Sulla collaborazione armoniosa

Il modo in cui le persone svolgono i propri doveri nella casa di Dio è completamente diverso dal modo in cui vengono fatte le cose tra i non credenti. Qual è la differenza? Fratelli e sorelle leggono insieme la parola di Dio e sono uniti nello spirito. Sanno vivere in armonia l’uno con l’altro e dirsi a vicenda cosa hanno davvero in mente. Sono in grado di condividere sulla verità in modo semplice e aperto gli uni con gli altri, godere della parola di Dio e aiutarsi reciprocamente. Chiunque abbia delle difficoltà, ricercano insieme la verità per risolvere la questione, sanno conseguire l’unità nello spirito e sottomettersi davanti alla verità e davanti a Dio. I non credenti sono diversi. Hanno tutti i loro segreti, non comunicano apertamente, stanno in guardia l’uno contro l’altro e addirittura tramano e competono l’uno con l’altro. Alla fine, si lasciano in cattivi rapporti e ognuno va per la propria strada. La più grande differenza tra l’essere nella chiesa e l’essere nel mondo dei non credenti è che coloro che credono sinceramente in Dio sanno accettare la verità. Non importa chi abbia problemi o difficoltà: tutti sono in grado di condividere apertamente e aiutarsi a vicenda, e se una persona rivela corruzione può essere criticata, trattata e potata, così che possa pentirsi. Ecco cosa significa amarsi l’un l’altro. Tutte le persone sono sullo stesso piano, e i principi in base ai quali si relazionano si fondano sulla parola di Dio. Se qualcuno rivela corruzione, parla in modo errato o commette un errore, si può condividere apertamente. Quando tutti ricercano la verità, si aiutano a vicenda e arrivano a comprendere la verità, si ottengono liberazione e libertà complete. In questo modo, le persone non si trovano più estraniate l’una dall’altra, in competizione tra loro o in guardia l’una contro l’altra, e sono anche in grado di incoraggiarsi e amarsi a vicenda come una sola cosa. Tutto ciò è effetto della parola di Dio. Attraverso la vita della chiesa, tutti quelli che credono sinceramente in Dio arrivano a comprendere la verità, si liberano della propria corruzione, collaborano in armonia con i propri fratelli e sorelle, svolgono bene i propri doveri, e vivono in armonia gli uni con gli altri e al cospetto di Dio.

Se vuoi adempiere bene ai tuoi doveri e soddisfare la volontà di Dio, devi prima imparare a lavorare in armonia con gli altri. Quando collabori con i tuoi fratelli e sorelle, dovresti considerare quanto segue: “Che cos’è l’armonia? Il mio discorso è in armonia con loro? I miei pensieri sono in armonia con loro? Il modo in cui faccio le cose è in armonia con loro?” Pensa a come collaborare in armonia. A volte, armonia significa sopportazione e tolleranza, ma significa anche rimanere saldi nella propria posizione e sostenere i principi. Armonia non vuol dire scendere a compromessi sui principi per appianare le cose, né cercare di essere “brave persone” o seguire sempre la via della moderazione, e certamente non significa ingraziarsi qualcuno. Questi sono i principi. Quando avrai compreso tali principi, senza nemmeno rendertene conto parlerai e agirai secondo la volontà di Dio, e vivrai la realtà della verità, così sarà facile conseguire l’unità. Nella casa di Dio, se le persone vivono secondo le loro filosofie mondane e nel relazionarsi con gli altri si affidano ai loro desideri, nozioni, inclinazioni, motivazioni egoistiche, alle loro doti e alla loro intelligenza, allora questo non è il modo di vivere dinanzi a Dio e sono incapaci di conseguire l’unità. Perché? Perché quando le persone vivono secondo un’indole satanica, non sanno conseguire l’unità. Qual è allora la conseguenza finale? Dio non opera in loro. Senza l’opera di Dio, se le persone si affidano alla loro scarsa capacità e intelligenza, a quel poco di competenza, conoscenza e perizia che hanno acquisito, allora avranno molta difficoltà a essere utilizzate appieno nella casa di Dio e troveranno molto difficile agire in accordo con la Sua volontà. Senza l’opera di Dio, non potrai mai cogliere la volontà e i requisiti di Dio, né i principi della pratica. Non conoscerai il percorso né i principi secondo cui adempiere ai tuoi doveri e non saprai mai come agire in accordo con la volontà di Dio o quali azioni violino i principi della verità e si oppongano a Dio. Se nessuna di queste cose ti è chiara, ti limiterai a osservare e seguire le regole alla cieca. Quando svolgi i tuoi doveri in tale confusione, sta’ pur certo che fallirai. Non otterrai mai l’approvazione di Dio, sicuramente Dio ti detesterà e rifiuterà, e verrai scacciato.

A volte, nel collaborare per compiere un dovere, due persone litigheranno su una questione di principio. Avranno punti di vista diversi e saranno giunte a opinioni differenti. Che si può fare in tal caso? È una questione che si verifica di frequente? È un fenomeno normale. Le persone sono diverse per opinioni, levatura, perspicacia, età ed esperienza. È impossibile che due teste abbiano esattamente gli stessi pensieri e modi di vedere, perciò il fatto che due persone giungano a divergenze di opinione è un fenomeno assai comune che avviene regolarmente. Non c’è da meravigliarsi. La questione cruciale è come collaborare quando emerge una tale questione e come ricercare per conseguire l’unità dinanzi a Dio e l’unanimità di vedute e opinioni. Qual è il cammino che conduce all’unità di vedute e opinioni? È quello del ricercare gli aspetti pertinenti dei principi della verità e non agire secondo le intenzioni proprie o di qualcun altro, ma ricercare le intenzioni di Dio. Questo è il cammino per conseguire una collaborazione armoniosa. Solo ricercando le intenzioni di Dio e i principi da Lui richiesti si potrà conseguire l’unità. Se invece tu facessi le cose a modo tuo, l’altra persona sarebbe insoddisfatta, e se gli altri facessero le cose a modo loro, saresti tu a sentirti scontento e a disagio. Non saresti in grado di vedere le cose chiaramente, non riusciresti a lasciar correre e penseresti sempre: “È questo il modo giusto di fare le cose?” Non sapresti capire chi ha davvero il modo giusto di pensare, ma allo stesso tempo non saresti disposto a rinunciare alle tue idee. In una situazione del genere, dovresti ricercare la verità, oltre che i principi e gli standard che Dio richiede. Una volta che hai cercato gli standard richiesti da Dio, fai comunione con l’altra persona. Se questa poi condividerà un po’ sulle sue opinioni e sulle sue conoscenze, il tuo cuore diventerà chiaro e luminoso. Dirai a te stesso: “Il mio modo di pensare è un po’ distorto e superficiale, mentre il suo è migliore, più vicino agli standard richiesti da Dio; quindi metterò da parte il mio modo di pensare, accetterò il suo e mi sottometterò a esso. Facciamo a modo suo”. E, visto che hai imparato qualcosa dall’altra persona, non sei stato forse favorito? L’altro ti ha dato qualcosa e tu hai ricevuto qualcosa di già pronto. Questa si chiama grazia di Dio, e tu sei stato favorito. Pensi davvero di essere favorito solo quando lo Spirito Santo ti illumina? Quando qualcuno ha un’opinione o una qualche illuminazione e la condivide con te in comunione, oppure quando qualcosa viene messo in pratica secondo i principi di questa persona, e tu vedi che il risultato non è male, questo non è forse guadagnare qualcosa? Questo è essere favoriti. La collaborazione tra fratelli e sorelle è un processo di compensazione delle proprie debolezze con i punti di forza di un altro. Tu usi i tuoi pregi per compensare i suoi difetti, e lui usa i suoi pregi per compensare le tue carenze. Questo si chiama imparare l’uno dall’altro e collaborare armoniosamente. Solo collaborando in armonia si può essere benedetti dinanzi a Dio e, più se ne fa esperienza, più realtà si possiede e più il cammino si rischiara nel percorrerlo, e ci si sente sempre più a proprio agio. Se non stai collaborando armoniosamente; se sei sempre ai ferri corti con gli altri e non accetti mai quello che dicono, e loro non vogliono mai ascoltarti; se cerchi di preservare la dignità degli altri, ma loro non fanno lo stesso con te, e questo ti fa sentire a disagio; se li stringi all’angolo per qualcosa che hanno detto e loro se lo ricordano e la prossima volta in cui emerge una questione fanno lo stesso con te; allora che problema è questo? Questo non è forse vivere secondo la tua irruenza? Non è competere l’uno con l’altro? Non è vivere secondo un’indole corrotta? Svolgere i tuoi doveri in questo modo non otterrà affatto l’approvazione o le benedizioni di Dio. Farà solo sì che Dio ti detesti.

Bisogna collaborare armoniosamente nell’adempimento dei propri doveri. Solo allora si otterranno buoni risultati, e i requisiti di Dio saranno soddisfatti. Che cos’è la collaborazione armoniosa? Quali comportamenti non rientrano nella collaborazione armoniosa? Facciamo un esempio: diciamo che tu hai fatto il tuo dovere e io il mio. Ciascuno di noi ha svolto il proprio dovere, ma tra di noi non c’era tacita intesa, e nemmeno comunicazione o comunione. Non abbiamo raggiunto alcun tipo di comprensione reciproca. Semplicemente, ognuno di noi sapeva nel profondo di sé: “Io sto svolgendo il mio dovere e tu il tuo. Non interferiamo l’uno con l’altro”. Questa è una collaborazione armoniosa? In apparenza, potrebbe sembrare che non ci siano dispute o divergenze di opinioni tra queste due persone e che non interferiscano l’una con l’altra né si limitino a vicenda. Tuttavia, spiritualmente, non c’è una collaborazione armoniosa tra di loro. Non hanno tacita intesa, né si prendono cura l’una dell’altra. Ciò che sta accadendo tra di loro è solo che ognuno fa le proprie cose e applica uno sforzo individuale, senza alcun tipo di collaborazione. È un buon modo di fare le cose, questo? In apparenza nessuno dei due sorveglia, limita o controlla l’altro né gli obbedisce ciecamente, e ciò può anche sembrare ragionevole, ma c’è una sorta di indole corrotta in loro. Ognuno compete per essere un eroe, per essere superiore o per rendere meglio degli altri, quindi nessuno dei due ama l’altro, lo aiuta né si preoccupa per lui. C’è una collaborazione armoniosa qui? (No.) Senza collaborazione, combatti una battaglia solitaria e farai molte cose in modo imperfetto o inaccurato. Questo non è il tipo di stato che Dio vuole vedere negli esseri umani. Non è affatto di Suo gradimento.

Ad alcuni piace fare le cose da soli, senza discuterne o informarne gli altri. Fanno semplicemente le cose a loro piacimento, senza badare ai punti di vista degli altri. Pensano: “Io sono il leader, e voi siete i prescelti di Dio, quindi dovete attenervi a quel che faccio. Fate esattamente come dico: è così che dovrebbe essere”. Non avvisano gli altri quando agiscono e non c’è trasparenza nelle loro azioni. Si danno sempre da fare in privato e agiscono di nascosto. Proprio come il gran dragone rosso, che mantiene il suo monopolio monopartitico sul potere, essi desiderano sempre raggirare e controllare gli altri, che considerano insignificanti e privi di valore. Vogliono sempre avere l’ultima parola nelle questioni, senza discuterne né comunicare con altri, e non chiedono mai le opinioni altrui. Cosa pensate di questo approccio? Possiede normale umanità? (No.) Non è forse la natura del gran dragone rosso? Il gran dragone rosso è dispotico e ama agire in maniera arbitraria. Coloro che hanno questo genere di indole corrotta non sono forse la progenie del gran dragone rosso? È così che ognuno dovrebbe conoscere sé stesso. Voi siete capaci di comportarvi così? (Sì.) Quando vi comportate in questo modo ne siete consapevoli? Se sì, c’è ancora speranza per voi; se no, siete senza dubbio nei guai e, in questo caso, non siete forse condannati? Cosa dovete fare quando non siete consapevoli di agire in questo modo? (Abbiamo bisogno che i nostri fratelli e sorelle ce lo facciano notare, che ci potino e ci trattino.) Se per prima cosa dite agli altri: “Sono una persona che per natura ama guidare gli altri e ve lo sto dicendo in anticipo così, se e quando accadrà, non lo contesterete. Dovete avere pazienza con me. So che non è una bella cosa e ci sto lavorando, in modo che la situazione possa cambiare gradualmente, quindi spero che sarete tolleranti con me. Quando accadono queste cose, abbiate pazienza, collaborate con me e sforziamoci insieme di collaborare in armonia”, diventa forse accettabile fare le cose in questo modo? (No. È irragionevole.) Perché dite che è irragionevole? Una persona che pronuncia queste parole non intende cercare la verità. Sa benissimo che agire in questo modo è sbagliato, ma si ostina a farlo, il tutto limitando gli altri, pretendendo la loro collaborazione e il loro sostegno. Nella sua intenzione non c’è alcun desiderio di praticare la verità. Sta andando deliberatamente contro la verità. La sua è una violazione consapevole, ciò che Dio detesta di più. Nessuno, se non le persone malvagie e gli anticristi, è capace di fare una cosa del genere, e questo rientra esattamente nel modo di agire degli anticristi. Si è in pericolo quando si va contro la verità e ci si oppone a Dio intenzionalmente. Questo è percorrere il cammino degli anticristi. Individui del genere non praticano la verità essi stessi, ma limitano gli altri e li coinvolgono, cercando di farsi seguire nell’andare contro la verità e nell’opporsi a Dio. Non si stanno forse ponendo volutamente in contrasto con Dio? Soprattutto quando agiscono in questo modo, informano preventivamente il gruppo e chiedono alle persone di essere indulgenti con loro e poi fanno sì che tutti li sostengano. Nel comportarsi così sono ancora più astuti. Dire parole del genere è solo una dimostrazione di forza, è dare un ultimatum. Quello che intendono dire realmente è: “Ascoltate, con me non si scherza. La gente comune non vale niente per me. Io voglio essere al comando. È meglio che nessuno provi a discutere con me: non c’è spazio per le discussioni! Questo è un mio problema: se mi chiedete di fare qualcosa, allora devo avere l’ultima parola, ed è meglio che nessuno di voi provi a collaborare con me; non ci riuscireste neanche se lo voleste!” Questo è forse mettersi a nudo? No. Il loro è un modo di agire per conto di Satana, non un semplice problema di manifestare un’indole corrotta. Desiderano regnare in modo assoluto e che le loro parole siano legge, così che tutti facciano ciò che essi dicono e li seguano obbedienti. Non è forse, questa, la manifestazione del diavolo Satana? Non si tratta solo dell’esternazione occasionale di un’indole corrotta. Le azioni di un anticristo sono dettate dalla sua natura satanica. L’anticristo crede in Dio ed entra nella chiesa con l’intenzione di detenere il potere. Vuole mettersi in contrasto con Dio, condurre il Suo popolo eletto sulla strada dell’opposizione a Lui. Non è diverso dai capi di tutte quelle confessioni religiose là fuori. Tutti loro hanno l’essenza di un anticristo e, al pari di Satana, desiderano mettersi sullo stesso piano di Dio. Se uno dei prescelti di Dio vede manifestarsi un anticristo, come dovrebbe affrontarlo? Dovrebbe aiutarlo amorevolmente? Quel che dovrebbe fare è smascherarlo e discernerlo, lasciando che gli altri vedano il suo volto satanico, dopodiché dovrebbe abbandonarlo. Questo è un principio che il popolo eletto di Dio dovrebbe comprendere e afferrare. Poiché se qualcuno prende la manifestazione di un anticristo come un’esternazione di indole corrotta, come una trasgressione momentanea, e si fa ingannare dalla cosiddetta “conoscenza di sé” e dai presunti comportamenti di apertura e messa a nudo di sé adottati dall’anticristo, e condivide comunque con lui sulla verità, vorrebbe dire che è uno sciocco assoluto e non ha chiaramente alcun discernimento. DiteMi: quando un anticristo manifesta la sua indole corrotta, è in grado di aprirsi e mettersi a nudo con gli altri? Non riflette mai né conosce mai sé stesso quando fa qualcosa di sbagliato, e il suo mettersi a nudo è un inganno, nient’altro che un’autogiustificazione. Bisogna discernere cosa significa davvero aprirsi e mettersi a nudo in modo genuino. Quando qualcuno dice: “Ho un brutto carattere, non provocatemi!”, si sta forse mettendo a nudo? (No.) Vi sta avvertendo di non provocarlo, perché significherebbe cercare guai. E se qualcuno dicesse: “A casa mia, quello che dico io è legge. Anche i miei genitori devono fare quello che dico. Ho questo carattere, e voi dovrete solo perdonarmi per questo, perché non posso farci niente. I miei genitori dicono che da un grande talento deriva un grande carattere, e per questo me lo perdonano”, questo sarebbe mettersi a nudo? (No.) Vi sta dicendo che chi ha grande talento ha un grande carattere, quindi dovreste perdonarlo. Mettiamo che costui dica: “Ho questo carattere da quando ero bambino. Quello che dico io è legge. Ciò che perseguo è raggiungere la perfezione e ottenere quel che voglio. Sono molto migliorato ora che credo in Dio e, con la maggior parte delle cose, so essere tollerante e controllarmi, ma perseguo comunque la perfezione. Se qualcosa non è perfetto, non funzionerà affatto e non posso accettarlo”. Il suo è forse mettersi a nudo? (No.) Allora che cos’è? È elogiare sé stesso e mettersi in mostra per farsi ammirare dagli altri, dire agli altri quanto è formidabile, proprio come i teppisti e i gangster che si vantano e mostrano i muscoli con violenza quando si incontrano, come a voler dire: “Pensi di poter scherzare con me? Sì? Allora vediamo come la pensano i nostri pugni!” Questo non è forse il vero volto di Satana? Sì, è il vero volto di Satana. Non tutti i modi di mettersi a nudo sono uguali. Quando gli anticristi si mettono a nudo, lo fanno con l’intenzione di minacciare, intimidire e spaventare gli altri. Vogliono sempre sottomettere gli altri. Ecco il volto di Satana. Non è un modo normale e semplice di aprirsi. Per vivere la normale umanità, come ci si dovrebbe aprire e mettere a nudo? Parlando apertamente delle esternazioni della propria indole corrotta, permettendo agli altri di discernere la realtà del proprio cuore, e poi, sulla base delle parole di Dio, analizzando e conoscendo l’essenza del problema, e odiando e detestando sé stessi dal profondo del cuore. Quando ci si mette a nudo, non si dovrebbe tentare di giustificare sé stessi né di dare spiegazioni, ma si dovrebbe semplicemente praticare la verità ed essere una persona onesta. Alcune persone hanno chiaramente una cattiva indole, ma parlano sempre di sé stesse dicendo che hanno un brutto carattere. Questa non è forse una sorta di giustificazione? Una cattiva indole non è altro che una cattiva indole. Quando una persona ha fatto qualcosa di irragionevole o qualcosa che danneggia tutti, il problema sono la sua indole e la sua umanità, eppure costui non fa che ripetere di aver perso temporaneamente il controllo del suo carattere o di essersi arrabbiato un po’. Non capisce mai il problema nella sua essenza. Si tratta forse di autentica analisi e messa a nudo di sé stesso? Innanzitutto, per riconoscere i propri problemi e analizzarli e mettersi a nudo a un livello essenziale, deve avere un cuore onesto e un atteggiamento sincero, e deve parlare di ciò che riesce a comprendere dei problemi della propria indole. In secondo luogo, se dovesse sentire che la propria indole è oltraggiosa, deve dire a tutti: “Se dovessi rivelare di nuovo una tale indole corrotta, sentitevi liberi di avvertirmi, trattatemi e potatemi. Se non riuscissi ad accettarlo, non gettate la spugna con me. Questo aspetto della mia indole corrotta è molto grave e, per essere smascherato, ho bisogno che condividiate più volte con me sulla verità. Accetto volentieri di essere potato e trattato da tutti, e spero che tutti mi tengano d’occhio, mi aiutino e mi impediscano di smarrirmi”. Che dire di un atteggiamento simile? Questo è l’atteggiamento di accettazione della verità. Alcune persone si sentono un po’ a disagio nel dire queste cose. Pensano: “Se poi tutti prendono posizione e mi smascherano, che cosa farò? Riuscirò ad accettarlo?” Voi avreste paura che gli altri vi smascherino? (No.) Dovreste essere coraggiosi di fronte a questo. È vergognoso avere paura di essere smascherati. Se voi amaste davvero la verità, avreste paura di essere umiliati in questo modo? Avreste paura di chi vi tratta? Questa paura esprime debolezza, negatività e corruzione. Tutti rivelano corruzione, ma l’essenza di come la rivelano è diversa. Fin tanto che qualcuno non trasgredisce consapevolmente e non causa intralci e disturbi, allora quella che rivela è una corruzione normale e tutti saranno in grado di trattarla correttamente. Se invece una persona ha come obiettivo prefissato quello di intralciare, disturbare o danneggiare deliberatamente il lavoro della chiesa, allora sarà quel genere di persona che ha più paura di essere smascherata dagli altri, perché l’essenza di questo problema è troppo grave e, nel momento in cui viene smascherata, sarà esposta e scacciata. Questa paura ha un peso enorme sulla sua mente. In qualsiasi modo Dio operi oggi, lo scopo di tutto è purificare le persone dalla loro corruzione e salvarle. Se tu sei il tipo giusto di persona e ti sforzi di svolgere bene il tuo dovere e portare a termine l’incarico ricevuto da Dio, la maggior parte delle persone lo vedrà in modo chiaro e saprà discernerlo. Inoltre, smascherare, potare e trattare le persone non significa rendere loro la vita difficile. Al contrario, è qualcosa che fai per aiutarle a risolvere i loro problemi così che possano svolgere bene i loro doveri e proteggere il lavoro della chiesa. Questa è una cosa legittima. Una persona accetta di essere potata e trattata in modo che la sua indole corrotta possa essere purificata. È anche un atteggiamento che si dovrebbe avere per ottenere un cambiamento di indole. Una volta che qualcuno assume questo atteggiamento, deve anche trovare un percorso di pratica adatto e, quando è il momento, deve soffrire. Se si svolge una battaglia, bisogna abbandonare la carne e liberarsi dai vincoli della propria vanità, del proprio orgoglio e delle proprie emozioni. Una volta eliminate le difficoltà della carne, le cose diventano molto più facili. Si potrebbe dire che questa è libertà, che è liberazione. Questo è il processo di pratica della verità. Implica sempre un po’ di sofferenza. È impossibile non soffrire affatto, perché la carne è corrotta, e le persone possiedono vanità e orgoglio e pensano sempre ai propri interessi. Questi sono i maggiori ostacoli che incontrano nel praticare la verità. Pertanto, è impossibile praticarla senza soffrire almeno un po’. Quando le persone assaporano la dolcezza della pratica della verità e sperimentano pace e gioia autentiche, sono disposte a praticare la verità e diventa più facile per loro rinnegare sé stesse, abbandonare la carne e trionfare su Satana. In questo modo, sono completamente libere e liberate.

Che tipo di atmosfera deve essere sviluppata nella vita della chiesa? Un’atmosfera in cui, quando succede qualcosa, si parla della cosa e non della persona. A volte le divergenze causeranno litigi e gli animi si scalderanno, ma non c’è estraniamento nel cuore. Tutto è fatto affinché le persone cambino d’indole e svolgano bene i propri doveri. Tutto è fatto per praticare la verità allo scopo di soddisfare la volontà di Dio. Non c’è odio tra le persone. Questo perché tutti stanno cercando di raggiungere la salvezza. Hanno tutti la stessa indole corrotta e forse, a volte, una parola arriva un po’ troppo duramente o si spinge un po’ troppo oltre, oppure capita che qualcuno abbia un brutto atteggiamento. Non si dovrebbe portare rancore per queste cose. Se ancora non riuscite a capire tale questione o a non farvi ingannare, avete un’ultima risorsa, che è pregare davanti a Dio e riflettere dicendo: “Noi crediamo nello stesso Dio e seguiamo lo stesso Dio, perciò qualunque disputa o divergenza di opinioni abbiamo, qualunque cosa ci stia dividendo, siamo uniti davanti a Dio. Preghiamo lo stesso Dio, quindi cosa c’è che non possiamo superare?” Se ci pensate attentamente in questo modo, non supererete forse questi vincoli? Qual è lo scopo ultimo di tutto ciò, quando tutto è stato detto e fatto? È quello di collaborare in armonia, cercare di soddisfare la volontà di Dio in ogni cosa e conseguire l’unità: unità di principio, unità di scopo, unità di intenti e di motivazione ad agire. È più facile a dirsi che a farsi. Perché? (Perché le persone hanno un’indole corrotta.) Esatto. Non è a causa delle differenze di temperamento, personalità o età delle persone, e nemmeno perché ognuno proviene da una famiglia diversa, ma perché le persone hanno un’indole corrotta. Ecco la causa principale. Se riuscite tutti a vedere con chiarezza che la causa principale risiede nell’indole corrotta delle persone, potete gestire le cose in maniera corretta e il problema sarà facilmente risolvibile. Quindi, abbiamo ancora bisogno di discutere qui nel dettaglio di come eliminare un’indole corrotta? No. Avete ascoltato così tanti sermoni che ormai sapete tutti qualcosa sul cammino da intraprendere, e avete tutti una certa esperienza in questo senso. Fin tanto che le persone sono in grado di perseverare nella ricerca della verità in ogni cosa per risolvere le questioni, finché riflettono sui problemi che esistono dentro di loro e continuano a trattare gli altri in modo equo, allora saranno fondamentalmente capaci di collaborare in armonia con gli altri. Fin tanto che le persone sono in grado di accettare la verità, non sono arroganti né ipocrite, e sanno affrontare correttamente i suggerimenti degli altri, allora sono capaci di collaborare e, se si verificano problemi, è più facile per loro collaborare ricercando la verità per risolverli. Fin tanto che una persona sa accettare la verità e si apre nella comunione, i suoi collaboratori saranno facilmente commossi e capaci di accettare la verità. Quindi ottenere una collaborazione armoniosa non è un grosso problema ed è facile conseguire l’obiettivo dell’unità di cuore e mente.

5 settembre 2017

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