Parole sullo svolgimento di un dovere

Estratto 30

Cos’è un dovere? L’incarico che Dio affida all’uomo è il dovere che l’uomo deve compiere. Qualunque cosa Lui ti affidi, è il dovere che devi assolvere. Per riuscirci, devi imparare a tenere i piedi per terra e non mirare a ciò che è fuori dalla tua portata. Non pensare sempre che l’erba del vicino sia più verde, insistendo a fare ciò che non ti si addice. Alcuni sono adatti a offrire ospitalità, eppure insistono per essere dei leader; altri sono portati per fare gli attori ma vogliono essere registi. Non è bene ambire costantemente a posizioni più elevate. Bisogna trovare e determinare il proprio ruolo e la propria posizione: così si comporta una persona ragionevole. Poi bisogna svolgere bene il proprio dovere con un atteggiamento fermamente saldo, per ripagare Dio del Suo amore e soddisfarLo. Chi mantiene questo atteggiamento nello svolgere il proprio dovere, avrà un cuore saldo e in pace, saprà accettare la verità nel proprio dovere e pian piano arriverà a svolgerlo in conformità con le richieste di Dio. Riuscirà a liberarsi della sua indole corrotta, a sottomettersi a tutte le disposizioni di Dio e a svolgere il suo dovere in modo adeguato. Così si ottiene l’approvazione di Dio. Se riesci sinceramente a spenderti per Dio e a svolgere il tuo dovere con la giusta mentalità, che è quella di chi Lo ama e Lo soddisfa, sarai diretto e guidato dall’opera dello Spirito Santo, disposto a praticare la verità e ad agire secondo i principi mentre svolgi il tuo dovere, e diventerai una persona che teme Dio e fugge il male. In questo modo, vivrai pienamente la vera sembianza umana. La vita degli uomini cresce gradualmente man mano che svolgono i loro doveri. Coloro che non lo fanno, non possono ottenere la verità e la vita, a prescindere dalla durata della loro fede, perché non hanno la benedizione di Dio. Egli benedice solo coloro che si spendono davvero per Lui e svolgono i loro doveri al meglio delle loro capacità. Qualunque dovere tu svolga, qualsiasi cosa tu possa fare, consideralo una tua responsabilità e un tuo dovere, accettalo e svolgilo bene. Come lo svolgerai bene? Facendo esattamente come Dio richiede; con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza. Dovresti riflettere su queste parole e pensare a come svolgere il tuo dovere con tutto il tuo cuore. Ad esempio, se vedi qualcuno che svolge il proprio dovere senza principi, che agisce senza cura e secondo la propria volontà, e pensi: “Non m’importa, non è una mia responsabilità”, questo è forse svolgere il tuo dovere con tutto il cuore? No, questo vuol dire essere irresponsabile. Se sei una persona responsabile e ti trovi in una situazione simile, dirai: “Così non va bene. Potrà non rientrare sotto la mia supervisione, ma posso riferire il problema al leader e far sì che sia lui a gestirlo secondo i principi”. Fatto ciò, tutti vedranno che si è trattato di un comportamento appropriato, il tuo cuore sarà sereno e tu avrai adempito la tua responsabilità. In questo modo avrai svolto il tuo dovere con tutto il cuore. Qualunque sia il tuo dovere, se lo svolgi sempre con poca attenzione e dici: “Se svolgo questo compito in modo semplice e superficiale, me la caverò alla bell’e meglio. Dopotutto, nessuno controllerà. Ho fatto il meglio che potevo con le poche abilità e competenze professionali in mio possesso. Basta che me la cavi. Inoltre, nessuno mi farà domande o sarà severo nei miei confronti: non è così importante”. Avere questo intento e questa mentalità significa svolgere il proprio dovere con tutto il cuore? No, questo vuol dire essere superficiali, e rivela la tua indole satanica e corrotta. Puoi svolgere il tuo dovere con tutto il tuo cuore affidandoti alla tua indole satanica? No, non sarebbe possibile. E allora cosa significa fare il tuo dovere con tutto il cuore? Tu dirai: “Anche se il Supremo non ha indagato su questo compito, che non sembra molto importante tra tutti i lavori della casa di Dio, lo svolgerò bene perché è mio dovere. Che un compito sia importante o meno è un conto; che io sappia svolgerlo bene è un altro”. Cos’è importante? Che tu sappia svolgere il tuo dovere bene e con tutto il cuore, e che tu riesca a rispettare i principi e a praticare secondo la verità. Questo è importante. Se sai praticare la verità e agire secondo i principi, allora stai davvero svolgendo il tuo dovere con tutto il tuo cuore. Se hai svolto bene un tipo di dovere e non sei ancora soddisfatto, anzi vorresti svolgerne uno più importante sapendo di essere in grado di farlo bene, questo vuol dire svolgere il tuo dovere con tutto il cuore a un livello ancora più elevato. Cosa implica, quindi, svolgere il tuo dovere con tutto il cuore? Per un verso, significa che stai svolgendo il tuo dovere secondo i principi delle parole di Dio. Per l’altro, significa che hai accettato lo scrutinio di Dio e che Egli è nel tuo cuore. Significa che non stai facendo il tuo dovere per l’apparenza o come più ti piace o in base alle tue preferenze; al contrario, lo consideri un incarico che ti ha affidato Dio, perciò lo stai svolgendo con responsabilità e cuore, non secondo la tua volontà ma esclusivamente in conformità alle richieste di Dio. Stai mettendo tutto il cuore nello svolgere il tuo dovere: questo significa fare il tuo dovere con tutto il tuo cuore. Alcuni non comprendono le verità riguardo allo svolgimento dei doveri. Quando affrontano delle difficoltà, si lamentano e fanno storie per i loro interessi personali, per le loro perdite e per i loro profitti. Pensano: “Se io svolgo il lavoro affidatomi dal leader in modo soddisfacente, l’onore e la gloria andranno a lui, ma chi si ricorderà di me? Nessuno saprà che sono stato io a svolgere il lavoro e il leader se ne prenderà tutto il merito. Svolgere il mio dovere in questo modo non equivale a servire gli altri?” Che indole è questa? Un’indole ribelle. Queste persone sono assurde. Non comprendono correttamente l’incarico da parte di Dio. Vogliono essere sempre in posizione di autorità, prendersi il merito e ottenere riconoscimenti, fare bella figura. Come mai si concentrano sempre sulla fama e sul guadagno? È segno che il loro desiderio verso fama e guadagno è troppo forte, e che non capiscono che svolgere un dovere significa soddisfare Dio, e neanche che Egli sottopone a scrutinio la profondità del cuore di ognuno. Queste persone sono prive di vera fede in Dio, perciò emettono verdetti basati su ciò che vedono con gli occhi, finendo per crearsi idee errate. Di conseguenza diventano negative e passive nel loro lavoro e non sono in grado di svolgere i loro doveri con tutto il cuore e con tutta la forza. Dal momento che sono prive di vera fede e non sanno che Dio sottopone a scrutinio la profondità del cuore di ognuno, si concentrano sullo svolgere i loro doveri perché gli altri le vedano, sul rendere note agli altri le sofferenze e le difficoltà che patiscono e sul cercare l’elogio e l’approvazione dei leader e dei lavoratori. Credono che valga la pena svolgere un dovere solo se lo svolgono in questo modo e che sia un atto glorioso solo se tutti le vedono svolgerlo. Non è spregevole? Credono in Dio, ma non solo non hanno fede, non accettano, né capiscono minimamente la verità. Come possono simili persone svolgere bene un dovere? Non c’è un problema con la loro indole? Se provi a condividere sulla verità con loro e continuano a non accettarla, allora hanno un’indole malvagia. Non riescono ad adempiere alle loro precise responsabilità e non tengono fede ai loro doveri. Prima o poi, devono essere eliminate. Coloro che svolgono i doveri devono essere persone dotate di umanità normale. Devono avere una sana ragionevolezza e devono essere in grado di sottomettersi a tutte le orchestrazioni e disposizioni di Dio. Egli conferisce levature e doni diversi a persone diverse, e persone diverse sono più adatte a svolgere doveri diversi. Non devi fare il difficile e scegliere un dovere a seconda delle tue preferenze, optando solo per doveri facili e comodi in linea con i tuoi desideri. Questo è sbagliato. Questo non è svolgere un dovere con tutto il cuore e non è assolvere un dovere. Per svolgere un dovere, la prima cosa da fare è metterci tutto il cuore. Poi, a prescindere da ciò che stai svolgendo, che sia un compito grande o piccolo, umile o faticoso, svolto davanti agli altri o non visibile, importante o meno, dovresti considerarli tutti come tuo dovere e aderire al principio di compierli con tutto il tuo cuore, tutta la tua mente e tutta la tua forza. Se, svolto il tuo dovere, ti ritrovi a sentire che la tua coscienza non è del tutto pulita in merito a una parte del lavoro fatto e che, anche se ci hai messo tutto il cuore, una parte del tuo lavoro non è stata svolta bene e i risultati dei tuoi sforzi non sono molto buoni, cosa dovresti fare? Alcuni pensano: “Bè, ho messo tutto il cuore nel mio dovere ma i risultati non sono molto buoni. Non è un mio problema. Adesso è nelle mani di Dio”. Che tipo di idea è questa? È corretta? Essi non si stanno davvero spendendo per Dio perché non sono disposti a cercare la verità per risolvere i problemi; non sono disposti a soddisfare Dio e hanno ancora una visione superficiale del loro dovere. Persone di questo tipo sembrano non avere cuore. Quando parliamo di svolgere il tuo dovere con tutto il cuore, significa usare il cuore per intero: non puoi svolgere il tuo dovere con scarso entusiasmo. Dovresti dedicartici, svolgerlo con attenzione e mostrare la tua lealtà, adottando un atteggiamento responsabile per far sì che i compiti siano svolti bene e raggiungano i risultati che dovresti raggiungere. Solo questo può dirsi svolgere un dovere con tutto il cuore. Se noti che i risultati del tuo lavoro non sono così buoni e pensi: “Ho fatto del mio meglio. Ho sacrificato il sonno, ho saltato i pasti e sono stato sveglio fino a tardi, talvolta rimanendo da solo mentre gli altri uscivano per rilassarsi e fare una passeggiata. Ho sopportato difficoltà e non ho bramato le consolazioni della carne. Ciò significa che ho svolto il mio dovere con tutto il cuore”. Questa idea è corretta? Tu hai investito il tuo tempo e ti sei adoperato. In apparenza, sembra che tu abbia fatto tutto quel che andava fatto, ma i risultati che hai ottenuto non sono buoni, e tu non te ne assumi la responsabilità e non ti importa. Questo vuol dire svolgere il tuo dovere con tutto il cuore? (No.) Questo non è svolgere il tuo dovere con tutto il cuore. Quando Dio determina se una persona sta facendo qualcosa con tutto il cuore, cos’è che osserva? Per un verso, Egli guarda se ti approcci a quel compito con atteggiamento coscienzioso e responsabile. Per l’altro, esamina cosa stai pensando mentre lo svolgi, se stai svolgendo con attenzione il dovere che dovresti svolgere e se lo stai facendo coerentemente in accordo con le verità principi e se, quando ti capita una difficoltà, stai cercando la verità con attenzione per risolvere i problemi in modo da poter svolgere bene il tuo dovere. Mentre gli uomini fanno le cose, Dio osserva e sottopone a scrutinio. Egli osserva nei loro cuori per tutto il tempo. Anche se le persone non lo sanno, talvolta riescono a percepire il Suo scrutinio. Alcune persone sono sempre superficiali nei loro doveri e, alla fine, Dio crea le condizioni per rivelarle. A quel punto, esse avvertono il Suo abbandono e tutti vedono che non assomigliano a dei credenti. Assomigliano a dei non credenti, a diavoli e a Satana. Queste tipologie di persone sono eliminate durante lo svolgimento dei loro doveri. Spesso alcune riflettono su sé stesse mentre svolgono i doveri. A volte, quando i risultati ottenuti non sono buoni o sorge un problema, lo avvertono nei loro cuori e pensano: “Mi sto comportando di nuovo in modo superficiale?” Si sentono rimproverate. Com’è che succede? È causato da Dio, si tratta dell’illuminazione dello Spirito Santo. E perché Dio ti sta illuminando? Su che basi lo fa? All’interno di quale contesto ti sta rimproverando? Tu devi avere la giusta mentalità e dire: “Devo svolgere il mio dovere con tutto il cuore, il che significa svolgerlo in accordo con la verità. Ho davvero svolto il mio dovere con tutto il cuore?” Se ci rifletti sempre, Dio ti illuminerà e ti farà capire: “Non ho svolto il compito con tutto il cuore. Credevo di svolgerlo piuttosto bene, mi sarei assegnato 99 su 100. Ma ora vedo che non è così: in realtà ero a malapena accettabile”. Solo allora scoprirai l’insoddisfazione di Dio. Questo è Dio che ti illumina e ti consente di capire quanto bene stai effettivamente svolgendo il tuo dovere e quanto sei ancora distante dai Suoi requisiti. Se qualcuno si trova molto al di sotto degli standard minimi nello svolgimento del suo dovere, Dio lo illuminerà comunque? Probabilmente no. Chi illumina Dio? In primo luogo, coloro che amano la verità; in secondo luogo, coloro che hanno un atteggiamento di sottomissione. In terzo luogo, coloro che desiderano la verità; in quarto luogo, coloro che esaminano e riflettono su sé stessi da ogni punto di vista. Questi sono i tipi di persone che possono ottenere l’illuminazione di Dio. Praticando e sperimentando in questo modo, la tua esperienza personale nello svolgere il tuo dovere con tutto il cuore, questo aspetto della pratica della verità e questo aspetto della realtà, crescerà ancora di più. Ti sarà gradualmente sempre più chiaro quali sono le persone che svolgono i doveri con tutto il cuore e quali no, nonché gli atteggiamenti e i comportamenti dei diversi individui verso lo svolgimento dei doveri. Quando conoscerai te stesso, sarai in grado di discernere gli altri e diventerai sempre più meticoloso nel tuo dovere. Il più piccolo caso di superficialità non sfuggirà alla tua attenzione e riuscirai a cercare la verità per risolverlo. Sarai in grado di gestire le cose in accordo con i principi mentre svolgi il tuo dovere, praticherai sempre di più la verità e il tuo cuore sarà saldo e in pace. Se un giorno dovessi sentire in cuor tuo di non aver svolto bene un dovere, cosa dovresti fare? Devi rifletterci sopra, cercare informazioni e consiglio da parte degli altri. In questo modo, prima che te ne accorga, comincerai a capire la questione. Questo non ti aiuterà nello svolgimento del tuo dovere? (Sì.) Sarà d’aiuto. Sarà così a prescindere dal dovere che stai svolgendo. A patto che le persone svolgano i loro doveri con tutto il cuore, cerchino le verità principi e perseverino nei loro sforzi, alla fine otterranno dei risultati.

Estratto 31

Poiché possiedono un’indole corrotta, le persone sono spesso superficiali nello svolgere i loro doveri. Questo è uno dei problemi più gravi in assoluto. Per svolgere i loro doveri in modo appropriato, le persone devono prima affrontare questo problema riguardante la superficialità. Fintanto che avranno un tale atteggiamento di superficialità, non saranno in grado di compiere i loro doveri in modo adeguato, il che significa che risolvere tale problema è di estrema importanza. Quindi, in che modo dovrebbero praticare? In primo luogo, devono risolvere il problema del loro approccio mentale; devono affrontare i loro doveri correttamente, e fare le cose con serietà e senso di responsabilità. Non dovrebbero proporsi di essere ingannevoli o superficiali. Si svolge il proprio dovere per Dio, non per una persona, chiunque essa sia; se si è in grado di accettare lo scrutinio di Dio, si avrà lo stato mentale corretto. Inoltre, dopo aver fatto una cosa, le persone devono esaminarla e riflettere su di essa, e se sentono dell’inquietudine nel cuore, dopo attenta ispezione scoprono che sussiste davvero un problema, allora devono apportare dei cambiamenti; una volta operati questi cambiamenti, avranno pace nel cuore. Quando le persone si sentono inquiete, è la prova che c’è un problema, e si devono esaminare scrupolosamente le azioni che si sono compiute, specialmente nelle fasi cruciali. Questo è un atteggiamento responsabile nei confronti dello svolgimento del proprio dovere. Quando si sa essere seri, ci si assume le responsabilità e si mette tutto il proprio cuore e la propria forza, il lavoro sarà eseguito adeguatamente. Talvolta, non hai lo stato mentale corretto e non riesci a trovare o a scoprire un errore evidente. Se fossi nel giusto stato mentale, allora, con l’illuminazione e la guida dello Spirito Santo, sapresti individuare la questione. Se lo Spirito Santo ti guidasse e ti conferisse consapevolezza, consentendoti di percepire la chiarezza nel cuore e di sapere dove sia l’errore, saresti in grado di correggere la deviazione e di lottare per le verità principi. Se ti trovassi nello stato mentale sbagliato e fossi distratto e disattento, saresti in grado di notare l’errore? Non lo noteresti. Questo cosa dimostra? Questo dimostra che, per compiere bene il loro dovere, è molto importante che le persone cooperino; la loro disposizione d’animo è molto importante, così come lo è dove indirizzano i loro pensieri e idee. Dio sottopone a scrutinio e riesce a vedere in che stato mentale le persone si trovino, e quanta energia dedichino allo svolgimento dei loro doveri. È fondamentale che gli uomini mettano tutto il loro cuore e le loro forze in ciò che fanno. La loro collaborazione è fondamentale. Sforzarsi di non avere rimpianti riguardo ai doveri che si sono portati a termine e alle proprie azioni passate e arrivare dove non si deve nulla a Dio: è questo che significa dare tutto il proprio cuore e la propria forza. Se non riesci mai a mettere tutto il tuo cuore e tutta la tua forza nello svolgimento del tuo dovere, se sei sempre superficiale, se arrechi ingenti danni al lavoro, e se i tuoi risultati sono molto al di sotto di quanto richiesto da Dio, allora ti può succedere solo una cosa: verrai eliminato. E ci sarà tempo per i rimpianti, a quel punto? No. Queste azioni diventeranno un eterno rammarico, una macchia! Essere costantemente superficiale è una macchia, è una grave trasgressione: sì o no? (Sì.) Devi impegnarti ad eseguire i tuoi obblighi, e tutto ciò che ti spetta, con tutto il tuo cuore e tutta la tua forza, non devi essere superficiale, e non devi avere alcun rimpianto. Se riesci a fare questo, il dovere a cui svolgi sarà commemorato da Dio. Le cose commemorate da Dio sono buone azioni. E quali cose, invece, non vengono commemorate da Dio? (Le trasgressioni e le azioni malvagie.) Potresti non accettare il fatto che siano azioni malvagie se in questo momento venissero descritte come tali ma, se arriverà il giorno in cui tale questione avrà gravi conseguenze, in cui produrrà un impatto negativo, in quell’istante ti renderai conto che non è soltanto una trasgressione comportamentale, bensì un’azione malvagia. Quando te ne accorgerai la rimpiangerai, e penserai: “Avrei dovuto essere un minimo previdente! Se all’inizio ci avessi pensato un po’ di più, se ci avessi messo un po’ più di impegno, queste conseguenze si sarebbero potute evitare”. Nulla cancellerà quest’onta eterna dal tuo cuore e, se dà origine a un debito eterno, allora finirai nei guai. Allora, oggi devi impegnarti a mettere tutto il tuo cuore e tutte le tue forze nell’incarico che Dio ti ha affidato, a svolgere ogni dovere con una coscienza chiara, senza rimpianti, e in un modo che sia commemorato da Dio. Qualunque cosa tu faccia, non essere superficiale. Se per impulsività commetti un errore e si tratta di una grave trasgressione, diventerà una macchia eterna. Una volta che hai dei rimpianti, non riuscirai a porvi rimedio e diventeranno rimpianti permanenti. Entrambe queste strade vanno viste con chiarezza. Quale delle due dovresti scegliere per incontrare l’approvazione di Dio? Compiere il tuo dovere con tutto il cuore e tutte le tue forze, e preparare e accumulare buone azioni, senza rammarico. Qualunque cosa faccia, non compiere il male in modo da disturbare lo svolgimento dei doveri altrui, non fare nulla che vada contro la verità e che sia in opposizione a Dio e non incorrere in rimpianti che dureranno tutta una vita. Che succede quando si sono commesse troppe trasgressioni? Si accumula l’ira di Dio al Suo cospetto! Se trasgredisci sempre più e l’ira di Dio nei tuoi confronti aumenta di continuo, alla fine, sarai punito.

In superficie, alcuni non sembrano avere problemi gravi durante lo svolgimento dei loro doveri. Non fanno nulla di eccessivamente malvagio; non provocano intralci o disturbi, e non percorrono il cammino degli anticristi. Nello svolgere i loro doveri, non fanno emergere errori gravi o problemi di principio, però, senza rendersene conto, in pochi anni vengono rivelati per la mancanza totale di accettazione della verità, rivelati come miscredenti. Come mai? Gli altri non sanno vedere una questione, ma Dio sottopone a scrutinio il cuore di questi individui nel profondo e vede il problema. Sono sempre stati superficiali e non hanno mai mostrato pentimento nello svolgere i loro doveri. Col passare del tempo, vengono naturalmente messi a nudo. Che cosa significa rimanere impenitenti? Significa che, pur avendoli svolti con costanza, hanno sempre avuto verso i loro doveri l’atteggiamento sbagliato, un atteggiamento superficiale, indifferente, e non sono mai coscienziosi, tanto meno mettono tutto il cuore nei loro doveri. Possono anche metterci un certo impegno, ma fanno le cose per pura formalità. Non danno tutto di sé ai loro doveri e le loro trasgressioni sono infinite. Agli occhi di Dio, non si sono mai pentiti; sono sempre stati superficiali, e non si è mai verificato alcun cambiamento in loro; ossia, non abbandonano il male che hanno fra le mani e non si pentono dinanzi a Lui. Dio non vede in loro un atteggiamento di pentimento, né un’inversione del loro atteggiamento. Persistono nell’affrontare i loro doveri e gli incarichi affidati da Dio con un tale atteggiamento e un tale metodo. In ciò che fanno non vi è alcun cambiamento di questa indole ostinata e intransigente e, per di più, non si sono mai sentiti in debito con Dio, non hanno mai percepito che la loro superficialità è una trasgressione, un’azione malvagia. Nel loro cuore, non hanno la sensazione di essere in debito, un senso di colpa, di rimprovero, tanto meno di autoaccusa. E, col passare del tempo, Dio vede che le persone di questo genere sono irrecuperabili. Qualunque cosa Dio dica e per quanti sermoni ascoltino o quanto della verità capiscano, il loro cuore non si smuove e il loro atteggiamento non cambia né ha una svolta. Dio vede questo, e dice: “Per questa persona non c’è speranza. Niente di ciò che dico le tocca il cuore, niente di ciò che dico la induce a compiere una svolta. Non vi è modo di cambiarla. Questa persona non è adatta a svolgere il suo dovere, non è adatta a offrire manodopera nella Mia casa”. E perché Dio dice questo? Perché, quando svolge il suo dovere o un lavoro, questa persona è costantemente superficiale. Per quanto venga potata, e malgrado tutta la sopportazione e la pazienza che le vengono riservate, non vi è alcun effetto e non si riesce a farla veramente pentire o cambiare. Non si riesce a farle compiere bene il suo dovere, a farle intraprendere il cammino del perseguimento della verità. Perciò, questa persona è irrecuperabile. Quando Dio stabilisce che una persona è irrecuperabile, continuerà a seguire da vicino questa persona? No. Dio la abbandonerà. Alcuni implorano sempre: “Dio, vacci piano con me, non farmi soffrire, non disciplinarmi. Lasciami una certa libertà! Lasciami fare le cose in maniera un po’ superficiale! Lasciami essere un po’ dissoluto! Lascia che sia padrone di me stesso”. Non vogliono essere frenati. Dio dice: “Poiché non vuoi percorrere la retta via, ti abbandonerò. Ti lascerò a briglia sciolta. Vai e fai ciò che vuoi. Non ti salverò, perché sei irrecuperabile”. Chi è irrecuperabile ha qualche senso di coscienza? Ha la sensazione di essere in debito? Percepisce qualche accusa? È in grado di avvertire il rimprovero, la disciplina, il colpo e il giudizio di Dio? Non ne è in grado. Non è consapevole di nessuna di queste cose, che sono deboli nel suo cuore o addirittura assenti. Quando una persona è arrivata a questo stadio, senza più Dio nel suo cuore, può ancora ottenere la salvezza? È difficile da dire. Quando la fede di una persona è arrivata a questo punto, costui è in pericolo. Sapete come dovreste perseguire, come dovreste praticare e quale sentiero dovreste scegliere per evitare questa conseguenza e assicurarvi che una tale condizione non si verifichi? La cosa più importante è innanzitutto scegliere il giusto cammino, e poi concentrarsi sul compiere bene il dovere che si dovrebbe svolgere al momento. Questo è il livello minimo, il livello più basilare. È su questa base che dovreste cercare la verità e sforzarvi di raggiungere gli standard dello svolgimento adeguato del vostro dovere. Questo perché ciò che riflette in maniera più percepibile il vincolo che ti lega a Dio è come tratti le questioni che Dio ti affida e il dovere che ti assegna, nonché l’atteggiamento che hai. Tale questione è quanto vi sia di più osservabile e di più concreto. Dio è in attesa e vuole vedere il tuo atteggiamento. In questo momento critico, dovresti affrettarti e rendere nota a Dio la tua posizione, accettare l’incarico da parte Sua e svolgere bene il tuo dovere. Quando avrai afferrato questo punto cruciale e avrai eseguito l’incarico che Dio ti ha affidato, il tuo rapporto con Dio sarà normale. Se, quando Dio ti affida un compito o ti dice di svolgere un certo dovere, il tuo atteggiamento è superficiale e apatico e tu non lo prendi seriamente, non è proprio l’opposto dell’impegnarti con tutto il cuore e tutte le tue forze? Sei in grado di svolgere bene il tuo dovere in questo modo? Certamente no. Non svolgerai adeguatamente il tuo dovere. Allora, il tuo atteggiamento dello svolgere il tuo dovere è di cruciale importanza, così come il metodo e il cammino che scegli. Non importa da quanti anni credono in Dio, coloro che non svolgono bene i loro doveri saranno eliminati.

Estratto 32

Molte persone svolgono i loro doveri in maniera superficiale, senza mai prenderli sul serio, come se stessero lavorando per dei non credenti. Fanno le cose in modo grossolano, superficiale, noncurante e negligente, come se tutto fosse uno scherzo. Perché? Sono non credenti che offrono manodopera, miscredenti che svolgono doveri. Queste persone sono estremamente maliziose; sono dissolute, sfrenate e per nulla diverse dai non credenti. Quando fanno le cose per sé stesse di certo non sono superficiali, quindi perché non sono minimamente serie o coscienziose quando si tratta di svolgere i loro doveri? Qualunque cosa facciano, qualunque dovere assolvano, è presente una qualità di giocosità e di malizia. Queste persone sono sempre superficiali e possiedono una qualità che le rende ingannevoli. Persone così hanno umanità? Certamente no, e non hanno nemmeno il minimo grado di coscienza e di ragione. Come gli asini selvatici o i cavalli selvaggi, necessitano di una gestione e una supervisione costanti. Ingannano e imbrogliano la casa di Dio. Ciò significa forse che hanno una fede sincera in Lui? Si stanno forse spendendo per Lui? Certamente non sono all’altezza e non risultano idonei per offrire manodopera. Se queste persone fossero alle dipendenze di qualcun altro, verrebbero licenziate nel giro di pochi giorni. È pienamente corretto dire che sono operai e lavoratori assunti nella casa di Dio e che possono soltanto essere eliminati. Molte persone sono spesso superficiali nello svolgimento dei loro doveri. Quando si confrontano con l’essere potate, continuano a rifiutarsi di accettare la verità, argomentano ostinatamente il loro punto di vista e si lamentano persino che la casa di Dio è ingiusta nei loro confronti, mancando di misericordia e tolleranza. Non è irragionevole? Per dirlo in modo più oggettivo, questa è un’indole arrogante e questi individui mancano della minima coscienza e ragione. Coloro che credono veramente in Dio devono almeno essere in grado di accettare la verità e agire senza violare la coscienza e la ragione. Le persone che non riescono ad accettare o a sottomettersi alla potatura sono troppo arroganti, presuntuose e semplicemente irragionevoli. Chiamarle bestie non è un’esagerazione, perché sono completamente noncuranti riguardo a tutto ciò che fanno. Agiscono esattamente come vogliono e senza alcun riguardo per le conseguenze; se sorgono problemi, a loro non importa. Persone come queste non sono idonee per offrire manodopera; poiché affrontano i loro doveri in questo modo, gli altri non sopportano di guardarle e mancano di fiducia in loro. Dio può dunque fidarsi di loro? Non soddisfacendo nemmeno questo standard minimo, questi individui non sono idonei per offrire manodopera e possono solo essere eliminati. Quanto è capace di diventare arrogante e presuntuosa certa gente? Queste persone pensano sempre di poter fare qualsiasi cosa. Indipendentemente da ciò che è stato disposto per loro, dicono: “Questo è facile; non è un grosso problema. Posso farcela. Non ho bisogno che qualcuno condivida con me sulle verità principi; sono capace di badare a me stesso”. I leader e i lavoratori non sopportano di guardare queste persone, che mostrano sempre un atteggiamento di questo genere, e non si fidano delle cose che fanno. Non si tratta forse di individui arroganti e presuntuosi? Se qualcuno è eccessivamente arrogante e presuntuoso, il suo comportamento è vergognoso e se non si verifica alcun cambiamento, costui non svolgerà mai i propri doveri in modo adeguato. Quale atteggiamento bisognerebbe adottare verso lo svolgimento dei propri doveri? Come minimo, si dovrebbe avere un atteggiamento responsabile. Indipendentemente dalle difficoltà e dai problemi che si presentano, si dovrebbero cercare le verità principi, comprendere i requisiti della casa di Dio e sapere quali risultati bisognerebbe ottenere svolgendo i propri doveri. Se si riescono ad afferrare queste tre cose, si possono facilmente svolgere i propri doveri in modo adeguato. Indipendentemente dai doveri che si svolgono, non si ha forse un percorso per svolgerli se prima si comprendono i principi, i requisiti della casa di Dio e si sa quali risultati bisognerebbe ottenere? Pertanto, l’atteggiamento di una persona in relazione allo svolgimento dei doveri è molto importante. Coloro che non amano la verità li svolgono in modo superficiale: non adottano l’atteggiamento corretto, non cercano mai le verità principi e non pensano ai requisiti della casa di Dio e ai risultati che dovrebbero ottenere. Come possono svolgere adeguatamente i loro doveri? Se sei una persona che crede sinceramente in Dio, quando sei superficiale devi pregarLo, riflettere su te stesso e conoscerti; devi ribellarti contro la tua indole corrotta, lavorare sodo sulle verità principi e sforzarti di soddisfare le norme che Dio richiede. Svolgendo il tuo dovere in questo modo, soddisferai gradualmente i requisiti della casa di Dio. La verità è che non è molto difficile svolgere bene il proprio dovere. Si tratta solo di avere coscienza e ragione, di essere retti e diligenti. Ci sono molti non credenti che lavorano seriamente e come risultato hanno successo. Non sanno nulla delle verità principi, quindi come fanno a fare così bene? È perché sono deliberati e diligenti e possono lavorare seriamente ed essere meticolosi, e in questo modo fanno le cose facilmente. Nessuno dei doveri della casa di Dio è molto difficile. Finché ci metti tutto il tuo cuore e fai del tuo meglio, puoi fare un buon lavoro. Se non sei retto e non sei diligente in tutto ciò che fai, se cerchi sempre di risparmiarti guai, se sei sempre superficiale e improvvisi alla meno peggio, se non svolgi bene il tuo dovere, fai un pasticcio e di conseguenza fai del male alla casa di Dio, significa che stai facendo il male, e diventerà una trasgressione detestata da Dio. Durante i momenti chiave della diffusione del Vangelo, se non ottieni buoni risultati nel tuo dovere e non svolgi un ruolo positivo, o se causi intralci e disturbi, naturalmente sarai detestato ed eliminato da Dio, e perderai la tua possibilità di salvezza. Questo sarà un tuo eterno rimpianto! Dio che ti esalta a fare il tuo dovere è la tua unica possibilità di salvezza. Se sei irresponsabile, lo affronti con leggerezza e sei superficiale, questo è l’atteggiamento con cui stai trattando la verità e Dio. Se non sei minimamente sincero o sottomesso, come puoi ottenere la salvezza di Dio? Il tempo è così prezioso in questo momento; ogni giorno e ogni minuto sono fondamentali. Se non cerchi la verità, se non ti concentri sull’ingresso nella vita, se sei superficiale e inganni Dio nel tuo dovere, questo è veramente irragionevole e pericoloso! Non appena sarai detestato ed eliminato da Dio, lo Spirito Santo non opererà più in te e non c’è modo di tornare indietro. A volte, ciò che una persona fa in un solo minuto può rovinarle la vita. Talvolta, a causa di una singola parola che offende l’indole di Dio, una persona viene rivelata ed eliminata: questo non può forse accadere nel giro di pochi minuti? Allo stesso modo, alcune persone, pur svolgendo i loro doveri, agiscono sempre in maniera irresponsabile e senza ritegno e si comportano sconsideratamente. Sono essenzialmente non credenti e miscredenti, che fanno danni qualunque azione compiano. Di conseguenza, queste persone non solo provocano una perdita alla casa di Dio, ma perdono anche la possibilità di essere salvate. In questo modo, vengono loro revocate le qualifiche per svolgere i loro doveri. Ciò significa che sono state rivelate ed eliminate, e questa è una faccenda triste. Alcune di loro vogliono pentirsi, ma pensate che ne avranno l’opportunità? Una volta che saranno state eliminate, l’avranno persa, e quando saranno state abbandonate da Dio sarà quasi impossibile per loro redimersi.

Che tipo di persona viene salvato da Dio? Si potrebbe dire che tutti coloro che Dio salva hanno coscienza e ragione e sanno accettare la verità, poiché solo chi ha coscienza e ragione è in grado di accettare e fare tesoro della verità e, dal momento che comprende la verità, allora può praticarla. Le persone incoscienti e irragionevoli sono quelle che mancano di umanità; colloquialmente, diciamo che mancano di virtù. Qual è la natura della mancanza di virtù? È una natura senza umanità, indegna di essere definita umana. Come dice il proverbio, si può essere privi di tutto ma non della virtù; senza di essa, si è finiti e non si è più umani, ma bestie con sembianza umana. Guarda quei demoni e quei re diabolici che agiscono soltanto per resistere a Dio e danneggiare il Suo popolo eletto. Non mancano forse di virtù? Già, proprio così. Le persone che fanno troppe cose prive di virtù dovranno senza dubbio affrontare una punizione. Coloro che mancano di virtù sono privi di umanità: come possono svolgere bene i loro doveri? Sono indegni di farlo perché sono bestie. Quelli che mancano di virtù non svolgono bene alcun dovere. Persone del genere sono indegne di essere chiamate umane: sono bestie, bestie con sembianza umana. Solo chi ha coscienza e ragione è in grado di gestire le questioni umane, essere fedele alla parola data, degno di fiducia e definirsi un “gentiluomo retto”. Il termine “gentiluomo retto” non è usato nella casa di Dio: essa, al contrario, richiede che le persone siano oneste, perché la verità lo è. Soltanto le persone oneste sono degne di fiducia, possiedono coscienza e ragione e meritano di essere chiamate umane. Chi riesce ad accettare la verità mentre svolge i propri doveri e ad agire secondo i principi e svolgendo i propri doveri in modo adeguato è veramente onesto e degno di fiducia. Le persone in grado di ottenere la salvezza di Dio sono persone oneste. Essere una persona onesta e degna di fiducia non dipende dalle tue capacità o dal tuo aspetto, e ancor meno dalla tua levatura, dalla tua competenza o dai doni che hai. È sufficiente che tu accetti la verità, agisca in modo responsabile, sia dotato di coscienza e ragione e riesca a sottometterti a Dio. Indipendentemente dalle capacità di una persona, la vera questione è se manca di virtù oppure no. Chi è privo di virtù non può più essere considerato un essere umano, ma piuttosto una bestia. Le persone vengono eliminate dalla casa di Dio perché sono prive di umanità e di virtù. Pertanto, coloro che credono in Dio devono essere in grado di accettare la verità, essere onesti, possedere perlomeno coscienza e ragione, riuscire a svolgere bene i propri doveri e adempiere l’incarico da parte di Dio. Solo queste persone possono ottenere la salvezza di Dio: sono coloro che credono sinceramente in Lui e si spendono sinceramente per Lui. Queste sono le persone che Dio salva.

Esaminate spesso il vostro comportamento e le vostre intenzioni mentre agite e svolgete i vostri doveri? (Raramente.) Se esamini te stesso di rado, sei capace di riconoscere la tua indole corrotta? Riesci a comprendere il tuo vero stato? Se riveli veramente un’indole corrotta, quali saranno le conseguenze? Devi essere molto chiaro riguardo a tutte queste cose. Se non ti esamini e agisci costantemente in modo superficiale, senza il minimo principio, il risultato sarà che commetterai molte azioni malvagie e verrai rivelato ed eliminato. Questa non è forse una conseguenza grave? Il modo per eliminare questo problema è esaminare sé stessi. DiteMi, visto che le corruzioni umane sono radicate in profondità, è accettabile riflettere su sé stessi solo raramente? Si possono svolgere bene i propri doveri senza cercare la verità per eliminare la propria indole corrotta? Se l’indole corrotta non viene eliminata è facile fare le cose sbagliate, violare i principi e persino fare il male. Se non esamini mai te stesso, è un problema: non sei diverso da un non credente. Molte persone non vengono forse eliminate proprio per questo motivo? Quando si persegue la verità, come si deve praticare per conseguirla? L’importante è esaminare frequentemente sé stessi mentre si svolge il proprio dovere, meditare se si sono violati i principi e si è rivelata una corruzione e se si hanno intenzioni errate. Se rifletti su te stesso in linea con le parole di Dio e vedi come si applicano a te, ti sarà facile conoscere te stesso. Se rifletti su te stesso in questo modo, eliminerai gradualmente la tua indole corrotta e risolverai facilmente le tue idee malvagie, le intenzioni e le motivazioni dannose. Se esamini solo dopo che qualcosa è andato storto, dopo aver commesso un errore o dopo aver fatto qualcosa di male, allora è un po’ troppo tardi. Le conseguenze si sono già verificate, e questo costituisce una trasgressione. Se agisci eccessivamente male ed esamini te stesso soltanto quando sei stato eliminato, sarà troppo tardi e non potrai che piangere e far stridere i denti. Coloro che credono veramente in Dio riescono a svolgere i loro doveri: questa è l’esaltazione e la benedizione di Dio ed è un’opportunità che dovresti apprezzare. Pertanto, è ancora più importante che tu rifletta frequentemente su te stesso mentre svolgi i tuoi doveri. Bisogna esaminare spesso, esaminare tutte le cose: le proprie intenzioni e il proprio stato, guardando se si vive davanti a Dio, se le intenzioni dietro le proprie azioni sono corrette e se i motivi e la fonte delle proprie azioni possono sostenere l’ispezione di Dio e sono stati sottoposti al Suo scrutinio. A volte, le persone pensano che cercare la verità quando incontrano difficoltà nello svolgimento dei loro doveri sia gravoso. Pensano: “Va bene così. È sufficiente”. Questo riflette l’atteggiamento di una persona verso le cose e la sua mentalità nei confronti dei propri doveri. Tale mentalità è una sorta di stato. Che cos’è questo stato? Non è forse un approccio ai doveri privo di senso di responsabilità, un atteggiamento di tipo superficiale? (Sì.) Data l’esistenza di un problema così serio, non esaminare sé stessi è molto pericoloso. Alcuni sono indifferenti a questo stato. Pensano: “È normale essere un po’ superficiali, la gente è così. Qual è il problema?” Non si tratta forse di persone confuse? Non è troppo pericoloso per qualcuno vedere le cose in questo modo? Guarda quelli che sono eliminati. Non svolgono sempre i loro doveri in modo superficiale? Questo accade quando si è superficiali. Prima o poi, le persone che sono facilmente superficiali si rovineranno e rifiuteranno di cambiare le loro abitudini finché non saranno in punto di morte. Svolgere i propri doveri in modo superficiale è un problema serio e, se non riesci a riflettere bene su te stesso e a ricercare la verità per eliminare i problemi, questo è davvero molto pericoloso: potresti essere eliminato in qualsiasi momento. Se esiste un problema così serio e continui a non esaminare te stesso e a non cercare la verità per eliminarlo ti danneggerai e ti rovinerai, e quando verrà il giorno in cui sarai eliminato e comincerai a piangere e stridere i denti sarà troppo tardi.

Estratto 33

Alcune persone non sanno come fare esperienza dell’opera di Dio né come portare le Sue parole nello svolgimento del proprio dovere o nella vita reale. Confidano sempre nel partecipare a molte riunioni per acquisire la verità e crescere nella vita. Tutto ciò è irrealistico ed è un argomento che non sta in piedi. Sperimentando le parole di Dio e vivendo il giudizio e il castigo, si guadagna la vita. Coloro che sanno come fare esperienza della Sua opera, indipendentemente dal dovere che svolgono, sono in grado di comprendere e mettere in pratica la verità, di accettare di essere potati, di accedere alla verità realtà, di raggiungere il cambiamento nella propria indole e di essere perfezionati da Dio quando svolgono il proprio dovere. Coloro che sono pigri e bramano le comodità non sono disposti a svolgere il proprio dovere e, quando lo svolgono, lo fanno senza sperimentare l’opera di Dio, pretendendo continuamente che la Sua casa fornisca loro riunioni, sermoni e condivisioni sulla verità. Di conseguenza, dopo dieci o venti anni di fede e dopo aver ascoltato innumerevoli sermoni, essi non sono ancora giunti a comprendere o ad acquisire la verità. Sono ignari di come si debba far esperienza dell’opera di Dio, di cosa sia la fede in Lui e di come le Sue parole debbano essere sperimentate per conoscere sé stessi e acquisire la verità e la vita. Sono persone che bramano la comodità e che si sottraggono al proprio dovere; pertanto vengono rivelate ed eliminate per il loro modo di svolgere il proprio dovere. Dunque, tutte quelle persone che sono contente di svolgere il proprio dovere e mettono al primo posto il perseguimento della verità ottengono qualche accesso alla vita mentre assolvono il proprio dovere, meditano per raggiungere una conoscenza di sé stessi quando rivelano corruzione e, nel momento in cui ci sono difficoltà che ostacolano lo svolgimento del proprio dovere, risolvono i problemi ricercando la verità e le condivisioni sulla verità. Inconsapevolmente, dopo aver svolto il proprio dovere per molti anni, esse raccolgono frutti evidenti, possono rendere testimonianze esperienziali, possiedono una certa conoscenza dell’opera di Dio e della Sua indole, e quindi apportano alcuni cambiamenti alla propria indole di vita. Attualmente, ovunque le chiese si stanno ripulendo dalle persone malevole e da coloro che sono fonte di disturbo e intralcio. Chi resta è generalmente chi è in grado di continuare a svolgere il proprio dovere, chi possiede un certo grado di lealtà e mette in primo piano la ricerca della verità per risolvere i problemi. Sono persone capaci di rimanere salde nella loro testimonianza. Dovete imparare a portare le parole di Dio nella vita reale e nei doveri che svolgete, mettendole in pratica e in uso, e qualora sorgano problemi e difficoltà, dovete ricercare la verità per risolverli. Inoltre dovete imparare a mostrare considerazione per le intenzioni di Dio mentre svolgete il vostro dovere, e cercare di praticare la verità e gestire le cose secondo i principi in ogni situazione. Dovete imparare a mettere in pratica l’amore per Dio, con un cuore che ama Dio, a mostrare considerazione per il Suo fardello, e ad arrivare al punto di soddisfarLo. Solo chi fa questo ama sinceramente Dio. Se pratichi in questo modo, anche se non comprendi la verità fino in fondo, sarai ancora in grado di svolgere il tuo dovere in modo adeguato, e non solo potrai eliminare la tua superficialità, ma potrai imparare a mettere in pratica l’amore per Dio, a sottometterti a Lui e a soddisfarLo con lo svolgimento del tuo dovere: questo è l’insegnamento dell’accesso alla vita. Se riesci a mettere in pratica la verità e ad agire secondo i principi in ogni situazione, avrai dunque accesso alla verità realtà e alla vita. Non ha importanza quanto tu sia impegnato a svolgere il tuo dovere: quando avrai raccolto i frutti dell’accesso alla vita, sarai cresciuto nella vita e riuscirai a sottometterti alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio, allora proverai piacere nel svolgere il tuo dovere. Non sentirai la stanchezza, indipendentemente da quanto tu sia impegnato. Il tuo cuore sarà sempre colmo di pace e di gioia e ti sentirai particolarmente arricchito e sereno. A prescindere da quali difficoltà siano emerse, quando ricerchi la verità, lo Spirito Santo ti illuminerà e ti guiderà. In quel momento riceverai la benedizione di Dio. Inoltre, che tu sia impegnato o meno nello svolgimento del tuo dovere, è importante che dedichi parte del tuo tempo a un adeguato esercizio fisico e a una ponderata attività motoria. È importante per favorire la circolazione, aiutare a mantenere alti livelli di energia e consentire la prevenzione di alcune malattie professionali. E sarà altamente benefico per lo svolgimento del tuo dovere. Pertanto, quando svolgi il tuo dovere, se riesci ad apprendere un gran numero di insegnamenti, a ottenere la comprensione di molte verità, a conoscere realmente Dio e infine a temerLo e a fuggire il male, allora sarai completamente allineato alle Sue intenzioni. Se riesci a conquistare l’amore per Dio, a renderGli testimonianza, a unirti a Lui nel cuore e nella volontà, stai dunque percorrendo il sentiero che ti consentirà di essere perfezionato da Lui. Questa è una persona che ha guadagnato la benedizione di Dio, ed è una benedizione incredibile! Se ti spendi sinceramente per Dio, riceverai certamente abbondanti benedizioni da Lui. Coloro che non si spendono per Dio e non svolgono il proprio dovere possono guadagnare la verità? Possono conquistare la salvezza? È difficile da dire. Tutte le benedizioni possono essere ottenute soltanto svolgendo il proprio dovere e sperimentando l’opera di Dio. È svolgendo il proprio dovere che si impara a sperimentare l’opera di Dio, il giudizio e il castigo, le prove e il raffinamento, e a essere potati. Questi sono gli aspetti meritevoli di benedizione. Fin quando una persona ama la verità e la persegue, prima o poi la acquisirà, cambierà la sua indole di vita, sarà accettata da Dio e riceverà la Sua benedizione.

Quando accade loro qualcosa nello svolgimento del proprio dovere, alcune persone non ricercano la verità, ma continuano a vivere secondo le proprie nozioni e fantasie, a comportarsi secondo i propri gusti personali e ad agire ciecamente secondo la propria volontà. Di conseguenza fanno molte cose sbagliate e rallentano il lavoro della chiesa. Quando si ritrovano a essere potate, non accettano ancora la verità e continuano a comportarsi in modo ostinato e sconsiderato. Perdono dunque l’opera dello Spirito Santo e la loro fede in Dio diventa confusa e avvolta dalle tenebre. Alcune persone amano la fama e il guadagno e perseguono il prestigio, impegnandosi in queste questioni senza considerare le intenzioni di Dio o accogliere alcuna condivisione sulla verità. Alla fine vengono rivelate ed eliminate, precipitando nelle tenebre. Alcuni credenti riconoscono l’incarnazione di Dio, ma nei loro cuori credono ancora solo nel Dio dei cieli e nel Suo Spirito. Possiedono costantemente delle nozioni sul Dio concreto e i loro cuori sono sempre circospetti nei Suoi confronti temendo che Egli possa cogliere il loro vero io. Evitano Dio di continuo e, quando Lo vedono, Lo guardano come se fosse uno sconosciuto. Di conseguenza, anche dopo molti anni di fede, non hanno guadagnato nulla e non hanno la minima fede in Lui. Non sono diversi dai miscredenti, esclusivamente perché non perseguono la verità. Alcune persone desiderano costantemente vedere il Dio concreto. Desiderano compiacere Dio affinché Lui innalzi il loro prestigio, in modo da poter esercitare il loro potere nella chiesa. Di conseguenza vengono sdegnati da Dio a causa della loro disonestà, mancanza di sincerità, continua osservazione del volto di Dio e speculazione sul significato di Dio. Egli non desidera più vedere questo genere di persone. Qual è lo scopo della fede che queste persone hanno in Dio? Di fronte a tutta la verità espressa da Dio, perché continuano a esaminarLo? Se credono in Lui, perché non perseguono la verità? Perché sono sempre ambiziose e desiderose, in cerca di fama, di guadagno, del prestigio, di benefici e di vantaggi? Nascondono intenzioni maligne nella loro fede in Dio e sono considerate imperscrutabili dagli altri. Questi sono tutti atteggiamenti dei miscredenti. Per la precisione, tutti coloro che credono in Dio ma non riescono ad accettare la verità sono miscredenti. Solo coloro che perseguono la verità, si sforzano di svolgere il proprio dovere nel migliore dei modi e cercano di soddisfare Dio credono sinceramente in Lui e possono ottenere la Sua approvazione.

Dunque, ogni giorno e ogni anno trascorso delle vostre vite ha valore. In cosa risiede questo valore? Quando una persona si presenta al cospetto del Creatore, quando svolge il proprio dovere in quanto essere creato e acquisisce la verità dal Creatore, allora diventa utile agli occhi di Dio. Contribuire con i tuoi umili sforzi al piano di gestione di Dio non è ciò che rende prezioso ogni giorno della tua vita? (Sì.) Questo è il valore di ogni singolo giorno di vita, ed è prezioso! Se ogni giorno della tua vita ha tanto valore, cosa sarà mai un po’ di sofferenza o malattia che possono affliggerti mentre svolgi il tuo dovere? Le persone non dovrebbero lamentarsi. Hanno guadagnato così tanto al cospetto di Dio; godono di grazia e benedizioni invisibili, di protezione invisibile, che va oltre qualsiasi cosa esse possano immaginare e vedere. Hanno ricevuto così tanto, dunque cosa potrà mai essere un piccolo malore? Non è forse questo l’insegnamento che le persone dovrebbero apprendere? Se attraverso la malattia riescono a comprendere la verità, ad acquisire la sottomissione verso Dio e a soddisfarLo, non è forse questa un’altra Sua benedizione? Tra tutti gli abitanti della terra, chi non soffre di disturbi fisici? A chi importa se qualcuno è malato? Non importa a nessuno, nessuno si interessa né offre loro alcuna garanzia. Voi, che svolgete il vostro dovere nella casa di Dio, ricevete garanzie? (Sì.) Tutti coloro che si spendono sinceramente per Dio ricevono la Sua benedizione. Quale tipo di garanzia percepite e riconoscete? (Non sono più influenzato o avvelenato dalle tendenze malvagie del mondo; ho evitato la prepotenza e il male dei non credenti e ho ricevuto la protezione e la benedizione di Dio. Non sarò più catturato o perseguitato dal gran dragone rosso. Vivrò nella casa di Dio, interagirò con altri fratelli e sorelle e il mio cuore sarà colmo di tranquillità, gioia e serenità. Ogni giorno mi nutrirò delle parole di Dio e condividerò sulla verità, e il mio cuore diventerà sempre più radioso. Dopo aver compreso la verità, il mio cuore è particolarmente colmo di gioia, il mio spirito guadagna la libertà e la liberazione, e non vengo più ingannato o danneggiato da persone malevole e propense all’inganno. Inoltre, dopo aver assistito alla protezione e alle benedizioni di Dio, non temo più le catastrofi che possono affliggermi; il mio cuore è colmo di serenità e di pace. Ho messo da parte le mie preoccupazioni su alcuni aspetti, come la necessità che i miei bisogni primari siano soddisfatti in futuro e la possibilità di essere assistito quando sarò vecchio. Vivere al cospetto di Dio è davvero una benedizione e una gioia!) Ciò che state avvertendo ora è circoscritto, ma dopo le grandi catastrofi capirete e vedrete chiaramente molte cose. Tutto questo rappresenta la protezione e la benedizione di Dio. Attualmente, anche se a volte venite potati, subite prove e raffinamenti, sperimentate il giudizio e il castigo di Dio e soffrite per le Sue parole, questa vostra sofferenza ha come scopo la conquista della salvezza e del perfezionamento; non è dunque la stessa sofferenza che provano i non credenti. L’aspetto più importante è che, svolgendo il tuo dovere nella casa di Dio, diventerai un utile essere creato e vivrai una vita piena di valore e significato: anziché vivere una vita per la carne e per Satana, vivrai per il perseguimento della verità e per soddisfare Dio. Mentre svolgi il tuo dovere, arrivi a comprendere molte verità e le intenzioni di Dio. Questa è una cosa molto preziosa. Dopo aver compreso la verità, aver avuto accesso alla verità realtà e aver acquisito la verità come vita, vivrai al cospetto di Dio e nella luce. Stai dunque svolgendo il tuo dovere ogni giorno, e ogni giorno della tua vita ha la sua ricompensa e il suo valore. Hai anche acquisito la verità e vivi al cospetto di Dio. Questo significa avere garanzie? (Sì.) Qual è la garanzia? (Non essere catturato da Satana.) Oltre a non essere catturato da Satana, qual è l’aspetto ancora più cruciale? Dio ti ha creato come essere umano, e ora sei in grado di svolgere il tuo dovere, di comprendere le Sue intenzioni, di possedere la verità realtà, di seguire la Sua via e di vivere secondo le Sue intenzioni. Dio ti approva, e questa è la tua garanzia e assicurazione che non sarai annientato da Lui. Non è forse questo il capitale della tua vita? Se non possiedi queste cose, sarai idoneo a continuare a vivere? (No.) Come si può acquisire questa idoneità? Non la si acquisisce con la capacità di svolgere il proprio dovere di essere creato, di soddisfare le intenzioni di Dio, di seguire la Sua via, acquisendo la verità realtà e trattando le Sue parole come la propria vita? (Sì.) È grazie a questo che tu sei in grado di adorarLo, diventando ai Suoi occhi un essere creato idoneo. Come può Egli non adorarti? Quali sono le persone che Dio vuole annientare? Che tipo di esseri creati sono? (Malfattori.) Chiunque faccia del male si sta opponendo a Dio e Gli è ostile: è un Suo nemico e sarà il primo a essere annientato. Gli anticristi che competono con Dio per il prestigio, i miscredenti; coloro che provano avversione per la verità, che sono ostili verso Dio, che non perseguono la verità e che Gli si oppongono fino alla fine, e anche coloro che non riescono a svolgere il proprio dovere di esseri creati a qualunque livello: queste sono le persone che Dio vuole annientare. Alcuni di quelli che non svolgono il proprio dovere sono miscredenti. Altri, nonostante svolgano il proprio dovere, sono costantemente superficiali, sono capaci di compiere il male e di creare disturbo, e di resistere e opporsi a Dio. Queste persone possono essere considerate esseri creati idonei agli occhi di Dio? (No.) Cosa subiranno alla fine gli esseri creati che sono ritenuti inadeguati? (Dio li eliminerà e li annienterà.) Le vite degli esseri creati che sono ritenuti inadeguati hanno valore? (No.) Essi potrebbero pensare: “La mia vita ha valore. Io voglio vivere. Posso compiere buone azioni nella mia vita!” Agli occhi di Dio, tuttavia, non riescono a svolgere il proprio dovere basilare come esseri creati. Se non ci riescono, la loro vita è degna di essere vissuta? La loro esistenza ha valore? Se non ce l’ha, Dio li vorrà ancora? (No.) Cosa farà Dio? Li eliminerà. I casi meno gravi verranno messi da parte e consegnati ai diavoli impuri e agli spiriti maligni, mentre i casi più gravi saranno puniti, e quelli ancora più gravi saranno annientati.

Estratto 34

Ci sono persone che non sono affatto disposte a soffrire nei loro doveri, che non fanno che lamentarsi ogni volta che affrontano un problema e si rifiutano di pagare un prezzo. Che tipo di atteggiamento è questo? Un atteggiamento superficiale. Se svolgi il tuo dovere in modo superficiale, e lo approcci con un atteggiamento irriverente, quale sarà il risultato? Svolgerai il tuo dovere in maniera scadente, anche se saresti in grado di svolgerlo bene – non avrai fatto le cose come si deve, e Dio sarà molto insoddisfatto dell’atteggiamento che hai nei confronti del dovere. Se avessi saputo pregare Dio, ricercare la verità e metterci tutto il tuo cuore e la tua mente, se fossi stato capace di collaborare in questo modo, allora Dio avrebbe preparato per te tutto in anticipo, così che, quando ti fossi occupato delle faccende, ogni cosa sarebbe andata al suo posto, e avresti ottenuto dei buoni risultati. Non ti sarebbe servito impiegare una gran quantità di energia; quando ti fossi impegnato al massimo nel collaborare, Dio avrebbe già disposto tutto per te. Se sei viscido e batti la fiacca, se non ti occupi del tuo dovere in modo appropriato, e vai sempre fuori strada, allora Dio non compirà la Sua opera su di te; perderai l’occasione, e Dio dirà: “Non vai bene; non posso servirMi di te. Fatti da parte. Ti piace essere scaltro e battere la fiacca, vero? Ti piace essere pigro, prendertela comoda, non è così? Bene, allora prenditela comoda per l’eternità!” Dio offrirà questa grazia e questa occasione a qualcun altro. Che dite: è una perdita o un guadagno? (Una perdita.) È una perdita enorme!

Dio perfeziona coloro che Lo amano davvero, e tutti quelli che perseguono la verità, in una molteplicità di ambienti diversi. Egli mette le persone nelle condizioni di sperimentare le Sue parole attraverso diversi ambienti o prove, e di acquisire in tal modo una comprensione della verità, una vera conoscenza di Lui, e infine la verità. Se sperimenti l’opera di Dio in questo modo, la tua indole di vita cambierà e sarai in grado di acquisire la verità e la vita. Quanto avete ottenuto in questi anni di esperienza? (Molto.) Quindi, non vale forse la pena di sopportare un po’ di sofferenza e pagare un minimo prezzo quando si svolge il proprio dovere? Cosa si ottiene in cambio? Quanta verità hai compreso! È un tesoro inestimabile! Cosa vogliono ottenere le persone attraverso la fede in Dio? Non vogliono forse ottenere la verità e la vita? Pensi di poter acquisire la verità senza sperimentare questi ambienti? È assolutamente impossibile. Se, quando ti capitano delle particolari difficoltà o ti confronti con degli ambienti particolari, il tuo atteggiamento è sempre quello di evitarli o di scappare, di cercare disperatamente di respingerli e di liberarti di loro; se non vuoi metterti alla mercé delle orchestrazioni di Dio, se non sei disposto a sottometterti alle Sue orchestrazioni e disposizioni, e non vuoi lasciare che la verità assuma il controllo su di te; se vuoi sempre prendere tu le decisioni e controllare ogni cosa che ti riguarda in base alla tua indole satanica, allora di conseguenza, presto o tardi, Dio sicuramente ti metterà da parte o ti consegnerà a Satana. Se capiscono tale questione, le persone devono rapidamente tornare sui loro passi e seguire la loro strada nella vita attenendosi al cammino corretto che Dio richiede. Questo cammino è quello giusto e, quando il cammino è giusto, significa che lo è anche la direzione. Possono esserci dossi sulla strada e difficoltà durante questo periodo, si può inciampare o essere talvolta un po’ contrariati e diventare negativi per molti giorni. Fintanto che si riesce a persistere nello svolgere i propri doveri senza ritardare le cose, tutti questi problemi saranno insignificanti; tuttavia, le persone devono prontamente riflettere su sé stesse e cercare la verità per eliminare questi problemi, e non devono assolutamente procrastinare, gettare la spugna o rinunciare ai loro doveri. Questo è fondamentale. Se pensi: “Essere negativo e debole non è un grosso problema; è una questione interiore. Dio non lo sa. E, considerando quanto ho sofferto in passato e i prezzi che ho pagato, Egli di sicuro sarà indulgente nei miei confronti”, e se questa debolezza, questa tua negatività, persiste, e non cerchi la verità né impari le lezioni negli ambienti che Dio ha orchestrato per te, continuerai a lasciarti sfuggire le tue possibilità, e il risultato sarà che perderai, saboterai e rovinerai tutte le opportunità che Egli ti ha riservato per perfezionarti. Che cosa ne conseguirà? Il tuo cuore diventerà sempre più oscuro, non sentirai più Dio nelle tue preghiere, e diventerai negativo al punto che i tuoi pensieri saranno pieni di malvagità e tradimento. Allora sarai intrappolato in un’estrema infelicità, ti sentirai del tutto impotente e profondamente turbato. Sentirai di non avere un cammino né una direzione, di non avere la capacità di vedere un minimo di luce o di trovare un barlume di speranza. Non è faticoso vivere così? (Sì.) Coloro che non percorrono il cammino luminoso del perseguimento della verità vivranno per sempre sotto il potere di Satana, nel peccato e nella tenebra perpetui, e saranno privi di speranza. Riuscite a capire il significato di queste parole? (Devo perseguire la verità e svolgere il mio dovere con tutto il mio cuore e tutta la mia mente.) Quando ti imbatti in un dovere, ed esso ti viene affidato, non pensare a come evitare di affrontare le difficoltà; se una cosa è difficile da gestire, non metterla da parte e non ignorarla. Devi affrontarla a testa alta. Devi ricordare in ogni momento che Dio è con le persone e che loro devono solamente pregare e ricercare davanti a Lui se hanno delle difficoltà; e che con Dio niente è difficile. Devi avere questa fede. Se hai fede nel fatto che Dio è il Sovrano di tutte le cose, perché hai ancora paura quando ti succede qualcosa? Perché temi ancora di non aver nulla su cui contare? Questo dimostra che non ti affidi a Lui. Se non Lo consideri il tuo sostegno e il tuo Dio, allora Egli non è il tuo Dio. Nella vita reale, indipendentemente dalle situazioni che incontri, devi presentarti spesso al cospetto di Dio per pregare e cercare la verità. Anche se comprenderai la verità e otterrai qualcosa in merito a una singola questione ogni giorno, non avrai sprecato il tuo tempo! Ora come ora, per quanto tempo al giorno riesci a presentarti al cospetto di Dio? Quante volte al giorno ti presenti al Suo cospetto? Hai conseguito dei risultati? Se una persona si presenta di rado al cospetto di Dio, il suo spirito si inaridirà e diverrà molto oscuro. Quando tutto va bene, le persone si allontanano da Dio e Lo ignorano; Lo cercano solo quando insorgono delle difficoltà. Questo è forse credere in Dio? È sperimentare la Sua opera? Queste sono manifestazioni dei miscredenti. Con questo tipo di fede in Dio, è impossibile ottenere la verità e la vita.

Quando le persone non capiscono o non praticano la verità, vivono spesso nell’indole corrotta di Satana. Vivono tra varie trappole sataniche, pensando al proprio futuro, all’orgoglio, al prestigio e ad altri interessi e lambiccandosi il cervello su queste cose. Tuttavia, se applichi questo atteggiamento al tuo dovere, alla ricerca e al perseguimento della verità, puoi ottenere la verità. Per esempio: ti spremi le meningi per un futile profitto personale, ci pensi attentamente e meticolosamente, pianificando ogni cosa alla perfezione, facendo molte riflessioni e mettendoci molta energia. Se impiegassi quella stessa energia per svolgere il tuo dovere e per cercare la verità allo scopo di risolvere i problemi, vedresti che Dio ha un atteggiamento diverso nei tuoi confronti. Le persone si lamentano in continuazione di Dio: “Perché è buono con gli altri ma non con me? Perché non mi illumina mai? Perché sono sempre debole? Perché non sono bravo come loro?” Qual è il motivo? Dio non mostra favoritismi. Se non ti presenti al cospetto di Dio, e vuoi sempre risolvere le cose che ti succedono per conto tuo, Egli non ti illuminerà. Aspetterà finché non andrai a pregarLo e a implorarLo: allora sì, ti concederà l’illuminazione. Qual è il tipo di persona che piace a Dio? Quali richieste Si aspetta dagli uomini? Vuole che Gli si chiedano soldi, comodità, fama, guadagno e piacere, come fanno quegli individui spudorati? A Dio non piace che Gli si chiedano queste cose. Quelli che lo fanno sono degli spudorati, sono gli individui più infimi in assoluto, e Dio non li vuole. Egli vuole persone che siano in grado di risvegliarsi dal peccato, e di cercare la verità da Lui e accettarla. Questo è il tipo di persona che Dio trova accettabile. Dovresti pregare dicendo: “Oh Dio, sono stato profondamente corrotto da Satana, e spesso vivo nella mia indole corrotta. Sono incapace di prevalere sulle varie tentazioni della reputazione e del prestigio, e non so come gestirle. Mi manca la comprensione delle verità principi. Ti supplico di illuminarmi e di guidarmi”, e anche: “Sono disposto a svolgere il mio dovere, ma sento di essere inadeguato: da una parte, la mia statura è troppo piccola, e dall’altra, mi manca una comprensione di questo ambito. Temo di non fare bene le cose. Imploro la Tua guida e il Tuo aiuto”. Dio aspetta che tu venga a cercare la verità. Quando ti presenterai al Suo cospetto per ricercare con un cuore sincero, Egli ti concederà illuminazioni, e allora avrai un cammino e saprai come svolgere il tuo dovere. Se ti impegni sempre per ciò che riguarda la verità, e quando preghi porti il tuo vero stato dinanzi a Dio, e chiedi la Sua guida e la Sua grazia, in tal modo arriverai gradualmente a comprendere e a praticare la verità, e ciò che vivi avrà sembianza umana, e umanità normale, e la verità realtà. Se non hai considerazione per le intenzioni di Dio, e non persegui la verità, e spesso fai progetti, rifletti, dedichi tempo e ti impegni a fondo, e dai persino la vita per i vari interessi che hai, facendo qualunque cosa sia necessaria per perseguirli, potrai guadagnare il rispetto degli altri, nonché vari benefici e cose di cui andare orgoglioso; ma che cosa riveste maggiore importanza, questi aspetti o la verità? (La verità.) Gli esseri umani capiscono questa dottrina, ma non ricercano la verità, attribuendo invece valore ai propri interessi e al proprio prestigio. Allora, lo capiscono veramente, o è una comprensione falsa? (È una comprensione falsa.) In realtà sono stolti. Non vedono chiaramente la questione. Quando saranno capaci di vederla chiaramente, avranno conseguito una certa statura. Questo richiede che perseguano la verità, che si impegnino a fondo per la parola di Dio; non possono essere confusi e negligenti. Se non perseguirai la verità e arriverà il giorno in cui Dio dirà: “Dio ha finito di pronunciare le Sue parole, non vuole dire più nulla a questa umanità, e non vuole fare nient’altro, ed è giunto il momento di esaminare l’operato dell’uomo”, sei destinato a essere eliminato. Che tu abbia grandi sostenitori, che tu possieda doni e talenti, che tu sia istruito o goda di fama, che la tua posizione sia preminente in questo mondo: nessuna di queste cose ti sarà affatto utile. A quel punto, ti renderai conto della preziosità e dell’importanza della verità, capirai che chi non l’ha acquisita non ha nulla a che fare con Dio, e saprai quanto è patetico e tragico credere in Dio senza ottenere la verità. Oggigiorno molte persone ne hanno già un vago sentore nel cuore, ma tale sensazione non ha ancora generato in loro una determinazione a perseguire la verità. Non hanno percepito nel profondo del cuore la preziosità e l’importanza della verità. Un po’ di consapevolezza non basta: è necessario vedere veramente e con chiarezza l’essenza della questione. Quando lo farai, saprai quale aspetto della verità usare per risolvere questo problema. Solo la verità può eliminare le varie difficoltà che le persone si trovano ad affrontare, i vari pensieri distorti che hanno, le loro vedute ristrette, la loro indole depravata, oltre ai loro svariati problemi aventi a che fare con la corruzione. Semplicemente perseguendo la verità e continuando a usarla per risolvere i problemi, sarete in grado di liberarvi della vostra indole corrotta e di sottomettervi a Dio. Se contate solo sui metodi e sull’autocontrollo umani per risolvere ogni problema che vi capita, non sarete mai in grado di eliminare queste difficoltà né l’indole corrotta. Alcune persone dicono: “Se leggo di più le parole di Dio, e ogni giorno passo tante ore a leggerle, è sicuro che io riesca a realizzare un cambiamento dell’indole?” Dipende da come le leggi e se sai capire la verità e metterla in pratica. Se, quando leggi le parole di Dio, ti limiti ad agire meccanicamente e non persegui la verità, allora non otterrai la verità e, se non ottieni la verità, la tua indole di vita non cambierà affatto. In breve, è assolutamente necessario perseguire la verità, ed è indispensabile perseguirla mettendola in pratica per poter realizzare un cambiamento dell’indole. Limitarsi a leggere le parole di Dio senza mettere in pratica la verità non andrà mai bene. Essere come i farisei, che si specializzavano nel predicare la parola di Dio agli altri e nel dire loro come metterla in pratica, pur non facendolo essi stessi, è il cammino sbagliato. Dio richiede alle persone di leggere di più la Sua parola affinché riescano a capire e mettere in pratica la verità, e a vivere la verità realtà. Quando Dio richiede alle persone di entrare nella verità realtà, di seguire la Sua via, e di percorrere il cammino di vita corretto del perseguimento della verità, ciò è direttamente correlato alla Sua richiesta di mettere tutto il proprio cuore e la propria forza nello svolgimento del dovere. Nel seguire Dio, le persone devono sperimentare la Sua opera attraverso lo svolgimento dei loro doveri per poter ottenere la salvezza ed essere perfezionate.

Estratto 35

Ora, le cose che ti accadono e che non sono in accordo con le tue nozioni possono forse condizionare l’assolvimento del tuo dovere? Per esempio, a volte il lavoro diventa impegnativo e si richiede alle persone di sopportare delle avversità e di pagare un po’ di prezzo per svolgere bene i propri doveri; alcune persone sviluppano allora delle nozioni nella loro mente e sorge in loro un’opposizione e possono diventare negative e battere la fiacca nelle loro attività. A volte il lavoro non è impegnativo e assolvere i propri doveri diventa più facile; qualcuno è felice e pensa: “Sarebbe bello se svolgere il mio dovere fosse sempre così semplice”. Che razza di persone sono queste? Sono individui pigri che bramano le comodità della carne. Costoro sono forse leali nell’assolvimento dei loro doveri? (No.) Tali individui sostengono di essere disposti a sottomettersi a Dio, ma la loro sottomissione dipende da certe condizioni: affinché ciò avvenga, tutto deve essere in linea con le loro nozioni e nulla deve causare loro sofferenza. Se capita che incontrino delle difficoltà e debbano sopportare delle avversità, si lamentano molto e addirittura si ribellano e si oppongono a Dio. Che razza di persone sono? Sono persone che non amano la verità. Quando le azioni di Dio sono in accordo con le loro nozioni e i loro desideri, e non devono sopportare difficoltà o pagare un prezzo, sono in grado di sottomettersi. Ma se l’opera di Dio non è in linea con le loro nozioni o preferenze, e richiede loro di sopportare avversità e pagare un prezzo, non riescono a farlo. Pur senza opporsi apertamente, in cuor loro oppongono resistenza e sono infastiditi. Hanno l’impressione di sopportare grandi avversità e in cuor loro si lamentano. Che tipo di problema è questo? Esso dimostra che non amano la verità. La preghiera, i voti o le risoluzioni possono forse risolverlo? (No.) Come andrebbe risolto, allora? Innanzitutto, bisogna comprendere le intenzioni di Dio e i Suoi requisiti e capire cosa sia la vera sottomissione. Devi sapere cosa sono la ribellione e l’opposizione, riflettere su quale indole corrotta stia ostacolando la tua sottomissione a Dio, e capire a fondo tali questioni. Se sei una persona che ama la verità, sarai in grado di ribellarti contro la carne, specialmente le tue preferenze carnali, e in seguito praticare la sottomissione a Dio e agire secondo i Suoi requisiti. In questo modo, riuscirai a eliminare la tua corruzione e la tua ribellione e a raggiungere la sottomissione a Lui. Se non comprenderai la verità, non sarai in grado di capire a fondo tali questioni, non saprai discernere i tuoi stati interiori, né capirai fino in fondo cosa sta ostacolando la tua sottomissione a Dio. Di conseguenza, ti sarà impossibile ribellarti contro la carne e praticare la sottomissione a Lui. Se una persona non riesce neppure a ribellarsi alle proprie preferenze carnali, le sarà molto difficile rimanere leale nello svolgimento del proprio dovere. Questi individui possono forse considerarsi sottomessi a Dio? Chi è privo di lealtà può forse svolgere i propri doveri in modo adeguato? Può forse soddisfare i requisiti di Dio? Certamente no. Se una persona vuole svolgere adeguatamente il proprio dovere, deve almeno essere in grado di praticare la verità e di sottomettersi sinceramente a Dio. Se non riesce a ribellarsi alle proprie preferenze carnali, non riuscirà a metterla in pratica. Se agisci sempre secondo la tua volontà, non sei una persona che si sottomette a Dio. Anche se occasionalmente ti sottometti a Lui, ciò è condizionato; riesci a farlo solo quando tutto è in linea con le tue nozioni e sei di buon umore. Se le azioni di Dio non si allineano con le tue idee, se il dovere che Egli stabilisce e gli ambienti che orchestra per te ti procurano grande difficoltà, imbarazzo o un forte senso di insoddisfazione, sarai allora ancora in grado di sottometterti? Ti sarà difficile: troverai svariati motivi per ribellarti e opporti a Dio. Anche dopo aver riflettuto su te stesso, non ti sarà facile ribellarti contro la carne, perché non si tratta di una cosa semplice. Come ci si ribella alla carne? Ovviamente, è necessario cercare la verità. Bisogna anche riconoscere la propria essenza corrotta e la propria corrotta spregevolezza, e arrivare al punto di odiare sé stessi e di odiare le proprie preferenze carnali e l’essenza della carne. Solo allora si sarà disposti ribellarsi contro la carne. Se non si comprende la verità, non si sarà in grado di odiare le cose della carne e senza odio è impossibile ribellarsi contro la carne. Pertanto, è necessario pregare Dio e fare affidamento su di Lui per avere un percorso da seguire. Le persone non hanno forza senza la verità e, anche se lo volessero, non sarebbero in grado di metterla in pratica. Bisogna assolutamente pregare Dio e fare affidamento su di Lui.

Alcuni individui non perseguono la verità; bramano solo le comodità della carne e non sono disposti a sopportare avversità per acquisirla. Ogni volta che affrontano anche solo una piccola difficoltà, si lamentano e incolpano Dio, senza cercare la verità con cui risolverla. Pregano anche Dio, dicendo: “Oh Dio, la Tua identità e la Tua essenza sono così nobili. Non sono degno di amarTi, ma sono disposto a sottomettermi a Te. Qualunque sia la situazione, sono disposto a farlo. Possa Tu guidarmi, illuminarmi e donarmi la Tua rivelazione. Se non riesco ad amarTi e a sottomettermi davvero, Ti prego di sottopormi a scrutinio e punirmi. Che il Tuo giudizio scenda su di me”. Dopo aver così pregato, si sentono abbastanza bene, ma non si tratta forse solo di un mucchio di parole vuote? Pregare costantemente con parole vuote e recitare alcune dottrine può forse risolvere i problemi? (No.) Quando si prega con parole vuote, che tipo di problema si ha? Non è forse di natura un po’ ingannevole? Pregare in questo modo davanti a Dio serve forse a qualcosa? Essere pigri e incapaci di sopportare la sofferenza, ma bramare le comodità della carne; conoscere la verità ma non sottomettersi a essa; conoscere il proprio dovere ma non rispettarlo; parlare di come si desidera amare Dio pur sapendo di non aver donato tutto il proprio cuore e le proprie forze: tutto questo non è forse ingannare Dio? Non vi è nulla che Dio aborra di più delle preghiere del cerimoniale religioso. Dio accetta le preghiere solo quando sono sincere. Se non hai niente di sincero da dire, rimani in silenzio; non venire sempre dinanzi a Dio pronunciando parole false o facendo ciechi giuramenti per ingannarLo. Non discutere di quanto Lo ami e quanto desideri esserGli fedele. Se non sei in grado di realizzare i tuoi desideri, se ti mancano tale determinazione e tale statura, non devi assolutamente venire dinanzi a Dio e pregare in questo modo. Questo è deriderLo. Cosa significa deridere? Deridere significa prendere in giro qualcuno, giocherellarci. Quando ci si presenta dinanzi a Dio per pregare con un’indole del genere, come minimo si tratta di un inganno. Nel peggiore dei casi, se lo fai spesso, allora hai un carattere davvero spregevole. Se Dio ti condannasse, direbbe che si tratta di blasfemia! Le persone non hanno un cuore che teme Dio, non sanno come temerLo, né come amarLo e soddisfarLo. Se non hanno una chiara comprensione della verità oppure hanno un’indole corrotta, Dio lascerà correre. Tuttavia, vengono dinanzi a Dio, pur vivendo secondo la loro indole corrotta e usano su Dio i metodi con cui i non credenti ingannano gli altri e si inginocchiano “solennemente” dinanzi a Lui in preghiera, usando queste parole nel tentativo di ingannare Dio. Quando hanno finito di pregare, non solo non sentono di avere qualcosa da rimproverarsi ma non hanno nemmeno alcun senso della gravità dei loro atti. Stando così le cose, Dio è forse con loro? No, non lo è. Chi è totalmente privo della presenza di Dio può forse guadagnare la Sua rivelazione e illuminazione? Può forse essere illuminato con la verità? (No, non può.) Allora, è nei guai. Avete pregato così in numerose occasioni? Non lo fate spesso? (Sì.) Quando le persone trascorrono troppo tempo nel mondo secolare, emanano il fetore della società, la loro natura meschina si aggrava troppo e vengono pervasi da veleni e filosofie satanici; dalla loro bocca escono parole di falsità e inganno e le loro preghiere sono piene di parole vuote e parole di dottrina, prive di qualsiasi discorso che venga dal cuore o da qualsiasi discussione sulle loro reali difficoltà. Si appellano sempre a Dio per le loro preferenze personali e cercano le Sue benedizioni; raramente hanno un cuore che cerca la verità e le loro preghiere non si basano su un cuore sottomesso a Dio. Siffatte preghiere rivelano solo inganno e falsità. Queste persone hanno un’indole gravemente corrotta, sono semplicemente diventate dei demoni viventi. Quando vengono in preghiera dinanzi a Dio, non pronunciano parole umane né parlano con il cuore. Al contrario, portano davanti a Lui l’inganno e la falsità di Satana. Questo non offende forse l’indole di Dio? Egli può forse ascoltare tali preghiere? Dio prova avversione nei confronti di individui del genere e sicuramente non Gli sono graditi. Si può affermare che preghiere simili siano tentativi di ingannare e raggirare Dio. Costoro non cercano affatto la verità, né parlano con il cuore e non confidano in Dio. Le loro preghiere sono incompatibili con le Sue intenzioni e i Suoi requisiti. Alla radice, ciò dipende dalla natura umana piuttosto che da una rivelazione momentanea di corruzione. Essi pensano: “Beh, non riesco a vedere o sentire Dio, e non so dove sia. Gli dirò solo qualche parola a caso, chissà se mi sta ascoltando”. Pregano Dio con una mentalità scettica, per testarLo: che sensazione avranno dopo aver pregato in quel modo? Non sarà forse una sensazione di vuoto? Essere privi di qualsiasi sentimento non è forse preoccupante? La preghiera si basa su un fondamento di fede: significa pregare Dio nel proprio cuore, parlarGli con esso, aprirGlielo e cercare la verità da Lui. Quando si prega in tal modo, si prova una sensazione di pace interiore e si percepisce la Sua presenza. Questo è Dio che li ascolta, inosservato. Ogni volta che una persona Lo prega con il cuore così, le sembrerà di averLo incontrato personalmente. La sua fede si rafforzerà, il suo rapporto con Lui si farà più intimo e compirà un passo avanti verso di Lui. Proverà una sensazione di appagamento e sarà particolarmente salda nel proprio cuore. Questi sono i sentimenti autentici che sorgono dopo la preghiera. Quando intonano preghiere religiose, le persone si limitano ad agire meccanicamente, ripetendo le stesse frasi ogni giorno, fino al punto in cui perdono il desiderio di recitarle. Dopo queste preghiere, non provano nulla e non ottengono alcun risultato. Persone come queste possono avere una vera fede? È impossibile.

Taluni non sono leali nello svolgimento dei loro doveri. Sono sempre superficiali, oppure ritengono che i loro doveri siano troppo difficili e faticosi. Non vogliono sottomettersi, desiderano costantemente sfuggirli e rifiutarli, e desiderano sempre svolgere doveri più facili, che non li espongano agli elementi e non comportino alcun rischio, e che garantiscano loro le comodità della carne. In cuor loro sanno di essere pigri, avidi delle comodità della carne e incapaci di sopportare le avversità. Tuttavia, non dicono mai a nessuno ciò che pensano veramente, temendo di essere derisi. A parole dichiarano: “Devo compiere bene il mio dovere ed essere fedele a Dio”, e quando non riescono a fare nulla di buono, dicono a tutti: “Non ho umanità né lealtà nello svolgimento del mio dovere”. Però, in realtà, questo non è affatto ciò che pensano. Quando ci si trova in questo stato, come si può pregare in modo ragionevole? Il Signore Gesù ha detto di adorare Dio con il cuore e con onestà. Quando ti presenti davanti a Dio, il tuo cuore deve essere onesto e privo di falsità: non dire una cosa di fronte agli altri quando nel tuo cuore la pensi in modo diverso. Se vieni davanti a Dio fingendo, pronunciando parole belle e gradevoli come se stessi cercando di scrivere un saggio, non Lo stai forse ingannando? Di conseguenza, Dio vedrà che non sei una persona che Lo adora con il cuore e con onestà. Capirà che invece di essere sincero, il tuo cuore è profondamente bieco e perfido e che covi intenzioni malvagie, e ti abbandonerà. Quindi, come si dovrebbe pregare per le cose che accadono di frequente e per i problemi che si incontrano nella vita di tutti i giorni? Bisognerebbe imparare a parlare a Dio con il cuore. Tu dici: “Oh Dio, trovo questo dovere così estenuante. Sono una persona che brama le comodità della carne, sono pigro e provo avversione per il duro lavoro. Non riesco a essere leale nel dovere che mi hai affidato e nemmeno a svolgerlo con tutte le mie forze. Voglio sempre evitarlo e rifiutarlo e sono sempre superficiale. Ti prego, disciplinami”. Queste non sono forse parole sincere? (Sì.) Osi parlare in questo modo? Hai paura di ciò che potrebbe accadere se un giorno, dopo averlo affermato, Dio ti disciplini davvero, e allora diventi timoroso, sempre nervoso e paranoico. Quando le persone svolgono i loro doveri, vogliono sempre evitare le difficoltà. Bramano le comodità della carne e vogliono tirarsi indietro quando incontrano una piccola difficoltà, quando occorre un po’ di sforzo o si sentono un po’ stanche. Si permettono sempre di scegliere e, poste di fronte a una piccola avversità, riflettono, “Dio lo sa? Si ricorderà? Dopo aver sopportato una simile avversità, riceverò forse una ricompensa in futuro?” Costoro sono sempre alla ricerca di un risultato. Tutti questi problemi devono essere risolti. Una volta, ho incaricato un tale di trasmettere un messaggio e quando è tornato a riferirMi, ha innanzitutto parlato dei grandi risultati che aveva ottenuto. Ha spiegato come aveva risolto il problema, di quanto se ne era preoccupato e di quanto aveva dovuto parlare, di quanto era stato difficile gestire quella persona e di quante parole gradevoli aveva usato, prima di portare a termine il compito. Se ne assumeva il merito di continuo e non smetteva mai di parlarne. Qual è l’implicazione di fondo in questo? “Devi lodarmi, farmi una promessa e dirmi quali ricompense riceverò in futuro”. Stava dichiaratamente cercando una ricompensa. DiteMi, il fatto di svolgere questo piccolo compito è forse degno di lode? Se si desidera sempre essere lodati per aver svolto un minimo di dovere, che indole è mai questa? Non è forse la natura di Satana? Costui si aspettava lodi e ricompense per questo piccolo compito: ciò non significa forse che se dovesse assumersi compiti significativi o svolgere un lavoro importante, il suo comportamento sarebbe ancora peggiore? Si ribellerebbe se non riuscisse a ottenere l’approvazione e la benedizione di Dio? Salirebbe al terzo cielo a litigare con Lui? Allora che strada sta percorrendo nella sua fede in Dio? (La strada degli anticristi.) La strada degli anticristi, proprio come Paolo. Paolo cercava sempre di ottenere ricompense e prestigio da Dio. Se Egli non glieli concedeva, diventava negativo e batteva la fiacca nel lavoro, opponendosi al Signore e tradendoLo. DiteMi, che razza di persona vuole una ricompensa dopo aver sopportato qualche avversità nello svolgere il suo dovere? (Una persona malevola.) La sua umanità è estremamente malevola. Le persone comuni presentano forse questi stati interiori? Ogni persona li ha. Tutti hanno in comune la stessa natura essenza, solo che alcuni non la manifestano con la medesima intensità. Costoro possiedono razionalità e sanno che tali azioni e pensieri sono sbagliati e che non possono chiedere ricompense a Dio. Cosa si dovrebbe fare riguardo a questo stato? Bisogna cercare la verità per eliminarlo. Quale aspetto della verità può eliminarlo? È fondamentale che una persona conosca sé stessa, la posizione che dovrebbe assumere, il percorso che dovrebbe seguire e che tipo di individuo dovrebbe essere. Questi sono gli elementi essenziali che bisognerebbe conoscere. Se non si conoscono neppure queste cose, si è lungi dal comprendere la verità, dal praticarla o dal perseguire la salvezza.

Quando si tratta di svolgere alcuni doveri speciali o più impegnativi e faticosi, da un lato le persone devono sempre riflettere su come svolgerli, su quali difficoltà dovrebbero sopportare e su come dovrebbero sostenere i loro doveri e sottomettersi. Dall’altro, devono anche esaminare quali contraffazioni ci siano nelle loro intenzioni e come ostacolino lo svolgimento dei doveri. Gli uomini nascono con un’avversione nei confronti delle difficoltà: non esiste un solo individuo che tragga maggiore entusiasmo o gioia dal fatto di sopportarne un numero maggiore. Tali persone non esistono. È la natura della carne dell’uomo a far sì che una persona si preoccupi e si affligga non appena la sua carne affronta le difficoltà. Ma quante avversità dovete sopportare ora nel dovere che svolgete? Dovete solo sopportare che la vostra carne si senta un po’ stanca e si affatichi un po’. Se non riesci a sopportare nemmeno questa piccola difficoltà, ti si può forse considerare una persona determinata? Si può forse ritenere che credi sinceramente in Dio? (No.) Questo non va bene. Quando svolgi il tuo dovere nella casa di Dio, non c’è nessuno che ti supervisioni. Sta esclusivamente a te prendere l’iniziativa. Nella casa di Dio ci sono disposizioni e sistemi di lavoro, e spetta ai singoli contare sulla propria fede, la propria coscienza e la propria ragione. Soltanto Dio sottopone a scrutinio se stai facendo bene o male il tuo dovere. Se, a prescindere dall’indole corrotta che rivelano quando svolgono i loro doveri o si rapportano con le persone, gli eventi e le cose che li circondano, gli individui ne sono sempre inconsapevoli e non provano alcun senso di rimprovero, questa è una cosa buona o cattiva? (È una cosa cattiva.) Perché è considerata una cosa cattiva? La coscienza e la ragione dell’uomo hanno un livello minimo. Se la tua coscienza è priva di qualsiasi consapevolezza e non riesce a trattenerti dal compiere azioni malvagie, né a frenare il tuo comportamento, se agisci in un modo che infrange i decreti amministrativi e i principi ed è privo di umanità, ma non percepisci alcun rimprovero nel cuore, questa non è forse mancanza di una base morale? Non significa forse essere privi di consapevolezza della propria coscienza? (Sì.) Di solito ve ne accorgete quando commettete un errore, o violate i principi, o quando non siete leali nello svolgimento del vostro dovere per un lungo periodo di tempo? (Sì.) Allora, la tua coscienza può forse frenarti e farti agire in base a sé stessa e alla tua ragione, oltre che in conformità con le verità principi? Se sei una persona che comprende la verità, sei in grado di sollevarti dall’agire in base alla tua coscienza all’agire in accordo con le verità principi? Se ne sei capace, puoi essere salvato. Sopportare avversità nello svolgimento del proprio dovere non è facile, né è facile svolgere bene un particolare tipo di lavoro. È certo che la verità contenuta nelle parole di Dio è all’opera nelle persone che riescono a fare queste cose. Non significa che esse siano nate senza paura delle difficoltà e della fatica. Dove si potrebbe trovare una persona del genere? Tutti costoro hanno un po’ di motivazione e hanno come fondamento parte della verità delle parole di Dio. Quando accettano i loro doveri, le loro opinioni e i loro punti di vista cambiano: svolgere i loro doveri diventa più facile e sopportare qualche difficoltà della carne e un po’ di fatica comincia ad apparirgli insignificante. Coloro che non comprendono la verità e le cui opinioni sulle cose non sono cambiate vivono secondo idee, nozioni, desideri egoistici e preferenze personali, e perciò sono riluttanti e non disposti a svolgere i loro doveri. Per esempio, quando si tratta di fare un lavoro sporco e faticoso, c’è chi dichiara: “Obbedirò alle disposizioni della casa di Dio. Qualunque sia il dovere che la chiesa dispone per me, lo svolgerò, indipendentemente dal fatto che sia sporco o faticoso, importante o trascurabile. Non ho alcuna pretesa e lo accetterò in quanto mio dovere. Questo è l’incarico che Dio mi ha affidato, e un po’ di sporco e di fatica sono le difficoltà che dovrò sopportare”. Di conseguenza, quando sono impegnati nel loro lavoro, non hanno la sensazione di stare sopportando alcuna difficoltà. Per gli altri potrà anche essere sporco e faticoso, ma loro lo trovano semplice, perché hanno un cuore sereno e tranquillo. Lo stanno compiendo per Dio, perciò non lo ritengono difficile. Taluni pensano che svolgere un lavoro sporco, faticoso o mediocre rappresenti un insulto al loro prestigio e al loro carattere. Si sentono come se gli altri non li rispettassero, li maltrattassero o li guardassero dall’alto in basso. Di conseguenza, anche quando si trovano ad affrontare gli stessi compiti e lo stesso carico di lavoro, trovano tutto gravoso. Qualsiasi cosa facciano, covano nel cuore un senso di risentimento e avvertono che le cose non sono come vorrebbero o che sono insoddisfacenti. Interiormente, sono pieni di negatività e opposizione. Perché questi individui sono negativi e oppongono resistenza? Cosa vi è alla radice di ciò? Il più delle volte, il motivo è che svolgendo i loro doveri non ricevono uno stipendio; hanno l’impressione di lavorare gratis. Se ci fossero delle ricompense, troverebbero la cosa accettabile, ma non sanno se le otterranno o meno. Pertanto, costoro ritengono che non valga la pena svolgere i doveri, in quanto ciò equivale a lavorare in cambio di niente, e quindi diventano spesso negativi e oppongono resistenza quando si tratta di svolgere dei doveri. Non è così? In tutta onestà, queste persone non sono disposte a svolgere i propri doveri. Visto che nessuno le obbliga, perché vengono ancora a svolgerli? Perché si autocostringono: desiderando ottenere le benedizioni ed entrare nel Regno dei Cieli, non hanno altra scelta se non quella di svolgere i loro doveri. È una manifestazione di quanto siano in trappola. Questa è la mentalità con cui tentano di raggiungere un accordo con Dio. C’è chi si chiede come tali persone possano risolvere il problema della negatività e dell’opposizione nel loro cuore. Questo problema può essere risolto solo condividendo sulla verità. Se non amano la verità, qualunque sia il modo in cui condividono su di essa, non saranno in grado di accettarla. In questo caso, sono miscredenti e sono stati rivelati. Poiché vogliono stringere accordi e non fanno alcunché a meno che ne possano trarre dei benefici, se Dio promette loro ricompense e l’ingresso nel Regno dei Cieli, e scrive loro una garanzia, sicuramente svolgeranno i loro compiti con entusiasmo. In realtà, la promessa di Dio è aperta e chi persegue la verità è in grado di ottenerla. Coloro che non perseguono la verità, invece, non ne sono in grado. Ciò non significa che non siano consapevoli della promessa di Dio, ma solo che in cuor loro la sentono impalpabile e incerta. Per loro la promessa di Dio è come un assegno a vuoto: non riescono a crederci, non hanno una vera fede e a questo non vi è alcun rimedio. Desiderano cose tangibili e, se si pagasse loro un salario, sarebbero sicuramente rinvigoriti. Tuttavia, non è detto che gli individui privi di coscienza e ragione si rinvigoriscano; sono così meschini. Se ottenessero un impiego nel mondo secolare, non lavorerebbero con diligenza, sarebbero viscidi e indolenti e verrebbero sicuramente licenziati. Questo è semplicemente un problema della loro natura. Per coloro che sono costantemente superficiali nello svolgimento dei loro doveri, l’unica soluzione consiste nell’allontanarli ed eliminarli. Non c’è altra soluzione per chi non accetta la verità. I loro pretesti e le loro giustificazioni sono tutti irragionevoli e discutere sulla qualità della loro umanità non è necessario.

Al giorno d’oggi, quasi tutti hanno iniziato a svolgere dei doveri. Capite che cosa sono i doveri, come emergono e chi li assegna? (I doveri sono incarichi affidati da Dio alle persone.) Esatto. Se credi in Dio e ti presenti nella Sua casa, se sei in grado di accettare il Suo incarico, allora sei un membro della Sua casa. I compiti che essa dispone per te, la strada che Dio ti dice di seguire e gli incarichi che ti affida sono i tuoi doveri e ciò che Egli ti ha assegnato. Quando ti nutri delle Sue parole, comprendi le Sue intenzioni, ascolti e comprendi le disposizioni della Sua casa, e quando sai in cuor tuo quale dovere dovresti compiere e quali responsabilità sei in grado di soddisfare, e quando accetti l’incarico da parte di Dio e inizi a svolgere il tuo dovere, diventi un membro della Sua casa e una parte della diffusione del Vangelo. Dio ti considera un membro della Sua casa e una parte dell’ampliamento della Sua opera. A quel punto, hai ricevuto il dovere che ti spetta svolgere. Qualunque cosa tu sia in grado di fare e di ottenere, sono le tue responsabilità e il tuo dovere. Si può affermare che si tratta dell’incarico da parte di Dio, della tua missione e del tuo dovere vincolante. I doveri provengono da Dio; sono le responsabilità e gli incarichi che Egli affida all’uomo. Allora come dovrebbe intenderli l’uomo? “Poiché questo è il mio dovere e l’incarico che Dio mi ha affidato, è un mio obbligo e una mia responsabilità. È giusto che io lo accetti come mio dovere vincolante. Non posso rifiutarlo o negarlo; non posso fare il difficile. Ciò che tocca a me è senz’altro quel che dovrei fare. Non è che io non abbia diritto a operare una scelta, è che non dovrei scegliere. Questa è la ragionevolezza che un essere creato dovrebbe avere”. Questo è un atteggiamento di sottomissione. Alcune persone scelgono sempre accuratamente i propri doveri, vogliono sempre fare del lavoro facile e di loro gradimento e non sono in grado di sottomettersi alle disposizioni della casa di Dio. Ciò dimostra che la loro statura è troppo bassa e che non possiedono una normale ragione umana. Se si tratta di un giovane, che è stato coccolato e viziato a casa e non ha mai sperimentato alcuna avversità, è comprensibile che sia un po’ cocciuto. A patto che riesca ad accettare la verità, la situazione cambierà gradualmente. Tuttavia, se un adulto di trenta o quarant’anni si comporta in questo modo rivoltante, allora è un problema di pigrizia. La malattia della pigrizia è congenita ed è la più difficile da curare. Si tratta di un problema della propria natura, ed è solo privandole di qualsiasi alternativa in ambienti o situazioni particolari che le persone di questo tipo riescono a sopportare un po’ di difficoltà e fatica. È esattamente ciò che accade quando i mendicanti sono ben consapevoli del fatto che la loro condizione suscita il disprezzo e la discriminazione altrui, ma a causa della loro pigrizia e della loro riluttanza a lavorare, non hanno altra scelta se non quella di ricorrere all’accattonaggio. L’alternativa sarebbe morire di fame. In sintesi, se una persona non è in grado di svolgere il proprio dovere con coscienza e senso di responsabilità, prima o poi verrà eliminata. La più grande trasgressione è credere in Dio ma non sottomettersi a Lui. Se ti rifiuti di svolgere il tuo dovere o ti opponi costantemente alle difficoltà e temi la fatica, allora sei una persona priva di coscienza e di ragione. Non sei adatto allo svolgimento dei doveri e fai bene ad andartene. Un giorno, quando ti accorgerai che non svolgere il tuo dovere equivale a rifiutare l’incarico affidatoti dal Creatore e che ti stai ribellando a Dio, senza coscienza e senza ragione, quando capirai che chi crede in Dio deve svolgere bene i propri doveri e che ciò è necessario, allora dovrai comportarti bene e compiere correttamente il tuo dovere. Questa è sottomissione. Se una persona è ribelle o negativa riguardo al suo dovere, ovvero se mostra una totale mancanza di sottomissione a Dio, non si sta spendendo sinceramente per Lui. Compiere di buon grado il proprio dovere è l’espressione minima della sottomissione a Dio. Come nascono dunque i doveri? (I doveri vengono da Dio; sono responsabilità che Egli conferisce alle persone.) I doveri sono responsabilità donate da Dio alle persone: allora i non credenti hanno forse dei doveri? (No.) Perché dici questo? (Non appartengono alla casa di Dio.) Esatto, i non credenti si occupano solo della loro vita carnale e le loro azioni non sono degne di essere chiamate doveri. I non credenti appartengono al mondo e a Satana. Dio dispone solo il destino della loro vita: il momento della nascita, la famiglia in cui nascono, il lavoro che fanno da adulti e il momento della morte, ma non li sceglie né li salva. Coloro che credono in Dio sono diversi. Su scala minore, tutto il lavoro che svolgono nella casa di Dio consiste in doveri che spetta a loro svolgere. Su scala più ampia, nell’ambito dell’intero piano di gestione di Dio, il dovere svolto da ogni essere creato è quello di cooperare con la Sua opera. In parole povere, stanno rendendo servizio al Suo piano di gestione. Che tu renda servizio con lealtà o meno, sei ben lungi dall’essere una persona che segue la volontà di Dio. Di fatto, si può affermare che una persona appartiene al popolo di Dio ed è un essere creato accettabile solamente quando è in grado di svolgere davvero il proprio dovere, di ottenere il risultato di testimoniare per Dio e di guadagnare la Sua approvazione. Se svolgi correttamente ogni dovere che Dio ti affida, soddisfacendo il livello richiesto, allora sei un membro della casa di Dio e una persona che Dio riconosce come tale.

Estratto 36

Le parole della canzone “È una tale gioia essere una persona onesta” sono tutte piuttosto concrete e ho scelto di condividere su alcuni dei versi. Cominciamo con il verso “Tengo fede al mio dovere con tutto il cuore e la mente e non ho alcun pensiero per la carne”. Che stato è questo? Quale genere di persona può tener fede al proprio dovere con tutto il cuore e con tutta la mente? Ha una coscienza? Ha adempiuto alle proprie responsabilità di essere creato? Ha ripagato Dio in qualche modo? (Sì.) Il fatto che possa tener fede al proprio dovere con tutto il cuore e la mente significa che lo svolge in modo serio, responsabile, senza essere superficiale, senza astuzie, senza battere la fiacca e senza evitare le responsabilità. Ha un atteggiamento corretto e il suo stato e il suo approccio mentale sono normali. È dotata di ragionevolezza e coscienza, mostra considerazione per Dio ed è leale e devota al proprio dovere. Cosa significa non avere “alcun pensiero per la carne”? Anche qui esistono degli stati. Significa principalmente che tali persone non si curano del futuro della propria carne e non pianificano ciò che li attende. Significa che non pensano a quel che faranno da vecchi, a chi si occuperà di loro e a come vivranno allora. Non prendono in considerazione questi elementi, ma si sottomettono invece alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio in tutto. Svolgere bene il proprio dovere è il compito che viene prima di tutti gli altri: la cosa più importante è tener fede al proprio dovere e agli incarichi assegnati da Dio. Quando si sanno svolgere bene i propri doveri in quanto esseri creati, non si assumono forse un po’ di sembianze umane? Avere sembianze umane significa questo. Bisogna come minimo svolgere bene il proprio dovere, essere leali e dedicare tutto il cuore e tutta la mente a questo. Cosa significa “tenere fede al proprio dovere”? Significa che, qualunque difficoltà le persone incontrino, non gettano la spugna, non diventano disertori e non si sottraggono alle proprie responsabilità. Fanno tutto il possibile. Questo è il significato di tenere fede al proprio dovere. Supponiamo, ad esempio, che sia stato disposto qualcosa da farti fare e che non ci sia nessuno a sorvegliarti, supervisionarti o spronarti. Come potresti tener fede al tuo dovere? (Accettando lo scrutinio di Dio e vivendo in Sua presenza.) Accettare lo scrutinio di Dio è il primo passo; questa è una parte. L’altra parte è svolgere il tuo dovere con tutto il cuore e la mente. Cosa devi fare per poter agire con tutto il cuore e la mente? Devi accettare la verità e metterla in pratica; ovvero, devi accettare qualsiasi cosa Dio ti chieda e sottometterti; devi gestire il tuo dovere come gestiresti i tuoi affari personali, senza che nessun altro debba sorvegliarti, tenerti d’occhio, controllare che tu stia agendo in modo corretto, starti addosso, supervisionare ciò che stai facendo, o addirittura potarti. Devi dire a te stesso: “Svolgere questo dovere è una mia responsabilità. È la parte che mi compete e, poiché mi è stato assegnato, mi sono stati spiegati i principi e io li ho afferrati, continuerò a svolgerlo con la massima determinazione. Farò tutto il possibile perché sia eseguito bene”. Devi perseverare nello svolgimento di questo dovere, senza lasciarti limitare da nessuna persona, evento o cosa. Questo è ciò che significa tenere fede al tuo dovere con tutto il cuore e la mente e questa è la sembianza che le persone dovrebbero assumere. Allora, di cosa si deve essere muniti per poter svolgere il proprio dovere con tutto il cuore e la mente? Innanzitutto, si deve possedere la coscienza che gli esseri creati dovrebbero avere. Questo è il requisito minimo. Oltre a questo, bisogna anche essere leali. In quanto esseri umani, per accettare l’incarico assegnato da Dio, bisogna essere leali. Bisogna essere totalmente leali a Dio solo e non si può essere poco convinti, o scansare le responsabilità; agire in base ai propri interessi o stati d’animo è sbagliato, non è essere leali. Che cosa significa essere leali? Significa svolgere i propri doveri senza essere influenzati o limitati dal proprio stato d’animo, dal proprio ambiente, o da altre persone, eventi o cose. Devi dire a te stesso: “Ho accettato da Dio questo incarico; me l’ha assegnato Lui. Questo è ciò che devo fare, pertanto me ne occuperò allo stesso modo in cui mi occuperei dei miei affari, in qualsiasi modo possa apportare buoni risultati, ponendo l’accento sul dare soddisfazione a Dio”. Quando sei in questo stato, non solo è la tua coscienza a esercitare il controllo, ma è presente in te anche la lealtà. Se per essere soddisfatto ti basta portare a termine il compito, ma non aspiri a essere efficiente o a conseguire risultati, e se ritieni che sia sufficiente consacrarvi tutti i tuoi sforzi, allora questo significa soltanto soddisfare il livello standard di coscienza delle persone, e non può essere considerata lealtà. Essere leali a Dio è un requisito e un livello più elevato rispetto alla coscienza standard. Non si tratta soltanto di consacrarvi tutti i tuoi sforzi: bisogna metterci anche tutto il cuore. In cuor tuo, devi sempre considerare il tuo dovere come un lavoro che ti compete, assumerti dei fardelli per questo compito, subire rimproveri se commetti il più piccolo errore o se ti trovi in uno stato in cui dimostri sciatteria; devi percepire che non puoi comportarti in quel modo, perché ciò fa sì che tu sia terribilmente in debito con Dio. Coloro che sono autenticamente dotati di coscienza e ragionevolezza svolgono il proprio dovere come una cosa di loro pertinenza, indipendentemente dal fatto che ci sia qualcuno a osservarli o a fare supervisione. Che Dio sia contento di loro e in qualunque modo Dio li tratti, si impongono sempre severamente di svolgere bene i propri doveri e di portare a termine l’incarico che Dio ha loro affidato. Questa è lealtà. Non è forse un livello più elevato rispetto al livello standard di coscienza? Quando agiscono secondo il livello standard di coscienza, le persone sono spesso influenzate da fattori esterni, oppure ritengono che sia sufficiente consacrare al dovere tutti i propri sforzi; il livello di purezza non è poi così elevato. Tuttavia, quando si parla di “lealtà” e di “avere la capacità di tener fede lealmente al proprio dovere”, il livello di purezza è più elevato. Non si tratta soltanto di adoperarsi; occorre che tu consacri tutto il cuore, la mente e il corpo al tuo dovere. Per svolgere bene il tuo dovere, talvolta devi sopportare un po’ di disagio fisico. Devi pagare un prezzo e dedicare tutti i tuoi pensieri allo svolgimento del tuo dovere. Non importa quali circostanze tu debba affrontare: esse non incidono sul tuo dovere né ti trattengono dallo svolgerlo, e sei dunque in grado di soddisfare Dio. Per fare questo, devi essere in grado di pagare un prezzo. Devi abbandonare la tua famiglia carnale e le questioni e gli interessi personali. Devi lasciare andare e abbandonare la vanità, l’orgoglio, i sentimenti, i piaceri fisici e persino aspetti come gli anni migliori della tua giovinezza, il tuo matrimonio, il tuo futuro e il tuo destino, e devi nutrire la volontà di compiere bene il tuo dovere. Avrai allora raggiunto la lealtà e avrai sembianze umane vivendo in questo modo. Le persone di questo tipo non solo possiedono una coscienza, ma usano un livello standard di coscienza come base per esigere da sé stesse la lealtà che Dio esige dall’uomo, e per utilizzare tale lealtà come mezzo per valutare sé stesse. Si sforzano con diligenza di raggiungere questo obiettivo. Persone come queste sono rare sulla terra: ce n’è una soltanto ogni mille o diecimila eletti di Dio. Le persone così vivono una vita di valore? Sono persone di cui Dio fa tesoro? Certo che vivono vite di valore e sono persone di cui Dio fa tesoro.

Il verso successivo della canzone dice: “Benché la mia levatura sia scarsa, ho un cuore onesto”. Queste parole suonano molto concrete e si riferiscono a un requisito che Dio assegna agli uomini. Quale requisito? Se le persone sono di levatura carente, non è la fine del mondo, ma devono possedere un cuore onesto e, in tal caso, riusciranno a ricevere l’approvazione di Dio. A prescindere dalla tua situazione o dall’ambiente dal quale provieni, devi essere una persona onesta, parlare onestamente, agire onestamente, essere in grado di svolgere il tuo dovere con tutto il cuore e la mente, svolgerlo con lealtà, non prendere scorciatoie, non essere una persona subdola e propensa all’inganno, non mentire o ingannare e non parlare a vanvera. Devi agire secondo la verità ed essere una persona che la persegue. Molti si ritengono di scarsa levatura e pensano di non compiere mai il proprio dovere bene o a un livello soddisfacente. Danno il meglio di sé in tutto ciò che fanno, ma non riescono mai ad afferrare i principi e non riescono comunque a produrre grandi risultati. In definitiva, non sanno fare altro che lamentarsi della propria scarsa levatura e finiscono col diventare negativi. Non esiste quindi via d’uscita quando una persona è dotata di scarsa levatura? Avere scarsa levatura non è una malattia mortale, e Dio non ha mai affermato che non salverà le persone che ne sono afflitte. Come affermato da Dio in precedenza, chi è onesto ma ignorante Lo addolora. Cosa significa essere ignoranti? L’ignoranza, in molti casi, deriva dalla scarsa levatura. Le persone di scarsa levatura hanno una comprensione poco profonda della verità. Si tratta spesso di una comprensione superficiale o letterale che manca di sufficiente specificità e concretezza ed è limitata dalla dottrina e dalle regole. Per questo motivo non sanno cogliere il senso di molti problemi e non riescono mai ad afferrare i principi mentre svolgono il proprio dovere, né a svolgerlo bene. Ma allora Dio non vuole persone di scarsa levatura? (Sì, le vuole.) Quale cammino e direzione indica Dio alle persone? (Quella di essere una persona onesta.) Si può essere una persona onesta solo a parole? (No, bisogna avere le manifestazioni di una persona onesta.) Quali sono le manifestazioni di una persona onesta? Innanzitutto, non avere dubbi sulle parole di Dio. Questa è una delle manifestazioni di una persona onesta. A parte questo, la manifestazione più importante è la ricerca e pratica della verità in tutte le questioni: ciò è fondamentale. Tu affermi di essere onesto, ma releghi sempre le parole di Dio in un angolo della mente e fai quello che vuoi. Questa è forse la manifestazione di una persona onesta? Dici: “Anche se la mia levatura è scarsa, possiedo un cuore onesto”. Eppure, quando un dovere spetta a te, hai paura di soffrire e di assumerti la responsabilità in caso tu non lo svolga bene, così accampi delle scuse per eludere il tuo dovere o suggerisci che lo svolga qualcun altro. Questa è la manifestazione di una persona onesta? Chiaramente no. Come deve comportarsi, allora, una persona onesta? Dovrebbe sottomettersi alle disposizioni di Dio, essere leale al dovere che è tenuta a svolgere e sforzarsi di soddisfare le intenzioni di Dio. Questo si manifesta in diversi modi: uno di questi è accettare il tuo dovere con cuore sincero, senza considerare i tuoi interessi per la carne, senza avere esitazioni o tramare per il tuo tornaconto. Queste sono manifestazioni di onestà. Un altro è mettere tutto il tuo cuore e le tue forze nello svolgere bene il tuo dovere, facendo le cose in modo corretto e mettendo il cuore e l’amore nel tuo dovere al fine di soddisfare Dio. Queste sono le manifestazioni che una persona onesta dovrebbe avere nello svolgere il proprio dovere. Se non metti in pratica ciò che sai e capisci e se ti impegni solo al 50 o al 60 percento, allora non ci stai mettendo tutto il cuore e le forze: sei subdolo e stai battendo la fiacca. Le persone che svolgono il loro dovere in questo modo sono forse sincere? Assolutamente no. Dio non ha bisogno di queste persone subdole e propense all’inganno; devono essere eliminate. Dio impiega solo persone sincere per lo svolgimento dei doveri. Anche gli operai leali devono essere sinceri. Tutti coloro che sono perennemente superficiali e scaltri, e che cercano sempre un modo per battere la fiacca, sono tutti propensi all’inganno e sono dei demoni. Nessuno di loro crede veramente in Dio e devono essere tutti eliminati. Alcuni pensano: “Essere una persona sincera significa soltanto dire la verità e non dire bugie. È facile essere una persona sincera, davvero”. Cosa ne pensi di questa convinzione? Essere una persona sincera è solo questo e nient’altro? Assolutamente no. Devi rivelare il tuo cuore e donarlo a Dio; è questo l’atteggiamento che dovrebbe avere una persona sincera. Ecco perché un cuore sincero è così prezioso. Questo cosa implica? Che un cuore sincero può controllare il tuo comportamento e cambiare il tuo stato. Può portarti a compiere le scelte giuste, a sottometterti a Dio e a ottenere la Sua approvazione. Un cuore simile è davvero prezioso. Se hai un cuore sincero come questo, allora quello è lo stato in cui dovresti vivere, il modo in cui dovresti comportarti e come dovresti dare te stesso. Dovresti riflettere a fondo su quel testo. Nessun verso è semplice come il suo significato letterale, e se dopo averci riflettuto lo avrai compreso veramente, ne ricaverai senz’altro qualcosa.

Esaminiamo un altro verso del testo: “In tutte le cose soddisfa le intenzioni di Dio con la tua lealtà”. Queste parole contengono un cammino di pratica. Taluni diventano negativi quando si trovano ad affrontare delle difficoltà nello svolgimento del proprio dovere, e questo li rende riluttanti a svolgerlo. C’è qualcosa che non va in queste persone. Si stanno davvero spendendo in modo sincero per Dio? Dovrebbero riflettere sul motivo per cui diventano negative quando poste di fronte a delle difficoltà e sul perché non riescono a cercare la verità per risolvere i problemi. Se sapranno riflettere su sé stessi e cercare la verità, allora saranno in grado di riconoscere i problemi da cui sono afflitti. In realtà, la difficoltà maggiore per le persone è principalmente il problema dell’indole corrotta. Se si è in grado di cercare la verità, si potrà eliminare facilmente la propria indole corrotta. Una volta fatto questo, si sarà in grado di offrire la propria lealtà in tutte le cose per soddisfare le intenzioni di Dio. “Tutte le cose” significa che, di qualunque cosa si tratti, che sia una cosa che ti ha dato Dio, o che un leader o un lavoratore hanno organizzato per te, o una cosa in cui ti sei imbattuto per caso, se questo è ciò che ti è stato destinato e se sei in grado di adempiere alla tua responsabilità, allora mettici tutta la tua lealtà, adempi alle responsabilità e ai doveri richiesti, e fa sì che il tuo principio sia soddisfare le intenzioni di Dio. Questo principio appare un po’ grandioso e può sembrare un po’ difficile esserne all’altezza. In termini più concreti, significa compiere bene il proprio dovere. Tenere fede al proprio dovere e compierlo bene non è cosa facile. Che si tratti del ruolo di leader o lavoratore, o di qualche altro dovere, è necessario comprendere alcune verità. Si può compiere bene il proprio dovere senza comprendere la verità? Si può svolgerlo bene senza tener fede alle verità principi? Se comprendi tutti gli aspetti della verità e riesci a praticare secondo le verità principi, allora avrai compiuto bene il tuo dovere, avrai tenuto fede al tuo dovere, sarai entrato nella verità realtà e potrai soddisfare le intenzioni di Dio. Questo è il cammino della pratica. È una cosa facile? Se il dovere che svolgi è qualcosa che sai fare bene e che ti piace, allora lo percepisci come una tua responsabilità e un tuo obbligo, e senti che il suo svolgimento è una cosa perfettamente naturale e giustificata. Ti senti pieno di gioia, felice e sereno. È qualcosa che sei disposto a fare e a cui puoi dedicare tutta la tua lealtà, e senti che stai soddisfacendo Dio. Ma quando un giorno ti troverai di fronte a un dovere che non ti piace o che non hai mai svolto in precedenza, sarai in grado di dedicargli tutta la tua lealtà? Questa sarà la prova per verificare se stai praticando la verità. Ad esempio, se il tuo dovere è all’interno del gruppo degli inni, sai cantare ed è un’attività che ti piace, allora sei disposto a svolgerlo. Se però ti venisse assegnato un altro dovere che consiste nel diffondere il Vangelo, e il lavoro fosse un po’ difficile, saresti in grado di obbedire? Ci rifletti e dici: “A me piace cantare”. Che cosa significa questo? Significa che non vuoi diffondere il Vangelo. È chiaro che questo è il significato. Ti limiti a ripetere: “A me piace cantare”. Se un leader o un lavoratore argomentano: “Perché non ti eserciti a diffondere il Vangelo e non ti munisci di più verità? Ti sarà più utile per la tua crescita nella vita”, tu continui a insistere rispondendo: “Mi piace cantare e mi piace ballare”. Qualunque cosa ti dicano, non vuoi andare a diffondere il Vangelo. Perché non vuoi andare? (Per mancanza di interesse.) Non ti interessa e quindi non vuoi andare: qual è il problema qui? È che scegli il tuo dovere in base alle tue preferenze e ai tuoi gusti personali, e non ti sottometti. Non hai sottomissione: questo è il problema. Se non cerchi la verità per risolvere questo problema, allora non stai mostrando molta vera sottomissione. Cosa dovresti fare in questa situazione per mostrare vera sottomissione? Cosa puoi fare per soddisfare le intenzioni di Dio? È questo il momento in cui devi riflettere e condividere su questo aspetto della verità. Se vuoi offrire tutta la tua lealtà in tutte le cose per soddisfare le intenzioni di Dio, non puoi farlo svolgendo solamente un dovere; devi accettare qualsiasi incarico Dio ti affidi. Che corrisponda o meno ai tuoi gusti o ai tuoi interessi, o sia qualcosa che non ti piace, che non hai mai fatto prima o che è difficile, dovresti comunque accettarlo e sottometterti. Non solo devi accettarlo, devi anche collaborare in modo proattivo e impararlo, mentre ne fai esperienza e ottieni l’ingresso. Anche se affronti avversità, sei stanco, vieni umiliato o ostracizzato, devi comunque offrire tutta la tua lealtà. Solo praticando in questo modo, sarai in grado di offrire tutta la tua lealtà in tutte le cose e soddisfare le intenzioni di Dio. Devi considerarlo come il tuo dovere da svolgere, non come una faccenda personale. In che modo dovresti intendere i doveri? Come un incarico che il Creatore, Dio, assegna a qualcuno; è così che nascono i doveri delle persone. L’incarico che Dio ti affida è il tuo dovere, ed è perfettamente naturale e giustificato che tu svolga il tuo dovere come Dio esige. Se ti è chiaro che questo dovere è un incarico da parte di Dio, che si tratta del Suo amore e della Sua benedizione che discendono su di te, allora sarai in grado di accettare il tuo dovere con un cuore che ama Dio, sarai in grado di avere considerazione per le Sue intenzioni mentre svolgi il tuo dovere, e saprai superare ogni difficoltà per soddisfarLo. Coloro che si spendono veramente per Dio non potrebbero mai rifiutare il Suo incarico; non potrebbero mai rifiutare alcun dovere. Qualunque sia il dovere che Dio ti affida, indipendentemente dalle difficoltà che comporta, non dovresti rifiutarlo, ma accettarlo. Questo è il cammino di pratica, ossia praticare la verità e offrire tutta la tua lealtà in tutte le cose al fine di soddisfare Dio. Qual è il fulcro della questione? È nelle parole “in tutte le cose”. “Tutte le cose” non significa necessariamente le cose che ti piacciono o che sei bravo a fare, e tanto meno le cose che ti sono familiari. A volte ci saranno cose in cui non sei bravo, cose che dovrai imparare, cose difficili, o cose per cui dovrai soffrire. Tuttavia, indipendentemente da cosa si tratti, se ti è stato affidato da Dio, devi accettarlo da parte Sua; devi accettare e svolgere bene il tuo dovere, offrendogli tutta la tua lealtà e soddisfacendo le intenzioni di Dio. Questo è il cammino di pratica. Qualunque cosa accada, devi sempre cercare la verità e, una volta certo di quale tipo di pratica sia in linea con le intenzioni di Dio, devi praticare in questo modo. Soltanto se agisci in questo modo stai praticando la verità, e solo in questo modo puoi entrare nella verità realtà.

C’è un altro verso dalla canzone, che fa così: “Sono sincero e retto, senza inganno, vivo nella luce”. Chi dona questo cammino all’uomo? (Dio.) Chi ha un cuore aperto e retto è una persona onesta. Ha completamente aperto il cuore e lo spirito a Dio, senza niente da nascondere e niente da cui nascondersi. Ha consegnato il proprio cuore a Dio e Glielo ha mostrato; in altre parole, Gli ha donato tutto sé stesso. Quindi, tali persone saranno ancora estraniate da Dio? No, non potranno esserlo e perciò è facile per loro sottomettersi a Dio. Se Dio dice che sono propense all’inganno, loro lo ammettono. Se Dio dice che sono arroganti e presuntuose, ammettono anche questo, e non si limitano ad ammetterlo e basta: sono in grado di pentirsi, di impegnarsi a raggiungere le verità principi, di rimediare quando si accorgono di aver sbagliato e di correggere i propri errori. Senza rendersene conto, chi è fatto così avrà corretto molti dei suoi modi errati e sarà sempre meno propenso all’inganno, ingannevole, superficiale. Più tempo vivrà in questo modo, più si aprirà e sarà retto, e più si avvicinerà all’obiettivo di diventare una persona onesta. Ecco cosa significa vivere nella luce. Tutta questa gloria spetta a Dio! Quando le persone vivono nella luce, è opera di Dio: non è qualcosa di cui debbano vantarsi. Quando vivono nella luce, comprendono tutte le verità, hanno un cuore che teme Dio, sanno ricercare la verità in ogni questione che affrontano e sanno praticarla, e vivono con coscienza e ragione. Sebbene non si possa definirle persone giuste, agli occhi di Dio possiedono una certa sembianza umana, e per lo meno le loro parole e le loro azioni non sono in competizione con Dio, sanno ricercare la verità quando accade loro qualcosa e possiedono un cuore di sottomissione a Dio. Pertanto, sono relativamente affidabili e sicure e non potrebbero mai tradire Dio. Anche se non hanno una comprensione molto profonda della verità, sono in grado di obbedire e sottomettersi, hanno un cuore che teme Dio e sanno evitare il male. Quando viene loro assegnato un compito o un dovere, sono in grado di svolgerlo con tutto il cuore e tutta la mente e al massimo delle proprie capacità. Tali persone sono affidabili e Dio ha fiducia in loro: una persona del genere vive nella luce. Chi vive nella luce è in grado di accettare lo scrutinio di Dio? Potrebbe ancora nasconderGli il proprio cuore? Ha ancora dei segreti che non Gli può svelare? Ha ancora dei loschi trucchetti nella manica? No, non ne ha. Ha aperto completamente il cuore a Dio e non c’è nulla che ancora nasconda o che abbia occultato. Sa confidarsi con onestà con Dio, condividere su tutto con Lui e farGli sapere tutto. Non c’è niente che non dirà a Dio e niente che non Gli mostrerà. Quando si è in grado di raggiungere questo livello standard, la vita diventa facile, libera e liberata.

Estratto 37

Quali sono i principi fondamentali sui quali si basa l’assolvimento dei propri doveri? Bisogna agire secondo le norme, i principi e le richieste della casa di Dio, praticare in linea con la verità e svolgere bene i propri doveri con tutto il cuore e tutta la forza, utilizzando come principi le parole di Dio, la verità, e la protezione dell’opera e degli interessi della casa di Dio. Allora, in generale, come si agisce per sé stessi? Facendo quello che si vuole, dando priorità ai propri interessi nelle proprie azioni e mettendoli al di sopra di ogni altra cosa. Facendo tutto quello che è nel proprio interesse, agendo interamente per soddisfare i propri egoistici desideri carnali e senza considerare minimamente la giustizia, la coscienza e la ragione; queste cose non sono nei cuori di chi agisce per sé stesso. Tali persone seguono soltanto un’indole satanica e agiscono secondo le preferenze umane, tramando a destra e a sinistra e vivendo secondo filosofie sataniche. Che modo di vivere è questo? È il modo di vivere di Satana. Quando si segue Dio e si svolgono i propri doveri, si dovrebbe agire secondo le verità principi e si devono almeno avere una coscienza e una ragione: è il minimo indispensabile. Alcuni dicono: “Oggi sono di cattivo umore, quindi voglio essere sbrigativo in questa faccenda”. È un modo di agire basato sulla coscienza? (No.) Nei momenti in cui volete essere sbrigativi, ne siete consapevoli? (Sì.) Ci sono momenti nei quali non ne siete consapevoli? (Sì.) Allora siete in grado di esaminare voi stessi e di riconoscerlo a posteriori? (Un po’.) Dopo esserti accorto che sei stato sbrigativo, la prossima volta che avrai idee analoghe di essere superficiale sarai in grado di ribellarti contro tali idee e di eliminarle? (Quando sono consapevole di queste idee, riesco almeno in parte a ribellarmi.) Ogni volta che ti ribelli ai tuoi pensieri e ai tuoi desideri, avrà luogo una battaglia e, se alla fine di essa i tuoi desideri egoistici prevarranno, allora ti sarai opposto intenzionalmente a Dio e sarai in pericolo. Supponiamo che tu creda in Dio da 10 anni: ti sei arrangiato e sei in qualche modo fervente per i primi tre anni, dopo i quali però ti rendi conto che quando si crede in Dio bisogna praticare la verità, entrare nella verità realtà e ribellarsi alla propria carne. Allora, a poco a poco, inizi a riconoscere la tua corruzione e la tua cattiveria, la tua natura malvagia e arrogante, e a quel punto conosci davvero te stesso, la tua essenza corrotta. Ti accorgi che accettare la verità è davvero necessario e che è fondamentale eliminare la tua indole corrotta; solo ora ti accorgi che essere privi della verità realtà è davvero penoso. Anche se nel cuore si svolge una battaglia ogni volta che la corruzione viene rivelata, in ognuna di queste battaglie non si è in grado di sconfiggere i propri desideri egoistici e si continua ad agire secondo le proprie preferenze. In realtà si sa fin troppo bene che l’indole di Satana continua a dettare legge nel proprio cuore, quindi è difficile mettere in pratica la verità. Questo dimostra che si è del tutto privi della verità realtà, ed è molto difficile dire se alla fine si riuscirà o meno a ottenere la salvezza. Se hai veramente la volontà dovresti mettere in pratica le verità che comprendi e, indipendentemente dall’indole corrotta che ti ostacola quando le pratichi, dovresti sempre pregare e fare affidamento su Dio, cercare la verità per eliminare l’indole corrotta, avere il coraggio di combattere contro di essa e di ribellarti alla tua carne. Se possiedi una fede di questo tipo, allora sei in grado di mettere in pratica la verità. Anche se di tanto in tanto ci saranno momenti in cui fallirai, non ti scoraggerai e riuscirai ancora a fare affidamento sul pregare Dio e sul guardare a Lui per trionfare su Satana. Combattendo in questo modo per diversi anni, le volte nelle quali trionferai sulla tua carne e praticherai la verità aumenteranno e quelle in cui fallirai si ridurranno gradualmente; anche se talvolta fallirai, non diventerai negativo e continuerai a pregare e guardare a Dio finché non sarai in grado di mettere in pratica la verità. Questo significherà che per te c’è speranza, che le nuvole si sono aperte e riesci a vedere il cielo azzurro. Finché ci sono momenti nei quali hai successo quando pratichi la verità, vuol dire che hai volontà e che hai speranza di riuscire a ottenere la salvezza. Le persone che perseguono la verità entrano alla fine nella verità realtà solo dopo essere passate attraverso molti fallimenti nel praticarla. Non importa quante volte si fallisce e nemmeno quanto si è negativi: finché si può fare affidamento su Dio e guardare a Lui ci saranno sempre occasioni nelle quali si avrà successo. Non importa quante volte si fallisce, anche ripetutamente; finché non ci si arrende, ci sarà ancora speranza. Quando arriverà il giorno in cui le persone scopriranno veramente di essere in grado di praticare la verità, di agire secondo i principi, di non scendere a compromessi con Satana su questioni fondamentali, in particolare per quanto riguarda l’assolvimento dei loro doveri, e di non rinunciare a svolgerli rimanendo allo stesso tempo salde nella loro testimonianza, allora per loro c’è sicuramente speranza di essere salvate.

Ogni volta che pratichi la verità affronterai una battaglia interiore. Qualcuno di voi non ha mai sperimentato una battaglia nella pratica della verità? Assolutamente no. Solo se una persona è già entrata nella verità realtà e quasi non rivela un’indole corrotta potrebbe in sostanza non combattere grandi battaglie. Tuttavia, in circostanze speciali e in determinati contesti, combatterebbe ancora un po’. Ciò vale a dire che più si comprende la verità meno si combatte, e meno la si comprende più battaglie si combattono. Specialmente le battaglie nei cuori dei nuovi credenti, ogni volta che praticano la verità, devono essere estremamente feroci. Perché lo sono? Perché le persone non hanno soltanto le loro preferenze e le loro scelte carnali ma anche difficoltà reali, oltre all’indole corrotta che le trattiene. Per ogni aspetto della verità che comprendi devi combattere contro questi quattro aspetti che ti ostacolano, il che significa che devi almeno superare queste tre o quattro barriere che ti ostacolano prima di poter mettere in pratica la verità. Avete fatto l’esperienza di combattere continuamente contro la vostra indole corrotta? Quando avete bisogno di praticare la verità e proteggere gli interessi della casa di Dio, siete in grado di superare il vincolo esercitato dalla vostra indole corrotta e di stare dalla parte della verità? Per esempio, sei associato a qualcuno per compiere l’opera di purificazione della chiesa ma questa persona condivide sempre con i fratelli e le sorelle il fatto che Dio salva le persone nella massima misura possibile e che dobbiamo trattare tutti con amore e dare loro l’opportunità di pentirsi. Ti rendi conto che c’è qualcosa che non va in questa condivisione e, anche se le parole di questa persona sembrano abbastanza corrette, dopo un’analisi precisa scopri che nutre intenzioni e obiettivi, che non è disposta a offendere nessuno e che non vuole compiere le disposizioni di lavoro. Quando si condivide in questo modo, le persone di scarsa statura e prive di discernimento ne saranno disturbate, mostreranno amore in modo spregiudicato e senza principi, non presteranno attenzione a discernere gli altri e non smaschereranno né denunceranno gli anticristi, le persone malevole e i miscredenti. Questo è un ostacolo al lavoro di purificazione della chiesa. Se gli anticristi, le persone malevole e i miscredenti non possono essere purificati tempestivamente, ciò influenzerà il normale nutrirsi delle parole di Dio e il normale assolvimento dei doveri da parte degli eletti di Dio, e soprattutto intralcerà e disturberà il lavoro della chiesa, danneggiando gli interessi della casa di Dio. Come dovresti agire in una situazione come questa? Quando ti accorgi del problema devi alzarti e smascherare queste persone, fermarle e proteggere il lavoro della chiesa. Potresti pensare: “Siamo compagni di lavoro. Se smascherassi direttamente queste persone e loro non lo accettassero, non litigheremmo? No, non posso semplicemente parlare, devo agire con un po’ più di tatto”. Quindi dai loro un semplice promemoria e qualche esortazione. Dopo aver ascoltato quello che dici non lo accettano, e snocciolano anche parecchi motivi per confutarti. Se non lo accettano, il lavoro della casa di Dio subirà delle perdite. Cosa dovresti fare? Preghi Dio, dicendo: “Dio, Ti prego, disponi e orchestri questa situazione. Disciplina queste persone, non c’è niente che io possa fare”. Pensi di non poterle fermare e quindi le lasci andare senza controllo. È un comportamento responsabile? Pratichi la verità? Se non sei in grado di fermarle, perché non lo segnali ai leader e ai lavoratori? Perché non presenti questo argomento a una riunione e lasci che tutti condividano su di esso e ne discutano? Se non lo fai, non ti sentiresti in colpa in seguito? Se dici “Non ce la faccio, lo ignorerò. Ho la coscienza pulita”, che tipo di cuore hai? È un cuore che ama veramente o un cuore che fa del male agli altri? Il tuo cuore è così maligno perché quando ti accade qualcosa hai paura di offendere le persone e non aderisci ai principi. In realtà sai benissimo che queste persone agiscono così perché hanno un obiettivo e che non puoi ascoltarle su questa faccenda. Tuttavia non riesci ad aderire ai principi e a impedire loro di fuorviare gli altri, e questo alla fine danneggia gli interessi della casa di Dio. Ti sentiresti in colpa dopo tutto questo? (Sì.) Sentirti in colpa ti permette forse di recuperare le perdite? Sono irrecuperabili. Dopodiché, rifletti di nuovo: “Ho comunque adempiuto alle mie responsabilità, e Dio lo sa. Dio sottopone a scrutinio il profondo del cuore delle persone”. Che tipo di parole sono queste? Sono parole ingannevoli e diaboliche, che ingannano sia l’uomo che Dio. Non hai adempiuto alle tue responsabilità e cerchi ancora ragioni e scuse per sottrarti a esse. Questo comportamento è propenso all’inganno e intransigente. Una persona del genere è sincera verso Dio? Possiede un senso di giustizia? (No.) Questa è una persona che non accetta minimamente la verità, una persona della specie di Satana. Quando ti accade qualcosa, vivi secondo le filosofie per interazioni mondane e non pratichi la verità. Temi sempre di offendere gli altri, ma non di offendere Dio, e sacrificheresti persino gli interessi della casa di Dio per proteggere le tue relazioni interpersonali. Quali sono le conseguenze di agire in questo modo? Avrai protetto abbastanza bene le tue relazioni interpersonali, ma avrai offeso Dio, ed Egli ti sdegnerà e si arrabbierà con te. Qual è il migliore, a conti fatti? Se non sei in grado di dirlo, allora sei completamente confuso; ciò dimostra che non hai la minima comprensione della verità. Se continui così senza mai rendertene conto, il pericolo è davvero grande, e se alla fine non sei in grado di raggiungere la verità, sarai tu ad aver subito una perdita. Se non cerchi la verità in questa faccenda, e fallisci, sarai in grado di cercare la verità in futuro? Se ancora non ci riesci, non sarà più un problema subire una perdita: alla fine verrai eliminato. Se hai le motivazioni e la prospettiva di una “persona compiacente”, allora, in tutte le questioni, sarai incapace di praticare la verità e di rispettare i principi, e fallirai sempre e cadrai. Se non ti risvegli e non cerchi mai la verità, allora sei un miscredente e non otterrai mai la verità e la vita. Che cosa dovreste fare, allora? Di fronte a queste cose, devi pregare Dio e invocarLo, implorando la salvezza e chiedendoGli di darti più fede e forza e metterti in grado di rispettare i principi, di fare ciò che dovresti fare, di gestire le cose secondo i principi, di rimanere saldo nella posizione in cui dovresti stare, proteggere gli interessi della casa di Dio e impedire che si verifichi un danno all’opera della casa di Dio. Se sei in grado di ribellarti contro i tuoi interessi personali, il tuo orgoglio e il tuo punto di vista di “persona compiacente”, e se fai ciò che dovresti fare con un cuore onesto e indiviso, allora avrai sconfitto Satana e avrai guadagnato questo aspetto della verità. Se continui sempre a vivere secondo la filosofia di Satana, a proteggere i tuoi rapporti con gli altri, a non praticare mai la verità e a non osare rispettarne i principi, allora sarai in grado di praticare la verità in altre questioni? Continuerai a non avere fede o forza. Se non sei mai in grado di cercare o accettare la verità, allora tale fede in Dio ti permetterà di ottenere la verità? (No.) E se non riesci a ottenere la verità, puoi essere salvato? Non puoi. Se vivete sempre secondo la filosofia di Satana, completamente privi della verità realtà, allora non potrete mai essere salvati. Dovrebbe esservi chiaro che ottenere la verità è una condizione necessaria per la salvezza. Come si può dunque ottenere la verità? Se sei in grado di praticare la verità, se riesci a vivere secondo la verità, e la verità diventa la base della tua vita, allora otterrai la verità e avrai la vita, e così sarai uno di coloro che sono salvati.

Estratto 38

Per quale ragione alcune persone sono troppo carenti di conoscenze professionali per svolgere i loro doveri e hanno grandi difficoltà nell’apprendere qualsiasi cosa? È perché sono di scarsa levatura. La verità è fuori portata delle persone con una levatura eccessivamente bassa, le quali non apprendono con facilità. La maggior parte di loro ha carenze disastrose: non solo tali persone non hanno coscienza né ragione, ma non hanno nemmeno un posto per Dio nei loro cuori. Hanno gli occhi spenti e senza vita e sono in uno stato di torpore, proprio come animali. Sanno solo come mangiare, bere e divertirsi, non studiano né possiedono alcuna abilità. Apprendono le cose solo a livello sommario, e pensano di aver capito quando hanno appena scalfito la superficie. Se altre persone cercano di spiegare qualcosa di più, costoro si rifiutano di ascoltare, ritenendo che non sia necessario. Non ascoltano né accettano niente di quello che dicono gli altri e, di conseguenza, non portano a termine nulla e sono sostanzialmente inutili. Avere scarsa levatura è già di per sé disastroso. Se poi una persona ha anche un’indole cattiva, manca di moralità, non ascolta i consigli, non sa accettare le cose positive e non è disposta ad apprendere e ad accettare cose nuove, allora è una persona inutile! Coloro che svolgono i loro doveri devono possedere una coscienza e una ragione, conoscere la loro misura e i loro difetti e capire ciò che manca loro e che hanno bisogno di migliorare. Devono essere sempre consapevoli di quanto sono carenti e del fatto che, se non studiano e non accettano cose nuove, possono venire eliminati. Se in cuor loro avvertono un senso di crisi imminente, questo dà loro la motivazione e la disponibilità ad apprendere le cose. Da un lato dovrebbero munirsi di verità, dall’altro dovrebbero acquisire le conoscenze professionali attinenti allo svolgimento dei loro doveri. Praticando in tal modo possono fare progressi, e l’assolvere i loro doveri darà buoni risultati. Solo svolgendo bene i propri doveri e vivendo una sembianza di umanità si può dare valore alla propria vita, quindi assolvere i propri doveri è la cosa più significativa. Alcune persone hanno una cattiva indole e sono non solo ignoranti ma anche arroganti. Pensano sempre che cercare su ogni cosa e ascoltare sempre gli altri farà sì che questi le guardino dall’alto in basso, che farà loro perdere la faccia e che un comportamento di questo tipo manchi di dignità. In realtà è il contrario. Essere arrogante e presuntuoso, non imparare nulla, restare indietro ed essere obsoleto in tutto, mancare di comprensione, di conoscenza e di idee, questo è davvero imbarazzante, ed è a questo punto che si perdono integrità e dignità. Alcune persone non sanno fare bene nulla, hanno una comprensione rudimentale di tutto quel che apprendono, si accontentano di capire solo alcune dottrine e pensano di essere competenti. Ma non riescono ancora a portare a termine una cosa qualsiasi, e non ottengono alcun risultato tangibile. Se dici loro che non capiscono nulla e che non hanno realizzato nulla non si convincono e sostengono con insistenza il loro punto di vista. Ma, quando fanno le cose, le fanno male e sono approssimative. Non si è inutili se non si riesce a gestire bene nessun compito? Non si è dei buoni a nulla? Le persone di levatura eccessivamente scarsa non sono capaci di gestire nemmeno i compiti più semplici. Sono dei buoni a nulla e le loro vite non hanno alcun valore. Alcuni dicono: “Sono cresciuto in campagna, senza istruzione né conoscenza, e la mia levatura è scarsa, a differenza di voi che vivete in città, siete istruiti e bene informati e così potete eccellere in tutto”. Questa affermazione è corretta? (No.) Cosa c’è di sbagliato? (Il fatto che una persona possa realizzare delle cose non ha nulla a che vedere con il suo ambiente; dipende anzitutto dall’impegno che mette o che non mette nell’apprendere e nel migliorare sé stessa.) Il modo in cui Dio tratta le persone non dipende da quanto siano istruite o dal tipo di ambiente in cui sono nate o da quanto talento posseggano. Piuttosto Egli le tratta in base al loro atteggiamento verso la verità. A cosa è legato questo atteggiamento? È legato alla loro umanità, e anche alla loro indole. Se credi in Dio, devi essere in grado di gestire correttamente la verità. Se hai un atteggiamento di umiltà e di accettazione della verità, allora anche se sei di levatura leggermente scarsa, Dio ti illuminerà e ti permetterà di ottenere qualcosa. Se pur essendo di buona levatura sei sempre arrogante e presuntuoso e pensi costantemente che qualsiasi cosa tu dica sia giusta e qualsiasi cosa dicano gli altri sia sbagliata rifiutando qualsiasi suggerimento proposto da altri e arrivando persino a non accettare la verità, comunque si sia condiviso su di essa, e opponendole anzi sempre resistenza, può una persona come te ottenere l’approvazione di Dio? Lo Spirito Santo opererà in una persona come te? Non lo farà. Dio dirà che hai una cattiva indole e che non sei degno di ricevere la Sua illuminazione e, se non ti penti, ti porterà addirittura via ciò che un tempo avevi. Ecco cosa significa essere rivelati. Le persone così conducono una vita patetica. Sono chiaramente delle nullità e delle inette in tutto, eppure pensano ancora di essere piuttosto brave, e di essere migliori di tutti gli altri sotto ogni aspetto. Non parlano mai dei loro difetti o delle loro mancanze di fronte agli altri, né delle loro debolezze e negatività. Fingono sempre competenza e danno agli altri una falsa impressione, facendo loro credere che sono abili in tutto, prive di debolezze, che non hanno bisogno di aiuto, né di ascoltare le opinioni degli altri, e neppure di imparare dai punti di forza degli altri per compensare le loro mancanze, che saranno sempre migliori di tutti gli altri. Che tipo di indole è questa? (Arroganza.) E che arroganza. Le persone così conducono una vita patetica! Sono effettivamente capaci? Sono davvero in grado di realizzare qualcosa? In passato hanno rovinato molte cose, eppure le persone così credono ancora di poter fare qualsiasi cosa. Non è irragionevole? Quando le persone sono prive di ragione a tal punto, sono confuse. Non apprendono né accettano cose nuove. Interiormente sono inaridite, grette e carenti e, indipendentemente dalla situazione, non riescono a capire e a cogliere i principi o a comprendere le intenzioni di Dio, e sanno soltanto attenersi alle regole, pronunciare parole e dottrine e mettersi in mostra davanti agli altri. Il risultato è che non hanno comprensione di alcuna verità né possiedono la minima verità realtà, eppure restano così arroganti. Non sono altro che persone confuse, refrattarie alla ragione, e possono soltanto essere eliminate.

Quando collaborate con altri per svolgere i vostri doveri, sapete essere aperti a opinioni diverse? Siete in grado di lasciar parlare gli altri? (Un po’ sì. In passato, molto spesso non ascoltavo i suggerimenti dei fratelli e delle sorelle e insistevo per fare le cose a modo mio. Solo in seguito, quando i fatti hanno dimostrato che mi sbagliavo, ho visto che la maggior parte dei loro suggerimenti era corretta, che la risoluzione di cui tutti discutevano era effettivamente adatta e che, basandomi sulle mie opinioni, non ero in grado di vedere le cose con chiarezza ed ero carente. Dopo aver vissuto questa esperienza, mi sono reso conto di quanto sia importante una collaborazione armoniosa.) E cosa potete dedurre da questo? Dopo aver fatto questa esperienza, avete ricevuto qualche beneficio e avete capito la verità? Pensate che qualcuno sia perfetto? Per quanto una persona sia forte o capace e dotata di talento, comunque non è perfetta. Bisogna rendersene conto, è un dato di fatto, ed è l’atteggiamento che le persone dovrebbero avere per approcciare correttamente i loro meriti e punti di forza o i loro difetti; questa è la razionalità che bisogna possedere. Con tale razionalità, puoi gestire correttamente i tuoi punti di forza e di debolezza nonché quelli degli altri, e questo ti consentirà di lavorare accanto a loro in armonia. Se hai compreso questo aspetto della verità e sai accedere a questo aspetto della verità realtà, puoi allora interagire in armonia con fratelli e sorelle, attingendo ai loro punti di forza per compensare i tuoi eventuali punti deboli. In tal modo, qualunque dovere tu stia assolvendo o qualunque cosa tu stia facendo, avrai sempre risultati migliori e riceverai la benedizione di Dio. Se pensi sempre di essere piuttosto bravo e che gli altri al confronto siano peggiori, e se vuoi sempre avere l’ultima parola, allora questo creerà dei problemi. Si tratta di un problema di indole. Tali persone non sono forse arroganti e presuntuose? Immagina che una persona ti dia un buon consiglio ma che tu tema che, se lo accetti, lei ti guarderà con sussiego e penserà che non sei capace quanto lei. Così decidi semplicemente di non darle ascolto. Anzi, cerchi di metterla in ombra usando parole elevate e altisonanti per far sì che ti tenga in alta considerazione. Se interagisci sempre in questo modo con le persone, puoi forse collaborare con loro in armonia? Non solo non riuscirai a raggiungere un’armonia, ma ci saranno anche conseguenze negative. Col tempo, tutti ti considereranno troppo propenso all’inganno e astuto, una persona che non riescono a capire. Non pratichi la verità e non sei una persona onesta, quindi gli altri sono disgustati da te. Suscitare disgusto in tutti non significa forse essere rifiutati? DiteMi, Dio come tratterebbe qualcuno che tutti rifiutano? Anche Dio detesterebbe una persona simile. Perché Dio detesta le persone così? Sebbene le loro intenzioni nell’assolvere i loro doveri siano sincere, sono i loro metodi che Dio detesta. L’indole che rivelano e ogni loro pensiero, idea e intento sono malvagi agli occhi di Dio, e sono cose che Egli detesta e che Lo disgustano. Quando le persone impiegano sempre tattiche spregevoli nelle loro parole e azioni con l’obiettivo di indurre gli altri a tenerli in alta considerazione, questo comportamento è detestato da Dio.

Quando si svolge il proprio dovere o qualsiasi lavoro dinanzi a Dio, il proprio cuore deve essere puro: deve essere come una bacinella d’acqua fresca e limpida, senza impurità. Dunque, quale tipo di atteggiamento è corretto? Qualsiasi cosa tu stia facendo, sei in grado di condividere con gli altri su ciò che hai nel cuore, su tutte le tue idee. Se qualcuno dice che il tuo modo di fare le cose non funzionerà e propone un’altra idea della quale percepisci la validità, allora abbandonerai il tuo metodo e farai le cose seguendo il loro pensiero. Agendo così, tutti vedranno che sai accettare i suggerimenti degli altri, sai scegliere il percorso giusto, sai agire secondo i principi e con trasparenza e chiarezza. Non c’è traccia di oscurità nel tuo cuore, agisci e parli con schiettezza, con un atteggiamento di sincerità. Dici pane al pane. Se è sì, è sì; se è no, è no. Niente trucchi, niente segreti, una persona davvero trasparente. Questo non è forse una sorta di atteggiamento? Un atteggiamento verso persone, eventi e cose, ed è rappresentativo dell’indole di una persona. Al contrario, qualcuno potrebbe non aprirsi mai e non comunicare mai agli altri ciò che pensa. E in tutto ciò che fa non si consulta mai con gli altri, ma invece mantiene il proprio cuore chiuso agli altri, all’apparenza costantemente in guardia contro gli altri in ogni momento. Si nasconde il più possibile dietro un velo. Non è forse una persona propensa all’inganno? Per esempio, ha un’idea che ritiene ingegnosa e pensa: “Per adesso la tengo per me. Se ve la comunico, potreste rubarmela e battermi sul tempo, e così non andrebbe bene. Aspetto”. Oppure, se non capisce bene una certa cosa, pensa: “Adesso non dico niente. Se parlo e qualcuno dice qualcosa di più elevato, non sembrerò uno sciocco? Tutti mi capiranno fino in fondo, vedranno la mia debolezza in proposito. Non dovrei dire niente”. Quali che siano le considerazioni, qualunque sia la motivazione alla base, tale persona teme che gli altri la capiscano a fondo. Affronta sempre il proprio dovere e le persone, gli eventi e le cose con questo genere di prospettiva e di atteggiamento. Che indole è questa? Un’indole disonesta, propensa all’inganno e malvagia. In superficie, una tale persona sembra aver detto agli altri tutto ciò che ritiene possibile, ma, sotto la superficie, nasconde qualcosa. Cosa nasconde? Non dice mai cose che riguardano la sua reputazione e i suoi interessi, pensa che siano cose private e non ne parla mai con nessuno, nemmeno con i genitori. Non dice mai queste cose. Ed è un guaio! Credi che, se non dici queste cose, Dio non verrà a saperle? Le persone affermano che Dio sa, ma in cuor loro possono essere certe che sia così? Non si rendono mai conto che “Dio conosce ogni cosa, e ciò che penso nel mio cuore, anche se non l’ho rivelato, viene in segreto sottoposto a scrutinio da Dio, Egli lo conosce senz’altro. Non posso nascondere nulla a Dio, quindi devo parlarne, condividere apertamente con i miei fratelli e sorelle. Indipendentemente dal fatto che i miei pensieri e idee siano buoni o cattivi, devo parlarne sinceramente. Non posso essere disonesto, propenso all’inganno, egoista o spregevole; devo essere una persona onesta”. Se le persone riescono a pensare in tal modo, questo è l’atteggiamento giusto. Invece di ricercare la verità, la maggior parte delle persone ha secondi fini personali e meschini. I loro interessi, la loro reputazione e il posto o la posizione che occupano nella mente degli altri sono di grande importanza per loro. Queste sono le uniche cose che hanno a cuore. Si aggrappano a queste cose con una presa ferrea e le considerano la loro stessa vita. E il modo in cui sono viste o trattate da Dio è di secondaria importanza; per il momento, lo ignorano; per il momento, considerano solamente se siano i capi del gruppo, se le altre persone le ammirino e se le loro parole abbiano un peso. La loro principale preoccupazione è rivestire tale posizione. Quando si trovano in un gruppo, quasi tutte le persone cercano questo tipo di posizione, questo tipo di opportunità. Se sono molto talentuose, naturalmente vogliono essere il capobranco; se dotate di media abilità, vorranno comunque occupare una posizione più alta all’interno del gruppo; e se occupano una posizione bassa nel gruppo, essendo di levatura e abilità medie, anche loro vorranno che gli altri le ammirino, non vorranno essere guardate dall’alto in basso. La reputazione e la dignità di queste persone tracciano il loro confine: devono mantenersi saldamente attaccate a queste cose. Possono non avere integrità, e non possedere né l’approvazione né l’accettazione di Dio, ma non possono assolutamente perdere il rispetto, il prestigio o la stima che hanno lottato per ottenere in mezzo agli altri: questa è l’indole di Satana. Tuttavia, le persone non hanno consapevolezza di ciò. Credono di doversi aggrappare fino alla fine a questo scampolo di reputazione. Non sono consapevoli del fatto che solo quando abbandoneranno e metteranno da parte completamente queste cose vane e superficiali diventeranno delle vere persone. Se le persone difendono come la vita queste cose che andrebbero scartate, la loro vita è perduta. Non sanno cosa c’è in gioco. E così, quando agiscono, trattengono sempre qualcosa, cercano sempre di proteggere la propria reputazione e il proprio prestigio, li mettono al primo posto, parlando solo per i propri fini, per la propria difesa pretestuosa. Tutto quello che fanno lo fanno per sé stessi. Si precipitano su qualsiasi cosa che risalti, facendo sapere a tutti che vi hanno preso parte. In realtà non vi hanno niente a che fare, ma non vogliono mai essere lasciati in secondo piano, hanno sempre paura che gli altri li guardino dall’alto in basso, hanno sempre paura che gli altri dicano che non valgono niente, che non sono in grado di fare nulla, che non posseggono capacità. Tutto questo non è forse guidato dalla loro indole satanica? Quando riuscirai a rinunciare a cose come la reputazione e il prestigio, sarai molto più rilassato e libero; avrai intrapreso la strada dell’onestà. Ma per molti ciò non è facile da realizzare. Quando c’è una telecamera, ad esempio, le persone si precipitano in prima fila; amano apparire in camera, e maggiore è la visibilità, meglio è; hanno paura di non avere abbastanza visibilità, e pagherebbero qualunque prezzo per avere la possibilità di ottenerne. E tutto questo non è forse guidato dalla loro indole satanica? Questa è la loro indole satanica. E cosa accade dopo che hai ottenuto visibilità? La gente ha alta stima di te: e allora? Ti idolatra: e con ciò? Tutto questo prova forse che possiedi la verità realtà? Niente di tutto questo ha valore. Quando saprai spingerti al di là di queste cose, quando ti diventeranno indifferenti e non le riterrai più importanti, quando la reputazione, la vanità, il prestigio e l’ammirazione da parte degli altri non controlleranno più i tuoi pensieri e il tuo comportamento, né tanto meno il modo in cui svolgi il tuo dovere, allora assolverai il tuo dovere in maniera sempre più efficiente e pura.

Estratto 39

Ci sono persone che non si comportano mai come si deve quando devono assolvere ai propri doveri. Invece, cercano costantemente nuovi modi di distinguersi e declamano idee magniloquenti. È forse questa una buona cosa? Possono collaborare in armonia con gli altri? (No.) Se qualcuno esprime continuamente opinioni altisonanti, che tipo di indole è quella? (Arroganza e presunzione.) È arroganza e presunzione. Qual è la natura delle sue azioni? (Sta cercando di affermare la sua indipendenza, di sventolare il suo vessillo, di creare una sua fazione.) Creare la sua fazione significa indurre gli altri a obbedire e a non gestire le questioni secondo le verità principi. La sua intenzione e il suo scopo sono di affermare la sua indipendenza e di sventolare il suo vessillo. Pertanto, c’è un senso di turbamento dell’ordine delle cose in quello che fa. Cosa significa turbare l’ordine delle cose? Significa causare distruzione: la sua natura è generare intralcio e disturbo. Di solito, la maggior parte dei problemi può essere risolta attraverso condivisioni e discussioni di gruppo, e la maggior parte delle decisioni prese aderiscono alle verità principi, essendo corrette e accurate. Tuttavia, alcuni si oppongono ostinatamente a questa opinione condivisa: non solo evitano di cercare la verità, ma ignorano gli interessi della casa di Dio. Espongono strane teorie per distinguersi e ottenere la stima degli altri. Vogliono contraddire le decisioni corrette che sono state prese e confutare le scelte fatte da tutti. Questo è quello che significa turbare l’ordine delle cose e provocare danni, creare intralci e disturbi. Questa è l’essenza del declamare idee altisonanti. Qual è quindi il problema in questo tipo di comportamento? Innanzitutto, costoro rivelano un’indole corrotta e una completa mancanza di sottomissione. Inoltre, queste persone ostinate vogliono sempre distinguersi ed essere tenute in gran conto dagli altri e, di conseguenza, intralciano e disturbano il lavoro della chiesa. Senza la verità, costoro sono incapaci di comprendere appieno le cose, eppure si ostinano a esporre in continuazione idee altisonanti per mettersi in mostra, senza cercare minimamente la verità. Non è forse questo un atteggiamento arbitrario e sconsiderato? Per svolgere bene i propri doveri, è essenziale imparare a collaborare con gli altri. Uno scambio di opinioni tra due persone produce sempre una prospettiva più esauriente e accurata rispetto alla visione delle cose di una sola. Se qualcuno vuole agire sempre in modo anticonformista o è abituato a declamare idee altisonanti per farsi seguire dagli altri, quello è un modo di fare pericoloso, è seguire il proprio cammino personale. Bisogna discutere con gli altri di tutto ciò che si fa. Prima di tutto, ascolta ciò che gli altri hanno da dire. Se l’opinione della maggioranza è giusta e conforme alla verità, devi accettarla e obbedire. Qualunque cosa tu faccia, non declamare opinioni altisonanti, perché non è mai una buona cosa, in nessun gruppo di persone. Quando predichi un’idea altisonante, potrebbe essere considerata accettabile se è in linea con le verità principi e riceve l’approvazione della maggioranza. Tuttavia, se contraddice le verità principi ed è dannosa per il lavoro della chiesa, devi assumertene la responsabilità e affrontare le conseguenze delle tue azioni. Inoltre, declamare idee altisonanti è una questione di indole. Dimostra che non possiedi la verità realtà e che invece vivi secondo la tua indole corrotta. Quando esprimi opinioni altisonanti stai cercando di guidare gli altri, di assumere il comando e anche di sventolare il tuo vessillo e di stabilire il tuo dominio. Vuoi che tutto il popolo eletto di Dio ti ascolti, ti segua e ti obbedisca, il che significa percorrere il sentiero di un anticristo. Sei sicuro di poter guidare il popolo eletto di Dio lungo il cammino per accedere alle verità realtà? Puoi condurlo nel regno di Dio? Sei tu stesso privo della verità e sei capace di resistere a Dio e tradirLo. Se vuoi comunque guidare il popolo eletto di Dio su questo cammino, non sei forse diventato un grande peccatore? Paolo divenne un grande peccatore e patisce ancora la punizione di Dio. Se percorri il cammino di un anticristo percorri il cammino di Paolo, e il tuo esito finale non sarà diverso dal suo. Pertanto, coloro che credono in Dio e Lo seguono non devono declamare idee altisonanti. Piuttosto devono imparare a cercare la verità, ad accettarla e a sottomettersi sia a essa che a Dio. Solo così possono assicurarsi di non andare per la propria strada e di riuscire a seguire Dio senza deviare verso l’una o l’altra direzione. La casa di Dio richiede che le persone cooperino in armonia nell’assolvimento dei loro doveri. Questa è una cosa significativa ed è anche il cammino per una pratica corretta. È possibile che, all’interno della chiesa, l’illuminazione e la guida dello Spirito Santo possono ricadere su chiunque capisca la verità e abbia la capacità di comprendere. Dovresti afferrare l’illuminazione dello Spirito Santo, seguendola con decisione e collaborando strettamente con essa. Così facendo, percorrerai il cammino più corretto, quello indicato dallo Spirito Santo. Presta particolare attenzione al modo in cui lo Spirito Santo interviene e guida coloro sui quali sta operando. Dovresti condividere spesso con gli altri, dando suggerimenti ed esprimendo le tue opinioni: questo è il tuo dovere e la tua libertà. Ma alla fine, quando si deve prendere una decisione, se sei solamente tu a emettere il verdetto finale, pretendendo che tutti facciano a modo tuo e assecondino la tua volontà, allora stai violando i principi. Dovresti fare la scelta giusta in base a ciò che pensa la maggioranza, e poi prendere la decisione. Se le proposte della maggioranza non concordassero con le verità principi, dovresti attenerti alla verità. Solo questo concorda con le verità principi. Se esprimi costantemente opinioni altisonanti, cerchi di esporre alcune teorie sofisticate per impressionare gli altri ma, di fatto, nel tuo cuore senti che ciò è sbagliato, allora non metterti forzatamente sotto i riflettori. È questo il compito che dovresti svolgere? Qual è il tuo dovere? (Fare tutto ciò che è in mio potere per assolvere al dovere che mi spetta e per parlare solo di ciò che capisco. Se non ho una mia opinione, dovrei imparare ad ascoltare di più i suggerimenti degli altri, a discernere saggiamente e arrivare a essere in grado di collaborare in modo armonioso con tutti.) Se nulla ti è chiaro e non hai opinioni, impara ad ascoltare e a obbedire, e a ricercare la verità. Questo è il dovere che dovresti assolvere; questo è l’atteggiamento giusto da tenere. Se non hai opinioni proprie e hai sempre paura di apparire sciocco, di non riuscire a distinguerti e di essere umiliato, se temi di essere disprezzato dagli altri e di non godere di prestigio nei loro cuori, e per questo fai di tutto per essere al centro dell’attenzione e vuoi sempre declamare idee altisonanti, facendo affermazioni assurde che non corrispondono alla realtà, e vorresti che gli altri le accettassero, stai forse assolvendo il tuo dovere? (No.) Cosa stai facendo? Stai provocando un danno. Quando notate qualcuno che agisce di continuo in questa maniera, dovete stabilire dei limiti. E come dovrebbero essere stabiliti questi limiti? Non serve costringerlo al silenzio totale né negargli ogni possibilità di parlare. Potete consentirgli di condividere e non dovrebbe essere escluso, ma tutti quelli intorno a lui dovrebbero usare discernimento. È questo il principio. Se, per esempio, qualcuno presenta un punto di vista non corretto che si conforma totalmente alle nozioni e alle fantasie dell’uomo e la maggioranza approva ed è d’accordo con lui, ma alcuni in grado di usare discernimento riescono a percepire che il punto di vista di quella persona è contaminato dalla sua volontà, dalle sue ambizioni e dai suoi desideri, allora questi individui dovrebbero smascherare quella persona e indurla a fare autoriflessione e a conoscere sé stessa. È questo l’approccio giusto. Se nessuno esercita discernimento o esprime la propria opinione e tutti si comportano semplicemente da persone accomodanti, ci saranno inevitabilmente coloro che leccheranno i piedi a quella persona, la appoggeranno e la sosterranno, alimentandone così le ambizioni e i desideri. Quella persona inizierà allora ad acquisire veramente potere nella chiesa. Quello è il momento in cui diventa pericolosa, poiché potrebbe unirsi a coloro che la sostengono acquisendo forza, facendo del male e disturbando il lavoro della chiesa. Così facendo, si sarà incamminata sulla via degli anticristi. Una volta preso il controllo della chiesa, diventerà un anticristo e inizierà a creare il proprio regno indipendente.

Estratto 40

Quando accade qualcosa, tutti dovrebbero pregare di più insieme e avere un cuore che teme Dio. Le persone non dovrebbero assolutamente basarsi sulle loro idee per agire arbitrariamente. Fintanto che le persone sono di una sola mente e di un solo cuore nel pregare Dio e nel cercare la verità, allora saranno in grado di ottenere l’illuminazione dell’opera dello Spirito Santo e potranno ricevere le benedizioni di Dio. Che cosa disse il Signore Gesù? (“Se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre Mio che è nei cieli. Poiché dove due o tre sono riuniti nel Mio nome, lì sono Io in mezzo a loro”, Matteo 18:19-20.) Quale questione illustrano queste parole? Che l’uomo non può allontanarsi da Dio, che l’uomo deve affidarsi a Dio, che non può fare da solo e che non è accettabile andare per la propria strada. Che cosa si intende quando si dice che l’uomo non può fare da solo? Significa che le persone devono cooperare in modo armonioso, agire con un solo cuore e una sola mente e avere un obiettivo comune. Colloquialmente, si può dire che “i ramoscelli della stessa fascina non possono essere spezzati”. Quindi, come si può diventare una fascina? Si deve cooperare in modo armonioso, raggiungere un accordo, e allora lo Spirito Santo opererà. Se ogni persona nasconde i propri segreti e pensa ai propri interessi, e nessuno è responsabile del lavoro della chiesa, tutti vogliono lavarsene le mani, nessuno vuole essere alla guida, impegnarsi o soffrire e pagare un prezzo per tale lavoro, lo Spirito Santo compirà forse la Sua opera? (No.) Perché no? Quando le persone vivono in uno stato sbagliato e non pregano Dio né ricercano la verità, lo Spirito Santo le abbandonerà e Dio non sarà presente. Come possono coloro che non ricercano la verità possedere l’opera dello Spirito Santo? Dio li detesta, perciò il Suo volto si nasconde a loro, e lo Spirito Santo Si cela a loro. Quando Dio non sarà più all’opera, potrai fare come vuoi tu. Una volta che ti avrà scartato, non sarai finito? Non combinerai niente. Come mai i non credenti hanno così tante difficoltà nel fare le cose? Non è che ognuno di loro si tiene le proprie opinioni per sé? Si tengono tutto dentro e non sono capaci di combinare nulla: ogni cosa, anche la più semplice, è faticosissima. Così è la vita sotto il potere di Satana. Se agite come i non credenti, in cosa siete diversi da loro? Non vi è alcuna differenza. Se il potere nella chiesa viene esercitato da coloro che non possiedono la verità, da coloro che sono pieni di indole satanica, di fatto non è Satana ad avere il potere? Se le azioni delle persone che esercitano il potere nella chiesa sono tutte contrarie alla verità, allora l’opera dello Spirito Santo cessa, e Dio consegna quelle persone a Satana. Una volta nelle mani di Satana, ogni forma di turpitudine, come invidie e litigi, emerge tra le persone. Cosa evidenziano questi fenomeni? Che l’opera dello Spirito Santo è cessata, che Egli ha preso commiato, e Dio non è più all’opera. Senza l’opera di Dio, a cosa servono le sole parole e dottrine che l’uomo comprende? Non servono a nulla. Quando una persona non ha più l’opera dello Spirito Santo, dentro di sé ha il vuoto, non riesce più a sentire nulla, è come morta, e a questo punto sarà disorientata. Tutta l’ispirazione, la saggezza, l’intelligenza, la conoscenza e l’illuminazione presenti nell’umanità provengono da Dio; è tutta opera di Dio. Quando una persona ricerca la verità su una certa questione e improvvisamente arriva a comprendere e ad acquisire una via, da dove proviene questa illuminazione? Viene tutta da Dio. Proprio come quando le persone condividono sulla verità: all’inizio non hanno alcuna comprensione, ma mentre stanno condividendo vengono illuminate e poi sono in grado di parlare di un po’ di comprensione. Questa è l’illuminazione e l’opera dello Spirito Santo. Quand’è che lo Spirito Santo opera prevalentemente? È quando il popolo eletto di Dio condivide sulla verità, quando le persone pregano Dio, e quando svolgono i loro doveri con un solo cuore e una sola mente. Questi sono i momenti in cui il cuore di Dio è maggiormente soddisfatto. Perciò, che siate in molti o in pochi ad assolvere insieme il vostro dovere, non importa quando o in quali circostanze, non dimenticate questo: siate di comune accordo. Vivendo in questo stato, avrete l’opera dello Spirito Santo.

Estratto 41

Nella casa di Dio, tutti coloro che perseguono la verità sono uniti davanti a Lui, non divisi. Lavorano tutti verso un obiettivo comune: compiere bene il proprio dovere, svolgere il lavoro che spetta loro, agire secondo le verità principi, fare ciò che Dio richiede e soddisfare le Sue intenzioni. Se il tuo obiettivo non è questo, ma è il tuo interesse personale, soddisfare i tuoi desideri egoistici, allora questa è la rivelazione di un’indole satanica corrotta. Nella casa di Dio, i doveri vengono svolti secondo le verità principi, mentre le azioni dei non credenti sono governate dalla loro indole satanica. Si tratta di due percorsi molto diversi. I non credenti si tengono tutto dentro, ciascuno con i propri scopi e i propri piani, vivendo ognuno per i propri interessi. Ecco perché si affannano tutti per il proprio tornaconto e non sono disposti a rinunciare alla minima parte di ciò che guadagnano. Sono divisi, non uniti, perché non perseguono un obiettivo comune. L’intenzione e la natura dietro ciò che fanno è la stessa. Si preoccupano solo di sé stessi. Non vi è alcuna verità che regna in tutto questo: ciò che regna e prevale è un’indole satanica corrotta. I non credenti sono controllati dalla loro indole satanica corrotta e non possono farci nulla, così sprofondano sempre più nel peccato. Se nella casa di Dio, i principi, i metodi, la motivazione e il punto di partenza delle vostre azioni non fossero diversi da quelli dei non credenti, se anche voi foste manovrati, controllati e manipolati da un’indole satanica corrotta e se il punto di partenza delle vostre azioni fossero i vostri interessi, la vostra reputazione, il vostro orgoglio e il vostro prestigio, allora svolgereste il vostro dovere nello stesso modo in cui lo fanno i non credenti. Se perseguite la verità, dovreste cambiare il modo in cui agite. Dovreste abbandonare i vostri interessi, i vostri intenti e desideri personali. Dovreste innanzitutto condividere insieme sulla verità quando fate le cose e comprendere le intenzioni e le richieste di Dio prima di dividervi il lavoro, prestando attenzione a chi è bravo in qualcosa e chi no. Dovreste prendervi in carico ciò che siete in grado di fare e mantenere fede al vostro dovere. Non dibattetevi e non sforzatevi di accaparrarvi le cose. Bisogna imparare a scendere a compromessi e a essere tolleranti. Se qualcuno ha appena iniziato a svolgere un dovere o ha appena appreso le competenze in un settore ma non è all’altezza di alcune mansioni, non devi costringerlo: devi assegnargli compiti un po’ più semplici. Ciò gli rende più facile ottenere risultati nello svolgimento del suo dovere. Ecco cosa significa essere tolleranti, pazienti e dotati di principi. Fa parte di ciò che l’umanità normale dovrebbe avere; è ciò che Dio richiede dalle persone e che le persone dovrebbero mettere in pratica. Se hai abbastanza esperienza in un certo settore e ci lavori da più tempo degli altri, allora il lavoro più difficile dovrebbe essere assegnato a te. Dovresti accettarlo da Dio e sottometterti. Non essere esigente e non lamentarti, dicendo: “Perché mi prendono di mira? Affidano i compiti facili agli altri e quelli difficili a me. Stanno cercando di rendermi la vita difficile?” “Stanno cercando di renderti la vita difficile”? Cosa vuoi dire? Il lavoro è organizzato in base alle abilità di ognuno: chi è più capace fa di più. Se hai imparato molto e ti è stato dato molto da Dio, ti dovrebbe essere assegnato un fardello più pesante, non per renderti la vita difficile, ma perché ti si addice alla perfezione. È tuo dovere, perciò non cercare di essere selettivo, non dire di no, non provare a evitarlo. Perché pensi che sia difficile? In realtà, se ti ci dedicassi un po’, saresti completamente all’altezza del compito. Pensare che sia duro, che sia un trattamento di parte, che tu venga deliberatamente preso di mira: questa è la rivelazione di un’indole corrotta. È rifiutarsi di assolvere il proprio dovere, è non accettare da Dio. Questo non è praticare la verità. Quando sei selettivo nell’assolvere il tuo dovere e fai tutto ciò che è leggero e facile, e solo se ti fa fare bella figura, questa è un’indole satanica corrotta. Il fatto che tu non riesca ad accettare il tuo dovere o a sottometterti dimostra che sei ancora ribelle verso Dio, che ti stai opponendo, che Lo rifiuti e Lo eviti. Questa è un’indole corrotta. Quando arrivi a capire che è un’indole corrotta, cosa dovresti fare? Se ritieni che i compiti assegnati ad altri possano essere completati facilmente mentre quelli assegnati a te ti tengono occupato per molto tempo e ti richiedono di impegnarti nella ricerca, e ciò ti rende infelice, è giusto da parte tua sentirti infelice? No di certo. Quindi, cosa dovresti fare quando ritieni che questa cosa non sia giusta? Se sei contrario e dici: “Ogni volta che assegnano i lavori, mi danno quelli difficili, sporchi e impegnativi, e assegnano ad altri quelli leggeri, semplici e di alto profilo. Pensano di potermi trattare in questa maniera? Questo non è un modo equo di distribuire i compiti!”, se è questo il tuo pensiero, è sbagliato. A prescindere dal fatto che ci siano delle deviazioni nella distribuzione dei lavori o che questi siano distribuiti in modo ragionevole oppure no, cos’è che Dio sottopone a scrutinio? Egli sottopone a scrutinio il cuore di una persona, considera se questa ha sottomissione nel proprio cuore, se sa farsi carico di fardelli per Dio e se Lo ama. Valutando in base ai requisiti di Dio, le tue scuse non sono valide, il tuo svolgimento del dovere non è accettabile e ti manca la verità realtà. Sei del tutto privo di sottomissione e ti lamenti quando svolgi alcuni doveri impegnativi o sporchi. Qual è il problema in questo caso? Innanzitutto, la tua mentalità è sbagliata. Che cosa significa questo? Significa che l’atteggiamento che hai verso il tuo dovere è sbagliato. Se pensi sempre al tuo orgoglio e ai tuoi interessi, se non prendi in considerazione le intenzioni di Dio e non hai alcuna sottomissione, allora questo non è il giusto atteggiamento che dovresti avere nei confronti del tuo dovere. Se ti spendessi sinceramente per Dio e avessi un cuore che Lo ama, come tratteresti i doveri sporchi, impegnativi o difficili? La tua mentalità sarebbe diversa: sceglieresti di fare tutto ciò che è difficile e cercheresti di farti carico di grossi fardelli. Faresti ciò che gli altri non sono disposti a fare, e lo faresti esclusivamente per amore di Dio e per soddisfarLo. Saresti pieno di gioia nel fare ciò, senza la benché minima rimostranza. I lavori sporchi, esigenti e difficili mostrano le persone per quello che sono. In cosa sei diverso tu da chi si fa carico solo di compiti leggeri e di alto profilo? Non sei tanto migliore di loro. Non è così? Ecco come devi vedere queste cose. Pertanto, ciò che maggiormente rivela le persone per quello che sono è il modo in cui svolgono il proprio dovere. Molto spesso, alcuni dicono grandi cose, sostenendo di essere disposti ad amare Dio e a sottomettersi a Lui, ma quando riscontrano difficoltà nello svolgere il proprio dovere, si lasciano andare a ogni tipo di lagnanza e parole negative. È ovvio che sono degli ipocriti. Chi ama la verità, di fronte a una difficoltà nello svolgimento del proprio dovere, pregherà Dio e cercherà la verità prendendo sul serio il proprio dovere anche se non è adeguatamente organizzato. Non si lamenterà, nemmeno se dovesse affrontare compiti pesanti, sporchi o difficili, e potrà svolgere i propri compiti e compiere bene il proprio dovere con un cuore sottomesso a Dio. Proverà grande piacere nel farlo, e Dio sarà confortato nel vedere ciò. È questo il tipo di persona che riceve l’approvazione di Dio. Se qualcuno diventa suscettibile e irascibile non appena si trova ad avere a che fare con compiti sporchi, difficili o impegnativi e non permette a nessuno di criticarlo, costui non è una persona che si spende sinceramente per Dio. Può solo essere rivelato ed eliminato. Nei casi normali in cui avete questi stati, riuscite a percepire la gravità di questo problema? (In parte.) Se riuscite a percepirla in parte, potete ribaltarla con la vostra forza, la vostra fede e la vostra statura? Occorre cambiare questo atteggiamento. Innanzitutto, bisogna pensare: “Questo atteggiamento è sbagliato. Non è forse una scelta selettiva nello svolgimento del mio dovere? Questa non è sottomissione. Svolgere il mio dovere dovrebbe essere qualcosa di felice, che si fa volentieri e con piacere. Perché io non sono felice? E perché sono arrabbiato? So benissimo qual è il mio dovere e che è quello che dovrei fare: perché non riesco semplicemente a sottomettermi? Devo presentarmi al cospetto di Dio, pregare e comprendere la rivelazione di quest’indole corrotta nel profondo del mio cuore”. Poi, mentre fai questo, dovresti pregare: “Dio, mi sono abituato a essere ostinato: non ascolto nessuno. Il mio atteggiamento è sbagliato e non ho sottomissione. Ti prego, disciplinami e rendimi sottomesso. Non voglio arrabbiarmi. Non voglio più ribellarmi contro di Te. Guidami e rendimi capace di svolgere bene questo dovere. Non sono disposto a vivere per Satana. Voglio vivere per la verità e desidero metterla in pratica”. Quando preghi in questo modo, lo stato dentro di te migliorerà e, quando questo accadrà, sarai in grado di sottometterti. Penserai: “Non è granché, in realtà. Semplicemente, faccio di più mentre gli altri fanno meno, non sto lì a divertirmi o a chiacchierare quando lo fanno loro. Dio mi ha dato un fardello in più, un fardello pesante: questa è la considerazione che Lui ha di me, il Suo favore nei miei confronti, e dimostra che posso sopportarlo. Dio è veramente buono con me e dovrei essere sottomesso”. E il tuo atteggiamento sarà cambiato, senza che tu te ne accorga. Avevi un atteggiamento sbagliato quando inizialmente hai accettato il tuo dovere. Non riuscivi a sottometterti, ma sei stato in grado di cambiare rapidamente la situazione e accettare con prontezza lo scrutinio e la disciplina di Dio. Sei stato in grado di presentarti prontamente al cospetto di Dio con un atteggiamento di obbedienza, di accettazione e pratica della verità, finché non sei riuscito ad accettare da Dio il tuo dovere nella sua interezza e a svolgerlo con tutto il cuore. C’è un processo di lotta in questo, che è il processo del tuo cambiamento, quello attraverso il quale accetti la verità. Sarebbe impossibile per le persone essere bendisposte e felici, e che si sottomettano a qualunque cosa accada loro senza pensarci due volte. Se riuscissero a farlo, significherebbe che non hanno un’indole corrotta e non avrebbero bisogno che Dio pronunci la verità per salvarle. Le persone hanno idee, hanno atteggiamenti sbagliati, hanno stati sbagliati e negativi. Questi sono tutti problemi reali, esistenti. Ma quando questi stati negativi e avversi, insieme alle emozioni negative e all’indole corrotta, controllano e governano il tuo comportamento, i tuoi pensieri e il tuo atteggiamento, allora il modo in cui agisci, in cui pratichi, e il percorso che sceglierai dipenderanno dal tuo atteggiamento nei confronti della verità. Potresti provare delle emozioni o trovarti in uno stato negativo o ribelle, ma quando queste situazioni si verificano durante lo svolgimento del tuo dovere, sarà facile ribaltarle, perché vieni davanti a Dio, comprendi la verità, cerchi Dio e il tuo atteggiamento è di sottomissione e accettazione della verità. Allora potrai svolgere bene il tuo dovere senza problemi e sarai in grado di sconfiggere il vincolo e il controllo che l’indole satanica corrotta ha su di te. Alla fine, avrai successo nell’adempimento del tuo dovere, riuscirai a portare a termine l’incarico ricevuto da Dio e a guadagnare la verità e la vita. Il processo di svolgimento del dovere e di acquisizione della verità da parte delle persone è anche quello del cambiamento di indole. È svolgendo i loro doveri che le persone ricevono l’illuminazione dello Spirito Santo, comprendono la verità ed entrano nella realtà. È anche quando ci sono difficoltà nello svolgimento dei loro doveri che vengono spesso davanti a Dio per pregare, cercare e afferrare le Sue intenzioni al fine di risolvere i problemi e poter svolgere normalmente i loro doveri. È proprio nello svolgimento dei doveri che le persone vengono disciplinate da Dio e vivono sotto la direzione dello Spirito Santo, imparando gradualmente ad agire secondo le verità principi e arrivando a svolgere il loro dovere in maniera soddisfacente. È la verità che prende il controllo del tuo cuore e lo governa.

Alcune persone, a prescindere da quale problema possano incontrare nello svolgimento dei propri doveri, non cercano la verità e agiscono sempre secondo i loro pensieri, le loro nozioni, le loro fantasie e i loro desideri. Soddisfano di continuo i propri desideri egoistici, e la loro indole corrotta esercita costantemente il controllo sulle loro azioni. Può sembrare che abbiano sempre assolto i loro doveri ma, poiché non hanno mai accettato la verità e sono incapaci di fare le cose secondo le verità principi, alla fine non riescono a guadagnare la verità e la vita, e diventano operai degni di questo nome. Dunque, su cosa fanno affidamento tali persone nello svolgimento del proprio dovere? Non fanno affidamento né sulla verità né su Dio. Quel poco di verità che sono in grado di comprendere non esercita alcuna sovranità sul loro cuore; fanno affidamento sui loro doni e talenti, su qualunque conoscenza abbiano acquisito, nonché sulla propria forza di volontà o sulle proprie buone intenzioni, per assolvere questi doveri. E, stando così le cose, saranno in grado di svolgere i loro doveri a un livello accettabile? Quando le persone fanno affidamento sulla propria spontaneità, sulle proprie nozioni, fantasie, competenze e conoscenze per svolgere i loro doveri, sebbene possa sembrare che svolgano i loro doveri senza commettere alcun male, in realtà non stanno praticando la verità e non hanno fatto alcunché che soddisfi Dio. C’è anche un altro problema che non può essere ignorato: se nel processo relativo allo svolgimento del tuo dovere le tue nozioni, fantasie e i tuoi desideri personali non mutano mai e non vengono mai rimpiazzati con la verità, e se le tue azioni e i tuoi gesti non sono mai conformi alle verità principi, quale sarà il risultato finale? Non avrai alcun accesso alla vita, diventerai un operaio, realizzando in tal modo le parole del Signore Gesù: “Molti Mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome Tuo e in nome Tuo cacciato demòni e fatto in nome Tuo molte opere potenti?’ Allora dichiarerò loro: ‘Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da Me, malfattori!’” (Matteo 7:22-23). Per quale motivo Dio definisce “malfattori” queste persone che si affaticano e offrono manodopera? Di una cosa possiamo essere certi, ossia che indipendentemente dai doveri compiuti o dal lavoro svolto da queste persone, le loro motivazioni, il loro slancio, le loro intenzioni e i loro pensieri procedono interamente dai loro desideri egoistici e sono indirizzati totalmente a proteggere i loro interessi e prospettive e a soddisfare il loro orgoglio, la loro vanità e il loro prestigio. È tutto imperniato su questi calcoli e considerazioni, non c’è verità nei loro cuori, non hanno un cuore che teme Dio e Gli si sottomette: è questa la radice del problema. Cos’è fondamentale che voi perseguiate oggi? In tutte le cose dovete ricercare la verità, dovete svolgere il vostro dovere in modo adeguato, secondo le intenzioni di Dio e secondo ciò che Egli chiede. Se lo farete, sarete approvati da Dio. Dunque cosa comporta, nello specifico, svolgere il vostro dovere secondo ciò che Dio chiede? In tutto quel che fate dovete imparare a pregare Dio, dovete riflettere su quali motivazioni e quali pensieri avete, e se tali intenzioni e pensieri siano in linea con la verità; se non lo sono, dovrebbero essere messi da parte, dopo di che dovreste agire secondo le verità principi e accettare lo scrutinio da parte di Dio. Questo garantirà che stiate mettendo in pratica la verità. Se avete le vostre personali intenzioni e aspirazioni e siete ben consapevoli che esse violano la verità e sono in contrasto con le intenzioni di Dio e ciò nonostante non pregate Dio né ricercate la verità per una soluzione, allora è pericoloso, ed è facile che commettiate il male e che facciate cose che si oppongono a Dio. Se compite il male una o due volte e vi pentite, allora avrete ancora speranza di salvezza. Se continuate a compiere il male, allora siete colpevoli di ogni sorta di azioni malvagie. Se a questo punto non sapete ancora pentirvi, allora siete nei guai: Dio vi accantonerà o vi abbandonerà, il che vuol dire che rischiate di essere eliminati. Le persone che compiono ogni sorta di malefatte saranno certamente punite ed eliminate.

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