutte queste cose sono manifestazione del lato onnipotente di Dio. L’essenza di Dio è sia onnipotente sia concreta, e questi due aspetti si completano a vicenda. Tutto quel che Dio fa è un’espressione della Sua Stessa indole e una rivelazione di ciò che Egli è. Ciò che Egli è comprende la Sua onnipotenza, la Sua giustizia e la Sua maestà. L’opera di Dio, dall’inizio alla fine, è una rivelazione della Sua Stessa essenza e un’espressione di ciò che Egli è. La Sua essenza ha due aspetti: uno è l’aspetto della Sua onnipotenza, l’altro è l’aspetto della Sua concretezza. A prescindere da quale fase dell’opera di Dio si stia osservando, questi due aspetti sono presenti in tutto ciò che Dio fa. Questo è un percorso per comprendere Dio.
Estratto 21
Che Dio compia la Sua opera attraverso la Sua incarnazione o il Suo Spirito, tutto si svolge secondo il Suo piano di gestione. Ciò non avviene in modi palesi o nascosti, e neppure secondo i bisogni umani, ma interamente secondo il Suo piano di gestione. Non è che l’opera degli ultimi giorni possa essere compiuta in qualunque modo che piaccia a Dio. Questa fase si svolge sulle fondamenta delle due fasi precedenti della Sua opera. L’opera dell’Età della Grazia, la seconda fase della Sua opera, permise all’umanità di essere redenta, e ciò avvenne attraverso l’incarnazione. Non è impossibile per lo Spirito compiere la fase attuale dell’opera di Dio. Egli ne è capace, ma è più appropriato che sia l’incarnazione a adempiere a questa fase, così salvando le persone in modo più efficace. Dopo tutto, i discorsi dell’incarnazione sono migliori dei discorsi diretti dello Spirito Santo nel conquistare le persone e sono migliori nel facilitare la conoscenza di Dio da parte delle persone. Quando lo Spirito opera, non Gli è sempre possibile essere con le persone, non è possibile per lo Spirito vivere e parlare direttamente con le persone, faccia a faccia come fa l’incarnazione ora, e ci sono momenti in cui non è possibile per lo Spirito rivelare ciò che è dentro le persone, come l’incarnazione è in grado di fare. In questa fase, l’opera dell’incarnazione è principalmente conquistare le persone e, dopo averle conquistate, renderle perfette affinché possano conoscere Dio ed essere in grado di adorarLo. Questa è l’opera della fine dell’era. Se questa fase non riguardasse la conquista delle persone, ma solo far sapere loro che esiste davvero un Dio, allora potrebbe essere svolta dallo Spirito. Potreste pensare che se questa fase venisse svolta dallo Spirito, Egli potrebbe sostituire la carne e compiere la stessa opera della carne, e che, poiché Dio è onnipotente, non importa se è la carne o lo Spirito a operare se è possibile ottenere gli stessi risultati. Tuttavia, vi sbagliereste. Dio opera secondo la Sua gestione, e secondo il Suo piano e i Suoi passi per salvare l’uomo. Non è come immagini tu: che lo Spirito è onnipotente, la carne è onnipotente e Dio Stesso è onnipotente, quindi Dio può fare tutto ciò che vuole. Dio opera secondo il Suo piano di gestione, e ogni fase della Sua opera comprende determinati passi. Anche il modo in cui questa fase dovrebbe svolgersi e i dettagli che dovrebbero riguardarla sono programmati. La prima fase dell’opera di Dio è stata compiuta in Israele, mentre quest’ultima fase si svolge nel Paese del gran dragone rosso, la Cina. Alcune persone dicono: “Dio non può operare in un altro Paese?” Attenendosi al piano di gestione di questa fase, esso deve essere svolto in Cina. Il popolo cinese è arretrato, le vite dei cinesi sono decadenti e non esistono diritti umani né libertà. È un Paese in cui Satana e demoni malvagi sono al potere. Lo scopo di apparire e operare in Cina è quello di salvare le persone che vivono nella parte più oscura del mondo e che sono state profondamente corrotte da Satana. Questo è l’unico modo per sconfiggere davvero Satana e ottenere completamente la gloria. Se Dio dovesse apparire e operare in un altro Paese, non sarebbe altrettanto significativo. Ogni fase dell’opera di Dio è necessaria, e viene eseguita da Dio nel modo in cui deve essere svolta. Alcune cose possono essere raggiunte con l’opera della carne e alcune possono essere raggiunte con l’opera dello Spirito. Dio sceglie di operare attraverso la carne o lo Spirito a seconda di quale metodo otterrà i migliori risultati. Non è, come voi avete suggerito, che qualsiasi modo di operare potrebbe andare bene, che Dio potrebbe compiere l’opera assumendo casualmente la forma umana, che anche lo Spirito potrebbe fare lo stesso senza incontrare alcuna persona faccia a faccia, e che entrambi questi metodi potrebbero raggiungere certi risultati. Non dovete fraintendere questo. Dio è onnipotente, ma ha anche un lato concreto che le persone non sono in grado di vedere. Le persone vedono Dio come molto soprannaturale e non riescono a comprenderLo; per questo sviluppano nozioni e ogni genere di idee irrealistiche su di Lui. Pochissime persone vedono che le parole e l’opera di Dio sono la verità, che sono concrete, che sono le cose più realistiche e che possono essere toccate e viste dall’uomo. Se le persone possiedono davvero la levatura e la capacità di comprendere, dopo aver sperimentato per diversi anni l’opera di Dio dovrebbero essere in grado di vedere che tutte le parole che Dio esprime sono le verità realtà, che ci sono verità e principi in tutta l’opera e nelle cose che Egli fa, e che tutto ciò che fa ha un grande significato. Qualsiasi cosa Dio faccia ha significato, è necessaria e può raggiungere i migliori risultati. Tutto ha uno scopo, un piano e un significato precisi. Pensi che l’opera di Dio si compia sulla base di parole espresse senza criterio? Egli ha un lato onnipotente, ma ha anche un lato pratico. La vostra conoscenza è unilaterale. Ci sono errori nella vostra comprensione del lato onnipotente di Dio, per non dire nulla della vostra comprensione del Suo lato pratico, dove i vostri errori sono molto più grandi.
Nelle tre fasi dell’opera di Dio, la prima fase è compiuta dallo Spirito mentre le ultime due fasi sono compiute dall’incarnazione, e ogni fase della Sua opera è molto essenziale. Prendiamo la crocifissione, per esempio: se lo Spirito fosse stato crocifisso sulla croce, ciò non avrebbe espresso alcun significato poiché le persone non possono vedere né toccare lo Spirito, e lo Spirito non può sentire nulla né soffrire. Di conseguenza, una simile crocifissione non avrebbe alcun significato. La fase che ha luogo negli ultimi giorni è quella di conquistare le persone, che è l’opera che la carne è in grado di svolgere; l’incarnazione non può essere sostituita dallo Spirito quando si tratta di quest’opera, e l’opera svolta dallo Spirito non può essere svolta dalla carne. Quando Dio sceglie la carne o lo Spirito per compiere qualsiasi fase della Sua opera compie una scelta assolutamente necessaria, e tutto si svolge al fine di raggiungere i migliori risultati e gli obiettivi del Suo piano di gestione. Egli ha un lato onnipotente e un lato pratico. Egli opera in modo pratico in ogni fase della Sua opera. La gente immagina che Dio non parli né pensi e che faccia quello che vuole, ma non è così. Egli possiede la saggezza, Egli possiede tutto quello che è, e questa è la Sua essenza. Quando Egli opera, ha bisogno di rivelare ed esprimere la Sua indole, la Sua essenza, la Sua saggezza e tutto ciò che Egli possiede ed è in modo che le persone possano capire, conoscere e ottenere queste cose. Egli non opera sul nulla, e ancora meno sulla base dell’immaginazione delle persone: Egli agisce in base alle esigenze dell’opera e ai risultati che devono essere raggiunti. Egli parla in modo concreto, Egli opera e soffre giorno dopo giorno e, quando soffre, Egli sente dolore. Non è come se lo Spirito sia presente nel tempo in cui l’incarnazione opera e parla e che se ne vada quando l’incarnazione non opera e non parla. Se fosse stato così, allora Egli non avrebbe sofferto e questa non sarebbe stata un’incarnazione. Le persone non possono vedere il lato pratico di Dio, e quindi le persone non Lo conoscono bene e la loro comprensione di Lui è soltanto superficiale. Le persone dicono che Dio è concreto e normale, o che Dio è onnipotente e che può tutto: tutte queste parole sono quelle che hanno appreso da altri, perché non hanno una vera conoscenza o un’esperienza reale. Quando si tratta dell’incarnazione, perché c’è una tale enfasi sull’essenza dell’incarnazione? Perché non lo Spirito? L’attenzione si concentra sull’opera della carne; l’opera dello Spirito è di assistere e aiutare, e questo raggiunge i risultati dell’opera della carne. In ogni fase, le persone possono arrivare a conoscere un po’ di Dio ma non sono in grado di superare o raggiungere tale livello quando vogliono sapere un po’ di più su di Lui. Quando Dio comunica qualcosa le persone comprendono qualcosa, ma la loro conoscenza di Lui non è ancora molto chiara, e non riescono a coglierne facilmente la parte essenziale. Se pensate che lo Spirito possa fare tutto ciò che la carne può fare e che lo Spirito possa prendere il posto della carne, allora non conoscerete mai il significato della carne, l’opera della carne e ciò che l’incarnazione è.
Estratto 22
Il contenuto di “La Parola appare nella carne” è particolarmente ricco, include vari aspetti della verità e anche alcune dichiarazioni profetiche, che predicono lo stato delle età a venire. In realtà, le profezie sono molto generiche, e la maggior parte delle parole contenute in questo volume esaminano l’ingresso nella vita, espongono la natura umana e parlano di come conoscere Dio e la Sua indole. Riguardo a quale età verrà, quante età ci saranno, in quali tipi di circostanze l’umanità entrerà, non è forse vero che non vi è alcun particolare progetto, nessun preciso riferimento e neppure una specifica era in questo volume? Vale a dire che le persone non devono preoccuparsi delle età a venire, che il momento non è ancora giunto ed è ancora molto lontano. Anche se dovessi parlarvi di queste cose, non le capireste, e inoltre non c’è bisogno che le persone le comprendano proprio adesso. Queste cose hanno poca relazione con il cambiamento dell’indole di vita delle persone. A voi serve comprendere solo quelle parole che espongono la natura umana. Basta questo. In passato furono fatte delle profezie, come quella sul Regno Millenario, su Dio e l’uomo che entrano insieme nel riposo, e anche a proposito dell’Età della Parola. Le parole profetiche riguardano tutte i tempi prossimi a venire; quelle che non vengono menzionate sono cose molto lontane. Non dovete studiare ciò che è molto distante; quello che non dovreste sapere non vi sarà detto; quello che dovreste conoscere è tutta la verità che proviene da Dio – per esempio, l’indole di Dio che si è espressa nei confronti dell’uomo; ciò che Dio ha ed è e che viene rivelato dalle Sue parole, l’esposizione della natura umana attraverso il giudizio e il castigo, come pure l’orientamento di vita dato alle persone da Dio, poiché il nucleo dell’opera di Dio per la salvezza dell’umanità include questi aspetti.
Lo scopo di Dio nel pronunciare tali parole quando compie l’opera di gestire l’umanità è soprattutto conquistare e salvare gli uomini e cambiarne l’indole. Al momento l’Età della Parola è un’età concreta, è l’età della verità che conquista e salva l’uomo; altre parole seguiranno, poiché c’è molto che non è ancora stato detto. Alcuni credono che le parole attuali siano l’espressione di Dio nella sua interezza – si tratta di un’interpretazione profondamente errata, poiché l’opera dell’Età della Parola è appena all’inizio in Cina, ma altre parole seguiranno dopo che Dio apparirà e opererà manifestamente in futuro. Come sarà l’Età del Regno, a quale tipo di destinazione avrà accesso l’umanità, che cosa accadrà dopo che vi avrà avuto accesso; come sarà allora la vita degli uomini; quale livello può raggiungere l’istinto umano, quale tipo di guida e di provvedimenti saranno necessari, e via di seguito: tutto ciò è incluso nell’opera dell’Età della Parola. L’onnicomprensività di Dio non è solo come la immagini in “La Parola appare nella carne”. Possono l’espressione dell’indole di Dio e la Sua opera essere semplici come tu le immagini? L’onnicomprensività, l’onnipresenza, l’onnipotenza e l’essere supremo di Dio non sono parole vuote – se dici che il libro “La Parola appare nella carne” rappresenta ogni aspetto di Dio, e che queste parole concludono l’intera Sua gestione, allora hai osservato Dio in maniera troppo limitata; questo non significa forse delimitare Dio ancora una volta? Devi sapere che tali parole rappresentano una parte minima del Dio onnicomprensivo. Tutti i gruppi religiosi hanno delimitato Dio alla Bibbia. E oggi non Lo state delimitando anche voi? Non sapete che ciò equivale a svilirLo? Che significa condannarLo e bestemmiarLo? Al momento, la maggior parte delle persone pensa: “Ciò che Dio ha detto negli ultimi giorni è tutto in ‘La Parola appare nella carne’. Non esistono altre parole di Dio; questo è tutto ciò che ha detto”, giusto? Si tratta di un grande errore! Le parole contenute in “La Parola appare nella carne” sono solo l’incipit dell’opera di Dio degli ultimi giorni, una parte delle parole di quest’opera, e riguardano principalmente le verità delle visioni. In seguito, ci saranno anche parole pronunciate in merito ai numerosi dettagli della pratica. Pertanto, la pubblicazione di “La Parola appare nella carne” non significa che l’opera di Dio sia giunta al termine di una fase, tanto meno che l’opera di giudizio degli ultimi giorni compiuta da Dio sia arrivata a una conclusione definitiva. Dio ha ancora molte parole da esprimere, e persino una volta che saranno state pronunciate non si potrà dire che l’intera opera di gestione di Dio sia terminata. Quando sarà finita l’opera dell’intero universo, si potrà dire soltanto che il piano di gestione di seimila anni sarà concluso; ma a quel punto esisteranno ancora persone in questo universo? Finché esiste la vita, finché esiste l’umanità, la gestione di Dio deve ancora proseguire. Quando il piano di gestione di seimila anni sarà ultimato, finché vi saranno umanità, vita e questo universo, Dio gestirà ancora ogni cosa, ma questo non verrà più definito il piano di gestione di seimila anni. Oggi è indicato come gestione di Dio. Forse in futuro sarà chiamato con un nome diverso e sarà una vita diversa per l’umanità e Dio; non si può dire che Egli userà ancora le parole di oggi per guidare l’uomo, poiché esse sono adatte solo per questo periodo di tempo. Pertanto, non delimitare l’opera di Dio in qualsiasi momento. Alcuni affermano: “Dio fornisce solo queste parole alle persone e nient’altro; Dio può pronunciare solamente tali parole”. Anche questo significa confinare Dio entro un certo ambito. È come se oggi, nell’Età del Regno, si utilizzassero le parole pronunciate all’epoca di Gesù. Sarebbe appropriato? Alcune parole si applicherebbero e altre dovrebbero essere abolite, quindi non puoi sostenere che le parole di Dio non possano essere mai abolite. Le persone delimitano le cose con facilità? Sì, in alcuni campi delimitano Dio. Forse un giorno leggerai “La Parola appare nella carne” proprio come oggi si legge la Bibbia, senza tenere il passo con Dio. Adesso è il momento giusto per leggere “La Parola appare nella carne”; non c’è modo di sapere tra quanti anni leggerlo sarà come guardare un calendario ormai superato, perché allora qualcosa di nuovo avrà rimpiazzato il vecchio. Le necessità delle persone si producono e si sviluppano conformemente all’opera di Dio. A quel punto, la natura umana, gli istinti e gli attributi che dovrebbero essere propri degli individui si saranno in qualche modo trasformati; una volta che il mondo sarà cambiato, le esigenze dell’umanità saranno diverse. Alcuni chiedono: “Dio parlerà in seguito?” Altri giungeranno alla conclusione che: “Dio non potrà parlare, poiché quando l’opera dell’Età della Parola è conclusa nient’altro può essere detto, e ogni altra parola sarà falsa”. Non è sbagliato anche questo? È facile per l’umanità commettere l’errore di delimitare Dio; le persone sono propense a rimanere aggrappate al passato e a delimitare Dio. È evidente che non Lo conoscono, eppure continuano arbitrariamente a delimitare la Sua opera. Hanno una natura talmente arrogante! Desiderano sempre rimanere aggrappate alle vecchie nozioni del passato e conservano le cose dei giorni andati che albergano nel loro cuore. Le usano come capitale, comportandosi in modo arrogante e presuntuoso, pensando di capire tutto e avendo la sfrontatezza di delimitare l’opera di Dio. Così facendo, non esprimono un giudizio su Dio? Inoltre, non prendono affatto in considerazione la nuova opera di Dio; ciò dimostra che per loro è difficile accettare il nuovo, e tuttavia continuano a delimitare ciecamente Dio. Le persone sono talmente arroganti da essere prive di ragione, non ascoltano nessuno e non accettano nemmeno le parole di Dio. Tale è la natura umana: totalmente arrogante e presuntuosa, e senza la minima sottomissione. Così erano i farisei quando condannarono Gesù. Pensavano: “Anche se tu fossi giusto, io non ti seguirei comunque – solo Jahvè è il vero dio”. Oggi ci sono persino alcuni che dicono: “È cristo? Non lo seguirei nemmeno se lo fosse veramente!” Esistono individui simili? Sì, ci sono molte persone religiose così. Ciò dimostra che l’indole umana è troppo corrotta, che le persone non hanno possibilità di salvezza.
Fra i santi che si sono avvicendati nel corso dei secoli, Mosè e Pietro furono gli unici che conobbero davvero Dio e da Lui furono approvati; tuttavia, riuscirono a capire pienamente Dio? Quello che colsero è altresì limitato, ed essi stessi non osavano affermare di conoscere Dio. Coloro che conoscono veramente Dio non Lo delimitano, poiché si rendono conto che Egli è immenso e inestimabile. Coloro che non conoscono Dio sono quelli inclini a delimitarLo e a definire ciò che Egli ha ed è. Sono pieni di immaginazione nei Suoi riguardi, producono facilmente nozioni su tutto quello che Dio ha fatto. Dunque, coloro che credono di conoscere Dio sono quelli che più Gli resistono e che si trovano in maggiore pericolo.
Estratto 23
DiteMi, che Dio ama l’uomo e ha misericordia per lui è la verità? (È la verità.) Allora, che Dio non ama l’uomo, e anzi lo maledice e lo condanna, è la verità? (Anche questa è verità.) Infatti, entrambe queste frasi sono la verità e assolutamente corrette. Ma non è affatto semplice affermare: “È la verità anche che Dio non ama l’uomo”, e pronunciare queste parole è difficile per le persone; le si possono pronunciare solo una volta che si abbia conoscenza dell’indole di Dio. Quando vedi che Dio ha compiuto qualcosa di amorevole, dici: “Dio ama veramente l’uomo. Questa è la verità; questo è l’agire di Dio”, eppure quando vedi che Dio ha compiuto qualcosa che non è conforme alle nozioni dell’uomo, come, per esempio, arrabbiarSi con gli ipocriti farisei o gli anticristi, e maledirli, allora pensi: “Dio non ama l’uomo; lo odia”. In tal caso, hai delle nozioni su Dio e Lo rinneghi. Allora quale di questi due scenari corrisponde a verità? Ci sono coloro che non sanno spiegarlo chiaramente. Nei cuori delle persone, è meglio che Dio ami l’uomo o che non lo ami? A tutti quanti, senza dubbio, piace il fatto che Dio ami l’uomo, e dicono che tale amore è la verità. Tuttavia non gradiscono il fatto che Dio non ami l’uomo, e dicono pertanto che tale disamore non corrisponde a verità e negano l’affermazione: “È la verità anche che Dio non ama l’uomo”. Su quale base, allora, l’uomo determina se ciò che Dio fa è la verità o no? Si basa interamente sulle nozioni e sulle fantasie umane. Dio dovrebbe agire come l’uomo vorrebbe che Egli facesse, e ciò non corrisponde a verità a meno che Dio non compia azioni conformi alle nozioni e alle fantasie umane; se l’uomo non apprezza ciò che fa Dio, allora ciò che Egli fa non è la verità. Coloro che classificano in questo modo ciò che è vero conoscono forse la verità? (No, non la conoscono.) Quali sono le conseguenze del definire sempre Dio secondo le nozioni umane? Ciò condurrà a sottomettersi a Dio o a opporGli resistenza? Certamente non a sottomettersi a Dio, solo a opporGli resistenza. Allora coloro che trattano sempre Dio in base alle loro nozioni e alle loro fantasie sono persone che si sottomettono a Dio? O sono persone che Gli si oppongono? (Sono persone che Gli si oppongono.) Questo punto può essere verificato, ed è corretto discernerlo in questo modo. Le persone pensano che l’amore di Dio per l’uomo debba somigliare a come un pastore accarezza un agnello, dandogli calore e conforto, e che debba soddisfare i loro bisogni emotivi e fisici, e così sentono che questo è l’amore di Dio, non è vero? (Sì ma, in realtà, il giudizio di Dio, il castigo, la potatura sono più utili per la vita delle persone.) Questo è comunque amore di Dio per l’uomo! Dopo quanto si è detto, voi sentite ancora che l’amore di Dio per l’uomo è la verità, e che la Sua mancanza di amore per l’uomo non è la verità, non è così? (È la verità anche che Dio non ama l’uomo.) Allora come mai Dio non ama l’uomo? Che cos’è questa mancanza di amore? Tutti sappiamo che Dio ama l’uomo: la Sua indole giusta, il Suo giudizio e il Suo castigo, e la Sua disciplina: tutto rientra nell’ambito dell’amore. Dunque, se Dio non ama l’uomo, perché ciò accadrebbe? (Per via della Sua indole giusta.) Il giudizio e il castigo originano forse da quest’indole giusta? (Sì.) Se il giudizio e il castigo fanno parte di essa, l’indole giusta di Dio verso l’uomo è amore o disamore? (È amore.) Avete compreso che l’amore di Dio per l’uomo è la Sua indole giusta, ma il disamore per l’uomo non origina da questa stessa indole? (Sì.) Come può un Dio non amare l’uomo e avere comunque un’indole giusta? Lasciate che vi ponga ancora un quesito: pensate forse che sia possibile per Dio non amare l’uomo? Può verificarsi una tale circostanza? (Quando l’uomo commette ogni sorta di atti malvagi e spezza il cuore a Dio, Dio non lo ama.) Ciò di cui parlate è condizionato e si basa su dei prerequisiti, mentre ciò che vi sto chiedendo non dipende da presupposizioni. L’amore di Dio per l’uomo è senz’altro la verità, e ognuno lo comprende. Ma le persone hanno i loro dubbi sul fatto che il disamore di Dio per l’uomo sia la verità. Se supererai tale questione, supererai la maggior parte delle cose che Dio compie, e non svilupperai nozioni. Per quanto riguarda Dio, quali sono alcune manifestazioni del Suo disamore per l’uomo? (Non abbiamo ancora coscienza di quest’aspetto.) Non l’avete percepito, e non ne avete fatto esperienza. Quali parole conosciamo finora che possano spiegare il disamore di Dio per l’uomo? Disprezzo, repulsione, odio e disgusto; e anche abbandono e sdegno. Fondamentalmente le parole sono queste. Tutti le capiscono, dunque possono essere equiparate al disamore? (Sì.) Sono inerenti alla manifestazione del disamore di Dio per l’uomo: pensate dunque che siano la verità? (Sì, lo sono.) Secondo voi, il fatto che Dio non ami l’uomo richiede una premessa: Dio fa cose prive di amore per l’uomo nel contesto del Suo amore per lui, questa è la verità. Supponete che questa premessa non contenga né un elemento né una base per l’amore, e che Dio allora compia cose che sono non amorevoli verso l’uomo, manifestando il Suo disamore per lui. Voi non sarete in grado di appurare se il disamore di Dio per l’uomo sia la verità, né di comprendere queste cose pienamente. Qui sta il nocciolo della questione e, stando così le cose, dovremmo condividere in proposito.
Pensate che Dio, come Signore di tutti gli esseri creati, abbia creato questa umanità e che, di conseguenza, debba prenderSi cura delle persone, gestendo ciò di cui si nutrono e dirigendone interamente la vita e il destino? (Non è così.) In altre parole, Dio ha potere di prenderSi cura di te se vuole, e di gettarti nella folla o in un certo ambiente se non vuole prenderSi cura di te, lasciandoti o affondare o nuotare? (Sì.) Dal momento che ne ha potere, non è forse la verità che Egli non Si prende cura dell’uomo? (Sì.) È conforme alla verità. Come si può affermare che questa sia la verità? (Dio è il Signore di tutta la creazione.) In termini di identità e di posizione di Dio, e in termini di differenza tra Lui e l’umanità, Dio Si prenderà cura di te se lo desidera, e non lo farà se non desidera farlo. Ossia, è appropriato che Dio Si prenda cura di te se vuole, ed è ragionevole se non lo fa. Da cosa dipende questo? Dipende dal fatto che Egli voglia o meno, e questa è la verità. C’è chi dice: “No, dal momento che mi hai creato, devi prenderTi cura di ciò di cui mi nutro, devi prenderTi cura di me per il resto della mia vita”. Questo è conforme alla verità? È irragionevole e incoerente con la verità. Se Dio ha detto: “Dopo averti creato, ti ho messo da parte e non Mi prenderò più cura di te”, questo è il potere del Creatore. Poiché ha avuto la capacità di crearti, Dio ha il potere di metterti da parte, sia in un posto buono che in un posto cattivo. Questo è il potere di Dio. Su cosa si basa il potere di Dio? Sulla Sua identità e sulla Sua posizione, per cui può prenderSi cura di te o meno, e in entrambi i casi è la verità. Perché dico che è la verità? Ecco ciò che le persone dovrebbero capire. Quando l’avrai capito, saprai chi sei, chi è il Dio in Cui credi e quali sono le differenze tra te e Dio. Torniamo all’aspetto del fatto che Dio non ama l’uomo. Dio è forse obbligato ad amare l’uomo? (No.) Poiché non è obbligato a farlo, che Dio non ama l’uomo è la verità? (È la verità.) Ciò non rende le cose più chiare? Ora parliamo di questo: poiché l’umanità è stata corrotta da Satana e ha un’indole satanica corrotta, se Dio non salva gli esseri umani e non li porta a Sé, allora qual è la relazione tra l’uomo e Dio? (Non c’è alcuna relazione tra loro.) Questo non è vero; in effetti c’è una relazione. E allora che tipo di relazione è? È una relazione ostile. Tu sei ostile a Dio e la tua natura essenza è ostile all’essenza di Dio. Non è quindi ragionevole che Dio non ti ami? Non è ragionevole che Egli ti aborrisca, ti detesti e sia disgustato da te? (È ragionevole.) Perché è ragionevole? (Perché non c’è nulla in noi che sia degno dell’amore di Dio e la corruzione della nostra indole è troppo grave.) Dio è il Creatore e tu sei un essere creato, ma in quanto tale non hai seguito Dio né ascoltato le Sue parole; hai invece seguito Satana e sei diventato l’avversario di Dio e Suo nemico. Dio ti ama poiché possiede l’essenza della misericordia: ha pietà di te e ti salva. Dio possiede questa essenza. Dio nutre misericordia e preoccupazione per l’umanità che ha creato. Il Suo amore per te è una rivelazione della Sua essenza, e questo è un aspetto della verità. Dall’altro lato, l’umanità non è degna dell’amore di Dio. L’umanità è arrogante, aborrisce le cose positive, è malvagia, maligna, odia Dio e Gli oppone anche resistenza. Quindi, data la Sua essenza, ossia la Sua santità, la Sua giustizia, la Sua lealtà e la Sua autorità, come può Dio amare un’umanità del genere? Può Dio essere compatibile con un’umanità del genere? Può amarla? (No.) Poiché non può farlo, quando Egli entra in contatto con le persone e vuole salvarle, che cosa manifesterà? Non appena entra in contatto con le persone, Dio manifesta disgusto, e ripugnanza e odio, e sdegna coloro che compiono gravi malefatte; questo non è amore. Allora che Dio non ama l’uomo è la verità? (Sì.) Che Dio non ama l’uomo è la verità. È corretto che Dio non ami coloro che Gli oppongono resistenza? (Sì.) È giusto e ragionevole e dipende dall’indole giusta di Dio; quindi, anche in questo caso, che Dio non ama l’uomo è la verità. Da cosa dipende il fatto che questa è la verità? Dall’essenza di Dio.
Quindi, a conti fatti, Dio ama l’uomo? (Sì.) In realtà, in base alla loro essenza e alle loro manifestazioni, gli uomini non sono degni dell’amore di Dio, ma Dio è comunque capace di amarli così tanto. Secondo il vostro punto di vista, Dio è la verità? La Sua essenza è santa? (Sì.) Dall’altro lato, poiché l’uomo è così disgustoso e la sua corruzione è così profonda, può Dio amarlo senza provare un po’ di odio? L’assenza di un minimo di odio, di avversione o di disgusto non sarebbe in linea con l’essenza di Dio. Dio odia e detesta questa umanità, prova per essa disgusto e ripugnanza, eppure è comunque capace di salvare le persone, e questo è il vero amore di Dio, la Sua essenza! Il fatto che Dio non ami l’uomo dipende dalla Sua essenza, così come ne dipende il fatto che Egli sia comunque capace di amare l’uomo. Quindi, ora che ciò è chiaro, qual è la verità: che Dio ama l’uomo? O che non lo ama? (Entrambe le cose sono la verità.) Ora ci siamo. Ebbene, l’uomo è capace di una cosa simile? Nessun uomo ne è capace; non c’è una sola persona che lo sia, nemmeno nei confronti dei propri figli. Se tuo figlio non fa che destare la tua ira e spezzarti il cuore, all’inizio ti arrabbierai, ma col tempo in cuor tuo proverai disgusto; quando tuo figlio ti avrà disgustato abbastanza a lungo, ti arrenderai completamente e alla fine interromperai i rapporti con lui. Che cos’è l’amore umano? Deriva dagli affetti e dai rapporti di sangue della carne, quindi non ha nulla a che fare con la verità; è l’amore che nasce dai bisogni della carne e degli affetti umani. Su cosa si basa questo amore? Si basa sugli affetti, sui rapporti di sangue e sugli interessi, e non ha assolutamente nulla a che vedere con la verità. Qual è allora la ragione per il mancato amore da parte dell’uomo? L’uomo non ama più colui che gli ha spezzato il cuore e per cui ha sviluppato odio, ripugnanza, e disgusto; non può più amarlo. Fino a che punto pensate che questa umanità abbia spezzato il cuore a Dio? (A un livello indescrivibile.) Sì, indescrivibile. Ma Dio ama ancora l’uomo? Tu non sai se Dio ama l’uomo, eppure anche a questo punto Dio ti salva, e senza sosta opera e parla per guidarti e provvedere a te. Egli non rinuncerà a te fino all’ultimo istante, quando la Sua opera sarà compiuta. Questo non è forse amore? (Sì.) L’umanità possiede un amore come questo? (No.) Quando i bisogni emotivi delle persone si dissolvono, quando il legame di sangue che le unisce è spezzato e non c’è più alcun interesse a connetterle, esse non amano più, smettono del tutto di amare e scelgono di rinunciare, di non “investire” più. La loro è una rinuncia totale. Qual è l’espressione essenziale dell’amore? È compiere azioni concrete e ottenere dei risultati, e se queste cose legate all’amore non vengono fatte, allora non c’è amore. Alcuni dicono che Dio odia l’uomo, ma questo non è del tutto corretto. Dio ti odia, ma ti ha forse parlato meno? Ti ha forse fornito meno verità? Ha forse operato meno in te? (No.) Perciò, se dici che Dio ti odia, non possiedi coscienza; le tue sono parole sconsiderate. Non è falso che Dio ti odii, ma comunque ti ama e ha operato molto in te. È un dato di fatto che Dio ti odia, ma perché lo fa? Se tu ti sottomettessi a Lui in tutto e per tutto e diventassi come Giobbe, Dio ti odierebbe ancora? Non ti odierebbe più; nei tuoi confronti nutrirebbe solo amore. Come si manifesta l’amore di Dio? Non assomiglia all’amore dell’uomo, che è come avvolgere qualcuno nell’ovatta. Dio non ama le persone in questo modo: Egli ti lascia vivere la vita normale di un essere umano creato, ti lascia prendere coscienza di come vivere, di come sopravvivere e di come adorarLo, di come essere signore di tutte le cose e vivere una vita significativa, e di come non fare cose prive di significato né seguire Satana. Il significato dell’amore di Dio non è forse duraturo e di ampia portata? È di portata fin troppo ampia, e queste azioni di Dio portano a effetti di importanza monumentale e di estremo valore per tutta l’umanità. Si tratta di qualcosa che nessun essere umano è in grado di fare: ha un valore inestimabile e l’uomo non può ottenerlo in cambio di denaro né di qualsiasi bene materiale. Vedi, al giorno d’oggi le persone capiscono alcune verità e sanno come adorare Dio, ma venti o trent’anni fa sapevano tutto questo? (No.) Non sapevano come si fosse originata la Bibbia, non sapevano quale fosse il piano di gestione di Dio, non sapevano come adorare Dio e vivere da esseri creati qualificati; non sapevano nulla di tutto ciò. Quindi, se fate un balzo in avanti di vent’anni a partire da adesso, l’umanità di allora non sarà forse molto migliore di come siete voi oggi? (Sì.) E questo come accadrà? Per via della salvezza di Dio e dell’amore infinito che Egli nutre per l’uomo. È per via della Sua pazienza, della Sua tolleranza e della Sua misericordia nei confronti degli uomini che essi hanno guadagnato così tante cose. Se non fosse per l’immenso amore di Dio, l’uomo non guadagnerebbe nulla.
Pensate che Dio ami l’uomo? (Sì.) E Dio odia l’uomo? (Sì.) In che modo? Nel Suo cuore, Dio è in realtà disgustato dall’uomo e ne aborrisce la natura essenza. È disgustato da ogni persona, quindi come può ancora operare nell’uomo? È perché possiede amore e vuole salvare queste persone. Non odia forse le persone quando le salva? Sì; odio e amore coesistono in Lui contemporaneamente. Egli odia, aborrisce e prova disgusto, ma allo stesso tempo opera per la salvezza dell’uomo. Chi pensate ne sia capace? Nessun uomo ne è capace. Quando le persone vedono qualcuno per cui nutrono ripugnanza e che aborriscono, non vogliono più guardarlo, e non sopportano di rivolgergli neppure una parola, o come dicono i non credenti: “Se non c’è un terreno comune, anche una singola parola è fiato sprecato”. Quante parole ha detto Dio all’uomo? Fin troppe. Puoi forse dire che Dio non ama l’uomo? O che non odia l’uomo? (No.) Il Suo odio è un dato di fatto, così come lo è il Suo amore. Supponiamo che tu dica: “Dio ci odia; non avviciniamoci a Lui. Non lasciamo che Dio ci salvi, per evitare di infastidirLo continuamente”. Questo va bene? (No.) Non mostri considerazione per il cuore di Dio, non Lo capisci e non Lo conosci. Anzi, dicendo questo ti stai ribellando a Lui e Gli stai spezzando il cuore. Devi capire perché Dio odia l’uomo e in che modo lo ama. Ci sono ragioni sia per l’amore che per l’odio nutriti da Dio; per entrambi vi sono un retroterra e dei principi. Se tu dici: “Poiché Dio mi salva, deve amarmi; non può odiarmi”, questa non è una richiesta irragionevole? (Sì.) Anche se Dio ti odia, Egli non esita a salvarti e ti dà comunque la possibilità di pentirti. Questo non ha alcuna influenza sul tuo nutrirti delle Sue parole o sullo svolgimento del tuo dovere, e tu continui a godere della grazia di Dio, quindi perché sei ancora lì a discutere? Che Dio ti odii è come le cose dovrebbero essere, dipende dalla Sua essenza, ed Egli non ha esitato a salvarti. Le persone non dovrebbero forse possedere una certa conoscenza di tale questione? (Sì.) Cosa dovrebbero sapere? Devono conoscere l’indole giusta di Dio e la Sua santità. In che modo si dovrebbe conoscerle? Come si definisce il fatto che Dio odia così tanto l’umanità ma è comunque capace di salvarla? Abbondante misericordia. Questo è ciò che l’indole giusta di Dio contiene. Solo Dio è capace di ciò; Satana non lo farebbe mai. Pur non odiandoti, Satana ti calpesta. Se ti odiasse, allora ti tormenterebbe tutto il giorno, arrivando persino a privarti per sempre della reincarnazione e facendoti sprofondare nel diciottesimo cerchio dell’inferno. Non è questo che fa Satana? (Sì.) Dio invece tratta le persone in questo modo? Assolutamente no. Dio dà alle persone sufficienti opportunità per pentirsi. Pertanto, non temere che Dio ti odii; l’odio che prova per te dipende dalla Sua essenza. Non voltare le spalle a Dio perché Egli ti odia; non pensare: “Non sono degno di essere salvato da Dio, quindi non c’è bisogno che Egli mi salvi; che Si risparmi ogni preoccupazione” per poi abbandonare Dio. Questo Lo porterà a detestarti ancora di più, perché Lo avrai tradito e umiliato e avrai permesso a Satana di prendersi gioco di te. Pensate che le cose stiano così? (A volte, quando mi capita di venire destituito o di subire delle battute d’arresto e dei fallimenti, sento di aver spezzato il cuore a Dio e che Lui non mi salverà più; il mio cuore è in uno stato per cui evita Dio.) Non hai spezzato il cuore a Dio temporaneamente; Glielo hai spezzato molto tempo fa, e più di una volta! Ma rinunciare veramente a te stesso equivale a lasciare che Dio rinunci completamente a te e non ti salvi, e a quel punto il Suo cuore sarà davvero spezzato. Dio non condannerà le persone a morte né trarrà conclusioni su di loro a causa di un loro comportamento momentaneo o protratto per un certo periodo di tempo; Egli non lo farà. In che modo dovresti dunque conoscere l’indole di Dio? Come si possono correggere le nozioni e le idee sbagliate dell’uomo? Tu non sai cosa pensa Dio di molte cose né come farle coincidere con la Sua indole giusta e la Sua santa essenza. Non hai comprensione, ma c’è una cosa che devi ricordare: qualunque cosa Dio faccia, l’uomo deve sottomettersi; l’uomo è un essere creato, fatto di argilla, ed è tenuto a sottomettersi a Dio. Questi sono il dovere, l’obbligo e la responsabilità dell’uomo. Questo è l’atteggiamento che le persone dovrebbero avere. Una volta che le persone hanno questo atteggiamento, come dovrebbero trattare Dio e le cose che Egli fa? Non condannarli mai, altrimenti offenderai l’indole di Dio. Se nutri delle nozioni, allora correggile, ma non condannare Dio né le cose che Egli fa. Una volta che li condanni, per te è finita: equivale a schierarsi contro Dio, senza alcuna possibilità di ricevere la salvezza. Potresti dire: “Non mi sono schierato contro Dio, è che Lo fraintendo”, oppure: “Ho un piccolo dubbio su Dio nel mio cuore; la mia fede è scarsa e ho debolezze e negatività”. Tutte queste cose sono gestibili, possono essere corrette ricercando la verità: ma non condannare Dio. Se dici: “Ciò che dio ha fatto è ingiusto. Non è conforme alla verità, quindi ho motivo di dubitare, mettere in dubbio e accusare. Lo dirò a tutti e troverò chi si unisca a me nel mettere in discussione dio”, questo sarà un problema. Dio cambierà atteggiamento nei tuoi confronti, e se Lo condanni sarai completamente finito; ci sono fin troppi modi in cui Dio può rivalerSi contro di te. Pertanto, le persone non dovrebbero opporsi deliberatamente a Dio. Se involontariamente Gli opponi in qualche modo resistenza, non è un grave problema, poiché non l’hai fatto intenzionalmente o di proposito, e Dio ti dà la possibilità di pentirti. Se invece, pur sapendo che si tratta di un’azione di Dio, la condanni intenzionalmente e istighi tutti a unirsi nella ribellione, allora è un problema. E quale sarà il risultato? Finirai come i duecentocinquanta capi che si opposero a Mosè. Sai che si tratta di Dio, eppure osi comunque avanzarGli rimostranze. Dio non discute con te: è Lui a detenere l’autorità; Egli fa direttamente aprire una voragine nel terreno così che tu ne venga inghiottito, tutto qui. Non ti degnerà mai di uno sguardo né ascolterà i tuoi ragionamenti. Questa è l’indole di Dio. Quale Sua indole Egli manifesterà in tali circostanze? L’ira! Perciò le persone non dovrebbero assolutamente avanzare rimostranze a Dio né provocare la Sua ira; se qualcuno offende Dio, andrà incontro alla perdizione.
Estratto 24
Dio ama l’umanità; è una verità che tutti riconoscono. Ma in che modo Dio ama l’uomo? (Dio esprime la verità, dona all’uomo la verità, lo smaschera, lo giudica, lo disciplina, lo mette alla prova e lo raffina, permettendogli di comprendere e guadagnare la verità.) Questo è ciò che avete tutti sperimentato e visto. Il modo in cui Dio esprime il Suo amore nei confronti dell’umanità cambia da epoca a epoca: in alcuni casi, l’amore di Dio rispecchia le nozioni delle persone ed esse possono immediatamente afferrarlo e riconoscerlo, in altri casi l’amore di Dio contraddice le nozioni delle persone ed esse non sono disposte ad accettarlo. Quali aspetti dell’amore di Dio contraddicono le nozioni delle persone? Il giudizio, il castigo, la condanna, la punizione, l’ira, le maledizioni di Dio e così via. Nessuno è disposto ad affrontare queste situazioni, né riesce ad accettarle, né avrebbe mai immaginato che l’amore di Dio potesse manifestarsi in questo modo. Allora, in che modo gli uomini classificavano originariamente l’amore di Dio? Originariamente lo classificavano in base alle azioni del Signore Gesù quali la guarigione dei malati, la scacciata dei demoni, il nutrimento di cinquemila persone con cinque pani e due pesci, la concessione di abbondanti grazie e la ricerca di coloro che si erano smarriti: nella loro descrizione, Dio tratta l’umanità come un agnellino, accarezzandola dolcemente. In questo, secondo la loro opinione, consiste l’amore di Dio. Pertanto, quando osservano Dio parlare severamente e impartire giudizi, castighi, percosse e disciplina, non si ritrovano con la loro versione immaginata di Dio e di conseguenza elaborano delle nozioni, diventano ribelli e addirittura negano Dio. Se Dio dovesse maledirvi, dirvi che mancate di umanità, che non amate la verità, che non siete migliori di una bestia e che Egli non vi salverà, cosa pensereste? Pensereste che l’amore di Dio non è autentico, che Dio non vi ama? Perdereste la vostra fede in Lui? Alcuni affermano: “Dio mi giudica e mi castiga per salvarmi ma, se Egli mi maledice, non Lo accetterò come mio Dio. Se Dio maledice qualcuno, per loro non sarà la fine? Non significa forse che saranno puniti e discenderanno agli inferi? Senza alcun esito all’orizzonte, che senso ha credere in Dio?” Non è un concetto distorto? Se un giorno, in futuro, Dio ti maledicesse, Lo seguirai ancora come fai adesso? Farai ancora il tuo dovere? È difficile dirlo. Alcune persone riescono a perseverare nel proprio dovere; pongono l’accento sul perseguimento della verità e sono pronte. Altre, invece, non perseguono la verità e non danno importanza al percorso di vita: trascurano queste cose. Tutto ciò a cui pensano è ricevere ricompense e benefici e a essere utili nella casa di Dio. Ogni volta che ne hanno l’occasione, riepilogano sempre quale opera hanno portato a termine di recente, quali buone azioni hanno compiuto per la chiesa, quale grande prezzo hanno pagato e quali ricompense e riconoscimenti dovrebbero ricevere. Questo è il genere di cose che esse riepilogano nel loro tempo libero. Quando Dio maledice queste persone, non è scioccante e inaspettato per loro? È possibile che smettano immediatamente di credere in Dio? È possibile? (Certamente.) L’unico atteggiamento che un essere creato dovrebbe avere verso il Creatore è quello di sottomissione, di sottomissione incondizionata. È una cosa che alcuni oggi forse non riescono ad accettare. Ciò dipende dal fatto che la statura degli esseri umani è troppo scarsa ed essi non posseggono la verità realtà. Se, quando Egli agisce in contrasto con le tue nozioni, tu sei incline a fraintendere Dio, o addirittura a ribellarti e a tradirLo, allora sei lontano dal saper sottometterti a Dio. Mentre viene nutrito e dissetato dalla parola di Dio, l’uomo, in realtà, sta perseguendo un unico obiettivo, che è in definitiva poter conseguire una sottomissione assoluta e incondizionata a Dio, e, a quel punto, tu, questo essere creato, avrai raggiunto il livello richiesto. Ci sono momenti in cui Dio fa deliberatamente cose che sono in contrasto con le tue nozioni, che vanno contro i tuoi desideri e che possono persino sembrare in disaccordo con la verità, sembrano non considerare te e ignorare le tue preferenze. Può risultarti difficile accettare queste cose, potresti non essere in grado di fartene una ragione e, per quanto le analizzi, ti sembreranno sbagliate e non riuscirai ad accoglierle, penserai che Dio sia stato irragionevole ad agire così. Tuttavia, in realtà, Dio lo ha fatto deliberatamente. Dunque, qual è l’intento di Dio nel fare queste cose? È per metterti alla prova e rivelarti, per vedere se sei in grado o no di cercare la verità, di sottometterti davvero a Dio. Non cercare un presupposto per tutto ciò che Dio fa e chiede, e non domandare perché. Provare a ragionare con Dio è inutile. Devi solo riconoscere che Dio è la verità ed essere capace di una sottomissione assoluta. Devi solo riconoscere che Dio è il tuo Creatore e il tuo Dio. Questo è al di sopra di ogni ragionamento, di qualsiasi saggezza mondana, di ogni moralità, etica, conoscenza, filosofia o cultura tradizionale umana, al di sopra persino dei sentimenti dell’uomo, della sua giustizia e del suo cosiddetto amore. È al di sopra di tutto. Se ciò non ti è chiaro, allora prima o poi arriverà il giorno in cui ti accadrà qualcosa e tu cadrai. Come minimo ti ribellerai a Dio e percorrerai un cammino deviante; se alla fine sarai in grado di pentirti, di riconoscere l’adorabilità di Dio e il significato della Sua opera in te, allora avrai ancora speranza di salvezza; ma se cadi a causa di questo evento e sei incapace di rialzarti, non avrai alcuna speranza. Che Dio giudichi, castighi o maledica le persone, è tutto al fine di salvarle, e loro non hanno nulla da temere. Di cosa dovreste aver paura? Dovreste avere paura di sentire Dio dire: “Ti sdegno”. Se Dio dice questo, sei nei guai: significa che Dio non ti salverà, che non hai alcuna speranza di salvezza. E così, nell’accettare l’opera di Dio, le persone devono capire le intenzioni di Dio. Qualunque cosa tu faccia, non cavillare quando si tratta di parole di Dio, dicendo: “Giudizio e castigo possono andare, ma condanna, maledizione e distruzione non significherebbero forse che è finita per me? A che serve essere un essere creato? Allora non voglio esserlo, e Tu non sarai più il mio Dio”. Se respingi Dio e non rimani saldo nella tua testimonianza, allora Dio può davvero rifiutarti. Sapete? Non importa da quanto tempo le persone credano in Dio, quante strade abbiano percorso, quanto lavoro abbiano svolto o quanti doveri abbiano svolto: tutto ciò che hanno fatto durante questo tempo è stato in preparazione di un’unica cosa. Quale? Si sono preparate per raggiungere, alla fine, un’assoluta sottomissione a Dio, una sottomissione incondizionata. Cosa significa “incondizionata”? Significa che non trovi scuse e non puoi appellarti alle tue ragioni oggettive, significa che non puoi fare il pignolo; non sarebbe degno di te, poiché sei un essere creato. Quando fai il pignolo con Dio non sai stare al tuo posto, ed è così anche quando provi a ragionare con Lui: di nuovo, non sai stare al tuo posto. Non discutere con Dio, non tentare sempre di scoprire la ragione, non ostinarti a volere capire prima di sottometterti, o a non sottometterti quando non capisci. Se fai così, non hai capito qual è il tuo posto, e in tal caso la tua sottomissione a Dio non è assoluta; è una sottomissione relativa e condizionata. Coloro che pongono condizioni alla loro sottomissione a Dio sono forse persone che si sottomettono davvero a Dio? Lo stanno forse trattando come Dio? Adorano forse Dio come il Creatore? Se tu non lo fai, allora Dio non ti riconosce. Cosa devi sperimentare al fine di raggiungere una sottomissione assoluta e incondizionata a Dio? E come dovresti sperimentare? Per prima cosa, le persone devono accogliere il giudizio e il castigo di Dio, devono accettare la potatura. Inoltre devono accettare l’incarico da parte di Dio, devono perseguire la verità mentre svolgono il loro dovere, devono comprendere i vari aspetti della verità che attengono all’ingresso nella vita e arrivare a comprendere le intenzioni di Dio. A volte questo va oltre la levatura delle persone, che mancano della capacità di conoscere per giungere a capire la verità e possono intravederne solo un po’ quando altri condividono con loro, o imparando lezioni derivanti dalle varie situazioni create da Dio. Ma tu devi essere consapevole che è necessario avere un cuore sottomesso a Dio, che non devi provare a ragionare con Dio o a porre condizioni; tutto quello che Dio fa è ciò che va fatto, poiché Egli è il Creatore e tu sei un essere creato. Devi avere un atteggiamento di sottomissione, senza chiedere sempre la ragione o parlare di condizioni. Se manchi anche del più elementare atteggiamento di sottomissione e sei persino incline a dubitare e diffidare di Dio o a pensare nel tuo cuore: “Devo accertare se Dio intende davvero salvarmi, se Dio è davvero giusto. Tutti dicono che Dio è amore; bene, allora devo capire se c’è realmente amore in ciò che Dio opera in me, se si tratta davvero di amore”, se non fai che esaminare se ciò che Dio fa sia in linea con le tue nozioni e i tuoi gusti o addirittura con quella che tu pensi sia la verità, allora non sai stare al tuo posto, e sei nei guai: è probabile che offenderai l’indole di Dio. Le verità inerenti alla sottomissione sono fondamentali, e nessuna verità può essere completamente e chiaramente spiegata in un paio di frasi; hanno tutte attinenza con i vari stati e con la corruzione delle persone. L’ingresso nella verità realtà non si può ottenere in uno o due (o tre, o cinque) anni. Richiede l’esperienza di molte cose, di molto giudizio e castigo derivato dalle parole di Dio, di molta potatura. Soltanto quando finalmente acquisisci la capacità di praticare la verità il tuo perseguimento della verità sarà efficace, e soltanto allora possiederai la verità realtà. Solo quelli che possiedono la verità realtà sono coloro che hanno reale esperienza.
Estratto 25
Diversi anni dopo l’inizio di questa fase dell’opera, c’era un uomo che credeva in Dio ma non perseguiva la verità; tutto ciò che voleva era guadagnare soldi, trovare una compagna e condurre una vita da ricco, e così ha lasciato la chiesa. Dopo aver vagato per alcuni anni, è tornato inaspettatamente. Nel cuore provava grande rimorso e pianse un’infinità di lacrime. Ciò dimostrava che il suo cuore non aveva del tutto abbandonato Dio, e questa è una buona cosa; gli restavano ancora un’opportunità e una speranza di essere salvato. Se avesse smesso di credere, diventando come i non credenti, allora sarebbe stato completamente spacciato. Se è in grado di pentirsi veramente, allora c’è ancora speranza per lui, cosa rara e preziosa. Indipendentemente da come Dio agisce e da come tratta le persone, persino se le odia, le detesta o le maledice, se arriva un giorno in cui esse sono in grado di compiere un’inversione di rotta, allora Mi sarà di grande conforto, perché questo significherà che hanno ancora quel po’ di spazio per Dio nei loro cuori, che non hanno perso completamente la loro umana ragione o la loro umanità, che desiderano ancora credere in Dio, e che hanno almeno qualche intenzione di riconoscerLo e tornare al Suo cospetto. Quanto alle persone che hanno veramente Dio nel cuore, non importa quando abbiano lasciato la casa di Dio: se vi fanno ritorno e hanno ancora a cuore questa famiglia, allora proverò di conseguenza un qualche legame sentimentale e ne trarrò conforto. Tuttavia, se non vi fanno mai ritorno, penserò che sia un peccato. Se ci fanno ritorno e si pentono veramente, allora il Mio cuore si colmerà di particolare gratificazione e conforto. Il fatto che quest’uomo sia stato ancora capace di tornare implica che non aveva dimenticato Dio; è tornato perché nel suo cuore desiderava ancora Dio. È stato molto commovente quando ci siamo incontrati. Quando si è allontanato, era certamente molto negativo e si trovava in cattive condizioni; ciononostante, se ora riesce a tornare indietro, questo dimostra che ha ancora fede in Dio. Tuttavia, che possa fare o meno degli ulteriori passi avanti non è dato saperlo, poiché le persone cambiano molto rapidamente. Nell’Età della Grazia, Gesù aveva misericordia e benevolenza nei confronti degli esseri umani. Se di cento pecore se ne smarriva una, Egli lasciava le altre novantanove per cercare quell’unica pecora. Queste parole non rappresentano una sorta di azione meccanica, né una regola; piuttosto, mostrano l’intenzione pressante di Dio di portare agli uomini la salvezza, nonché il Suo profondo amore per loro. Non è un modo di fare le cose; è un tipo di indole, una sorta di mentalità. Così alcune persone lasciano la chiesa per sei mesi o un anno, oppure hanno chissà quante debolezze o soffrono per chissà quante idee sbagliate, eppure la loro capacità di risvegliarsi alla realtà in un secondo momento, di acquisire conoscenze e compiere un’inversione di rotta, e di tornare sulla retta via, Mi fa sentire particolarmente confortato e Mi arreca un briciolo di piacere. In questo mondo multiforme e tentatore, e in quest’epoca malvagia, essere in grado di riconoscere Dio e tornare sulla retta via è qualcosa che arreca non poco conforto ed entusiasmo. Prendiamo l’educazione dei figli, per esempio: che siano devoti o meno, come ti sentiresti se ti rinnegassero e se ne andassero di casa per non tornare più? Nel profondo, continueresti a preoccuparti per loro e ti chiederesti sempre: “Quando tornerà mio figlio? Mi piacerebbe vederlo. Dopo tutto, è mio figlio, e non per niente l’ho cresciuto e l’ho amato”. Hai sempre pensato questo; hai sempre desiderato che quel giorno arrivasse. Tutti si sentono allo stesso modo al riguardo, per non parlare di Dio: Egli non spera forse ancor più che l’uomo ritrovi la strada dopo essersi smarrito, che il figliol prodigo faccia ritorno? Gli uomini di oggi sono di scarsa statura, ma verrà il giorno in cui capiranno le intenzioni di Dio, a meno che non siano privi della minima inclinazione verso la vera fede, a meno che non siano dei miscredenti, nel qual caso Dio non Se ne preoccupa.
Estratto 26
Esistono differenti tipi di esseri umani, che si distinguono in base allo spirito che hanno. Alcuni hanno spirito umano e sono coloro che Dio ha predestinato e selezionato. Alcuni non hanno spirito umano; sono demoni che si sono infiltrati con l’inganno. Coloro che non sono stati predestinati ed eletti da Dio non possono essere salvati nemmeno se sono riusciti a intrufolarsi nella casa di Dio, e alla fine saranno smascherati ed eliminati. Se si riesca ad accogliere l’opera di Dio e, dopo averla accolta, quale tipo di cammino si intraprenda e se ci si trasformi, tutto dipende dallo spirito e dalla natura interiori. Alcuni non possono evitare di smarrirsi; sono così per via del loro spirito e non possono cambiare. In alcune persone lo Spirito Santo non opera, perché non percorrono la retta via; se però riuscissero a compiere una svolta, lo Spirito Santo potrebbe ancora operare. Altrimenti per loro sarà tutto finito. Esistono situazioni di ogni sorta, ma Dio è giusto nel modo in cui tratta ogni persona. Come si giunge a conoscere e comprendere l’indole giusta di Dio? I giusti ricevono la Sua benedizione e le persone malevole vengono da Lui maledette. Questa è la giustizia di Dio. Dio premia i buoni e punisce i malvagi, e ricompensa ognuno secondo i suoi atti. Questo è esatto, ma attualmente si verificano alcuni eventi che non si conformano alle nozioni dell’uomo; ossia, ci sono alcuni che credono in Dio e Lo adorano che restano uccisi o vengono da Lui maledetti, oppure alcuni che Dio non ha mai benedetto o ai quali non ha mai prestato attenzione; per quanto Lo adorino, Egli li ignora. Ci sono alcune persone malevole che Dio non benedice né punisce, eppure sono ricche e hanno una prole numerosa, e a loro va tutto bene; hanno successo in ogni cosa. È questa la giustizia di Dio? Alcuni dicono: “Noi adoriamo Dio, eppure non abbiamo ottenuto le Sue benedizioni, mentre le persone malevole, che non adorano Dio e addirittura Gli si oppongono, vivono meglio e più agiatamente di noi. Dio non è giusto!” Che cosa vi dimostra questo? Vi ho solo fatto due esempi. Quale dei due indica la giustizia di Dio? Alcuni dicono: “Sono entrambe manifestazioni della giustizia di Dio!” Perché dicono così? Dio Si attiene a dei principi nell’agire, solo che gli uomini non riescono a vederli chiaramente, e per questa ragione non possono dire che Dio non è giusto. L’uomo può vedere solo ciò che è in superficie; non può vedere fino in fondo le cose come sono. Dunque, ciò che Dio fa è giusto, per quanto poco si conformi alle nozioni e alle fantasie dell’uomo. Molte persone si lamentano costantemente del fatto che Dio non sia giusto. Questo perché non capiscono la situazione per quello che è. Per loro è facile commettere errori quando valutano sempre le cose alla luce delle proprie nozioni e fantasie. La conoscenza delle persone risiede tra i loro pensieri e punti di vista, nelle loro idee di transazione o all’interno delle loro prospettive sul bene e sul male, sul giusto e sullo sbagliato, o sulla logica. Quando qualcuno vede le cose da queste prospettive, è facile che fraintenda Dio, che nutra delle nozioni, e che Gli si opponga e si lamenti di Lui. C’era un povero che sapeva soltanto venerare Dio, ma Egli semplicemente lo ignorava e non lo benediceva. Forse voi state pensando: “Anche se Dio non lo ha benedetto in questa vita, sicuramente lo benedirà nell’eternità e lo premierà più di diecimila volte. Ciò non renderebbe Dio giusto? Un uomo ricco gode di benedizioni centuplicate in questa vita e nell’eternità va incontro alla distruzione. Non è anche questa la giustizia di Dio?” Come si dovrebbe comprendere la giustizia di Dio? Prendete la comprensione dell’opera di Dio come esempio: se Dio avesse concluso la Sua opera dopo aver portato a termine la Sua opera nell’Età della Grazia, non avesse svolto l’opera di giudizio degli ultimi giorni e non avesse salvato completamente il genere umano portandolo allo sterminio totale, si potrebbe ancora ritenere che Egli abbia amore e giustizia? Se Dio gettasse nello stagno di fuoco e di zolfo coloro che Lo venerano e invece permettesse di sopravvivere a coloro che non Lo venerano e non sanno nemmeno che Egli esiste, come si dovrebbe intendere tutto questo? Quando si parla nel contesto della dottrina, in genere le persone affermano sempre che Dio è giusto ma, se poste di fronte a questo tipo di situazione, potrebbero risultare incapaci di discernere correttamente e persino lamentarsi di Dio e giudicarLo ingiusto.
L’amore e la giustizia di Dio devono essere compresi a fondo, e devono essere spiegati e intesi in base alle parole di Dio e alla verità. Inoltre, bisogna anche subire una vera esperienza e ottenere l’illuminazione di Dio al fine di conoscere realmente l’amore e la giustizia di Dio. Una valutazione personale del Suo amore e della Sua giustizia non dovrebbe basarsi sulle proprie nozioni e fantasie. Secondo le nozioni umane, il bene viene premiato e il male viene punito, i buoni sono ricompensati col bene e i malvagi col male, e chi non fa il male dovrebbe essere ricompensato col bene e ricevere benedizioni. A quanto pare, in tutti i casi in cui gli esseri umani non sono malvagi, dovrebbero essere ricompensati col bene; solo questa è la giustizia di Dio. Non è forse una nozione umana? Ma se uno non venisse ricompensato col bene? Diresti allora che Dio non è giusto? Per esempio, ai tempi di Noè, Dio gli disse: “Nei Miei decreti la fine di ogni essere vivente è giunta, poiché la terra, a causa degli uomini, è piena di violenza; ecco, Io li distruggerò, insieme con la terra” (Genesi 6:13). Egli ordinò poi a Noè di costruire l’arca. Dopo che Noè ebbe accettato l’incarico da Dio e costruito l’arca, un grande diluvio si abbatté sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti, il mondo intero venne sommerso dalle acque alluvionali e, fatta eccezione per Noè e i sette membri della sua famiglia, Dio distrusse tutti gli esseri umani di quell’epoca. Cosa ne pensi? Diresti che Dio non è amorevole? Per quanto riguarda l’uomo, a prescindere da come possa essere corrotta l’umanità, finché Dio la distrugge significa che Egli non è amorevole. È corretto pensare così? Non è una convinzione assurda? Dio non amava coloro che ha distrutto, ma puoi affermare onestamente che non amava coloro che sono sopravvissuti e hanno ottenuto la Sua salvezza? Pietro amò Dio al massimo e Dio amò Pietro: puoi davvero affermare che Dio non è amorevole? Dio ama coloro che Lo amano sinceramente e odia e maledice coloro che Gli resistono e si rifiutano di pentirsi. Dio ha sia amore che odio, questa è la verità. Le persone non dovrebbero etichettare o giudicare Dio secondo le loro nozioni e fantasie, perché le nozioni e le fantasie dell’umanità, vale a dire il modo umano di vedere le cose, non hanno alcuna verità. Dio deve essere conosciuto in base al Suo atteggiamento verso l’uomo, alla Sua indole e alla Sua essenza. Non si deve assolutamente cercare di definire quale essenza Dio abbia basandosi sull’esteriorità delle cose che Egli fa e delle quali Si occupa. Il genere umano è corrotto così profondamente da Satana; l’uomo non conosce la natura essenza dell’umanità corrotta, né tanto meno sa ciò che l’umanità corrotta è al cospetto di Dio o come andrebbe trattata in conformità alla Sua indole giusta. Pensiamo a Giobbe, era un uomo giusto e Dio lo ha benedetto. Questa era la giustizia di Dio. Satana fece una scommessa con Jahvè: “È forse per nulla che Giobbe teme dio? Non lo hai forse circondato di un riparo, lui, la sua casa e tutto quel che possiede? Tu hai benedetto l’opera delle sue mani e il suo bestiame ricopre tutto il paese. Ma stendi un po’ la tua mano, tocca quanto egli possiede, e vedrai se non ti rinnega in faccia” (Giobbe 1:9-11). Dio Jahvè disse: “Tutto quello che possiede è in tuo potere; soltanto, non stendere la mano sulla sua persona” (Giobbe 1:12). Così Satana andò da Giobbe, lo attaccò e lo tentò, e Giobbe subì le prove. Gli fu tolto tutto quello che aveva: i figli e i beni, e il suo intero corpo si ricoprì di pustole. Ora, le prove di Giobbe avevano in sé l’indole giusta di Dio? Non lo si sa dire con certezza, vero? Anche se sei una persona giusta, Dio ha il diritto di sottoporti a prove e di consentirti di testimoniarLo. L’indole di Dio è giusta; Egli tratta tutti allo stesso modo. Quindi non è che i giusti non debbano subire prove anche se sono in grado di sopportarle o che debbano essere protetti; non è così. Dio ha il diritto di sottoporre a prove le persone giuste. Questa è la rivelazione dell’indole giusta di Dio. Infine, quando Giobbe ebbe subìto le prove e testimoniato Jahvè, Egli lo benedisse ancor più di prima, ancor meglio di prima, impartendogli il doppio di benedizioni. Inoltre Jahvè gli apparve e gli parlò dal vento, e Giobbe Lo vide davanti a sé. Questa fu una benedizione donatagli da Dio. Era la giustizia di Dio. E se, quando Giobbe ebbe finito di subire le prove e Jahvè vide che Lo aveva testimoniato davanti a Satana disonorando Satana, Jahvè gli avesse voltato le spalle e Se ne fosse andato, ignorandolo, e Giobbe non avesse poi ricevuto benedizioni, vi sarebbe stata in questo la giustizia di Dio? Che Giobbe venisse o no benedetto dopo le prove, che Jahvè gli fosse apparso o no, tutto questo racchiude la buona volontà di Dio. Apparire a Giobbe avrebbe costituito la giustizia di Dio, non apparirgli avrebbe pure costituito la giustizia di Dio. Su che base tu, un essere creato, avanzi richieste a Lui? Gli esseri umani non sono qualificati per avanzare richieste a Dio. Non vi è nulla di più irragionevole che avanzare richieste a Dio. Egli farà ciò che deve fare, e la Sua indole è giusta. La giustizia non è affatto equità o ragionevolezza; non è egualitarismo, né è questione di assegnarti ciò che meriti a seconda di quanto lavoro hai portato a termine o di pagarti per il lavoro che hai svolto, né di darti il dovuto in base all’impegno che ci hai messo. Questa non è giustizia, è semplicemente essere equi e ragionevoli. Pochissime persone sono capaci di conoscere l’indole giusta di Dio. Supponiamo che Dio avesse eliminato Giobbe dopo che questi Lo ebbe testimoniato: sarebbe stato giusto? In effetti, sì. Perché questo si definisce giustizia? Le persone come valutano la giustizia? Se una cosa è in linea con le nozioni umane, è allora molto facile dire che Dio è giusto; se però si vede che quella cosa non è in linea con le proprie nozioni (se è qualcosa che si è incapaci di comprendere), sarà allora difficile dire che Dio è giusto. Se Dio all’epoca avesse distrutto Giobbe, nessuno avrebbe detto che Dio fosse giusto. In realtà, però, che gli esseri umani siano stati corrotti o no, e che siano stati profondamente corrotti o no, Dio deve forse giustificarSi quando li distrugge? Deve forse spiegare agli esseri umani su che base agisce? Deve forse dire loro le regole che ha stabilito? Non vi è necessità. Agli occhi di Dio, chi è corrotto, e chi è incline a opporsi a Dio, non ha alcun valore; comunque Dio lo tratti, è il modo appropriato, e sono tutte Sue disposizioni. Se tu fossi sgradito agli occhi di Dio ed Egli dicesse che dopo la tua testimonianza non Gli servi più e pertanto ti distruggesse, sarebbe anche questa la Sua giustizia? Sì. Tu forse non sei in grado di riconoscerlo adesso dai fatti, ma devi capirlo in dottrina. Che ne direste: la distruzione di Satana da parte di Dio è espressione della Sua giustizia? (Sì.) E se invece Dio consentisse a Satana di rimanere? Non osate dirlo, vero? L’essenza di Dio è giustizia. Anche se non è facile comprendere ciò che Egli fa, tutto ciò che fa è giusto; semplicemente gli esseri umani non lo capiscono. Quando Dio consegnò Pietro a Satana, come rispose Pietro? “L’umanità è incapace di conoscere a fondo ciò che Tu fai, ma tutto ciò che fai racchiude la Tua buona volontà; vi è giustizia in tutto. Come posso non lodare totalmente la Tua saggezza e le Tue opere?” Ora dovresti capire che, mentre salva l’uomo, Dio non distrugge Satana affinché gli uomini possano vedere chiaramente come e fino a che punto Satana li ha corrotti e come Dio li purifica e li salva. Alla fine, quando gli uomini avranno compreso la verità e avranno visto chiaramente il volto odioso di Satana e il peccato mostruoso della corruzione che Satana ha operato in loro, Dio distruggerà Satana, mostrando loro la Sua giustizia. Il momento in cui Dio distruggerà Satana, sarà colmo dell’indole e della saggezza di Dio. Tutto ciò che Dio fa è giusto. Benché gli esseri umani possano non essere in grado di percepire la giustizia di Dio, non dovrebbero emettere giudizi a piacimento. Se una cosa che Egli fa ti sembra irragionevole o se hai delle nozioni al riguardo e questo ti induce a dire che Egli non è giusto, allora sei davvero irragionevole. Vedi che Pietro trovava incomprensibili alcune cose, ma era certo che fosse presente la saggezza di Dio e che in tali cose vi fosse la Sua buona volontà. Gli esseri umani non possono comprendere a fondo tutto; vi sono tante cose che non riescono a capire. Perciò conoscere l’indole di Dio non è una cosa facile. Sebbene nel mondo religioso vi siano tante persone che credono in Dio, poche sono in grado di conoscere la Sua indole. Quando alcuni hanno tentato di diffondere il Vangelo alle persone religiose e hanno fatto leggere loro le parole di Dio, non solo queste non hanno cercato né investigato, ma hanno anche bruciato i libri delle parole di Dio e sono state punite. Altre hanno creduto alle voci, hanno bestemmiato Dio e sono state punite. In effetti, ci sono molti, innumerevoli esempi di accadimenti simili. Alcuni nuovi credenti sono arroganti e superbi, perciò non accettano questo argomento quando ne sentono parlare: sviluppano nozioni. Dio vede che sei stolto e inconsapevole e ti ignora, ma arriverà il giorno in cui farà sì che tu capisca. Se segui Dio da molti anni e ti comporti ancora in questo modo, restando aggrappato alle tue nozioni per quante siano, non solo non cercando la verità per risolvere i problemi ma anche diffondendo ovunque le tue nozioni e deridendo e ridicolizzando la casa di Dio, dovresti andare incontro a una punizione. In alcuni casi Dio può perdonarti perché eri semplicemente stolto e inconsapevole, ma se sai come stanno le cose e ti comporti ancora intenzionalmente in quel modo, non prestando ascolto indipendentemente da quanti consigli ti vengano dati, allora dovresti essere punito da Dio. Sai soltanto che Dio ha un lato indulgente, ma non dimenticare che Egli ha anche un lato che non tollera offesa, cioè la Sua indole giusta.
Estratto 27
“La bestemmia e la calunnia contro Dio costituiscono un peccato che non sarà perdonato in questa vita o nel mondo a venire, e coloro che lo commettono non si reincarneranno mai”. Ciò significa che l’indole di Dio non tollera di essere offesa dall’uomo. È certo e oltre ogni possibilità di dubbio che la bestemmia e la calunnia contro Dio non saranno perdonate in questa vita o nel mondo a venire. La bestemmia contro Dio, che sia intenzionale o meno, è qualcosa che offende l’indole di Dio, e dire parole blasfeme contro di Lui, qualunque sia la ragione, verrà senz’altro condannato. Tuttavia, alcune persone pronunciano parole blasfeme e condannabili in situazioni in cui non se ne rendono conto o nelle quali sono state fuorviate, controllate e oppresse da altri. Dopo aver detto quelle parole, provano disagio, sentono di essere state accusate e sono piene di rimorso. Dopo di che, preparano un numero sufficiente di buone azioni mentre acquisiscono conoscenza e cambiano sotto questo aspetto, e di conseguenza Dio non ricorda più le loro precedenti trasgressioni. Dovete conoscere con esattezza le parole di Dio e non applicarle in modo arbitrario secondo le vostre nozioni e fantasie. Dovete capire a chi sono dirette le Sue parole, e in quale contesto Egli sta parlando. Non dovete applicare arbitrariamente o definire con noncuranza le parole di Dio. Le persone che non sanno come fare esperienza non riflettono su sé stesse riguardo a nulla e non si confrontano con le parole di Dio, mentre coloro che hanno avuto qualche esperienza e intuizione sono inclini a essere ipersensibili, confrontandosi ingiustificatamente con le parole di Dio quando leggono delle Sue maledizioni o del Suo detestare ed eliminare le persone. Costoro non capiscono le parole di Dio e Lo fraintendono sempre. Alcuni non hanno letto le parole attuali di Dio, né esaminato con attenzione la Sua opera odierna, e tanto meno ottenuto l’illuminazione dello Spirito Santo. Esprimevano giudizi su Dio, poi qualcuno ha trasmesso loro il Vangelo e lo hanno accettato. Ed ecco che provano rammarico per ciò che hanno fatto e sono disposti a pentirsi, nel qual caso, andando avanti, vedremo come saranno i loro comportamenti e le loro manifestazioni. Se il loro comportamento è particolarmente scadente dopo che hanno iniziato a credere e aggiungono al danno la beffa, pensando: “Be’, ho già pronunciato parole blasfeme, calunniose e critiche nei confronti di Dio, e se Dio condanna questo tipo di persone, allora ogni mio perseguimento sarà inutile”, allora sono completamente rovinati. Si sono abbandonati alla disperazione e scavati la fossa con le proprie mani.
Molti hanno trasgredito e si sono macchiati in diversi modi. Per esempio, alcuni si sono opposti a Dio e hanno detto cose blasfeme; alcuni hanno rifiutato l’incarico ricevuto da Dio e non hanno svolto il loro dovere, e sono stati sdegnati da Dio; alcuni hanno tradito Dio quando si sono trovati di fronte alle tentazioni; altri hanno tradito Dio firmando le “Tre lettere” quando erano in arresto; alcuni hanno rubato le offerte; altri le hanno sperperate; alcuni hanno disturbato spesso la vita della chiesa e recato danno al popolo eletto di Dio; alcuni hanno formato cosche e trattato gli altri con asprezza, portando il caos nella chiesa; alcuni hanno spesso diffuso nozioni e morte, danneggiando fratelli e sorelle; altri si sono abbandonati alla fornicazione e alla promiscuità, esercitando una pessima influenza. Basti dire che ognuno ha le sue trasgressioni e le sue macchie. Eppure alcuni sono in grado di accettare la verità e pentirsi, mentre altri non ci riescono e morirebbero prima di pentirsi. Quindi le persone andrebbero trattate secondo la loro natura essenza e il loro conseguente comportamento. Coloro che sanno pentirsi sono quelli che credono veramente in Dio; quanto ai veri impenitenti, coloro che andrebbero allontanati ed espulsi saranno allontanati ed espulsi. Alcune persone sono malevole, altre sono ignare o stolte, e altre sono bestie. Ognuna è diversa. Alcune persone malevole sono possedute da spiriti maligni, mentre altre sono i lacchè di Satana e dei diavoli. Alcune sono molto scellerate di natura, altre particolarmente propense all’inganno, alcune dimostrano una singolare avidità quando si tratta di soldi, ad altre piace essere sessualmente promiscue. Ognuno ha un comportamento diverso, perciò le persone andrebbero osservate in modo esaustivo secondo la loro natura e il loro conseguente comportamento. Secondo gli istinti della carne mortale dell’uomo, ogni persona, chiunque essa sia, dispone di un libero arbitrio. Le persone sanno considerare le cose secondo le nozioni umane e non hanno la capacità di entrare nel regno spirituale né alcun modo di conoscere la sua verità. Ad esempio, quando credi nel vero Dio e vuoi accettare questa fase della Sua nuova opera, ma nessuno è venuto da te a diffondere il Vangelo e vi è solo l’opera dello Spirito Santo a illuminarti e a guidarti da qualche parte, allora sei davvero limitato in ciò che conosci. È impossibile per te sapere quale opera Dio stia compiendo ora e quale realizzerà in futuro. Le persone non possono capire bene Dio; non ne hanno la capacità, né hanno quella di comprendere direttamente il regno spirituale o di capire a fondo l’opera di Dio, tanto meno di servirLo più che volentieri, proprio come un angelo. A meno che Dio prima non conquisti, salvi e riabiliti le persone attraverso le Sue parole, o le disseti e provveda a loro con le verità che Egli esprime, le persone sono incapaci di accettare la nuova opera, di acquisire la verità e la vita o di arrivare a conoscere Dio. Se Dio non compie quest’opera, le persone non avranno tali cose dentro di loro; ciò è determinato dal loro istinto. Pertanto, alcune persone resistono o si ribellano, incorrendo nell’ira e nell’odio di Dio, ma Egli valuta ogni caso in modo diverso e lo tratta separatamente secondo l’istinto dell’uomo. Qualsiasi opera svolta da Dio è appropriata. Egli sa cosa fare e come farlo, e di certo non costringerà le persone a compiere nulla che non possano fare per istinto. Il modo in cui Dio gestisce ogni persona si basa sulle situazioni effettive delle circostanze e del retroscena di quella persona in quel momento, così come sulle sue azioni e sul suo comportamento, e sulla sua natura essenza. Dio non farà mai torto a nessuno. Questa è un aspetto della Sua giustizia. Ad esempio, Eva fu tentata dal serpente a mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, ma Jahvè non la rimproverò dicendo: “Ti avevo detto di non mangiarlo, allora perché lo hai fatto comunque? Avresti dovuto avere del discernimento; avresti dovuto sapere che il serpente ha parlato soltanto per sedurti”. Jahvè non rimproverò Eva in questo modo. Poiché gli esseri umani sono creature di Dio, Egli sa quali sono i loro istinti e di cosa tali istinti sono capaci, fino a che punto le persone riescono a controllarsi e fin dove riescono a spingersi. Dio sa tutto questo con assoluta chiarezza. Il modo in cui Dio gestisce una persona non è semplice come si immagina. Quando l’atteggiamento di Dio verso una persona è di odio o disgusto, oppure quando si tratta di cosa questa persona dica in un dato contesto, Dio comprende bene lo stato di tale persona. Questo perché Dio sottopone a scrutinio il cuore e l’essenza dell’uomo. Le persone pensano sempre: “Dio ha soltanto la Sua divinità. Egli è giusto e non tollera offesa da parte dell’uomo. Non considera le difficoltà dell’uomo, né Si mette nei suoi panni. Se una persona dovesse resisterGli, Lui la punirà”. Le cose non stanno affatto così. Se è questo il modo in cui qualcuno intende la Sua giustizia, la Sua opera e il Suo modo di trattare le persone, allora si sta sbagliando di grosso. Nel determinare l’esito di ogni persona, Dio non Si basa sulle nozioni e sulle fantasie dell’uomo, ma sulla Propria indole giusta. Egli ripagherà ogni persona a seconda di come questa abbia agito. Dio è giusto e, prima o poi, Si assicurerà che tutte le persone vengano totalmente convinte.